Sfoglia il Catalogo feltrinelli038
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 161-180 di 10000 Articoli:
-
Muri
Come ogni anno, l'associazione culturale Canto 31 e le librerie Feltrinelli di Bologna hanno organizzato un corso di scrittura creativa condotto da Gianluca Morozzi e articolato in tre livelli. Al termine del secondo livello, dedicato al racconto breve, gli allievi hanno scritto un racconto su un tema scelto da loro stessi, ""Muri"""". I diciassette testi sono raccolti in questa antologia, Non avendo avuto limiti di genere, ma solo di lunghezza, i diciassette autori in erba hanno potuto cimentarsi in ogni sorta di elaborazione dell'argomento: dalle bambine che comunicano bussando sul muro che divide le loro camere ai muri che dividono le persone, da resti umani murati nel cemento a persone con le spalle al muro. Diciassette interpretazioni fresche e originali, con scritture diverse e non derivative."" -
Confessioni di un povero imbecille
A metà degli anni Ottanta un ragazzo bolognese di nome Cristian Cabra fonda con tre compagni di scuola una band di rock demenziale: nascono i Despero. Nel 1988, acquisito il nome d'arte di Kabra, si innamora dell'inconquistabile Sarah e trasforma il suo gruppo in una seria e rigorosa rock band. Nel 2016, dopo mille traversie, cambi di formazione, quattro cantanti, tanti dischi e pochi successi, Kabra e i Despero sono ancora sui palchi. Come sempre, tante storie d'amore, di strade e di rock, con episodi ambientati nei vari momenti della carriera dei Despero: dai primi accordi alla rovinosa caduta dal ponte di un finto Titanic. Dall'impatto con l'antagonista Tex al nuovo incontro con Zanna e Sarah. Dalla formazione a cinque a quella a due, chitarra e batteria, Da Lisa, la sosia bassista, a Elettra, chitarrista dalla mente a sette dimensioni. In allegato al libro il Cd Audio Confessioni di un povero imbecille, il disco inedito della storica band bolognese Gli Avvoltoi, un'opera rock omaggio a Despero in cui i personaggi e le atmosfere del romanzo acquisiscono una forma musicale. -
Fuori si gela
Denise, ex modella e tossicodipendente, vuole troncare il difficoltoso rapporto con l'amante. In una serata di pioggia, in cui la ""Milano bene"""" appare per quello che è realmente, sporca, desolata, infida, la protagonista finirà per diventare complice di un delitto... Nei nove racconti di """"Fuori si gela"""" il freddo di una Milano cupa e invernale si mescola al gelo interiore dei protagonisti, una sensazione d'angoscia che li tiene svegli di notte ma che ognuno custodisce come un tesoro di cui non ci si vuole liberare, che sta in quello spazio appena sopra lo stomaco e poco sotto il cuore. Esistenze alienate, personaggi che soffrono la mancanza di qualcosa, professionisti del fallimento e della solitudine. Tutti, senza eccezione, si trovano davanti a un bivio, e qui devono decidere se e come affrontare se stessi e il proprio passato, ma il mondo in cui sono immersi è crudele, meschino, impietosamente sincero. Un mondo in cui la via della redenzione è impraticabile."" -
Tre mani nel buio
Tre romanzi brevi ormai introvabili dal maestro del “gotico rurale”.rnrnTre storie che si intrecciano intorno a crimini a volte sanguinosi e plateali, a volte subdoli e sottili, che hanno per scenario la provincia italiana: una tranquilla, sonnolenta città “a misura d’uomo”, una campagna ricca e ordinata, una località di riviera che nell’immaginario dei vacanzieri rappresenta il perfetto luna park, ma che può contenere, come ogni luna park che si rispetti, anche un inquietante tunnel degli orrori. rnA fare da filo conduttore alle tre vicende non c’è solo l’ambientazione di provincia, ma anche gli stessi investigatori (il commissario Righetti, l’ispettore Cardona, i loro collaboratori) e un tema narrativo inquietante e di profondo impatto come quello della malattia, fisica e mentale.rnDa questi tre romanzi brevi emerge la particolare bravura di Eraldo Baldini nel creare suspense dalla prima all’ultima riga, la sua capacità di sfruttare al meglio le suggestioni e le atmosfere dei paesaggi, la sua penna originale, rapida e nel contempo elegante. -
