Sfoglia il Catalogo feltrinelli038
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 101-120 di 10000 Articoli:
-
Bullismo e cyberbullismo. Ricerche e politiche di intervento contro vecchie e nuove forme di prevaricazione
Questo originale lavoro di Valentina Pisano, frutto di attenta ricerca e indagine sul campo, affronta in maniera ampia e puntigliosa i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, offrendo risposte esaustive ed efficaci affinché si giunga infine a una decisa riduzione, se non completa eliminazione, dei comportamenti che rientrano nella macro-area della moderna devianza giovanile. Valentina Pisano è insegnante, assistente sociale e ricercatrice nel campo del mutamento socioculturale, del sistema formativo. Ridurre i rischi di comportamenti non conformi alle norme sociali ha portato l’autrice a sensibilizzare i ragazzi e le istituzioni che si occupano dell’educazione degli stessi. Si punta così a un’interdipendenza tra le diverse istituzioni primarie che ruotano intorno ai giovani, quali scuola, famiglia, gruppi sociali, collettività e comunità religiose. -
Il pane bianco
La storia partigiana di Onorina Brambilla, ""Sandra"""", giovane milanese figlia di operai, è un coraggioso esempio del percorso compiuto da tante donne italiane che dopo l'8 settembre del 1943 non esitarono a battersi per la libertà. Un memoir autobiografico, privo di accenti retorici, minuzioso nelle ricostruzioni temporali e ambientali, che ripercorre a ritmo incessante questo tragitto, cogliendo i momenti più intensi della vita di una ragazza schierata con il minuscolo ma temibile esercito dei Gap, votato alle imprese più disperate nel cuore della metropoli. Segue il dramma della prigionia a Bolzano in mano alle SS italiane a causa di una delazione e tanto agognata Liberazione, giunta il 30 aprile 1945. L'inizio di un lungo cammino che si concluderà, dopo una marcia a tappe forzate con altri compagni, attraverso la Val di Non e il passo del Tonale, in una Milano distrutta dalla guerra, dove riabbraccerà la famiglia e il suo comandante, Giovanni Pesce, """"Visone"""", di cui diverrà il 14 luglio 1945 la compagna di una vita. In appendice le lettere scritte durante la prigionia a Bolzano e le testimonianze inedite del suo lungo impegno politico nel dopoguerra con il sindacato. Raccolta negli ultimi anni di vita di Onorina Brambilla, questa toccante testimonianza ha il valore del documento storico, ma è al tempo stesso un poetico testamento civile dei valori che hanno animato la Resistenza in Italia."" -
Il ragazzo di via Padova. Vita avventurosa di Jess il bandito
Arnaldo Gesmundo, classe 1930, milanese di via Padova, è stato uno dei sette componenti del commando di rapinatori che il 27 febbraio 1958 a Milano assaltò un furgone portavalori in via Osoppo, un colpo passato alla storia come ""la rapina del secolo"""". Arnaldo, soprannominato dalla stampa Jess il bandito, non ha vissuto solo quell'esperienza, la sua esistenza è impregnata di avventura e storia, 50 anni di cronaca italiana e di """"etica criminale"""". Jess si racconta in questa biografia, scritta a quattro mani con Matteo Speroni, autore milanese da sempre attento alla storie provenienti dai quartieri più periferici e vivi della città. Arnaldo, oggi un tranquillo pensionato, ricostruisce la sua vita come metafora di una generazione perduta, dalla Milano popolare degli anni bui del fascismo, all'immediato secondo dopoguerra con via Padova come paradigma sociale di quell'epoca e della città in continuo mutamento. La vita di strada, la vecchia mala milanese, la violenza cruda della guerra, dal rito iniziatico della fuga giovanile a Marsiglia, altro luogo simbolo, alla voglia di rivalsa dei primi furti, fino agli spettacolari assalti alle fortezze del danaro, banche e furgoni portavalori, la sua specialità. Una parte dell'opera ripercorre le terribili vicende di cui fu diretto protagonista nelle galere di tutta Italia dagli anni del boom economico fino alle rivolte carcerarie degli anni settanta. Prefazione di Antonio Di Bella."" -
Memorie di un ladro filosofo. Quando il furto diventa un'arte
