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Simon & Garfunkel. Un ponte su acque agitate
Questo libro è una sintetica e, tuttavia, esaustiva e aggiornata cronaca biografica di Simon & Garfunkel, oltre che di Paul Simon e Art Garfunkel solisti. Un atto d'amore nei loro confronti. Iniziata sui banchi di scuola nel Queens di New York, la leggenda di Simon & Garfunkel è ancora viva. Il duo ha segnato la storia musicale degli anni Sessanta, tra lunghi addii e riconciliazioni dietro e sopra il palco. Canzoni come The Sound of Silence, Bridge Over Troubled Water o la stupenda Mrs. Robinson, che esplode dagli schermi del film Il laureato di Mike Nichols, sono opere d'arte, non muoiono mai e, per questo, vale la pena di continuare a scriverne. Nel 2018 Simon ha realizzato il suo tour d'addio, conclusosi proprio nel Queens, dove tutto ha avuto inizio. Contemporaneamente ha annunciato l'uscita del suo nuovo lavoro: In The Blue Light. Garfunkel ha continuato la sua attività tenendo recital in piccoli teatri e pubblicando una sua autobiografia. Il cerchio sembra chiuso, armoniosamente come le loro melodie. Un'accurata discografia completa il volume. -
Sui binari del treno
Tamara e Guido si sono incontrati per la prima volta accanto a un treno che viaggiava forte sui binari. Consapevoli entrambi di essere indivisibili nell'anima, corrono dietro al tempo che continua inesorabilmente a sfuggirgli. Ridotti a una vita di solitudine, presi tra conflitti e problemi, persi tra ferite insanabili, si allontanano per un anno, senza avere contatti di nessuna sorta, senza incontrarsi, senza cercarsi.Durante quell'anno Tamara, per la prima volta, segue il corso del suo pensiero, diviso tra follia e razionalità per l'amore che ancora non crede di avere perduto. Ripercorre la sua mente come se avesse appena iniziato un viaggio doloroso attraverso il significato più irrazionale dell'amore, ma anche della mancanza e dell'attesa. I ricordi si incrociano senza distinzione tra passato e presente finché Tamara stessa non perde la cognizione di quello che è vero e di quello che non lo è. Un filo rosso ma invisibile che segue sia lei che Guido in ogni sentimento e in ogni emozione, e che li riporterà dopo tanto tempo al punto di partenza. Sarà in quel luogo che avranno la possibilità di scegliere un futuro diverso, ricordando a tutti che la vita è fatta di pagine bianche che solo noi possiamo riempire. -
Almeno una volta
"Almeno una volta"""" ti prende per mano dalla prima pagina, e ti porta alla fine. Non è un giallo, non è un thriller, non è un libro di avventure almeno non nel primo senso che viene in mente quando si usa questa espressione. Direi che parla di vita, se non suonasse terribilmente banale. In realtà il libro di Umbro va oltre: dice una verità che, a ben vedere, è contenuta più o meno esplicitamente in ogni buona narrazione. Non si capisce fino in fondo il significato di quella parola - vita, appunto - fintantoché non ci si misura in qualche modo con il suo specchio oscuro, la morte. Il protagonista di Almeno una volta lo fa, e il suo rito di passaggio è il risultato di un esame clinico. Soltanto la prospettiva della vita negata può affermarla." -
A dieci centimetri dal cuore
Cecilia ha trentotto anni, un lavoro che ama, un marito e il progetto di un figlio quando scopre, accidentalmente, di avere un tumore al seno. È l'inizio di un percorso in salita: l'attesa della diagnosi, la rabbia e poi l'intervento, l'odore di disinfettante dell'ospedale che diventa giorno dopo giorno familiare, la chemioterapia. La storia di Cecilia è la storia che accomuna migliaia di donne. È la storia di un dolore che modifica la percezione del mondo, di uno squarcio che si apre e che fatica a richiudersi. Ma è anche la testimonianza, vera, della possibilità di tornare alla vita. -
Dalla sua parte
