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Guerra psichica
Quando il Morbo Psichico cominciò a diffondersi nella galassia, i pensieri più oscuri degli uomini presero vita trasformandosi in ferite del corpo. Nacquero orribili creature, gli Psicomorfi, e fu la guerra. Una guerra psichica. Ma chi era il nemico? Contro chi l'umanità stava combattendo? Solo gli enormi monoliti neri sorti nelle grandi città potevano dare delle risposte. Ryche e la sua squadra speciale, addestrati a reprimere i pensieri e le emozioni, affronteranno un viaggio fino ai confini della galassia che metterà a dura prova il loro fisico ma, soprattutto, la loro psiche. -
Le altre me
Giovani, belli, innamorati, benestanti: per tutti, Marta e Luca sono la coppia modello, la biologa e l’avvocato. Finché, un giorno, uno dei due oltrepassa il limite, coinvolgendo l’altro in un’overdose di sesso e di perversioni che non lascia scampo: scambismo, gang bang, giochi pericolosi, night club in cui tutto è permesso. Un segreto, il loro, pesante come un macigno, che li condurrà alla perdizione. Ma chi è veramente Luca? E Marta riuscirà a trovare la vera se stessa e a rinunciare alle “altre”, quando Luca se ne andrà di casa senza un’apparente ragione? Il destino sembra accanirsi contro di lei: perderà sia il lavoro, sia l’amata nonna. Un dolore immenso in cerca di risposte, che spingerà la protagonista a consultare le più grandi veggenti e “santere” di Cuba durante un viaggio all’Avana, dove vive la sorella. Un percorso spirituale che continuerà anche dopo, una volta tornata in patria, tra Milano e Collesalvetti, dove abita il famoso sensitivo Solange, che si rivelerà decisivo per il futuro di Marta. E così, fra locali alla moda, amici nuovi e ritrovati, tarocchi e piccanti rivelazioni, tutto sarà rimesso in discussione... -
Notturno bizantino. La lunga fine di un impero
1507. L'anziano Lucas Pascali racconta la propria vita: l'infanzia a Mistra, mentre saggi e filosofi sognano ancora un mondo nuovo, la gioventù e la maturità nella Costantinopoli degli ultimi imperatori bizantini. Gli studi di medicina, gli amori, i lutti, i sogni del protagonista, che ha il cuore diviso tra due sorelle, s'intrecciano a vite che iniziano e finiscono sullo sfondo ben ricostruito della lunga notte dell'Impero Bizantino, che culminò il 29 maggio 1453 con la caduta di Costantinopoli per mano dei Turchi. Intanto l'Europa, divisa su tutto, ignora le richieste d'intervento bizantine per non compromettere i propri interessi commerciali coi Turchi e il Papa subordina l'invio di aiuti all'unione fra la Chiesa Latina e quella Greca sotto la propria guida. Caduta la città , inizia una lenta e dolorosa migrazione di tanti sapienti, filosofi e scienziati che furono i semi da cui fiorì il Rinascimento europeo. Un romanzo popolato di personaggi, storici o di fantasia, sempre umanissimi e attuali. -
Le 7 teste del drago. Favola alchemica per bambini grandi e grandi bambini liberamente ispirata ai misteri di Mitra
Le sette teste del drago è una favola per bambini che può essere letta a qualsiasi età, perché parla direttamente all’anima: infatti le sette prove che Lucilio e Stella, i due protagonisti della storia, devono affrontare – tra corvi parlanti, pietre che cantano, streghe malvagie e maghi trasformisti – sono quelle che attendono ogni essere umano nel corso della sua esistenza. In questo caleidoscopio di filastrocche, incantesimi, giardini incantati, fiale che contengono acque della vita e della morte, draghi e aiutanti magici, una sola cosa alla fine è chiara: ogni vittoria di Lucilio e di Stella è una nostra vittoria sul Male. La favola comincia nel modo più classico, con l’infrazione di un divieto: «C’era una volta una casa in mezzo a un bosco dove vivevano un fratellino e una sorellina che si chiamavano Lucilio e Stella.rnDurante l’assenza dei genitori i bambini avevano il permesso di giocare dove volevano, tuttavia era stato loro severamente proibito di avvicinarsi a una piccola porta verde nel muro di confine con il giardino vicino...». Le sette prove sono liberamente ispirate ai sette gradi iniziatici del culto del dio Mitra, un culto di origini persiane diffuso nell’impero romano prima del III secolo avanti Cristo. In appendice un breve saggio sul culto mitraico.rnEtà di lettura: da 10 anni. -
