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L' uomo che manca
È un freddo mattino di marzo, oggi non c'è scuola, tre bambini gironzolano tra i rottami del terremoto del 1997. L'Italia anonima di chi ogni giorno va al lavoro in ospedale, al bar, in ufficio, si risveglia lentamente. In un cantiere edile di Nocera Umbra le lamiere risuonano, ovattate dalla terra e dal cemento. Un movimento verticale lacera l'aria: Altim, operaio albanese, precipita da un montacarichi e finisce trafitto su un palo scoperto. Ora lotta per sopravvivere nel reparto di rianimazione, mentre l'attesa della sua fine una nuova, silenziosa morte bianca - irradia tensioni contrastanti. Attorno alla stanza d'ospedale si muovono poche figure, appese per motivi diversi al suo destino. Il giovane e cinico avvocato che cura gli interessi della ditta di costruzioni. La moglie Jonilda con il piccolo Igli. Infine Marta, medico, tormentata e impotente. Ma di chi è la voce invisibile - eco di una frana ormai sepolta - che percorre la storia? Chi è, e dov'è l'uomo che manca? Forse vicino, vicinissimo da trovare, magari dentro di noi. -
Il libro di David
Strappalo al suo mondo di origine e catapultato in un orizzonte sconosciuto e tremendo, la vita del piccolo David conosce presto l'assurda logica del male. Colpevole di essere ebreo nella Polonia dei primi anni Quaranta, sottratto ai genitori e in fuga dal suo villaggio, David si inoltra in una discesa agli inferi che lo porta fino a Varsavia. Nel suo viaggio incontra vittime e aguzzini e intreccia la sua storia con quella di altri perseguitati, imparando ogni giorno un nuovo lemma di un vocabolario di crudeltà e di terrore. Giunto a destinazione, gli occhi di David catturano la fame, il freddo, la malattia, la solitudine e il perpetuo stato di pericolo in cui, prigionieri nel più grande ghetto d'Europa, vissero migliaia di persone. La violenza, l'opportunismo, la solidarietà, la paura: in un paesaggio umano segnato da sentimenti primari David fa la spola tra un nascondiglio e l'altro, trova di che sopravvivere intrufolandosi nei meandri del mercato nero, si appiglia alle tenui tracce di speranza in una nuova vita, mentre il Reich sta per dare avvio alla ""soluzione finale"""". Liberamente ispirato alla figura di Dawid Rubinowicz, autore di un Diario pubblicato in tutto il mondo, """"Il libro di David"""" dà forma narrativa a un personaggio realmente esistito. """"Se continuerà ancora così, allora soltanto per il terrore la gente comincerà a cadere come le mosche"""", aveva lucidamente profetizzato il piccolo Dawid."" -
Contaminazioni 014. Catalogo della mostra (Costanza, 29 agosto-21 settembre 2014). Ediz. multilingue
"È un grande onore e una grande opportunità per la M.I.C.RO. (Movimento Internazionale Culturale Roma), dopo aver esposto a Malta e in Montenegro, poter curare una mostra in uno dei musei più importanti di tutta la Romania come il Museo Nazionale di Storia e Archeologia. Ma quello che ci rende orgogliosi davvero è essere presenti con 'Contaminazioni' dove, come in un'opera letteraria, sono messi insieme elementi disparati della creatività umana, una fusione di componenti diversi di varia provenienza. Contaminazioni d'arte, dunque, in un momento storico che avverte il bisogno di chiarezza e rinnovamento sperimentando la fusione di generi e stili diversi. E così che Futurismo, Pop Art e NAJS, che nel loro postumo coesistere paiono indicare una compresenza di affermazioni contraddittorie, nel loro insieme si legano in antinomia con l'arte antica, romana e greca, sotto forma di paradosso. Il risultato, insolito quanto raro, sortisce un effetto e una sensazione di nuovi ed esaltanti significati. Devo qui riconoscere il coraggio, verso cui va tutta la nostra ammirazione, del Dr. Gabriel Custurea che cura e custodisce uno degli scrigni più preziosi non soltanto della Romania ma di tutto l'est europeo. La sua grande disponibiltà ad accettare questo progetto provocatorio della M.I.C.RO., la fiducia accordataci a poter dunque disporre del privilegiato spazio museale fa della presente mostra un raro momento di riflessione sull'arte..."""" (Dalla Presentazione di Claudio Cantella)" -
Codice Amazon. Trucchi e segreti dell'azienda che ha rivoluzionato lo shopping
