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Il paese degli sherpa
Ella Maillart (1903-1997), nata a Ginevra, donna straordinaria, esploratrice e anche navigatrice, racconta in questa libro del suo viaggio nel mondo affascinante degli sherpa e del popolo del Nepal, negli anni in cui l'Himalya era ancora da scoprire e senza il turismo commerciale. Fotografie dell'epoca, un libro di grande valore storico per chi intende viaggiare in quelle zone allora inesplorate e selvagge, oggi tanto famose. -
La prima traversata del Sahara
“La storia della prima traversata del Sahara da Touggourt a Timbuctù - la Crociera delle Sabbie - con autocingolati Citroen dal 17 dicembre 1922 al 7 gennaio 1923. Inizia così la serie delle Crociere Citroen, seguiranno la Crociera Nera dall'Algeria al Mozambico, e la Crociera Gialla da Beirut fino a Pechino. «Nel gennaio del 1921, con la collaborazione dell'ingegnere Adolphe Kégresse, le mie fabbriche avevano cominciato a costruire delle automobili dotate di un apparato che doveva permettere loro di circolare fuori strada, su terreni di vario tipo. Il sistema adottato era costituito, in sostanza, da una banda di gomma continua, una specie di rotaia mobile, flessibile e resistente, che si svolgeva sotto l'automobile. Così abbiamo realizzato dei veicoli in grado di muoversi su terreni instabili senza sprofondare, su suoli accidentati senza danneggiarsi, capaci di affrontare rilievi di qualsiasi tipo, procedendo su strada a una velocità fra i 40 e i 45 chilometri all'ora. Il cingolo poteva essere considerato l'unico mezzo pratico, economico e sicuro per i trasporti nel Sahara. Fu a quel punto che alcuni coloni, militari ed esploratori ci posero il problema della traversata del Sahara. L'interesse nei confronti di questa esperienza mi parve così forte, che ritenni fosse un dovere tentarla. La spedizione da Touggourt a Timbuctù era decisa: non restava che organizzarla.” (André Citroën) -
America dei deserti e delle montagne
Un'America insolita, un percorso tra paesaggi inconsueti e inediti, un viaggio straordinario, nato dalla grande passione per il free climbing.Un racconto con stupende fotografie, attraverso i miti di Yosemite, della California montuosa e selvaggia, della Valle della Morte, di Zabriskie Point, del Nevada con Las Vegas e Joshua Tree, fino all'oceano Pacifico di Big Shur e Carmel, e ai grattacieli di San Francisco.Un libro indispensabile per i viaggiatori alla ricerca di zone ancora affascinanti e desertiche della grande America, un libro di grandi ricordi per gli appassionati di alpinismo americano e free climbing. -
Non c'è spazio per quel giudice. Il crac della Banca Popolare di Vicenza
Un libro sulle Banche Venete e sui responsabili del crac della Banca Popolare di Vicenza. La cronaca di uno scandalo incredibile, con tutti i retroscena, raccontata per la prima volta dalla protagonista. -
Valanga Azzurra. Innsbruck 1976
Nell'anniversario delle Olimpiadi dello sci del 1976 a Innsbruck, il racconto mozzafiato dell'era della Valanga Azzurra dello sci, quel gruppo straordinario che per anni ci fece sognare, regalandoci emozioni impagabili. I giochi della dodicesima olimpiade invernale del 1976 sono ufficialmente aperti. Lo squadrone italiano domina ormai la scena da cinque stagioni: Thoeni ha vinto quattro coppe del mondo (1971-7972-1973-1975), Piero Gros una (1974). Mario Cotelli, mitico direttore tecnico, oltre a Pierino e Gustav, mette in campo Franco Bieler, Fausto Radici, Paolo De Chiesa, Erwin Stricker, Tino Pietrogiovanna, i giovani Diego Amplatz, vincitore dell’ultima Coppa Europa, Bruno Noeckler, Arnold Senoner, e Sepp Oberfrank. Herbert Plank è la nostra punta in discesa, Claudia Giordani, negli slalom. -
