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La strega e il confessore. Ediz. critica
Il volume propone l’edizione critica, corredata di traduzione italiana a fronte, da un’ampia introduzione e da note esplicative, di un breve, singolarissimo testo dai tratti fablioleschi, Senher que prodon mi semblas, in cui una vecchia strega, confessandosi a un bonario sacerdote, ripercorre le malaugurate vicende della sua esistenza concedendo ampio spazio all’indicazione delle sostanze, delle dosi e delle modalità di lavorazione con cui predisporre un rimedio ‘magico’ in cui confluiscono assunti ritenuti dotati di un certo fondamento ‘scientifico’ e ‘superstizioni’ largamente diffuse. L’impianto dialogico del componimento consente alla protagonista di narrare in prima persona le tappe della propria ‘carriera’ di prostituta, a partire dalla violenza subita in giovanissima età fino al momento in cui lo sfiorire della bellezza le aveva imposto di ricorrere ad altri espedienti per attrarre una clientela che iniziava a latitare. Espedienti di natura ‘magica’ che si rifanno a credenze radicate nella cultura del tempo in cui il sapiente utilizzo di un antico sapere erboristico si mescida con pratiche superstiziose di origini e tenore differente. -
Stonehenge: un tempio restituito ai druidi. Il libro che ha anticipato l'archeoastronomia
Il testo di Stukeley ha rappresentato una delle pietre angolari della storia dell'archeologia britannica e in particolare degli studi sul complesso megalitico più noto al mondo, la cui origine e funzione è ancora oggetto di vivacissimo dibattito. Il carattere innovativo di questo testo si mostra soprattutto nella prima vera applicazione degli strumenti metodologici e delle tecniche sperimentali, propri della nuova scienza, agli studi antiquari, inaugurando di fatto la disciplina dell'archeoastronomia; e a questo si aggiunge l'originale tesi che fa da sfondo al resoconto degli scavi e delle misurazioni effettuate in situ dall'autore: l'attribuzione della costruzione del tempio ai druidi. Nato anche per sfatare la leggenda medievale che vedeva in Merlino e nei Giganti d'Africa i fautori dell'enigmatico cerchio di pietre conficcate sulla piana di Salisbury, il testo di Stukeley finì per essere fonte esso stesso di un mito dal successo straordinario: l'antica e superiore sapienza druidica, erede dell'antichissima scienza dei Patriarchi, a cui sarebbero state note le leggi che regolano l'universo e le modalità di utilizzo dei più importanti strumenti scientifici (bussola compresa). -
Lo straniero, lo sconosciuto
Straniero e sconosciuto: due parole che rimandano a due condizioni esistenziali e di approccio diverso. Lo Straniero è colui che giungendo inaspettato da un luogo altro si presenta nella sua evidente diversità, ma anche possibile complementarità rispetto a chi lo incontra. è colui con il quale non si ha ancora avuto il tempo di entrare in relazione e dal quale possiamo aspettarci di tutto, nel bene come nel male. Non solo: è e rimarrà sempre l’altro da noi, con che una storia differente dalla nostra per cultura o fede, con un proprio vissuto che fatichiamo a condividere. Lo Sconosciuto, invece, vive con noi, fa parte del ‘dentro’; non ne conosciamo l’identità, ma ci affianca. Di lui nulla sappiamo eppure non suscita immediata diffidenza o paura. E più è fotocopia di quello che riteniamo normale e ‘buono’, più in realtà diventa un’ombra in mezzo alla folla in attesa di farsi conoscere. Il volume vuole appunto presentare queste due realtà, cogliendo in una prospettiva multidisciplinare le reazioni, le paure che esse suscitano, ma anche le possibilità di trasformare diffidenza e paura in un fertile dialogo di incontro. -
L' anello. Testo tedesco a fronte
