Sfoglia il Catalogo feltrinelli038
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 281-300 di 10000 Articoli:
-
Il (sotto)suolo e l'immaginario
"Non è che l'uomo non abbia cercato di pensare come potrebbe essere il sottosuolo. Mito e scienza, leggenda e osservazione, paura e curiosità si intrecciano in questi pensieri in modo affascinante."""" (Salomon Kroonenberg) Questo volume raccoglie gli atti del convegno internazionale Urbinoir 2013: """"SubUrbinoir: Il (sotto)suolo e l'immaginario"""" tenuto il 27-28-29 novembre 2013 presso il Dipartimento di Studi Internazionali dell'Università di Urbino. L'insieme dei saggi qui proposti rappresenta un vivace scambio interdisciplinare sul modo in cui le scoperte scientifiche influiscano sull'immaginario popolare e come l'immaginazione culturale abbia delle ripercussioni sulla formulazione dei risultati, partendo dall'idea che il tutto è espressione di cultura come complesso di conoscenze, competenze o credenze che caratterizzano un'età, presente o passata. Un ruolo importante è stato dato alla geologia sia come fonte di ispirazione per l'immaginazione che come limite all'immaginabile, dando spazio anche alla storia e all'impatto del dibattito sul tema della creazione della Terra." -
Gioventù di piombo
Negli anni settanta, tra i migliaia di ragazzi che scelsero di impugnare le armi, molti si unirono alle Brigate Rosse, segnando indelebilmente la loro vita e la storia italiana. Ma chi erano i brigatisti? Quale immagine di sé volevano trasmettere all'esterno? Quali nemici credevano di dover combattere? Qual è stato il loro rapporto con la violenza e con la morte? Nel volume, oltre ad analizzare le cause che hanno portato, tra gli anni '60 e '70, alla nascita della lotta armata nel nostro Paese, l'autore indaga l'autorappresentazione e la rappresentazione dei brigatisti. Attraverso l'analisi dei documenti ufficiali delle Brigate Rosse, vengono delineate così una serie di figure che evidenziano i diversi aspetti dell'essere un brigatista. L'autore, mettendo in luce lo stile di vita dei militanti, si sofferma inoltre su come questi si presentavano al mondo esterno e come si volevano differenziare dagli altri gruppi della loro stessa area politica. Uno studio puntuale e per molti versi innovativo, che mira a riaccendere i riflettori su un periodo storico sofferto e ancora parzialmente incompreso. -
Sguardi storici sull'educazione dell'infanzia. Studi in onore di Mirella Chiaranda. Ediz. multilingue
Il volume raccoglie una serie di contributi di studiosi italiani e stranieri che affrontano dal punto di vista storico e pedagogico il tema dell'educazione dell'infanzia. Alcuni studi tracciano un bilancio sulla ricerca pedagogica e sulla ricerca storiografica in questo settore, allargando l'orizzonte ad una prospettiva europea. Altri saggi approfondiscono aspetti particolari: da vari contesti istituzionali a differenti strumenti educativi a molteplici figure di educatori e di educatrici. Una particolare attenzione viene riservata alle donne e ai modelli di educazione femminile realizzati in contesti famigliari o scolastici, in momenti storici diversi. -
Parole e questioni dell'educazione
Questo volume, redatto in coerenza con i principi e i valori dell'antropologia pedagogica personalista a cui si ispirano i diversi autori coinvolti, è prevalentemente destinato agli studenti universitari che per la prima volta si accostano alla Pedagogia. Il testo, difatti, intende introdurre allo studio delle Istituzioni di pedagogia, centrando l'attenzione sulle parole e sulle questioni fondamentali del sapere e della riflessione ad essa correlate. In questa prospettiva, seguendo l'ordine dei contributi che lo animano, si sofferma sulle nozioni di educazione e formazione, su alcune istituzioni, sottolineature ed ""emergenze"""" educative, sull'idea guida di educazione permanente, sul concetto stesso di pedagogia, così come sulla sua configurazione scientifica, e sulle competenze dell'educatore."" -
Tolentino 2-3 maggio 1815. La fine del sogno italiano di Gioacchino Murat
Dal 2 al 4 maggio 1815 si combattè tra Tolentino e Macerata la battaglia decisiva per le sorti del Regno di Napoli e del suo sovrano Gioacchino Murat. Nella valle del Chienti si concluse, nei fatti, il generoso ma velleitario tentativo del cognato di Napoleone Bonaparte di difendere il territorio italiano dal ritorno delle antiche dinastie dell'ancien régime. La battaglia di Tolentino segna il culmine della campagna d'Italia del 1815 e costituisce lo spartiacque tra le guerre napoleoniche iniziate venti anni prima e le lotte risorgimentali che da lì a qualche anno sconvolgeranno la penisola italiana. L'autore, con questo suo lavoro, intende fornire un utile contributo alla storiografia militare attraverso la ricostruzione puntuale delle fasi cruciali dei combattimenti e dei luoghi in cui essi si svolsero. -
