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La brutta gente
La storia e le vite di trent'anni di emancipazione della nostra società, Anni 50, ima regione dell'ovest francese, i Mauges. Lasciando la scuola alle soglie dell'adolescenza, centinaia di giovani scoprono le dure condizioni lavorative della fabbrica. Insieme alla chiesa, sembra essere il loro insuperabile orizzonte. In una regione storicamente considerata refrattaria ai mutamenti, alcuni di loro decidono tuttavia di iniziare un'attività militante, Perché? Come? Ripercorrendo attraverso testimonianze dirette la vita dell'ambiente nel quale è cresciuto (e dando vita in parallelo ad un romanzo di formazione sulla nascita della propria scelta artistica e dì vita), Étienne Davodeau crea un ritratto del mondo del lavoro e delle sue battaglie, e della nostra società, dall'immediato dopoguerra all'inizio degli anni 80. -
Gli immobilisti. Anser
Anser viaggia in un mondo post-apocalittico, incontrando varie specie di pennuti antropomorfi, diversamente evoluti e organizzati. L'uomo è sparito, ma a conservare ed esaltare la burocrazia sono i tacchini Immobilisti, analfabeti, come tutti. Un futuro paradossale, ma erede diretto del nostro presente. In un mondo post-apocalittico nel quale l'uomo si è autodistrutto nel tentativo di manipolare ogni risorsa disponibile, Anser viaggia, arco in spalla, insieme a suo padre Anserius e a suo figlio Hans. Ogni specie di pennuto antropomorfico che Anser incontra è la visione sarcastica di un tipo di organizzazione umana nostra corrente. L'uomo è sparito, ma a conservare ed esaltare la burocrazia sono i tacchini Immobilisti, analfabeti, come tutti. Un futuro paradossale, ma erede diretto del nostro presente, in una narrazione epica e grottesca. -
Due cuori e una capanna
Da un fatto di cronaca: in un appartamento del centro di Torino una coppia viveva senza mai uscire, da anni. La paura o il disprezzo verso il mondo esterno, una scelta lucidissima, una malattia (affrontando il tema attualissimo dell'amore verso una persona ridotta allo stato vegetativo), o comunque un amore, una questione privata che non deve riguardare che due persone? Perché dà fastidio l'amore? Perché l'amore non può bastare? È solitudine felice o asocialità malata? I perché di un amore totale, condannato dalla società. -
Amare stagioni
"Mi chiamo Étienne e sono un alcolista..."""". Nel penitenziario in cui è impiegato, Étienne beve, perso """"in una labile frontiera fra ordine e disordini"""". In contrasto con i superiori, è costretto alle dimissioni. Rapidamente, inizia a precipitare in una caduta senza fine. Si ritrova fra gli emarginati, sulla strada, inseguendo le sue sbornie in una deriva progressiva: Toulon, Marsiglia, Parigi... Pochi fumetti hanno trattato il tema dell'alcoolismo: """"Amare stagioni"""" lo fa con una commistione di pudore e sincerità, ironia e commozione. Étienne Schréder arriva al fumetto professionistico dopo varie esperienze, compresi diversi anni come alcolista e clochard. Questo è il risultato di quindici anni di prove e di interrogativi sulle esigenze del fumetto autobiografico. Come scrive nella prefazione François Schuiten questa """"pietra miliare della graphic novel autobiografica, nuova prova dell'efficacia del linguaggio fumettistico, è un viaggio dal quale si esce indubitabilmente un po' diversi""""." -
Un uomo è morto
1950: la ricostruzione di Brest procede tra forti contrasti. Uno sciopero generale viene bloccato con le armi. Il cineasta René Vautier filma la città in lutto. L'unica copia del breve film, con il solo commento di una poesia di Éluard, viene proiettata nelle situazioni più difficili e avventurose, sino alla sua dissoluzione. Un film rimasto soltanto nella memoria di chi lo vide e visse, e che rivive, nella ricostruzione della sua nascita e vita, in un intenso ed emozionante reportage, eccezionale anche nel ricreare il clima dell'epoca. Un esempio raro, e oggi quasi inconcepibile, di un arte cui importa comunicare, essere utile agli uomini, ben più della propria stessa conservazione. -
