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L'ombra del maestro e altri racconti dell'invisibile
Un prestigiatore da circo che conosce il segreto per trasformare il piombo in oro, un celeberrimo scrittore che si rivela essere solo un’ombra, una misteriosa locanda che ospita un convegno di immortali alchimisti, una medium che sa far materializzare le anime dei defunti, un patto col diavolo per assicurare fama imperitura alla propria opera, lampadine magiche che rivelano l’aspetto soprannaturale delle cose… Questi racconti si svolgono tutti sull’esile confine che separa il mondo visibile da quello invisibile, narrano l’irruzione di un elemento perturbante, che sconvolge il quieto svolgersi della vita di tutti i giorni, rivelando l’esistenza di una dimensione sconosciuta e inquietante, che costringe sia i lettori che i protagonisti a modificare la loro visione del mondo. Con i suoi racconti Viola ci mostra, come Amleto, che ci sono più cose in cielo e in terra di quante non ne sogni la nostra filosofia. -
La luce di Akbar. Il romanzo dell'impero Moghul
Nell'Hindostan del XVI secolo Akbar, terzo imperatore della dinastia moghul, domina una corte eclettica che accoglie islamici sunniti e sciiti, gesuiti, indù, ebrei, zoroastriani. La sua apertura a ogni etnia e dottrina suscita indignazione tra i custodi dell'ortodossia religiosa, che fanno del loro meglio per ostacolare o addirittura rovesciare il sovrano. In questo ambiente inquieto, e spesso spietato, inizia la parabola del funzionario hindu Jamal e di suo figlio Samir. La loro traiettoria incrocia quella degli astri di corte e in particolare del principe Salim, primogenito di Akbar, che patisce l'ombra del padre e teme quella dei fratelli. Samir e Salim diventano amici, accomunati dal risentimento verso i genitori e dall'amore per Man Bai, sensuale principessa celata nell'harem. La somiglianza dei nomi rimanda all'intreccio dei loro destini, tra separazioni e riavvicinamenti. Quasi tutti i personaggi sono storicamente esistiti e raccontati con fedeltà. Si muovono negli interstizi della grande Storia per illuminare non solo la loro epoca ma anche, indirettamente, la nostra. Il re Akbar, l'erudito Abul Fazl, l'inflessibile mullah Badauni, l'ardente gesuita Rodolfo Acquaviva, gli eterni rivali Shahbaz khan e Aziz koka, attraverso le reciproche interazioni esplorano temi sempre attuali: il dibattito religioso, la natura del potere, il dialogo tra civiltà diverse. In primo piano la difficoltà ad accettare l'eredità dei padri, dilemma senza tempo nel quale potrà specchiarsi anche il lettore di questo romanzo. -
Praecurrit fatum! Arrivare prima del destino
Intelligenza Artificiale, Formazione del consenso in democrazia, Futuro dell’Europa, Salute mentale, Identità e apprendimento nell’era dei social, Lavoro ed economia, Clima e Ambiente, Ingegneria Genetica, Flussi Migratori e Futuro dell’arte, queste sono solo alcune delle sfide cruciali che dovremo affrontare nell’arco dei prossimi vent’anni e nessuna potrà essere risolta da una singola Nazione. Umanisti e scienziati di diverse discipline offrono qui un contributo di ricerca, di sapere e di riflessione, con l’obiettivo di far conoscere a un vasto pubblico lo stato attuale delle cose e individuare le possibili soluzioni a quei problemi ineludibili che mettono in gioco la stessa sopravvivenza della nostra specie e i valori su cui si fonda la cultura occidentale. -
Profili a memoria
Nella sua vita Gianna Radiconcini ha incontrato uomini e donne straordinari. Si tratta di personaggi legati alla sua militanza di azionista e di partigiana, o all'esperienza politica nel partito repubblicano, o incontrati mentre era inviata della RAI a Bruxelles, o durante le battaglie per la parità di diritti tra uomini e donne, o come convinta europeista. Nei suoi ultimi anni ha anche fondato il circolo culturale Cassiodoro, che si ispira all'idea di un'Europa politica forte, che possa diventare protagonista nel ""Grande Gioco"""" internazionale. Questo libro offre una carrellata di ritratti pieni di vita di questi personaggi, da Ferruccio Parri a Ugo La Malfa, da Gaetano Borruso a Oronzo Reale, fino ad Altiero Spinelli, con cui Gianna collaborò a lungo, da Marcella Ferrari a Laura Lombardo Radice, a Marisa Musu, dirigenti delle staffette partigiane, fino a Ursula Hirschmann, la moglie di Altiero Spinelli. Un filo rosso lega tra loro tutti questi """"profili a memoria"""": la passione civile, la capacità di affrontare vittoriosamente le sfide più difficili, lo sguardo insieme ironico e affettuoso sulle virtù e i difetti altrui."" -
