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Letti a undici piazze. Una città, due autori, ventidue racconti
"Una ventina di racconti, dieci tuoi, dieci miei, accoppiati a dieci luoghi torinesi, per esempio dieci piazze, ognuno accompagnato da un disegno"""". Questa è l'idea da cui è nato questo libro. Una passeggiata per la città, Torino, attraverso gli occhi dei due autori, che si destreggiano in 11 racconti ciascuno, legati a una piazza. Dalla più famosa Piazza Vittorio Veneto alla meno conosciuta Piazza Bengasi, passando per il salotto di Torino Piazza San Carlo e il cuore della città Piazza Castello. Tutti i racconti sono accompagnati dai disegni di Mario Bianco, istantanee a china del racconto e della piazza." -
Milano di ieri e di ier l'altro
Questo libro narra di curiosità e aneddoti che hanno per sfondo una Milano ancora a misura d'uomo: groviglio di stradine che si snodano tortuose per gran parte del centro storico, spesso selciate a ciottoli e spartite dai due nastri di granito per il transito di carri e carrozze. E, poi, facciate patinate dal tempo e adorne di poggioli di ferro battuto, dietro le quali si celano cortili tra i più belli d'Italia. Tratti dalla rubrica Vecchia Milano che ogni giovedì, per quasi tre lustri, deliziò la sparuta schiera di coloro che nutrono interesse per le memorie della nostra città, i capitoletti che formano questo libro raccolgono svariate amenità, frutto del nostro pigro vagabondaggio tra le pieghe più intime della città. Così, il passaggio segreto che al Radetzky, dimorante nell'odierna Villa Reale di via Palestro, consentiva di ricevere di nascosto l'amante direttamente in camera da letto; Hemingway all'ippodromo di S. Siro e Kafka al teatro Fossati; Il gatto del scior Pinin in Rugabella e il ""topolino"""" che provvedeva a illuminare l'ottagono della Galleria; l'aria di Cuba in borg di scigolatt, già sede di uno storico mulino... Una Milano, appunto, di ieri e di ier l'altro."" -
Breve storia del Piemonte. Dai celto-liguri allo Stato Sabaudo
Il libro ha l'obiettivo di dare un'idea sufficientemente completa della storia della formazione dell'attuale Piemonte nel corso dei secoli e del succedersi degli eventi e dei popoli abitatori dell'area, fino alla costituzione dello Stato Sabaudo preunitario, nonché dei momenti fondamentali del suo sviluppo a cavallo delle Alpi. Per ragioni geopolitiche lo Stato Sabaudo non poteva che essere uno stato guerriero per difendere la sua indipendenza, salvo soccombere e finire accorpato ad una grande potenza europea quale era nei secoli XVI-XVIII la Francia. Poiché il punto di arrivo nell'Italia di oggi di una parte dello Stato Sabaudo è il Piemonte, viene posta l'attenzione sulla formazione nel corso dei secoli della Regione attuale nell'insieme dei suoi territori e delle città più importanti. Il testo è stilato con uno ""zoom grafico"""" che consente di scegliere, a seconda delle esigenze, una lettura essenziale oppure più approfondita ed è accompagnato da molte illustrazioni."" -
Toro '76. I campioni d'Italia si raccontano
I protagonisti dell'ultimo magico scudetto granata raccontano la fantastica stagione '75-'76. Le giornate di campionato scandiscono il ritmo di un romanzo, di partita in partita sempre più emozionante fino ad arrivare all'epilogo, quell'indimenticabile 16 maggio 1976. Con le dichiarazioni a caldo dei giocatori, ma anche di avversari, arbitri, dirigenti e giornalisti, questi ultimi capeggiati da uno scrittore di raro talento, Giovanni Arpino. Fra mille intense emozioni mai sopite rinascono storie inedite, avvincenti e commoventi. L'autore - presente in quegli anni quasi ogni giorno al Filadelfia per gli allenamenti e poi al Comunale per le partite, incluse le trasferte più belle - è andato a ritrovare i protagonisti dello scudetto dopo quarant'anni, per scoprire cosa hanno fatto nella vita e cosa stanno facendo adesso, collezionando numerosi racconti e aneddoti. -
Santa Rita. Il quartiere dei Centomila
