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Bravo Brandelli
Cosa ci fa Brandelli in un hotel a cinque stelle nel centro di Milano? Non certo le ferie! Un'importante ballerina della Scala, alla vigilia della sua ultima apparizione, ha ricevuto minacce da un singolare maniaco. Brandelli, con pochi indizi e un socio di fortuna, percorrerà le strade più buie della periferia e del dolore e per la prima volta entrerà in contatto con il proprio lato oscuro: vittima e carnefice, penitente e confessore. L'assoluzione gli costerà cara. Senza il Pisa e afflitto dai soliti guai sentimentali, può contare solo su Milano. Sarà la bella dama grigia a sostenerlo materna nel suo girovagare. -
Dannati danni
Non tutti i milanesi sono belli, ricchi, biondi e fortunati e si incontrano all'happy hour. Molti, chi più chi meno, non hanno altra scelta che arrabattarsi fin da quando sono piccoli inventandosi di tutto per resistere e sopravvivere. -
Un giorno a Gerusalemme
Un viaggio di immedesimazione e scoperta alla ricerca di un equilibrio affettivo tra un uomo e una donna che sono due mondi. La Seconda Intifada fa da specchio alla consapevolezza di quanto possa essere caro il prezzo da pagare per chi, non ebreo, si senta a casa in Israele. -
Alla tempia Ramon
Ramon Passavanti è un investigatore privato che vive e lavora nella Bassa padana. Tra la nostalgia degli anni '80, calcio e politica, Ramon compie una vera e propria discesa agli inferi per scoprire la verità. Tutto in una notte. -
Fermata Duomo
Accade a Milano ma potrebbe accadere dovunque. Un prestigioso studio notarile è impegnato in una complicata fusione tra banche che comporta pesanti riduzioni del personale. Il noto avvocato che ha condotto le trattative viene assassinato in modo spettacolare in pieno centro città. Ma perché? Molti sono i moventi possibili. In uno studio di professionisti si consumano spesso intrighi e ostilità sommerse e può capitare che, pur di fare carriera, si passi sopra i cadaveri dei colleghi. Ma in genere si tratta di cadaveri metaforici, non sembra possibile che un avvocato arrivi a compiere un vero delitto solo per gelosia professionale. Resta la pista della fusione, a causa della quale molti hanno perso il lavoro: il rancore, il desiderio di vendicarsi di chi pensa di non avere più un posto nella società appaiono come moventi più plausibili. Arsenio Portillo, detective italiano di madre friulana e padre spagnolo, con un nome da ladro, i capelli nerissimi e gli occhi azzurri, viene incaricato da un collega dell'avvocato assassinato di indagare sull'omicidio che la polizia non riesce a spiegare. -
Archimede un destino inventato
Storie d'altri tempi. Andrew, un agente doppiogiochista della CIA distaccato presso l'ambasciata americana di Roma, si sente in pericolo di essere scoperto. Per difendersi costruisce una falsa pista deviando i sospetti su Archimede, giovane e ingenuo autista italiano presso l'ambasciata stessa. Manda Archimede in Costa Azzurra per un mese di vacanza pagata, gli butta fra le braccia donne da fiaba, gli fa vincere in un casinò truccato una fortuna, e l'esistenza di Archimede, un tempo piatta e monotona, prende un ritmo frenetico sotto gli occhi stupefatti della squadra degli agenti della CIA che seguono ogni suo passo. Eroe e vittima di un destino che non gli appartiene, Archimede balla al ritmo di fili tirati da altri o dal caso, allontanandosi sempre più dalla sua vera vita. -
Uomini a pezzi