Le ricorrenze
La vita di una persona raccontata in venti giorni: Natali, Compleanni, Capodanni, Ferragosti. Saranno sufficienti a riassumerne il percorso? Fin dall'infanzia il protagonista, Guglielmo Aspesi, è ossessionato dalla favola La chiave d'oro dei Grimm: vorrebbe trovare lo scrigno magico che racchiude il senso della sua vita, che nella favola è irraggiungibile. Ma forse il tesoro consiste proprio nella sua ricerca. L'immagine che Guglielmo ha di sé si scompone, dando vita a molteplici personalità diverse, nonostante il filo identitario che le unisce. Lui fantastica, combatte e uccide, ama, si illude, fa carriera, si sposa, divorzia, ha una figlia che adora e un figlio che lo contrasta; ha successo, fallisce e sogna, sogna fino alla fine. Questo è l'elemento che forse maggiormente accomuna i tanti Guglielmo rispecchiati nei venti frammenti della sua vita. La storia e la politica, molto presenti in gioventù, vanno scolorendo nella maturità e nella vecchiaia, fino a diventare un indistinto rumore di fondo, ma affrescano suggestivamente il romanzo. Il sorriso, la commozione, la riflessione, modellano le venti ricorrenze scelte per raccontare il senso di una vita simile alle nostre, traversata da amori e disamori, scelte e disillusioni, tensioni e dubbi, tenerezze e asprezze, vicissitudini che spesso ci paiono senza senso. Un racconto avvincente, drammatico e poetico, che si svolge tra gli anni Venti del Novecento e l'inizio del nuovo secolo. -
L'uomo di vetro
Questa storia si svolge tutta in una notte, dalla tarda sera sino alle luci dell’alba. L’ambientazione è la villa sul mare, presso Roma, di Gianni Cravero, già̀ Primo Ministro della Repubblica Italiana, a suo tempo travolto da un processo di collusione con la mafia da cui venne assolto grazie alla testimonianza di una sua ex amante. Il che, salvandolo dalla condanna, finì col precipitarlo in un inferno coniugale. Nella villa, con fare smarrito, si introducono Maurizio e Federica, una coppia di amici invitati a passare lì la notte per ragioni che si collegano alla giovane figlia del padrone di casa. ""L’uomo di vetro"""" racconta la capacità spiazzante e manovriera di una diabolica intelligenza politica in grado di entrare nella pancia crassa di una nazione sempre più̀ incline a un progressivo degrado ideologico nell’incultura e nella barbarie."" -
I misteri della Rue La Bruyère
Parigi, anno 2000. Viene scoperto nel cuore della città un appartamento disabitato da sessant’anni. L’interno lussuoso sembra rimasto intatto da oltre un secolo. Sulle pareti resta un unico quadro, dal quale sorride una donna bellissima e senza nome. Il perito incaricato dell’inventario, partendo solo dagli oggetti – una tazza con un’iniziale, un letto che evoca fantasie erotiche, la disposizione dei libri – intuisce che in quella casa è nascosto un mistero. Aiutato da un’assistente improvvisata, una vecchia sarta teatrale, ricostruisce la vita di tre donne, risalendo sino alla Rivoluzione, a un crimine e, forse, a un tesoro. Come scrive Mario Praz, abitare significa lasciare tracce. Le vite scomparse restano impigliate negli oggetti, testimoni devoti e loquaci, per chi sa ascoltarli, del passare degli uomini. Questa storia è stata ispirata da un autentico fatto di cronaca. -
Bad girls. Da vittime a carnefici