La vita di Francesca, pittrice e creatrice di gioielli, è segnata indelebilmente dalla depressione bipolare e dall'alcolismo di suo padre che la costringono ad andare via di casa. I rapporti conflittuali con entrambi i genitori hanno un effetto dirompente sulla sua vita sentimentale: Francesca è divisa fra Paolo, per il quale inizia a provare sentimenti che non riesce ad esternare, e una storia segreta con Gemma, amica di Paolo. Le vicende sentimentali della protagonista mettono in luce le sue fragilità e le sue paure che la spingono continuamente alla fuga: soprattutto la paura di ammalarsi come il padre, che l'ha sempre portata a proteggersi nel timore di ferire ed essere ferita. Nell'intimità della cucina di casa, la preparazione del pranzo di Natale offre l'occasione a Francesca e a sua madre di raccontarsi e di avvicinarsi. Solo affrontando con forza e tenacia le proprie paure e il proprio passato, la protagonista riesce a perdonare i suoi genitori e a dare una chance alla relazione con Paolo. Un finale emozionante e liberatorio restituisce la giusta distanza tra sentimenti ed azioni. -
Petali di Marta
Il cuore del plot è sempre l'amore ma stavolta con un taglio più intimista che si riverbera anche nel linguaggio, decisamente meno colloquiale della prima prova dell'ex attrice. ""Un po' ho cercato di giocare con la lingua - ci ha detto parlando in anteprima del romanzo che esce questa settimana e sarà presentato anche al Salone del Libro di Torino - con i titoli dei capitoli, avvalendomi di una contaminazione che oggi è ovunque, nei titoli dei giornali come nei giochi digitali come Razzle"""". La protagonista è Marta, donna che supera amori tragici, si mette in discussione e trova pace solo quando impara ad amare se stessa. Un messaggio alle lettrici? """"Se c'è una prosecutio con il mio esordio è da ricercare proprio nell'analisi inevitabile che cerco di mettere a fuoco relativamente ai rapporti intimi delle persone, un aspetto della vita che mi ha sempre affascinato, forse per il mio percorso artistico fatto in gioventù o per il contatto con i ragazzi che ho da anni facendo l'insegnante""""."" -
Prima o poi torno
"Prima o poi torno"""" è una raccolta di racconti con protagonisti giovani italiani emigrati a Bruxelles, storie di vita di """"cervelli in fuga"""", che vivono e lavorano nella capitale europea. Il filo conduttore dei racconti è il desiderio, comune a molti di loro, di tornare alle proprie radici, nonostante l'Italia sia ancora incapace di trattenerli come """"teste pensanti"""". L'obiettivo dell'autrice è quello di dare una speranza ai suoi coetanei, mostrando che all'estero, se si ha talento, ce la si può fare. Basta essere determinati e credere in un sogno. Allo stesso tempo, il libro descrive la realtà di Bruxelles, con cui la maggior parte degli italiani ha un rapporto """"conflittuale"""", essendo una città di passaggio, con dinamiche a sé, rispetto a quelle che in genere contraddistinguono le altre capitali d'Europa. Nel libro si riscontra una forte componente autobiografica. La visione dell'autrice di Bruxelles fa da sfondo a tutte le storie, che nascono da lunghe interviste con i personaggi protagonisti. Cronaca, racconto e autobiografia si intrecciano fino a creare una sorta di """"reportage narrativo"""". All'interno del libro si ritrova l'amore dell'autrice per i grandi cantautori italiani, tanto che a ogni personaggio, all'inizio e alla fine di ciascun racconto, sono dedicate due canzoni." -
Graffiti a New York. Ediz. inglese
Da dieci anni a questa parte New York è teatro di una impressionante proliferazione di scritte e pitture ""spontanee"""" che invadono a poco a poco tutto, dai muri ai treni della metropolitana, dalle auto in sosta alle cabine telefoniche."" -
Roma Subway Art. Ediz. illustrata
30 anni di graffiti sulla metropolitana di Roma racchiusi in 432 pagine, con testi e interviste di 90 tra i writers più prolifici della scena romana. Un viaggio introspettivo in centinaia di archivi segreti arricchito da alcuni scatti di fotografi conosciuti a livello internazionale che sin dai primi giorni hanno seguito e documentato questo fenomeno culturale che nonostante i maggiori controlli e le pene più severe, non sembra avere fine. -
Codici nomadi. Vol. 1: Avventure nell'esoteria moderna.