La primavera della Repubblica. Roma 1849: la città e il mondo
Pur affrontando un tema tra i più esplorati dalla storiografia degli ultimi anni, questa agile sintesi presenta la storia della Repubblica romana del 1849 sotto una prospettiva che, senza escludere l’intento narrativo, mette a fuoco alcuni aspetti trascurati in passato. Il punto di partenza dell’autore è infatti una domanda: perché la Repubblica a Roma, ossia come è potuto avvenire che una istituzione come quella repubblicana abbia trovato, sia pur brevemente, un terreno propizio in una città che due millenni di papato avevano reso apparentemente estranea alle idee della democrazia rappresentativa? rnIn una analisi che coniuga il rigore della ricerca storica con la scorrevolezza della scrittura, la risposta a questa domanda viene cercata nel rapporto tenace tra la città (la storia, i luoghi, la memoria) e il carattere dei suoi abitanti, nel rapporto altrettanto significativo tra Roma e la proiezione della sua immagine antica e moderna all'esterno. Senza trascurare la politica e le sue effimere fortune, la spiegazione che l’autore ci offre affonda le radici, più che nell’ideologia nazionale, nello spirito di una popolazione meno passiva di come si è soliti rappresentarla. -
Anatomia della gaffe
Chi di noi non ha mai commesso una gaffe? Chi non ne è mai stato vittima? Non c’è contesto mondano o circostanza che possano metterci al riparo dall’esplodere di una gaffe. In un salotto, tra pochi intimi, a tavola, a letto, in televisione: non c’è più nulla che possa fare da argine al virus della gaffe. rnGeneralmente, raccontando le gaffes altrui le trattiamo come barzellette, ma quando ci andiamo di mezzo noi le consideriamo una sciagura per la nostra reputazione. Questo libro indaga i meccanismi connessi alla gaffe attraverso esempi ripresi sia dall’aneddotica personale che da quella altrui, ma anche spaziando da Wilde a Dostoevskij, da Camus a Proust, da Wittgenstein a Shakespeare. Tante volte si ride, tante altre ci si interroga. -
Karma
La storia di una reincarnazione, raccontata dalla giornalista che l'ha vissuta. Durante un viaggio in Sudamerica nella protagonista affiora con sempre maggior evidenza il ricordo di un'esistenza precedente, destinato a sconvolgerle completamente la vita e a condizionare le sue scelte future. Eventi e coincidenze sempre più inquietanti alludono a un lontanissimo e drammatico passato, e le persone che le sono più vicine si rivelano legate a Fausta da un vincolo che va oltre il tempo. Un racconto di vita vissuta che si fa romanzo, illuminando i punti di contatto possibili tra diverse dimensioni del reale. Nella seconda parte del libro un'inchiesta condotta dall'autrice con il regista Gillo Pontecorvo ci rivela cosa pensano gli italiani dell'aldilà. Karma è stato finora pubblicato in venti edizioni in tutto il mondo ed è un best seller internazionale, con sei milioni di copie vendute nel solo Sudamerica. -
Savitri. La scoperta dell'anima e la vittoria sulla morte
La leggenda di Savitri fa parte del Mahabharata, l’epopea indiana dell’era dei Veda. rnRacconta l’impresa di una donna che riesce a sottrarre il suo amato Satyavan a Yama, dio della Morte, ed è anche un’allegoria della sorte e del possibile riscatto dell’anima umana, preda dell’ignoranza e della morte. Savitri è la più importante e visionaria opera poetica di Sri Aurobindo (Savitri – Leggenda e Simbolo, 2 voll., ed. Mediterranee) da cui è tratto questo adattamento teatrale, rappresentato all’Auditorium di Roma nel 2007, con scelta di brani a cura della stessa traduttrice.rnIl testo è corredato da una ricca prefazione e introduzione che accompagnano quasi per mano il lettore nella prodigiosa vastità della visione profetica di Aurobindo e nella profonda rivoluzione operata dalla sua esperienza pionieristica. -
