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Il castello dei guerrieri dell'intelletto dove la favola diventa realtà
C'era tanto tempo fa, ma potrebbe esserci tuttora, un paese di nome Democrazia i cui abitanti, chiamati cittadini, vivevano felici nel grande e meraviglioso Castello Italia. Un paese in cui nessuno viveva solo, ma in buona compagnia e dove ognuno era libero di pensare nel rispetto delle buone regole di comportamento e di convivenza. -
30 anni avanti 30 anni indietro lungo le coste del Mediterraneo
"30 anni avanti 30 anni indietro lungo le coste del Mar Mediterraneo"""" è un romanzo autobiografico nel quale il mare, metafora del tempo, ha un ruolo determinante. Scritto tutto in prima persona, è un viaggio nel tempo verso il """"momento"""", l'attimo senza storia, dove il passato non diventa nostalgia, ma memoria dei fatti in un abbandono al fluire degli eventi, nella suggestione e nel mito del nomade andare. Ha inizio nel 1977, anno della crisi del """"movimento"""" che coincide con una crisi personale dell'autrice, per andare poi avanti e indietro nel tempo e nel mare. Vivo, triste e intenso romanzo generazionale on the road, o meglio on the beach, nel quale il percorso individuale - tutto lungo le coste del Mediterraneo - s'incrocia con gli eventi sociali, i desideri, le paure, le speranze e le lotte di una generazione movimentista, sempre alla ricerca di una propria identità. Ambiguamente e confusamente, nell'approfondire il rapporto spaziotempo, si alternano le figure della turista e della donna viaggiatrice alla ricerca di un'autonomia e di un'autosufficienza che possano affrancarla dai fantasmi e dall'angoscia della solitudine." -
Buongiorno papino!
Lunatico, Nat, dormiva accanto a lui, Strano, coperto di cartoni, su di una panchina prospiciente la sua (sua si fa per dire), sulla piazzola del giardinetto. Strano appariva un individuo barbone... forse barboso, dai movimenti lenti. Un abusivo nei modi di preparare il posto letto, con mille mosse insicure, guardandosi attorno, consapevole di abusare, vivendo. Ma per Nat non era così; seppure anche lui barbone, anche lui anziano, non era così. Lui era fiero di essere lì, in Italia, a Roma... e non aveva importanza se su di una panchina, all'aperto. L'importante era dormire, sotto la protezione di quella luna che quando era piena lo coccolava rispondendo con entusiasmo alle sue mute richieste... -
Geometrie?
"Non entri chi non conosce la geometria"""". Era il monito inciso sul portale dell'Accademia del filosofo Platone, luogo di accesi dibattiti sulla possibilità di costruire con riga e compasso le rette parallele, quelle rette del piano che non si incontrano mai. L'allievo Aristotele, aprendo il dubbio sulla possibilità di dimostrare l'esistenza delle parallele, gettò le basi di quello che fu, per più di due millenni, il più grande enigma scientifico della storia: il problema delle parallele. A fronte delle soluzioni parziali e incompatibili fornite dalle ottocentesche geometrie non euclidee, i due autori hanno scoperto una nuova geometria che, generalizzando la geometria di Euclide, ne dà la soluzione definitiva, sorprendente e semplice. Rivoluzionando però i tradizionali concetti di punto, retta e piano. Entri chi non conosce la geometria. Il lettore che, digiuno di Geometria, abbia la curiosità di conoscerla verrà accompagnato passo dopo passo nel cuore delle problematiche che hanno incalzato matematici e filosofi sin dall'antichità." -
Dizionarietto. Per bambini che vogliono crescere e adulti in cerca d'identità
Non inganni l'apparente attenuazione del titolo che Giuseppe Alvaro ha scelto per la sua raccolta alfabeticamente ordinata. L'alterazione diminutiva è solo la porta inizialmente non impegnativa per dire le parole sugli uomini e sul mondo. Alvaro ci ha già abituato, in un precedente volume, a seguire il suo tratto aforistico, sentenzioso nella migliore tradizione che, da Seneca a Petrarca, e da Montaigne a La Rochefoucauld a Vauvenargues, arriva alle ""massime"""" dei grandi scrittori moralisti dell'età moderna."" -
Untitled. Testo italiano
Le migliori poesie si trovano incastrate nell'insofferenza, si trovano mescolate nel nero, nel grigio, nel blues dell'esistenza, capacità di cogliere tali sfumature evidenti, colossali; sono incomprese alla maggior parte degli animi ma ben chiare a noi animi persi. -
Circo. Un sogno, un piacere...