Ladro filosofo, Fantomas della laguna, Sindacalista delle carceri, Re dei ladri, i soprannomi si sprecano per Vincenzo Pipino, che ha il vezzo di farsi chiamare ""ladro gentiluomo"""" e può vantare nel suo curriculum ricco di imprese avventurose di aver portato a segno il primo e unico colpo a Palazzo Ducale di Venezia ma anche di aver messo le mani - due volte - sulla galleria privata di Peggy Guggenheim. Senza dimenticare il famoso furto del Canaletto in casa Falck, alle Zattere. La sua recente carriera di scrittore si deve almeno in parte a Toni Negri. Pare sia stato proprio il filosofo padovano a indirizzarlo verso la scrittura: """"Sono rimasto affascinato dalla sua saggezza"""", ha dichiarato più volte. Risulta infatti impossibile rimanere indifferenti davanti all'ironia dissacrante e alla capacità innata di affabulare di Pipino. E si rimane ovviamente rapiti anche dal tema dei sui scritti: furti, fughe, notti brave, episodi sepolti nella memoria popolare e nei segreti del vecchio milieu malavitoso, spesso ai limiti dell'incredibile. Il suo primo libro """"Rubare ai ricchi non è peccato"""" ha fatto molto discutere. Pipino torna ora con altri ricordi sulle sue imprese veneziane ed europee, interrogando e interrogandosi, alternando memorie di vita e citazioni da Shakespeare, Brecht e Jacob."" -
La zecca e la malacarne
Dopo ""Settesette"""" Pino Tripodi prosegue il suo viaggio letterario nelle fasi calde della nostra storia politica, con il suo stile inconfondibile e sempre rivolto al ribaltamento dei luoghi comuni. """"La zecca e la malacarne"""" cambia completamente sguardo sul tema criminalità meridionale, raccontando la storia della generazione perduta del sud Italia, che ha tentato di emanciparsi attraverso la politica, e si ritrova dopo quarant'anni a combattere contro forze criminali che si fanno sempre più istituzionali. Una nuova impresa dei mille, un nuovo sbarco fatto questa volta dalla diaspora dei migranti, preparato e atteso per decenni dai protagonisti del libro sparsi tra i quattri pizzi del mondo. Il ritorno della diaspora, l'inizio del riscatto del Sud, che coincide con la spettacolare distruzione delle mafie malgrado lo Stato e senza il suo intervento. Un Sud che da male primigenio diventa metafora del mondo. Il registro linguistico utilizzato non si avvale mai di dialettismi di maniera, ma all'occorrenza pesca e reiventa - traslandolo nell'italiano medio - il baccaglio, modalità discorsiva figurata propria delle popolazioni del Sud che va perdendosi dopo essere stata a lungo introiettata dal gergo della malandrineria."" -
La meccanica dei gesti
Gli addetti alla pulizia e manutenzione di una baia molto frequentata della costa adriatica trovano, in un mattino di luglio, una bambina rintanata nella cava che utilizzano come rimessa. Avrà 9 o 10 anni, non parla, è molto sporca e nessuno capisce come sia comparsa. A pochi chilometri di distanza, nel frattempo, il loro datore di lavoro cerca un modo per evitare il fallimento dell'impresa. Mirco, giovane di buona famiglia soffocato dalle aspettative altrui, Fausto, in perenne conflitto con il mondo, Lucio, lavoratore meticoloso e marito previdente, e Carlo, silenzioso e solitario, non possiedono le parole per rispondere alla domanda più semplice: cosa fare di quella bambina? Mentre nelle banche e nella mente del loro principale si gioca il destino dei quattro, la decisione di rendere al mondo esterno la bambina rimane sospesa, ostacolata dal desiderio di trattenerla nella cava in cui, per ragioni diverse, ognuno di loro sembra aver recluso la propria esistenza. Sarà il destino a incrociare le scelte dell'imprenditore a quelle dei suoi dipendenti, e a decidere per tutti. ""Mito della caverna"""" contemporaneo e all'ombra di un monte che è da inscrivere, per la sua presenza scenica, tra i protagonisti del romanzo, i quattro spazzini si fanno simbolo di un'umanità contemporanea priva di punti di riferimento, le cui """"storie di niente"""" possono trovare senso solo se affidate con coraggio alla parola dell'altro e se pronte ad accogliere lo spiraglio di luce rappresentato dall'arrivo della bambina."" -
Giandante X
