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Tarantella nera
Durante i controlli clinici di routine, la vita del tossicodipendente Salvatore è stravolta da un evento inaspettato. Mentre è in sala d'attesa, alcuni uomini col volto coperto irrompono nell'ospedale dove, per un caso fortuito, è ricoverato un boss della camorra, allo scopo di ucciderlo. Nella sparatoria che segue, il suo amico più caro si sacrifica per salvargli la vita. Colpito da una pallottola vagante, muore sotto gli occhi di Salvatore, che raccoglie la pistola e a sua volta fa fuoco, colpendo a morte uno dei killer. Inizia così il suo personalissimo percorso di vendetta e, al tempo stesso, redenzione, tra i fantasmi di un burrascoso passato e le ossessioni del presente che lo costringono a sottrarsi alla vita abitudinaria della comunità di recupero. Accompagnato dal bastardino Podio, suo unico e fedele compagno, Salvatore si muove in una Napoli dai toni forti, tra crimini efferati, conversioni religiose e momenti di dolcezza, spinto dalla rabbia per un amore finito, dallo spettro della droga e dalla passione per la misteriosa Carmen, conosciuta in un club del lungomare. I modi affabili della ragazza dagli occhi chiari e dal sorriso gentile nascondono in realtà la chiave per la redenzione di Salvatore, che dovrà fare i conti con una verità imprevedibile e troppo amara da accettare. Ispirato dalla cinematografia americana degli ultimi vent'anni, De Simone ambienta a Napoli il tema dell'antieroe solitario e senza speranza. -
Ordalie. Memorie e memoriali per la pace e la convivenza
Il saggio, prodotto nel quadro della ricerca azione PRO.ME.T.E.O., indaga la triangolazione tra memorie, culture e pace. Nell’azione costruttiva per la pace, in particolare la “pace con giustizia”, il «culture-oriented peace-building», la rigenerazione della pace a sfondo culturale, costituisce una misura decisiva. -
Gate 457
Due biglietti di sola andata per sfuggire alla crisi economica; destinazione: Australia. Elsa e Francesco partono verso Melbourne con la formula del ""Working Holiday Visa"""", un visto temporaneo per giovani fino a trent'anni. Giunti a destinazione scoprono che superare i Security Border australiani è più difficile di quanto si aspettassero e che è spietata la concorrenza tra gli emigrati. Costretti ad accettare le condizioni imposte dal loro status, si adattano così ad ogni tipo di occupazione, in attesa di una svolta che, nel frattempo, logora la loro relazione. A complicare le cose ci pensa Agata, una lontana parente di Elsa, che nel suo mix di inglese e dialetto calabrese li introduce nel mondo contraddittorio degli italo-australiani. Quando mancano pochi giorni alla scadenza del loro permesso di soggiorno, una telefonata cambierà il corso del loro destino. """"Certe 457"""" è un diario di viaggio, un reportage e insieme un vademecum per quanti siano decisi a emigrare. Tutto ciò che scritto in queste pagine è accaduto davvero."" -
La musica del management. Ordine, disordine e nuove regole della complessità
Un saggio sulla complessità del management odierno, tra contenuti convenzionali e Critical, a partire dal pensiero dei guru e dagli strumenti della teoria organizzativa che si sono succeduti nel corso del XX secolo e fino ai nostri giorni, evidenziando le principali tecniche a disposizione dei manager per gli indispensabili riallineamenti aziendali oramai sempre più frequenti e frenetici. -
La guerra è una mafia
"La guerra è una mafia"""" è una raccolta di scritti pubblicati poco prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale. Un atto d'accusa che l'autore rivolge contro i profitti di guerra, la propaganda e le organizzazioni internazionali che hanno fatto della """"pace nel mondo"""" un business. Butler racconta con franchezza e pungente ironia la propria esperienza nell'esercito e svela strategie, speculazioni finanziarie e nomi di faccendieri, politici e multinazionali tuttora esistenti, soffermandosi anche sull'Italia fascista. Le sue parole provocarono un'incidente diplomatico tra i due paesi. Butler raccontò un episodio riferitogli da un giornalista