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Presenza reale
Libro candidato da Sergio Giovine al Premio Strega 2022Don Giacomo Catta, giovane sacerdote d'una sperduta parrocchia della Maremma toscana, chiede di entrare in clausura. È il 2013, l'anno della rinuncia di Benedetto XVI e dell'inizio del papato di Francesco I. Don Giacomo viene però trasferito nel seminario di Énfola, immenso edificio in riva al mare Tirreno, quasi un'arcana fortezza addossata alla scogliera, sospesa al limite del reale. Questo luogo semideserto diventerà per lui una sorta di limbo spiritico, una cella senza uscita popolata di presenze erranti tra la penombra delle stanze e la lucentezza del paesaggio. L'autore affida ai colori del calendario liturgico il compito di scandire la narrazione nella quale gli eventi vissuti non sono distinguibili dalle allucinazioni, i personaggi reali da quelli immaginari, i vivi dai defunti, le anime dai corpi, la dottrina dal delirio.Proposto da Sergio Giovine al Premio Strega 2022 con la seguente motivazione:«La presenza cui fa riferimento il titolo di questo romanzo è un'assenza, è un cadavere: il cadavere di Dio. Inevitabile pensare alla ""morte di Dio"""" e al """"lezzo di putrefazione"""" di cui ha parlato Nietzsche. Ma non è Nietzsche e neppure un filosofo il protagonista della vicenda qui narrata. È un povero prete disperato (la sua è vera e propria desperatio dei) che si crocifigge da sé in un'esperienza di mortificazione e di autodistruzione senza catarsi. La sua Via Crucis è una specie di cenosi in cui lo spirito si risolve in delirio e la trascendenza in una insensata fermentazione della materia. Questo penoso attraversamento """"da nulla a nulla"""" è compiuto dall'autore con rara lucidità di sguardo e grazie a una scrittura che non vagheggia trasfigurazioni o riscatti ma riesce ugualmente a far luce su tanto buio.»"" -
Le stregate
Le stregate, donne dall'ombelico chiuso, vivono separate dal resto della comunità di San..., piccolo paese racchiuso tra monti e colline, dove il ritmo della vita quotidiana è scandito dalle fasi della natura. Una mattina, con i profumi della primavera, arriva un forestiero, un vecchio che va a vivere nella casa del noce. Quando i giovani del paese scoprono che sa leggere e scrivere, l'uomo diventa, attraverso la scrittura, il loro oracolo dell'amore. Così, mentre nell'aria aleggia il canto delle stregate, il rito della lettera lega gli amanti, fa sbocciare nuovi amori e risveglia quelle passioni mai sopite. Passato e presente si intrecciano tessendo una trama che, al di là di ogni aspettativa, porterà il caos nella placida vita del paese. Un romanzo-fiaba che, con un sorprendente epilogo frutto del potere della scrittura, sbaraglia ogni possibile intreccio amoroso. -
La notte che non si ripete
In quel luogo di periferia del dipartimento di San José, dove il buio della notte si ispessisce e confonde il contorno fisico delle cose, una ruota di eventi casuali e invisibili compie un giro completo e ogni cosa si incastra perfettamente con quella precedente. In poche ore, in una sola notte di sicuro irripetibile, per una qualche falla nella scrittura degli eventi, un oscuro disegno del destino fa sì che il timido Pablo il Gordo e gli altri personaggi del romanzo cambino attitudine e manifestino sentimenti inesplorati che generano piccole intuizioni e lasciano una sensazione di inquietudine. -
Enne
La vita di Nando e quella di Gabriele, che si conoscono dall'infanzia, scorrono su binari diversi, fra verità e inganno. Ma nella trama del loro presente è rimasto impresso il comune passato. Come in un labirinto di specchi, le fragilità dell'uno si trasformano in pura energia nell'altro, dimostrando che un essere umano vulnerabile, indifeso e spaventato può diventare meschino pur di non confessare la paura di trovare dentro e intorno a sé solo il vuoto. Romanzo introspettivo in cui, sul labile e mutevole confine tra realtà e surrealtà, due piani narrativi - presente e passato - si intersecano e alla fine, in una New York invernale, si ricongiungono. Al pari della vita dei protagonisti per i quali la realtà quotidiana è, come nel gioco degli scacchi, un arrocco in difesa di quel confine dai contorni incerti. I gesti diventano allora quelli estremi e anche la sincerità, l'atto più schietto o più disperato per accostarsi all'altro, si trasforma in un atto di egoismo. Per l'autore non ci sono eroi, né vincitori né vinti. E il futuro è una pagina bianca, ancora da scrivere. -
