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La prevenzione e la gestione del rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo in banca
I temi della prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo hanno assunto rilevanza sempre più crescente nel contesto internazionale, con interventi a tutti i livelli. Un sistema antiriciclaggio intende prevenire l'ingresso di risorse di origine criminale nelle attività economiche e nei circuiti di pagamento legali al fine di preservarne stabilità, integrità, condizioni di corretto funzionamento e di concorrenza dei mercati finanziari e, in generale del contesto economico sociale. D'altro canto, la recrudescenza su larga scala di attentati terroristici ha posto il tema della prevenzione di tale fenomeno attraverso strumenti e norme che prevengano il finanziamento di tali operazioni criminali. Le banche giocano un ruolo rilevante perché l'analisi e la gestione dei flussi finanziari sono alla base di ogni strategia che si propone di mitigare e limitare rischi che minacciamo l'economia legale e producono effetti destabilizzanti nel mondo. Questo volume propone una rilevazione approfondita sull'argomento. -
Le sanzioni bancarie: evoluzione normativa e confronto internazionale
Il volume ""Le sanzioni bancarie: evoluzione normativa e confronto internazionale"""" si propone di illustrare l'evoluzione del sistema di sanzioni della vigilanza bancaria, iniziando da una ricerca sviluppata a partire dal 2010 dal CASMEF della Luiss Guido Carli e proseguita nello stesso ambito attraverso la costituzione dell'Osservatorio Permanente sulle Sanzioni Bancarie. L'obiettivo iniziale di indagare le motivazioni alla base dell'azione sanzionatoria della Banca d'Italia è poi evoluto verso l'analisi degli effetti di tale azione sulla performance delle banche Italiane, includendo anche i comportamenti di altre autorità di vigilanza, CONSOB e IVASS in particolare. L'argomento ha assunto una particolare rilevanza nel corso degli anni e si è ampliato ad un confronto internazionale, tenuto conto della crisi finanziaria e della conseguente necessità di riorganizzazione e creazione del nuovo assetto di vigilanza Europea al fine di salvaguardare la stabilità del sistema finanziario Europeo. E in effetti, la necessità di condivisione dei principi su cui basare la supervisione e la vigilanza tra le diverse nazioni è uno degli insegnamenti più importanti che si può trarre dalla crisi."" -
India. The revealed mysteries. Ediz. bilingue
28 artisti per la più grande mostra di arte contemporanea indiana. Un viaggio nella cultura e nei misteri di un paese in continua espansione. Da sempre considerata un paese pieno di contrasti e di contraddizioni, L'India è un miscuglio di razze e lingue, religioni e antiche tradizioni, che per secoli sono sopravvissute rimanendo chiuse e quasi impenetrabili al resto del mondo, tanto da essere vista come una terra misteriosa e favolosa. Questo libro racchiude 28 artisti contemporanei con 100 opere in esposizione, di cui 20 quadri, 2 3d, 15 sculture, 15 installazioni, 1 video, 60 fotografie e una performance, vi faranno rivivere i suoi misteri. Artisti: A Balasubramaniam, Akash Choyal, Anita Dube, Arpana Caur, Ashish Shringi, Baba Anand, Bharat Sikka, Bose Krishnamachari, Chintan Upadhyay, Dhiraj Singh, Dileep Sharma, Jai Zharothia, Krishnaraj Chonat, Madan Lad Meena, Moumita Ghosh Shaw, Mukes Sharma, Nikhil Bhandhari, N Pushpamala, Ravinder Reddy, Sayed Haider Raza, Seema Kohli, Shilpa Gupta, Subodh Gupta, Sunil Padwal, Surendra Pal Joshi, Tejal Shah, Thukral & Tagra, Vidhyasagar Upadhyay. -
Superheroes 2.0
