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In quale mai folgore di tempo
Al colmo di una profonda crisi esistenziale e disgustato dal degrado del mondo che lo circonda, lo scrittore Eugenio Corradi decide di passare all'azione: ucciderà quanti più politici e uomini di governo potrà per bonificare, se così si può dire, politica e costumi. Ben sapendo che è una follia e che non sarà risolutivo, comincia con l'omicidio di un deputato a Roma, per poi continuare in altre città, uccidendo personaggi di spicco proprio durante i funerali delle vittime precedenti. Ma d'un tratto la sua determinazione trova un ostacolo: i suoi piani vengono disturbati dall'arrivo di una donna colombiana, la cui vicenda si intreccia indissolubilmente alla sua. La straniera è alla ricerca di un manoscritto scomparso, attribuito al filosofo Campanella, in cui si narra nel dettaglio dell'utopica Città del sole. L'appeal esercitato dalla donna su Corradi è talmente forte da permetterle di attrarlo nella sua crociata. -
Diari di un confinato politico degli anni Trenta
I due diari di Francesco Ippoliti sono intitolati: ""La deportazione. Sei mesi e mezzo di sofferenze fisiche e morali - 19 novembre 1926 - 6 giugno 1927 Pantelleria"""" e """"La deportazione - Sette mesi e mezzo di dimora a Lipari - 30 settembre 1927 - 12 maggio 1928"""". I testi sono scritti a penna su due fascicoli di carta comune allora chiamata commerciale, piegati trasversalmente nel mezzo. La scrittura non è una bella scrittura, ma è una scrittura bella, nel senso che è nitida, ben comprensibile. Le pagine sono numerate e il testo fluisce senza interruzioni richiamando le date secondo come gli eventi si andavano verificando. La lingua è di un italiano corretto anche se alcune volte presenta termini antiquati o parole francesi. Descrive le sue sofferenze con animo che sembra distaccato e con frasi proprie di un medico; salace nel manifestare critiche, non esprime parole irriguardose verso chicchessia. Non mancano, anzi sono frequenti, brani di delicata descrizione dei luoghi certamente incantevoli, come sono quelli delle isole del Mediterraneo, oltre a veri e propri componimenti poetici."" -
Colore primario
"Immagini, ricordi, periodi, offerti al lettore per mezzo di quella che Mimmo Locasciulli chiama 'poesia umana'. Nell'apparente disordine in cui si alternano temi e atmosfere, appare forse inizialmente arduo trovare un filo conduttore, a meno che non si comprenda che la chiave di lettura è la profonda sensibilità dell'autore che, come tanti, si sente parte attiva nel mondo. Egli, così, prova a condurre per mano il lettore attraverso i momenti di vita che lo hanno segnato e formato, nel passato come in tempi più vicini, e che continuano ad agire nel presente. Il poeta è un uomo che prova innanzitutto a 'raccontarsi' nella dimensione sociale e politica come in quella affettiva, in quella quotidiana come in quella esistenziale, con particolare attenzione ai luoghi dell'infanzia e della maturità, alla sua gente, ai colori e alle contraddizioni di una terra di cui comunque si sente profondamente parte.""""" -
Terra promessa. 10 racconti di fanta-decrescita
È vero che rinunciando a qualcosa della nostra modernità si vivrebbe meglio? La domanda è però servita da input per alcuni scrittori di fantascienza che, stimolati da essa, hanno deciso di accettare la (difficile) sfida e esprimere la loro opinione, sebbene sotto forma di testi narrativi. Sono nati così dieci racconti di ""fanta-decrescita"""" che riescono a coniugare la riflessione sul tema proposto con storie interessanti, anche ricche di movimento e azione, e con personaggi quanto mai vividi e convincenti. Ci sono i decisamente favorevoli alla decrescita, gli apertamente contrari - ed è significativo notare come in questo caso la critica venga tanto da destra quanto da sinistra - e quelli che ne mettono in luce le criticità e le possibili devianze, fino a chi si mantiene assolutamente neutrale. Dieci racconti, nove autori noti nell'ambito della fantascienza italiana e un promettente esordiente, nove inediti scritti per l'occasione e uno già pubblicato ma da cui non si poteva prescindere, una presenza femminile non esigua. Dieci racconti di taglio diverso ma accomunati dall'argomento, per una antologia che fa pensare ma anche che diverte."" -
