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Trentasette libri e un cane
Un tempo esistevano cani diversi e diversa era la funzione loro assegnata. Cani da guardia e da compagnia, da slitta e da tartufo, animali capaci di salvarci da una slavina o da un furto con scasso. Un cane diverso balza da pagina nove. Esposto in un mercato rionale, rinchiuso in una scatola di cartone, viene acquistato dalla narratrice che le da il nome Effi. È un cane da libro. Testimone e gran cerimoniere delle letture che si snodano nel tempo e che la memoria ha fissato, suddividendoli in capitoli tra loro diversi, in questa autobiografia letteraria, Effi attraversa un luogo geografico che comprende i picchi innevati delle enciclopedie, le ampie distese del romanzo, il mare color del vino della poesia; annusa i viandanti, il malinconico Pavese, l'inarrivabile Thoman Mann, una pattuglia di scrittori proveniente dal nord, poi il cane si ritira dal mondo, lascia posto ad un suo simile, il cui ritratto è custodito dentro un volume dalle pagine bianche, affida i ricordi a noi che ci apprestiamo a leggere. -
Il suono della voce umana. Variazioni su Cartesio
Cartesio è per Valéry il romanziere moderno, non perché ha messo per iscritto il racconto della passione di una vita, ma perché la propria vita e la ricerca che l'ha attraversata, Cartesio l'ha ricondotta alla forma della Teoria. Egli, dunque, è certamente l'inventore di un metodo, colui che ha ridotto il mondo a figura e movimento, segni elementari di una teoria, ovvero i termini ""vocali"""" di un Io che tenta di restituire a se stesso il potere di ridisegnare la propria figura e il proprio movimento per poter nuovamente parlare in prima persona."" -
Roberto Piana incontra Carlo Grante
Invito all'ascolto del pianista aquilano Carlo Grante, uno dei più autorevoli interpreti della scena concertistica internazionale. -
Io e la sclerosi multipla. I sintomi, la diagnosi, le terapie, le nuove frontiere della ricerca in un pratico libro intervista per pazienti lettori, e non solo
Un check up aggiornato e completo sullo stato attuale della ricerca scientifica e su una delle sue emergenze cliniche, come la sclerosi multipla. -
La serenità dell'interlunio. D'Annunzio, Scarfoglio e Pascarella in Sardegna
Da Cagliari a Sassari, il volume ripercorre il viaggio in Sardegna degli scrittori Gabriele D'Annunzio, Edoardo Scarfoglio e Cesare Pascarella, inviati nell'isola nel maggio 1882 dalle riviste ""Capitan Fracassa"""" e """"Cronaca bizantina"""". Un itinerario tra cronaca e letteratura che, tappa dopo tappa, prende avvio dalla """"bellezza di piombo"""" della città di Terranova (Olbia) per proseguire con Cagliari (""""città mezza sarda, mezzo continentale, mezzo montanara, mezzo marinara""""), l'""""oasi africana"""" di Selargius, Villacidro (""""un pezzo di Svizzera sarda""""), Iglesias e Gonnesa, ed ancora Nuoro (""""con una prepotenza femminile florida""""), Oliena, Sassari, Alghero e Porto Torres."" -
Il tredicesimo cavaliere. Billy Wild. Vol. 2
L'ora della battaglia finale si avvicina. Agli ordini di Linus, un gruppo di cavalieri, seminando sul proprio cammino terrore e disperazione, avanzano verso la loro preda: George Washington. Contemporaneamente, Billy prepara la sua vendetta contro Linus. Che l'apocalisse si abbatta sui nuovi Stati Uniti d'America! -
Il corvo. Le prime tre inchieste
"Mi infilai l'unico abito che avevo nell'armadio, quello che avevo comprato per il funerale di mia madre, e lo accostai a una camicia gialla di Fringakian per sembrare meno cupo. Sembravo proprio un corvo"""". Le prime tre inchieste: Arriva il Corvo; Il Corvo s'immischia; Il Corvo ha fatto centro." -
Non chiedermi perché
Cosa sarebbe stato di noi se avessimo fatto anche solo una scelta diversa? Per Sara, la protagonista del romanzo, il tempo pare fermarsi, darle una seconda occasione. E lei si abbandona come in un sogno a un amore mai dimenticato, si lascia travolgere dal desiderio, si ritrova viva come lava incandescente. Finché la realtà la costringe a fare i conti con la parte più intima e vulnerabile della sua anima. Potente ritratto di una ironica, solare donna-bambina al centro di una toccante vicenda sentimentale. Un romanzo sull'amore, un romanzo sulla verità, un romanzo sull'indipendenza, Non chiedermi perché è tutto questo ma anche molto di più. Un libro in cui ogni donna ritrova un frammento di se stessa, uno straordinario coro di voci, di volta in volta tenere o dolenti, disperate o allegre. Una storia appassionante, che riscopre nell'amore la forza originaria dell'esistenza, narrata con determinazione e sensibilità. -