Volare
L'affascinante racconto autobiografico delle trasvolate oceaniche di Jean Mermoz, a bordo degli aerei Arc-en-Ciel e Croix-du-Sud. Famoso pioniere del volo, nato ad Aubenton nel 1901 in Francia, fu una figura leggendaria dell'Aéropostale, soprannominato L'Arcangelo. Tra il 1930 e il 1936, Mermoz fece ventiquattro traversate del Sud Atlantico. Scomparve misteriosamente nell'oceano Atlantico il 7 dicembre 1936 con l'aereo Croix-du-Sud, un Latécoère 300. Aveva 35 anni. Il libro contiene un importante contributo di Antoine de Saint-Exupéry: «Apparteneva alla razza bella, quella che affronta il mondo di petto. Non risparmiava mai i propri sforzi, non rifiutava alcun avversario... Per entrare in contatto con il mondo serve uno strumento, una pialla oppure un aratro. Il contadino, vangando, scopre un po' per volta i segreti della terra. E la verità è universale. Attraverso il manico di legno dello strumento, impara più che dalle pagine di un libro. E diventa saggio. Così questi uomini, attraverso i comandi dei loro aerei, la magia dei loro strumenti di lavoro, si erano formati una sorta di saggezza campagnola. Anche loro affrontavano da pari a pari quelle divinità elementari: la notte, il giorno, la montagna, il mare, la tempesta; scrutavano il cielo, semplicemente, come quei terrestri avrebbero osservato le loro vigne. Fu la fonte della loro serenità.» Con contributi di: René Chambe, Paul Bringuier, Didier Daurat, Max Delty, Henry Guillaumet, Joseph Kessel, François Mauriac, Maurice Rossi, Jacques Zimmermann, François de La Rocque. -
Montagne di vita
Cecilia scopre l'alpinismo tra le Dolomiti, assieme agli Scoiattoli di Cortina d'Ampezzo, e ritrova se stessa tra neve, ghiaccio e roccia. Poi organizza delle spedizioni extraeuropee in Himalaya, nell'America Latina, sull'Alpamayo, in Africa nel deserto del Chad, negli USA, a Yosemite, Red Rocks e Joshua Tree. L'amore per la montagna continua con ramponi, piccozza e sci alpinismo in Marocco, in Kenia, e in tutte le Alpi, con la conquista dei più importanti 4.000. Qui racconta dei suoi incontri con tanti personaggi famosi dell'alpinismo, e di tante riflessioni sulla società, sulla solitudine, sul suo difficile lavoro. L'alpinismo aiuta Cecilia a capire la vita e gli altri, e ad esprimere le sue emozioni in tanti quadri a olio che espone con successo in Italia e a Parigi. Il suo cammino esplorativo attraverso il mondo continuerà con la navigazione nel Mediterraneo e, infine, nell'oceano, attraversando l'Atlantico fino in Brasile e poi percorrendo i ghiacciai della Groenlandia. Il libro, infatti, prosegue con quelli successivi “Prendere il largo con il Mumm 36 e Alla Transat Jacques Vabre, passando per il Rolex Fastnet Race”. -
Prendere il largo con il Mumm 36
Cecilia, dopo tanti anni di alpinismo, ci racconta di una crisi e della sua svolta, quando abbandona le più alte cime dell'Himalaya per la vastità del mare. Descrive la passione che l'ha spinta a navigare nel Mediterraneo con un Mumm 36, una famosa barca da regata che attrezza per la navigazione d'altura, nonostante i pareri contrari degli esperti. Ha già una lunga esperienza sul 470, deriva di classe olimpica, ma quello che ancora non sa sulla navigazione lo impara sul Mumm 36. Coraggio, volontà e determinazione sono i valori necessari per un'impresa simile che assume un significato simbolico, come la metafora di un viaggio verso grandi spazi di libertà. Tra le righe ricorre spesso una parola che aiuta a capire una donna così particolare: la solitudine, quella che appare una condizione fondamentale, un prezzo necessario per essere se stessi. Il libro è preceduto da “Montagne di vita” e prosegue con “Alla Transat Jacques Vabre, passando per il Rolex Fastnet Race”. -
