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Celeste e Terreno
Celeste e Terreno è il romanzo d'esordio sulla scena letteraria del pittore Mario Biancacci. Celeste è il mondo e le anime che abitano il sovrannaturale. Terreno è ciò che le tiene avvinte al suolo. Celeste è l'aspirazione ad elevarsi. Terreno è il destino delle cose insondabile. Celeste è un colore etereo. Terreno riporta ai solidi bruni della concretezza. L'amore è entrambi. ""Ah se mi dai il tuo animo ventoso ti restituirò la pace di un riparo sicuro"""" mi dicevi e io non ti credevo e ridevo. La modella e il suo pittore, nella bellezza più assoluta di una Sardegna di fine XIX secolo. Un susseguirsi di eventi che hanno per culla l'arte ed i suoi sconvolgimenti. E ciò che ci fa aspirare a raggiungerla."" -
Un caso industriale. Quarant'anni di Marconi
Un protagonista racconta gli anni d'oro (1959-1996) della Marconi Italiana. -
Quattro storie possibili
Accompagnati da note e commenti i quattro testi teatrali che Mario Bagnara ha dedicato alla sua ricerca attorno alla fede: ""L'uomo di Arimatea"""", """"L'ultimo cliente"""", """"L'Angelo di Dio"""", e """"Il venditore di profumi"""". Introduzione di Carlo Repetti."" -
Cercati col Lanternino, la raccolta dei corsivi di Repubblica
Raccoglie i corsivi quotidiani di Enzo Costa pubblicati su Repubblica dal 2009 al 2012, oltre a introduzioni originali per ogni anno e disegni originali di Gabriella Corbo (Aglaja). Prefazione di Margherita Rubino. -
Sono Franco. Pagine di cultura a Genova dall'Istituto Gramsci a oggi
Un'analisi delle trasformazioni della città di Genova dagli anni Settanta a oggi attraverso il ruolo culturale svolto in Liguria dall'Istituto Gramsci. -
I ragazzoni
Ritratti ironici di 39 tipi di maschi ultra cinquantenni. -
Antidoti verbali. Cambiare linguaggio per cambiare vita
Ci sono parole che inquinano la nostra vita. ""Non riesco, provare, cercare, dovrei, sempre, mai, dubito, problema"""": sono alcune delle 'parole velenose' a cui Daniela Mannucci dedica capitoli monografici, corredati da esempi e illustrazioni. Cambiare le nostre 'parole velenose' ci permette di cambiare il nostro modo di percepire le cose, di percepirci, di agire."" -
La forma del sentimento. Opere 2009-2010
Dietro la pittura di Gianamedeo Trabucco affiora quella che Germano Beringheli definisce ""attività intenzionale della psiche"""". Essa si fa largo - aggiunge Beringheli - """"attraverso l'intreccio di geometrie affidate dal subconscio alla memoria e di segni cromatici campiti di getto"""" e diviene """"un discorso visivo che possiede accordi e dissonanze del segno, dolcezze e asprezze del colore, lo stato squillante della luce"""". Pittura come ricerca, certamente. E come ricerca di una verità interiore che attinge a suggestioni molteplici, quasi stratigraficamente distribuite e, al tempo stesso, partecipi dei """"significati profondi"""" dell'emozione."" -
Moneglia. Territorio e religiosità
Un territorio che si trasforma rischia di perdere la propria identità. La memoria del tempo passato, resa presente e tangibile nell'architettura, permette al lettore di farsi interprete di quella ""prospettiva lunga"""" che collega il passato al presente. La casa contadina e l'edificio religioso, manufatti privi di autori, esprimono sentimenti e aspirazioni di una collettività che il tempo ha disperso. È questa la storia a cui il libro introduce e che racconta."" -
La magia della letteratura e i suoi autori