Il profeta velato. Racconti e scritti letterari
Alcuni dei testi qui pubblicati, scritti da Napoleone in varie epoche della sua vita, vedono per la prima volta la luce in italiano. Il racconto La Maschera Profeta sembra una dichiarazione d’intenti: in effetti Bonaparte finirà con il trasformarsi nel personaggio che aveva immaginato: scriverà la Storia tout court, vivrà l’epopea che un giorno, sconfitto, detterà a Las Cases nella prigione senza sbarre dell’isola di Sant’Elena, entrando nel mito. Altri testi vertono sul tema dell’amore o su quello del suicidio, secondo il gusto dell’epoca (Clisson e Eugénie) o scaturiscono da un disincantato sguardo sul rapporto tra i due sessi, come la conversazione con una giovane prostituta (Un incontro a Palais Royal), che sembra registrata dal vivo. E, forse, da questi frammenti si dovrà partire per tracciare quella Storia del cervello di Napoleone che i fratelli Goncourt non portarono mai a compimento. Nei meandri di quel cervello inesplorato abita il progetto dell’Europa di oggi, come rileva Laurenti nella sua prefazione. -
Hotel Paradiso
Un’anziana elefantessa e un distinto anziano signore, Javier, muoiono lo stesso giorno alla stessa ora in una piccola cittadina nel nord della Spagna, in Galizia. Nello stesso paese una nipote di cui Javier non conosce l’esistenza scrive i suoi desideri, pensieri e ricordi. rnÈ la figlia del proprietario del Circo Tivoli, tornato dopo vent’anni di assenza. Proprio quel circo è stato lo scenario dell’unico vero amore di Javier, quello per una trapezista con cui ha poi continuato ad avere una relazione clandestina per anni. rnNonno e nipote, così vicini l’uno all’altra, senza che nessuno dei due lo sappia, raccontano la storia di due mondi lontani e alla fine si ritroveranno in un epilogo emozionante. Hotel Paradiso è una storia raccontata a due voci e il lettore, come un investigatore, scopre la verità a poco a poco, tra la malinconica narrazione di Javier e i sogni della sua sconosciuta nipote. rnVecchiaia e giovinezza, amarezza e ingenuità, cinismo e bontà e il destino, capriccioso e implacabile, che gioca con i mortali privandoli della felicità. Ma anche un grande amore per il circo, che si traduce in immagini belle e piene di nostalgia. -
A mezz'ora e trenta giorni dalla fine
Un pensionato, vedovo, con le sue piccole e immutabili abitudini, è protagonista di un fatto straordinario: si accorge di dormire ogni giorno un minuto in piùrne, quindi, di vivere ogni giorno un minuto in meno. Con un conto alla rovescia, giorno per giorno e minuto per minuto, vengono raccontati gli ultimi trenta giorni della sua vita, tra angosce, allucinazioni, imprevisti e colpi di scena. rnLo accudisce una donna che, forse, è stata un suo amore segreto.rnGli fanno compagnia i ricordi della moglie morta, ma dalle carte di lei emergono gli indizi di un possibile amante.rnIl protagonista assume un farmaco che potrebbe forse salvargli la vita in extremis. Come si concluderà la vicenda? Lo scopriremo solo l’ultimo giorno, all’ultimo minuto. Forse. -
L'oscura allegrezza
Roma, 1911. Alla vigilia di cambiamenti che trasformeranno l’Europa, Giorgio, un giornalista di famiglia borghese, si abbandona all’inerzia rassicurante di un socialismo di facciata. L’incontro con una giovane donna indipendente lo allontanerà da ciò che gli è più caro per spingerlo verso un cammino scomodo, unica via per la felicità. rnRiuscirà a cogliere la possibilità di un amore irripetibile, unico nella sua intensità? rnAttraverso un racconto che ha la freschezza della narrazione spontanea, Bianca, una ragazza emancipata che ha scelto di vivere una vita comunista e militante, tiene un diario intimo. Una grave malattia e l’inaspettata irruzione nella propria vita di una passione tanto struggente quanto inverosimile la porteranno a mettere in discussione le convinzioni più incrollabili. rnIl racconto di Giorgio, che dopo cinquant’anni ritorna sul proprio passato, si confronta così con le confessioni di una giovane donna dal destino drammatico, con un cambiamento di prospettiva che ricorda il capolavoro di Kurosawa Rashomon. rnAl termine del romanzo, come originale postfazione, un’intervista a Pif sul tema “scegliere o far finta di niente?” -
