Sfoglia il Catalogo feltrinelli037
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1861-1880 di 10000 Articoli:
-
Territori in resistenza. Periferie urbane in America latina
Zibechi denuncia con sorprendente acutezza le nuove forme di controllo utilizzate nelle periferie sudamericane per frenare il potenziale rivoluzionario e l'azione antisistemica dei movimenti sociali urbani. Sulla base della lucida analisi condotta da Michel Foucault sulle nuove governabilità e i dispositivi di controllo sociale messi in campo per ""annullare progressivamente i fenomeni per mezzo dei fenomeni stessi"""", il giornalista uruguayano propone una lettura dei nuovi scenari politici latinoamericani a partire dalle strategie utilizzate per delegittimare le lotte popolari. Lo sguardo adottato è quello di lungo periodo, l'unico che consente di cogliere i processi sommersi e le pratiche tradizionali di coloro che solitamente """"non fanno la storia"""". Per giungere alla conclusione che l'univa di via di salvezza per i movimenti collettivi risiede nell'auto-organizzazione e nella ripresa di un'iniziativa autonoma dal basso, per costruire un altro mondo possibile. Introduzione di Sonia Paone."" -
Le leggende del nonno di tutte le cose
"El abuelo de la tarde"""" è il nonno di tutte le cose. In queste quattordici favole Mauricio Rosencof racconta, con dolcezza e magia, il mondo e le sue creature. Concepiti durante gli anni di prigionia, i racconti suggeriscono una visione del mondo delicata e forte allo stesso tempo. Un messaggio di speranza e una celebrazione della vita e """"delle cose"""" che, pur nella semplicità del linguaggio fiabesco, ci parlano della vittoria dell'essere umano sugli orrori della dittatura, attraverso la memoria e l'arte del racconto. Età di lettura: da 3 anni." -
Quebrantos. Storie dell'esilio argentino in Italia
Quebrantos (in spagnolo ""crepe"""", """"squarci"""") è una raccolta di microstorie, unmosaico di testimonianze di ex-militanti esiliati in Italia durante i primi anni dell'ultima dittatura militare argentina. Dodici storie - inizialmente destinate alla realizzazione di uno sceneggiato televisivo RAI, mai portato a termine - raccolte e verbalizzate tra il '78 e il '79. Una pluralità di voci non filtrate dall'inganno del tempo (alcune di queste utilizzate come testimonianze nei processi contro i responsabili del genocidio), sapientemente incasellate da Delia Ana Fanego in una narrazione autentica e sensibile, attenta al tema dell'esilio e della memoria collettiva come antidoto all'oblio."" -
Un sogno chiamato rivoluzione
"Un sogno chiamato rivoluzione"""" è un romanzo storico che racconta quella parte di Novecento in cui con maggior forza si espresse """"la volontà degli ultimi di tentare la scalata al cielo"""". Seguendo le vicissitudini di ciò che rimane di una famiglia di ebrei russi - il vecchio tipografo Shlomo e sua nipote Chaya questo libro propone, attraverso la ricostruzione di episodi poco noti o dimenticati, alcuni dei grandi eventi che hanno caratterizzato il secolo scorso: l'incendio alla Triangle di New York, lo sciopero del """"Pane e le Rose"""" del 1912, l'occupazione della Bassa California da parte dell'armata anarchica partita dagli Stati Uniti in appoggio alla Rivoluzione zapatista, fino alla conclusione in Spagna nel 1936, con l'ingresso delle Brigate Internazionali a Madrid. Un ritratto appassionato che tra sogni e speranze, tradimenti e sacrifici, vede protagonisti tutte quelle donne e quegli uomini che nella condivisione di un ideale trovarono la strada per il proprio riscatto sociale." -
Matteotti
Il nome di Giacomo Matteotti è oggi divenuto sinonimo di un antifascismo tenace e militante. In occasione dell'anniversario del suo omicidio, avvenuto il 10 giugno 1924 e compiuto da alcuni sicari della Ceka fascista, la nostra casa editrice propone un agile volume che accoglie il celebre atto di denuncia nei confronti del governo Mussolini che il deputato socialista pronunciò alla Camera il 30 maggio del 1924 (e che probabilmente gli costò la vita), il toccante ritratto ""Per Matteotti"""" che Piero Gobetti dedica alla sua figura all'indomani della scomparsa, e una piccola selezione di canti popolari che ne tramandano la memoria. La memoria di uno degli esempi più alti di integrità morale e di dedizione di un deputato al proprio mandato elettorale."" -