"Codici nomadi"""" costituisce una pungente guida attraverso quella """"para-realtà"""" in cui cyber-tendenze, cultura pop e pulsioni spirituali si incrociano e sgomitano per emergere. Davis esplora i codici spirituali, culturali e comportamentali - dalle tradizioni religiose asiatiche all'occultismo occidentale, dalle scienze psichedeliche e alle tecnologie mediatiche - che le persone adottano per superare le limitazioni delle proprie vite o per arricchire la loro esperienza del mondo." -
Il mondo contemporaneo. Un lessico sociologico
A che cosa servono le scienze sociali? Scopo di questo volume è fornire qualche risposta ad una domanda che perseguita gli studiosi di queste discipline, spesso accusati di seguire percorsi troppo simili alla filosofia negli intenti teorici, e dunque sterili in termini di ricadute pratiche; o, al contrario, di dedicarsi ad indagini dal respiro corto, incapaci di produrre conoscenze di ordine generale. I saggi raccolti nel volume presentano i risultati di riflessioni e ricerche condotte nel campo delle scienze sociali a proposito di fenomeni caratteristici del mondo di oggi e che si impongono all'attenzione dell'opinione pubblica. Dalla condizione giovanile alla religione, dalla globalizzazione al tempo libero, dalle diseguaglianze al rischio, dall'Europa alle migrazioni, i capitoli del volume delineano, a partire da una pluralità di prospettive teoriche e metodologiche, un possibile lessico sociologico del mondo contemporaneo: una serie di ""finestre"""" che soltanto le scienze sociali sembrano in grado di aprire sulla società contemporanea, sui mutamenti che la attraversano, sui problemi che la travagliano. Per contribuire ad una comprensione del mondo sociale che vada oltre il senso comune. E dunque ad alimentare, nella sfera pubblica, un dibattito meno esposto a tentativi di distorsione e di manipolazione, da cui possano nascere pratiche sociali e politiche di emancipazione, di empowerment, di autorealizzazione."" -
Fantasmi della modernità. Oggetti, luoghi e figure dell'industria culturale
La modernità è ormai un fantasma. Come tutti gli spettri, essa si agita ai lati del campo visivo, presente quanto già passata, riconoscibile ma perturbante, dunque non più familiare. Nella fase caratterizzata dai processi di industrializzazione, il tempo moderno vede tra i suoi protagonisti proprio la figura del fantasma, l'inquieta deriva di un mondo non più attuale. Ma, contrariamente a quanto accadeva nel mondo antico, il fantasma che etimologicamente appare al soggetto moderno reca con sé il carico della paura, investendo l'immagine del passato di una lacerante valenza di smarrimento e perdita, di un lutto non elaborato. Questo libro individua nella figura del fantasma la metafora dell'immaginario che meglio restituisce il senso profondo dei passaggi d'epoca, ridefinendo i limiti dello sguardo sulle trasformazioni sociali in atto e facendosi protagonista delle grandi narrazioni che illustrano le mutazioni del corpo. Dalle forme della politica alle emergenze del post-human, dalle ghost-stories del Romanticismo ai racconti seriali sugli zombie, l'orizzonte simbolico della morte continua a produrre i significati della vita quotidiana. -
L' illusione senza avvenire