Canti d'amore
"Una raccolta ispirata da un sentimento profondo, frutto dell'amore più sincero e semplice, vero, che viene però a volte distrutto bruscamente. Un amore che cerca di passare per una porta che, dopo essere stata aperta, viene richiusa con violenza, lasciando una scia di dolore e di stupore. Impossibile è, agli occhi dell'innamorato, non pensare all'amore non ricambiato. Avvilito e demoralizzato, egli non rinuncia però ad amare. Nelle poesie sono racchiuse le parole che le orecchie della Donna amata non sentiranno mai, ma che i suoi occhi forse leggeranno. Quale destino crudele quello di non poter raggiungere la Felicità quando la si vede passeggiare per strada, indossando semplicemente dei jeans e una camicia, ma riuscendo con il suo splendore a coprire le luci dei negozi e a illuminare il viso di chi la incrocia sul cammino della vita.""""" -
Sotto un cielo antico
Una storia di solitudine e di angoscia, con i toni forti di chi ha vissuto esperienze troppo dure e paradossali per non avvertire il bisogno dell'urlo, del dolore irreversibile, della solitudine a cui conduce il timore del mondo, la paura di essere feriti di nuovo. La storia viene costruita indirettamente, sul filo dei discorsi di due amiche: a piccoli passi si delinea una vita solcata dal dolore, ma anche da una terribile insicurezza, da una oscura paura del mondo. Sogni e fantasie danno una momentanea e illusoria pausa, ma tutto torna subito a oscurarsi. -
Mistero di Natale
La Vigilia di Natale vede la famiglia Fade finalmente riunita, in una casa perfettamente addobbata e illuminata da una miriade di allegre luci colorate. Per l'anziana padrona di casa è un sogno che diventa realtà dopo una lunga attesa, ma l'atmosfera di gioia e ricca di aspettative è destinata a svanire in breve, così come la gioia e l'eccitazione che avevano accompagnato i suoi preparativi. -
Peccato morire
Un castello sulla penisola di un lago, i cui unici accessi sono un ponte levatoio e un imbarcadero, diventa il setting di una ""cena con delitto"""" in costume antico. I giocatori, esponenti della buona società e della politica locale, intrecciano le loro storie in una drammatica notte, in cui un assassino senza volto si aggira fra loro, li costringe entro le mura, colpisce spietatamente. Amori, amicizie, rivalità, segreti: tutto viene sconvolto e rimescolato. In questo caos si muove Brenno, master del gioco e già protagonista di """"Brucia anche ora"""". Beffardo e testardo, utilizza le sue doti investigative per risolvere un nuovo caso."" -
L' allegoria del fiume
Il lettore è condotto per mano in una storia familiare che è la chiave per una sorta di iniziazione alla vita, alla comprensione dei suoi meccanismi, all'accettazione del bene e del male, della gioia e del dolore che in essa si celano. Lo stile è lineare, incisivo, semplice senza essere banale, comunicativo. Si usano spesso parole e frasi comuni, che nell'ambito delle varie situazioni si arricchiscono di molteplici sfaccettature di significato. Il lettore sfoglia le pagine di una storia di uomini e donne apparentemente ordinari, ma che sanno diventare una sorta di patrimonio collettivo, costituire quel tessuto connettivo che rende saldi i legami familiari, ne fa un supporto importante per i momenti in cui le circostanze sembrano aggredirci. L'esistenza quotidiana include attività consuete, apparentemente banali, ma anche privilegiate, nel senso che consentono all'esistenza individuale di proiettarsi in una dimensione ben più ampia. -
Ludus in fabula
Fin dal titolo l'autore mette subito in chiaro che di un gioco si tratta, un ludus messo in piedi da lui stesso, disteso sulla fabula delle sue trame e rivolto al pubblico non senza ammiccamenti ed ambiguità. Il lettore sarà dunque incalzato, sballottato, infine spiazzato da questa serie di undici racconti che variano tra i più diversi registri, giocando con la narrazione e le sue norme, sviluppando inediti e stranianti punti di vista, costruendo un universo paradossale e grottesco nel quale le sole stille di verità sembrano venire proprio dalla parola e dal suo valore. Un valore amplificato dall'autore attraverso rimandi a miriadi di altri testi, tracce a volte esplicite, altre volte di più difficile lettura, sempre sparse sulla pagina con la consapevolezza che nulla di veramente nuovo si agita sul fronte della letteratura, se non la capacità della stessa di guardarsi allo specchio e di rileggersi. -