L'inferno non è un luogo lontano lambito da fiamme e infestato da demoni zannuti. L'inferno è molto più vicino, anche se sono in pochi ad accorgersene finché non lo incontrano. Perché l'inferno è già intorno a noi. L'inferno siamo noi. Gironi danteschi, storie di uomini a pezzi: smembrati nei loro corpi, squartati nei desideri, divisi dal proprio cuore. Gironi metropolitani di cemento e asfalto, in cui le terzine dantesche sono guida e monito a diciotto racconti di ""nero"""" contemporaneo. Sotto questo cielo plumbeo di smog e di egoismo, la speranza di riveder le stelle non è mai stata così lontana."" -
La gabbia criminale
Molti anni fa in un borgo alla periferia di Treviso è stato commesso un atroce duplice delitto che ha lasciato una scia di dolore e di vergogna. Il colpevole (innocente?) è già stato da tempo processato e condannato; ma i luoghi che furono teatro degli avvenimenti non si danno pace. Alberto, insegnante in pensione, tornato a vivere a Treviso proprio in quella casa dove aveva abitato nei suoi primi anni di vita, viene aggredito dai fantasmi del passato che gli chiedono insistentemente di trovare la vera soluzione del giallo. Legami di sangue intrecciati di segreti rancori, ipocrisie e finto decoro, vendette politiche e sociali non ancora del tutto consumate riportano a galla atrocità commesse in un periodo storico in cui tanti delitti restavano impuniti e l'ingiustizia sollevava scarsa ribellione, costruendo intorno ai protagonisti una ""gabbia criminale"""" dalla quale è difficile liberarsi. La gabbia criminale è una storia corale, l'affresco di un contesto sociale appartenente a un'epoca non così lontana come sembra; i piani temporali si sovrappongono e si confondono, dando vita a un ritratto tanto accurato quanto impietoso della provincia trevigiana."" -
Borghild Projekt
Dresda va a fuoco nel febbraio del 1945, in uno dei bombardamenti più disastrosi che la storia ricordi. Della più bella città della Germania non rimane quasi nulla. Solo l'acciaio e i metalli nobili resistono al calore delle bombe al fosforo. E i ricordi, fatti di una sostanza anche più inattaccabile. Hans Christian ricorda sangue su capelli biondi. È stato uno specialista nell'ingegneria dei materiali, ha lavorato ai massimi livelli prima nel Reich-dei-Mille-Anni e poi sotto il regime comunista, grazie alla sua intelligenza e determinazione. Oltre che, naturalmente, alla capacità di tacere. Per sessant'anni Hans Christian è riuscito a mantenere il silenzio sul Borghild Project, l'unico progetto segreto del terzo Reich che non comportasse la soppressione seriale di vite umane. Forse. Ora, dopo la caduta del muro di Berlino, Hans Christian è solo un vecchio pensionato dell'ex Germania Est, sotto il peso di ricordi troppo pesanti da portare. E non vuole più tacere. Decide di condividerli con un giovane giornalista di successo della ricca Düsseldorf, curioso, tenace e con la spiccata tendenza a mettere il naso nel marcio, soprattutto se è imbarazzante.E il Borghild Project, imbarazzante deve esserlo stato, forse lo è ancora, se è rimasto per tanto tempo Geheime. -
Un peso sul petto
Siamo a Edimburgo, capitale della Scozia, città misteriosa e mutevole, romantica e spietata, teatro quasi due secoli fa, delle efferate azioni di Burke e Hare, gli assassini seriali di West Port, che uccidevano mendicanti e senzatetto per venderne i cadaveri alla scienza. L'ispettore Robertson, a pochi mesi dalla pensione, si trova coinvolto suo malgrado nel caso più inusuale di tutta la sua carriera, un duplice omicidio che sembra emulare, nel modus operandi, i ""delitti del Burking"""". Le vittime sono due casalinghe dell'alta borghesia e le circostanze appaiono sfuggenti come le leggende scozzesi, i falsi fantasmi e gli stravaganti personaggi che popolano le strade della città. Pazientemente, l'ispettore e i suoi detective continuano a indagare. Ma proprio quando sembrano aver messo allo scoperto le odiose ragioni che stanno all'origine dei delitti, il fiume Water of Leith restituisce i resti di un uomo avvolto come in un sudario nei brandelli scoloriti di una tenda. I labili confini tra il bene e il male, le miserie e la generosità della natura umana inquineranno profondamente il giudizio della polizia fino a confondere le indagini e la conseguente risoluzione del caso."" -