Fellini guarda il mare. Ciclovia Dolcespiaggia. In bici alla scoperta delle location felliniane nel Lazio. Vol. 1
Una guida sulle orme di Federico Fellini, una ricerca, un progetto di mobilità sostenibile per chi ama conoscere pedalando e pedalar pensando. La Ciclovia Dolcespiaggia nasce dalla collaborazione tra Romano Puglisi, scrittore di guide dedicate alla bicicletta, e Anna Longo, giornalista culturale. È il frutto del loro comune impegno per la tutela e la conoscenza delle bellezze di un territorio straordinario, il Litorale Romano, e della Riserva Statale che ne preserva natura e cultura. Nel primo volume, pubblicato proprio nei 100 anni dalla nascita del grande regista, si attraversa la fascia costiera a Nord di Roma, da Santa Severa a Fiumicino. Tra le delizie della campagna delle bonifiche, il fascino di antiche rovine e le torri costiere, gli autori riscoprono i luoghi scelti da Fellini per i suoi film, a cominciare dalla Dolcespiaggia di Passoscuro, baricentro ideale di questo lavoro e location de La dolce vita, che nel 2020 compie 60 anni. Buona 'cicloscoperta'! -
Cloni di Leonardo. Scritti su arte, umanesimo e tecnologia
Alla luce di concrete esperienze di didattica e di ricerca condotte negli ultimi anni, l'autore intende suggerire alcuni spunti di riflessione in difesa della storia dell'arte intesa come disciplina umanistica, i cui diversi indirizzi di metodo costituiscono una preziosissima e irrinunciabile eredità del nostro passato. Nei capitoli di questo libro, Occhipinti affronta il tema del difficile rapporto tra lo studio della storia dell'arte - storia di oggetti e di corpi, in rapporto con i luoghi e i contesti culturali più diversi - e le attuali tecnologie digitali che, avendoci abituato alla smaterializzazione di tutti i saperi, rischiano di produrre, tra giovani e meno giovani, una paurosa perdita di prospettiva storica sul nostro stesso passato e sul nostro presente, privandoci nel contempo di una consapevole visione del futuro. In un mondo sempre più dominato dalle logiche antiumanistiche del profitto e del mercato, il progressivo degrado culturale e sociale prodotto dalla nostra sconfinata fiducia nel progresso e nell'innovazione tecnologica reca con sé un urgente interrogativo: nella società del futuro, quale ruolo avranno gli umanisti e quali responsabilità dovranno assumersi? -
Nella testa di Luca
Può la mancanza di 24 fogli bianchi per stampante generare il caos fisico e mentale? Luca, dopo aver pubblicato con una piccola casa editrice due libri acclamati dalla critica e dal pubblico, accetta l'offerta di un editore famoso a livello internazionale. Ma il concatenarsi di imponderabili eventi provoca disastri e misfatti sul piano lavorativo e sentimentale. Una mattina di primavera, nei vicoli di Trastevere, Luca vede apparire davanti a sé Truman Capote che, in un susseguirsi di improbabili incontri notturni, amori surreali, tragicomiche corse sul motorino e padellate in testa, si autoeleggerà a suo mentore, diventando molto più di una grottesca proiezione della sua mente. Attraverso una narrazione che alterna il presente al passato, Alberto Fabi orchestra un romanzo che catapulta il lettore nella vita e ""nella testa di Luca"""" dove si scontrano conflitti e compromessi, sconfitte e appagamenti, segreti e rivelazioni."" -
Anima parvula