Chi xé mona, staga a casa! Detti, insulti e prese in giro
Esser felise come 'na scoresa a la sagra dei fasioi. Aver 'na gola da vaca. Piuttosto che i sorzi la rosega, xé megio che i osei la becola. Porchezar a arco. In fondo, i proverbi e i modi di dire, come le favole di una volta, dopo aver provocato una risata a chi è pieno di problemi fino ai capelli, lasciano un ammaestramento o un consiglio, che non pretendono d'essere lezioni di filosofia, ma che - spesso - ci invitano a chiederci se non ci prendiamo troppo sul serio e a trarne le debite conseguenze. Esistono proverbi gravi, intelligenti e perfino pii, ma, nella maggior parte, sono un po' cialtroni atti, tuttavia, ad illustrare una situazione, un modo d'essere, uno stato d'animo con una battuta fulminante. -
Cucina sotto torchio. Primi libri di gastronomia stampati a Venezia dal 1469 al 1600
Nel Quattrocento Venezia fu il primo centro italiano a produrre e a diffondere in tutta Europa i libri stampati mediante torchi a caratteri mobili, grazie all'intraprendenza di molti stampatori-editori - come Giovanni da Spira e Aldo Manuzio - e all'avvedutezza del Senato Veneto, che da subito intuì l'importanza (anche commerciale) di questo nuovo mezzo di diffusione delle idee. La Serenissima ebbe un ruolo importante anche nel formare un diverso modo di intendere la gastronomia mediante la pubblicazione di ricettari alcuni celebri come quelli di Cristoforo Messisbugo, di Bartolomeo Scappi, del Platina e del Panunto - che fecero conoscere ai cuochi e agli amanti della buona tavola, le elaborate portate che venivano servite nei sontuosi banchetti di corte dei maggiori principi italiani: ricette insolite, fedeli al gusto del tempo, come il baccalà al butirro nero, il cappone in fracassea francese, le merlucce secche e la torta d'anguilla da Quaresima, ma anche consigli pratici sul come ordinare le stoviglie con garbo e perfezione o sul come trinciare la carne facendo giochi d'acrobazia per lasciare stupefatti i commensali. -
Venezia criminale. Misteri e delitti del '700
Zanmaria Millevoi, il sarto assassino di Contrada di San Mattio; Elena Sciarles, la donna bruciata nella propria casa alle Chiovere di San Girolamo; Vittoria Basadonna, la nobile uccisa nel palazzo dei Gritti a San Moisé; Giovan Battista Bombonati, il parrucchiere vicentino che escogitò la truffa della pentola degli spiriti; Chiara Pentarina, la cuoca accusata di aver messo del veleno nel brodo del proprio padroncino a San Paterniano; l'annegato senza nome ripescato ai bordi del Ponte della Panada, sono i protagonisti di alcuni fatti di cronaca nera che accaddero a Venezia nella seconda metà del Settecento e di cui ci sono giunte notizie attraverso le documentazioni processuali conservate presso l'Archivio di Stato. Davide Busato, approfondendo lo sviluppo di questi casi emblematici, ricostruisce i metodi di lavoro della polizia che investigava ai tempi della Serenissima e dei Magistrati che ne coordinavano le indagini, dando ampio risalto ai tanti piccoli particolari curiosi della vita quotidiana dell'epoca emersi dalla lettura degli interrogatori. -
Serenissima. Ritratti di donne veneziane
56 ritratti di donne che con il loro modo d'essere hanno rappresentato lo spirito di un'epoca, dalla fondazione di Venezia fino ai giorni nostri. Non solo figure celebri, come la Regina di Cipro Caterina Cornaro e la cortigiana Veronica Franco, ma anche popolane come la vogatrice Maria Boscolo o la tabacchina Maria Teresa Trevisan. Nel Cinquecento fioriscono le lettere: la raffinata poesia di Cassandra Fedele e Gaspara Stampa, la prosa elaborata di Moderata Fonte e Lucrezia Marinelli. Nel Seicento convivono la pittura leggiadra di Rosalba Carriera e il canto barocco di Antonia Padoani Bembo, con i colori cupi di Giulia Lama e l'erudizione di Elena Lucrezia Corner Piscopia. Il Settecento è il secolo delle nobildonne argute, come Isabella Teotochi Albrizzi e Giustina Renier Michiel, dai cui salotti si diffondeva la cultura internazionale, di pari passo con la stampa enciclopedica promossa da Elisabetta Caminer. L'Ottocento si apre all'impegno con la militanza antiaustriaca di Maddalena Montalban Pomello e le attività educative di Adele Della Vida Levi. Nel Novecento emerge il teatro di Amelia Rosselli, l'esperienza politica di Ida D'Este, il mecenatismo di Peggy Guggenheim. -