Miss Mischette. Ediz. a colori
Ecco la storia della maison di Miss Mischette, l'incredibile racconto di una collezione di vestiti colorati, pieni di gioia di vivere, per le avventure più fantastiche, lo sport e la vita all'aria aperta! Creazioni che volteggiano leggere, in forme ampie e inconsuete, espressione di un'anima libera e giocosa. Il libro contiene il diario originale di questa nuova avventura nel mondo della creatività, per farci contagiare da Miss Mischette, con un sorriso alla vita. -
Colin Chapman, l'uomo e le sue auto
Il contributo di Colin Chapman al motorsport, dopo la guerra, è stato incommensurabile. Negli anni Sessanta e Settanta le sue Lotus Grand Prix Cars erano famose in tutto il mondo grazie a 13 Campionati mondiali vinti, di cui sette titoli costruttori e sei titoli piloti. Questo libro coinvolgente è la biografia definitiva dell’uomo che Enzo Ferrari descrisse nella sua prefazione come «geniale nelle sue intuizioni d’avanguardia». -
Tennis
Per la prima volta in Italia, il libro autobiografico di René Lacoste, pubblicato nel 1928. Un libro storico, in cui Lacoste racconta della sua vita e ci insegna a giocare a tennis, come in un prestigioso manuale. Nato a Parigi nel 1904, morto a Saint-Jean-de Luz nel 1996, René Lacoste è stato un importante tennista, faceva parte del gruppo dei Moschettieri del tennis, squadra di Coppa Davis francese che rimase imbattibile dal 1927 al 1933: Jean Borotra (1898–1994), Jacques Brugnon (1895–1978), Henri Cochet (1901–1987) e René Lacoste (1904–1996). -
Ken Tyrrell. La biografia autorizzata
Ken Tyrrell è stato uno dei personaggi più rispettati della Formula 1 per quasi quattro decenni. Fu lui a scoprire Jackie Stewart e a vincere 33 Gran Premi e tre campionati del mondo come proprietario di una scuderia. Basandosi su approfondite ricerche e interviste a Tyrrell, il famoso giornalista sportivo Maurice Hamilton ha scritto la prima biografia autorizzata di «zio Ken», com’era affettuosamente chiamato nell’ambiente. Descrive l’avvento tardivo dell’ex commerciante di legname sulla scena dell’automobilismo all’età di ventotto anni. A un fugace successo come pilota negli anni ’50, quando corse accanto a Stirling Moss nella Formula 500, seguì la fortunata gestione di una squadra. Dagli umili inizi, lasciò il segno fin dalla seconda stagione in Formula 1, con la vittoria del titolo mondiale e ottenendo successi ancora maggiori con i suoi progetti all’avanguardia e le sue auto innovative. Il libro entra dietro le quinte del quartier generale della squadra nel Surrey, dove Tyrrell costruì il suo prototipo di F1 a sei ruote nella massima segretezza. Esamina i suoi rapporti con piloti del calibro di Jody Scheckter, Ronnie Peterson, Jackie Stewart e Martin Brundle. E traccia la controversa espulsione di Tyrrell dal campionato 1984, la sua necessità di vendere la squadra, e infine la sua commovente battaglia contro il cancro che alla fine se lo portò via. La storia di Ken Tyrrell offre una storia esemplare dei cambiamenti avvenuti nell’ambiente delle corse a partire dagli anni ’60. Prefazione di Jackie Stewart. -
Coral Climb
