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Contrattazione collettiva e pluralità di categorie
Tema antico e per molti aspetti tra i più suggestivi del diritto sindacale, la categoria ritorna periodicamente nel dibattito dottrinale e all'attenzione della giurisprudenza, specialmente nelle fasi in cui i processi di trasformazione delle relazioni industriali agiscono con maggiore incisività e rapidità. Lo studio muove da un orientamento consolidato da decenni nell'ordinamento giuridico, secondo il quale la definizione del campo di applicazione dei contratti collettivi è espressione diretta del principio di libertà sindacale, sancito dall'art. 39, comma 1°, della Costituzione. Su queste basi, il lavoro si articola in tre direzioni. In una prima prospettiva - interna alle relazioni industriali - si sofferma sul fenomeno della sovrapposizione tra gli ambiti di applicazione dei contratti collettivi e sui tentativi delle parti sociali di darvi risposta. Prendendo in considerazione l'ipotesi di un intervento legislativo sul sistema sindacale, si interroga su quale equilibrio tra libertà sindacale e certezza giuridica possa considerarsi adeguato, nella definizione delle categorie contrattuali. Infine, prospetta una soluzione a una questione discussa per anni dalla dottrina e dalla giurisprudenza: in presenza di una pluralità di contratti collettivi con ambito di applicazione sovrapposto, è possibile selezionarne uno soltanto, da utilizzare come parametro nei casi di rinvio dalla legge alla contrattazione collettiva? -
Le ombre del fordismo. Sviluppo industriale, occupazione femminile e precarietà del lavoro nel trentennio glorioso (Bologna, Emilia-Romagna, Italia)
Il volume si inserisce nell'attualissima discussione pubblica sulla precarietà del lavoro come fenomeno storico e sul ruolo del lavoro a domicilio nello sviluppo del sistema capitalista, affrontando una fase cruciale della storia dell'Italia novecentesca, il cosiddetto trentennio glorioso. La contestualizzazione globale dei problemi storiografici e uno sguardo inedito, che pone al centro la prospettiva di genere per indagare la relazione tra industrializzazione, occupazione femminile e precarietà, consentono di situare il caso di studio italiano ed emiliano-romagnolo all'interno del dibattito internazionale. La dimensione nazionale è il quadro di riferimento della prima parte del volume, che propone una rilettura del fordismo tra fabbrica e territorio; una disamina del rapporto tra crescita industriale e occupazione femminile; un'analisi del sistema di fabbrica e del lavoro a domicilio tra triangolo industriale e Terza Italia all'insegna del binomio stabilità/precarietà. La dimensione bolognese è l'orizzonte della seconda parte, che prende in esame le forme di discussione e mobilitazione contro la precarietà, a partire da fonti archivistiche, stampa politico-sindacale, inchieste edite e inedite, raccolte di fonti orali. I discorsi delle organizzazioni sindacali, dei partiti e delle associazioni femminili fanno da contraltare alla soggettività di operaie e lavoranti a domicilio nello svelare i persistenti nessi tra sfruttamento, precarietà, discriminazione e salute delle lavoratrici italiane. -
Epigrammi scelti
Massimo epigrammista latino, Marziale attinge a tradizioni assai diverse, dall'epigramma letterario e documentario all'elegia ellenistica, dalla satira romana alla poesia lirica. Tale ricchissima eredità è valorizzata con una raffinata elaborazione retorica: riflettendo sulla sua stessa poetica, Marziale modula sapientemente le tecniche espressive e compositive in base ai contenuti affrontati. Questo volume propone un'ampia selezione di epigrammi, organizzati per sezioni tematiche e corredati da un puntuale commento, e guida così ad approfondire le principali sfaccettature dell'itinerario poetico marzialiano. -
Matrimoni post-tridentini. Un dibattito dottrinale fra continuità e cambiamento (secc. XVI-XVIII)
