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Piccole miserie di vita coniugale
"Piccole miserie della vita coniugale"""" (Petitesmisères de la vie coniugale, 1846) insieme a La Fisiologia del matrimonio (La Physiologie dumariane, 1829) fa parte degli Études analytiques, la terza ed ultima sezione nella quale è suddivisa """"La Comédie humaine"""", titolo che Balzac utilizzò per racchiudere il corpus delle sue opere. In questo scritto l'autore delinea magistralmente tutta quella serie di avventure e disavventure sentimentali, finanziarie e familiari che caratterizzano la vita di coppia, una vita già passata al microscopio da La Fisiologia del matrimonio ed ora approfondita anche grazie alle maggiori conoscenze dell'animo umano e delle dinamiche sociali che Balzac acquistò con il passare degli anni, frequentando i maggiori salotti parigini, ma soprattutto le donne, della cui interiorità dimostra un'approfondita conoscenza." -
Pantheon. Agenda della laicità interculturale
Cronache dal passato futuro. ""All'inizio del secondo millennio ogni luogo sembrava essersi fatto imbuto del mondo. La popolazione del pianeta pareva colpita da un'epidemia di mobilità. Le strade di ogni nazione pullulavano di lingue, divinità, gesti, venuti da lontano. Il presente ubiquo, di tutti i luoghi, era divenuto esotico. La modernità era in affanno ad affrontare le conseguenze del suo ormai plurisecolare disseminarsi attraverso i confini del mondo. Stava diventando vittima di se stessa. Il danaro, trasformato in numeri, semplici cifre costantemente in viaggio sulle autostrade informatiche, dominava lo spazio. La quotidianità era succube della sua velocità di spostamento, della sua capacità di eludere ogni senso del luogo. La casa del danaro era divenuta il mercato, ribattezzato globale"""". Nel mutamento, per molti, si annida il pericolo. Ma l'unico modo per non essere travolti dalla velocità delle trasformazioni è sintonizzarsi sul loro ritmo. Molto dell'oggi verrà rapidamente travolto, trasmutato, insieme a convinzioni, confini, abitudini, saperi. Non per questo l'ieri svanirà. La cultura è una forma di energia rinnovabile. Questo libro è un semplice invito a contribuire alla scrittura delle cronache dal passato futuro sopra ironicamente abbozzate... Una proposta lanciata come una navicella nello spazio possibile del domani. Perché forse è vero, il mondo di ieri è in pericolo. Ma """"dove c'è pericolo cresce anche ciò che ci salva"""" (Hölderlin)."" -
Sicilia e Inghilterra. Ricordi politici. La vita degli esuli italiani in Inghilterra (1848-1870)
"Sicilia e Inghilterra. Ricordi politici. La vita degli esuli italiani in Inghilterra (1848-1870), pubblicato per la prima volta in inglese nel 1907 e in una prima parziale versione italiana nel 1948, viene adesso riproposto in una nuova edizione integrale curata da Diletta D'Andrea. Nell'ampio contesto di scritti relativi ai rapporti economici, politici e sociali tra Sicilia e Inghilterra, il volume di Tina Whitaker Scalia contribuisce a gettare nuova luce su tali legami, molteplici e radicati nel tempo, ricostruendo preziosi particolari biografici sia dei tanti """"amici inglesi degli esuli siciliani"""" a Londra, sia di alcuni dei protagonisti delle principali vicende storico-risorgimentali italiane. Il volume è arricchito da un saggio di Rosario Lentini." -
Verranno giorni migliori. Lettere a Vincent van Gogh
"Verranno giorni migliori"""" è al contempo un auspicio e un monito che Theo van Gogh rivolge al fratello Vincent, che pochi anni dopo la morte diventerà famoso nel mondo dell'arte per la sua geniale follia. In queste trentanove lettere, per la prima volta riunite in un corpus unico in edizione italiana, si possono ricostruire, anche se per grandi linee, i rapporti tra i fratelli van Gogh, non dalla prospettiva di Vincent, ma da quella di Theo. Un fratello, quest'ultimo, premuroso e amabile, conscio sia delle capacità di Vincent, sia della sua fragilità. Il primo, forse, a comprendere che van Gogh sarebbe divenuto uno dei più grandi maestri della storia dell'arte universale, ma altrettanto consapevole che il fratello non avrebbe visto la sua gloria in vita. Alle lettere di Theo scritte tra il 1875 ed il 1890 se ne aggiungono, nel presente volume, cinque inviate dalla cognata Johanna e quindici dall'amico Paul Gauguin. Attraverso questo intrigo di missive senza risposta, il lettore rimane affascinato nel ricostruire egli stesso quel dedalo di rapporti familiari e amicali che contribuirono alla maturazione artistica e spirituale del più innovativo e controverso artista della seconda metà dell'Ottocento." -
