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I fumetti che hanno fatto l'Italia. Breve storia dei comics nel Bel Paese
Hanno incendiato le anime, condizionato il costume e annunciato rivoluzioni. Altro che armi di distrazione di massa, i fumetti hanno fatto la nostra storia accompagnando i mutamenti della società. Dal fumetto erotico, primaria fonte di alfabetizzazione sessuale dei giovani italiani, agli impresentabili personaggi col kappa, sessantottini ante litteram, gli eroi d'inchiostro hanno interpretato il Novecento più efficacemente di tanti saggi dal retrogusto pedagogico. Dagli eroi in camicia nera ai poster epici di Frazetta, da Topolino, divo a stelle e strisce, al topo di fogna di Jack Marchal, da Ranxerox di Tamburiniai personaggi cattivi di Pazienza, i fumetti, a lungo osteggiati dalla critica militante e dai sacerdoti delle ideologie, ora concorrono persino a premi letterari e i supereroi trionfano sul grande schermo. Valeva la pena, tuttavia, che la nona arte rinunciasse al gusto della provocazione per entrare nel salotto buono della cultura? Se amate coltivare dubbi, questo libro ha qualcosa da dirvi. -
Emilia Romagna segreta
"Emilia Romagna Segreta"""" non è semplicemente una guida ma un occhio a caccia delle bellezze e delle curiosità della regione. Quelle dimenticate, sommerse dalla polvere del tempo. Quelle leggendarie, che pur poggiano su qualche fondo di verità. Quelle stranote, tanto scontate che le avviciniamo senza neanche più essere colpiti. In questo libro ci sono storia, arte, letteratura. I personaggi che hanno fatto grande la nostra terra. Ci sono i monumenti che da secoli definiscono il nostro skyline. I santi nati fianco a fianco con l'anticlericalismo. I capolavori e le piccole perle. Aneddoti che hanno fatto impazzire le gazzette dell'epoca. Ma soprattutto questo libro ha l'ambizione, alimentata da tutti i collaboratori, di essere un almanacco del nostro federalismo. Quello della bellezza e della diversità." -
Giornalismo, ritorno al futuro. Istruzioni per i nuovi giornalisti digitali
Come è cambiata l'informazione nella società contemporanea? Questo libro è una piccola storia della rivoluzione avvenuta nel mondo del giornalismo e un manuale di istruzioni scritto da un inviato di guerra per i nuovi reporter digitali. La religione della notizia è forse l'unico modo per sopravvivere ai cambiamenti in corso. -
Il senso nascosto delle ferite
Albino Torre, emigrato giovanissimo a New York nel 1928, torna per la prima volta nella natia Sapri dopo sessant'anni. L'occasione gli è data dal matrimonio della nipote Grazia, figlia di sua sorella Rachele, che ha anche un altro figlio, Saverio: giovane scapestrato e ribelle. Albino rivede luoghi e persone della sua giovinezza e, in particolare, incontra Beniamino, vecchio compagno di giochi, oramai gravemente infermo a causa di una malattia degenerativa. Esce molto scosso dall'incontro e inizia a ricordare il suo lontano passato: il viaggio della speranza verso l'America, il difficile ambientamento nella New York della Grande Depressione, il contatto con la malavita, la rottura dei rapporti con il severo padre. Alla fine del viaggio nella memoria, Albino si rende conto che è arrivato il momento di fare i conti con il suo ingombrante passato. Decide pertanto di trascorrere qualche giorno nella non lontana Sicilia. Lo accompagnerà Saverio con cui avrà un violento scontro generazionale che, alla fine, lascerà emergere la vera natura del ragazzo e svelerà finalmente al lettore il senso nascosto delle ferite. -
I segreti della cucina dell'Emilia Romagna. Storie del cibo e della tradizione
Una terra di maiali e di sfogline. Di piatti poveri inventati da un popolo che non riusciva a mettere insieme il pranzo con la cena. Trasformati da cuochi coraggiosi in cover più orecchiabili (e, soprattutto, più digeribili) dell'originale. Di vini che fanno impallidire bianchi, rosati e rossi solo in apparenza più titolati mettendoli al tappeto per ko tecnico. ""Emilia Romagna segreta in cucina"""", curato da Stefano Andrini, racconta con lo stile del romanzo la grande epopea del mettersi a tavola che in regione non è mai solo una necessità ma anche un piacere. Chef, sindaci, comici, nonne, giornalisti: tutti insieme appassionatamente per ricordare ai lettori che l'Emilia Romagna del cibo emana fragranze diverse. Ma sotto il segno di un'unica grande griffe."" -
Aboliamo il cristianesimo!