Si è più volte affermato che il concilio di Trento rappresenta uno spartiacque nella storia del matrimonio. Mentre sino ad allora, a tutela della libertà dei nubendi, per instaurare il vincolo era stato sufficiente lo scambio dei consensi, anche da solo a sola e senza pubblicità delle nozze - si trattava, nel caso, di matrimoni illeciti, ma rati -, con il decreto de reformatione matrimonii (1563) si stabilì infatti che ad validitatem era necessaria la presenza del curato e di due o tre testimoni. In particolare con riferimento alla vigenza del decreto tridentino solamente nelle parrocchie nelle quali lo si pubblicava, sulla base delle discussioni dottrinali dei canonisti e dei teologi e tenendo conto degli orientamenti giurisprudenziali della Sacra Congregazione del Concilio, con questa ricerca s'intende tuttavia mostrare che persistevano ampi spazi per mantenere in vita i matrimoni aformali dei secoli precedenti. -
Archeologia senza scavo. Geofisica e indagini non invasive
Un'archeologia senza scavo è davvero possibile? Non è di certo l'ultima ambizione degli archeologi, che oltre a non poter fare a meno dell'innegabile fascino del lavorare con ""le mani dentro la terra"""" necessitano del dato stratigrafico per ricostruire, con metodo e recupero ordinato dei reperti, la storia e la cronologia di un luogo. Oggi però l'archeologia è in grado di conoscere, prevedere e raccontare quanto non è visibile dalla superficie anche senza scavare, ricorrendo alla geofisica o più in generale al telerilevamento (remote sensing). Archeologia senza scavo racconta di un approccio contemporaneo alla ricerca archeologica, che negli ultimi anni ha visto un intenso sviluppo di tecnologie e strumenti per l'indagine di paesaggi, siti e monumenti, anche grazie a un'attitudine sempre più multidisciplinare e al dialogo con scienze sussidiarie. Rivolto essenzialmente agli studenti di archeologia, il volume intende fornire un'introduzione ragionata alla disciplina, dalle tappe principali della sua evoluzione alle nuove prospettive di ricerca, analizzando i metodi di indagine e le potenzialità anche attraverso casi di studio selezionati, ma sempre dal punto di vista dell'archeologo, delle sue esigenze di ricostruzione storica e topografica, oltre che di resa e interpretazione dei dati. In questa procedura, acquisisce estrema importanza anche lo scavo che, a dispetto del titolo del volume, deve restare il fine ultimo dell'indagine archeologica, ma possibilmente preparato, valutato e programmato con anticipo e consapevolezza. Il processo interpretativo innescato dal confronto tra scavo e non scavo viene così vicendevolmente alimentato, all'insegna di un reale intreccio interdisciplinare indirizzato dalle tecniche non invasive ma che lo scavo permette di perfezionare nelle modalità di lettura e comprensione, nella conduzione del quale le competenze dell'archeologo restano un punto fermo."" -
Il corpo tra infanzia e adolescenza. Alimentazione, sport e stile di vita
Durante l'infanzia e l'adolescenza il nostro corpo è soggetto a grandi trasformazioni che, in particolare durante la pubertà, possono essere improvvise e repentine. I fattori che determinano la crescita somatica, le variazioni della composizione corporea e i ritmi della maturazione fisica sono sia genetici, dunque associati ai caratteri ereditari, sia ambientali, legati alla qualità dell'alimentazione, all'inquinamento e agli stili di vita. Questo studio si focalizza sulla relazione tra crescita dei ragazzi in età scolare, abitudini alimentari, propensione alla pratica motoria e sportiva e fattori socio-economici. Ne emerge un quadro interpretativo estremamente utile, anche alla luce dell'esiguità di ricerche di questo genere nel panorama italiano. -
L' imputazione colpevole differenziata. Interferenze tra dolo e colpa alla luce dei principi fondamentali in materia penale
