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Diplomazia e letteratura tra Impero asburgico e Italia-Diplomatische und literarische Beziehungen zwischen der Habsburgermonarchie und Italien (1690-1815). Ediz. bilingue
Il volume, considera i rapporti tra i diversi stati italiani e l'Impero Asburgico nel corso del lungo Settecento (1690-1815) dalla prospettiva delle strette relazioni esistenti tra mondo diplomatico e produzione letteraria. La rete di connessioni che si crea tra le rappresentanze diplomatiche e gli uomini di lettere promuove un'attività culturale intensa, all'origine di edizioni, traduzioni, scambi, conversazioni, spettacoli teatrali e melodrammatici, carteggi. Il volume, che si muove tra storia e letteratura, si ricollega a studi analoghi relativi al ruolo della diplomazia delle lettere nei rapporti tra Italia, Regno Unito e Francia e tra Roma e l'Europa. Il contributo dell'Impero asburgico alla definizione di una rete intellettuale europea è di assoluto rilievo, come emerge dai saggi presenti nel libro, che, nell'intreccio tra politica e letteratura, ricostruiscono la presenza a Vienna di moltissimi letterati provenienti dalla penisola ma anche da altri stati europei e seguono il percorso di diplomatici, ambasciatori, mediatori culturali che svolgono funzioni di coordinamento, mecenatismo, patronage nei confronti dei letterati. -
Opere e i libri. Foscolo, Leopardi, Manzoni alle soglie dell'editoria moderna
Il lavoro prende spunto dalla proposta avanzata nel 1998 dall'IFLA (International Federation of Library Associations and Institutions) per un modello di rappresentazione dell'universo bibliografico. Ciò che viene definita ""editoria moderna"""" dipende dalla formazione del libro come prodotto al quale concorrono soggetti diversi, in primo luogo Autore ed Editore. In questo volume Traniello tenta di definire quanto la distinzione tra Autore ed editore e le loro attività fossero presenti ai nostri tre maggiori letterati della prima metà dell'800."" -
Ragionando dilettevoli cose. Studi di filologia e letteratura per Ginetta Auzzas
Il volume si propone di celebrare gli ottant'anni di Ginetta Auzzas raccogliendo studi che si ispirano alle principali linee di ricerca da lei sviluppate, soprattutto la letteratura italiana e la poesia del Due e Trecento (con particolare attenzione alla letteratura religiosa e ai suoi legami con la predicazione), e l'opera di Giovanni Boccaccio scrittore, editore, teorico della letteratura. -
Libri, uomini, idee. Studi su censura e Inquisizione nel Cinquecento
Frutto di una lunga stagione di ricerche avviata dall'autore all'indomani dell'apertura agli studiosi dell'Archivio della Congregazione per la dottrina della fede (1998), i saggi qui raccolti sono dedicati alle molteplici forme di controllo esercitate nel Cinquecento dall'Inquisizione e dalla censura romane nei confronti di libri, idee e uomini in dissenso rispetto all'ortodossia cattolica. Il protagonista principale del volume è il libro inteso come strumento di comunicazione scritta e veicolo di idee eterodosse. Dai fogli volanti destinati ai senza lettere fino ai trattati teologici scritti per il clero e i dotti laici, i singoli capitoli prendono in considerazione un'ampia gamma di testi trafugati, prestati, riscritti, variamente utilizzati per predicare, confessare, pregare, polemizzare, evangelizzare, e insieme si occupano degli uomini e delle donne che in qualità di autori, lettori, editori, fruitori e censori ne animarono la vicenda. Senza tralasciare, infine, le questioni metodologiche legate all'uso dei documenti inquisitoriali e i tentativi delle autorità religiose e politiche di controllare la mobilità delle minoranze etniche. -
Socinianism. History, views, legacy
Socinianism. History, views, legacy, insignito in Polonia con il premio KLIO, destinato a contributi eccezionali nella ricerca storica, è l'ultimo e più maturo frutto di una vita dedicata allo studio del movimento sociniano da Ogonowski, e rappresenta l'unica opera complessiva dedicata al Socinianesimo nell'attuale panorama storiografico. Il testo si apre sull'antitrinitarismo polacco, segue l'origine, la diffusione e l'eredità del socinianesimo e ne analizza i nuclei dottrinali. Per ampiezza e stile si rivolge non solo agli specialisti dell'unitarianismo, ma a tutti gli studiosi interessati a un fenomeno centrale nella vita religiosa, culturale e politica della modernità. -
Lettere a «La Riviera Ligure». Vol. 5: 1914-1915.