"Diretta conseguenza di questa 'ebayzzazione' di Amazon è il fatto che l'azienda di Bezos abbia recentemente introdotto la possibilità di contrattare sul prezzo. Una sorta di suq in cui l'acquirente può provare a spuntare un prezzo migliore di quello proposto dal venditore"""". Quali sono le peculiarità e le criticità di Amazon? Come si lavora al suo interno? Perché il colosso dell'e-commerce paga cosi poche tasse in Italia? Questo libro cerca di dare le risposte: dalla storia di """"come tutto ebbe inizio"""" fino alle modalità di lavoro negli enormi magazzini, passando per le testimonianze di chi ha rapporti con Amazon per necessità commerciali, soprattutto in ambito editoriale, e di chi il fenomeno lo osserva dall'esterno." -
Il granchio dell'onda
"...Per entrare nei versi e nel verso di Gaia bisogna essere un po' granchi nell'onda, in attesa. Non troppo sotto al livello del mare, né troppo in superficie. Gaia è poetessa per eccesso e per difetto, e l'onda non si ferma mai... Gaia prende contemporaneamente le distanze e le vicinanze, o aderenze, a ciò che sente, pensa, scrive. La poesia ondeggia in questi interstizi"""". (Oliviero Beha)" -
Il sentiero dei tulipani
Lo stupro di 50.000 donne, oltre 250.000 morti, la devastazione della Bosnia Erzegovina affondano le radici nello psiconazionalismo, cui è dedicato questo libro, unico. Il nazionalismo balcanico si è intrecciato con teorie di studiosi appartenenti a varie discipline, tutti animati da un'ideologia esasperata. Nei Balcani ci si è trovati di fronte a un nazionalismo che ha operato una torsione verso discipline psichiatriche, con sconfinamenti teorici tratti da psicologia, filosofia, storia e genetica. Una variante del nazionalismo, quella balcanica, che ha trovato piena sintonia con gli ambienti militari, politici, economici che ne hanno assunto le teorie, utilizzandole come base per le pulizie etniche e gli eccidi - incluso il genocidio di Srebrenica - della guerra in Bosnia Erzergovina e in Croazia (1991-1995) e, successivamente, come protezione per non essere condannati per i crimini commessi. -
Papà Mekong
Silvia insegue la verità sulla vita del padre. Attraversa Vietnam, Birmania, Thailandia Cambogia, incontra missionari e prostitute, ex guerrigliere e avventurieri. Sulle rive del più affascinante fiume d'Asia, un mondo di sconfitti ritrova la voglia di vincere la partita più importante: il riscatto per un futuro migliore. ""Papà Mekong ha il merito non solo di raccontare terre e personaggi lontani, ma anche di aprire la nostra mente e il nostro cuore a popoli che crediamo estranei, a uomini e donne che non abbiamo incontrato e non incontreremo. Corrado Ruggeri ci parla di villaggi e orfanotrofi; ci ricorda che i poveri della terra esistono, e non sono soltanto le migliaia di Lampedusa, ma i miliardi che restano a casa, o cercano di costruirsela sulla propria terra. E ci spiega che loro certo hanno bisogno di noi; ma anche noi abbiamo molto bisogno di loro"""". (Aldo Cazzullo) """"Fa più rumore un albero che cade di un'intera foresta che cresce"""" (Lao Tze)."" -
Baby marketing. Come le mie figlie conquisteranno il mercato
Per imparare qualcosa di vero sull'economia e sul mercato non serve leggere i libri dei principali guru e santoni del settore, ma è sufficiente osservare il comportamento dei bambini. È questa la tesi sostenuta in questo saggio gustoso e ricco di provocazione, pubblicato alcuni anni fa e che ora riproponiamo in una nuova edizione rivista e aggiornata. ""Baby Marketing"""" è un libro che unisce ironia e riflessione, per capire non solo il mercato, ma anche - e soprattutto - i propri figli. I piccoli scelgono istintivamente le proprie strategie di comportamento e di competizione, sanno come fare per ottenere ascolto e visibilità, sanno insomma come """"piazzare"""" se stessi come """"prodotto"""". E sono, quando lo vogliono, terribilmente tenaci ed efficaci!"" -
Cantieri che costruiscono un mondo nuovo
