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Ostaggi
La vicenda del racconto di L'udo Zúbek si svolge nel 1944, un periodo cruciale per la Slovacchia. Durante la II guerra mondiale la Cecoslovacchia fu divisa in due parti. Quella che adesso è la Repubblica ceca, cioè la Boemia e la Moravia, fu occupata dai Tedeschi e divenne protettorato del Terzo Reich, la Slovacchia invece divenne uno Stato formalmente indipendente, ma sotto l'influenza tedesca, dovendo anche sottostare alle Leggi di Norimberga che discriminavano gli ebrei privandoli dei propri diritti prima e deportandoli poi nei campi di concentramento. Nell'agosto 1944 nella Slovacchia centrale scoppiò la rivolta contro i nazisti, l'Insurrezione nazionale slovacca, che fu soffocata dopo soli tre mesi, ma i partigiani continuarono a combattere fino alla liberazione della Slovacchia avvenuta nella primavera del 1945. Il nostro racconto si svolge in questi tre mesi. -
C'è una stessa notte per tutti
Con ""C'è una stessa notte per tutti"""", Lamia Berrada-Berca si tuffa nel mezzo di una lunga notte, là dove s'infilano la disperazione umana e la dismisura delle cose, per tentare di intravedere quello che continua a salvare la nostra umanità, nonostante tutto, in un mondo che troppo spesso la nega..."" -
Post-it. Appunti sulla scuola
"Alessandra Angelucci disegna in 30 Post-it, pubblicati nel corso di un anno scolastico sul quotidiano 'La Città' di Teramo, tanti aspetti della vita nelle aule dei nostri giorni. Gli argomenti sono i più vari, ovviamente. Dalla convivenza, a volte difficile, con le nuove tecnologie al bullismo, purtroppo sempre più diffuso ma sintomo di solitudine e abbandono, dalle gioie dei risultati ottenuti alle tristezze di vite che si spengono quando dovrebbero essere più che vive, dai problemi con i genitori alle sorprese di una gita di istruzione, dalle incombenze di registri, programmi e interrogazioni alle riflessioni su precari in età da pensione. Ma l'aspetto più pregevole dei Post-it di Alessandra Angelucci è la capacità di scrivere con leggerezza, sarei tentato di usare un termine molto di moda per quanto un po' snob come sprezzatura. La capacità, cioè, di descrivere situazioni profonde anche con un linguaggio ricercato ma quasi con nonchalance, con semplicità."""" (Dalla prefazione di Paolo Di Vincenzo)" -
Sagittario in amore. Poesie postume
Il poeta per Cimatti è squarcio che apre altri orizzonti, la poesia ""paura di svegliarsi a ferite sconosciute"""" (segno di vita). La stessa esperienza del limite, la poesia come interna lacerazione è presente in Bataille. Ne """"La nozione di dépense"""" Bataille teorizza la poesia come attività non riducibile """"a processi di conservazione, produzione"""", ma radicale forma improduttiva, """"creazione per mezzo della perdita"""", in perenne tensione oppositiva ad una vis mercantile-accumulatoria. In Cimatti l'attrito e lo scontro con tale forza ricorrono e ritornano come temi nelle sue opere."" -
Le parole della notte
Una persona che non ha mai contato nulla si allontana. In uno spazio occupato da chiacchiere, da vani empiti di desiderio, da un erotismo compiaciuto e autoreferenziale che dà un pallido tepore solo nella citazione e nel ricordo, si fa temporaneamente il vuoto. E in questo vuoto si avvertono parole sempre e solo bisbigliate, ma non più coperte da un quotidiano, insignificante frastuono. Sono le parole della notte; è il mondo che s'interroga e si risponde; sono le sottili vibrazioni dell'essere. Che Ermanno Bencivenga ascolta con pazienza e con affetto, in questa sua quinta raccolta di poesie, prima che una vitalità intensa e corposa si affermi ancora e il soggetto riemerga, tanto più vigoroso nel suo impegno a spendersi fino in fondo. -