La semantica del crimine
Guardare nell'abisso è il modo migliore per accogliere l'abisso dentro di noi e nessuno meglio di uno scrittore è più propenso a sporgersi oltre il consentito, calandosi nei personaggi e partecipando dei loro istinti omicidi. Se il delitto è sotto gli occhi di tutti, spesso le ragioni della mano assassina restano incomprensibili, nascoste, ed è proprio in quell'oscurità che ci portano questi racconti, faccia a faccia con l'irrazionale. Guidati da Gianluca Morozzi, sette autori esplorano situazioni e ambienti dove gli incubi individuali diventano paure collettive e dove la mano che si arma apre una ferita nel tessuto sociale. Thriller, noir e giallo si alternano su queste pagine. Nei manicomi o sotto i riflettori del jet-set nelle pieghe della Storia come nelle pagine di cronaca, sette racconti che vi lasceranno col fiato sospeso. -
Weekend con il mostro
Mostri, fantasmi, creature a cavallo tra il mondo dei morti e quello dei vivi. E magari un lago, un placido lago che sotto il pelo dell'acqua nasconde chissà quali segreti, all'ombra delle montagne intorno. Duecento anni dopo la più famosa riunione di scrittori di tutti i tempi, nella quale sulle sponde del lago di Ginevra nacque Frankenstein, un manipolo di scrittori celebra quella storica giornata con un weekend creativo sul lago di Garda, Con libertà di genere, tredici autori hanno dato vita a tredici racconti inquietanti, guidati da Gianluca Morozzi e Francesca Bertuzzi, che a loro volta hanno partecipato a questa antologia. -
Svolte
C'è un famoso film che inizia in una stazione della metropolitana, con un'attrice bella e bionda che corre cercando di prendere un treno che sta per partire. E qui il film si sdoppia: se l'attrice riuscirà a salire sul treno, la sua vita cambierà in un certo modo. Se non ci riuscirà, cambierà in un altro modo. La vita di ognuno di noi è piena di svolte. Di alcune non sappiamo nulla: sono vite alternative che non abbiamo mai vissuto, Di altre siamo pienamente consci: e se non fossimo andati a quella festa, se non avessimo mai incontrato quella persona, se non avessimo mai accettato quel lavoro? Che vita avremmo vissuto? Gli allievi del corso di scrittura organizzato dall'associazione culturale Canto 31 e condotto da Gianluca Morozzi hanno affrontato il tema delle svolte, senza limiti di genere. Perché può bastare mezzo secondo, mezzo metro, una piccola indecisione, a cambiare il corso intero di una vita. -
Ladre di felicità
Due donne si incontrano per caso: Giulia abita nella periferia degradata di Napoli, è sposata e ha tre figli. Angela vive in centro, è libera e indipendente. Due mondi diversi, eppure basta un incontro, poche parole, a far vacillare le certezze di Giulia. Affiora in lei un sentimento di piacere e di imbarazzo a cui non sa dare un nome, ma che la costringerà ad abbandonarsi alla sua forza dirompente. A muovere le due donne è un amore fatto di passione e desiderio, una storia alimentata da mille sotterfugi che Giulia è costretta ad inventarsi, e che la fanno costantemente sentire in colpa. La fanno sentire una ladra di felicità, perché il loro è un amore proibito. rnUn giorno tutti i pregiudizi e l’arretratezza del quartiere in cui vive prendono corpo: Giulia e Angela vengono scoperte, e Giulia si troverà a dover scegliere tra i figli e l’amore… -
La montagna disincantata