Le mani sugli eventi (Torino 1960). Atrox
Le celebrazioni del centenario dell'Unità d'Italia sono un evento senza pari, e un'occasione di crescita. Anche per un giovane mafioso in ""carriera"""", che cerca di convincere il boss a mandarlo a Torino, in cerca di espansione e di appalti da ottenere con ogni mezzo. Ma la mafia non ha ancora fatto la conoscenza di Atrox, il """"re del crimine"""". Cosa sarebbe successo se nell'Italia del miracolo economico fosse esistito uno spietato criminale, capace di azioni efferate, inaudite? Atrox nasce da questa domanda e si sviluppa fra la rivisitazione del fumetto nero e la nascita di un'Italia parallela."" -
Il re del crimine. Atrox Torino 1960
Atrox: ovvero, cosa sarebbe successo se nell'Italia del miracolo economico fosse esistito uno spietato criminale, capace di azioni inaudite, spietate? Una rivisitazione del fumetto nero, e la nascita di un'Italia parallela; un noir realistico come nessun altro, inconsueto come può esserlo la realtà. Dopo l'""esordio"""" a Sanremo con Zero (titolo dal quadruplo significato...), ne Il re del crimine Atrox è a Torino. Una mostra delle antichità di uno sconosciuto sceiccato arabo. Una mostra insignificante, apparentemente. Ma non per Atrox, e gli equilibri internazionali sono in pericolo."" -
La diva
Un grande regista italiano è stato assassinato. La diva che avrebbe dovuto girare un film con il suo pigmalione è disperata. I produttori si trovano ad avere nuovi coproduttori. Ma le cose non vanno affatto come previsto... -
Autobio
Un'autobiografia tra bio e non bio, biciclette e vicini, figli, fumetti, tofu e salamini. -
Un matrimonio da re. Atrox
Carola è presuntuosissima, formidabilmente egocentrica, e pensa di poterselo permettere: è la figlia del più grande industriale italiano. E sta per sposarsi. Damigella d'onore è Franca, la figlia del commissario Richerme. Potrebbe mancare al matrimonio Atrox, il più grande criminale italiano? Una realtà alternativa, che nasce dal contrasto fra il male assoluto e il male relativo. -
Vento
Provenza: una giovane coppia arriva con il proprio bambino nella piccola cascina che hanno da poco acquistato, in una zona molto ventosa. E il vento imprimerà più svolte nelle vite dei protagonisti. Il denaro, gli affetti, l'uomo di fronte alle sollecitazioni interessate provenienti dal mondo esterno. La speranza, i giorni, la realtà. Il denaro, il tempo, il respiro Un libro stampato in grande formato su tre carte diverse, per rendere al meglio e sintonizzarsi con le diverse fasi del racconto e della vita del protagonista. -
Autobio. Vol. 2
Pedrosa racconta i dilemmi quotidiani di chi cerca di vivere in maniera sana: cibi e bici, colleghi e figli, fumetti e... salcicciotti da coktail inviati da lettori compassionevoli. -
Sataniche e incantate. Femmine, censure e viandanze nell'opera di Magnus
Le opere del più amato dei disegnatori italiani vengono analizzate partendo dall'elemento che più di ogni altro le lega, quello femminile. Da Satanik alla perfida cinese di Tex, passando per Alan Ford, Lo Sconosciuto, Le Femmine Incantate e per decine di altri personaggi, spesso mai evidenziati. Con percorsi e analisi originali e svariati spunti di lettura e rilettura, uno studio critico e appassionato dal creatore di Atrox. Un'indagine sulle censure e sulle autocensure delle realizzazioni di un autore popolare e d'élite. E altre illazioni sulle sataniche e incantate esigenze della creatività. -
Come sopravvivere in azienda. Nuova ediz.