Le ipotesi di responsabilità penale in cui è possibile riscontrare una coesistenza di dolo e colpa rappresentano una realtà tutt'altro che eccezionale nell'ordinamento italiano, a dispetto di una tradizione orientata a distinguere radicalmente tra reato doloso e reato colposo. In una prospettiva diacronica e costituzionalmente orientata, l'indagine evidenzia innanzitutto la duplice origine delle fattispecie a imputazione colpevole differenziata, le quali appaiono, non di rado, il frutto del superamento della responsabilità oggettiva in favore della colpa relativamente a una quota dell'illecito e, in buona parte dei restanti casi, il problematico esito di una parziale deformazione strutturale del dolo. L'analisi progredisce muovendo da un approfondimento della preterintenzione, che consente di mettere a fuoco il modello in cui l'imputazione colposa si riferisce a un evento ulteriore rispetto al fatto voluto, per poi passare a considerare le combinazioni di dolo e colpa in cui quest'ultima si rapporta a un elemento diverso dall'evento, come quelle risultanti dalla disciplina dell'ignorantia aetatis nell'ambito dei reati sessuali. L'itinerario si sviluppa mantenendo costante attenzione ad alcuni aspetti, quali l'edificazione della regola cautelare, la limitazione della punibilità a gradi elevati di colpa, la polarizzazione dell'imputazione colpevole differenziata sul dolo o sulla colpa e la proporzione sanzionatoria. Nella parte finale dell'opera viene tracciato un bilancio della ricerca, su cui l'autore fa perno per condensare alcuni spunti che il legislatore potrebbe considerare nell'auspicata prospettiva di riconoscere più esplicitamente e razionalizzare l'imputazione colpevole differenziata, in particolare quella in senso stretto, intesa come combinazione di dolo e colpa interamente attinente alla dimensione della tipicità. -
Pena negoziata e arbitrium iudicis. Le transazioni criminali nel Regnum Siciliae (secc. XIII-XV)
Contesti politico-istituzionali come il Regnum Siciliae sono tradizionalmente considerati esenti o, quanto meno, poco inclini a cessioni di potere e autonomia in favore dei soggetti privati in materia criminale. Se, però, il potere absolutus non ammette la delega ai privati nella gestione e risoluzione delle controversie, specialmente criminali, che tipo di funzione e natura giuridica hanno le composizioni meridionali? Se la natura dello strumento transattivo non fosse iuris privatorum a quali esigenze e scopi poteva rispondere la pratica compositiva? E ancora, se nel contesto comunale la scientia iuris si concentrò prevalentemente sul pregiudizio che una pace privata poteva avere sull'inquisitio ex officio, che genere di questioni interessarono la dottrina meridionale e la prassi giudiziale? -
Marco Zoppo ingegno sottile. Pittura e Umanesimo tra Padova, Venezia e Bologna. Ediz. illustrata
Marco Zoppo nacque a Cento nel 1432 o nel 1433 e fu attivo a Padova, Bologna e Venezia, dove morì nel 1478. A circa mezzo secolo di distanza dalla pionieristica, ma ormai superata, monografia di E. Ruhmer (1966) e dall'eccellente catalogo ragionato di L. Armstrong (1976), questo studio propone di ripercorrere le vicende dell'artista, a partire da un'analisi dettagliata dei suoi lavori principali e dei documenti che lo riguardano, senza trascurare lo studio dei vari contesti in cui operò, dei suoi rapporti coi grandi maestri che lo influenzarono, degli umanisti che apprezzavano la sua «sutilità de inzigno» e il suo stile capriccioso. Ne emerge un punto di vista particolare, ma allo stesso tempo ampio, sulla prima fase del Rinascimento artistico tra l'Emilia e il Veneto e sulla genesi del nuovo gusto antiquario nel terzo quarto del XV secolo. Il volume è arricchito da una Presentazione di Daniele Benati, un Regesto documentario a cura di Matteo Mazzalupi e un apparato iconografico di oltre 250 immagini. -
La corte nel contesto. Percorsi di «ri-accentramento» della giustizia costituzionale in Italia
Lo studio è dedicato alla recente tendenza al ri-accentramento, dopo decenni, invece, di ""diffusione"""" del controllo di costituzionalità: la Corte costituzionale cerca di tornare al centro della scena, recuperando spazi di intervento che, prima, aveva lasciato andare, a beneficio del legislatore, ma anche dei giudici comuni e di quelli europei. Questa tendenza è inquadrata in una prospettiva più generale: quella che guarda al contesto complessivo - giuridico, politico, culturale e sociale - in cui l'Istituzione opera. Il ruolo del giudice delle leggi sembra cambiare nel tempo, anche se non cambiano le disposizioni dedicate alla Corte. Che cosa è, allora, che cambia? Cambiano le domande che vengono rivolte alla Corte; i suoi rapporti