Migliaia di donne hanno alle spalle storie di violenza che hanno innescato in loro comportamenti distruttivi ance brutali, trascinandole nell'abisso della vendetta. Ne sono testimonianza le storie raccolte in questo libro, tutti racconti di donne autrici di reati. Da moglie sottomessa del boss a capobanda della mala, da schiava del marciapiede a maitresse d'alto bordo. Famiglie normali che nascondono segreti indicibili. Gli abusi sessuali di un padre, l'indifferenza di una madre, la morbosità, i maltrattamenti, l'abbandono hanno stimolato nelle vittime mutazioni irreversibili. Da anoressica a bulimica, il corpo che si ritrae e si dilata, la mente che si chiude a riccio e poi esplode, a volte con inaspettata veemenza. La para diviene rabbia e vuole esprimersi. La ferocia del branco che viola per sempre la tua intimità, il tradimento che infrange ogni regola, la violenza di chi non accetta di sentirsi diversa da ciò che racconta il proprio corpo, così la vittima diventa giustiziera, stalker, assassina, perfino del proprio figlio e, in fondo, anche di se stessa. -
Ricordati che devi ridere (perfino sul periodo più deprimente del terzo millennio)
Mettere insieme gli scritti satirici di Caria, che affligge i lettori de ""Il Manifesto"""" con il """"Colonnino infame di Alias"""" e le vignette al vetriolo con le quali Disegni punisce i suoi fan sui social, è operazione non esente da effetti collaterali. Specie per i soggetti fragili e/o con patologie pregresse. La miscela infatti, testata su un target ristretto di musoni volontari, ha purtroppo fatto rilevare una serie di eventi avversi, quali coliti da riso a crepapelle, logorrea da buon umore, crampi alle mascelle e insonnia da euforia grave. E con la somministrazione delle prime bozze si sono registrati alcuni rari casi di morti dal ridere. Sia come sia, il rapporto costi-benefici resta più che positivo: già a una prima dose di pagine infatti, nel lettore si sviluppano anticorpi contro la noia da lockdown, ansia per il futuro e disgusto per la politica; anticorpi grandi come le balle di Salvini, resistenti come la colla sulla poltrona di Di Maio e pronti a colpire a tradimento come Matteo Renzi."" -
A sud dell'inferno. Enigma in quattro quadri
Un viaggio negli abissi dell'anima umana, in cui ritroviamo l'eco degli orrori narrati con sempre maggior frequenza dalle cronache quotidiane. La storia maledetta di Umberto e della sua famiglia, in un susseguirsi di ricatti, tradimenti e voltafaccia, viene raccontata dall'Autore in quattro quadri, concepiti in modo da poter essere letti a ritroso nel tempo, dagli effetti verso le cause che li hanno determinati. L'uso sapiente delle parole accompagna il lettore nei bassifondi umani, mentre l'atmosfera della narrazione varia dalla leggerezza all'intensità, dall'ironia alla tragedia. Ciascun personaggio si rivela al contempo vittima e carnefice, e anche i tentativi di redenzione risultano alla fine vani. Ognuno andrà incontro al proprio destino, non avendo le chiavi per mutarne il corso. -
Fabio Torre. Camera work. Ediz. illustrata
50 dipinti, 50 immagini realizzate manualmente in bianco e nero, 50 macchine fotografiche riprodotte con una modalità seriale che riflette sulla norma dello sguardo, sugli strumenti che amplificano la percezione visiva e sui dispositivi tecnologici attorno ai quali si costituisce la narrazione della contemporaneità. Un lavoro concettuale che si manifesta attraverso rigorose modalità formali. -
Come si cancella il pauravirus. Come si sconfigge il nemico n. 1 dell'uomo: la paura
C'è chi dice che è sufficiente la forma-pensiero creata dall'1% di persone libere dal pensiero condizionato e dalle emozioni negative per cambiare la triplice struttura del corpo energetico del mondo, liberando la Luce vincente sul buio. Proviamoci insieme: la Musica ci salverà! ""Dobbiamo capire che il significato della Musica non è soltanto quello di essere un balsamo estetico. La Musica dev'essere usata per la ricerca di noi stessi affinché essa ci porti al Centro della vita... La Musica ci può far raggiungere questo Centro più velocemente e in modo più diretto di tutte le altre arti"""". (C. Jinarajadasa)"" -
La vibrazione originale. Alla ricerca del guaritore interiore