Il volume raccoglie la corrispondenza del 1914-1915, anni cruciali per «La Riviera Ligure» ormai all'apice della sua notorietà: Giovanni Boine dà vita alla sua celebre rubrica di recensioni, Plausi e botte; iniziano nuove significative collaborazioni (Clemente Rebora, Dino Campana, Filippo de Pisis, Corrado Alvaro), altre si infittiscono (Camillo Sbarbaro, Piero Jahier, Corrado Govoni), altri nomi a vario titolo entrano nella corrispondenza con il direttore della «Riviera» (Sibilla Aleramo, Luigi Romolo Sanguineti). Spirano venti di guerra, molti collaboratori si trovano per scelta o per obbligo di leva nel pieno dell'ingranaggio della macchina bellica eppure, con uguale o accresciuto impegno, continuano a scrivere e pubblicare, forse gettando anche così le fondamenta del nostro Novecento poetico. -
Scholia graeca in Odysseam. Vol. 5: Scholia ad libros l-k.
Nella seconda metà del XX secolo molti progressi sono stati fatti per quanto riguarda l'edizione critica del materiale esegetico antico sull'Iliade. Per contro, da oltre 150 anni si attende una nuova edizione - condotta con criteri moderni - di quanto rimane dell'esegesi antica all'Odissea: l'invecchiata edizione degli Scholia in Odysseam di W. Dindorf (Oxford 1855) è molto lontana dall'offrire agli studiosi uno strumento affidabile. Nel volume Sguardi su Ulisse del 2005, Pontani ha delineato la storia dell'esegesi odissiaca e ha fornito le basi storiche e filologiche per l'edizione critica degli scolî, di cui questo volume costituisce il quinto tomo. Qui sono raccolti tutti gli scolî greci ai canti IX e X conservati dai manoscritti antichi e medievali, distinti - ove possibile - per provenienza e tipologia e corredati di un apparato critico e di un ricco apparato di testimonia e loci similes, essenziale per comprendere e collocare storicamente ogni singola spiegazione. Per la prima volta è stata condotta una collazione completa dei codici recanti scoliografia odissiaca: molto del materiale qui presentato era inedito e contribuirà a migliorare la nostra conoscenza del modo in cui i versi dell'Odissea sono stati letti e intesi dall'antichità fino all'epoca bizantina, nonché a far luce sulla storia della grammatica e della filologia nel mondo antico, che ebbero sempre al loro centro proprio i poemi omerici. -
La Chiesa è viva. Lo spirito di una vera riforma
Cinque grandi discorsi di Joseph Ratzinger che, con l'usuale pregnanza argomentativa, combatte quella che lui stesso ha definito 'la dittatura del relativismo': il convincente tentativo del Papa teologo di radicare nel presente la tradizione della Chiesa, così da renderla viva e operante. -
Scuola e carcere giudiziario
Giovanni Andreani è un oscuro insegnante di lettere quando, nel 1924, propone a Piero Gobetti la pubblicazione di questo piccolo ma denso volume che nulla ha perso della sua attualità: l'Autore sottolinea infatti il nesso inscindibile tra il carcere, inteso nel suo valore rieducativo, e la scuola, indicata anche dall'allora recente riforma Gentile quale strumento insostituibile per rafforzare lo Stato e disciplinare la società. -
Uniformità, frammentazione e conflitto. Capitalismo e azione collettiva nell'Italia liberale (1861-1914)
In questo volume l'Autore si propone di riportare alla luce un tema a lungo poco considerato dagli storici italiani: l'analisi della formazione, dello sviluppo e del funzionamento dei gruppi di interesse padronali nell'Italia liberale e le logiche della loro azione collettiva. Ricostruire le forme e le strategie dell'associazionismo padronale nei decenni dell'Italia liberale fornisce una chiave di lettura di grande interesse per comprendere l'evoluzione storica del paese in quel periodo di fondamentale importanza che va dall'Unità fino alla Prima guerra mondiale, quando fanno la loro comparsa e si sviluppano quelle strutture associative economiche di tipo collettivo tipiche di un moderno sistema capitalistico che ancora oggi rimangono un elemento fondante della società, dell'economia e della politica contemporanea. -
«I più sensibili effetti». Percorsi attraverso il Settecento letterario