Corrispondenze di guerra
Alla fine del 1903, Jack London aveva acquisito una certa fama come scrittore di avventura e di romanzi sociali. In quell'anno aveva pubblicato diversi racconti e saggi in quotidiani e periodici oltre a due importanti capolavori come ""Il popolo dell'abisso"""" e, soprattutto, """"Il richiamo della foresta"""". Perciò, quando verso la fine del 1903 matura il conflitto tra Russia e Giappone, il """"San Francisco Examiner"""" non ha dubbi a chiedere a London, uno degli scrittori più in voga del momento, di recarsi in Corea e in Giappone per seguire il conflitto come corrispondente. Questo volume riunisce, per la prima volta in Italia, ventuno articoli che l'autore americano scrisse in quei giorni."" -
La tribù e altri racconti inattesi
"Mi sento come un pezzo d'aglio capitato nella cucina di persone che non ne vogliono sapere"""" così si sentiva giudicato Italo Svevo dai suoi contemporanei. Ettore Schmitz, in arte Italo Svevo, nato nel 1861 da una famiglia di origine ebraica non può essere certo inquadrato in alcun contesto letterario italiano preesistente. Rispetto ai suoi romanzi, non meno importanti anche se molto meno conosciuti, sono i racconti, alcuni dei quali postumi e nei quali le tipiche scissioni sveviane coniugano ideologie apparentemente opposte. A dare il titolo a questa raccolta """"La tribù"""", un apologo politico apparso per la prima volta sulla rivista """"Critica sociale"""", diretta da Filippo Turati e rivolto contro il mondo industriale capitalista e le estranianti condizioni ad esso collegate. Seguono """"Lo specifico del dottor Menghi"""" e """"Argo e il suo padrone"""" i quali, tra positivismo e marxismo, tra Nietzsche e Schopenhauer, contribuiscono a delineare il profilo di un autore che più di ogni altro, nella sua epoca, operò una vera rivoluzione artistica, attribuendo un senso diverso alla letteratura così come alla vita." -
Sala 8
Nella Sala 8 dell'ospedale militare arrivano i prigionieri ridotti in fin di vita, per essere rimessi in sesto e di nuovo rimandati nella sala delle torture, oppure alla ""soluzione finale"""": un luogo senza possibilità di futuro, dove il tempo è fermo e il destino già deciso. La voce narrante è quella di un desaparecido che, come un moderno Pedro Paramo, si muove proprio in questo spazio spettrale raccontandoci la terribile condizione delle vittime dell'ultima dittatura militare uruguaiana, private della loro stessa umanità da un regime deciso ad annientarne ogni traccia, come se non fossero mai esistite. Ma fuori c'è chi continua a cercare, ostinatamente, un segno, una voce. La memoria diventa allora protagonista, unica speranza per continuare a essere, in mezzo all'orrore e contro l'oblio."" -
L' anarchia. Il nostro programma
"Anarchia è parola che viene dal greco, e significa propriamente senza governo: stato di un popolo che si regge senza autorità costituite, senza governo."""" Con queste parole si apre """"L'anarchia"""", accompagnato in questa sede da un vero e proprio programma d'azione del movimento, """"Il nostro programma"""". Due documenti storici che delineano con chiarezza ed efficacia i tratti salienti del pensiero anarchico ma anche due testi che conservano intatta, oggi più che mai, la loro carica eversiva e rivoluzionaria, contribuendo nello stesso momento a sfatare alcuni luoghi comuni tradizionalmente associati all'anarchismo. Completano il volume un ricco apparato iconografico e un profilo biografico dell'autore." -
Le ragioni di una congiura e altri scritti