Giandante X (Milano, 1899-1984). Pittore, scultore, architetto, poeta. Ha combattuto su tutti i fronti del Novecento, seguendo senza sosta la propria strada, fin dove le forze gliel'hanno permesso. Per i fascisti fu un anarchico, per i comunisti un compagno, per i repubblicani spagnoli un miliziano delle Brigate internazionali, per lo Stato francese uno ""straniero indesiderato"""", per la Resistenza un partigiano. Si unì di volta in volta al compagno più vicino. Infine, fu sempre solo. Per le sue scelte è stato amato, frainteso, punito. Il mercato dell'arte non ha mai saputo che farsene di lui. Alcuni, pochi, discutono ancora se sia o no un grande artista. Ma essere grandi artisti non significa nulla, essere artisti puri, ecco ciò che conta. Nelle pagine di questo libro si va alla ricerca di Giandante X tra scrittori, filosofi, rigattieri, antiquari, partigiani. Giovanni Pesce e Nori Brambilla, Ernesto Treccani, Aligi Sassu, il signor Manusè che aveva il chiosco di libri e Amatore Sciesa che disse in faccia al boia: """"Tiremm innanz"""", Guido Picelli l'Ardito del Popolo colpito alla schiena, Dino Formaggio e Don Chisciotte... La trincea, i campi di concentramento, un canto di dolore e d'amore, i compagni. Le confessioni, il dubbio, la fame, il freddo. La deportazione, la prepotenza, il privilegio, i martiri, la resurrezione e la poesia. Il carcere. L'arte. L'anarchia. Una storia di vita, morte e libertà."" -
I diavoli di via Padova
Via Padova a Milano è una strada lunga più di quattro chilometri che parte da piazzale Loreto e arriva ai confini della città. Meta di immigrazione fin dall'inizio del Novecento, prima dall'est e dal sud dell'Italia, poi da tutto il mondo, è un luogo di passioni e di abissi, di vita intensa e malavita. Il romanzo ""I diavoli di via Padova"""" racconta un mosaico di umanità bruciante, che parla lingue diverse, nel quale si condivide l'integrazione mentre si fanno i conti con le difficoltà e le contraddizioni di una periferia ruvida, tra povertà e desideri di riscatto, vite perdute e speranze. L'occhio del protagonista, Tes, un flàneur che vagabonda per il quartiere, conduce il lettore negli anfratti dell'animo degli abitanti di questo angolo sorprendente di mondo, nei bar gestiti da cinesi e frequentati già dal mattino da latinos e nordafricani, negli empori degli indiani e dei bengalesi aperti fino a notte fonda, nelle case di ringhiera fatiscenti dove vivono i pusher, i trans, i tossici, i fantasmi dei clandestini. Storie dure, segnate da alcol, violenza, droga, azzardo, miseria, nelle quali si aprono scorci di fratellanza, amore e poesia. Tutti i personaggi del libro sono ispirati a persone reali, alle quali è stato dato un nome di fantasia. Anche fatti ed episodi, più o meno noti, sono per la maggior parte accaduti davvero. """"I diavoli di via Padova"""" è un viaggio senza soste in una straordinaria girandola umana, un pianeta da scoprire ogni giorno, come fa Tes, aprendo la porta di casa..."" -
The General. Martin Cahill, storia e leggenda della malavita irlandese
In un'Irlanda sconvolta dal conflitto tra cattolici e protestanti, anche il mondo criminale deve fare i conti con uno scontro durissimo che costringe tutti a schierarsi. Tutti tranne Martin Cahill, gangster istrionico e solitario che tra anni settanta e novanta ha dato vita a diversi traffici illeciti e rapine in banca cercando di fuggire di volta in volta da polizia, militanti dell'Ira e mercenari dell'Ulster. In una Dublino popolare e sempre vitale emerge The General, gangster astuto e meticoloso, la cui carriera ventennale copre un raggio d'azione che si spinge fino a Londra e a Manchester. Autore di colpi e rapine sensazionali quanto ingegnose, Cahill è stato per anni un intoccabile, fino a quando un proiettile sparato dall'Ira ha posto fine al suo impero. Una storia dell'Irlanda moderna vista da una prospettiva inedita, per un libro che si legge come un thriller, ma che è terribilmente vero. Uno spaccato di storia sospeso tra cronaca e leggenda, un affresco criminale che non ha eguali, tanto da aver ispirato negli anni diversi adattamenti cinematografici, con protagonisti del calibro di John Boorman, Brandan Gleeson, Jon Voight, Kevin Spacey, Colin Farrell. Un vero classico di storia della malavita. -
Sotto l'ombra di un bel fiore. Il sogno infranto della Resistenza