Proprio mentre il cinema e la tivù celebrano le ultime puntate delle intramontabili saghe dei supereroi tradizionali, anche l'arte contemporanea, da qualche tempo, ha preso a occuparsi con più costanza degli invincibili eroi di carta. Reinterpretandoli a modo suo. Il libro della mostra, che si è tenuta a Forte dei Marmi e Pietrasanta, racchiude oltre 30 artisti italiani e internazionali che raccontano la loro personale visione del mondo dei supereroi, tra ironia, divertimento, disincanto e anche un po' di provocazione. Artisti: Dario Arcidiacono, David Bacter, Matteo Basilé, Sara Baxter, Paolo Buggiani, Massimo Caccia, Felipe Cardena, paolo Cassarà, Antonio Cugnetto, Dast, Antonio De Luca, Francesco De Molfetta, Desiderio, Nicola Di Caprio, Dorian X, Fidia Falaschetti, Simone Fazio, Max Ferrigno, Massimo Festi, Alex Folla, Massimo Festi, Alex Folla, Franko B, Giampaolo Frizzi, Stefano Gentile, Massimo Giacon, Robert Gligorov, Svitlana Grebenyuk, Hiroto Kitagawa, Elia Mantovan, Stefano Mezzaroma, Anna Muzi, Tomoko Nagao, Ozmo, Pao, Max Papeschi, Domenico Pellegrino, Gianluca Sbrana, Elena Trailina, Tvboy, Giuseppe Veneziano, Stefano Zattera, Andrea Zucchi. -
Alberto Di Fabio. Paesaggi della mente. Ediz. multilingue
Il libro della personale di Alberto Di Fabio che, dopo tante e importanti mostre in Italia e all'estero, torna nella sua regione con un'antologica a Castelbasso curata da Laura Cherubini e da Eugenio Viola. Il titolo del libro e della mostra ""Paesaggi della mente"""", raccoglie opere dell'artista dall'inizio degli anni Novanta ad oggi, offrendo, come dice Di Fabio: """"un insieme di opere per una lezione di fisica quantistica""""."" -
Paesaggio antropologico. Francesco Jodice, Carolina Sandretto, Corinna von der Groeben. Ediz. multilingue
In tutta la tradizione della storia dell'arte possiamo individuare due generi principali che si alternano e in qualche modo si contrappongono dialetticamente: il ritratto e il paesaggio. Il primo concentra la sua attenzione sull'uomo, sull'individuo, sugli aspetti psicologici, emotivi, interiori della persona. Nella scultura, nella pittura e poi nella fotografia è in questo caso la figura a essere al centro della visione. ""Un ritratto! Che cosa c'è di più semplice e di più complicato, di più evidente e di più profondo?"""" (Charles Baudelaire). Nel Cinquecento il ritratto aveva vissuto un momento d'oro sia con il Classicismo di Raffaello, sia con i ritratti più inquieti dietro l'algida corazza del Manierismo di Bronzino e Parmigianino, sia con quelli fatti di colore di Tiziano dove sembra che la sontuosa varietà dell'abbigliamento faccia da pretesto al gioco della luce."" -
Nato re Magio. Storia di arte e di vita a. Ediz. multilingue
Renato Mambor e Patrizia Speciale sono gli autori e i protagonisti di questo libro di ""arte e vita"""" che li coinvolge personalmente con il racconto vivo e diretto del loro incontro, della loro amicizia, del loro amore, della loro collaborazione lavorativa. L'arista romano - scomparso lo scorso 6 dicembre 2014 - è stato sempre considerato uno dei più importanti protagonisti della ricerca nelle arti visive fin dalla fine degli anni '50, ed uno dei primi artisti a sconfinare dalla pittura in altri linguaggi, quali la fotografia, il cinema, la performance, le installazioni, il teatro. È annoverato tra i pittori della Scuola Romana di Piazza del Popolo perché espone negli anni '60 alla Galleria La Tartaruga gli Uomini Statistici, i timbri, i ricalchi. Si trasferisce a Genova e prosegue una linea analitico-concettuale con i rulli, il filtro, l'evidenziatore. Costruisce una scultura primaria di metallo, denominata Trousse, e la fa agire da attori. Inizia così una lunga esperienza in campo teatrale come autore, attore, regista. Parte da questo momento la profonda relazione con Patrizia che seguirà il Gruppo in qualità di aiuto-regista, coautrice di testi, direzione organizzativa."" -