Nel volume sono riuniti studi e letture dedicati alla letteratura settecentesca, secondo una lunga proiezione storiografica che va dal recupero delle offerte della tradizione letteraria - Petrarca e Tasso, da lontano, con significative riprese della linea 'ariostesca' - alle revisioni operate sulla spinta delle enquiries di fine secolo. Convergenti sui nessi che formano la tessitura culturale di un periodo vitalmente innovativo come il Settecento, si succedono i capitoli sulle sperimentazioni teatrali, le rêveries letterarie e l'analitica delle passioni, i viaggi «per lettera», le plurime registrazioni degli «effetti sensibili», i mutamenti dei paradigmi estetici, infine le eredità consegnate alle riflessioni del primo Ottocento. Vanno ad incrociarsi così, tra le altre, le esperienze e le voci di Goldoni, Carlo Gozzi, Zeno, Metastasio, Alfieri, Calzabigi, a contatto con le spinte 'europee' di Racine, Rousseau, Stendhal, Goethe. Le analisi rivolte nella sezione conclusiva a pagine di Foscolo, Manzoni, Leopardi, nate da varie occasioni, se non presumono di tirare le fila con quanto precede, documentano quanto i tre autori, già comparsi in alcune zone del libro, siano, ciascuno per la sua parte, i supremi garanti del profondo rinnovamento della lezione del secolo XVIII. -
Cantari sulla «Legenda aurea» e altri (Rieti, Bibl. Paroniana, ms. I.2.45)
Dei cantari sulla Legenda aurea di Cristofano Guidini, discepolo di Caterina Benincasa ed eminentissima personalità della Siena nell'ultimo quarto del Trecento, giunge ad oggi un solo codice, esemplato nel 1406 dal notaio Pagolo di Iacopo Puccini. Si tratta di una silloge di componimenti di diversa estensione in cui l'autore riduce in rima buona parte delle agiografie della Legenda aurea di Iacopo da Varazze, aggiungendo dettagli di interesse storico e documentario. La raccolta di cantari, per laycos decantanda durante l'Ufficio della compieta presso il Duomo di Siena, è arricchita da alcuni testi sulla settimana liturgica e da altri riconducibili alla comunità di San Gimignano. I curatori offrono qui la prima edizione della silloge, corredata da un commento nel quale si rintracciano le fonti e i modelli del Guidini, nonché le peculiarità del genere canterino a cavallo tra Trecento e Quattrocento. -
Pietre
Luca Pignato (Caltanissetta, 1892 - Palermo, 1955) appartenente al gruppo eterogeneo dei giovani intellettuali siciliani vicini a Gobetti, benché simpatizzante fascista, collaborò alla «Rivoluzione Liberale» e, soprattutto, al «Baretti». Studioso della letteratura francese, di Baudelaire e Mallarmé, nell'introduzione alla raccolta poetica Pietre - uscita nel giugno 1925 insieme a Ossi di seppia di Montale - tracciò le linee di un manifesto ermetico-simbolista. Alla parola Pignato affidava il compito di testimoniare il mistero angoscioso dell'esistenza, che sembrava trovare una soluzione solo nella religiosa accettazione del dolore. Gobetti vide in lui «un temperamento eccezionale» destinato però a essere apprezzato da pochi; in effetti, soltanto negli ultimi decenni del Novecento è stato riscoperto come autore capace di proiettarsi oltre i confini della propria realtà regionale. -
La diplomazia delle lettere nella Roma dei Papi dalla seconda metà del Seicento alla fine dell'Antico Regime
Grazie alla ricchezza della produzione letteraria legata alla rete politico-diplomatica, in questo volume si indaga la costruzione e lo sviluppo dell'ambiente culturale che si definisce, nella Roma dei Papi, attorno al mondo delle ambasciate, animato da figure molto attive sul piano della circolazione dei libri, le traduzioni, la divulgazione artistica, le rappresentazioni teatrali, il patronage. -
Il progetto di catasto generale nella Toscana del Settecento. Una polemica sulla riforma leopoldina
Le ricerche sulla storia fiscale dell'Europa moderna evidenziano l'importanza della compilazione del catasto generale nelle riforme del '700, sottolineando il suo ruolo nel consolidamento del potere statale e nella limitazione delle autonomie locali. L'autore si concentra sul caso probabilmente più emblematico, quello toscano: la redazione di un unico catasto comune in tutto il Granducato fu proposta fin dai primi anni dell'epoca leopoldina, ma il progetto - che pose fine al tentativo di riforma ispirato agli ideali fisiocratici - fu infine abbandonato nel 1784, senza che evidenze storiche ne esplicitino le reali motivazioni, ma che le indagini qui condotte lasciano emergere con ogni evidenza. -