Scritto nella forma del romanzo, ma basato su memorie dirette, ""Sotto l'ombra di un bel fiore"""" ha per protagonisti Pedro e Paolo che ripercorrono a distanza di anni le loro esperienze, di partigiano e di esule, e assistono in presa diretta al progressivo smantellamento dei loro sogni di cambiamento. Costruiti da Bellosi ricalcando le caratteristiche di alcuni dei protagonisti della Resistenza che ha conosciuto nel corso della sua vita, Pedro e Paolo rivivono gli avvenimenti che hanno segnato un intero territorio, quello del Lago di Como, teatro di uno degli episodi cardine della storia italiana del Novecento: la cattura e l'uccisione di Mussolini. Diventati dirigenti dell'Eni sotto la guida di Enrico Mattei, Pedro e Paolo ripercorrono insieme, accompagnandola, la storia: dall'intensità della guerra partigiana ai gloriosi Giorni di Aprile, al tragico epilogo della vicenda di Gianna e Neri, partigiani uccisi da partigiani. Aggrumando poi il racconto attorno a tre momenti decisivi del dopoguerra: a caldo, nel 1948, sotto l'effetto straniante dell'amnistia Togliatti; nel 1957, in occasione del Processo di Padova alla Resistenza; nel 1967, in piena aria di golpe, con la schiusa delle uova di serpente degli agenti dell'Ovra transitati dal fascismo alla repubblica nel ruolo di protagonisti della strategia della tensione. Un racconto che traccia un filo rosso lungo vent'anni di storia d'Italia, con un finale a sorpresa."" -
On the brinks. Memorie di un irriducibile irlandese
Tradotto in diversi paesi, ""On The Brinks"""" è il racconto in prima persona delle due vite di Sam Millar, dall'attivismo nell'Ira alla partecipazione a una delle più famose rapine della storia americana. Del resto di spunti narrativi nella vita di questo ex militante dell'Ira divenuto scrittore crime di successo ce ne sono tantissimi. Dall'infanzia difficile nei quartieri cattolici di Belfast, alle lotte nel carcere di Long Kesh al fianco di Bobby Sands, dalla militanza nell'Ira, l'esercito repubblicano irlandese, fino al colpo milionario e in parte misterioso alla Brinks, nella New York degli anni novanta. Oltre all'indubbio interesse storico per le vicende narrate, che ripercorrono tutte le tappe più importanti del recente conflitto secolare tra cattolici e protestanti, c'è lo scoperta di uno scrittore che in forza del suo precorso esistenziale così burrascoso, racconta il mondo criminale e lo strada come pochi, con uno sguardo e una scrittura veloce e cruda, senza compromessi."" -
Abitare illegale. Etnografia del vivere ai margini in Occidente
"Tra Europa e Stati Uniti un viaggio nelle più differenti esperienze abitative, dalle case occupate italiane ai wagenplatz in Germania, dai villaggi rom e sinti del nord Italia, ai pueblos ocupados in Spagna. Ma non solo: ecovillaggi e comuni, slum urbani e baraccopoli, autocostruzioni e tendopoli. Una ricerca che decostruirà le certezze sull'abitare del così detto primo mondo, scritta con la passione dell'attivista e il rigore dello studioso. """"Staid ci ha abituato a ricerche condotte ai margini, in quei laboratori spontanei dove maturano, consapevolmente o meno, nuovi modelli di relazione. Questa volta ci conduce in un viaggio nelle pratiche dell'abitare."""" (Marco Aime)" -
La vera storia del bandito Giuliano
La vera storia del bandito Giuliano è l'unico libro pubblicato da Tommaso Besozzi, e ripercorre la vita del famoso bandito dai primi anni giovanili nella Montelepre della guerra fino alla sua morte avvenuta nel luglio del 1950. Besozzi seguì da vicino quegli avvenimenti. Si era recato in Sicilia come inviato dell'Europeo il giorno stesso della notizia dell'uccisione di Giuliano, e il suo articolo, poi divenuto famoso come ""Il reportage perfetto"""", è stato il primo in cui veniva smentita la versione ufficiale fornita dai carabinieri. Nove anni dopo Besozzi, pubblica il suo unico libro, un testo che per la scarsa diffusione è rimasto praticamente inedito. Riproporlo a tanti anni di distanza e salvarlo dall'oblio editoriale in cui era finito ha una doppia valenza: storica innanzitutto, perché ripercorre la parabola del bandito siciliano proprio a settant’anni dalla strage del Primo maggio 1947 a Portella della Ginestra di cui Giuliano fu uno degli esecutori materiali; ma anche culturale, perché ci porta a riscoprire una delle più illustri firme del nostro giornalismo, maestro tra gli altri di Enzo Biagi e Oreste Del Buono. Il compito di riattualizzare la figura di Besozzi spetta a Enrico Mannucci, il suo biografo ufficiale, che ripercorre nella seconda parte del volume la sua travagliata vicenda umana e le sue grandi inchieste, portandoci nel mondo delle redazioni giornalistiche tra anni cinquanta e sessanta, dove il confine tra cronaca, ricostruzione storica e narrazione pura era spesso sottile, quando non invisibile."" -