La colazione del poeta
Partendo dal pensiero di Dylan Thomas secondo il quale ""Il mondo non è più lo stesso dopo che una buona poesia gli si è aggiunta"""", Pizzi Cannella (1955, Rocca di Papa) dipinge un quadro e intitola un libro """"La colazione del poeta"""". È un pretesto per parlarci di sé e della sua pittura: """"Quando dipingo penso alla tela come a tutto il mondo possibile'. La pittura non è come le altre 'arti', è qualcosa di più, è la 'strada Maestra', una questione di vita o di morte"""". Concepire l'arte in termini di non-confine tra le sue possibili forme, pone l'autore di questo volume della Collana """"Scritti d'artista"""" nella posizione ottimale di concludere le sue preziose pagine con versi """"rubati"""" ad un Anonimo ischitano sulla teoria (e messa in pratica) del porzionare il famoso coniglio in famiglia: siamo nel XIX secolo e tutti ne avranno un po', ma seguendo la regola a piramide del Capo e del più anziano. È così anche per l'arte? Chi più ha vissuto, meglio sa dove trovarla per cibarsene?"" -
Andiamo in paradiso. Ediz. illustrata
Giosetta Fioroni nasce a Roma nel 1932. Si iscrive all'Accademia di Belle Arti, dove segue le lezioni di Toti Scialoja. Dal 1958 vive a Parigi e nel 1963 ha la sua prima personale alla galleria Denise Breteau. Tornata a Roma, Giosetta è l'unica presenza femminile nel gruppo della Scuola di Piazza del Popolo, accanto a Franco Angeli, Mario Schifano, Tano Festa, Francesco Lo Savio, Giuseppe Uncini, Fabio Mauri. Fin da subito inizia a collaborare con poeti e scrittori. Fondamentali nella sua vita il rapporto con lo scrittore Goffredo Parise, la collaborazione con il fotografo Marco Delogu, il lavoro con il ceramista Gatti di Faenza, il suo amore per la Pop-Art e la sua passione per i cani. Proprio al ricordo dell'amico a quattro zampe ""Biri"""", Giosetta dedica la copertina di questo volume della collana """"Scritti d'artista"""". L'""""andare in Paradiso"""" è per l'artista recarsi quotidianamente nel suo atelier, tra idee, sogni, progetti, ricordi. Un ensamble di emozioni che pervade tutte le pagine di questo libro dove vengono raccolti i momenti più significativi e le esperienze della vita di Giosetta, sia per mano della stessa Fioroni che di nomi illustri del giornalismo e della letteratura."" -
Spazi. Ediz. illustrata
Marco Gastini è nato nel 1938 a Torino, dove vive e lavora. Musei italiani e stranieri gli hanno dedicato grandi mostre antologiche e la collana ""Scritti d'artista"""" - voluta dalla Fondazione Concetto Pozzati e con l'alto Patrocinio dell'Accademia di San Luca - pubblica una raccolta dei suoi pensieri sull'arte, la cultura, la vita. Gastini asserisce sicuro di sé: """"Mi interessa dipingere. Le mie macchie sono pittura ma non come sensibilità: sono un peso, un fatto fisico, il peso di un gesto che reclama la massima concentrazione. Per me resta un problema di pittura: nella sua essenza. Vorrei che chi le guarda le accettasse dinamicamente, come energia, come un'azione"""". """"La pittura, il dipingere - per l'artista - è una forma di discontinuità, concentra l'attenzione su un momento che stacca il gesto, l'azione rispetto allo spazio indifferenziato. La concentrazione, la discontinuità annullano lo spazio e inventa un suo spazio diverso, discontinuo, a sua volta"""". In tutto il libro si percepisce un interessante percorso mentale che """"non può essere preso se non considerandolo, verificandolo nelle sue componenti fisiche""""."" -