Oggi Dario è un prigioniero. Lo è del suo corpo a causa di una malattia, la Sclerosi Laterale Amiotrofica. Ciononostante, l'umorismo è il tratto dominante di questa raccolta di poesie. L'irruzione del comico nella vita, anche nei suoi aspetti più drammatici, è il segno di una vitalità che non vuole venire meno e che può anche essere declinata nei modi di una struggente autoironia. (Guido Caserza) ""I versi ci parlano di lui e ci danno, nel contempo, la possibilità di una nostra chiave di lettura. La poesia di Dario è polisemica. Ha mille colori, mille angolazioni."""" (Luca Valerio)"" -
Il libro delle voci dimenticate
Zoran, un reduce di guerra nell'ex Jugoslavia minato nell'integrità mentale, coltiva un rapporto di morboso possesso con la sorella. In un'Armenia sempre in conflitto con gli Azeri, l'ex prete Arsen soffre per i rovelli della fede e per le lacerazioni di un'individualità oppressa dal peso della Storia. Durante il conflitto nel Donbass, l'autista ucraino Yuri assiste alla trasformazione del suo Paese e vede i Russi, suoi vicini di casa, schierarsi sul fronte opposto della guerra. Descrivendo scenari diversi, ma al tempo stesso affini per simmetrie e tangenze riscontrabili nella storia della conflittualità fra i popoli, Riccardo Cenci fa fluttuare il lettore tra passato e presente per sottolineare quanto l'intolleranza possa insinuarsi nella vita di ognuno di noi fino a plasmarla. Un filo rosso lega il destino dei tre protagonisti, immersi loro malgrado in contesti bellici, offrendo materia di riflessione riguardo a temi di indubbia attualità. -
I miei primi 40 carati
Non vorrebbe mai dover transitare in una favela brasiliana, da solo e senza cellulare alle tre di notte. Ma tutto sommato neanche sceglierebbe mai di lavorare dietro la scrivania di una banca affollata in un mercoledì pomeriggio. Avrebbe voglia di trovarsi tra le braccia della donna che ama in uno splendido hotel di Parigi. Oppure preferirebbe essere tra le braccia mollicce della nonna che lo soffoca di amore in una cucina che odora di soffritto? Desidererebbe avere i superpoteri come Superman per poter salvare l'umanità. O forse si accontenterebbe di essere una persona semplice che beve una birra al bar ridendo con gli amici? Non sa chi vorrebbe essere o dove vorrebbe essere. E forse non lo saprà mai. Sa soltanto quello che è: un commerciante di pietre che nella vita si trascina dietro sempre un peso. Ma è un peso di pochi carati, prezioso e bellissimo. E questa è la sua storia. -
Mio padre voleva un maschio
"Mio padre voleva un maschio"""" nasce dalla necessità dell'autrice di mettere nero su bianco un disagio, o meglio, più disagi. L'oscurità dei propri conflitti interiori e del proprio vissuto, la volontà di guardare il buio dei suoi mostri, il coraggio di osservare e analizzare fragilità, paure e dolori. Dal silenzioso conflitto tra un padre e una figlia prende vita un viaggio nell'anima, catartico e purificatore, narrato facendo fluire i pensieri in modo continuo e solo apparentemente disordinato. Nelle pagine c'è la vergogna per un abuso, l'impotenza che si prova quando si riesce a vedere ma non si è in grado reagire, la solitudine di una figlia unica e l'incapacità di """"essere"""" senza l'accettazione di un padre, i disordini emotivi provocati da un genitore che esiste ma non c'è." -
Labirinto di specchi
I versi di Nichel scorrono liberi e fluiscono sulla pagina come le strofe di una canzone pop. Privi di strutture predefinite, come un monologo interiore, essi arrivano dritti al cuore del lettore, conducendolo attraverso un percorso labirintico in cui perdersi per poi ritrovarsi, rinnovarsi. È così che l'autore, tra poesie scritte al contrario e leggibili soltanto con l'ausilio di uno specchio, e grazie alle illustrazioni di Cecilia Fefè caratterizzate da tonalità surreali e gotiche, ci accompagna per mano nel suo labirinto. Un dedalo pieno di domande e insicurezze, permeato di mostri interiori e di dubbi, i più emblematici del nostro tempo. La poesia diviene, dunque, l'unica via percorribile attraverso la quale iniziare a liberare i nodi dell'intreccio per uscire dal labirinto, riscoprendo ciò che si nasconde dentro ciascuno di noi, quella parte più autentica e pura che, spesso, si cela dietro il riflesso di uno specchio, ma che attende soltanto di essere liberata. -