Storia della vendetta. Arte della vendetta e vendetta nell'arte
Nelle civiltà tradizionali e arcaiche se l'offeso versa il sangue di chi gli ha arrecato un torto, compie una azione lodevole, giusta, addirittura necessaria. Solo la vendetta può ristabilire ""l'equilibrio perduto"""" e risarcire l'onore dell'offeso. In questa forma originaria di giustizia confluiscono costumi collettivi e destini individuali per lungo tempo, finché non viene sostituita, progressivamente e non senza colpi di coda, dalle garanzie dello stato di diritto. La vendetta assume allora nuove sembianze, trasformandosi in risentimento, e viene confinata ai margini della società civile. Ma non muore, non può morire: trova rifugio nelle arti, dapprima in pittura e letteratura, poi soprattutto nel cinema. Sopravvive anche nella vita reale, se per onore non si rinuncia al delitto, o se si cede alla sete primordiale di un """"piacere sottile e intenso"""". Questo libro è un viaggio nella storia di un tema tanto antico quanto attuale: dalle fiabe ai miti, dall'epica alla tragedia classica, dai capolavori di Shakespeare a fenomeni di culto come il film """"Kill Bill""""."" -
Anatomia del colpo di scena
Viviamo immersi nell’imprevedibile sin dalla nascita, sicché il timore di continui colpi di scena corrisponde a uno stato d’animo sempre presente in noi. L’arte del narratore è quella di formalizzare questa aspettativa spesso latente, inconscia. Infatti, costruendo le proprie storie, egli deve mantenere una persistente suspence la cui efficacia, oltre che al talento, si affida pure a regole chiare, indubbie, che in gran parte riproducono i parametri della realtà. rnQuesta Anatomia del colpo di scena affonda perciò la sua analisi in un territorio di mezzo, tra chi racconta e chi ascolta, nel tentativo di chiarire sia i meccanismi che rendono possibile un colpo di scena, sia quelli che caratterizzano le reazioni di chi ne testimonia o ne subisce la deflagrazione. Il libro è concepito come un viaggio mozzafiato tra decine e decine di storie riprese da ogni forma di scrittura (narrativa, teatrale, cinematografica), ognuna delle quali viene raccontata ex novo, al fine di valutare come e perché in quella data storia intervenga un colpo di scena. rnPer la prima volta una figura centrale della fiction, quale il colpo di scena, è oggetto di uno studio sistematico e approfondito, elaborato in modo avvincente, attraverso una lettura assolutamente inedita delle strutture narrative. -
L'enigma d'amore nell'occidente medievale
Nel XII° secolo, nei castelli a sudovest della Francia, fiorì una civiltà fondata sulla centralità della donna, vista come portatrice di amore, gentilezza e sapienza, celebrata dal canto dei trovatori, che riconobbero in lei il vero motore della vita e della conoscenza. La parola amor nova, fin’amor - femminile in lingua d’oc – significò per questi grandi poeti e musicisti l’amore che fa rinascere a nuova vita. Eleonora d’Aquitania, due volte regina, favorì la diffusione della ‘rinascenza cortese’. rnLa figlia, Maria di Champagne, fece scrivere un codice, il De amore, perché il cavaliere imparasse ad avvicinare la dama secondo le prescrizioni e i riti di un graduale percorso formativo. Fu così che nacque una vera e propria ‘scienza dell’amore’ che, per la prima volta nella storia occidentale, fondava il dialogo tra l’uomo e la donna sulla parità, il reciproco rispetto, la conoscenza di sé. -
La magia della luce. Specchio e simbolo nell'opera di Lorenzo Ostuni. Ediz. a colori