Sociologia della delinquenza
Il fallimento delle teorie scientifiche del crimine elaborate da un secolo e mezzo a questa parte ha messo in evidenza la questione fondamentale della diversità e della complessità delle forme di delinquenza. In ugual misura, la maggior parte delle teorie sulla trasgressione si sono arenate a causa delle loro incapacità di includere nel ragionamento la criminalità dei ""colletti bianchi"""" così come quella delle élite politiche. In """"Sociologia della delinquenza"""", Laurent Mucchielli propone un'interessante genealogia della disciplina, conosciuta in Italia come """"Sociologia della devianza"""". Il testo si divide idealmente in due sezioni: la prima ricostruisce l'evoluzione storica della disciplina, che lungi dal limitarsi all'analisi dei fenomeni più visibili di violenza, indaga anche il più sottile abuso finanziario ed economico, cosi come le molteplici forme della violenza politica e della criminalità organizzata. Nella seconda, attraverso un'analisi delle reazioni sociali rispetto alla definizione storicizzata del crimine e alle condizioni di disuguaglianza, Mucchielli ci porta alle ragioni delle richieste di interventi repressivi e preventivi fino all'indifferenza sociale e istituzionale, approfondendo criticamente alcuni aspetti della formulazione delle norme penali, dei comportamenti illeciti, e della reazione sociale contro questi ultimi. La prefazione di Alessandro Dal Lago cerca di creare un ponte tra gli studi accademici francesi e quelli italiani, in un excursus dove troveranno diversi spunti di interesse anche i non addetti ai lavori."" -
Nel nido delle gazze ladre. Il romanzo della mala veneziana
Venezia non è solo la città dei poeti e degli innamorati, dell'arte e della bellezza, della Biennale e della Mostra del cinema, è anche una città che ha coltivato nei decenni una curiosa malavita, che saccheggia ""con amore e rispetto"""" questo posto incantato, unico al mondo. Nel nido delle gazze ladre racconta la città alla rovescia, quel mondo invisibile e sconosciuto che ora è in difficoltà perché anche a Venezia sono arrivate mafia, 'ndrangheta e camorra e solo alcuni ex della banda di Felice Maniero cercano di opporsi alle infiltrazioni mafiose. Ne scaturisce una guerra per bande che colleziona agguati sanguinari e rapine milionarie in cui i protagonisti sembrano scambiarsi di continuo le parti. E all'improvviso entra in scena anche un protagonista della storia malavitosa del Nordest che era scomparso da oltre vent'anni. Con il suo arrivo tutto cambia e nessuno capisce quel che sta succedendo. Anche la Squadra Mobile di Venezia guidata da Antonio Datteri è in difficoltà e pure Guido Bonetti, il giornalista che da sempre racconta fatti e misfatti della malavita, è sconcertato. Ma arriva una rapina in piazza San Marco a rimettere a posto tutti i pezzi del puzzle..."" -
Geografia di un interno. Luoghi dell'abitare tra memoria e sperimentazione
Non esiste un unico modo di pensare lo spazio in cui abitiamo. Una stanza è il limite di un ambito, un bordo, un confine tra l'interno e l'esterno; il suo perimetro delimita lo spazio e le azioni di un individuo. La sua funzione primaria innanzitutto, ma anche ciò che come contenitore raccoglie, cioè gli oggetti e il loro vissuto, rappresentano una molteplice complessità di aspetti; un contesto che assolve alle necessità, un possibile rifugio, un ambiente dove il ricordo e il tempo si stratificano. La casa rappresenta da sempre e per tutti un riferimento prioritario ed essenziale; luogo antropologico e territorio di riflessioni interdisciplinari, campo di sperimentazione all'origine di bisogni e suggestioni che attraversano la storia, fino a oggi. -
Le nostre braccia. Meticciato e antropologia delle nuove schiavitù