Borgo nato agli albori del 1900, Santa Rita ha un passato antico e glorioso. Qui, in un cascinale ancora esistente, Louis de la Feuillade, pose il suo quartier generale e la logistica di comando dell'Assedio di Torino del 1706. Un giovane prete in servizio all'Ospedale Militare, don Giovanni Baloire, negli anni '20 del Novecento, volle edificare un santuario in aperta campagna e dedicarlo alla santa da Cascia, a cui era devoto. La scuola Mazzini, un gruppo di case popolari e poi la vicina Fiat Mirafiori furono germe di espansione urbanistica e demografica della zona, che negli anni '60 superò i 100.000 abitanti, epoca in cui è popolarmente denominata ""il borgo dei Centomila"""". A Santa Rita si sviluppano molte industrie legate al mondo automobilistico che fan parte della storia industriale della città ed aziende di ogni genere, i cui prodotti primeggiano nel mondo. Artisti, scienziati, umanisti, giornalisti, musicisti, attori e semplici lavoratori hanno dato e danno vita ed impegno a Santa Rita, una delle zone più vivibili di Torino. Nel libro ampio spazio è dedicato alle testimonianze della gente, il cui cuore pulsa in questo quartiere."" -
Precotto, Villa e il regio viale per Monza. Storia, fatti e misfatti di un borgo antico
Precotto, il paese delle fornaci e dei mattoni cotti, dove gli Umiliati lavoravano i boldroni, da cui ricavavano ricche vesti cerimoniali. Un paese immerso originariamente nella campagna che precede la Brianza, dove i nobili milanesi di Porta Orientale avevano proprietà terriere e passavano l'estate. Succedeva così che nel Borghett come al Brughirolo, a Villanova o al Mandello, le cascine dei contadini stessero a fianco dei nobili palazzi degli Erba-Odescalchi, dei Visconti o dei Panza-Montaldi, in una sorta di vicinanza solidale finalizzata a ricavare dalla terra il suo miglior prodotto. Non finisce di stupire l'originalità di un borgo rurale che all'inizio dell'800 viene tagliato dal ""regio viale"""" per Monza, e un secolo dopo viene sancita la divisione urbana e sociale più sorprendente: da una parte, dove sorgono le antiche chiese parrocchiali da Turro a Gorla a Precotto, stanno le famiglie rurali e i paulott dal bianco colore politico; dall'altra parte, dove sorgo no le grandi industrie, stanno le officine dell'indotto e le case degli operai, sindacalizzati e rossi per anelito politico. Un territorio della vecchia Milano ancora tutto da scoprire."" -
Storie di san Mauro. Un'abbazia sul Po, un quartiere industriale, un castello e belle ville
Sedendo su una panchina del Ponte Vecchio si può osservare la bellezza di San Mauro: verso sud-est si ergeva possente sull'antico centro storico il campanile dell'ex-abbazia; dall'altra parte, il fiume maestoso e sullo sfondo da un lato Superga, dall'altro lo snello profilo della Mole, emergente nella foschia. La cittadina ha diversi aspetti interessanti e tipici: un modo di vivere equilibrato e civile, la presenza di numerose associazioni di volontariato capaci di collaborare tra loro a vantaggio della comunità, un tessuto urbano in cui si sono preservati e restaurati edifici artistici significativi, che la rendono un luogo piacevole in cui vivere. I Sanmauresi hanno saputo conciliare la tradizione e la cultura agricola locale con una industrializzazione importante, ma non invadente e hanno saputo utilizzare come un vantaggio la vicinanza di Torino, dove tanti studiano e lavorano, per poi tornare a San Mauro a godere gli aspetti positivi: un fiume magnifico, anche se talora ha creato gravi problemi, un bel paesaggio, monumenti da ammirare, un ricco mercato del venerdì, passeggiate nei sentieri della collina, tante iniziative culturali e artistiche. -
Una Milano che non ti aspetti