che aveva intervistato Mussolini: durante un giro in auto in sua compagnia, la vettura avrebbe travolto e ucciso un bambino. Il Duce non si sarebbe fermato perché """"le ragioni di Stato sono più importanti di una singola vita"""". Mussolini negò tutto chiedendo scuse ufficiali e il governo americano, ancora interessato a mantenere buoni rapporti con il nostro paese, mandò Butler alla corte marziale. Una vicenda poco conosciuta in Italia e ricostruita su fonti americane. I discorsi di Butler sono un accorato richiamo alle responsabilità di tutti e si rivelano di grande attualità: la ricerca di un nemico, il ricorso al casus belli e al patriottismo, le armi di distruzione di massa, la """"privatizzazione"""" dei conflitti, gli interessi dell'industria degli armamenti, le crisi economiche, le pressioni delle lobby sulla politica, le vittime innocenti sono elementi che ritornano nel presente scenario. Grazie al linguaggio semplice e diretto e a una profonda umanità, Butler - lontano da qualsiasi tentazione """"complottista"""" - ha lasciato una testimonianza reale, imprescindibile e alla portata di tutti." -
Il racconto del Sud dai conversari di Achab. Vol. 2
Ancora dedicato al Sud, ""Il racconto del Sud dai conversari di Achab"""" a cura di Nando Vitali ospita artisti internazionali come Joumana Haddad o Philip Petrucciani, e saggi dedicati a Titina De Filippo e Ignazio Silone. Oltre a un reportage dalla Colombia più impervia e straziante di Paola Casulli. Due importanti interviste ad Antonio Franchini e Massimo Carrano (musicista e percussionista di livello internazionale). Poesie di Davide Rondoni e versi nell'oscuro dialetto di Assunta Finiguerra. Un numero intessuto di racconti di noti e giovani scrittori. E il consueto graphic novel sceneggiato da Tommaso Vitiello e disegnato da Michele Monte. Importante incrocio di generi questo volume ospita un omaggio a Gerardo Marotta che induce a una riflessione problematica sul Sud chiamando in causa critici, scrittori artisti e lettori all'interno di uno spazio forte e preciso che anche questa volta contiene la consueta inchiesta sociale. Con immagini di Sergio Siano, Aniello Barone, Irene Servillo, Fabulo, Maria Rosaria Vado."" -
Il tango della fenice
Nenè Malventi era capace di avere tutte le età contemporaneamente, che è cosa ben diversa dall'essere poliedrico o eclettico, o comunque dall'aver accumulato quella segatura nell'anima che gli uomini, solidali e compiacenti, osano definire esperienza; quasi fosse, quella sostanza polverosa e incommestibile, un pregio di cui vantarsi, invece che un insopportabile ostacolo alla felicità. Lui, le sue età, non le univa in una sola molecola, quella che i più arditi chiamano anima, ma le conservava ben distanziate tra loro e riposte con un certo ordine apparente, senza badare però a dove fosse conservata. Per quella cosa lì, lasciava fare alla sua età preferita, alla prossima, a quella che ancora doveva arrivare. -
Ischia nelle arti visive francesi dell'Ottocento. Ediz. illustrata
Nelle rappresentazioni settecentesche, l'isola d'Ischia è ritratta prevalentemente come profilo di un insieme compositivo, relegata a confine che delimita un più ampio scenario, talvolta costituito dall'evento storico su cui si concentra la narrazione artistica; altre volte l'isola diviene parte integrante della fisionomia del paesaggio di carattere archeo-ambientale. Nell'Ottocento, al seguito del Grand Tour - o indipendentemente da esso - l'isola fu ""riscoperta"""" e minuziosamente esplorata al suo interno da artisti e architetti provenienti dai vari paesi europei, e in particolare dalla Francia, le cui tracce costituiscono il motivo della presente ricerca. Ed è di valore artistico e storico la rappresentazione inedita della realtà ambientale dell'isola con i suoi abitanti, così come si presentava agli occhi dei pittori nell'attraversare territori impervi e di struggente bellezza. E a partire da Valenciennes e da Denis che l'isola, benché nota per le sue acque termali, viene vista ed esplorata nell'incanto dei luoghi e nell'intimità culturale dei suoi abitanti, nei quali ritrovare i naturali discendenti del mito classico, come affermava il critico Etienne-Jean Delécluze a proposito della pittura di Léopold Robert. Una dimensione inedita che pittori e scrittori racconteranno nel corso dell'Ottocento; Ischia diviene il centro dell'attenzione e quello degli artisti sarà un viaggio emozionale, un trasporto intenso e coinvolgente come riporterà Turpin De Crissé nel libro """"Souvenirs du golfe de Naples"""". Si deve agli artisti che si avvicendarono sull'isola, ai loro album, ai loro incantevoli disegni, se non è andata del tutto dispersa l'immagine del suo passato."" -