con le altre istituzioni; i paradigmi che, anche quando non rivendicano esplicitamente una natura costituzionale, sicuramente influenzano il costituzionalismo nazionale. Cambia il contesto, appunto. La diversità delle tendenze in cui si è articolata la giurisprudenza costituzionale e il mutare delle sue costruzioni interpretative riflettono anche il costante tentativo della Corte di continuare ad approvvigionarsi del massimo possibile di legittimazione delle proprie decisioni, tenuto conto del contesto in cui esse dispiegano i propri effetti. Leopoldo Elia ha ricordato che la Corte, forse il miglior prodotto della Costituzione del 1947, ha bisogno di una continua rilegittimazione, come tutte le grandi istituzioni. La prima fonte di legittimazione è, chiaramente, la stessa giurisprudenza: lo si può vedere in tutte le stagioni della giurisprudenza costituzionale e lo si vede anche oggi nella stagione del ri-accentramento."" -
Un imperatore musulmano. Il Liber de sceleribus et infelicitate perfidi turchi ac de spurcitia et feditate gentis et secte sue (1467/1468) di Rodrigo Sánchez de Arévalo
Caduta Costantinopoli, il 29 maggio 1453 Maometto II si sedette sul trono di quella che per un millennio era stata la capitale dell'impero romano. I dotti dell'Oriente e dell'Occidente s'interrogarono sul significato di quegli accadimenti in chiave apocalittico-escatologica, taluni, più interessati alla riflessione giuridico-politica, focalizzarono il dibattito dottrinale sulla possibilità che, in ragione della conquista, il sultano fosse il legittimo imperatore dei Romani. Più volte, nei suoi scritti, sostenne questa linea l'umanista cretese Giorgio da Trebisonda, mentre - sulla base di argomentazioni giuridiche e pre-giuridiche, in riferimento al credo religioso e alla moralità dei turchi - la avversò nel Liber de sceleribus et infelicitate perfidi turchi ac de spurcitia et feditate gentis et secte sue il giurista e teologo spagnolo Rodrigo Sánchez de Arévalo. Dell'opera si presenta qui l'edizione critica, preceduta da una introduzione nella quale si contestualizza la polemica, si illustrano i caratteri peculiari dello scritto e si rende ragione delle scelte filologiche a partire dall'analisi della tradizione manoscritta. -
Il santuario di Monte Rinaldo. La ripresa delle ricerche (2016-2019)
La scoperta del santuario di Monte Rinaldo avvenne alla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso e suscitò subito una certa eco, tuttavia i pur importanti lavori successivi non giunsero mai a far maturare le aspettative per un sito archeologico straordinario nel panorama medio-adriatico. A questa incompiutezza si tenta ora di dare una prima risposta grazie alle ricerche intraprese dall'Università di Bologna e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, con il supporto del Comune di Monte Rinaldo. Oggi le colonne del portico maggiore, riedificate per venire incontro al desiderio di restituirne la monumentalità prima ancora che con l'obiettivo di un ripristino filologico, contrastano con il paesaggio agrario circostante suscitando un impatto emotivo che rischia di essere fuorviante. Per comprendere il monumento occorre considerarlo all'interno del suo contesto architettonico e topografico, ricostruibile grazie ai documenti d'archivio e a un nuovo approccio stratigrafico e metodologico. Sono queste le linee di ricerca di cui si intende dare ragione in questo volume, nella convinzione di avere intrapreso un percorso che potrà segnare altri passi importanti anche in futuro. -
Rinegoziazione e default rule. Il mantenimento dei contratti esposti a sopravvenienze nella prospettiva de jure condendo