Memorie di questa nostra cara città raccolte con diligenza e scritte con stile semplice, non senza un pizzico di arguta bonomìa. Sullo sfondo, le contradelle del centro storico, esplorate alla ricerca di qualche brandello del passato sopravvissuto agli assalti del piccone risanatore. Il tutto costellato da curiosità che sorprenderanno anche il lettore più attento e da notizie facete, per dare un po' di brio ad una materia di per sé cagione di nostalgici lai tra i cultori di venerande anticaglie. Lo sapevate, ad esempio, che nello stradario milanese compaiono ben quattro vie Crespi? E invece non ce n'è neanche una dedicata a Francesco Croce, l'architetto che realizzò la Gran Guglia del Duomo. Una data fatale: lunedì 15 maggio 1861, compare in piazza della Scala, presso lo sbocco della Galleria, il primo chiosco dei giornali... panico fra gli strilloni! Quattordici anni dopo, all'angolo di corso Vittorio Emanuele con via Pattari, fa capolino il primo orologio elettrico di Milano, finalmente non si dovrà più passare davanti all'orologio della torre del Broletto per regolare il proprio. -
Toro, la cavalcata del mondo
Il Torino torna protagonista e fa di nuovo sognare 25 anni dopo la possente epopea granata. L'ultima travolgente carica del Toro durò quattro stagioni e portò la squadra di Emiliano Mondonico ai vertici. I due libri raccontano tutti i momenti di quella gloria seguendone passo passo il nascere, il consolidarsi e il tramontare. Partita dopo partita, dal ritorno in serie A al sensazionale ingaggio nell'estate 1990 di Rafael Martin Vazquez, al quinto posto finale davanti alla Juve del disastro-Maifredi, al terzo posto della stagione successiva nobilitata dalle imprese europee di UEFA sino alla finale maledetta di Amsterdam e alla storica conquista nel giugno 1993 della Coppa Italia. L'epopea granata si concluderà nel marzo 1994 a Londra contro l'Arsenal, è la cronaca dell'avventura felice della Mondonico band sino alla sfida con l'Ajax. Cronaca ricca di episodi inediti, di ""dietro le quinte"""" stupefacenti, drammatici, esilaranti. Tutti vissuti in presa diretta dall'autore, che ha seguito l'ultima travolgente carica del Toro come cronista."" -
Quelli dell'Isola. Racconti e aneddoti del vecchio quartiere
Il libro è la narrazione di un viaggio nel tempo, vissuto dalla gente di un quartiere popolare alla periferia della grande metropoli di Milano: l'Isola. In queste pagine le trasformazioni urbanistiche avvenute in tre quarti di secolo passano in secondo piano, per lasciare il posto alle vicende di alcuni personaggi del quartiere, che ad ascoltarle suscitano ancora oggi emozioni, stupore e curiosità, e probabilmente orgoglio in coloro che hanno qui le loro radici. Il vecchio quartiere milanese era ricordato un tempo solo per la malavita che proliferava grazie alla delinquenza dei 'ligera' locali, malfattori e ladruncoli che paragonati ai gangster di oggi, suscitano ilarità per la goffaggine e l'ingenuità con le quali agivano. Ma l'Isola va raccontata anche per aver dato i natali a personaggi che pur provenienti da famiglie popolari, che vivevano in condizioni precarie, si distinsero diventando grandi protagonisti, affermandosi anche oltre i confini nazionali. Questa raccolta di note è dedicata ai vegliardi del posto, per non dimenticare ciò che è accaduto in queste strade in tanti anni, e ai giovani, per far loro meglio conoscere la storia dell'ambiente in cui vivono. -
Il mio Pantani. I miei campioni. Intervista
In una lunga e commovente intervista Romano Cenni racconta a Beppe Conti la sua vita di imprenditore, ma soprattutto di grande appassionato di ciclismo, un patron genuino ed appassionato in differenti epoche più che mai fascinose dello sport della bicicletta. Partendo dai giorni in cui da ragazzino correva al fianco di un fuoriclasse come Ercole Baldini, sino a quando ha conosciuto Coppi e soprattutto Luciano Pezzi, suo uomo di fiducia, un socio ed un fratello acquisito. Le stagioni di Vito Taccone e Ole Ritter in maglia Germanvox, poi il ritorno con Cipollini, Bartoli, Martinello e altri ragazzi di talento al debutto in maglia Mercatone Uno, sino alla folgorazione per Marco Pantani, il Pirata che con quei colori vinse Giro e Tour nella stessa estate, il'98. Una sorta di suo figlio adottivo. Ed il racconto assume così tinte forti e vivaci, gloriose e tragiche. -