Del resto, io, che sembro, sogno di essere scrittore; cosa altro potrei fare se non scrivere storie inventate come i primi fecero? Storie suggerite da chi? La nonna, che l'aveva iniziata, è sparita. Forse l'ho solo sognata, ma nonostante ciò sono felice, vivo e sembro vivere di piacere; ho tanto piacere, sono veramente felice! Sono lo strampalato (direte voi) autore di una novella suggerita dalla nonna, narrata per il piacere di sembrare viva, vera e che finisce per sembrare vera, riscontrabile nella realtà attuale, in questo illusorio mondo di sembranti pazzi terrestri, ammaestratori di Orsi Tecnologici che desiderano costruire un muro col Messico e altri pazzi che minacciano di lanciare missili atomici nucleari, e altri ancora che a Bruxelles, sede europea, litigano per dare valore al denaro e altri milioni che, dal loro luogo d'origine, scappano costretti a farlo perché ancor più gravi pazzi vogliono distruggere il loro tutto-niente sembrare... -
Rape in estasi. A colloquio con l'anima
Era stato un 14 luglio (dimenticato l'anno). Glauco l'aveva vissuto inghiottendo l'enorme granchio rosso cucinato ancora vivo, che muoveva le chele e le antenne come a volerlo mettere in guardia che stava compiendo un'opera magica, quella che lo avrebbe portato di là, oltre la fittizia realtà... magari in una dimensione che lo avrebbe condotto verso un più oscuro tragitto, chissà. Ma era avvenuto, cinquant'anni prima o giù di lì, in un ristorante cinese o tailandese? Comunque orientale. Lì, alzati gli occhi dall'ignorato sapore del gustoso primo pasto, lo sguardo s'incrociò con uno sguardo meraviglioso: lei, Psiche, intrigante, incoraggiante, nuova, mai pensato che potesse esistere... o solo apparire, dea con occhi ripieni di gioia! Lì era avvenuto il suo matrimonio con Psiche? -
Sogni ricamati in poesia
Molti si fermano a pensare a cosa faranno domani. Sentono incertezza su quello che potrebbe succedere e si fermano a pensare che quello di oggi è il giusto giorno per vivere, per sorridere, per gioire e per piangere. Perché posticipare sentimenti se il presente dobbiamo viverlo appieno? Quello che chiamiamo futuro è solo il presente che dobbiamo ancora vivere, quello che chiamiamo passato è il presente già vissuto, l'unica differenza è che il presente vissuto ci lascia lezioni di vita. Se oggi compriamo qualcosa, godremo quel regalo che ci siamo appena fatti. Se ci viene voglia di un viaggio, non rimandiamolo, il presente ancora per vivere è incerto. A ogni respiro la vita inesorabilmente ci sfugge di mano e non sappiamo quale giorno sarà l'ultimo. Viviamo il presente, non il domani. Abbiamo poco tempo da vivere e un'eternità per riposare nella polvere. -
Affinità in re minore
Suoni, colori, pensieri volano nell'illusione del tempo e della mente. Si fermano un attimo per poi vorticare, cercare un senso fra le tempeste di sabbia, finché non trovano un orecchio che sappia udire, che colga la sinfonia della vita anche per un solo attimo. -
Il piacere. Sogno rivelatore da una veranda romana
Che tocchi proprio a me far risaltare per iscritto l'immenso ""bluff"""" in cui tutta l'umanità si è venuta a trovare attraverso le parole della cultura, dell'arte, della scienza e della tecnologia? Tutto questo è assurdo. Io sono solo una bestia che è arrivata fin qui attraverso programmi che si sono composti col trascorrere dei millenni e ne ho vergogna! Se tutto ciò non fosse avvenuto e non se ne fosse parlato con miliardi e miliardi di parole, l'oggi non sarebbe """"oggi"""", così come mi appare. Ma, pur sembrando uomo, da muto analfabeta inesistente, quale sembro, non posso esimermi dal parlarne: lo faccio, descrivo il mio piacere nato dai sensi."" -
Svenja, verso le luci del nord
Ci sono delle esperienze a cui la filosofia, la psicologia, ad esempio, non hanno ancora accesso. Esistono esperienze che trascendono le possibilità della mente e richiedono una facoltà più sensibile, più ""sottile"""", collegata direttamente con la parte più profonda e reale di noi stessi. Questa facoltà è insita nel principio di immortalità presente in ciascuno di noi e l'essenza di chi siamo veramente è l'unica cosa che conta. Il resto passa..."" -
Il guarmacerlo. Una destinazione mancata