Poeti catalani del XX secolo. Ediz. multilingue
Questa antologia offre al lettore un'occasione di degustazione della poesia catalana del xx secolo, cercando di rappresentare l'intera area geografica in cui risulta vivo ed attivo, nella scrittura e nella vita quotidiana, l'idioma catalano e cioè la Catalogna propriamente detta, le Isole Baleari (Maiorca, Minorca, Ibiza, Formentera) e la regione di Valenza. Si tratta di autori che operano in perfetta sintonia con le estetiche della poesia europea del nostro tempo e che nel loro insieme riassumono le caratteristiche formali e i contenuti ideali e ideologici della letteratura catalana d'oggi, a cominciare dall'amore per il paesaggio naturalistico, la meditazione sulle ambiguità, le contraddizioni e le asimmetrie dell'esistenza per soffermare la loro attenzione sugli stessi meccanismi della poesia, intesa non soltanto come approdo catartico, ma come oggetto da decifrare nelle sue componenti operative e strutturali. -
Migranti. Il rapporto Alfa
"Da questo libro si alza un coro di voci. Voci di persone che migrano da un luogo all'altro, in cerca di lavoro o, più spesso, in fuga da situazioni drammatiche sul cammino d'un impossibile ritorno. Dire 'coro di voci' non significa sincronia di destini e di parole, o armonia di fondo. Qui, la metafora musicale-geometrica e minimale -ricorda piuttosto uno spartito dodecafonico dove, su scenari aspri e oscuri, e in luoghi ed epoche diverse, ogni voce è sola, ineluttabilmente sola. Anche quando s'accompagna ad altre voci. Ogni voce ci consegna frammenti di messaggi, tasselli di esistenza. I percorsi talvolta conducono a una vita migliore, altre volte si dispiegano come 'un bollettino di guerra'. Guerra per l'esistenza del corpo che migra; il suo destino affronta grandi prove, sacrifici, separazioni e, quando subisce ingiustizie e violenza, è attorniato di silenzio."""" (Dalla prefazione di Toni Maraini)" -
Naturario
"Sono poesie autentiche dove, senza reticenze, ma con pudore, metti a nudo la tua verità, meravigliosa grotta di Lascaux. [...] Il buio si è cristallizzato. È diventato un cristallo, un allume di rocca, le sue rive murarie arginano la violenta, torrenziale parola. Da ogni giorno verso ogni giorno. [...] I tuoi versi sono di una purezza e di una vorticosità che, te lo confesso, ho provato solo davanti a quelli della Claudia Ruggeri. Siete diversi, lo so. Ma i tuoi conti li fai, con una certa urgenza anche tu, proprio come faceva lei. E, come in lei, in te ho sentito la voce sibillina di un amore che tramonta nei secoli e non è più da tempo del mondo degli uomini. [...] È una poesia densa, oscura, allucinata, alta. E tu, Antonio, ne sei il trono e l'invocazione. [...] C'è una sacralità in quello che dici, in ogni interpunzione, in ogni orizzonte. E non è, il tuo, un cordone anatomico figlio di un Horror vacui, no; è più una dimensione stessa del vuoto, che in te si fa orrore, eroico errore, amore del soffrire, erranza di vastità."""" (Dalla lettera di Alfonso Guida)" -
Nino Rota tra musica e cinema
Il libro è dedicato alla figura e all'opera di Nino Rota, il musicista milanese di cui, nel 2011, è stato celebrato il centenario della nascita. Oltre a ripercorrere le tappe principali della sua vita, esso contiene un elenco dettagliato di tutte le opere: dalle composizioni ""classiche"""" alle colonne sonore, scritte in oltre quarant'anni di intensa attività. Nel testo viene anche analizzata la storia dei complessi rapporti fra musica e cinema, e sottolineata l'importanza del commento musicale nella economia del racconto cinematografico. Sono altresì evidenziati gli stretti legami fra le musiche di Rota e le immagini di alcuni film d'autore, capaci di creare il coinvolgimento emotivo degli spettatori."" -