La donna che morì bevendo caffè
In un malandato giardino sull'argine di un fiume, il giovane Orso osserva un vecchio che dorme su una sdraio. Pare un barbone. Lo ha cercato tanto, per sapere da lui perché la sua esistenza così ovattata e perfetta, così ""borghese"""", è stata sconvolta. Ma il vecchio dorme, e Orso dovrà rivolgersi altrove per trovare le risposte alle sue domande. Domande su sua madre. Una donna tranquilla, madre amatissima, moglie affettuosa, stimata insegnante di lettere nel liceo cittadino e amante dell'opera lirica che, morendo prematuramente, ha lasciato dietro di sé tracce inquietanti di un insospettabile passato e di un indicibile presente. Tenuti ben nascosti dalla omertà di una famiglia benpensante e dalle ipocrisie di un ambiente di provincia."" -
Quando il suo sguardo
L'incrocio di due sguardi: un gesto quotidiano, casuale, istintivo. Cosa può esserci di pericoloso? Varese 2008, l'anno dei mondiali di ciclismo. Fabrizio è un ragazzo strano, un ragazzo timido, riservato e taciturno. Fabrizio ha occhi che scandagliano oggetti, esplorano particolari, scrutano volti. Sono occhi buoni, ma nascondono un potere segreto e spaventoso. E alcune persone, a quegli occhi, non sono indifferenti. Lo sanno bene le monache della casa di cura che hanno accolto il ragazzo negli anni dell'infanzia, le quali dovranno venire a patti con il loro passato, non immacolato; e lo sa bene l'organizzazione malavitosa che proprio su quello sguardo ha costruito un remunerativo e ben oliato congegno di morte. Il meccanismo però si inceppa: Milos, esperto killer che di questa organizzazione è una colonna portante, ha sbagliato una volta di troppo. Sarà lui a prendere una drastica decisione, soffocando nel sangue il proprio passato pur di salvarsi la vita. Un noir atipico, dove elementi paranormali, inquietanti incursioni horror, tensione e colpi di scena da thriller si fondono, in un ritmo serrato, con sentimenti usuali e quotidiane storie personali, fino all'inesorabile, sorprendente epilogo. -
Divorzio alla milanese
Quarta avventura per A. Brandelli. L'investigatore privato più atipico in circolazione questa volta si trova in una situazione ben peggiore di una storia gialla. Dovrà vedersela col sistema sociale più elementare e complesso che l'uomo conosca: la famiglia. Cercando di rintracciare una giovane rampolla di buon ceto scomparsa da giorni, e contemporaneamente a caccia delle prove di adulterio per una pratica di divorzio, il detective appassionatamente innamorato di Milano, che non beve, non fuma e forse non sa nemmeno fare il suo lavoro, si troverà invischiato in torbide webcam erotiche, social networks pruriginosi, night club a luci rosse, centri massaggi romantici e campi rom cui prudono le mani. Per non parlare dell'imbelle gioventù universitaria e dei viali alberati da vespasiani per cani. Brandelli troverà la sua vena più dura, imparerà a sporcarsi le mani, a tradire, a mentire, a incassare cazzotti e compensi e a usare i telefoni cellulari di ultima generazione. Mentre rimpiange il Pisa, il suo vecchio socio scomparso, il fato gli offre una spalla a cui sostenersi: l'avvocato praticante Giuseppe Marchioro detto Pippo, costantemente appeso alle sue sigarette rollate a mano. Col suo solito sguardo disincantato, sul mondo e, prima ancora, su se stesso, Brandelli ci trascinerà ai piani più alti e nei bassifondi più fetidi, strappando un sorriso, qualche brivido, qualche lacrima asciutta. -