A partire da una serie di riflessioni di tipo personale, proprie di una tipica autobiografia intellettuale, l'autore affronta in questo saggio alcuni temi fondamentali per la teoria sociologica contemporanea: la religione e l'ateismo, la morte e l'individualizzazione, il tempo e la memoria. Questioni delicate e profonde, che vengono declinate con la lucidità propria di un intellettuale laico dalla spiccata sensibilità umanistica e con quella straordinaria arma di comprensione e destrutturazione del senso comune che è l'ironia. Il filo conduttore che si dipana lungo il percorso seguito dall'autore, incrocia, tra i suoi riferimenti più influenti, la filosofia di derivazione esistenzialista, e in particolare rivaluta la soluzione umanistica di Albert Camus al senso della vita. -
Wanted e altre ricercatezze
La peculiarità della specie umana è il pensiero, e l'uomo lo usa sovente come arma inconsapevole contro le altre specie, e contro se stesso. Subentrata la consapevolezza del pericolo, l'autore prova ad utilizzare la speculazione come prudentissimo e affilatissimo bisturi. Si ritrova così a cesellare una profonda compassione per le altre specie, arrivando a vette imprevedibili: una sorta di onoranza funebre per un formicaio devastato; ma anche - e soprattutto - un amore nutriente (e forse reciproco) verso un felino domestico che gli spalanca le porte della mente. E l'uomo dialoga silenziosamente con il gatto e, forse per telepatia, non osa più nemmeno chiudergli la porta. Ha però il coraggio di riferirci le reciproche considerazioni di specie: a tratti lievi, a tratti profondissime. -
La donna che non c'era
Anno 1857. Cosa vuole veramente lo strano personaggio che si presenta inatteso all'Imperial Regia Delegazione di Polizia di Pavia, nell'ufficio di un inquieto commissario Melchiorre Ferrari? E chi è in realtà la fanciulla, un incredibile smeraldo al collo, che qualche giorno dopo lo folgora nel foyer della Scala? Impensabile che i due (oro e ferro, bianco e nero, giorno e notte) abbiano qualcosa in comune. Al commissario rimarrà solo il sospetto (o forse la certezza) d'essersi trovato di fronte a qualcosa di troppo grande per lui. -
Il primo amore. Vol. 9: L'adorazione.
"Il primo amore"""" è un quadrimestrale di sconfinamento: saggi di romanzieri e poesie di cineasti; pagine in cui la letteratura invade la politica e in cui la fotografia si fa racconto; pagine in cui la riflessione filosofica assume toni lirici. Ogni numero proporrà un tema dominante, testi di teatro, racconti, poesie, anticipazioni da libri in uscita, interviste, recensioni. La """"rigenerazione"""" è l'argomento centrale del primo numero: ripensamento radicale delle strutture mentali di fronte all'emergenza di specie e a un'umanità """"che si fa portare là senza scosse interne, incapace di correggere la traiettoria, come se fosse sprofondata nel sonno oppure narcotizzata"""", come scrive Antonio Moresco nell'editoriale." -
Storia di Tundra. Vita avventurosa di Tiziano Marchesi
Una vita vissuta avventurosamente tra mare e terre lontane. Il tiratore scelto della Marina militare Tiziano Marchesi da Lungavilla era ""forte, resistente e cioè capace di sopportare senza lagna freddo, caldo, azione o ozio, magari anche fame e sete; capace di prenderle e di darle. E anche bello"""". Così lo descrive Mino Milani in questo racconto dell'uomo che - nei giorni della Resistenza - sarà Tundra, l'irriducibile comandante dell'omonima brigata. Perché questo nome? """"La tundra, probabilmente, Tiziano non l'aveva mai vista; non c'è notizia che nei suoi viaggi, si sia spinto fino ad essa, il confine, il limite tra la terra che esprime ormai solo erba e piccoli fiori, e i grandi ghiacci polari ed eterni"""". Il partigiano Tundra oggi si fatica a ricordarlo. Sarà per quella sua ostentata autonomia; sarà perché l'unica sua bandiera rimarrà sempre il tricolore, emblema di libertà."" -
Nella vasca dei terribili piranha