Nella lunga vita di molti contratti, possono verificarsi eventi imprevisti che incrinano l'equilibrio, soprattutto economico, delle reciproche prestazioni. Il discorso intorno al diritto-dovere di rinegoziare gli accordi esposti a sopravvenienze è ormai un tema classico del diritto civile, che rispunta ciclicamente in occasione di eventi di rilevanza mondiale capaci di compromettere la tenuta di innumerevoli contratti in corso. La pandemia di COVID-19 è solo l'ultimo esempio in ordine di tempo. Questa ricerca si propone di individuare il miglior approccio giuseconomico per affrontare il dilemma della rinegoziazione, in prospettiva strutturale, cercando di coniugare le soluzioni proposte dagli interpreti del diritto civile con i contributi di analisi economica del diritto, nella prospettiva della riforma del codice civile italiano e della progressiva armonizzazione del diritto privato europeo e internazionale. In questo percorso, l'individuazione di una regola di default stabile e duratura per un contesto mutevole e multiforme è forse la contraddizione in termini che più vale la pena affrontare. -
Rabbia e rischio. Quando le emozioni influenzano le scelte
La rabbia è una delle risposte emotive più frequenti agli eventi che affrontiamo ogni giorno, quasi un leitmotiv che ci accompagna mentre compiamo molte delle nostre scelte, fondamentali o trascurabili che siano. È allora importante capire quali possano essere gli effetti di questa emozione sulle nostre valutazioni e decisioni, e in che modo essa influenzi le nostre reazioni quando ci troviamo a fronteggiare circostanze dalle potenziali conseguenze negative. Il volume prende in esame questi interrogativi illustrando i principali modelli teorici che descrivono il processo di decision-making e i risultati di alcuni studi sperimentali sulle relazioni che intercorrono fra rabbia, percezione del rischio e comportamenti. -
Icone di scienza. Autobiografie e ritratti di naturalisti bolognesi della prima età moderna
"Icone di scienza"""" ripercorre la storia della scienza a Bologna nella prima età moderna attraverso le autobiografie e i ritratti dei suoi principali protagonisti. La scelta di tale angolazione storica è in primo luogo giustificata dalla presenza presso l'Università di Bologna di un'eccezionale collezione di quadri che da un lato dimostra un legame caratterizzante con l'Istituto delle Scienze e dall'altro rivela una notevole galleria di medici e scienziati. A questa preziosa documentazione iconografica si affiancano altre testimonianze non meno importanti, costituite da medaglie, sculture, monumenti lapidei, epigrafi, libri, album, manoscritti e lettere, che ci mostrano come i naturalisti bolognesi, dal Rinascimento alla fine del '700, avessero elaborato sofisticate tecniche di auto rappresentazione alle quali attribuivano grandissima importanza per migliorare o affermare l'eminenza della propria reputazione. Il filo rosso che accompagna i 105 pezzi esposti in mostra illustra le modalità attraverso le quali i protagonisti di questa storia vollero apparire ai propri contemporanei ed essere ricordati dai posteri." -
La geografia del consumo urbano: Bologna e l'esperienza di F.I.CO.
Il volume ripercorre la genesi e la realizzazione di F.I.CO. Eataly World, il parco agroalimentare inaugurato nel 2017 nell'area periferica della città, come caso emblematico per raccontare la geografia del consumo urbano a Bologna. A partire dall'esperienza di Fico, si è infatti ricostruita la trama che lega processi, attori e pratiche nella continua ridefinizione dello spazio urbano e delle sue caratteristiche, grazie ai discorsi e alle rappresentazioni della città. Tenendo come riferimento i nuclei tematici della rigenerazione dello spazio, dell'attrattività e dell'autenticità, si sono evidenziati i punti di contatto tra il ""sistema Fico"""", l'articolazione dell'offerta del parco, e le specifiche iniziative di city branding, mantenendo una prospettiva critica in grado di mostrare i limiti delle politiche che fanno della città una """"macchina del consumo""""."" -
Illuminismo e Settecento riformatore. Un lessico per la contemporaneità
Il libro nasce dall'idea comune di confrontarsi sul Settecento e sull'Illuminismo muovendo da diverse discipline. Vorrebbe essere l'inizio di un progetto condiviso, da proseguire negli anni mettendo a fuoco la storia e le caratteristiche di quel secolo e di quel movimento e il loro possibile influsso sulla contemporaneità. Nel testo l'analisi di un ventaglio di concetti fecondi per il dibattito del XVIII secolo (Costituzione, Contratto, Coscienza, Sapere, Felicità, Educazione, Occupazione, Gusto) s'incontra con lo studio critico di alcune traiettorie di pensiero settecentesco giunte sino a noi (Medicina, Arte, Stato di diritto, Economia, Ricezione dell'Illuminismo). Senza dimenticare lo specimen significativo offerto da un ambiente culturale privilegiato: la Bologna del tempo (Ruolo delle donne, Scienza e Tecnica, Fiscalità). Il progetto si propone anche un piccolo intento trasformativo, di ripresa attiva di quelle che sono state idee e azioni importanti nella fondazione del mondo attuale e di cui non si vorrebbero perdere l'eredità e la ricchezza creativa. -