Abbiamo una nota vibrazionale unica, la nostra Vibrazione Originale, che guida l'intelligenza interiore del corpo ed è la vera responsabile della nostra salute e della nostra evoluzione. Questa vibrazione detiene il progetto della nostra vita, la nostra ragion d'essere ed è la fonte dell'autoguarigione e autorigenerazione. La salute non è uno stato fisico, bio-chimico, è uno stato energetico frequenziale. Noi vibriamo ad una certa frequenza quando siamo sani e in equilibrio, ad un'altra frequenza quando siamo in disarmonia. Abbiamo la tecnologia e la strumentazione che ci permette di misurare questi stati frequenziali e cambiarli quando è necessario. Ogni guarigione è un auto-guarigione. Perché questo avvenga, tuttavia, è necessario entrare nella dimensione energetica, quantistica del nostro corpo e della realtà che ci circonda. Il nostro corpo non è solo materico, è anche energetico e vibrazionale. Il rapporto tra materia fisica ed energia è di 1 a 1 miliardo, cioè la materia del mondo visibile è soltanto la miliardesima parte della realtà! Come possiamo padroneggiare la nostra salute e la nostra vita, se non conosciamo il nostro corpo energetico? Come funziona, come si rigenera, come guarisce? Tutte le condizioni fisiche, mentali ed emotive si possono cambiare grazie all'armonizzazione frequenziale dei nostri centri energetici, sulla nota unica della Vibrazione Originale. Lo scopo di questo libro è familiarizzare con i processi di trasformazione quantistica che avvengono nel nostro sistema corpo-mente-spirito in ogni momento, inconsapevolmente. Conoscere questi processi significa poterli usare per cambiare e migliorare le nostre condizioni. All'interno del libro troverai un omaggio veramente speciale: cerca il QR per accedere all'armonizzazione del tuo campo energetico. Avvicinati con naturalezza alla tua Vibrazione Originale attraverso vibrazioni sonore e ologrammi terapeutici. -
La mia prima casa. Poesie e brani di prosa
"La mia prima casa"""" è una narrazione, articolata in versi e brevi passi di prosa, in cui è chiaramente intuibile il percorso psichico ed esistenziale tra l'istinto di Eros e quello di Thanatos. Visibile l'impronta di un vecchio bisogno d'amore rimasto inappagato, il """"graffio dell'anima"""", la """"ferita dei non amati"""". La perdita dell'amore vede il crollo dell'Io, che nell'epilogo rinasce in una nuova dimensione, in un nuovo spazio, quello della """"prima casa"""", un posto dove poter riconoscere se stessi, le proprie origini, non solo quelle familiari, ma anche quelle radicate in una memoria molto più remota, primigenia, di natura quasi ultraterrena e divina. Il luogo del """"Déjà vu"""", ovvero quella meta come dono, il dono che avevamo sognato e dimenticato." -
L' albero della buona idea
Attilio Romanò è una delle 335 vittime innocenti della criminalità in Campania. Vittime che fanno ancora poco rumore. Ma l'autrice, Valeria Verolino, in questa sua invenzione narrativa, fa rivivere il giovane Attilio dopo la sua tragica morte : egli prende nuovamente vita diventando un albero, un esile albero di mimosa, che pian piano si sveglia e inizia a riconoscere se stesso, i luoghi e le persone che lo circondano. Ricorda, soffre, sorride e vive in queste nuove vesti, conducendo il lettore nel suo mondo e nei suoi pensieri per non rendere vana la propria morte. L'autrice fa rivivere Attilio nel cuore di tutti noi. Età di lettura: da 12 anni. -
Miriam. Il primo amore
Miriam, il primo amore è un racconto autobiografico dello scrittore ceco, Ivan Klíma, il primo tradotto in italiano. Un racconto interamente ambientato nel campo di concentramento di Terezín, dove, per le sue origini ebraiche, Ivan Klíma fu imprigionato con la famiglia dal 1941 al 1945.Centro del racconto è la prima esperienza d'amore dell'adolescente Ivan Klíma che si innamora di Miriam, una giovane addetta alla distribuzione del cibo nel campo. Semplici gesti di inaspettata benevolenza della ragazza per Ivan, porzioni maggiorate di cibo, fanno della fantasia, un intreccio di sentimenti fatti di ansia, paure ed eccitazioni. Il sentimento d'amore del protagonista non trova mai piena realizzazione : ogni percorso conduce regolarmente dall'illusione al disincanto. Ma lungo questo percorso la bellezza narrativa emerge con forza e immensa profondità. -
Denatalità in Italia. Da dove veniamo e dove stiamo andando