Città contro
Un campo di immigrati, gestito da un'organizzazione religiosa sospettata di favorire il reato di clandestinità, è oggetto delle mire di imprenditori senza scrupoli, di racket criminali e di torbidi interessi politici.La popolazione è inquieta. Ha paura di ciò che non capisce, di ciò che non sa, di ciò che è diverso: il colore della pelle, la lingua, le abitudini, le storie, la religione. In questo scenario si consuma un duplice delitto. L'intolleranza, a lungo repressa, esplode. I nuovi arrivati diventano una minaccia da allontanare subito, prima che sia troppo tardi. La città si divide, una conflittualità latente si insinua tra gli stessi immigrati. Persino tra la procura e la polizia giudiziaria cresce l'erba maligna della contrapposizione ideologica. Attorno ai due delitti si intrecciano rapporti umani e sentimenti, destini già scritti e scelte di vita, tanti misteri, piccole storie, come la vicenda drammatica di Modibo, l'africano del Mali col volto devastato dal fuoco. Con il sostituto procuratore collabora Alberto Sartini, il protagonista del romanzo ""La gabbia criminale"""", che nel campo dei migranti insegna la lingua italiana. Alberto, nato """"alla fine della prima metà del secolo scorso"""", non riesce più a riconoscersi in una società nella quale i valori in cui ha sempre creduto non hanno più cittadinanza. Sarà proprio l'incontro con i nuovi """"dannati della terra"""" a dargli la spinta necessaria per superare un difficile momento della sua vita."" -
Io sono Maddalena
Maddalena è una prostituta di lusso, che ha fatto della sua discutibile professione un singolare, soddisfacente e impeccabile stile di vita. L'incontro con una clandestina romena e con il suo desiderio di una vita normale, la tenerezza che prova per lei e una borsa trovata per caso su una panchina sconvolgono la sua esistenza, dando vita a un'appassionante storia gialla ambientata a Milano, nell'intrigo di vie che costeggiano il Naviglio. Una storia tutta al femminile: la dolce Vera e l'energica Maddalena si trovano a dover risolvere un mistero in cui le identità di quattro donne si intrecciano e si confondono. Un susseguirsi imprevedibile di eventi, un alternarsi di scenari che si modificano continuamente. Non senza fatica, non senza dolore. Mentre la morte se ne sta nascosta. Il racconto delle storie personali, l'esplorazione dell'animo femminile e dei segreti dell'amicizia tra donne giocano con i meccanismi del giallo psicologico, affrontando temi difficili con estrema misura e lasciando al sottile umorismo che pervade tutta la narrazione il compito di sdrammatizzarli. -
Mala femmina
Milano, anni settanta, fine giugno. C'è una donna brutta, con una brutta figlia e un brutto segreto. E poi ci sono due brutti omicidi. C'è una batteria di giovani criminali senza scrupoli, le rapine e il sequestro lampo di una nobile rampolla. E poi c'è che qualcosa non va come dovrebbe andare. C'è il commissario Guastalla, una minaccia che incombe e una indagine da chiudere alla svelta. E poi c'è la sua voglia di non aver più voglia di fare lo sbirro. C'è Mauro Dragani, il ""Drago"""" del Giambellino, che vorrebbe trovare l'uomo che ha sfregiato Susanna, la ragazza innamorata di lui. E vorrebbe anche trovare i componenti della banda che nel 1968 gli ha ammazzato moglie e figlio. Gli basterebbe uccidere, per tornare a vivere. Niente di complicato. E invece. Fa caldo a Milano, un caldo rovente."" -
Lapidi d'asfalto