La rivoluzione di latta. Breve storia della pesca e dell'industria del tonno nella Favignana dei Florio
Questa guida storica tascabile, su Favignana e il suo ex Stabilimento di lavorazione del tonno, ha l'ambizione di non essere banale e di catturare l'interesse e l'attenzione tanto del lettore comune e disinformato, quanto di chi ritiene di saperne già abbastanza; non ha, invece, la presunzione di avere esaurito l'argomento e scommette sulla possibilità di collocarsi tra le innumerevoli pubblicazioni di argomento analogo, avendo evitato deliberatamente la carta patinata e rinunciato all'aneddotica alla gastronomia e alla mitizzazione dei tonni e dei loro predatori. Le Egadi, le cave di calcarenite, la pesca millenaria mediante reti di posta, le ciurme di mare e di terra, gli abitanti e i relegati, i mercanti e gli imprenditori, provenienti dalla terraferma più vicina o da ""fuori Regno"""", i genovesi, prima e dopo i Florio, lo stabilimento industriale ottocentesco, rappresentano le tessere di diverso colore dello stesso mosaico e si leggono come i paragrafi in sequenza di una storia unica e straordinaria, che ben poche isole possono vantare."" -
(Priez) crier pour lui. L'inquieto vagare di Arthur Rimbaud
Rimbaud che racconta Rimbaud, un romanzo non romanzo, una narrazione serrata e in prima persona dell'ultima parte della vita del poeta. Un vagare inquieto per dimenticare, per fuggire da se stessi, per ricercare quella levità dell'anima che, a dispetto di tutto e di tutti, diviene sempre più pesante, un fardello quasi insopportabile. Rimbaud, un ragazzo che inverte i suoi desideri e trasforma la sua delusione letteraria in un furore e in una fame spietata di vita, di carriera, di libertà, di ricchezza e di lontananza... Un lucido sogno, basato su fonti storiche, lettere, resoconti, ricerche, per raccontare in modo diretto il grande poeta. -
Il complesso di Atlante
S'immagini un marinaio che, stanco di naufragi e peripezie varie, stabilisca finalmente la sua dimora su un solido promontorio, dal quale poter contemplare l'impeto dell'onda senza più doverne temere la minaccia. Il tempo, si sa, leviga le asprezze del cuore, le arrotonda in disincanto, e velluta di tenerezza i rimpianti. Dopo tutto, quel mare ormai lontano - con i suoi vortici, le sue bonacce, e le tempeste, e le sirene - è lo stesso in mezzo al quale è nato, di cui è fatta ogni sua fibra e nervatura, nel quale è diventato l'uomo che è, al quale è debitore dei suoi giorni più fatidici, e più ingenuamente eroici. A quelle ancestrali onde appartengono le più profonde spiegazioni di sé... Vivere, in fondo, non è che costruire ricordi, fabbricare e ammucchiare i mattoni di cui è fatta la casa dove ci fermeremo, prima o poi, ad abitare... noi stessi. -
Il profumo delle matite
Agata e Florentino amano la musica, la bellezza che riescono a trarre dalle note, ma sono destinati ad eseguirla proprio in un luogo che è il simbolo della negazione di tutto quello che è musica, bellezza, vita. ""Il profumo delle matite"""" è la storia di questo incontro, di come i due protagonisti, che vengono apparentemente da percorsi diversi, troveranno, in quel luogo di morte che è un campo di sterminio, un legame serio e consolatorio il cui senso profondo si manifesterà totalmente solo molti anni dopo."" -
Notte delle sedie volanti
La notte delle sedie volanti è una raccolta di racconti scritti tra il 2011 e il 2013, nella quale l'autore si diverte a spiazzare il lettore giocando con stili, temi e linguaggi sempre diversi tra loro, in una disomogeneità tematica e stilistica che, per assurdo, diviene il motivo conduttore dell'intera raccolta. Questa poikilia (contaminazione di generi) è, per Enzo Barone, null'altro che la ricerca della rappresentazione del mondo così come esso si presenta al suo osservatore. Ed è per questa ragione che, nella lettura, si passa, come volgendo improvvisamente lo sguardo, dal dramma individuale di colui che è costretto ad effettuare una scelta, al racconto umoristico e paradigmatico; dalle avventure di un moderno picaro, all'apologo sociale; dal monologo esistenziale, al racconto di pura contemplazione lirica. Una varietà che lascia al lettore la più ampia scelta interpretativa ed all'autore la convinzione di avere indubbiamente divertito chi legge. -