La Borgata Lesna in scena. La voce dei protagonisti
La Borgata Lesna - periferia di Torino al confine con Grugliasco - smentisce i sociologi catastrofisti che teorizzano lo scioglimento delle nostre comunità. La Lesna, al contrario, ha mescolato il meglio delle aree rurali e dei quartieri cittadini grazie a un'anima antica, ricca di solidarietà. Il libro La Borgata Lesna uscito qualche anno fa, non a caso aveva il sottotitolo ""Vita in un paese di città"""". Quel volume suggerì l'idea di uno spettacolo sulla memoria della borgata, da realizzare coinvolgendo gli abitanti. Nel tempo sono affiorate tante altre storie che, dopo una ripresa delle principali vicende storiche del quartiere, sono raccolte in questo volume."" -
La grande storia del ciclismo. Dai pionieri di fine ottocento a oggi, fra imprese, rivalità e retroscena
Il racconto di tutto il grande ciclismo, a partire dalle avventure dei pionieri di fine ottocento. La nascita del Tour de France e del Giro d'Italia, di tante spettacolari classiche, le stagioni dei primi eroi popolari di questa infinita storia. Il diavolo rosso Gerbi cantato da Paolo Conte. Lo spazzacamino valdostano Maurice Garin che diventa francese e vince il primo Giro di Francia. Costante Girardengo lo chiamano il Campionissimo. La gloria e la tragedia di Bottecchia. Binda e Guerra, una grande rivalità, sino all'epopea dei giganti della strada, Bartali e Coppi, che con i loro trionfi aiutano il paese a rinascere dopo le nefandezze ed i drammi, i lutti atroci della seconda guerra mondiale. E poi Gimondi e Merckx, un grandissimo duello, ma anche tanti campioni italiani al proscenio negli anni 50 e 60. Le sfide infuocate fra Moser e Saronni, protagonisti dell'ultima splendida rivalità del ciclismo moderno, poi Bugno e Chiappucci, ma soprattutto il mito e la tragedia di Marco Pantani. I trionfi e le frodi di Lance Armstrong. Le altre avvilenti vicende di doping, compreso quello tecnologico, una vera truffa. Ma anche le emozionanti vittorie olimpiche e mondiali di Paolo Bettini. Tanti retroscena, altrettanti segreti, sino alle vittorie fascinose di Vincenzo Nibali e Fabio Aru che stanno riportando entusiasmo attorno al gran mondo delle corse in bicicletta. -
Il mondo magico del vecchio treno
L'autore, che per motivi lavorativi e per esperienze personali, è sempre stato un grande viaggiatore, ha voluto rendere omaggio a questo mezzo di locomozione, che nel tempo non ha mai perso il suo fascino. È la fantasia che ispira la descrizione del treno ai tempi del leggendario Oriente Express, con le sue coreografie di ristoranti principeschi tra menu favolosi e calici scintillanti, durante un interminabile viaggio notturno, tra i pericoli delle bombe in tempo di guerra o sulle Ande peruviane in mezzo alle nubi del Condor, tra i paesaggi fantastici delle antiche vestigia dell'estinta civiltà degli Incas. Ed è il ricordo del primo viaggio con la famiglia, durante il mondo intatto dell'infanzia, che perdura anche oggi, e riaffiora quando ci si ritrova in una delle vecchie stazioni della propria città di origine. -
Abbadia, Barca e Bertolla. Borghi oltre la Stura
Visitiamo l'Oltre Stura, questo lembo della pianura torinese ai confini di Torino, pochi chilometri quadrati compresi fra il Po, la Stura, i comuni di Borgaro, San Mauro e Settimo Torinese. Nel Medio Evo un susseguirsi di terreni incolti e zone paludose, attorno dell'Abbadia di San Giacomo, quindi i primi insediamenti rurali... Un territorio legato all'acqua, ai fiumi, sia nelle attività lavorative, sia per la tormentata storia dei traghetti e dei ponti. Invitiamo il lettore ad intraprendere un breve viaggio: scoprirà una zona che ha conservato, fino a pochi decenni fa, caratteristiche peculiari, tali da poterla considerare quasi un paese all'interno della città. Abbadia, Barca e Bertolla: tre borgate, tre storie in un unico territorio, in cui convivono l'architettura medioevale, la tradizione dei lavandai e diverse curiosità imprenditoriali. -
Terra d'Africa. Ediz. bilingue