Muratori, badanti, manovali, contadini e attivisti politici. Le nostre braccia al lavoro. Le braccia dei migranti che formano le fila dei nuovi schiavi, non sono semplicemente i cardini sui cui poggia il benessere delle società privilegiate. Sono ossa e muscoli di donne e uomini che viaggiano per cambiare la loro vita. Le barriere vengono aggirate, gli ostacoli rimossi a fatica, gli individui s'incontrano e si mescolano in una babele di lingue e culture. Il meticciato è l'elemento fondamentale per oltrepassare la nozione stessa di identità, la principale minaccia che si contrappone alla riscoperta della ricchezza delle differenze. In un mondo scosso da tensioni epocali, l'impatto di questo fenomeno è crescente, studiarne le dinamiche significa comprendere le crisi e le possibilità delta civiltà contemporanea in cui. mai come adesso, è necessario il dialogo, l'apertura allo scambio, l'interazione positiva, il cambiamento. -
Il Dottor Socrates. Calciatore, filosofo, leggenda
Sócrates è stato uno dei calciatori più radicali della sua generazione: calciatore di grande talento, leader naturale, laureato in medicina, ma anche uomo di eccessi e autodistruzione, con quattro matrimoni, sei figli e una passione per sostanze poco in linea con la vita dello sportivo come l'alcol e il fumo, che lo hanno portato a una morte prematura a 57 anni. Un'icona del calcio che ha segnato gli anni settanta e ottanta in Brasile e nella sua breve parentesi in Italia, alla Fiorentina, quando il nostro era il campionato più bello del mondo. Fuori dal campo, ha condotto una vita altrettanto originale, con una dedizione alla politica e alle cause sociali che nessun giocatore è mai riuscito a eguagliare. Dalla teoria, con le citazioni di Gramsci e dei grandi filosofi, alla pratica, con l'ideazione del progetto della Democrazia Corinthiana, un esperimento di autogestione dello spogliatoio e della vita del club, lanciato negli anni in cui il Brasile era governato da una dittatura militare. Divertente ed erudito, Sócrates era tanto contraddittorio quanto complesso, e solo attraverso una biografia ricca di voci si è in grado di cogliere tutte le sfumature della sua personalità. Avvalendosi di un libro di memorie mai pubblicato dal Dottore e di interviste inedite, Andrew Downie ha messo insieme un resoconto completo della vita di un uomo che ha sempre difeso ciò in cui credeva, a qualsiasi costo, diventando una delle più importanti figure di ribelli in ambito sportivo. Introduzione di Darwin Pastorin. Prefazione di Johan Cruyff. -
Codice europeo della libertà di non credere. Normativa e giurisprudenza sui diritti dei non credenti nell'Unione Europea
In questa corposa opera si indaga nel dettaglio la situazione dei non credenti nel contesto europeo, per quanto riguarda diritti e giurisprudenza. Per ogni paese, in maniera sistematica, viene presentato un inquadramento storico giuridico e definito lo status delle comunità religiose e delle associazioni non confessionali. Sono inoltre delineate questioni cruciali per la laicità come insegnamento etico-religioso nelle scuole, interruzione di gravidanza, eutanasia e suicidio assistito, tutela penale del sentimento religioso, unioni LGBTQ. In Europa gli atei e gli agnostici che diritti hanno? Vengono riconosciuti con pari dignità rispetto alle comunità religiose? E di converso, come si caratterizzano libertà religiosa e confessionalismo nei singoli stati? Il volume, risultato di un lavoro di ricerca presso l'Università degli Studi di Firenze, risponde con autorevolezza a queste e altre domande, sempre più attuali nelle nostre società. Premessa di Francesco Margiotta Broglio. -
Forse sì, forse no. Una guida per giovani scettici
Forse sì, forse no"" spiega ai giovani lettori che sono pienamente in grado di capire a cosa credere e di sapere quando semplicemente non ci sono abbastanza informazioni per decidere. Questo libro insegna gli elementi essenziali del pensiero critico - """"Fai controlli"""", """"Ripeti le prove"""", """"Prova a dimostrare che qualcosa è falso"""", """"Le spiegazioni devono essere sensate"""" - e illustra ciascuna di queste norme con esempi chiari. """"Puoi farlo a modo tuo"""", scrive Barker. """"Se sei un buon scettico sarai capace di pensare con la tua testa."""" Età di lettura: da 10 anni.""