Dei “classici” non ne possiamo più. Non ne possono più neanche loro, in realtà, i “classici”, a essere chiamati “classico”. L’etichetta “classico”, in effetti, ha qualcosa di funereo, di uggioso e strangolato: quando vuoi disinnescare la potenza esplosiva di un testo, basta confinarlo nel limbo dei “classici”. Desiderandone tacitamente l'oblio. Per questo, i “Classici in rivolta”. Una collana che si rivolge a chi cerca testi e autori che mettano finalmente in discussione il lettore, che lo corrompano con la meraviglia. In rivolta contro la catena di montaggio editoriale che semplifica fino all'analfabetismo i propri straordinari cataloghi. In rivolta contro chi pensa che la letteratura sia utile a bonificare anime pie. La letteratura crea, invece, uomini in rivolta, una brigata di rivoltosi. Buona resistenza. -
L'Italia degli scioperi. Viaggio nel mondo dei servizi tra anarchia e speranze di cambiamento
Metropolitane bloccate, Colosseo chiuso per assemblea, vigili che “disertano” in massa: è l’Italia degli scioperi selvaggi. È possibile difendere meglio i cittadini-utenti? In questo libro Roberto Alesse, ex Presidente dell’Autorità di garanzia per gli scioperi nei servizi pubblici essenziali, spiega come trovare un buon equilibrio fra diritto al lavoro e diritto ad usufruire di servizi efficienti. -
Come funzionano le leggi elettorali. Piccolo manuale delle regole del voto in Italia e nel mondo
Mattarellum, Italicum, Porcellum, Consultellum, proporzionale, maggioritario: una selva inestricabile di sigle astruse ed ammiccamenti che commentatori e politici si lanciano dalle pagine dei giornali e dall’etere. Eppure le leggi elettorali sono lo strumento fondamentale con cui la democrazia misura la sua efficienza. E, come raccontavano i vecchi professori di diritto Costituzionale, un sistema elettorale funziona se ogni cittadino può, con i suoi mezzi, comprenderlo fino a risalire ai conteggi che determinano l’assegnazione dei seggi. Forse non sarà proprio così. Forse una certa complicatezza negli algoritmi è inevitabile. Una cosa, però, è certa: quanto più le regole per eleggere diventano argomento per “iniziati” e si allontanano dai cittadini, tanto più si allontana la pratica di una partecipazione consapevole. Questo libretto, svelto e sintetico, che spiega come funzionano, in Italia e nel mondo, i sistemi elettorali, con parole semplici ed essenziali, vuole essere un piccolo gesto anarchico. Un atto di ribellione contro l’analfabetismo politico di ritorno. Che spesso strangola anche la stessa politica. -
Leggere il romanzo contemporaneo. Come diventare lettori consapevoli
Giungere al centro del romanzo è l’obiettivo ultimo, e forse irraggiungibile, del lettore consapevole. Ci si arriva per gradi, con una penetrazione lenta e progressiva, che conduce sempre più vicino al senso profondo della scrittura narrativa. A partire dalla periferia di una lettura emozionale o di superficie, propria del cosiddetto Lettore Empirico, fino alle competenze più raffinate del Lettore Modello, l’autrice conduce alla conquista graduale delle strategie di lettura del romanzo contemporaneo, educando alla ricerca di un incontro personale e meditato con il romanzo di oggi. E al termine del saggio, se vuole, il lettore potrà cimentarsi nel duplice gioco della lettura-scrittura, per divertirsi con parole e frasi, come i grandi autori della letteratura del Novecento contemporaneo. -
Giuseppe Berto, Antonio Delfini. Scrittori controcorrente
Personaggi diversi ma uniti dalla riluttanza verso qualsiasi tipo di compromesso politico e letterario, Giuseppe Berto e Antonio Delfini sono i perfetti scrittori controcorrente. Il primo, odiato dai salotti letterari per aver rifiutato il presunto primato del marxismo sulla cultura degli anni '60, per Massimo Fini fu «lo scrittore più stroncato d'Italia». Non gli furono sufficienti, per essere celebrato, i prestigiosi premi letterari vinti e le centinaia di migliaia di copie vendute. Al secondo, invece, non è toccato analogo successo ma ha avuto ciò che in parte è mancato a Berto: il consenso dei lettori influenti (Pasolini, Montale, Natalia Ginzburg e Giorgio Agamben tra gli altri). Entrambi hanno saputo dare una lettura fuori dagli schemi degli anni tragici del nostro paese: il ventennio, il conflitto mondiale, la guerra civile, la contraddittoria ricostruzione. Ed entrambi meritano di essere riscoperti. -
Tramonti. Un mondo finisce e un altro non inizia