"La produzione di Giorgio Cavallini, nell'umiltà delle sue forme propositive e nell'onestà intellettuale che sorregge ogni acuto intervento critico, conquistando per sé un 'cantuccio' nel gran mare della produzione scientifica letteraria, ha ancora una volta comunicato ai suoi lettori la strada da percorrere per gustare la 'magia' della letteratura e per vincere quel 'silenzio' edace del tempo. La conquista della 'memoria' è difficile, la strada da percorrere è lunga e accidentata, ma solo chi resiste ai venti contrari, apparenti o reali, riuscirà a conquistarla."""" (Dall'Introduzione di Raffaele Giglio)" -
Pagina zero. Parole e disegni
"Pagina zero"""" raccoglie memorie, disegni e osservazioni di vita quotidiana. Ne risulta una sorta di """"diario"""", cresciuto tra le opere e i giorni, per ricordare persone, fatti e pensieri." -
«E voi chi dite che io sia?». Con Gesù Nazareno in Galilea e nel mondo nel segno di Carlo Maria Martini
Gesù, la sua passione, il primato dell'amore, la salvezza dischiusa a tutti senza esclusioni, la Chiesa evangelizzatrice povera e misericordiosa, la missione di Israele: questo l'approdo delle meditazioni che Bruno Musso, a partire dal suo particolare incontro con Gesù, è venuto sviluppando nel provvidenziale ""sodalizio spirituale"""" che dal '57 lo lega a Carlo Maria Martini."" -
Deserti. Luoghi d'incontro. Ediz. italiana e inglese
Questo libro si propone come un racconto fotografico di alcuni fra i più straordinari luoghi del Pianeta, attraversati di corsa, registrando volti e personaggi, angoli di antiche città, vuoti e silenzi assoluti. Dal Deserto del Gobi al Sahara, all'Atacama e, infine all'Antartide - il deserto dei deserti. È ""4 Deserts"""", il circuito di trail estremo più impegnativo al mondo che Emanuele Gallo, agente del Corpo Forestale, fotografo e ultrarunner, ha compiuto dal 2007 al 2010. Il libro sostiene l'azione del CCM - Comitato di Collaborazione Medica - organizzazione no-profit composta di medici volontari che opera, specialmente nei paesi e nelle regioni più povere del mondo, a tutela del diritto di cura e delle persone più vulnerabili, come donne e bambini."" -
Il Rinascimento dell'Oltrepo pavese. Culla storica della vitivinicoltura italiana come pure di zooagricoltura
L'Oltrepo Pavese, la sua enologia, la viticoltura e l'agricoltura messi a contatto - grazie a un lungo e approfondito percorso di studi a carattere universitario - con l'arte, la letteratura, la musica, la storia, la geografia, la scienza e la cultura. -
Ciascuno ha il suo
"L'affetto di Marco che traspare da queste pagine è rivolto all'umanità nel suo complesso e nella sua complessità, alle sue più varie e molto spesso contraddittorie manifestazioni, alle sorprese che essa in ogni istante riserva a chi abbia la perseveranza di osservarla; questa benevola amicizia con il genere umano si traduce in uno sguardo letterario mai giudicante, qualche volta delicatamente ironico ma mai irrisorio, sempre curioso delle 'vite degli altri' - e poco importa che siano inventate - senza risultare invadente, assetato della bellezza peculiare che si nasconde dietro ogni esistenza."""" (dalla prefazione di Antonio Lavarello)" -
La terra, il sangue e le parole, Israele e palestina. Un percorso minato verso la pace
Questo libro è stato scritto - tessendo analisi, descrizioni di situazioni vissute, racconti di persone vere - per proporre al lettore alcune riflessioni sul processo di pace in Israele e Palestina e per spiegare quali siano stati gli sforzi compiuti dalla comunità internazionale per sostenerlo e gli ostacoli che si sono via via incontrati. Gli autori, un generale dei Carabinieri e un accademico belga, che hanno condotto insieme o separatamente numerose missioni di pace, forniscono al lettore, senza pregiudizi, nuove chiavi di interpretazione di un conflitto che ha acceso passioni politiche e religiose, emozioni e interesse, non solo nel Medio Oriente ma anche in tutto il mondo. -
Loreto Re