La pedagogia speciale come scienza delle mediazioni e delle differenze
Questo libro studia in modo ampio la pedagogia speciale come scienza delle mediazioni e delle differenze; una pedagogia dell'incontro, dello sviluppo e dell'inclusione sia in ambito scolastico che sociale. Il testo parte da una riflessione sulle basi epistemologiche di questa disciplina che nasce e si sviluppa nel lavoro con soggetti con bisogni speciali, nello specifico soggetti con disabilità, e si allarga ultimamente a questioni sensibili e delicate come le differenze culturali, le difficoltà di apprendimento e le problematiche della complessità della gestione dei processi di apprendimento in situazioni sempre più complesse. Ricostruisce il quadro storico-culturale dell'evoluzione della disciplina, presenta le metodologie e le pratiche pedagogiche inclusive, parla della didattica come processo vivo che mira a favorire gli apprendimenti e l'espressione delle potenzialità di tutti gli alunni, si occupa della cittadinanza attiva dei soggetti considerati come 'diversi'. Non ultimo il libro offre un panorama dei rapporti della pedagogia speciale (in una prospettiva fortemente interdisciplinare) con le altre scienze come la psicologia, la psichiatria, le neuroscienze, la filosofia... -
Le mani sul cuore. Pedagogia e biopolitiche del lavoro
Questo volume pone a tema pedagogico i recenti cambiamenti occorsi al lavoro e, in particolare, prende in considerazione il rapporto tra lavoro produttivo industriale e biopolitiche del lavoro. Si propone, pertanto, di intavolare un discorso scientifico centrato sulla spinta post-fordista in direzione dell'autoalienazione del soggetto che lavora e sulle ricadute sulla sua educabilità, intessendo una trama argomentativa che sollecita l'avvertimento di varie problematiche di tipo antropologico, etico, sociale e formativo alla cui soluzione è chiamato a concorrere il mondo pedagogico a vario titolo. Focalizzato sulla mutazione del capitalismo e sulle strumentali distorsioni di un agire che tende a ""mettere al lavoro"""" l'integralità delle risorse e delle relazioni umane, il testo, in definitiva, mira a promuovere una cultura educativa del lavoro come della vita, alimentando le ragioni di un'economia per le persone."" -
Sociologia della formazione. Mente imprenditoriale e cuore sociale. Le grandi opportunità dell'economia sociale
Tema di questo libro è l'economia sociale. L'autore ce la delinea, in modo chiaro e convincente, come l'aspirazione non tanto segreta di tutta la scienza economica dai suoi esordi settecenteschi fino ad oggi quanto come l'orizzonte, necessitato ed ormai ineludibile, degli attori economici dell'attuale momento storico. La sua tesi è che se non vogliamo che le disuguaglianze sociali, già intollerabili, crescano ancora di più e la salute della Terra venga definitivamente e irrimediabilmente compromessa, occorre che le attività economiche diventino, ovunque e da subito, socialmente ed ecologicamente compatibili, rispettose dei diritti umani e delle compatibilità ambientali, oltre che dei diritti delle future generazioni. Obiettivo, questo, che può essere assicurato, secondo lui, solo da quell'economia sociale di mercato che l'Unione Europea, coniugando la tradizione del cooperativismo democratico-socialista con il principio di sussidiarietà del cattolicesimo del primo Novecento, sta attivamente e concretamente diffondendo fra gli Stati membri. -
Le Marche e la grande trasformazione (1954-1970)
Tornante fondamentale della storia d'Italia, il quindicennio compreso tra il 1954 e il 1970 segna, per le Marche, il momento in cui, superate le principali dinamiche legate al dopoguerra, la regione si trova ad affrontare una modernità incombente che non può più essere procrastinata. Ma quale veste e quali connotazioni assume la cosiddetta ""grande trasformazione""""? Caratteristiche e contraddizioni di un periodo storico circoscritto ma molto denso sono analizzate in questo volume, sesto capitolo di un ampio progetto dedicato alla """"Storia delle Marche nel XX secolo"""", in cui si pongono le premesse per quegli esiti che giungeranno a maturazione nell'ultimo trentennio del Novecento. I diciassette autori di questo tomo affrontano, ciascuno dal proprio punto di vista, il racconto di questo decisivo momento di svolta in cui le spinte al mutamento che hanno attraversato tanto la politica quanto la società marchigiana hanno dovuto fare i conti con le altrettanto tenaci forze della continuità che, in una regione come le Marche saldamente ancorata alla tradizione e plurale per definizione, sono sempre state significative."" -