"Prendiamo questo cantiere. Io qua ci abito da sei mesi, con le mie figlie. Per quattro mesi siamo state le uniche inquiline, ora le palazzine si vanno popolando. Abbiamo dovuto vendere la casa precedente per sopravvenute necessità economiche e abbiamo comprato questo piccolo appartamento, realizzando un discreto margine di risparmio. Fin qui è filato tutto liscio. Poi ha cominciato a nevicare, nevicare, nevicare sempre più spesso e poi a piovere, piovere e non la finiva più; i lavori non andavano avanti, la famiglia a cui avevamo venduto la casa pretendeva che le fosse consegnata al più presto per motivi giustificabilissimi. Pagare l'affitto quando sei proprietario altrove non ha molto senso. Così noi ci siamo trasferite dentro le nostre quattro mura, edificate tra una gru, un parcheggio di ruspe, una montagna di sacchi di cemento alta fino al nostro piano, cumuli di detriti, dune di sabbia, bancali sparsi, cavi di corrente allacciati da una finestra all'altra, barili di bitume, ghiaia anche per le scale, puzza d'asfalto fresco, schegge di legno e polvere di travertino tra i capelli ogni volta che entravamo in casa. Si è rivelata un'esperienza molto istruttiva rispetto alla quale i disagi non sono niente. Senza spendere tutti quei soldi che ci vogliono per andare all'estero in estate, frequentare le tassative venti ore di lezione settimanali d'inglese, senza salire su nessun aereo, il cantiere ci ha messo a stretto contatto con un altro mondo: quello dell'immigrazione. Un concentrato di varietà umane"""". I """"cantieri"""" di un'Italia nuova, di un mondo nuovo, passano attraverso le migrazioni, le storie personali, la scuola come luogo d'incontro e integrazione reciproca. Una donna, al contempo madre e insegnate, racconta i """"cantieri"""" della vita e ne coglie le essenze, riportando in questo libro le storie personali di un popolo di migranti del quale fanno parte non solo africani ed europei dell'Est, ma anche tanti italiani. Di ogni sesso ed età." -
Il canto del boia
Uno scrittore alcolizzato, il suo critico più esasperato, due donne quasi invisibili, un cieco, un cane, un quadro animato, la storia di una conquista e quella di un libro destinato a non nascere: questi gli ingredienti di un premiato romanzo che denuncia la deformazione della realtà e i pericoli insiti nella banalità dell’esistere quotidiano. Ne nascono maschere teatrali di pirandelliana memoria che reclamano il diritto all’esistenza in un universo costruito solo sulla finzione della letteratura e che della libertà della scrittura parla come massima espressione umana. ""Il canto del boia"""" è uno spazio di incontro tra i vari paesaggi di un’isola impossibilmente storica e i diversi volti del mondo di oggi. Passato e presente si guardano come in uno specchio deformante, ma chi deforma chi? In Delgado la pratica della scrittura non è un gioco da salone né mercanzia da vendere bensì un’attitudine vitale e necessaria! Premio di narrativa “Ciudad de La Laguna” 1988."" -
Il principe azzurro. Ediz. illustrata
Età di lettura: da 3 anni. -
Babel hotel
«Questo libro ci aiuta a vedere un po' più in là. A capire, direbbe il grande Jacob Riis, come vive l'altra metà""». (Gian Antonio Stella) «L'albergo Hotel House di Porto Recanati è un'isola, un'oasi, una distopia/utopia, un nido, un seme, un sintomo, un segno. È un figlio illegittimo della povertà del passato e della ricchezza del futuro. È un cigno nero». (Jasmina Tesanovic) Che cosa accade ogni giorno all'interno di un gigantesco condominio composto da 480 appartamenti e abitato, in estate, da tremila persone con lingue, culture e provenienze differenti? Come le esistenze e i sogni degli inquilini di questo strano ma realissimo luogo si intrecciano - e a volte si scontrano - con quelle degli abitanti della limitrofa cittadina di mare marchigiana?"" -
La bicicletta che salverà il mondo. La lotta alla fame raccontata da un sellino
La fame può essere sconfitta, e lo si può fare pedalando! La bicicletta che salverà il mondo racconta vicende di bici e di lotta alla fame ambientate sia in Paesi in via di sviluppo sia in Italia. Sono storie che analizzano da differenti angolazioni il tema del diritto al cibo ma anche a una vita dignitosa e salubre e a scegliere il posto in cui vivere. Dall’autore di Rwanda. Istruzioni per un genocidio (Infinito edizioni, 2010). “La mia attività sportiva mi ha permesso di visitare molti Paesi, anche quelli dove la povertà estrema era sotto gli occhi di tutti. Come in Messico, dove ho realizzato il record dell’ora. Era il 1984 e ho usato una bici modernissima, che sembrava arrivare dal futuro. Pesava solo 7,5 chilogrammi. Oggi si trovano in commercio biciclette che pesano sei chili, frutto di una tecnologia avanzatissima. Questo è solo un esempio del grande progresso che, in poco meno di trent’anni, l’umanità ha saputo realizzare. Eppure, nello stesso arco di tempo, non siamo stati capaci di cancellare la fame dalla faccia della terra. Al contrario, il numero di persone che la patisce ha continuato ad aumentare…”. (Francesco Moser) -