Gli specchi incisi con il diamante da Lorenzo Ostuni sono opere d’arte, ma sono anche finestre aperte sull’universo misterioso dei simboli. Simboli che possono “riunire ciò che è disperso”, amplificare e trasformare la nostra percezione del mondo e metterci in rapporto con l’invisibile. Questo catalogo della mostra, tenutasi presso il casìno dei Principi di Villa Torlonia a Roma, da marzo a settembre 2017, contiene anche varie riflessioni sul tema dello specchio e del simbolo. Tra i diversi interventi nel catalogo: una storia dello specchio tra scienza, arte e magia; la relazione tra specchi e alchimia; l’utilizzazione degli specchi nel Biodramma; una pratica di autoconoscenza ideata dallo stesso Ostuni; la tecnica utilizzata per incidere gli specchi e uno scorcio della vita e della personalità dell’artista. -
Lo sportello degli addii. Quattro mesi con i terremotati di Amatrice e Accumoli
Arrivano ogni giorno allo sportello del cittadino aperto dalla Regione Lazio a San Benedetto del Tronto per chiedere un vestito, un aiuto per una pratica, un documento o anche per non chiedere nulla. Sono gli sfollati laziali negli alberghi della costa marchigiana dopo il terremoto del 24 agosto 2016. Chi li accoglie per aiutarli, come l’autrice di questo diario, sa che ci sarà sempre una voragine tra quello che si può e quello che si vorrebbe fare. Perché, se la vita continua anche dopo la fine del mondo, per quelle persone un intero mondo di affetti, di cose, di ricordi, di paesaggi, di certezze, è ormai perduto per sempre. Ma non è perduto, nonostante tutto, lo spazio del dono reciproco e della solidarietà. -
Uluğ Bek. L'astronomo di Samarcanda
All’alba del 1400 Tamerlano con le sue orde devasta l’Asia centrale.rnCittà distrutte, stragi, deportazioni.rnCirca trent’anni dopo, nel 1429, suo nipote Ulug Bek, re astronomo e poeta, inaugura a Samarcanda il più grande osservatorio del mondo, dedicato alla pace e alla conoscenza dell’universo. La città è divenuta il faro d’Oriente:rnha la più grande università dei suoi tempi, una scuola Sufi che irradia spiritualità, ed è attraversata da carovane ricchissime nel loro grande viaggio attraverso le terre conosciute. Un breve periodo di prosperità, primarne dopo il quale il mondo si abbandona a intrighi di palazzo, guerre e saccheggi. Seguendo il percorso del re saggio e dei grandi scienziati che lo accompagnano nella realizzazione del suo sogno, facciamo i conti con il lato migliore dell’umanità e con quello peggiore. Con la consapevolezza che anche sernuna battaglia si perde, alla fine la luce della conoscenza non può che prevalere. -
Le pagine nere. Appunti sulla traduzione dei romanzi
Questo non è un saggio di teoria della traduzione. Non è un manuale per sapere come si traduce (anche volendo, sarebbe impossibile). Non è un libro di linguistica. Ma allora cos’è? Più o meno quello che dice il titolo:rnuna serie di appunti presi conversando con scrittori, traduttori e soprattutto lettori (oltre che, naturalmente, traducendo romanzi) su cosa significa scrivere una storia già scritta. rnUna pagina nera. Dove sta, qual è l’io di chi scrive? Chi ne è l’autore (sempre che ce ne sia uno)? Quali sono i personaggi? E dove stanno, come si muovono sulla pagina? Con quale lingua lavora il traduttore?rnChe vuol dire “ricreare un ritmo, uno stile”? Insomma, questo libro è una sorta di cassetta degli attrezzi per chi traduce, ma soprattutto una serie di chiavi di lettura per chi i romanzi tradotti li legge. E per chi magari vuole capire meglio cosa succede ai libri scritti in altre lingue, prima che arrivino a lui. -
Volgograd. Storie di ordinaria periferia
Un anziano disilluso e con antiche ferite registra al computer, mese dopo mese, ciò che accade intorno e dentro di lui. Vive in un luogo imprecisato della degradata periferia romana che lui chiama Volgograd, dove è stata inventata la solitudine. Eppure, in questo microcosmo dalle atmosfere a tratti noir, a tratti malinconiche o amare, si incrociano vite e destini accomunati da una affannosa ricerca di senso e di riscatto. Ma sarà proprio a Volgograd, in questo spazio urbano quasi infernale, che il protagonista riuscirà finalmente a fare i conti con il passato, opponendosi per la prima volta alla prepotenza e alla sopraffazione, fino all'imprevedibile e borgesiano epilogo.