Le bacche rosse del ginepro
Due voci, due vite, due anime in lotta fra loro in un romanzo che terrà il lettore col fiato sospeso fino all'ultima pagina. Una tragedia moderna, carica di passioni e di colpi di scena, intrisa di lacrime e di sangue. Un uomo ed una donna di fronte a se stessi, al destino, in una storia dove implacabili dominano l'odio e la finzione, e dove l'amore è sempre quello sbagliato, o arriva troppo tardi. Un'antica tradizione afferma che il ginepro (in greco árkeuthos, da arkéo, respingo) protegga, grazie ai suoi rami spinosi, dalle malattie e dagli spiriti maligni. Se invocato con particolari riti, fa sì che eventuali ladri riportino indietro il maltolto. -
Sicilia fatale
La Sicilia è stata da sempre considerata una terra di mito e di prodigi, d'approdi e di partenze, un miraggio in mezzo al mare in cui tanti popoli hanno trovato l'avamposto per dominare il Mediterraneo. La Sicilia è dunque anche terra di potere, un potere che ""logora"""" non solo """"chi non ce l'ha"""", ma anche - col senno di poi - i tanti che si sono battuti per raggiungerlo e mantenerlo. I potenti che hanno subito la fascinazione di questa terra arsa dai contrasti e dalle brame ne sono rimasti a tal punto soggiogati che alla fine, per loro, l'Isola si è rivelata """"fatale"""". Una partita a scacchi con il destino che si ripete, con un copione sempre nuovo, nelle vite dei tanti personaggi che questo libro passa in rassegna dall'antichità ai giorni nostri."" -
Polifemo. La cecità dello straniero
Cosa ha da dire Omero sulle migrazioni d'oggi? Quale messaggio è cifrato nelle avventure del suo eroe, Ulisse? Forse 'nulla' è la risposta più esatta. Entrambi ormai tacciono. Ma è la storia a far riecheggiare le loro parole trascorse. A distanza di 2700 anni dal tempo del padre-poeta dell'Occidente, il migrare si è fatto condizione intrinseca persino dell'essere stanziali, e il muoversi, per riflesso, significa attraversare mondi già resi familiari dalla comunicazione globale. Essere migrante è divenuta insomma connotazione universale dell'esperienza umana. Retrospettivamente, come in un esercizio fantastico di archeoantropologia letteraria, è possibile e in un certo senso inevitabile rintracciare nelle avventure di Ulisse il prototipo dell'odierna grammatica dello spostamento e dell'incontro, del fuori e della casa, dell'anelito attraverso l'altrove alla creazione di una propria dimora. Tutto è condensato nel paradigma dell'ospitalità, trasfigurato e perciò scarnificato nel confronto tra Ulisse e Polifemo. -
Lettere con Anna
"Lettere con Anna"""" è un romanzo epistolare. Le lettere sono tra Lucio, sua sorella Irene e Anna, figlia di Irene, e si svolge a cavallo tra la seconda guerra mondiale e gli anni settanta, tra la Garbatella, un quartiere di Roma, e Ushuaia, una cittadina della Patagonia. I genitori di Anna nell'immediato dopoguerra sono costretti a rifugiarsi in Argentina lasciando allo zio il compito di crescere la loro figlia. Irene invia lettere raccontando la vita in quel paese lontano, vita intrecciata in maniera indissolubile con gli avvenimenti legati alla dittatura militare. Lucio nasconde alla nipote le lettere, riproducendole sotto forma di dipinti sui muri di uno stanzone che è stato un rifugio durante la guerra e che conserva per questo la vera essenza dell'umanità dolente che vi si è rifugiata. Pur consapevole del tentativo di negare ad Anna un contatto con la madre, spiega alla nipote, con parole pesate, il significato di quei disegni. Lucio è zoppo per una ferita infantile alla gamba; questa limitazione se da un lato lo costringe a vivere all'interno del suo quartiere romano ed a occuparsi unicamente di curare un orto, dall'altro diventa un detonatore, un moltiplicatore di sensi, di immaginazione, della sfera emozionale che Lucio riesce ad esprimere nei suoi disegni. I disegni infatti sono un vero registratore visivo della memoria, degli avvenimenti che ha vissuto e della vita delle persone a lui care, a tratti conosciuta, a tratti solo immaginata." -
Il ghigno di Esopo. Uno sguardo zoologico sui diritti umani