Continuità della Scuola Geologica Bolognese nel Novecento
L'Accademia delle Scienze, con il patrocinio dell'Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, promuove una serie di incontri volta ad analizzare il percorso scientifico compiuto dalle diverse aree di ricerca dislocate entro il perimetro dell'Alma Mater, nel periodo che corre dai primi anni Cinquanta agli esordi del XXI secolo. L'intento dell'iniziativa non è quello dell'autocelebrazione di una fase che è stata indubbiamente molto positiva nella vita plurisecolare del nostro ateneo, ma di porre in evidenza gli esiti che ha conseguito la sua ricerca sul piano nazionale e internazionale; le reti scientifiche che intorno a queste attività sono nate e si sono sviluppate; l'attività formativa che ne è seguita; i rapporti con le imprese, le amministrazioni pubbliche e altri comparti della vita civile cittadina e regionale. Questa ricognizione, che non è solo di memoria, si propone anche l'obiettivo di segnalare i possibili livelli di crescita e di intersezione tra le frontiere della scienza e della tecnologia e le esigenze della vita poiché la ricerca e la formazione sono chiamate a svolgere compiti molto rilevanti nella società della conoscenza. -
Varianti anatomiche. La vera immagine dell'anatomia dell'uomo
Con il termine variante anatomica si definisce una particolare struttura anatomica la cui morfologia si discosta da quella osservata nella maggior parte degli individui. Diversamente dalle anomalie congenite, che per definizione sono considerate patologiche, le varianti rientrano in un quadro di normalità. È però evidente che conformazioni anatomiche peculiari possono interferire con le procedure diagnostiche e aumentare il rischio di complicanze durante gli interventi chirurgici. La conoscenza dell'anatomia umana e lo studio delle sue varianti rappresentano perciò un requisito indispensabile per ogni pratica medica, e l'attività settoria, che consente di individuare e documentare eventuali varianti rispetto alla normale anatomia umana, costituisce un supporto fondamentale alla medicina e alla chirurgia. Il volume propone un excursus storico sulla pratica settoria, una introduzione alle attuali tecniche di dissezione e lo studio di alcune significative varianti anatomiche. -
Quello che manca-Siamo l'acqua, siamo la terra
Pochi racconti, ma ognuno capace di creare, con poche pagine, un intreccio psicologico ed esistenziale formidabile. Situazioni del quotidiano dove si sente la presenza del vuoto, dell'assenza, del non detto. Il rapporto tra un padre e un figlio, una coppia di sposi colti in un momento di crisi e di felicità, la vecchiaia come impietoso disfacimento. Nicola Longhi scrive un piccolo libro di grande intensità e di meditazione, con una scrittura esatta ed essenziale, senza nessuna sbavatura. Ogni cosa è al suo posto. E i sentimenti si trovano là dove non li si cercherebbe, in una tazzina di caffè o nel cassetto di un'automobile. Chiara Polita racconta uno degli episodi fondamentali della storia novecentesca ma lo fa senza adottare una prospettiva ufficiale. Sceglie un gruppo di personaggi che sono radicati nelle terre veneziane di bonifica, in particolare a San Donà di Piave. Non si tratta però di coordinate geografiche legate solo al realismo, anche se la scrittura di Polita sembra muoversi con grande precisione all'altezza del paesaggio, là dove tutto si gioca nel rapporto tra acqua e terra, là dove un microcosmo di uomini e donne sradicati, ognuno con la propria piccola avventura, contribuisce a creare un affresco multicolore che parla ancora oggi del nostro passato e del rapporto che ci lega ai luoghi del vivere.