L' abbattimento delle barriere architettoniche nello spazio pubblico
Il libro ""L'abbattimento delle barriere architettoniche nello spazio pubblico"""", ha lo scopo di sensibilizzare le pubbliche amministrazioni comunali e i professionisti sul tema dell'abbattimento delle barriere architettoniche negli spazi urbani delle città indagando le criticità più frequenti riscontrate nelle città dando risposte con criteri progettuali che hanno come tematica principale i fondamenti del Design for All, cioè un approccio progettuale che mette al centro l'uomo come abitante della città, inteso nella complessità e nelle diversità delle fasi di vita e salute. A cura dell'Università degli studi della Basilicata e promosso dall'associazione di volontariato Azione Disabili Marziolino ODV."" -
I racconti fantastici del Garda, narrativa e leggenda si incontrano
Sullo sfondo mozzafiato del lago, il ""Fantastico Garda"""" prende vita in tredici storie che letteralmente pescano dalla tradizione del genere fantastico, in tutte le sue accezioni, e dall'immenso patrimonio di misteri e antiche storie del bacino d'acqua già narrato da Dante Alighieri e Franz Kafka. Anguane, fate, silfidi, creature oscure, gatti neri, insetti impazziti, streghe, fantasmi, vampiri e umani sopravvissuti alla catastrofe nucleare, fatti misteriosi dal colore alieno: leggende locali del Garda in chiave narrativa, e racconti con elementi sovrannaturali e ambientazione gardesana, si alternano, e si sfiorano, per rivelare quelle sfumature inedite e inaspettate del lago e della natura umana che solo leggenda e narrativa, incontrandosi, possono offrire al lettore."" -
Misteri morenici
Un viaggio nella fantasia popolare, fra i culti, i simboli, le storie fantastiche e le leggende che ancora oggi sedimentano lungo le colline moreniche del basso lago di Garda. ""Misteri Morenici"""" segna un percorso affascinante e inedito tra le province di Mantova, Brescia e Verona..."" -
Giudizio sospeso. Ricordi di lavoro con i matti criminali
"Scendendo le scale buie di via Ordanino, tanti e tanti anni fa, inviata dal mio giornale """"Il Giorno"""", mi viene incontro con una mano sul petto un tipo magro e allampanato, pochi denti e un volto spettrale: """"Mi fa male qui"""", indica al direttore Michele Schiavon che mi accompagna nella visita dell'Opg, il San Luigi, come tutti lo chiamavano. """"Ha accoltellato al cuore il suo amico"""", spiega lo psichiatra. E mi racconta di un altro internato che ha ucciso il suo bambino di 5 anni in preda a una crisi psicotica di fanatismo religioso, convinto che fosse il diavolo. Ho capito quel giorno, a Castiglione delle Stiviere, quanta sofferenza ci può essere anche nell'inconsapevolezza di avere fatto del male a qualcuno, ma ho capito meglio, anni dopo, quando ho saputo che quel padre, che si è reso conto di quello che aveva fatto e si è suicidato, quanto poco si conosca della mente umana, dei segnali di allarme e di richiesta di aiuto, fino a rendersi conto, solo dopo e neppure sempre, del danno irreparabile compiuto.""""" -
Il sigillo di Sarca
Il Sigillo di Sarca si apre con una situazione tradizionale dell’horror: nel 1991, durante le vacanze estive a Manerba del Garda, cinque ragazzine in una seduta spiritica attorno a una tavola ouija vogliono richiamare il fantasma della regina medievale Adelaide, figura storicamente passata per il lago e protagonista di molte leggende locali. Però la medium della serata, Brunella, non è una dodicenne qualunque: le amiche e lei stessa non sanno che la grassottella del gruppo appartiene a una lunga genia di streghe, le Streghe Quinti, discendenti della ninfa del lago, Garda, e create dalla dea Minerva pochi anni prima di Cristo attraverso la giovane Quinzia e il Poeta Catullo, realmente vissuto presso le odierne Grotte di Sirmione. -