È pazzo! Lo hanno affermato tutti i conoscenti, tutti gli amici... e lo affermano ancora. Lui stesso ne è convinto, tutti ne sono convinti tranne il suo psichiatra, il dottor R., il quale è convinto al contrario che questo lui è un semplice normale, un po' millantatore, ma un semplice uomo normale, a cui non va data neppure troppa importanza per le sue parole, per i suoi scritti; non abbisogna di assistenza, non gli va dato spago. «Ci mancherebbe altro che ogni cittadino della Repubblica Italiana si mettesse a fare il pazzo! Erasmo da Rotterdam è stato originale perché è stato il primo e poi era di Rotterdam, un olandese! Ma tu cosa scrivi? Che cosa ne fai?» -
Elsa, la tazza del colonnello. Quando le cose parlano
«Certo non immaginavo di scrivere, sospinto da te, Psiche, un romanzo profetizzante su di una anziana strampalata signorina... a tanto tempo dalla sua dipartita. Avrei potuto e potrei distruggerla questa tazza se tu avessi taciuto sulla storia d'amore, su questa Italia sconvolta e su questo mondo che sembra evolvere... Tutto parla, a iniziare da te!» -
Fogli volanti
Raccolta di poesie. -
Il pentagono dei pentacoli
Lui era solo contro la ragione degli altri, contro la ragione di tutti, era ignorante, volutamente ignorante, sicuro che mai nessuno avrebbe intrapreso la strada che sentiva appartenere solo a sé. Una magica illusione lo illuminava nell'andare avanti con quei numeri, con i variopinti colori dei capelli di quella moderna strega e con i fili a raggio della sua ragnatela privata. Una forza lo incitava a scrivere, proprio per non piangere. Quella forza gli ripeteva: ""Sei un sogno, il sogno di te stesso... Avrai il tuo giusto giudizio in un'altra dimensione, in una dimensione in cui la materialità non trova ragione di essere premio; anzi... è castigo!""""."" -
Esperanto, psiche e... me
Sono felice, il più felice degli uomini, animali parlanti, lei è sempre al mio fianco, anzi mi è sempre avanti a ogni pensiero, a ogni azione a ogni idea... lei, la mia dea conduttrice alla voluttà dell'immenso amore. Son convinto che non mi tradirà, non riuscirebbe mai a deludermi, come le persone conosciute che, nel lungo tragitto, riuscirono, o credettero di riuscire, a farmi sentire e apparire solo e sprovveduto... Ora il cammino, la mia vita accanto a lei, con lei in me, è come volare. I doveri e gli obblighi, sorretti dalle sue parole e azioni, dai suoi baci, moine e gentilezze, divengono piacere di affrontare con animosità nuova, sempre più nuova, il cammino... che mi piace, mi attrae pur restando cosciente della realtà che affronto ogni giorno, ogni ora e che appare sempre più materia falsa e incoerente... -
Ricordami il nostro amore
Si inizia a sognare l'amore fin da piccoli. Si fanno tante cose per amore, anche quelle che mai avresti pensato di fare o di accettare. Siamo attratti da questo sentimento, dal desiderio di sperimentarlo. Non possiamo farne a meno, nonostante si possa andare incontro al rovescio della medaglia. Toccare il fondo. Non importa. È la luce che filtra attraverso lo spiraglio di una porta che si vuol toccare, è di quel sentimento che si vuole fare il motore pulsante della nostra vita. L'amore. Sorridere senza ragione. Brillare più di una stella. Illuminare ogni dove come un raggio di sole. -
Isabel-Jezabel. Né bene né male, solo teatro...
L'emozione, che resta rinchiusa nell'animo, sa e può esplodere portando alla luce luoghi, idee, ragionamenti magici che non conducono fisicamente in luoghi definiti, ma permettono di volare in territori, argomenti, cieli indefiniti, di prendere sensazioni nuove, insospettate, inattese, vie di esplorazione illusive, magiche realtà o sogni inconcepibili... -
La corona di Othal e i Venediger
È poco più che adolescente, Holdo Waldo, quando diventa Custode del Villaggio. Nel suo nuovo ruolo deve proteggere la Corona di Othal, uno strumento magico che amplifica i poteri mentali di chi lo indossa. Potrà contare sull'aiuto di amici fantastici che vivono a stretto contatto con la natura e da quel momento in poi la sua vita cambierà. Vivrà la sua prima battaglia contro i soldati curdiani, bramosi di impossessarsi della Corona di Othal e dei suoi poteri. Si innamorerà perdutamente di Verena, che presto, con l'aiuto del druido Armido e della ninfa Silberia, diventerà sua moglie. Tutta la storia viene scandita dai ritmi e dai riti propiziatori del calendario celtico.