La zona desolata. La letteratura al confine tra cittadini e potere
Non di rado, istituzioni governative nazionali o sovranazionali sembrano imporre alle comunità decisioni politiche ed economiche, escludendole di fatto da una riflessione partecipata, accessibile e condivisa. In questo contesto, anche la letteratura può giocare un ruolo importante nel preservare un approccio ecologicamente corretto al nostro essere cittadini del mondo. Wikileaks o gli archivi di Snowden hanno fatto scalpore per avere rivelato ciò che qualcuno voleva rimanesse segreto; ma quando la letteratura gioca un ruolo simile ci dà, oltre all'informazione, anche l'ispirazione per affermare la nostra differenza e originalità come cittadini capaci di pensiero indipendente. Con questo scopo, la scrittrice canadese di origine ucraina, Janice Kulyk Keefer ha riscritto un classico del Novecento (La terra desolata di T.S. Eliot) non solo per ricordare e rileggere gli scontri accaduti nella città di Québec in occasione del terzo Summit delle Americhe (aprile del 2001), ma anche per stimolarci come cittadinanza attiva. La sua Zona desolata, che molto deve anche alla Disobbedienza Civile di H.D. Thoreau, aiuta così, partendo dal particolare, a riflettere su questioni universali. -
L' abbraccio del mare
Il libro vive nella stessa dolente fatica la dolorosa avventura della partenza e il dolore della costrizione nell'abbandono di terra, casa e famiglia. C'è lo stesso smarrimento in Alfio che lascia la sua casa tra le colline marchigiane, in Muali che dal Ghana cerca il riscatto di sé dopo l'orrore, fino ad Omar che schiacciato nel sottofondo di un tir respira la paura... E infine Iuria che viene dall'Est lacerata nel dualismo del migrante. Il mare sarà l'accoglienza, la distesa infinita oltre l'orizzonte diventa infine l'abbraccio catartico del perdono e dell'identità ritrovata. -
La maestra con la valigia. C'era una volta Lupaiolo...
"La maestra con la valigia"""" è un percorso autobiografico, a ritroso nel tempo, di una giovane e appassionata insegnante alle prime armi che, agli inizi degli anni Sessanta, opera nel piccolo borgo di Lupaiolo, ora cancellato dalla cartina geografica. Ed è proprio dalla scomparsa di quel pugno di case che nasce il bisogno di far rivivere i ricordi di quella esperienza, sempre coltivati ed accarezzati con amore. Scorrendo queste pagine il lettore assapora il gusto fresco e genuino di quegli anni e di quei luoghi. È in una dimensione di vita così essenziale che emergono con forza valori quali gli affetti, il lavoro, il senso della comunità, la tenacia, la voglia di crescere... Un messaggio d'amore, in fondo, anche per le nuove generazioni." -
Librodroga
Librodroga è una passeggiata attraverso gli studi di creatività e sulle scienze cognitive applicate alla letteratura svolti finora in tutto il mondo per riflettere su quanto sia necessario conoscere il nostro cervello per una piena comprensione delle capacità umane e l'importanza della lettura come accrescimento del nostro bagaglio mnemonico esperienziale utile al problem solving. La lettura, fino ai limiti della dipendenza da mondi fittizi, è il motore della coscienza e dell'intelligenza umana. -
Edmond Jabès. La dimora e il libro
"Jabès scrittore e poeta tra i più liberi e autentici della letteratura francese del nostro Novecento. Testimone ma mai giudice della naturale catastrofe dell'uomo, lavora per un recupero: non per 'creare' secondo la leggenda antica ma per tenere accesa la luce della nostra coscienza: così forte e così umiliata."""" (Carlo Bo) """"Che cosa significa appartenenza? La 'Narrazione' in Jabès è 'tradizione', è lingua di una appartenenza e, la 'domanda' come interrogazione è il trasferimento del nomadismo nella scrittura..."""" (Gianni Scalia) """"Tutti i razzismi nascono dal misconoscimento dello straniero che ciascuno è a se stesso. Jabès, ebreo senza religione e senza comunità, sente con angoscia la condizione del palestinese, nomade, senza patria, esiliato dallo stesso esilio."""" (Antonio Prete)" -
Il cocciaro del papa. Storia di una famiglia di mercanti ebrei