Fiol d'un can! 16 racconti di animali in laguna
È la Venezia di un tempo, vivida e vivace, quella in cui Espedita Grandesso si diverte a far girovagare gli animali protagonisti dei racconti di ""Fiol d'un can!"""", condividendo la scena, per una volta, con i veneziani a due zampe. Ed ecco le vecchie trattorie perennemente tenute d'occhio da cani imbolsiti pronti a scattare al lancio di un boccone e a scappare dai ragazzini un po' troppo vivaci. I corrosi magazzini semiabbandonati dove le gatte figliano di nascosto. Le buie botteghe artigianali che danno sulle calli dove gatti sornioni dal loro cantuccio tengono compagnia ai padroni mentre lavorano. I burci attraccati alle fondamenta da dove ringhiano botoli spelacchiati che sorvegliano il materiale in carico. I mercati del pesce in campo dove i gabbiani fanno gli spazzini e con una acrobazia afferrano gli scarti in volo. Le portinerie degli uffici con i cartoccetti degli avanzi nascosti in un angolo, portati dalle impiegate per il randagio che hanno adottato. Espedita Grandesso pesca molto dai ricordi di gioventù, inanellando storie tenere e divertenti, qualche volta tristi, ma sempre partecipate, come se questi suoi piccoli amici fossero per lei più """"umani"""" degli umani."" -
Il sogno dei Carraresi. Padova capitale (1350-1406)
Un saggio che riesamina le figure di Francesco il Vecchio e Francesco Novello da Carrara, la loro visione, l'avventura di un'intera città alla luce di una chiave interpretativa del tutto inedita. La Padova del Trecento è esaminata all'interno della geostrategia del tempo, pesando da un lato le ambizioni, dall'altro le forze disponibili. Il risultato è sorprendente, portando a rivalutare i due ultimi Signori carraresi e le loro scelte: audaci, senza dubbio, ma nient'affatto utopiche e comunque per molti aspetti inevitabili. Intelligenti e valorosi sul piano personale, colti e astuti, d'indiscutibile coraggio anche di fronte alla morte, tragica con tratti addirittura epici per entrambi, Francesco il Vecchio e Francesco Novello sono qui sottratti al singolare oblio al quale sono stati condannati. Soprattutto è loro restituita la dimensione di grandi statisti, quali furono. Ebbero sfortuna ma, forse, proprio per questo sono ancora più meritevoli di ricordo e riflessione. -
Laguna di sangue. Cronaca nera veneziana di fine Ottocento
Con l'annessione al Regno d'Italia nel 1866 e l'inizio dell'industrializzazione in Laguna, Venezia entra nell'età contemporanea. Anche se i nuovi sistemi di lavoro stanno lentamente cambiando la società, rimane inalterata la passione popolare per quanto rientra nella cronaca nera, in particolar modo verso delitti e fatti di sangue di vario genere. Presto l'avvocato Leopoldo Bizio Gradenigo e il patologo legale Vittorio Cavagnis, resi celebri dai quotidiani, avranno un seguito di ammiratori che attenderanno i loro fondamentali interventi con trepidazione. La curiosità morbosa verso criminali come lo ""scannapreti"""" (Vianello Vianelli) e il """"questurino"""" (Simone Rizzardi), è identica a quella che ai giorni nostri domina nei talk show show sensazionalistici e nei telegiornali. Ad alimentare tale curiosità contribuiscono i resoconti, spesso a tinte fosche, dei giornalisti della carta stampata che presenziano alle udienze in tribunale per i processi riguardanti assassini, uxoricidi e criminali."" -
Venezia arcana. Il curioso, l'eros, il fantastico, l'occulto
L'evocazione del diavolo della cortigiana Veronica Franco con il Re di Francia. L'iniziazione spionistica di Mata Hari a pochi giorni dalla Grande Guerra. L'agenda nera di Edgar Allan Poe ritrovata da Baron Corvo. La testa che urla in Lista dei Bari. Lo stargate a San Simeon Grando. Il giovane Stalin all'isola di San Lazzaro degli Armeni. Lo strano sequestro dell'ambasciatore giapponese. Le stravaganze della Marchesa Luisa Casati-Stampa. I depositi di ossa umane nelle isole lagunari. La misteriosa caduta di massi in Campo San Boldo. Le case infestate e gli avvistamenti ufologici... la Venezia dell'insolito, città magica per eccellenza, raccontata con la consueta ironia da Claudio Dell'Orso. -
Porto Marghera. Cento anni di storie (1917-2017)