Heinrich Wittenwiler è attestato documentalmente tra il 1387 e il 1395 come arbitro giudiziale, avvocato della curia e poi ciambellano presso il vescovo di Costanza. Der Ring (L'Anello) è un poemetto comico-didattico in distici a rima baciata, redatto attorno al 1410 e tramandato in un unico manoscritto. Il titolo allude alla preziosità di quest'opera, ma anche all'intento enciclopedico, per gli insegnamenti che intende impartire. Poiché però, secondo Wittenwiler, non è possibile insegnare senza divertire, regole e precetti dei passi contrassegnati a margine da una linea rossa vengono collegati alle disavventure, marcate a margine da una linea verde, di due personaggi contadini, Bertoldino e Tildina: vicenda che inizia con rustico torneo e farsesco corteggiamento, culmina in una zotica festa di matrimonio che degenera in zuffa e scatena quindi una comica e catastrofica guerra tra due villaggi rivali, alla quale solo il protagonista sopravvive per darsi all'eremitaggio. L'Anello rispecchia le lotte tra le comunità rurali di Appenzello, alleate con alcune città del lago di Costanza e il principe abate di San Gallo, appoggiato dagli Asburgo. -
Ut pictura poesis. I testi, le immagini, il racconto
Nell'intento di affrontare le problematiche inerenti ai molteplici rapporti che possono sussistere fra testo e immagine non si può prescindere dalla considerazione secondo cui di linguaggi sempre e comunque si tratta, anzi di relazioni che si instaurano fra due forme di linguaggio distinte ma, in fondo, non troppo differenti: l'una e l'altra utilizzano (e sovente condividono) i medesimi supporti (pagina, tela, parete, superficie in pietra o metallo, palcoscenico, pellicola) e in qualche caso i medesimi 'attrezzi' impiegati per la loro esecuzione (matita, penna, pennello, inchiostri, pigmenti, bulino, scalpello...); l'una e l'altra vengono recepite tramite le medesime facoltà percettive e, se operanti in un contesto storico, geografico e culturale affine, si servono di codici similari. Non è pertanto un'occorrenza poi troppo peregrina che le due modalità espressive di cui qui si vagliano gli scambievoli influssi - scrittura e figurazione - abbiano, nel corso del tempo, avuto modo di saggiare una gamma molto vasta di soluzioni volte a tradurre il confronto - il dialogo - fra due 'lingue' in un incremento della produzione di senso. -
Curiositas cupida aeternitatis. Scritti in onore di Paolo Aldo Rossi
Il volume raccoglie gli interventi di colleghi e allievi, ma soprattutto amici, che negli oltre quaranta anni di insegnamento e di intensa attività culturale hanno accompagnato e affiancato le avventure della mente di un eclettico studioso capace di coniugare il rigore “accademico” con la curiositas di un saggio greco o di un filosofo rinascimentale. Interventi che riflettono i campi diversi di interesse dei singoli autori, ma che rispondono a quell’amore per la curiositas e il dialogo culturale che hanno animato l’attività universitaria ed editoriale del Nostro. Un omaggio dunque a chi ha fatto della Curiositas cupida aeternitatis il motto non solo della sua evoluzione intellettuale ma anche della sua vicenda esistenziale, anteponendo i valori della cultura ai giochi di potere e soprattutto coltivando gli ideali socratici di amicizia e di insegnamento. -
La stravaganza nelle arti: genio e follia
Se comunemente stravaganza rimanda nell'immediato al bizzarro, alla violazione delle regole, all'eccentrico, all'abnorme, c'è un altro significato meno scontato che rimanda a quanto si crea o scopre battendo altre strade, inusuali e devianti, inizialmente incomprensibili tanto da condannare chi le pratica al ludibrio e all'emarginazione dal mondo per così dire ""accademico"""". Strade che alla ratio e alle norme sostituiscono l'intuizione e la visionarietà, che coniugano genialità e follia. La natura di questo volume nasce proprio dall'intento di raccontare le vicende, a volte paradossali a volte purtroppo drammatiche, di quanti, in tutti i campi del sapere, hanno deviato dalle regole, aprendo però nuove strade e nuove prospettive di conoscenza e di comunicazione."" -
Viaggio in Occitania
L'esilio di un fauno nelle ultime terre selvagge della Camargue; la corrente del Rodano che trasporta la salma di un re verso il sacro sepolcreto degli Alyscamps; la foresta di Feytaud scenario di guerre tra stirpi umane e ferine, e morti che ritornano in maisons hantées. Tre ""notturni"""" in una natura panica che difende misteriosamente le sue antiche leggi e pronuncia i suoi sortilegi; dove la cerva, il cinghiale, le querce, i castagni, i ginepri combattono la loro tacita battaglia contro le ferite inferte alla terra. Il bosco, i pascoli, il grande fiume, le saline e la palude: le terre d'Occitania che la storia ha silenziato e che una letteratura dei """"quattro elementi"""" riprende a sillabare. In quale lingua? L'occitano di oggi, lingua viva ma che parla troppo sommessamente perché il mondo di fuori la distingua. La voce che fu dei trovatori, ma che non ha mai cessato il suo canto. Sino a oggi. La lettura di d'Arbaud, Delavouët, Ganhaire ci introduce in questo universo letterario inesplorato in Italia, negletto dai traduttori e dalla ricerca: un'autentica rivelazione. Prefazione di Fausta Garavini."" -