Una famiglia con una storia millenaria alle spalle. Un'attività commerciale umile e preziosa al tempo stesso. I limentani sono ""cocciari"""", fabbricanti di stoviglie, e da sempre, fin dai tempo dell'avo Leone, coltivano un rapporto speciale con il Papato. Dal 1870 a oggi i Papi hanno mangiato nei loro piatti ed è questo legame fatto di ceramiche raffinate che ha portato David a farsi promotore di un incontro che ha cambiato per sempre i rapporti tra il Vaticano e la comunità ebraica mondiale."" -
Elogio della puntualità
Essere puntuali non è solo un gesto di educazione ma uno stile che racchiude una precisa visione e filosofia di vita. Nel corso del libro gli autori analizzano, tra il serio e il faceto, la fenomenologia della puntualità, dalle giustificazioni più improbabili ricevute per scusarsi dei ritardi, alle reazioni delle persone di fronte alla puntualità. Si scoprono così l'ossessivo, il cialtrone, il sistematico... in una carrellata di personaggi che reagiscono ognuno a proprio modo. Qual è il costo sociale della non puntualità? Quali le conseguenze di un ritardo e i pensieri durante l'attesa? Sono solo alcune delle domande a cui gli autori hanno cercato di rispondere nel corso del libro che vuole essere di conforto per chi, almeno una volta nella vita, si è trovato a dover aspettare una persona in ritardo. -
Il silenzio dopo la neve. Il sogno di una giovane sciatrice uccisa da una pasticca
Kristel è una bella ragazza entusiasta della vita, nata a Clusone, nel cuore delle Alpi Orobiche, il 28 marzo del 1989. Gira sempre con una macchina fotografica in borsa perché, come lei stessa afferma, ""ogni giorno c'è sempre qualcosa che merita di essere ricordato"""". La sua allegria è contagiosa ed è circondata da amici. Ama le sue montagne e soprattutto lo sci. Per questo sport è disposta a compiere qualsiasi sacrificio e il suo talento le regala enormi soddisfazioni Nell'aprile del 2008 accade un fatto drammatico, Kristel muore dopo aver assunto una pasticca di ecstasy. Una tragedia destinata a cambiare per sempre la vita della sua famiglia e non solo. Vita e morte, per uno strano destino, s'incrociano all'interno di una storia destinata a sollevare domande che difficilmente potranno mai trovare risposta."" -
Vittoria. Una storia degli anni settanta
Vittoria vive l'infanzia e l'adolescenza negli anni Settanta del Novecento, segnati da un violento scontro ideologico. Fin da bambina s'imbatte nella fiamma del Msi, il simbolo, l'insegna, dello strano mondo alternativo frequentato da suo padre, un cenacolo di amici per i quali il fascismo non era il male assoluto, l'unica misteriosa novità di un'esistenza piccolo borghese trascorsa a Roma, in un affollato condominio del quartiere Marconi. Un'eredità pesante, quella dell'appartenenza a una famiglia missina, che Vittoria si trascina dietro nei burrascosi anni del liceo, nell'attivismo alla sede del Msi di Colle Oppio fino al tragico epilogo della strage di Acca Larenzia. -
Oltre gli occhi
Mattia Deodati è un uomo che ha tutto dalla vita fino a quando il destino non gli porta via ciò che per lui è più importante. Così, decide di privarsi di ogni altra cosa, di tutto ciò che lo lega a una vita che non ha più senso. Parte per un viaggio, oltre ogni logica e schema, una fuga che lo porti il più lontano possibile per provare ad annullare la sua esistenza, sperando di perdere anche i ricordi. La cancellazione di un passato già vissuto attraverso la creazione di una nuova vita basata solo su se stesso. Per farlo dovrà raggiungere un luogo dove non esiste nulla e cambiare tutto di sé, perfino il proprio aspetto, imparare a sopravvivere combattendo contro la natura, vivere di ciò che può produrre e procurarsi solo con le proprie mani. Fino a quando, inattesa, nella sua seconda vita appare una persona che gli restituisce le emozioni ma anche la paura di dipendere da qualcosa che non si può controllare. -
Giacomo Casanova. Manuale per non finire tra le braccia di uno come me
In questo testo Casanova enuncia un principio importante: quel sottile equilibrio che ha retto il rapporto sociale fra uomini e donne negli ultimi millenni si basa su un assunto di base su cui è fondata la storia: la donna non ha piena consapevolezza di sé, delle proprie potenzialità, delle proprie dinamiche. L'uomo, quando ha preso il potere dopo l'epoca matriarcale, parecchi millenni fa, ha fatto di tutto per convincere la donna di essere ciò che l'uomo voleva, e ce l'ha fatta. Questo testo può contribuire decisamente a far avere a molte donne consapevolezza, conoscenza, pienezza di sé. Chi meglio di Giacomo Casanova può spiegare a una donna come non disperdere una vita con uomini che non valgono la pena?