Testimonianza diretta e inedita del dramma umano vissuto in carcere da Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, ""Le ragioni di una congiura"""" - ora per la prima volta pubblicato in Italia - ci descrive in maniera accurata e attraverso la voce dei protagonisti le strategie difensive e l'iter processuale che caratterizzarono la detenzione dei due anarchici. Completano il volume le """"Lettere sul sindacalismo"""" di Bartolomeo Vanzetti."" -
Dynamite girl. Gabriella Antolini e gli anarchici italiani in America
Il 18 gennaio del 1918 Gabriella Antolini viene arrestata dalla polizia alla Union Station di Chicago: è stata sorpresa a trasportare 36 candelotti di dinamite che sarebbero serviti per un attentato. La giovane età della ragazza, la sua bellezza e spavalderia attirano l'attenzione della carta stampata che da quel momento in poi la renderà nota come Dynamite girl. Nelle parole di Emma Goldman, Gabriella Antolini ""era una figlia del proletariato che conosceva la povertà e il disagio, era forte e socialmente consapevole. Gentile e simpatica, era come un raggio di sole che portava allegria alle sue compagnie di prigionia e grande gioia a me."""" La storia di Gabriella, emigrata con la sua famiglia dalla provincia ferrarese, rischiava di essere una storia quasi completamente dimenticata, così come le vicende del movimento libertario americano di inizio '900. Il saggio di Filippo Manganaro ripercorre la sua vita, una vita ricca, fatta di cultura, solidarietà e abnegazione di donne e uomini in lotta contro un capitalismo che non tollerava ostacoli alla sua crescita sfrenata."" -
Olio su tela
"Olio su tela"""" è una raccolta di racconti e insieme una galleria di immagini. La Picart ritrae con profondità psicologica un mondo carnale e inquietante dove la dimensione onirica si mescola a storie dense di passione, di follia e d'amore." -
Questa volta non mi alzo più
In un unico volume i testi che Kafka ritenne i più importanti della sua produzione, così come appaiono nella lettera che possiamo oggi considerare il suo testamento artistico. Il volume è illustrato dalle tavole originali di Andrea Rinaldi. Con uno scritto di Walter Benjamin. -
La madre
Il giovane Paulo, parroco di Aar - sperduto paesino della Sardegna montuosa si innamora di Agnese divenendo schiavo della passione per lei. La madre di Paulo teme lo scandalo e teme soprattutto che il figlio si danni per sempre: per questo lotta strenuamente, e fino alla fine, affinché la relazione si interrompa. Il romanzo, tratteggiato a tinte nere e forti come una tragedia antica, occupa un posto di rilievo nell'opera della Deledda sia per l'enorme ricchezza psicologica dei personaggi, sia per l'atmosfera drammatica che li avvolge. Questa storia suscitò notevole interesse in D. H. Lawrence che ne scrisse l'introduzione per il mercato inglese, introduzione che arricchisce il presente volume. -
Apocalisse. Alle origini della fantascienza latinoamericana
Un'antologia di racconti che ha come tema centrale l'apocalisse. Cinque grandi maestri della letteratura latinoamericana a confronto: gli argentini Roberto Arlt e Leopoldo Lugones, i brasiliani Joaquim Manuel de Macedo e Aluìsio Azevedo, il messicano Amado Nervo. Siamo alle origini della fantascienza, un genere che, anche quando immagina mondi perduti o futuri tecnologicamente avanzati, non smette mai di dialogare con il proprio tempo. Ed è per questo motivo che la scelta dei testi si è concentrata sui decenni 1850-1930, anni fondamentali per la definizione della nuova modernità della nazione latinoamericana. -
Gli anni della crisi
Dopo ""Al di quà del paradiso"""" e """"Il grande Gatsby"""", dal 1929, anno della caduta di Wall Street, anche per Fitzgerald inizia un periodo difficile: i lettori sembrano abbandonarlo e si manifestano i primi sintomi dei disturbi nervosi che condurranno sua moglie, l'affascinante Zelda Sayre, a frequenti ricoveri. Alle prese anche con problemi di alcol, Fitzgerald """"tira avanti"""" grazie alla vendita a varie riviste dei suoi racconti. Quelli qui riuniti ci introducono in un mondo dove, come scrisse Fernanda Pivano, """"i protagonisti che nei libri precedenti avevano vent'anni, ormai hanno passato la trentina; sono uomini di 'mezza età' che conservano tratti di un'antica bellezza ma sono avviati verso la decadenza fisica e la malinconia che per Fitzgerald accompagnano chiunque esca dallo splendore della giovinezza"""". Introduzione di Emiliano Sbaraglia."" -