“Coral Climb” è l'autobiografia di Marco Preti, nato a Brescia nel 1956, alpinista, free climber, esploratore, regista cinematografico. Inizia con la passione per la montagna, e le prime ripetizioni di alcune vie famose: l'”aiguille du fou”, “salathè wall” e “west face” a “el capitan”. Marco racconta della morte di Luca Sganzini in Marocco, della spedizione alla parete nord del K2, fino alle prime gare mondiali su roccia di Bardonecchia. Poi, Marco Preti smette di fare lo scalatore, la guida alpina e il maestro di sci, per dedicarsi alla cinematografia di montagna. Gira tre film di free climbing alle Seychelles, in Tailandia e in Polinesia. Passa due estati polari sul veliero Pelagic scalando iceberg, pareti e vette inviolate della penisola antartica. Gira lo spot “Sector” con Manolo e va tre mesi in Congo, foresta equatoriale di N'doki, per un film inglese sui gorilla e gli elefanti. Con Andrea Gobetti dirige un esilarante telefilm negli inesplorati tsingy di Bemaraha, Madagascar. Le puntate sulla Mongolia segnano l'inizio di una lunga collaborazione con “Geo&Geo”, Rai Tre. Gira il documentario ""Papuas"""", ambientato tra gli ultimi cannibali. Seguono una spedizione speleo-alpinistica in Messico nel “sotano de las golondrinas” e due viaggi in Alaska, in inverno, lungo l'”iditarod”, filmando il runner estremo Roberto Ghidoni. Dopo la spedizione scientifica al “ruwenzori”, a cento anni dalla prima salita compiuta dal duca degli Abruzzi, è la volta di una spedizione lungo i ghiacciai del Caucaso maggiore. Nell'ultimo capitolo ritroviamo Marco in cima ai faraglioni di Capri, dove gira una fiction per il cinema. La passione per le montagne paradossalmente lo porta al mare..."" -
Nei mari della Groenlandia e il naufragio
Jean-Baptiste Charcot (1867-1936) è stato un grande navigatore ed esploratore francese. Dopo aver navigato nei mari del Nord a soli 25 anni, fece due grandi spedizioni alla scoperta dell'Antartide nel 1904-1907 con la barca Français e poi nel 1908-1910 con la nave Pouquoi-Pas IV. Questo è il libro autobiografico che racconta della sua navigazione nei mari della Groenlandia, fino al suo tragico naufragio, in cui morì disperso in mare il 16 settembre 1936. -
Mischief in Patagonia
Harold William Bill Tilman, (1898-1977) è stato l'ultimo grande esploratore, navigatore e alpinista inglese. Compagno di cordata di Eric Shipton, conquistò il monte Kenya, il Ruwenzori, il Kilimangiaro, in Himalaya il Nanda Devi e arrivò quasi a scalare l'Everest nel 1938. Infine, si dedicò all'esplorazione dell'Asia e alla navigazione in Patagonia, Antartide e Groenlandia con la sua famosa barca Mischef. Partecipò anche alla seconda guerra mondiale in Italia, aiutando i partigiani di Belluno. Il CAI gli ha dedicato un sentiero Alta Via Tilman che collega Asiago a Falcade Morì disperso in mare nel 1977, mentre conduceva una nave verso le isole Falkland. -
Non chiamatemi giudice
«L'inettitudine di tanta cattiva giustizia mi ha trascinato, con il passare degli anni, in uno stato di profondo disincanto, di inarrestabile disaffezione; in certi momenti ho nascosto la mia professione, mi vergognavo, evitavo di dire che facevo il giudice. Il grande e trionfante orgoglio con cui, entrando in magistratura, avevo vissuto quel ruolo, era stato sostituito da un triste e deluso senso di turbamento morale.» La giustizia italiana raccontata attraverso la cronaca cruda e rigorosa di un giudice entrato in magistratura per passione e senso civico. Un viaggio attraverso i rapporti conflittuali tra magistratura e politica, ma anche tra disservizi, inefficienze e ingiustizie quotidiane che colpiscono il cittadino, gli stessi magistrati e le Istituzioni. -