Sono passati cento anni da quel 1917 in cui vennero fondate le prime strutture sul bordo della laguna antistante Venezia, ponendo le basi del polo chimico-industriale di Porto Marghera - progettato nel ventennio precedente da un gruppo di nobili e imprenditori - e dell'attigua ""città giardino"""". Da allora le storie di migliaia di persone si sono spesso incrociate in contesti non facili, come gli scioperi e le lotte operaie degli anni '70; il dramma delle malattie dovute alla mancanza di un'adeguata protezione sul lavoro; la scoperta dei danni ambientali causati dagli sversamenti di sostanze inquinanti nei terreni paludosi e dalle fughe di gas tossici negli incidenti degli impianti. Tuttavia in questo paesaggio di gru, banchine e ciminiere, aleggia una particolare vitalità che i sedici narratori ed un poeta, legati al territorio e riuniti in questo volume, - curato da Cristiano Dorigo e Elisabetta Tiveron - hanno scelto di far risaltare partendo da diverse prospettive, chi proponendo una visione più letteraria ed intimista e chi attingendo alla cronaca e alla storia sociale."" -
Venezia bizantina. Dal mito della fondazione al 1082
Lo studio di Nicola Bergamo propone un excursus storico sull'evolversi dei rapporti fra la nascente città di Venezia e il potente impero bizantino, dai primi insediamenti venetici nella gronda lagunare dell'augustea X Regio Venetia et Histria, attraverso le devastanti guerre gotiche e l'invasione longobarda, fino all'affrancamento fiscale del 1082 con la crisobolla concessa dal basileus Alessio I Comneno che accrescerà enormemente la fortuna commerciale dei veneziani all'interno del Mediterraneo, consolidando quella che diverrà una fulgida repubblica millenaria. Un cambiamento anche del potere politico che dall'esarca, il tribuno e il magister militum passerà alle famiglie élitarie che eleggeranno i primi duces, e sposterà il proprio baricentro dalla primitiva capitale Civitanova sulla terraferma verso il nucleo lagunare di Rivoalto attorno al quale si svilupperà la città, cercando una soluzione alle continue lotte fra i patriarcati di Grado e Aquileia e agli assalti dei pirati narentani che incrociavano le navi sulla rotta per Costantinopoli. A corredo del saggio un testo introduttivo di Pier Alvise Zorzi. -
Madre Marghera. Poesie 1967-2017. Ediz. ampliata
È possibile comporre poesie con le parole meccaniche dell'industria. Con i nomi delle fabbriche della chimica. Con il linguaggio del direttore, del segretario, dell'addetto alle pubbliche relazioni. Con gli scarti e con i residui di una bellezza che si riscopre via via, anche qui, sul margine del porto di Venezia, a Marghera. L'esperienza dell'autrice a contatto con la sua città si può definire erlebnis, con un termine tedesco che descrive la conoscenza generata dalla vita vissuta. Marghera diviene fonte di Erlebnis che attraversa i lustri e scavalca il Novecento per sgorgare limpida nella contemporaneità. E così i versi densi di questa raccolta portano alla luce tutto il sublime e tutto l'orrore di Marghera. L'invito della poesia è a leggere i colori e le forme, a riscoprire un lessico ancestrale per comporre ancora e ancora forgiare esistenza. C'è tutta la natura possibile qui, ricercata come fosse fonte vitale. -
La Venezia che vorrei. Parole e pratiche per una città felice. Ediz. integrale
«E tu, che Venezia vorresti?» è la semplice domanda rivolta a studiosi, giornalisti, artisti, professionisti che la città la vivono quotidianamente o che vi sono in qualche modo legati. Le risposte - testi letterari, poesie, articoli, fotografie, opere di grafica - sono confluite in quest'opera collettiva che offre un interessante mosaico di tematiche e che ben individua i problemi più pressanti, proponendo anche delle possibili soluzioni. Emerge forte la preoccupazione per la salvaguardia dell'""homo venexian"""" e la sua importante tradizione storico-culturale, cosa non facile davanti agli inevitabili e repentini cambiamenti imposti da una mondo globalizzato, che permette a chiunque di raggiungere facilmente la laguna e in qualsiasi momento dell'anno. L'accoglienza, ormai divenuta l'attività principale, dovrebbe aprirsi non solo ad un turismo maggiormente sostenibile e ai nuovi residenti internazionali, ma anche verso le giovani coppie locali, dando loro la possibilità di trovare una casa a prezzi accessibili, per non arrivare al paradosso di una Venezia perennemente sovraffollata ma al tempo stesso svuotata dei veneziani.""