Medievalia shakespeariana: Macbeth
Il volume, dedicato al Macbeth, si inserisce in un progetto ad ampio respiro inteso a indagare e approfondire le componenti delle culture e delle letterature medievali che permeano le opere di Shakespeare dialettizzandosi con le nuove istanze proprie dell'età moderna. Per far ciò si è scelta la formula di una lettura 'multipla' del testo di volta in volta preso in esame da parte di studiosi afferenti a discipline diverse - studiosi di discipline teatrali, linguisti, filologi, comparatisti, storici... - in modo da mettere in luce a partire da angolature inedite e con tagli prospettici alternativi aspetti stilistici, contenutistici, formali che grazie al confronto e al dialogo di approcci metodologici distinti possono essere compresi nella loro pienezza. -
Nova scientia. Italia, Francia e stati tedeschi dal Barocco ai Lumi
I manuali e i testi correnti di storia della scienza trattano di solito molto e giustamente gli sviluppi anglo-italiani. All'Europa, tuttavia, solo i consueti cenni (funzionali all'esame di Italia e Inghilterra): poco sull'attuale Germania e sull'Olanda, mentre quanto abitualmente si dice circa la Francia viene appiattito sulla tradizione cartesiana, che di certo fu importantissima, ma che riguardò soprattutto la storia della filosofia. Da queste considerazioni, è nata l'idea di questo libro, che inquadra la scienza andatasi sviluppando sul continente europeo tra Sei e Settecento, inserendo la crescita della cultura scientifica italiana entro un contesto più ampio, guardando anche a Francia e stati tedeschi di antico regime. In certi casi, per mostrare la persistenza storica della scienza d'età illuministica, newtoniana nella fattispecie, ci si è inoltrati anche nel secolo XIX. Né si è voluto dimenticare infine il retaggio esoterico-occulto, filone che anima la vita intellettuale europea - in modo esplicito sino al 1650 circa, in maniera più sotterranea da lì in poi - lungo tutto l'arco dell'età moderna. -
Attraverso lo specchio: l'immagine, il doppio, il riflesso
Accessorio d'uso quotidiano per secoli appannaggio delle sole classi abbienti, lo specchio è da sempre investito di forti valenze simboliche. Atto a riprodurre il reale - o quantomeno una sua porzione - esso in verità lo trasforma nella sua immagine rovesciata, dalla profondità soltanto ingannevole e dalla consistenza effimera: elementi, questi, che inducono in primo luogo a riflettere sui rapporti sussistenti fra apparenza ed essenza, fra tangibile e illusorio, fra veridico e fallace. A un tempo metafora e segno di un mondo capovolto, nel corso del medioevo è corredo consueto del folle, idoneo e sufficiente a identificarlo, ma anche attributo caratteristico tanto di virtù quali la Prudenza quanto di vizi come la Vanità e la Lussuria. La sua natura polisemica - come multiple e polimorfe sono le immagini che contiene e restituisce - ne fa un ottimo ""oggetto per pensare"""", appunto per riflettere sull'essenza delle cose e delle immagini, sulla loro """"realtà"""", sulla loro percezione."" -
L' altra faccia della luna: Keplero tra astrologia e astronomia
Un percorso all'interno del pensiero tortuoso di un grande uomo chiamato ad aprirsi al nuovo, ma incapace di rinunciare al vecchio. In bilico tra astronomia e astrologia, tra Galileo e gli antichi filosofi naturali, che padroneggiava con grande competenza e profondità, è riuscito a estrarre da una visione tutta armonica del cosmo, intesa come tale anche in senso teologico, i fondamenti della meccanica celeste. Un uomo unico e contraddittorio anche negli affetti familiari raccontato unicamente attraverso brani tratti dal vasto panorama di scritti sia di carattere astrologico che astronomico che ci ha lasciato, ma anche di geometria e persino di musica. Brani tradotti dallo stesso autore di questo libro anche con l'intento di rendere comprensibili le 75 Tesi del ""De Fundamentis Astrologiae Certioribus"""", che costituiscono la summa del pensiero kepleriano in direzione di un'astrologia riformata e, potremmo dire, """"scientifica"""" e che concludono il lavoro. Con la traduzione integrale commentata del """"De Fundamentis Astrologiae Certioribus"""" e di altri brani della sua Opera Omnia."" -