Un anno a giugno
Antifascisti attivi nella Resistenza e antifascisti nell'animo, fascisti incalliti o dubbiosi, i personaggi interagiscono con figure storiche reali, tenendo insieme l'eccezionalità di quel tempo e la normalità del quotidiano: la scuola, la difficoltà di trovare da mangiare, i primi amori e le inquietudini che troveranno una risposta solo decine di anni dopo. Romanzo corale ambientato a Roma in cui si susseguono le vicende di quattro famiglie che abitano in zone diverse della città. Il collante dell'intreccio narrativo sarà l'incontro con Stojil, un giovane slavo che, fuggito dal campo di concentramento di Alatri, arriva in città nei momenti convulsi successivi all'armistizio dell'8 settembre 1943. ""L'autrice, che già aveva dato prova [...] di sapere coniugare la scrupolosa ricostruzione degli eventi storici con la leggerezza della creazione narrativa, ci regala un affresco di Roma nel periodo cruciale e doloroso che va dall'estate del 1943 al mese di giugno del 1944. [...] Lascio quindi che il lettore venga preso per mano dal primo personaggio, la cui voce originale - l'unica in prima persona - lega tutte le altre storie."""" (Nina Quarenghi)"" -
Cattive ragazze
L'autrice, già nel titolo del libro, definisce in modo incisivo le protagoniste dei suoi racconti. Sono cattive. In realtà, sono bambine e donne di diverse età che vengono etichettate come tali da chi le ha giudicate non soltanto per il loro modo di pensare, ma anche per il loro vissuto o per l'agire controcorrente. ""Una volta forse sarebbero state chiamate streghe, messe al bando, bruciate su un rogo, ora sono 'cattive'. [...] Tutte accomunate dal denominatore comune di essere in qualche modo vittime, di altri, di loro stesse, della loro sensibilità, ma spesso del contesto sociale, della mentalità, del sentire comune, dall'etichettatura che viene data loro e in cui non vogliono riconoscersi."""" (Fabrizio D'Alessandri)."" -
RaccontiAMO la natura. I segreti dell'autunno
Sara Schiavella sa prendere per mano i bambini per accompagnarli in una fantastica gita dove incontreranno, stupefatti, i cicli della vita e della natura. L'autrice insegna a chiamare per nome il mondo che li circonda e a dare il benvenuto alla terra, agli animali, ai frutti del lavoro contadino, a ogni cosa che con il suo piccolo fiato partecipa al sospiro universale della vita. Sara educa ad abbracciare, anzi a coccolare il tempo che scorre e che con noi cammina, la diversità che timidamente si mostra, la pazienza che permette di osservare e valutare, il lavoro che rende liberi rispettando tutto ciò che ci circonda. Le parole sono arricchite dai disegni di Chiara Mariani e formano, in questa raccolta di racconti, un vissuto sapiente di storie antiche, vecchie formule e percorsi dove un inno di speranza e d'amore verso la natura si innalza melodioso. Età di lettura: da 8 anni. -
Al di là delle evidenti apparenze
Un giovane viene arrestato dai Carabinieri con un coltello insanguinato in mano. Ai suoi piedi giace assassinata sua zia. Lui è il suo nipote preferito, designato per testamento come unico erede delle sue ingenti ricchezze. Ce n'è abbastanza per incriminarlo per omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dalla stretta parentela con la vittima. Eppure, al di là di queste evidenti apparenze, l'indiziato viene scarcerato, scatenando l'ira dell'opinione pubblica, che avrebbe preferito per il nipote una sentenza di morte da eseguirsi direttamente sul posto dell'omicidio. Spetterà al commissario Santiago De Candia della Sezione Omicidi della Questura di Cagliari indagare. Nelle indagini verrà aiutato dall'avvenente avvocato difensore del giovane indagato, Luisa Levi. -
RaccontiAMO la natura. In compagnia degli animali