Larcenet scruta il mondo delle aziende con la stessa gaudente crudeltà dimostrata da quelle verso i dipendenti. Dal sesso in ufficio alla morte in azienda passando per i curriculum vitae truccati, affronta senza timore i temi più scabrosi e risponde a tutte le domande: come fare comparire un azionista, perché i dipendenti sottopagati continuano ad andare al lavoro tutte le mattine, etc... Un segno incisivo ed efficace esalta l'alchimia di dialoghi ad orologeria e incursioni nell'assurdo, umorismo e sgusciante realismo. -
Un becchino da bambino a Torino
Un bambino vede ""i fiori sbocciare, le mele maturare e marce cascare"""" e pensa a cosa vorrà fare da grande. """"Ci sono mestieri modesti? Ci sono mestieri onesti (e necessari come questi)"""" ...e atti disonesti. La sua scelta lo premierà... Età di lettura: da 6 anni."" -
Evadere dalla Cayenne
1912: le rapine della banda Bonnot fanno scalpore. Eugéne Dieudonné frequenta lo stesso circolo anarchico di alcuni dei membri: incarcerato in base a una testimonianza fallace, è condannato a morte. La pena viene mutata nel carcere a vita, da scontarsi nel bagno penale della Guyana. Tenta più volte di evadere. Dalle paludi all'Oceano sino alle foreste del Brasile: le sue peripezie sono riportate da Londres con uno stile coinvolgente e spesso ironico. Il giornalista si batte insieme all'evaso per arrivare alla revisione del processo, in quello che sarà un vero evento mediatico ante litteram. La storia vera che Jean Vigo intendeva portare sullo schermo dopo L'Atalante. -
Scelte
"Non vendo la mia mente, affitto il mio corpo. Difendo il mio territorio: questo pianeta."""" Chi è Petro? Un individualista estremo? Un uomo in vendita? Un ambientalista infuriato? Ne scopriamo le scelte di vita di Agricoltore e accompagnatore, la vecchia Ape e la lussuosa supercar, la chiesa sconsacrata che abiterà, e anche alcune impossibili amiche, familiari a chi legge fumetti..." -
La mosca nel bicchiere. La poetica di Carmelo Bene
Oltre la scena, dietro le maschere dell'attore, ""attraverso lo specchio"""". La struttura intellettuale di un genio rivoluzionario, rigoroso, indisciplinato, beffardo. E inevitabilmente frainteso. Impervi ma non impraticabili sono i sentieri lungo cui si snoda il Bene pensiero, saldamente ancorato al decadentismo europeo, alla temperie culturale francese degli anni '50, non meno che a un orizzonte mistico-teologico malgrado lo sbandierato ateismo. Con questo saggio, di Lauro ci offre una scansione degli scritti di CB, dotandoci così d'un prezioso kit per intenderne la poetica, ripensarne l'opera, nonché per meglio assaporare la stravaganza di certe memorabili apparizioni televisive. L'autore intesse, con certosina finezza, una sorta di dialogo tra l'artista salentino e i pensieri che hanno definito la sua estetica, e si prova a riconfigurare un paesaggio mentale organico a partire dalle schegge del genio, portando alla luce tanto i detonatori dell'urgenza creativa che l'insanabile mal di vivere. Una vita riarsa la sua, """"dis-voluta"""" eppure così voluta."" -
Il Salento che cambia. Altri reportage
Curiosità, indagine, informazione, denuncia sociale, il tutto legato alla passione per la scrittura, sono gli ingredienti che hanno dato vita nel corso dell'anno accademico 2006-2007 ai pezzi di inchiesta qui raccolti, pensati come prove, esercitazioni, sguardi diversi, allenati alla scoperta del dettaglio, nella convinzione che nelle piccole cose si rivelino le grandi. La voglia è quella di raccontare il Salento attraverso un grandangolo senza filtri, che inquadra un territorio tutto ancora da scoprire. Gli aspetti di un Salento nuovamente narrato prendono corpo dalle scelte personali espresse in piena libertà. Ed è proprio la libertà degli sguardi a rendere questo Salento rivisitato nuovo e interessante. È dalla consapevolezza del manchevole che nasce il bisogno (due volte sogno) di nuovi slanci. -
Il ritorno dell'ofisauro
"È poesia che rotola questa, di parole capriola. Presa dal fantastico racconto che sfonda il giorno, la lingua, ogni ordinario. Parola gioco e vertigine: accolta, presa da un flusso visionario mischia luoghi e spostamenti e fughe. Senti voci che strillano rauchi 'tanghi' al non so. A ciò che manca! Trovi il taxi di De Niro lungo la strada dei guaglioni e Sakamoto, con un play, fa bolla, nella folla! Sotto sotto puoi sentire l'Enzo Jannacci e squillanti d-e-j-a-v-u, nei non sense, nei paradossi, nei voli. Ma confusi confusi, solo un'infatuazione come di nuvola, lei è più sottile, perspicace, furbetta nella svolta, nel tagliare l'angolo per fare piroette, capitomboli, salti e larghe risate con la lingua. Poesia femmina! Stropiccio di lenzuola con i voglio e i vorrei, gli """"oh!"""" d'ogni stupore e quelli del venire. Quelli del correr via e dell'affronto."""" (dalla prefazione di Mauro Marino)."