Non intendo tacere! Articoli e battaglie d'opinione
Otto articoli di Zola pubblicati da ""Le Figaro"""" tra il dicembre del 1895 e il giugno del 1896 sono oggi per la prima volta riuniti in un unico volume e proposti integralmente in Italia. Ateo, anticlericale, vicino alle idee socialiste e convinto animalista, Zola si batté sempre con enorme coraggio per difendere le proprie opinioni e questi articoli, quanto mai attuali, ne sono un chiaro esempio. Tra di essi, per capacità di analisi e lungimiranza, non possiamo dimenticare: """"In difesa degli ebrei"""", """"L'amore per gli animali"""", """"La proprietà letteraria"""". Solo poco tempo dopo, nel 1898, lo scrittore francese salirà alla ribalta delle cronache con il celebre """"J'accuse"""", lettera aperta al presidente della repubblica francese in difesa del capitano dell'esercito Dreyfus."" -
L' enigma di calle Arcos. Delitto a Buenos Aires
È il 29 ottobre 1932 quando sui giornali di Buenos Aires compare l'annuncio dell'imminente uscita a puntate, sul quotidiano ""Crítica"""", di L'enigma di calle Arcos. L'anno successivo """"il primo grande romanzo poliziesco argentino"""" veniva pubblicato in volume. Chi ne era l'autore? Chi si nascondeva sotto lo pseudonimo di Sauli Lostal? Nel 1997 lo scrittore e giornalista argentino J. J. Bajarlía dalle pagine del quotidiano """"La Nación"""" ha affermato che Ulyses Petit de Murat, condirettore in quel periodo con Jorge Luis Borges della """"Revista Multicolor de los Sábados"""", gli avrebbe confidato che a scrivere il romanzo fu lo stesso Borges. Fernando Sorrentino, scrittore e critico letterario, dalle pagine del """"Clarín"""" nega in maniera risoluta che ciò sia possibile. La questione rimane aperta e forse, dopotutto, a Borges non sarebbe dispiaciuto. In fondo egli stesso ha teorizzato che l'essere scrittore di un testo è un fatto del tutto casuale e che, come scriveva in Fervore di Buenos Aires, """"ordinaria e fortuita è la circostanza che tu sia il lettore di questi esercizi, e che io ne sia l'estensore."""""" -
Rip Van Winkle
Rip Van Winkle vive in un piccolo villaggio ai piedi delle Kaatskill Mountains, lungo il corso del fiume Hudson. Pigro e avverso a qualsiasi lavoro utile, è amato da tutti per il suo carattere gioviale. Un giorno, per sfuggire ai rimproveri della moglie, si reca a caccia con il suo fedele cane Wolf: dopo essersi inerpicato su un difficile sentiero incontra alcuni curiosi personaggi, beve dell'ottimo gin e finisce per addormentarsi sotto un grande albero. Quando si sveglia e torna al villaggio sono passati vent'anni e l'America si è resa indipendente dalla Corona inglese. Rip riprende le sue ""sane"""" abitudini ma tutto ormai è profondamente cambiato... Nel giudicare questo racconto Italo Calvino scrisse che """"Rip Van Winkle ben merita di essere considerato il testo inaugurale della letteratura degli Stati Uniti"""". Completa il volume il breve racconto """"L'arte di fabbricare libri""""."" -
Miss Dorothy Phillips, mia sposa e altri racconti di cinema
Fra i numerosi interessi di un artista eclettico quale fu Horacio Quiroga è impossibile non menzionare il cinema. Il padre del racconto breve latinoamericano, che visse negli anni d'oro del cinema muto e nei primi anni del sonoro, fu un precursore della relazione cinema-letteratura in America latina, come testimoniano, fra gli altri, numerose note, recensioni e brevi saggi apparsa sui periodici dell'epoca. In particolare in quattro racconti qui riuniti per la prima volta in edizione italiana - si capisce quanto forte fu l'influsso della ""settima arte"""" sulla creazione letteraria di Quiroga: """"Miss Dorothy Phillips, mia sposa"""", """"Lo spettro"""", """"Il puritano"""" e """"Il vampiro"""". Introduzione di Giacomo Scarpelli.""