Diversamente Svezia. Un paese si guarda allo specchio
La Svezia è ritenuta da sempre il Paese democratico per eccellenza, dove tutto funziona, dove la burocrazia è snella e veloce, dove la disoccupazione non è un problema rilevante, dove il sistema di welfare sociale ha creato un efficace meccanismo di assistenza ai cittadini, dove l'integrazione delle persone di origine straniera è data per scontata e dove la parità dei sessi ha raggiunto il livello massimo al mondo. Ma siamo sicuri che oggi sia ancora così? Questo reportage rilegge il modello-Svezia, evidenziandone i molti pregi ma anche i limiti emersi nella sua storia recente. Luci e ombre di un Paese sempre solidamente democratico, ma proprio in settori come welfare, lavoro, economia, immigrazione e pari opportunità, un tempo fiori all'occhiello di una Svezia che, forse, non c'è più. -
Ribelli! La storia degli uomini e delle donne che hanno dato all'Italia la democrazia. Con DVD
Ogni tanto nascono generazioni consapevoli che una rivoluzione è possibile Le storie e i volti degli uomini e delle donne che hanno regalato all'Italia la democrazia. L'Italia del ventennio fascista e quella del ventennio berlusconiano a confronto nelle riflessioni di 15 partigiani che hanno fatto la Resistenza e la Storia d'Italia. Attraverso l'epopea popolare che li vide protagonisti attivi nella Liberazione dell'Italia dal Nazifascismo, i partigiani furono gli artefici primi della ri-costruzione della nostra democrazia. È al loro coraggio, espresso nella Resistenza prima e nella discussione parlamentare poi, che dobbiamo quella meravigliosa opera d'ingegno che è la nostra Costituzione. È grazie ai loro sacrifici che questo Paese ha potuto imboccare la strada della libertà e dello sviluppo civile. Ribelli! raccoglie le storie di chi l'Italia l'ha ri-fatta per davvero, dopo il buio del ventennio fascista. Partigiani - attivi a Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Parma, Pontremoli, Reggio Emilia, Roma, Torino, Venezia, Viareggio... - che giovanissimi misero in gioco tutto, a cominciare dalla vita, per amore della libertà e della democrazia. E che in questo libro e nel documentario in dvd accluso si raccontano, rievocano, confrontano la loro esperienza con l'Italia del presente con lucidità emozionante e lanciano moniti e insegnamenti su cui riflettere. -
Pleamar
Un’isola antica la cui memoria perdura nei sogni di una mummia guanche. Un pescatore dotato di un portentoso membro virile. La sua sposa, che cerca sotto le acque del mare di prolungare la sua passione. Uno straniero che vuole decifrare la lingua di Dio e che colleziona oggetti e creature prodigiose in compagnia di una giovane sordomuta. Un medico elegante e servizievole che caccia uccelli cantori. E un professore che traduce i manoscritti dello straniero mentre aspetta che avvenga un’eclissi annunciata e sulle spiagge dell’isola si accumulano ondate di cadaveri naufraghi. Questi gli ingredienti del nuovo romanzo di Sabas Martín. Con questi, tra altri elementi, l’autore costruisce un romanzo profondamente impregnato di musicalità poetica e tellurica, che indaga nella condizione umana, nella contrapposizione tra la realtà e il meraviglioso, e nella sopravvivenza dei segni del passato di fronte al progresso e al turismo. Tutto questo, in uno spazio simbolico, dove confluiscono le storie individuali e l’accadere storico collettivo. -
L'ultima bracciata. Brema, 1966. La tragedia dimenticata della nazionale italiana di nuoto
“La nostra memoria storica va assolutamente allenata. Il libro scritto da Francesco Zarzana va in questa direzione. L’ultima bracciata rappresenta l’occasione migliore per far luce su un evento che mai nessuno dovrà dimenticare, su una storia vera e dolorosa che noi tutti dobbiamo portare nel nostro cuore sentendolo come un nostro lutto, il più grande lutto della famiglia del nuoto italiano”. (Cinzia Savi Scarponi, Nazionale italiana di nuoto) Brema, Germania, 28 gennaio 1966. Un aereo della Lufthansa con a bordo 46 passeggeri precipita in fase di atterraggio a causa delle pessime condizioni meteo. Sull’aereo volano sette atleti della Nazionale italiana di nuoto (il triestino Bruno Bianchi, il torinese Chiaffredo “Dino” Rora, il romano Sergio De Gregorio, il veneziano Amedeo Chimisso, la romana Luciana Massenzi, la bolognese Carmen Longo, la genovese Daniela Samuele), il loro tecnico, il fiorentino Paolo Costoli e lo storico commentatore della Rai, il genovese Nico Sapio. Non ci sono superstiti. La squadra azzurra era diretta al Meeting di Brema, il più prestigioso appuntamento della stagione indoor del nuoto europeo. E per la prima volta l’Eurovisione avrebbe portato il nuoto nelle case degli italiani. -