Nelle località note
La città «che va a pezzi», che si spacchetta e la ""deriva"""" dalla città, lo spostamento, lo slittamento dal contesto urbano che diventa una linea di fuga indicata dai colori del cielo, dallo sguardo tra i palazzi, passando da una casa di periferia tra edifici popolari «ai confini della città» fino ad una località lacustre, ad un """"nido"""" tra le colline. Nelle località note, romanzo di ricordi e di viaggio materiale e annunciato """"via dalla città"""", secondo tappe e seguendo mappe sentimentali, lungo le """"vie d'acqua"""", è un passaggio visivo nei luoghi-simbolo dell'abitare urbano. Si incontrano i giardini pensili a cui stanno aggrappati in cerca delle briciole residue della propria umanità i cittadini resilienti, i modi e le relazioni con le persone, gli oggetti, il cibo di una popolazione calata oltre l'alienazione in un modo di vivere che sembra consegnato alle nevrosi, alle alterazioni, alla dissimulazione. La frammentazione esistenziale diventa un percorso doloroso, vissuto nei gironi di un purgatorio contemporaneo. Il lavoro è immersivo e precario, le case sono """"minime"""" ricavate in androni, il nuovo clima rende le città ancora più invivibili, roventi e corrose mentre in giro cominciano a vedersi i """"popoli in cammino"""", nomadi moderni, attori di nuove povertà. Nel libro, la soluzione per l'autore è lo stacco, l'abbandono della città, della carriera, in direzione di luoghi altri, per un viaggio aperto e segnato da incognite, in direzione di un abitare più sostenibile e faticoso, più raccolto e sobrio, con più spiragli e rivolto alla vita e all'ambiente."" -
Diversamente amici
Storie scritte da autori consacrati e giovani esordienti che raccontano di immigrazione, differenze di genere, orientamento sessuale, anoressia, separazioni familiari, bullismo scolastico, sensibilità e percezioni diverse, disagio psichico. Un affresco di ventiquattro racconti a volte duri, a volte poetici, a volte ironici o leggeri. La realtà della nostra Italia e delle nostre scuole vista attraverso storie diverse, coraggiose raccontata da voci di adulti, adolescenti e bambini che, con linguaggio ora ricercato ora colloquiale e sempre accessibile al lettore ci mostrano quanto ancora ci sia da lavorare perché tutte le differenze diventino parte del nostro comune sentire. -
Il seme di picche
"Tutti gli uomini ricchi e potenti hanno un segreto nascosto e inconfessabile, nessuno escluso"""". Questa affermazione pronunciata quasi per caso in un esclusivo club parigino è l'antefatto di una storia che ha origine agli inizi dell'Ottocento, con una bizzarra quanto spregiudicata scommessa tra due personaggi: un ricco conte francese e un potente banchiere napoletano di origini ebraiche. A prima vista sembrerebbe una disputa goliardica tra due inseparabili amici di mille avventure ma poiché le cose non sono mai come sembrano, la scommessa darà il via a una serie di delitti che richiederanno l'intervento del più abile investigatore della Real gendarmeria borbonica, il giovane tenente Camillo Del Giudice e del suo vice, l'alfiere Antonio Moscato. Toccherà infatti ai due giovani ufficiali di Ferdinando II dipanare l'ingarbugliata matassa di rancori, tradimenti e tornaconti personali che sembrava dimenticata sotto la polvere degli anni e che invece ritorna improvvisamente sulla scena per opera di una fantomatica confraternita di nobili cavalieri francesi che si richiama a San Martino di Tours." -
Di amori diversi