La montagna. C'è chi la ama, chi la odia, chi la teme, Chi adora l'aria pura, il silenzio, l'isolamento, la natura, e chi si sente schiacciato tra quelle rocce incombenti. C'è chi adora i piccoli borghi alla fine di un tornante, il fuoco del camino, il cielo limpido, e chi soffre lontano dall'asfalto della città. Un manipolo di autori volenterosi ha scelto Vidiciatico, sull'appennino bolognese, come luogo di isolamento e ispirazione per scrivere dei racconti proprio su questo tema: la montagna. Da un weekend in albergo, sotto la guida degli scrittori Gianluca Morozzi e Maria Silvia Avanzato, sono nate tante idee diverse, tanti spunti e trame, racconti noir, racconti di viaggio, racconti di passione, amore e morte, racconti umoristici e racconti grotteschi, con la sensazione che lassù, riparati alla vista del mondo da tutta quella roccia, ogni cosa possa accadere. -
Maschere
Le maschere hanno un fascino potente. Lo scopriamo da bambini, alla prima festa di carnevale in cui ci travestiamo da Zorro o da Uomo Ragno. C'è la maschera del supereroe, che talvolta può rivelarsi anche un semplice paio di occhiali, e le perverse maschere di ""Eyes Wide Shut"""". C'è la maschera della commedia dell'arte, e l'invisibile maschera che indossiamo per far sembrare al mondo di essere quello che non siamo. C'è la maschera funeraria, e la maschera tradizionale. Gli allievi del corso di scrittura organizzato dall'associazione culturale Canto 31 e condotto da Gianluca Morozzi hanno giocato con il tema delle maschere senza limite di genere, in totale libertà. Lo stesso Gianluca Morozzi ha ripreso un suo storico personaggio, il supereroe Leviatan, nel racconto che chiude il libro."" -
Faccia di sale
Faccia di sale è una cruda parabola sul lato oscuro presente in ognuno di noi, e sulla necessità di far trionfare la luce. rnrnÈ l’anno del Signore 1699 e il progetto di ricostruire una nuova città sul mare è stato finalmente realizzato. Sul luogo in cui sorgeva quella vecchia rimane solo la cattedrale, la chiesa di Nostra Signora delle Acque, sentinella solitaria della memoria e di terreni ormai vuoti e impaludati. rnLuigi Derigo ha seguito ogni fase dei lavori. Ha visto demolire e sorgere case, ha convinto la sua gente a lasciare quella terra ormai preda degli acquitrini e delle febbri, per spostarsi sulla nuova linea di costa. A lui è toccato occuparsi dei vivi e preoccuparsi dei morti, per garantire loro degna sepoltura nella cripta della cattedrale. Ma proprio la notte prima di trasferirsi Derigo viene a conoscenza di un’orribile verità. Picchiato, sfigurato e creduto morto, viene buttato nella cripta, dove si risveglierà per iniziare un percorso prima di dolore e di terrore, poi di lenta guarigione del corpo, di vendetta e infine di risanamento dell’anima.rnCon il sopraggiungere del Secolo dei Lumi inizia dunque il suo lungo viaggio dentro le tenebre della solitudine, della follia e dell’odio, fino a una “rinascita” a cui giungerà anche grazie all’aiuto di zi’ Pachina, una vecchia fattucchiera che conosce il cuore degli uomini. -
L'abbandonatrice
Durante l’inaugurazione della sua prima mostra fotografica, Davide riceve una chiamata: Sofia, l’amica di cui aveva perso le tracce anni prima, si è tolta la vita. Al funerale, Davide conoscerà Diamante, figlio di Sofia. Un sedicenne scontroso e instabile che insieme al dolore si porta appresso un fardello di domande: che relazione c’era tra Davide e Sofia? Perché sua madre è scappata dall’Italia troncando ogni rapporto con amici e famigliari? Perché il suicidio? Tornato a Bologna insieme a Diamante, Davide si ritroverà a vivere una complicata convivenza a tre che coinvolge anche Oscar, il suo compagno, e grazie alla quale riemergerà la storia di Sofia, colei che lascia per paura di essere lasciata: una storia di abbandoni e di fughe, di silenzi e di madri dai comportamenti irrazionali e inspiegabili. ""L’abbandonatrice"""" è un romanzo che racconta gli attacchi di panico e la droga, l’adolescenza e il disagio. Un romanzo sulle responsabilità che ogni scelta comporta e sulla difficoltà ad accettarne le conseguenze, a qualunque età, qualunque ruolo la vita ci abbia riservato."" -
Cado come neve. Coop for Words 2017