Le città ideali
Il fil rouge che informa il volume è una frase di Paul Claudel: “Chi cerca di realizzare il paradiso in terra, sta in effetti preparando per gli altri un molto rispettabile inferno”, ovvero pone l’interrogativo se utopia e distopia, in realtà non nascondano un fraintendimento. Come è noto il termine utopia indica il luogo bello ma irraggiungibile e per estensione il migliore dei luoghi possibili, laddove distopia indica un luogo del tutto spiacevole e indesiderabile. Utopia dunque sta a indicare un mondo astratto, che esiste nell’immaginazione di chi lo descrive; il problema sorge quando il progetto utopico tenta di realizzarsi nella realtà del presente applicando principi e regole costruite a tavolino da chi progetta il mutamento. Infatti, così facendo, si scivola nel mondo dell’irrealtà che annulla il valore dei dati storici, filosofici e sociali e la libertà e unicità dell’uomo. È qui che l’utopia si ribalta suo malgrado in distopia. Il progetto utopico, di una città ideale dove regna l’armonia e la felicità, rimane un bellissimo sogno che può alimentare la speranza di migliorare la realtà pur mantenendo la consapevolezza che la perfezione non è purtroppo del mondo degli uomini -
Voi che mi avete uccisa. Ediz. multilingue
Voi che mi avete uccisa parla di una congiura e di omicidi. Una storia che si perde nel passato si risveglia nel presente, dove una vittima diventa a sua volta carnefice. A dispetto di uno scenario da acquerello, questo è un luogo che gronda lacrime e sangue. Qui ha avuto origine tutta la catena del male patito e restituito a consuntivo di una vita, in una resa dei conti inesorabile. Ganhaire, medico e scrittore, scruta severo e insieme con spirito grottesco il marcio di una piccola realtà dominata da una classe medica corrotta, sin dentro agli organi cariati dei suoi cittadini. Riesuma fantasmi di vicende familiari dormienti nei piccoli cimiteri e nei bui archivi dei gabinetti di analisi. E fa riaffiorare il pianto e la rabbia dei vinti, dell’innocente la cui voce si leva spiegata contro le soperchierie che hanno compromesso la sua vita di donna. E a noi rivela: «Il peggio è che questa storia è vera e mi fu raccontata da una delle mie pazienti depresse in un raro momento d’abbandono: “non ne ho mai parlato ad anima viva…”». -
Rivolta. Miti e pratiche dell'essere contro
Rivolta si distingue e si contrappone a rivoluzione in nome dell’inattualità e della sospensione del tempo storico. Nella rivolta si cristallizza l’accadere, si concentra l’istante della battaglia che tenta di distruggere i «demoni e i mostri», in una tensione manichea che coinvolge i rivoltosi nella parossistica coincidenza di teoria e prassi, nell’evocazione di un «dopodomani» di libertà e di armonia. La rivolta può inserirsi in una prospettiva strategica, ma non è coessenziale: primario è l’impulso a insorgere per insorgere. Non tutte le ribellioni comportano una vittoria, anzi spesso si concludono con la sconfitta. L’oggetto della rivolta cambia storicamente, non sembra mutare, invece, la sua simbologia, la diversa esperienza del tempo, l’energia catartica. Oggetto dei saggi raccolti in questo volume è, in una prospettiva jesiana, un tentativo di attraversare modalità e forme di insurrezione anche cronologicamente distanti, al fine di costruire una fenomenologia della rivolta, indagandone le costanti, le varianti, le conseguenze e gli effetti dirompenti sugli immaginari individuali e collettivi. -
Il corpo liberato per una semantica storica della fisicità