Alceste. Una storia d'amore ferrarese. Giorgio De Chirico e Antonia Bolognesi
Proprio nell'anno del Centenario dell'arrivo di de Chirico a Ferrara, il pronipote dell'artista, Eugenio Bolognesi, fornisce alla Fondazione Giorgio e Isa de Chirico un nuovo strumento di indagine: un centinaio di lettere dell'artista alla fidanzata Antonia Bolognesi, conosciuta e frequentata durante il suo soggiorno nella ""Ferrara delle sorprese"""" (1915-1918). Sottolinea il Presidente della Fondazione de Chirico: """"La lettura degli scritti riguardo questa importante relazione [...], completa il quadro di de Chirico come uomo, dal quale risalta una profonda integrità personale, l'onestà e il forte impegno lavorativo per conquistare le condizioni necessarie per realizzare il sogno di vita condiviso con la fidanzata e la propria fiducia verso il richiamo del destino"""". Questo """"diario"""" fornisce quindi uno strumento d'indagine paragonabile a quello di una prospettiva che, tra disegno e destino, rivela la nobiltà d'animo dei protagonisti e le usanze formali dell'epoca che hanno quel qualcosa di eterno e di classico, di armonia e di fatalità, che coincide con tutta l'arte di de Chirico."" -
Renato Mambor. L'énigme de l'ombre ou l'illusione du réel. Ediz. italiana, inglese e francese
Renato Mambor appartiene alla generazione degli artisti che ha contribuito a definire la storia dell'arte italiana degli anni '60 e '70. Nato a Roma nel 1936, è cresciuto in questo magnifico territorio, tra rovina e povertà. Nel periodo dell'immediato dopoguerra, a Roma tutto è da ricostruire; la città eterna inizia a rinascere dalle ceneri di un passato doloroso che vuole dimenticare. Quest'epoca forgia nella memoria collettiva l'immagine delle difficoltà sociali associate a un fermento di ricostruzione e di speranza nella nuova realtà industriale ed economica. Il paese prende consapevolezza del ritardo culturale dovuto al proprio isolamento durante il periodo fascista. Nell'ambito dell'arte questa volontà di ""aggiornarsi"""" si esprime, sul piano politico e teorico, a Roma, sede delle amministrazioni e delle grandi università, con figure come Lionello Venturi e Argan, a Venezia con Marchiori e Apollonio. La settima arte aziona una carica emotiva contagiosa, incitando al cambiamento in tutti i settori della creazione. Renato Mambor contrae questa febbre di rinnovamento che lo lega, per un'aspirazione vitale, alla città che lo ha visto nascere."" -
Flavio Favelli grape juice. Ediz. multilingue
Flavio Favelli si affeziona particolarmente alle etichette, perché sono colorate e vogliono trasmettere dei messaggi che il bambino coglie immediatamente. Ancora ricorda benissimo il cartellone dei gelati fuori dal bar della piazza del paese sugli Appennini dove passava le vacanze durante la sua infanzia, con un elenco di nomi che sa ancora a memoria. Anche per l'immagine icona della mostra personale che costruirà durante la sua residenza per AlbumArte a Istanbul, alla Galata Rum Okulu, non resiste alla tentazione di scegliere un'etichetta di una lattina aperta e schiacciata, in modo che si legga tutto, anche gli ingredienti del succo, caratterizzata da un'immagine accattivante, ricordando il suo vecchio modo di percepire il mondo. La mostra prende presto un titolo che gli appartiene: Grape Juice."" Il catalogo, a cura di Vittorio Urbani, riporta testi di Vittorio Urbani, Cristina Cobianchi, Cristiana Perrella nonché le meravigliose immagini della mostra-esperienza che ha caratterizzato l'attento percorso creativo dalle mille immagini di un Favelli artista profondo e inaspettato."" -