"Non puoi dire al vento quale strada seguire per raggiungere il mare"""". Cos'hanno in comune un prete poco convenzionale, un recruiter innamorato dell'amore e una transgender invaghita di se stessa? Assolutamente nulla. Ma quando il destino si mette di mezzo abbattendosi sui tre, come una bomba d'acqua, unire le forze diventa imperativo. Don Gualtiero McKenzie, prete siculo-irlandese conosciuto come Irish Devil, è stato da poco trasferito dal Duomo di Taormina a una chiesetta sulla scogliera per via delle sue prediche a dir poco ardite. Monsignor Magretti, vescovo di famiglia nobile, ma caratura trasteverina, non vedeva l'ora di farla pagare al suo ex compagno di seminario mettendogli alle calcagna sorella Asia, una pia e devota suora. Emiliano Montagnelli, recruiter, recentemente scaricato dalla sua ragazza e dalla fortuna, cerca invano un lavoro a Taormina che coniughi le sue capacità con le sue passioni. Sharon ha da qualche anno affermato la sua femminilità e oggi poco importa se la gente la vede come un 'uomo con le tette'. È una transgender, felice di definirsi tale, una sopravvissuta alla battaglia dei luoghi comuni e del puritanesimo. In una Taormina immersa nei colori primaverili, si intrecciano tre storie, tre modi di amare, tre venti che puntano verso il mare della consapevolezza. O dell'oblio." -
Ce sto io... poi ce sta De Niro
"Ce sto io... poi ce sta De Niro"""" è l'unica biografia ufficiale di Mario Brega, attore di culto e uno degli ultimi caratteristi prodotti dal cinema italiano. Ha lavorato con registi come Dino Risi, Luciano Salce, Steno, Nanny Loy, Pietro Germi, Carlo Verdone e ha contribuito alla nascita del western all'italiana di Sergio Leone. Il libro ripercorre la vita di un uomo fedele al proprio personaggio: giocatore d'azzardo ma anche persona di gran cuore, capace di catturare l'attenzione e attento con gli amici in difficoltà. Una biografia ricca di aneddoti e vicende inedite che racconta gli anni dal fascismo alla morte di Brega avvenuta nel 1994 e che, oltre al ruolo dell'attore, descrive la Roma di quegli anni: il mondo del cinema, la mala e i quartieri popolari. Completano il libro le testimonianze di familiari, amici, attori e registi, il contributo di Carlo Verdone, l'introduzione di Marco Giusti e un'appendice filmografico-critica di Alberto Castellano." -
Storia di Ischia nel Settecento
Il testo, introdotto da Pietro Greco, riporta la storia dell'isola d'Ischia nel diciottesimo secolo, inquadrandola nelle vicende della grande storia italiana. Dall'arrivo di Carlo III alla fine tragica della Repubblica Partenopea, Ischia vive situazioni di grave miseria, violenza ed emigrazione per ripopolare le altre isole del regno. Grazie alla rinomanza delle sue terme, diventa però meta di viaggio per illustri viaggiatori: papi, re, grandi artisti, letterati e scienziati che - come Berkeley o la duchessa di Sassonia - non mancano di lasciare le loro riflessioni su quest'isola selvaggia ed incontaminata. -
Piena di grazia
Candidato al Premio Strega 2019Grazia cresce in un imprecisato paese del Sud antico e rurale. Ignoranza e superstizione sono il suo mondo. Ha forza fisica e rabbia cieca a crescerle dentro e cui non sa dare un nome, ma che accetta come dato oggettivo: come la sua povertà, la sporcizia, l'assenza di prospettiva. Don Rafele, capostipite della famiglia di macellai più ricca del paese, che ha costruito la sua fortuna sui maiali, la chiede a servizio e per Grazia sembrerebbe iniziare una nuova vita: vivere sotto lo stesso tetto di Nuccio, il primogenito di Don Rafele di cui è segretamente infatuata, avere una nuova posizione sociale, guadagnare e mantenere la sua famiglia. In poco tempo scoprirà sulla sua pelle il prezzo dell'illusione: si può davvero scegliere, quando non si hanno parole per definire la realtà? Quando il concetto stesso di realtà è piegato dal pregiudizio, dalla paura del diverso, dai canoni non scritti di un mondo immobile e pre-logico? Ogni personaggio sembra combattere con questa domanda, ma la redenzione resta lontana e irraggiungibile. Per tutti. -
Il racconto del Sud dai conversari di Achab. Vol. 3: favola, La.