Il corpo è naturalmente sottoposto alle ‘leggi’ biologiche, ovvero quei dispositivi che la scienza tenta di individuare, catalogare e spiegare per comprendere come l’organismo vivente agisce, interagisce, si evolve e si modifica. Ma è anche da tempo immemorabile sottoposto alle ‘leggi sociali’, che ne fanno l’oggetto e assieme il destinatario di dispositivi di controllo e inibizione. Secondo Jacques Lacan, interagendo fisicamente – e, quindi, socialmente – con altri corpi, esso partecipa del reale, ma nella sua interazione con l’altro da sé forzatamente si confronta con quella che definisce la ‘realtà’, ovvero un sistema di rapporti ideologicamente mediato che, con la pretesa di fondarsi sull’empiria, si insinua nei processi percettivi come in quelli relazionali piegandoli a dinamiche repressive. Imposizioni e limitazioni tuttavia non sempre accettati supinamente: da un lato artisti e letterati dall’altro le classi subalterne seppero, più o meno consapevolmente, nel corso dei secoli, imprimere nelle proprie opere, o nel proprio agire, una devianza rispetto a essi. -
999 problemi di scacco matto. Miniature in 2 mosse
Risolvere problemi ""artistici"""" è un esercizio gratificante per giocatori di ogni livello, dal principiante al maestro. Questa collezione contiene solo problemi di matto in due mosse che si caratterizzano per essere delle """"miniature"""" - ovvero avere un massimo di sette pezzi sulla scacchiera. L'apparente semplicità delle posizioni conferisce un fascino particolare alle brillanti e spesso imprevedibili soluzioni. L'autore polacco Jan Lipka ha accuratamente selezionato - per correttezza e ricchezza di varianti - questi 999 problemi, tra tutti quelli composti nel periodo 1859-2007."" -
Allena e sviluppa la mente scacchistica
Per capire e migliorare i processi decisionali negli scacchi non possono più bastare le tecniche di allenamento empiriche e le raccomandazioni elaborate dai maestri del secolo scorso. Nell'epoca in cui tutti i giocatori agonisti hanno un trainer e l'analisi computerizzata delle partite lascia sempre meno spazio all'approssimazione, questo libro si propone di definire scientificamente la capacità di valutare le posizioni e di sviluppare i processi decisionali che conducono alla scelta delle mosse migliori. Un'ampia disamina teorica delle questioni correlate, che coinvolgono la memoria operativa e a lungo termine nonché le capacità logiche del giocatore, precede i due gruppi di esercizi, 300 per la valutazione della posizione e 300 di risoluzione tattica, divisi ciascuno in 50 blocchi per altrettante sessioni di allenamento. -
57 storie di scacchi. Il meglio in cinque anni di SoloScacchi
L'idea temeraria di raccogliere in un libro la selezione dei migliori articoli, racconti, partite - e perfino poesie! - tra le centinaia pubblicati nel blog SoloScacchi è figlia della stessa passione che uno sparuto drappello di appassionati ha profuso, a partire dal 2009, nel creare e tenere in vita questo blog, che ha conquistato la dignità di un vero e proprio laboratorio culturale, in cui gli scacchi si confondono e si confrontano con la storia, la letteratura, la musica, la fotografia e le arti figurative. Il progetto di quest'opera risponde al desiderio di valorizzare e mettere ""nero su bianco"""" almeno una piccola parte di questa vasta produzione, per offrire ai cultori della materia un libro che si propone come """"manifesto"""" e come ponte verso nuovi modi di vivere e """"leggere"""" gli scacchi."" -
Fabulous Fabiano Caruana, partite memorabili di un mago della scacchiera
Fabulous Fabiano, al secolo Fabiano Caruana, a 22 anni ha già un posto assicurato nel firmamento dei grandi maestri più grandi, dopo la storica Sinquefield Cup del settembre 2014, dove ha inanellato sette vittorie consecutive contro i più forti scacchisti del mondo. Appena in tempo per permettere agli autori di aggiungere le indimenticabili gemme del torneo di Saint Louis in questo libro, che non vuole essere una biografia e nemmeno una classica antologia di partite, ma uno strumento per comprendere come Fab Fab affronta le situazioni agonistiche in cui si trova, attraverso l'analisi in chiave didattica di 35 partite suddivise in capitoli dai titoli eloquenti: Sparigliare, Lottare, Pazientare, Caricare, Finaleggiare. Con linguaggio chiaro e a tratti scanzonato, gli autori si sono sforzati di offrire un approccio post-computer ai fondamenti classici degli scacchi e a come essi vengono reinterpretati nella pratica torneistica di un campione ai massimi livelli mondiali. Completano l'opera alcuni brani di interviste, una selezione di frammenti di partite giovanili e una serie di posizioni-test, per esercitarsi a individuare le brillanti soluzioni trovate da Fab Fab in torneo.