La Basilicata senza scuole
"Basilicata senza scuole"""", 1923, è un'inchiesta nella «forma suggestiva del viaggio», scrive un recensore coevo, «visioni di paesaggi, ritratti di uomini, aneddoti si alternano piacevolmente con le note politiche e statistiche». Al centro la piaga dell'analfabetismo, poiché l'istruzione è il cuore della questione meridionale, l'incoerenza delle leggi e la cecità delle classi dirigenti postunitarie di contorno, l'attivismo in ambito educativo dell'Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d'Italia di Umberto Zanotti Bianco come prospettiva. Il giovane Stolfi è così, scrive Fofi, «antenato o fratello maggiore (...) di tanti altri esploratori del loro presente, denunciatori delle ingiustizie e diseguaglianze, e delle culture e dei pregiudizi, ma anche delle tensioni e delle speranze della nostra società»." -
Traversando il Novecento italiano. Letture critiche da D'Annunzio a Amelia Rosselli
Il «secco universo di nullità» di Caproni «dove il tempo è scomparso con la forma stessa dell'identità personale». Il mare, calmo e infinito, totalità di luce e silenzio nella trasparenza di Penna e il peso del cielo di Fenoglio. Amelia Rosselli in intensa solidarietà con le classi oppresse, per cui falce e martello finisce per essere solo un punto interrogativo. I lacerti delle guerre degli anni Novanta in oriente con Antonella Anedda. E ancora D'Annunzio, Montale, Ungaretti, Pasolini, Zanzotto, Saba, Luzi, Quasimodo, Pavese, Sereni, Gadda, Manganelli, Samonà, Magrelli, Giovanna Bemporad ... La lettura, colta e allo stesso tempo lieve, di Di Fonzo si immerge in profondità in pagine e versi e riporta a galla segmenti di senso, ritmi, immagini che attraversano la poetica del Novecento. -
Interrogare i testi. Da Dante a Leopardi
In questi saggi - dedicati ad autori tra i maggiori della letteratura italiana, compresi tra l'età di Dante e quella di Leopardi - lo studioso viene a interrogare i diversi testi esaminati al fine di farne emergere, in modo innovativo, motivi topici e processi spesso ancora inesplorati, di particolare interesse e valore ermeneutico. Si tratta di un'ampia serie di capitoli, seguiti, in appendice, da due separati interventi critici dedicati rispettivamente ad alcuni aspetti dell'Illuminismo meridionale e alla questione, spesso riaffiorante, della specifica posizione di Leopardi in rapporto alla letteratura dei romantici. -
«Madre de' santi, immagine della città superna, del sangue incorruttibile conservatrice eterna». Per una ecclesiologia fondamentale manzoniana
L'esplorazione della biblioteca di Alessandro Manzoni illustra l'immane lavoro di ricerca condotto del poeta, ma anche il fondamentale influsso esercitato sul suo pensiero dalla teologia francese del '600. Il saggio si concentra sull'analisi dei testi in cui il poeta tratteggia il mistero della Chiesa e le immagini di cui lo scrittore si serve sono frutto della sua capacità di fare sintesi della tradizione biblica e dottrinale. -
Segni, sogni, materia e scrittura dall'Egitto tardoantico all'Europa carolingia
Segni e visioni nella letteratura di età costantiniana; un problematico compendio di 'nome sacro' attestato nei manoscritti copti; le funzioni intratestuali dei simboli cristiani nei papiri documentari di epoca bizantina e araba; le sottoscrizioni dei notai nell'Egitto tardoantico; e ancora, l'uso del papiro come supporto scrittorio nell'Occidente altomedievale e le annotazioni in scrittura tachigrafica presenti su manoscritti latini altomedievali: sono questi gli argomenti trattati in questa raccolta di contributi ricchi di fascino frutto del progetto NOTAE (NOT A writtEn word but graphic symbols), che studia da diverse prospettive i simboli grafici che uomini e donne, alfabetizzati e non, hanno tracciato su testi di natura pratica dalla tarda antichità all'alto medioevo. Inauguriamo così la serie Graphic Symbols, Written Words, che ospiterà studi sulla cultura scritta declinata sia nei simboli grafici che nei testi alfabetici.