In un futuro immaginario, Esopo il 'favoliere' ritrova un fascio di fogli: la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Legge e inizia a sghignazzare. Nella sua mente prendono forma esilaranti e beffarde metafore. Cittadini democratici diventano cammelli che defecano nei torrenti e presto si ritrovano, trasportato dalla corrente degli eventi, il loro stesso sterco in faccia, metafora delle malefatte dei governanti che si sono scelti. Migranti fiduciosi nella tutela umanitaria si trasformano in schiavi candeggiati dai loro padroni alacremente impegnati nel tentativo di ""sbiancarli"""". E così via... fino alla distruzione di ogni ingannevole speranza su noi stessi. Sullo sfondo di una nitida, trascendente e razionale umanità, artisticamente restituita dalla pura regolarità dei quadri di Mondrian, la fantasia di Esopo ci smaschera invece solo come animali, poco più che bestie. Quel che ci contraddistingue, forse, consiste nell'essere scimmie sognanti. L'inconsapevole nostalgia dei nostri sogni, troppo spesso scambiati per realtà, spinge Esopo a ghignare, a provocarci. Un tentativo spettacolare e affascinante, eppure rimasto ancora senza successo, di svegliarci dall'incubo di quel che ci abita."" -
Schiava e sorella
Nella Sicilia del Seicento, per salvaguardare le immense ricchezze delle famiglie nobiliari e mantenere integro il patrimonio da destinare al primogenito, spesso le figlie femmine venivano costrette a prendere i voti senza avere una effettiva vocazione. Anna (Donna Anna Valdina), entrata in convento insieme alle sue sorelle a soli sette anni, nonostante la rigida educazione, non si rassegnò alla vita claustrale e claustrofobica che le era stata imposta. Caparbia e coraggiosa, mai disposta a rinunciare definitivamente alla propria libertà, questa donna osò sfidare le regole del suo tempo e, soltanto dopo cinquant'anni trascorsi da reclusa nel Monastero delle Stimmate, riuscì a ricorrere ad un tribunale per riconquistare ciò che le era stato ingiustamente tolto. ""Schiava e sorella"""" è un romanzo, ma narra la storia vera - frutto di ricerche d'archivio - di questa eroina ante litteram, facendo luce su una parte di storia ancora non indagata a fondo. Alla storia di Anna risalgono le origini della Famiglia Papè di Valdina."" -
Scuola di poesia
Il titolo ""Scuola di poesia"""" fa riferimento a una scuola di poesia realmente tenuta dall'autore, anche se nello spazio virtuale di una rubrica sul sito """"La poesia e lo spirito"""". I post e le riflessioni maturati in rete diventano un'opera lontana dall'idea di docenza ispirata dal titolo, capace di spaziare nel vastissimo panorama della letteratura italiana e straniera di tutti i tempi, e di coniugare la naturalezza del racconto alla complessità del saggio. Lo snodo chiave è quello della poesia intesa come performance, come modus vivendi da interpretare e mettere continuamente in atto. Quella di Sannelli è una lotta allo scollamento tra il poeta e l'opera e tra il poeta e il mondo, una profonda riflessione sulla ritrovata responsabilità morale dell'artista."" -
Fil rouge. Le lettere segrete di Yvette Mirabeau
Una soffitta di Parigi nasconde la vicenda dimenticata di una giovane donna nella Francia degli impressionisti e dell'assenzio, di Baudelaire e della Comune. Nell'arco fragile di un fascio di lettere antiche nasce e si consuma un amore scritto, pensato e vissuto tra convenzioni e moti libertari; il filo rosso che lega i due protagonisti si dipana lungo le anse della Storia e i meandri di un universo intimo destinato a un imprevedibile altrove. -
I segreti del Moby Prince. A 30 anni dalla più grande tragedia civile del mare in Italia
Prefazione di Pietro Grasso. -
Lu pringipittu. Co' li diseggni de lu scrittore
Rescrittu co' la parlata de Macerata da Agostino Regnicoli. -
La visione dell'acqua. Un viaggio dalla cosmogonia andina all'Italia dei beni comuni
Cosa lega la guerra dell'acqua di Cochabamba in Bolivia alla lotta del popolo U'wa in Colombia e alle mobilitazioni in Italia contro la privatizzazione dell'acqua e la difesa dei territori? Questo libro cerca di rintracciare il filo rosso che unisce diversi percorsi e mobilitazioni in difesa dell'acqua, il dato comune che lega esperienze apparentemente così distanti tra loro. È possibile un discorso comune, una visione dell'acqua e del rapporto uomo-natura in grado di costruire un nuovo legame sociale e nuove pratiche di convivenza nel quale possano riconoscersi attori e movimenti coinvolti nelle lotte contro le privatizzazioni? Un cammino condiviso che lega la difesa della sovranità popolare alla ricerca di nuovi significati del vivere comune e di una ridefinizione del rapporto tra popoli e territori. Introduzione di Eduardo Galeano.