Il mare, fino a cento anni fa, segnava un confine ben netto: tra la vita che si era vissuta e una vita nuova, a cui ci si avviava per desiderio o necessità di fuga. Oppure per gettarsi nella ricerca - talvolta piena di speranza, talvolta disperata - di una vita migliore. Giovanni Simonini parte per l'Argentina per questi stessi motivi: Giovanni deve fuggire e vuole costruirsi una vita migliore. Ci riesce, in parte. Poi, come tanti altri, dall'Argentina Giovanni ritorna. Della vita che ha attraversato, delle molte trasformazioni che il Nuovo Mondo ha prodotto in lui, a Giovanni restano la memoria, un malinconico sentimento della quotidianità e una colpa da espiare. Oltre, naturalmente, all'esotica compagnia di Loreto Re. Per Giovanni come per Loreto Re pare che nessun posto sia più il proprio posto, ma non manca tuttavia per loro la possibilità di lasciare un segno di sé: umile, magari, ma netto. -
Emanuele Brignole e l'Albergo dei poveri di Genova
Sorto nel secolo che fu detto ""dei Genovesi"""", quando la potenza e la ricchezza di Genova erano all'apice, l'Albergo dei Poveri fu istituzione caritatevole e reclusorio. La fantasia linguistica barocca lo definì """"basilica di pietà"""" e """"reggia dei poveri"""". Pensato e fortemente voluto da Emanuele Brignole (1617-1678), l'Albergo era amministrato secondo una rigida disciplina. Quando vi entravano, i poveri erano divisi in uomini e donne e avviati ai laboratori - i """"lavoreri"""" - ove veniva loro insegnato un mestiere che avrebbero dovuto svolgere per la loro intera vita. Questa storia di carità e di lavoro è stata a lungo poco nota. Così come era poco noto, almeno prima degli studi di Annamaria de Marini, il profilo del suo fondatore Emanuele Brignole, ricchissimo membro di una delle famiglie più in vista del suo tempo, che, proprio in seguito al suo impegno nella fabbrica dell'Albergo, divenne bersaglio di aspre critiche e invidie. L'immenso spazio dell'Albergo dei Poveri, in parte in uso all'Università di Genova, resta tutt'oggi uno straordinario museo da riscoprire."" -
Quel gran signore del gatto Aldo
Aldo è un gatto ed è un gran signore. A spasso sui tetti d'ardesia del centro storico di Genova, il solo pensiero di Aldo è cercare piccoli doni da portare alla sua padrona Eugenia, maestra di pianoforte a riposo. Lei gli ha dato una casa, è vero. Un bel giorno Aldo trova un regalo che potrebbe piacerle: una pennetta USB. L'ha presa a casa di Ciro, losco abitante di una mansarda, qualche tetto più in là. Oscar, l'allievo di Eugenia, per il solo scopo di restituirla al suo legittimo proprietario, quella pennetta ha pensato bene di inserirla nel suo PC. È così che ha capito che Aldo ha messo la zampa proprio in un gran brutto guaio, una storia pericolosa dove milioni e milioni di euro rimbalzano da una parte all'altra dell'Europa. Una storia per carabinieri e guardia di finanza, appunto, non certo per una maestra di pianoforte, uno studente, un anziano che ha conosciuto tempi migliori e... un gatto! -
La guerra esposta. Il primo conflitto mondiale nelle raccolte del Museo delle guerre d'Italia-The war on display. The first world conflict in the collections of the Museo delle guerre d'Italia. E...
A cento anni dalla conclusione della Prima guerra mondiale, la pubblicazione del volume di Raffaella Ponte e Carlo Stiaccini ""La guerra esposta-The war on display"""" vuol essere l'occasione e lo strumento per promuovere la conoscenza del cospicuo patrimonio iconografico e documentario relativo alla Grande Guerra custodito presso l'Istituto Mazziniano-Museo del Risorgimento di Genova. Le sezioni in cui il libro si articola, corrispondenti ai fondi del Museo, sono: documenti, fotografie, manifesti, disegni-dipinti e cimeli.""