L'immagine di felicità che custodiamo è del tutto intrisa, zuppa. Felicità che potrebbe risvegliare tacitamente la vendetta, nell'acqua che abbiamo incamerato. In altre parole, nell'idea di felicità risuona ineliminabile l'idea di emersione. Un enigmatico ragazzo anfibio, attraversando identità e lavori disumani, si diffonderà come una leggenda urbana. Una leggenda che viene forse da lontano: sarà quel mitologico uomo pesce, che riemerge di frequente fin dalla storia più remota dell'umanità? Questo romanzo picaresco narra per punti di vista l'avventura in Europa di questo Colapesce straniero. Un'avventura che lo porterà ad essere uno stripper surreale a Parigi, agognato dalla quarantenne Carolina, preda di una setta di attrici pensionate. O a fare da testimonial involontario a Berlino di Vittorio Buono, astuto manager romano di enfants prodiges. Infine, a capeggiare una rivolta di clandestini nel bel mezzo di una rediviva Alluvione, a Firenze. Dove il suo cammino s'incrocerà con quello del minuto nerd Alfredo, di ritorno da un Erasmus passato svogliatamente nello studio di un marchingegno divinatorio che possa risolvere l'apatia degli italiani. Chi saranno gli emersi, e chi i sommersi, di questo Gran Finale Abissale che si svolge in Italia, dopo aver viaggiato assieme al lettore tra le Canarie e la Spagna, l'Europa centrale, la Scandinavia e il Messico? -
Come fu che l'anello di San Siro finì a Boston
L'oscura cripta custodisce le spoglie del patrono. Dalla mano scheletrica del santo è stato sottratto il preziosissimo rubino birmano, e sostituito con un anello simile ""del valore di poche lire"""". Il commissario dell'Imperial Regia Polizia austriaca Melchiorre Ferrari ha un unico indizio: il contenuto di una lettera """"postuma"""" del canonico Scorbati, che se n'è andato per cause naturali. Ben altro è il delitto - senza vittime? - su cui si trova a indagare Ferrari. """"Lei cercava me?"""" Sì, Ferrari cercava proprio lei, la signora Biancardi in Sharebean, origini pavesi, snella, seducente e """"d'una certa età"""", moglie di un gioielliere del Massachusetts, e amante del giovane conte von Thaler. La signora è prossima a partire: """"È mai stato a Boston, commissario?"""" Nel silenzioso borgo ottocentesco, sotto """"quella pioggia sottile, il cui mormorio aveva adagio conquistato tutta la città"""", Ferrari e la sua antagonista si fronteggiano astutamente. Chi fra loro infine l'avrà vinta?"" -
Controre
È senza dubbio postuma la collocazione di queste pagine nate nelle ore del rimedio, dello scarto, della controra. Frammenti, prose liriche, versi, dichiarazioni, corrispondenze, dialoghi dove il tempo non passa più, perché sembrano non esserci più direzioni da considerare, se non quelle dell'attenzione. Di cosa dunque si tratta, a leggere più a fondo? Una sorta di diario intimo, nel cuore dell'esistenza e dunque nel suo esilio più profondo, nella possibilità del silenzio indecifrabile. Un libro che non pone la parola fine al ripensamento, alla contraddizione. Ogni pagina aperta sul passato a venire, un vuoto preso in parola in cui la voce è sul punto di sussurrare quello che detta la scrittura. Scrittura che disseppellisce e nello stesso tempo s'interra attraverso le crepe che l'hanno generata, e in queste crepe si possono scorgere alcuni alleati sostanziali dello ""sguardo parlante"""" del poeta, gli artisti, figure evocate in più passaggi: da Barceló a Vedova, da Cerone a Parmiggiani, come fossero macerie o stelle. Scrivere allora diventa """"un mestiere d'ignoranza"""" dove ignorare non vuol dire altro che esercitarsi in una scrittura della voce la cui la tensione sta nel respiro del sangue.""