La campagna d'Italia del 1859. Ricordi di un soldato semplice
Marc Bonnefoy è un semplice e giovane contadino ma non ama quel tipo di vita: preferisce leggere, inventare e scrivere storie (con scarso successo in verità). Mostra di avere una certa attitudine per la cultura e per questo prova a concorrere per un posto di insegnante. Purtroppo l'esame va male e a quel punto per lui la scelta è quasi obbligata: diventare militare di carriera. A 18 anni si arruola. La campagna d'Italia del 1859 descritta in questo libro è per lui la prima esperienza da militare: la vita di caserma, gli esercizi, le marce e poi l'ordine di partenza per una destinazione ignota, il tragitto a piedi, le tappe forzate, un passo dopo l'altro, la vita di gruppo, le difficoltà di avanzare tra pioggia battente, sole che spacca la testa, polvere che brucia i polmoni, sporcizia, fatica. È una prospettiva diversa, quella che compare su queste pagine, da quella che si è abituati a trovare sui libri di storia. È il racconto di un periodo del Risorgimento italiano vissuto dalla parte dei soldati, soldati che non sanno mai dove stiano andando, dove siano i nemici, che cosa stiano facendo, il motivo per cui si fermano o continuano ad avanzare -
Storie Ramblers. Personaggi, esperienze, suggestioni nelle canzoni dei MCR
Non c'è un termine esatto per definire questo libro: esegesi è troppo formale e ingessato, i testi delle canzoni vengono presi in considerazione per essere ampliati, non analizzati e spiegati. Anche biografia non è corretto: i Modena City Ramblers fanno sì da sostegno al tomo, che è scandito dai loro lavori, ma ne sono co-protagonisti, non attori unici. Loro stessi ne hanno in fin dei conti scritto la traccia, anche se involontariamente, disseminando di riferimenti il loro percorso artistico. -
Poi scese la notte. Ediz. critica. Vol. 1: 1943-1945.
"Poi scese la notte"""" è diviso in due volumi: """"1943 - 1944"""" e """"1945: liberazione e dopoguerra"""". Un lavoro poderoso, che li ha visti impegnati per quattro anni su più fronti: una decina di archivi da setacciare, centoquaranta testimonianze raccolte, migliaia di documenti e centinaia di storie; tutto innestato sullo schema narrativo di un diario originale inedito che va dal settembre 1943 all'aprile 1945: quello di Giovanni Rovida, allora segretario comunale a Lonato. Da Lonato lo sguardo spazia su buona parte del fronte della seconda guerra mondiale, offrendo anche un ampio ed esaustivo sguardo su cosa volesse dire essere sotto la RSI, raccontando la quotidianità della guerra: nascondere soldati perché ricercati da tedeschi e fascisti, leggere i volantini nazisti che si rivolgono al """"popolo italiano"""", sfuggire alle bombe, trovare del cibo." -
Poi scese la notte. Vol. 2: 1945. Vita di provincia ai tempi della R.S.I. nelle parole di Giovanni Rovida.
Oltre 150 testimonianze inedite completano questo secondo volume dell'opera ""Poi scese la notte"""", racconto della Resistenza fra Lonato del Garda e il Basso Garda, l'Alto Mantovano e la Bassa Bresciana. Nel testo vengono riprodotti i diari di Giovanni Rovida, Franco Ferlenga e una testimonianza di don Antonio Mazzi."" -
Da Castiglione a Jasna Gòra. Va' pellegrino
Secondo volume di resoconti dei viaggi della pellegrina Emma Morosini. -
Alienazione religiosa. I buchi neri dell'essere e il vortice del nulla
"Forse è giunto il tempo di cercare in qualche modo di capire come funziona, o non funziona, il pensiero dell'essere umano che è in prima istanza un movimento inconscio""""."