Sembra finire un'epoca e si dichiarano dissolti tutti i mondi in cui abbiamo vissuto e creduto: il pensiero e la carta stampata, le religioni e le loro chiese, la storia e il suo racconto, la politica e i grandi movimenti, i territori, i popoli e le famiglie, la cultura e la natura. Tutto sembra sgretolarsi e naufragare, perdere senso e consenso, ma nulla sorge al loro posto, solo un magma mutevole e indefinibile, un mondo senza confini e pieno di pseudo-simulacri che credono di essere al centro dell'universo: un pulviscolo di egoismi cosmici in un mondo spaesato. Non è la fine del mondo, come non c'è mai stata la fine della storia; semmai è la fine di un mondo, come è accaduto altre volte. Stavolta però manca il fervore degli inizi, manca l'accenno al nuovo che non sia solo la decomposizione del vecchio o l'emancipazione dal passato. Siamo ancora alla teofania della liberazione. E poi cosa viene, cosa accade? -
Brexit. La sfida. Il ritorno delle nazioni e della questione tedesca
Il volume ha l’obiettivo di illuminare, attraverso opinioni originali e controcorrente, l’altro lato possibile del voto per la Brexit, dopo il quale in Europa è prevalsa un’opinione ostile e di condanna delle scelte del popolo e del governo britannico. Su tutto questo, la distanza tra popolo ed “esperti”, tra cittadini ed establishment, appare sempre più marcata. In sottofondo, c’è l’antica e mai risolta antinomia tra un mondo anglosassone storicamente capace di scommettere sulla libertà, sulla competizione, sul confronto, e una consolidata tendenza dell’Europa continentale a costruire sistemi politici ed economici consociativi, bloccati e rigidi. In palio non c’è solo il nuovo equilibrio che si verrà a creare tra Londra e Bruxelles, ma anche la capacità di cogliere l’occasione per ridiscutere le regole europee, per costruire alleanze dinamiche e intelligenti, salvo altrimenti accettare come destino irreversibile il predominio franco-tedesco. -
Non chiamateli kamikaze. Dai Cavalieri del vento divino ai tagliagole dell'Isis
Negli anni successivi alla tragedia dell’11 Settembre uno dei termini più utilizzati dai media in occasione di nuovi attentati terroristici è stato kamikaze. Un chiaro esempio di metonimia fuorviante. Nella lingua giapponese significa Vento Divino, il leggendario tifone che si dice abbia salvato il Giappone dall'invasione mongola del 1281. Le formazioni suicide ideate dall'ammiraglio Takijirō Ōnishi durante la Seconda Guerra Mondiale erano invece chiamate tokkōtai (Corpo Speciale d'Attacco) e per natura storica, antropologica, religiosa e bellica sono ben lontane dal concetto moderno di attacco suicida, specie di matrice islamica. Per gli integralisti sono shuhadā, testimoni della fede, mentre per i nipponici sono jibaku tero, terroristi autoesplodenti. Con lo scopo di mettere ordine nella percezione del fenomeno, il libro traccia un solco netto nella natura dei vari guerriglieri suicidi succeduti nel tempo. -
Pensiero liberale moderno. Un manifesto in divenire
Un manifesto per avviare la ricerca del pensiero liberale moderno. Un percorso di riscoperta dei valori e dei principi sempre validi del pensiero liberale per evidenziarne e potenziarne l’attualità nell’odierno contesto sociale, culturale e, quindi, anche politico. Un manifesto in divenire realizzato dal Centro Studi del Pensiero Liberale che fornisce al lettore l’approccio metodologico della ricerca riuscendo a stabilire il concetto di libertà e presentandone il punto di partenza del percorso di ricerca rappresentato dalle tre libertà ritenute fondamentali: la libertà di essere, la libertà di pensare e la libertà di scegliere. Un libro che nasce dall’attività del Centro Studi del Pensiero Liberale con l’obiettivo di coinvolgere, contagiare e chiedere impegno a tutti coloro che sono convinti che l’Italia abbia bisogno di ripartire dai valori liberali. -
Tutti contro Salvini. Come la sinistra ha trasformato il leader della Lega in nemico numero uno
Le accuse di nazismo. Gli anatemi dei sacerdoti di “frontiera” durante la Messa della domenica, le condanne morali degli intellettuali tra “manifesti”, editoriali e copertine. E poi l’assedio con la violenza e le minacce dei centri sociali durante appuntamenti pubblici. I fantocci impiccati. L’attacco costante e febbrile a Matteo Salvini è diventato oramai il principale alito di esistenza di una sinistra che, nelle sue varie anime, ha fallito la propria missione sociale, ricondotta alla scommessa in un multiculturalismo ovunque disastroso. Rifiutata dal corpo elettorale, annebbiata dall’idolatria verso il feticcio dell’immigrato, rispolvera un ormai logoro mito della “Resistenza” cadendo nella peggiore delle contraddizioni: predica apertura e indulgenza verso “il diverso”, ma inonda di odio cieco l’avversario politico, cui rivolge il più definitivo degli auspici: l’emarginazione pubblica, la distruzione politica e, desiderio recondito, quella fisica. -