"Tutti noi, almeno una volta, abbiamo incrociato nel nostro percorso di lettori e spettatori un giallo. Tutti possiamo contare su un certo grado di conoscenza, che sia consapevole o intuitiva, dei meccanismi che regolano il genere. Ci aspettiamo che ci sia un mistero, un delitto, qualcuno che indaga, magari il classico investigatore, e che alla fine della storia si scoprano movente e colpevole. Gli appassionati del genere però sanno che il giallo, in realtà, è molto di più. Il giallo si muove sull'apparente contraddizione di un genere letterario e cinematografico altamente codificato ma molto duttile, il che rende questo meccanismo narrativo adatto a raccontare quasi ogni tipo di contesto: all'interno di una cornice gialla si può scrivere di arte, di politica, della società in cui viviamo, e lo si può fare utilizzando linguaggi che attingono dal grottesco, dal dramma, dall'hard boiled."""" (Bottega Finzioni)" -
Ambiguo materno
Esiste l’istinto materno? Si è madri naturalmente o culturalmente? La naturalità della maternità conviene alle donne? Chi sono le childfree o childless? Esistono solo negli Stati Uniti o anche in Italia? È, questa del materno, solo una questione storica e politica, o anche antropologica? Queste le domande che hanno avviato un percorso di studio, riflessione e confronto all’interno dell’associazione Femminile Maschile Plurale, poi sfociato in un seminario pubblico tenutosi a Ravenna il 21 e 22 marzo 2014, di cui questo libro è testimonianza. Il tema del materno è qui affrontato da diverse prospettive, nessuna delle quali ha la pretesa di sciogliere definitivamente i nodi di ambiguità che intrecciano la maternità, ma tutte hanno il merito di aprire a interrogativi e approfondimenti necessari alla decostruzione di stereotipi e tabù che ancora assediano il corpo delle donne, sostenuti anche dalla «complicità profonda con il pensiero maschile» (Lea Melandri) delle donne stesse, sebbene non di tutte. (Dall’Introduzione di Piera Nobili) -
L' arto della guerra
Un romanzo che racconta come sia possibile rinascere a forza di calci nel sedere ben assestati. rnrnL’arto della guerra racconta la vera storia del “Piazzatore”. L’arto in questione è il piede, e la guerra è quella dichiarata dal protagonista nei confronti del prossimo piazzando calci nel culo a destra e a manca, cosa che ben presto trasformerà un giovane analfabeta funzionale affetto da dislessia nell’uomo più temuto dai felsinei, incubo delle forze dell’ordine e nemico giurato della giunta comunale.rnIl punto di svolta infatti è il calcio nel sedere con cui il protagonista colpisce il sindaco, così potente da fargli perdere i sensi. Da quel momento i giornali inizieranno a parlare di lui ribattezzandolo “il Piazzatore”, dandogli una grande popolarità e la consapevolezza di essere diventato un uomo nuovo, lontano da quella condizione di lassismo e fatalismo in cui aveva vissuto fino ad allora. -
Silenzi
Il silenzio è sexy, proclamava anni fa un noto gruppo tedesco. Forse suggestionati da questo concetto, gli allievi del corso di scrittura di secondo livello di Gianluca Morozzi, radunati nella libreria Emily Bookshop di Modena, si sono cimentati nella scrittura di un racconto a testa su questo tema: il silenzio. Senza limiti di genere ma solo di lunghezza, gli aspiranti scrittori hanno spaziato in libertà. Si passa da un futuro non lontano in cui il silenzio è imposto per legge, a una donna ossessionata dai rumori molesti dei condomini, a una donna che nessuno riesce a sentire dopo uno strano incidente, alle difficoltà di comunicazione, alla vita dei sordi. -
L'ambiguo paterno