Controracconti
Ironico, a volte sarcastico, provocatorio, a volte sulfureo: questo il mondo dei racconti di Lodovico Ellena. Storie surreali, con un linguaggio sempre in perfetta sintonia con il contenuto. Vengono spazzati via tutti i canoni tradizionali del racconto, in virtù di una visione del mondo che, dietro l'ironia e la provocazione, denota uno sguardo lucido e attento sulle nostre piccolezze, sulle nostre ambizioni, sulle nostre viltà. Emergono personaggi stravolti, ma in cui sono ampiamente riconoscibili i vizi e le piccole virtù di una società che appare confusa e priva di reali valori di riferimento. Il gioco, lo sberleffo, non sono dunque fini a se stessi, ma una corrosiva arma di denuncia di una condizione sociale di confusione e disordine. -
La geometria del tempo
Ogni libro di poesia, in questa luce, è certamente - si può dire - un dono di grazia e di bellezza che ha bisogno soltanto di essere assecondato nei suoi tempi e nei suoi ritmi, e che necessita di pazienza, di respiri lunghi, di inclinazione ad immergersi nei campi e nei dettati dell'immaginario lirico, in cui hanno voce l'individuo e l'assoluto, i frammenti del soggettivo e i gremiti giri dell'universale. E questo è lo specifico tratto di ""La geometria del tempo"""", il volume di Daniela D'Alimonte, calato nel tempo della storia quotidiana, del vissuto di creatura all'insidia dei frastuoni e delle smentite, e declinato, per altri versi, alle sortite dell'infinito, all'ascolto di quel """"tutto"""" che fa profittevole e vantaggioso ogni pensiero e ogni struggimento."" -
Naturalmente... l'aurora. Ediz. italiana e spagnola
Con uno stile semplice e poetico, che della poesia conserva il tono garbato e morbido proprio di un linguaggio profondo anche se apparentemente dimesso, Flora Amelia riesce a rappresentare una gamma di personaggi e situazioni tali da abbracciare più generazioni e più epoche. E anche se gli ambienti e le condizioni si riferiscono indubbiamente ad un tempo prossimo alla contemporaneità, i rimandi e gli echi culturali di tutte le storie raccontate conservano comunque un respiro che va oltre le età, superano le barriere delle ere e delle epoche. E tutto ciò accade perché l'autrice sa mettere in scena non tanto, o non solo, situazioni e tipi umani, quanto vicende d'anime, dimensioni dell'interiorità in grado di riguardare ogni tempo e ogni spazio. Adottando tre chiavi di lettura, a loro volta introdotte da piccoli capolavori di poéme en prose, utilizzati a mo' di introduzione delle tre sezioni, vale a dire ""Il tempo"""", """"Vivere"""" e """"Amare"""", la scrittrice riesce a dire tutto, o comunque moltissimo sull'essere umano, e a rimarcare e sottolineare ciò che conta davvero. In questa terna fondamentale, trilogia della vita, tempo-vivere-amare..."" -
Cronaca di una barbarie. La distruzione di Rosello
"Questo mio scritto non ha pretese storiche; è solo una cronaca quasi familiare, ove la guerra fa da sfondo e da cornice; i protagonisti sono i rosellani, eroi inconsapevoli di eventi più grandi di loro.""""" -
Al di là della finestra è l'azzurro
Otto racconti nei quali emergono un profondo senso della vita e una forte tensione morale. Lo sguardo dell'autrice si posa con affetto su personaggi nei quali è presente una grande forza vitale, una spinta a meglio conoscere se stessi nei difficili momenti in cui si trovano di fronte a scelte che possono radicalmente mutare un'esistenza. Ansie, dubbi, incertezze, speranze e disillusioni sembrano a volte sbarrare ogni porta, ma sempre torna a prevalere la capacità di non chiudere il proprio cuore, di non dimenticare la comune umanità, di comprendere che la vita può anche essere una meravigliosa avventura, pur se spesso densa di spine. Occorre però aprirsi agli altri, conoscerli, coglierne le esigenze più profonde, perché ""il culmine di una disperata solitudine può essere alleviato dall'ascolto"""", dalla voce di chi sa """"stare accanto"""". Il tutto con uno stile leggero, con un andamento quasi di fiaba, in atmosfere rarefatte ma non per questo meno efficaci."" -