Sono raccolti nel libro gli articoli del forum sulla denatalità, ideato e curato da Carlo Corchia per la rivista Quaderni ACP. Cultura e scienza sono parole chiave del pensiero di Corchia. Il suo lascito intellettuale, sintesi di forte spiritualità e di ricerca di nuovi modelli epistemologici, è volto, con rigore razionale e umanesimo, alla cura dell'anima degli uomini. Le sue domande sono un invito continuo alla ricerca e alla condivisione di ciò che la vita impone con durezza. ""Qual era il mondo dei bambini di mezzo secolo fa, e i loro pediatri come lavoravano? Come sono cambiate le cose? Che rapporto c'è tra denatalità e povertà, e quale delle due è la causa e quale l'effetto? Quali potranno essere le conseguenze della desertificazione culturale e dell'assenza di investimenti formativi sui giovani, specialmente nelle aree più disagiate e più povere del Paese? È possibile pensare a un nuovo modello di welfare che contempli non il contrasto, ma interessi convergenti tra la generazione dei giovani e quella degli anziani?""""."" -
Bum! Bum! Song nat a Furcella e sul na poesia me pò salvà
Queste poesie di Raffaele Sannino hanno il pregio di raccontare la verità nuda e cruda di Napoli. Raffaele, viene da quel mondo, ha visto in faccia il male, ""o male che s'annasconno miezz a gent"""" ci è stato a stretto contatto, ha respirato quell'aria fetida e inquinata, poi si è salvato, grazie alla poesia e a chi lo ha aiutato scoprire questa sua grande passione e capacità. Raffaele Sannino rappresenta un esempio vero, concreto, che le cose possono cambiare anche qui a Napoli, a Forcella, (o in qualsiasi altro luogo difficile del mondo). I versi di Raffaele Sannino gridano giustizia al mondo intero, ma sono anche versi di amore e di memoria. Grazie Raffaele, che tu possa essere sempre di più la voce di chi non ha voce, degli ultimi, dei nessuno, degli invisibili, di chi non c'è più. Rappresenti la speranza di tutti noi, continua a scrivere e a dare corpo con le parole ai tuoi sentimenti, perché la poesia è un linguaggio universale e può essere in grado di volare oltre Forcella, portando con sé la speranza e la voglia di riscatto, di una nuova vita e di una nuova possibilità, che è giusto sia data ad ognuno di noi... (Dalla prefazione di Paolo Siani)"" -
La memoria e l'anima mundi. Ai margini tra vita e morte
Il volume, curato da Ferdinando Testa, raccoglie i contributi di Sergio Fermariello, Silvana Lucariello, Tiziana Menna, Maurizio Nicolosi, Edoardo Scognamiglio e Ferdinando Testa su temi, antichi e contemporanei, quali la memoria e l'anima, la vita e la morte. L'onnipotenza del pensiero tecnico-scientifico ha oggi assunto il dominio dell'anima, intesa come archetipo dell'esistenza e della capacità immaginativa, imponendo all'uomo, deprivato della propria creatività, la mera imitazione e una drammatica solitudine dinanzi all'ignoto e all'irrazionale. Recuperare la dimensione dell'anima significa pertanto restituire all'immaginazione la sua centralità nella vita dell'individuo. Alla memoria compete la funzione di preservare l'anima affinché essa non si perda nel mondo del collettivo e del sociale, ma conservi autonomia e indipendenza. In tale senso occorre rivolgere attenzione e cura non solo alla soggettività umana, ma anche alla sempre più sofferente anima mundi, principio unificante e conciliante lo spirituale e il materiale. -
Il vento delle parole
Il libro parte dall'immaginazione poetica della mente, percorre i sentieri della poesia che nasce dalla linfa vitale del sottosuolo dell'inquietudine della bellezza. La parola poetica si mescola con l'attività immaginativa e si pone come un limite tra il sacro e il profano. Invita l'uomo al confronto con l'anima per comprendere e, possibilmente, rubare il senso dell'esistenza. Girovagare intorno alla poiesis, permette di aprire le porte della creatività e del rapporto di quest'ultima con il mondo della psiche, mostrando le diverse manifestazioni dell'anima alla ricerca della sua realizzazione. La parola poetica diventa allora inizio, immette nello scenario della coniunctio tra materia e spirito e restituisce alla capacità immaginativa il giusto posto che le spetta nel processo dello sviluppo della coscienza individuale e collettiva.