Ai Weiwei. Il giardino incantato. Ediz. illustrata
Ai Weiwei ha scelto l'Italia e la meravigliosa cornice di Palazzo Te a Mantova, per stupire ancora una volta il pubblico internazionale con la sua arte visionaria, spiazzante e pregna di rabbia e impegno civile che da anni, attraverso le sue opere e l'attivismo, lo vede impegnato in ambito sociale. Un viaggio attraverso 46 opere inedite da lui composte appositamente per questa occasione. Un'esposizione in bilico tra libertà d'espressione e diritti umani, genio ed eccesso, tradizione e modernità, che si confronta con il Rinascimento italiano in uno dei suoi monumenti simbolo, Palazzo Te, sfidando il paragone con le più impegnate forme d'arte contemporanea. -
I martedì critici. La parola dell'arte 2010-2015. Con CD-ROM
Questo volume racconta la storia dei primi cinque anni di attività de ""I martedì critici"""", un progetto di divulgazione e approfondimento sui temi della contemporaneità artistica, attuato attraverso la formula dell'intervista pubblica condotta ogni martedì da due critici d'arte a una figura di primo piano del panorama artistico nazionale e internazionale. Il libro si divide in due sezioni: nella prima sono raccolte le testimonianze dei critici che insieme a Dambruoso hanno condotto gli incontri dal 2010 al 2015, seguite dalle testimonianze di coloro che hanno partecipato alle serate, in maggioranza storici e critici d'arte, ma anche direttori di Museo, direttori di riviste di settore e importanti galleristi, come Fabio Sargentini. Questa parte si conclude con una poesia che Maurizio Calvesi ha voluto dedicare all'ideatore degli incontri. La seconda sezione vede protagonisti i centotrentatre ospiti delle serate, presentati nei cinque anni di attività. Si tratta prevalentemente di artisti, ma anche galleristi, storici dell'arte e critici."" -
Ravenna e Bisanzio. L'eredità di Patrizia Dalla Valle. Ediz. italiana e inglese
Alla luce si volge lo sguardo quando l'intimo freme dell'invitto flusso del creare. All'alba del giorno tende la mano quando l'Oriente si tinge di aurei lucori. In tensione d'arte, Bisanzio avanza con la sua memoria e non s'arresta al confine d'Occidente, ma s'espande negli infiniti spazi di tempi perduti ed ora rammentati. È così che Patrizia Dalla Valle, mirabile artista del mosaico, offre mente e anima a Ravenna e alla sua antica arte, nel ricordo vespertino di quell'omphalós aurorale che da sempre evoca Bisanzio. Ai colori e agli ori di tessere immortali l'artista dona il ritmo dell'acuta indagine, per porgere alle soglie della nostra contemporaneità la bellezza sublime e vibrante dell'ascesa creativa. Nella realtà oscura e sconvolta dell'arte attuale, non è tempo d'attesa, ma spazio d'urgenza che illumini con verità e bene le paludi degli arresti culturali. Patrizia Dalla Valle sa che soltanto col recupero di solennità trascorse si può incedere sulle vie del nuovo, restaurando le vestigia sulle note del sentire. -
Emilio Isgrò
Per Emilio Isgrò, l'occasione della mostra ""Emilio Isgrò"""" presso la Chiesa della Madonna del Duomo vecchio è un ritorno in Arezzo, sei anni dopo la realizzazione del boccascena del teatro Mecenate con i grandi pannelli dedicati alla commedia """"As You Like it"""" di William Shakespeare; qui l'artista aveva cancellato il passo del Bardo """"È il mondo intero una ribalta e tutti gli uomini e le donne sono semplicemente attori"""". Stavolta, di nuovo in coerenza con la sede espositiva, adesso ecclesiastica, è centrale il tema religioso, che accoglie il visitatore e lo conduce allo sprone altrettanto vigoroso del dovere civico o della coscienza estetica basata sulla comunicazione; così s'induce il singolo alla critica puntuale, ragionata, vigile dell'ambito comunitario, per monitorare la situazione sociale e politica italiana contemporanea circondata dall'esperienza del quotidiano mediatico. La comunicazione creativa, per Emilio Isgrò, riflette il concetto della scrittura iconica che invade oggetti, condizioni, ambienti, delineando il criterio dello spazio attivo che ridefinisce stati e strati del percepire, come stili espressivi da inediti canoni."" -