Variazioni sulla rosa
In questa sua nuova raccolta di versi, Antonio Catalfamo risale dal mondo siciliano, in cui vive e opera, alle sue radici greche, attraverso il mito, recepito nella dimensione ""regressiva"""", nel viaggio a ritroso nel tempo e nell'inconscio, ch'esso comporta, ma anche in quella """"progressiva"""", nel """"sogno in avanti"""", che pure ne è parte integrante. Opera nel poeta un processo di introversione e di estroversione. Egli parte dalla realtà, la interiorizza, attraverso il confronto razionale con il mondo che è dentro di lui, con le esperienze sue e della sua stirpe, stratificatesi nei secoli, perviene al significato ultimo della vita, che trasmette, con i suoi versi, all'umanità intera, affinché la conoscenza del passato sia strumento per capire il presente e costruire un futuro migliore. Al di là dei modelli letterari ai quali esse si ispirano (Pavese, Neruda, Ritsos), """"permane comunque la cifra inconfondibilmente personale di queste poesie, intrise di una linfa tutta mediterranea, vitalissima e solare""""."" -
Conto in rosso
In un'Italia che esce indolenzita dalla Seconda Guerra Mondiale comincia il racconto di una famiglia fuori dal comune, in cui l'ideale maturato nel corso della Resistenza si fa principio di vita. Un ambiente non facile per la piccola Nastasia, costretta suo malgrado a dividersi fra l'essere e l'apparire, fra l'ateismo del padre e la fede cristiana della madre, fra il dovere filiale e le attitudini personali. Eppure, con una maturità modellata e aumentata dal sacrificio e dalle sofferenze emotive, Nastasia cresce forte e flessibile come un giunco e affronta la vita con risorse insperate. Scopre nella comunione con l'altro, uno sposalizio di intenti, culture e tradizioni, la spinta propulsiva perché ogni vita, a partire dalla sua, diventi una celebrazione di ideali positivi e diretti al bene comune, affinché il rosso della politica si fonda con il rosso di un cuore gonfio di generosità e il ""conto in rosso"""" presenti finalmente un risvolto positivo, diventi una magica armonia esistenziale."" -
Piratino incontra Arcadia
Tino è tornato dai nonni per l'estate. È il momento più atteso dell'anno, perché da nonno Venanzio e nonna Annina accadono sempre cose incredibili. Nonno Venanzio è un vecchio lupo di mare con un carico di storie fantastiche da raccontare e la nonna prepara i migliori biscotti del mondo! Già questo sarebbe abbastanza per Tino, ma giù alla fattoria c'è dell'altro. Ogni estate arriva Robot, il suo amico spaziale, che lo invita per un volo nel tempo sulla sua piccola astronave luminosa. Quali città del passato e quali personaggi riveleranno a Tino nozioni e curiosità della Storia? In questo nuovo episodio Tino atterrerà nell'Antica Roma e incontrerà i Gladiatori, uomini coraggiosi e molto forti, da cui rimarrà affascinato. Età di lettura: da 6 anni. -
Le favole di Claudia
Il primo giorno di scuola è sempre un evento, ma per Luca significa entrare finalmente nel mondo della sorella Pina, già scolara delle Elementari. Presto la scuola diventa per lui il luogo speciale a cui sente di appartenere insieme ai nuovi compagni. In particolare, è il luogo in cui tutti i giorni incontra Claudia, la bambina che dalla sua sedia a rotelle lo accoglie sempre con un meraviglioso sorriso. Con lei, e attraverso le difficoltà che lei affronta, serena e ben disposta, Luca e la sua classe impareranno che niente va dato per scontato e che la diversità, a volte, non è altro che un diverso punto di vista. Età di lettura: da 6 anni. -
Il colore dei margini
In questo libro di racconti l'autore propone un ulteriore scorcio di quella umanità che da anni prende vita nel suo sguardo di narratore e di poeta e che si popola di soggetti a loro modo rivolti a presagire e a testimoniare gli aspetti della contemporaneità: l'intrico del tempo d'oggi con le sue ambigue negligenze, con i suoi profondi smarrimenti, con i suoi molteplici disagi sociali e culturali, ma anche con la sagacia del cuore, con gli ormeggi della speranza e con la fierezza della coerenza e della personale dignità.