Il mare solitario, e il cielo
Questa è l'autobiografia di Sir Francis Chichester (1901-1972), pilota di aerei e navigatore. Inglese di nascita, all'età di diciotto anni Francis Chichester emigrò in Nuova Zelanda con dieci sterline in tasca. Pilota di aereo de Havilland H60 Moth con motore Gipsy, nel 1930 diventò la seconda persona a compiere un volo in solitaria dall'Inghilterra all'Australia. Ha compiuto la prima trasvolata in solitaria del Mar di Tasmania, e ha vinto la prima traversata atlantica da solo in barca a vela nel 1960 a bordo di Gipsy Moth III. Nel 1932 fu insignito del massimo riconoscimento per la navigazione aerea, e nel 1961 di quello per la navigazione in solitaria. Non contento del record transatlantico stabilito nel 1960, sfidò il proprio risultato fino a New York nel 1962 all'età di sessant'anni, a bordo di Gipsy Moth IV, riducendo il record precedente di sette giorni. Il 27 agosto 1966 parte da Plymouth e vi ritorna dopo 226 giorni, il 28 maggio 1967, dopo aver compiuto il giro del mondo, facendo scalo solo a Sydney, in Australia, primo navigatore ad aver circumnavigato il globo, doppiando tutti i grandi capi. -
Il piacere del tennis
La vita straordinaria di Jean-René Lacoste (1904-1996) raccontata da lui stesso, un racconto che ripercorre gli anni d'oro del tennis. Pur essendo stato un grande esponente del tennis mondiale, il nome di Lacoste è principalmente legato alla famosa polo con il coccodrillo, ideata nel 1933. Assieme a Jacques Brugnon, Henri Cochet e Jean Borotra, mise insieme la formidabile squadra dei ""quattro moschettieri"""" che strappò la Coppa Davis agli statunitensi nel 1927, vincendola poi per sei stagioni consecutive, fino al 1932."" -
Alberto Tomba e il sogno di cristallo
La vita è fatta di sogni, ognuno di noi a suo modo vive per realizzarne qualcuno. Chi ci riesce, chi no, non conta; l'importante è avere davanti una cometa che tracci un percorso. Questo è il racconto di un lungo inseguimento ad un sogno, fatto di cristallo. Il protagonista è Alberto Tomba, il più grande atleta che lo sport italiano abbia prodotto nel secolo scorso, il ragazzone venuto dall'Emilia a far saltare il banco del mondo dello sci alpino. A suon di vittorie aveva portato luce e musica laddove regnavano penombra e silenzio. L'Italia era ai suoi piedi, un paese, che viveva in quegli anni a sua volta un sogno di cambiamento attraverso una turbolenta trasformazione. Il Figlio della Neve aveva conquistato i pendii di Olimpia, ma non era ancora riuscito a far suo il trofeo che lo avrebbe consacrato a leggenda, la coppa del mondo di sci alpino. Gli era sfuggita per un nulla in almeno tre occasioni; poi quando ormai in pochi ci credevano, nell'inverno del 1995 pose la propria firma su un'impresa straordinaria, riportando in modo trionfale in Italia quella sfera sera di cristallo che ci mancava da vent'anni. Che poi l'ultimo azzurro a riuscirci fosse stato proprio il grande Gustavo Thoeni, divenuto allora suo mentore, non fece altro che consegnare quel trionfo alla mitologia dello sport. -
Non c'è spazio per quel giudice. Il crac della Banca Popolare di Vicenza. Nuova ediz.
Nuova edizione con aggiornamenti esclusivi di un libro famoso sulle Banche Venete e sui responsabili del crac della Banca Popolare di Vicenza. È in corso una Commissione d’inchiesta del Parlamento e il 12 dicembre inizia il processo a Vicenza, con 3000 Parti Lese. Rientra in servizio il giudice Carreri? Una vicenda di grande attualità e con continui colpi di scena.