Esiste l’istinto paterno? Si è padri naturalmente o culturalmente? Chi sono i nuovi padri? Quali iniziative di sostegno a queste nuove forme di paternità si stanno sviluppando? Cosa pensano, cosa fanno e come si differenziano i movimenti dei padri, in Italia e all’estero? Queste le domande a cui si è cercato di dare una risposta nel convegno “Ambiguo paterno”, organizzato dall’associazione Femminile Maschile Plurale nel febbraio 2016, due anni dopo l’analogo incontro dedicato all’ambiguo materno, che affrontava la problematica della genitorialità dal versante femminile (vedi ""Ambiguo materno"""", Fernandel, 2017). In questa nuova occasione di approfondimento ogni autore ha esaminato il tema con un approccio diverso: dalla ricerca sociologica alla riflessione psico-antropologica; dalla documentazione di interventi innovativi alla narrazione dell’esperienza della paternità nella coppia omossessuale; dalla ricerca su modelli di paternità consolidati nella tradizione iconico-pittorica del passato a quelli espressi dalla produzione cinematografica."" -
L' ape regina
Ve li ricordate i supereroi bolognesi degli anni Quaranta? Il Partigiano, il Fulmine Felsineo, il Sergente Due Torri e, per ultimo, l'improbabile, imbarazzante Uomo Fuco? Lucas Bentivoglio ha sedici anni quando scopre di essere il nipote di uno dei quattro supereroi bolognesi, erede dei suoi poteri e del suo costume, e di essere destinato a scontrarsi con l'Ape Regina, a sua volta nipote di una supercriminale nazista... -
La vita che mi spetta. La storia vera del bancario che rischiò di perdere se stesso per salvare i suoi risparmiatori
Scritto con uno stile a metà fra biografia e romanzo, pagina dopo pagina il libro svela i retroscena di un’esistenza tutt’altro che perfetta.rnrn«Sognavo di piantarla con le bugie. A mia moglie, ai clienti della banca, alle persone che incontravo. Era diventato un pensiero fisso»rnrnNel marzo del 2012 sui giornali comparve la notizia del misterioso suicidio di Gabriele Andriotto, funzionario di una piccola banca della provincia di Rovigo. La sua auto venne ritrovata sulle rive del Po, all’interno il portafoglio e gli abiti ripiegati con cura. Dopo alcuni giorni, mentre ancora si scandagliava il fiume alla ricerca del corpo, familiari e amici si videro recapitare le sue lettere d’addio.rnUna decisione, quella di farla finita, difficile da comprendere, perché Andriotto aveva una vita tranquilla e all’apparenza perfetta: un lavoro ben retribuito, l’impegno nel volontariato, una moglie, una figlia ormai grande. rnSette mesi dopo i giornali tornarono a occuparsi del caso, perché il bancario venne ritrovato dai carabinieri: aveva simulato il suicidio e si era nascosto in un trullo fra gli ulivi del Salento, dove viveva come un eremita, cibandosi di ciò che trovava. Per qualche giorno la notizia tenne banco sui quotidiani, tra chi lo definiva un eroe, un novello San Francesco che aveva avuto il coraggio di mollare tutto per rifarsi una vita, e chi lo considerava un vigliacco per aver abbandonato la famiglia.rnScritto con uno stile a metà fra biografia e romanzo, pagina dopo pagina il libro svela i retroscena di un’esistenza tutt’altro che perfetta: il matrimonio naufragato da tempo, l’amore per un’altra donna, il castello di bugie. Ma soprattutto spiega il vero motivo della sparizione: un segreto che affonda le radici nell’attacco alle Torri Gemelle e nel tentativo disperato di “salvare” centinaia di clienti della banca, che si erano fidati di lui, dal crollo globale delle Borse che seguì l’11 settembre. -
Gli anni Dieci
Se pensiamo agli anni Dieci è facile che ci vengano in mente la prima guerra mondiale, Einstein, il Titanic o gli scudetti della Pro Vercelli. Ma gli anni Dieci del ventunesimo secolo li stiamo vivendo in pieno, e al nostro decennio si ispirano i racconti di questa antologia nata alla Urban Fabrica di Ravenna, per mano degli allievi di un corso di scrittura creativa condotto da Gianluca Morozzi. Ci sono racconti che ripercorrono il recente passato, come certe bizzarre coincidenze del 2012, e altri che si proiettano in un futuro non troppo lontano, cercando di immaginarne gli sviluppi possibili. E altri ancora che raccontano il presente, come in una capsula del tempo da lasciare a testimonianza di ciò che significa vivere in diretta gli anni Dieci, giorno per giorno, qualunque sia il nostro lavoro, qualunque sia il nostro vissuto.