Ancora dedicato al Sud, ""Il racconto del Sud dai conversari di Achab"""" a cura di Nando Vitali è dedicato al tema della Favola. Scrittori e critici sono stati invitati a scrivere o a reinventare una favola che abbia le sue radici nella tradizione del Sud. A questo tema si ispireranno anche molte delle sezioni del numero che, come quello precedente, si apre a un respiro internazionale grazie all'intervento di Kama Sywor Kamanda e al reportage di Paola Casulli. Importanti partecipazioni da parte dei più importanti critici nazionali tra cui Filippo La Porta, Silvio Perrella, Daniela Marchieschi, e l'intervento speciale di Peppe Barra."" -
Come tutte le cose dell'universo
Donne e uomini della più varia natura s'incontrano nel banco di vico San Geronimo, che il protagonista, Emanuele, insieme a due amici coniugi, Gildo e Massimina, fondano a Napoli, nel centro storico. Qui il segno dell'anima della città è più marcato, ogni giorno vediamo assistere a un vero miracolo quotidiano, così familiare ai protagonisti e alla città. Perché si tratta di un ritratto di Napoli, dato attraverso le varie voci che abitano questo teatro naturale. Si va dalla storia del seggiaro che fitta le sedie per qualunque evenienza, e che decide di donarle definitivamente per l'amore di una ragazza a un padre che dona i vestiti femminili del proprio figlio omosessuale, sparito chissà dove. E si continua con un monaco francescano innamorato dell'Africa e dell'infinito, proseguendo, poi, con l'episodio di una donna, la moglie di un compositore colpito da ictus, la quale, in seguito alla promessa fatta di un voto, regala il pianoforte del marito, rimessosi in salute. I racconti sono tanti e i personaggi pieni d'intensità, ma, a un certo punto, il romanzo affronta il cuore del male: un incontro imprevisto dà una svolta all'intera vicenda, allo stesso tempo matura la relazione fra Emanuele, i suoi due amici e la signorina Agosto (la logopedista che frequenta il banco). Gli eventi precipitano, il ritmo della storia accelera, tutto s'incarna in una volontà più grande, che è quella di Massimina. Sarà lei a decidere la sorte dei protagonisti. -
Dieci racconti di SLA
I racconti che Raffaele ci regala sono cronache del suo vissuto, vicino per il suo intreccio con gli affetti familiari e con le amicizie profonde, e nello stesso tempo dolorosamente distante. Gli anni della sua lotta sono stati una realtà lontanissima da noi, solo pallidamente avvertita, e, grazie a questi incredibili scritti, percepita quel tanto che, in fondo, è poco più di un barlume. I suoi racconti sono difficili da definire, e certo non sono letteratura; piuttosto frammenti crudi di un vissuto che sarebbe stato altrimenti inaccessibile. Nei racconti leggiamo, all'opposto di una leopardiana rassegnazione, messaggi struggenti e cinici, con la dignità di ragione che Raffaele ci trasmette. Sono la testimonianza di una capacità di lotta insospettabile in chi è consapevole di una realtà non evitabile, terribile ma non temuta. Sono racconti di ideali, passioni, rabbie, desideri piegati da un futuro, maledettamente solo immediato. Non ci sono rimpianti o recriminazioni o delusioni. La sua lotta appare sostenuta da una vitalità intrecciata alla sua cultura e ad abbandoni fisici, sempre ai limiti di quello che, per noi che lo guardiamo e lo amiamo, è inavvicinabile. Raffaele ci fa intravvedere la sua vita, una battaglia epica e consapevole, nella quale, malgrado le pene, ha coltivato la generosa ambizione di accompagnarci a conoscere quella terribile oscurità che, pur così vicina, nel nostro quotidiano appare remota. Prefazione di Maurizio de Giovanni. -
Il liquore delle vergini
Quattro musicisti e il loro driver partono per un tour, dieci giorni di concerti uno dietro l'altro, come le grandi rockstar ma senza soldi. C'è da mettere su un piano strategico d'azione studiato a tavolino nei minimi dettagli. Infinite ore in macchina incastrati tra strumenti, borse e sedili tutto rigorosamente in equilibrio precario. A fare da sfondo c'è la quotidianità, la necessità di dover campare, i fine settimana senza concerti e le uscite in strada a fare cappello. Per strada come in tour si incontrano personaggi stravaganti e curiose figure con cui si diverte a giocare il dio dei musicisti. Una riflessione semiseria e divertente, spesso vestita di autoironia, una narrazione romanzata di personaggi e fatti incontrati lungo la strada della musica, di quella che non vive solo sotto ai riflettori, ma in posti lontani, pieni di fumo di sigarette e solitudini. -
Polvere per scarafaggi
"Vitali elabora, annota, cuce, chiosa senza mai giudicare, non c'è traccia di sentenza nella sua scrittura affilata e raffinata, ma una pietas e una curiosità indagatrice che allargano lo sguardo e il cuore, anche quando il cuore pare soccombere, e il male - come quasi sempre accade - prevalere come macigno che non si sposta, perché ingombrante, dalla strada di ciascuno."""" (dalla prefazione di Francesco de Core)"