Per Sara Schiavella, giovane scrittrice, i protagonisti indiscussi del secondo volume di RaccontiAMO la Natura sono gli animali, che qui assumono sembianze e comportamenti umani. Scrivendo le loro storie, Sara mette in evidenza la possibilità di una pacifica convivenza, arricchita da uno scambio reciproco a salvaguardia dell'ambiente, tra il mondo animale e quello degli uomini. L'autrice usa un affascinante linguaggio che abbraccia il fiabesco con il fantasy e intreccia il passato con il presente favorendo la creatività dei giovani lettori che in questo libro diventeranno lettori-scrittori, poiché agiranno con lei per arrivare, in un gioco di scrittura creativa, a partecipare alla stesura dell'ultimo racconto, quello che descrive le prodezze del coniglio Leonardo. E questa volta i più piccoli avranno anche disegni da completare e colorare. Età di lettura: da 8 anni. -
Le torri di Cnus
Immagina di vivere in un mondo collegato con altre realtà, tramite i portali dimensionali. Viaggi ambiti e misteriosi che portano ricchezza e supremazia. Però, ora questi passaggi sono stati distrutti e sigillati da un regime autoritario che ha annientato la casta superiore dei Nonii. La memoria storica, di ciò che fu, è ancora vittima di epurazione e processi sommari che conducono alla condanna a morte del malcapitato. In pochi mantengono viva, in segreto, la speranza di riuscire a riaprire le frontiere del multiverso, visibili soltanto da coloro che hanno ereditato la Vista, l'esclusivo Extrasenso che si sviluppa durante la fase di passaggio dall'adolescenza all'età adulta. Ed è attraverso mondi diversi che la trama de ""Le torri di Cnus"""", primo volume della """"Trilogia di Tzjane"""", si arricchisce di personaggi fantastici, come la giovane Sari e lo scapestrato principe Aldeber."" -
Fellini guarda il mare. Ciclovia Dolcespiaggia. In bici alla scoperta delle location felliniane nel Lazio. Vol. 2
Il cicloviaggio sulle orme di Federico Fellini prosegue con il 2° volume della Ciclovia Dolcespiaggia. Partendo da Fiumicino dove si è conclusa la prima parte dell'itinerario, Anna Longo e Romano Puglisi ci invitano a esplorare le location dei suoi film seguendo due direzioni di percorso. La prima si spinge lungo il litorale di Ostia e, attraversando il territorio della Bonifica dell'Agro Romano, arriva fino a Ostia Antica. La seconda invece procede verso Roma seguendo il corso del Tevere, esplora il quartiere EUR - uno dei luoghi simbolo della poetica felliniana - e si conclude alla Basilica di San Paolo Fuori le Mura. Ancora una volta, l'impegno degli autori per la conoscenza e la tutela del Litorale Romano e della Riserva Statale che ne preserva natura e cultura si esprime in questa proposta di 'mobilità dolce', adatta ad adulti e bambini, che si avvale anche dell'intermodalità bici+treno/metro. Il libro, ispirato alle battaglie di Antonio Cederna per la salvaguardia di questi territori, si conclude con un'appendice che descrive un progetto in via di definizione per raggiungere in bici i principali luoghi di valenza culturale tra il Parco Archeologico Ostia Antica e Fiumicino. -
Precarie
"Precarie"""" non è soltanto un romanzo che raccoglie le esperienze maturate dall'autore durante la sua lunga carriera lavorativa ma, pur essendo un'opera di fantasia, è soprattutto un libro di denuncia sociale. I personaggi tratteggiati sono la sintesi di quanto di peggio e di meglio si possa incontrare nelle aziende multinazionali, che si sostengono in larga misura grazie alla schiera di lavoratori precari, composta principalmente da donne. Giovani laureate che a causa di un contratto a termine lavorano sempre sotto scacco nella speranza del suo rinnovo, costrette a inquadrarsi nei ranghi. Che l'aziendalismo abbia molto del militarismo l'ha già evidenziato un autorevole giornalista sulle pagine del settimanale di un noto quotidiano romano. Oggi, forse, è necessario chiedersi come e quando la logica aziendale sia diventata uno dei motori del conformismo contemporaneo. E anche perché lo spirito critico dei lavoratori non viene premiato, ma anzi penalizzato, portando a una condizione di mancanza di innovazione. Domande che l'autore ci pone attraverso questo romanzo, offrendo un quadro sintetico ma esaustivo di cosa significhi lavorare in una condizione di totale incertezza e precarietà."