Come un italiano. Mohammed vita da precario
"Francesco De Filippo distrugge i luoghi comuni attraverso un romanzo che racconta le vicende normali e straordinarie di un giovane immigrato. Racconta della sua vita, delle sue relazioni, dei suoi incontri: potrebbero essere benissimo le storie di un giovane siciliano andato al Nord, ma Mohamed è ivoriano, è scuro di pelle, e tutto si complica. E a un certo punto non ce la fa più, ha paura, pensa di non poter sopravvivere a una società che non lo prevede, non sa che fare. Tornare a casa? Manco a pensarlo. Restare? Troppi casini. Alla fine, Mohamed si salva..."""". (Rosario Crocetta) Mohammed è un giovane della Costa d'Avorio giunto in Italia con il pericolosissimo viaggio che attraversa il Sahara a bordo di pick-up guidati da spietati passeur, il soggiorno nella Libia di Gheddafi, altrettanto pericolosa, e il Mediterraneo a bordo di una carretta del mare con tanti altri disgraziati come lui. L'Italia non è un Paese amichevole, anzi, è animata da forti pregiudizi e un razzismo serpeggiante che Mohammed ha modo di provare sulla sua pelle. La vita per Mohammed non è facile: studente universitario, lavoratore di call center, precario per definizione, con il passare del tempo va italianizzandosi sempre di più ma al contempo aumenta la consapevolezza che la sua diversità etnica lo separa dagli italiani. Il mercato del lavoro e la crisi amplificano questa distinzione, finché nella sua testa non fa capolino una pazzesca idea per chi, come lui, per arrivare fino in Italia ha rischiato la vita... Un romanzo d'autore scritto da un profondo conoscitore della società italiana, già co-autore con Andrea Camilleri di """"Questo mondo un po' sgualcito"""" e autore, sempre per la nostra casa editrice, di """"Monnezza""""." -
Sull'orlo del baratro
La ""primavera araba"""", i rapporti israelo-palestinesi, il ruolo dell'Unione Europea nel Mediterraneo e nei rapporti con i vicini dell'Est, la crisi greca, la Tobin tax, i rapporti franco-tedeschi, i limiti della politica italiana e molto altro in questo libro-intervista che vede al centro uno dei politici italiani più noti e stimati in Europa. Ma è l'Unione europea a ricoprire una parte fondamentale di questo lavoro. La Ue non può e non deve crollare. La crisi che stiamo attraversando è di spaventose dimensioni ma Bruxelles ha gli strumenti per difendere il continente. Il vicepresidente del Parlamento europeo, Gianni Pittella, individua il percorso che i Paesi e l'organo sovranazionale che li rappresenta e unisce devono compiere per uscire da una situazione che ha portato la grande istituzione sull'orlo del baratro. E non lesina critiche a quei governi che per tornaconti elettorali e scarsa lungimiranza politica intendono da questa situazione accrescere la distanza economica tra i Paesi, contribuendo a un'Europa sempre più a doppia velocità. Mancano le grandi stature politiche, gli Adenauer, i Mitterrand, gli Spinelli, ma, a sostenere le sue idee, Pittella ha un europeista convinto ed esperto come il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, tenace sostenitore di """"sempre più Europa"""". Un parere condiviso anche da tecnici di caratura internazionale come Daniel Gros, Stefano Micossi e John Mifsud."" -
Le fondamenta dell'impero
Un uomo solo sul palcoscenico della vita, il senso di onnipotenza, la malattia, la caduta e, forse, la rinascita in questo libro che contiene il testo di un applauditissimo spettacolo teatrale. Le fondamenta dell’Impero è un lavoro che lascia spazi alla riflessione; approfondirne il testo, leggerlo e rileggerlo, aiuta alla comprensione di una società che dopo l’11 settembre 2001 ha messo in crisi tutte le nostre certezze. Il teatro, il palcoscenico, è per questo uno dei pochi luoghi dove si può dire la verità.