Milano, novembre 201X. Adamo ha un solo amico, Eva, l'unico di cui si fidi ora che è in fuga in una metropoli popolata dai Morti Viventi. Corvo è un uomo dello Stato, un cacciatore: da sempre è al corrente dell'esistenza dei mostri, vampiri, licantropi, morti viventi, perché è a loro che dà la caccia, segretamente, per vivere. Ma questa volta sono tanti, sono troppi, e camminano tra noi. Mentre Disturbo Radio lancia l'allarme, la città affonda nel panico da Morti Viventi, tra chi non li ha mai visti e non crede alla loro esistenza, e chi invece li ha incontrati e non potrà più raccontarlo. -
Non è il mio nome
Le scorrerie dei pirati somali nell'oceano indiano costituiscono lo sfondo su cui si svolge la trama di questo romanzo in una triangolazione tra Eyl, la moderna Tortuga dei pirati, Dubai e Charleston, sulla costa atlantica degli stati Uniti. ""Il Corsaro"""" è il capo temuto e carismatico di un'ampia comunità di pirati. Un amore, totale e mai dimenticato con una ragazza spagnola, un profondo interesse per la storia della guerra corsara nel mediterraneo e la preoccupazione per il destino del suo paese, la Somalia, costituiscono i suoi riferimenti esistenziali. Abituato alle catture delle navi mercantili che fanno rotta verso il golfo di Aden, il Corsaro mette in atto un piano temerario: il sequestro di un incrociatore americano. Mentre il presidente degli Stati Uniti rifiuta ogni trattativa con quelli che vengono considerati criminali, il Dottore, inquietante emissario del Corsaro, incaricato delle trattative per i riscatti cerca la mediazione dei servizi segreti sauditi. Fa predisporre un sito internet: mangustacoke. Soltanto su questo dovranno avvenire i contatti per il riscatto richiesto. Ma a due mesi distanza dal sequestro la situazione appare senza sbocchi. Il comandante dell'incrociatore, dalla sua prigionia, tenta disperatamente, via internet, di aiutare la moglie Donna a cercare una soluzione fuori dai percorsi ufficiali inviandole con uno stratagemma la password di accesso al sito mangustacoke. Donna architetta un piano che appare a tutti stravagante e impossibile."" -
Morire per amore
Amore non è l'amore, tutt'altro. Un giallo nel mondo dell'ippica scritto da chi conosce bene l'ambiente e ha diviso la sua vita con i cavalli. Marzia Leone, commissario di polizia milanese trapiantata a Siracusa, si trova all'improvviso catapultata in una sorta di universo parallelo. Non deve attraversare porte magiche, né allontanarsi troppo dalla città: le basta varcare il cancello dell'ippodromo, per scontrarsi con il mondo a sé che si nasconde dietro la facciata perfetta e apparentemente pulita dell'alta società. Mentre le storie di SF narrano vicende fantastiche, il commissario deve affrontare una inquietante realtà, fatta di intrighi, morti ammazzati e cavalli assassinati. Donne affascinanti quanto spietate, allenatori opportunisti e sornioni, fantini a caccia di gloria, proprietari alla ricerca del prossimo campione, si alternano in un giro di valzer bagnato di sangue. Nella cornice di un crudo inverno siciliano, in cui lo stesso maestrale spazza il turf come l'asfalto scuro del quartiere di San Cristoforo. E bellissimi cavalli, vittime inermi, silenziose, galoppano per noi, alla conquista di un traguardo che potrebbe essere l'ultimo. -
Mi troverai
Questa è una storia nera. Inizia la sera del 6 maggio 1976, nelle campagne del Friuli devastato dal terremoto e teatro di un duplice efferato omicidio, rimbalza nel chiaroscuro della cittadina ligure, scorre tra gli echi delle due guerre, e sfocia nei ricordi sconvolgenti del protagonista, studente liceale. Una vicenda parallela di sangue e perversione riemergerà dal suo passato, segnando il tempo dei nuovi raccapriccianti quanto inaspettati eventi che lo attendono. Un finale aperto, ma dal sapore amaro, senza verità, né giustizia. Ed è una storia vera... Quasi.