Concetto Pozzati. Archivio generale. Ediz. illustrata. Vol. 5
L'Archivio Generale di un artista come Concetto Pozzati risulta particolarmente complesso, sia per vastità iconografica che per la sua tipologia. Dalla giovanile produzione informale alla Nouvelle Figuration della seconda metà degli anni '50, egli diventa un indiscusso protagonista della ""Pop Art italiana"""" negli anni '60 sperimentando e investigando il linguaggio della pittura con ironia, dissacrazione e profonda criticità. L' archivio ha realizzato i tomi del Maestro Pozzati raccogliendo opere realizzate in differenti momenti della sua creazione ed evoluzione artistica. Nessuna figura curatoriale specifica """"al timone"""" dei cataloghi, ma si rimanderà ai testi e ai saggi più significativi, in modo da creare, nella collana dei tomi, una vera consultabile antologia critica. L'instancabile lavoro di archiviazione che ha contraddistinto la realizzazione dei tomi nasce da informazioni note e certe nel tempo, come quelle carpite dai fondi e dalle collezioni delle opere dei musei, ma anche da quelle forniteci dai singoli amatori, spesso disperse o difficili da recuperare. Editiamo in questo """"V Tomo"""" le opere che ci sono pervenute, cui seguiranno altri volumi, con relativo indice analitico."" -
Il tempo va d'intorno con le force
Con occhi anche dietro alla nuca ho incontrato spesso il tempo, il proprio, quello di altri, della storia dell'arte, un tempo inteso come spazio, come intervallo, opportunità, momento adatto; ancora inteso come ritmo, come frazione, come resto. Il tempo come memoria che indaga, scruta, rammenta, cita, frantuma, un tempo turbato, violento, inascoltato, sconvolto, incrociato. Nel '77 intitolai un ciclo: 'L'impiego del tempo' dove galleggiavano buste spedite che avevano incontrato e impiegato tempo. Usai già il titolo 'Il tempo va d'intorno con le force' nel 1978; su una sedia usurata e smessa allineavo oggetti posseduti da mio padre utili alla sua pittura, insieme a isole di cera spessa dove immagini affioravano come filigrane. Nel 'Tempo sospeso' del 2008 comparivano vari orologi fermi, muti, silenziosi come una clessidra senza sabbia. Il tempo è sospeso perché non esiste un futuro. Non volevo più misurare le ore e il suo continuo misurabile.""""|Libri"" -
Fuori nella rete
Tutto quello che siamo è, vi sembra poco. Che cosa attendiamo, non è già abbastanza? Questo infinitamente grande, questo infinitamente piccolo hanno generato la vita, la vita che a noi sembra infinitamente miracolosa e attraverso la vita vuole conoscersi e vuole creare il senso stesso del proprio non senso, vuole crearsi l'anima, vuole attraverso la vita creare un luogo dove anche la materia può stare al riparo dal proprio divenire, dalla propria fine e dal proprio ricominciamento. La materia conta molto su di noi e aspetta il nostro canto anche se incapace di ascoltarlo. I mestieri e le tecniche nel momento che decadono diventano eterni, nel momento di maggior decadenza facciamo ricorso necessariamente alle tecniche più durature. Amara nota. La vita è un errore, ce lo dicono anche gli scienziati. L'arte deve porre rimedio.