Ecco, il pregio dei loro scatti è proprio questo: farti rivivere lo spirito della Natura in Namibia, e in Africa. Leggere questo libro ti riempie di sensazioni come quando si chiudono gli occhi e si respira il profumo di un fiore. Non è facile catturare lo spirito dell'Africa con un ""click"""". Jacqueline e Valentino sono riusciti a farlo in modo sorprendente. Anni di vita nelle parti più selvagge della Namibia e dell'Africa hanno consentito loro di catturare quello che agli occhi di altri sfugge. Le parole che il noto giornalista ed archeologo Alberto Angela scrive nella prefazione di """"Terra d'Africa"""" accrescono le sensazioni che le immagini di questo libro fotografico trasmettono al lettore."" -
Predatori del microcosmo. La lotta per la sopravvivenza di insetti, ragni, rettili e anfibi. Ediz. illustrata
La lotta per la sopravvivenza di insetti, ragni, rettili e anfibi. Gli ambienti naturali impongono continue sfide agli animali che li abitano: procurarsi da mangiare, evitare i predatori, trovare un partner e dare vita ad una discendenza. Tra gli animali, pochi hanno sviluppato strategie di sopravvivenza più sorprendenti e inusuali di molti rettili e anfibi, insetti, aracnidi e altri piccoli invertebrati che a malapena notiamo. Tra questi si contano schiere di predatori che devono garantirsi un pasto, catturando con la forza o l'inganno prede che metteranno in campo qualunque difesa per sopravvivere. Il risultato di questo processo è una ""corsa agli armamenti"""", sorprendente per forme e modalità, che non ha riscontro negli animali di taglia superiore. Il volume non è semplicemente una collezione di belle immagini ma un insieme di """"racconti fotografici"""", con testi che mettono in evidenza le scoperte più recenti e gli aspetti più interessanti della biologia dei protagonisti."" -
Socotra. Appunti di un naturalista
«Accadono strane cose, nella vita. Accade che una sera ti trovi a Favaro Veneto a tenere una conferenza su temi che riguardano la naturalità della Laguna di Venezia e che al termine tu venga avvicinato da tre persone e che una di queste ti chieda se conosci l'isola di Socotra. Domanda sorprendente, alla quale la tua gentile interlocutrice è quasi certa che tu risponderai negativamente. Del resto, chi mai dovrebbe conoscere Socotra? Certo, il nome evoca un luogo esotico, perduto in chissà quale oceano del Pianeta, ma perché un uomo di modesta cultura e di pochi viaggi come chi scrive, dovrebbe mai conoscere una remota isola di nome Socotra? In questo caso, tuttavia, i miei interlocutori hanno sottovalutato il fatto per cui io sono un naturalista autodidatta e che sono impegnato a conoscere il meraviglioso giacimento di bellezza naturale che orbita nelle gelide oscurità del cosmo, aggrappato all'astronave Terra. Con loro sorpresa, infatti, la mia risposta è affermativa. A questo punto, però, è la domanda con cui loro danno seguito alla nostra estemporanea conversazione, a sorprendere me e a lasciarmi senza parole. Semplicemente perché, una delle due giovani signore, mi dice candidamente: Noi stiamo organizzando un viaggio a Socotra e ci chiedevamo se le andasse di unirsi a noi...». Le immagini, inserite solo nell'introduzione e nella parte finale del libro aiuteranno il lettore a comprendere meglio i luoghi visitati e scoprirne le bellezze naturali. -
Mai più paura di volare. Storia di un battaglia vinta
Sogna che nessun uomo possa mai arrogarsi il diritto, per nessuna ragione al mondo, di allontanare il sorriso dal volto di una donna, di impadronirsi della sua vita, di bloccarne la mente e il desiderio (...) I suoi pensieri sono già altrove e, come una farfalla Monarca, appena uscita dalla crisalide, spiega le grandi ali policrome per il lungo libero volo, senza più paura dello spazio infinito. -
Catene
"Preso da questi pensieri, un giorno iniziò a chiedersi che cosa si provasse a vivere almeno un giorno liberi da ogni tipo di costrizione. Assaporare, anche solo per qualche ora, la sensazione della piena libertà di agire. Decise che l'indomani ci avrebbe provato""""."