La tempesta perfetta. La politica italiana raccontata alle multinazionali che investono nel nostro Paese
Dalla fine della XVII Legislatura ai primi cento giorni del nuovo Governo. Vincitori e vinti della “tempesta perfetta” che lo scorso 4 marzo ha stravolto l’Italia, ridefinendo la geografia del voto e soprattutto i rapporti di forza fra gli attori della politica. Uno sguardo retrospettivo ai primi mesi della XVIII Legislatura, per tracciare la traiettoria del Paese e provare a immaginare come proseguirà negli anni a venire. -
Comprendere l'immigrazione. Prontuario per affrontare la crisi migratoria in Europa
“Guerra”, “crisi”, “disastro”: ogni giorno veniamo bombardati con queste parole dal costante flusso di notizie, e ogni volta che le ascoltiamo esse perdono efficacia. Secondo Váklav Klaus, ex-Presidente della Repubblica Ceca, e Jiří Weigl, orientalista e collaboratore di lunga data di Klaus, questo è uno dei motivi per cui l’attuale crisi migratoria non viene più percepita come una minaccia alla sicurezza e alla stabilità sociale ed economica dell’Europa. In un’analisi schematica ma attenta delle cause e delle potenziali conseguenze dell’attuale flusso di migranti verso il vecchio continente, gli autori spiegano per quale motivo la crisi migratoria non vada presa sottogamba, ma anzi frenata e considerata una vera e propria sfida al futuro dell’Europa prima che possa sfociare nella diffusione irreversibile di estremismi e atti di violenza. -
Riformare l'euro. Idee e proposte per l'Europa del futuro
L’Europa ci ha tradito. Il sogno di una comunità che rispetta le diversità ma riesce allo stesso tempo a soddisfare in modo unitario i crescenti bisogni dei cittadini sembra sempre più lontano. Il volume, attraverso l’analisi di pregiudizi, luoghi comuni e falsi miti, intende affrontare le proposte d’uscita dall’Euro e del recupero della sovranità monetaria nazionale da un’altra prospettiva, cercando di evidenziarne i limiti. Rinunciare all’Euro potrebbe infatti sembrare la soluzione più semplice ma in realtà non risolverebbe il vero problema dell’Europa attuale, dove il mancato completamento delle sue iniziali promesse d’integrazione economica, sociale e politica ha portato a una struttura di governance intergovernativa fondata solo su vincoli e imposizioni, incapace di far fronte all’evoluzione dei rapporti di forza internazionali e alle dinamiche di crescente interdipendenza. -
Europa sovranista. Da Salvini alla Meloni, da Orbán alla Le Pen
Negli ultimi anni in Europa è avvenuta una crescita esponenziale del consenso dei partiti e movimenti sovranisti. Il termine sovranismo è stato utilizzato sempre più di frequente nel dibattito pubblico, a volte con cognizione di causa ma spesso erroneamente come sinonimo di populismo o per screditare i leader e le forze che appartengono a quest'area politico-culturale. L'Italia, con il governo Lega-M5S, rappresenta un laboratorio politico grazie all'alleanza tra un partito sovranista e un movimento populista, ma a livello europeo sta nascendo un'internazionale sovranista che raccoglie le principali forze anti-establishment del continente. L'autore analizza la linea politica e l'ideologia dei partiti sovranisti europei sottolineando i punti in comune ma anche i particolarismi e le differenze che caratterizzano una galassia in forte espansione. -
Notre Dame brucia. L'autodistruzione dell'Europa
"L'Europa sta andando in fumo come l'impalcatura di Notre Dame, quella """"impalcatura della civiltà"""" di cui parlava lo scrittore Paul Bowles. I francesi quella sera hanno pianto, mentre un grande incendio stava per distruggere la grande cattedrale di Parigi. Ma cosa piangevano? La fine di un capolavoro artistico? Di una opera architettonica? O forse di una parte di loro stessi, l'immagine di una civiltà post-cristiana in frantumi? La civiltà è sempre un paradosso. Anche se ha radici profonde, soltanto un sottile rivestimento la separa dal caos. E una civiltà senza identità e demografia come la nostra non ha futuro e si sbriciola come la guglia di Notre Dame. È il nostro mondo di domani. Un mondo senza bambini, di immigrazione e di crisi della civiltà. Possiamo ricostruire il World Trade Center. Non possiamo ricostruire Notre Dame""""."