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Dove abita il mio cuore
"Come siamo arrivati fin qui? Racconta, ti prego, dall'inizio."""" Sembra quasi una voce bambina quella della donna che sta perdendo la memoria e implora restituzione. Una storia d'amore lunga una vita, i suoi protagonisti, il Falco e la Straniera, nei ricordi felici di un ragazzo e dei suoi adorati nonni, sulle note di un valzer famoso. La profonda complicità tra due donne, forse diverse solo in apparenza, i talenti, i segreti, l'orfelinato, la ritualità dei dolci e la struggente nostalgia per la terra d'Abruzzo ricamata sul cuore, per sempre." -
Principia
La raccolta propone versi e affabulazioni, o affabulazioni che si fanno versi e scrittura poetica, di un ""privato"""" che attraversa e rispecchia il tempo della quotidianità nei suoi ripiegamenti e nei suoi dettati esistenziali, ma anche al confronto con le grandi problematiche civili, con gli interrogativi morali e con le complessità della provincia, in parallelo con la storia contemporanea e con la realtà del cuore e della mente. Sono testi che s'incentrano su cifre e modalità espressive che, pagina dopo pagina, danno luogo ad un progetto di scrittura in cui il ritmo e la scansione degli accenti vanno dalla sintassi della lirica alle più quiete e sobrie tessiture della prosa, dalle allusioni corsare e cruciali delle poesie alla linearità e al respiro dei margini lunghi e dalle venture dell'intuizione e dell'irrefutabile allo scorrere adagio e mansueto dei periodi e delle proposizioni, per assecondare un bisogno non tanto di estetica o di ricerca formale, quanto di un dire che si realizzi entro un concetto più articolato di creatività ed entro le latitudini più ripide della comunicazione."" -
Streghe a Rocciagreve
Nell'antica e magica città di Rocciagreve, tra le montagne d'Abruzzo, vive una compagnia di simpatiche streghe pasticcione. Amiche per la pelle, trascorrono insieme il tempo a contatto con la natura e dedicandosi alle loro passioni. Tuttavia, a causa della loro goffaggine e incuria, troppo spesso si ritrovano a vivere disastrose ed esilaranti avventure. Ugualmente catastrofici e buffi sono i tentativi con cui Pigo X, ""stregolo"""" di chiara fama, cerca di indagare e controllare il mondo della magia. Fortunatamente il mago Orbiter interviene sempre per rimediare a così tanti pasticci! Su tutto, e su tutti, si affaccia il volto bonario e sorridente di una fantastica luna."" -
Nel mio regno non vi sono filosofi
"Nel mio regno non vi sono filosofi"""", non è solo un viaggio nella propria interiorità: l'autore ricerca, piuttosto, il senso del bisogno perenne dell'interrogare e dell'interrogarsi, sempre ineludibile anche quando lo si ritiene vano e lo si vorrebbe così estirpare. Ecco dunque, in una condanna platonica alla rovescia, i filosofi messi al bando e la ricerca della metafora, delle parole, forse anche di una voce che dica il macrocosmo nel microcosmo, il tutto nella parte, l'illimitato nel limite, alzarsi fiera e prendere corpo. La poesia di Giuliani non indica una via, non si prefigge di farlo né potrebbe, del resto, senza tradire se stessa, ma si presta piuttosto a essere la parola che ogni lettrice e ogni lettore possono fare propria, nel momento in cui, in quanto esseri umani, si è capaci di vivere dolore, emozione, dignità, compostezza, in prima persona, senza maschere." -
Dall'idea all'Ikea. 250 aforismi solidi contro la modernità liquida
Gli aforismi di Galgano Guidotti aggrediscono la modernità svelandone, attraverso originali intuizioni filosofiche, la natura desacralizzata, deculturata e tragica. Aforismi autentici, irridenti e ironici, quelli del nostro Autore, e non freddure o battute come una moda banale oggi impone. Guidotti, giunto alla terza pubblicazione, si conferma un esponente del ramo nobile di questo tanto peculiare quanto amato genere di scrittura, continuatore di una tradizione letteraria colta e raffinata. -
Matrioska
Dal grembo fecondo della Matrioska vengono fuori, uno dopo l'altro, i pensieri e le riflessioni di una poetica ricca e articolata. Molte e diverse le tematiche che Ornella Fiorentini affronta in questa Silloge. Toccante quel momento ""d'apertura"""" del colorato bozzolo da cui la fluidità del verso si riversa sul lettore e, come la stessa autrice dice di sé, lo """"pervade"""" col """"Soave effluvio di Rosa Pulcherrima"""". Storie, vicende, situazioni si incastrano e si susseguono in un crescendo di immagini ben definite. Emerge una realtà non sempre benevola, descritta però con estrema delicatezza. L'elegante costrutto delle liriche, per l 'uso costante dell'enjambement, richiama in un certo senso la struttura delle liriche di Camillo Sbarbaro e di Eugenio Montale. Arricchiscono la raccolta parecchi haiku, piccole """"gocce"""" iridescenti dove """"musica è la sillaba."""" (Carmela Tuccari)"" -
Nemesis. Una storia del tempo antico
"Il corpo di Nysos giaceva lì"""". Così, con la vista del cadavere straziato del suo discepolo più promettente, si aprono le prime crepe nelle sicurezze e nel tranquillo mondo di Alessandro, Esegeta per eccellenza delle opere di Aristotele e professore di filosofia peripatetica prima nella cittadina periferica di Afrodisia e più tardi ad Atene. Ma si apre, contemporaneamente, anche l'indagine del filosofo, deciso a svelare l'identità dell'assassino e a mettere al sicuro dei misteriosi papiri che, a loro volta, sembrano all'origine della catena di delitti susseguitisi in città. Sullo sfondo, la riflessione sui temi della condizione e dell'agire umani, la domanda se siamo liberi o determinati e, soprattutto, che cosa significhi essere liberi. Alessandro riuscirà a risolvere il caso e, nello stesso tempo, a darsi una risposta che riparte peraltro dai personaggi all'apparenza più deboli della vicenda e che, invece, finiranno per rivelarsi i più forti, i più affascinanti e carismatici, in un rovesciamento non casuale. Al susseguirsi incalzante degli eventi corrispondono dunque uno scavo psicologico e un'analisi filosofica non meno appassionanti." -
Nei silenzi da catturare
La raccolta si apre non a caso con un richiamo alla parola, a cui il poeta affida, pagina dopo pagina, un ruolo testimoniale e le molte ed argute persuasioni etiche ed esistenziali, perché la ""parola"""" - per Giovanni Di Guglielmo - è la latitudine espressiva nella quale maturano i dettati della biografia, ed è pure, allo stesso tempo, l'orizzonte nel quale prendono forza e si fanno espliciti i sentimenti, le investigazioni della mente e dell'animo, le pronunce della volontà, i racconti del vissuto e i legami che stringono i possessi e le perdite, non meno che i compromessi e le fughe. """"Dire"""", infatti, è riconoscersi, è dare significato alle proprie scelte, è narrare a sé e agli altri gli incontri che - di giorno in giorno - si sono incaricati di mostrare o di togliere, di insuperbire o di disilludere, come accade - appunto - nella vita di tutti e nella realtà che ciascuno percorre nei calendari e nelle personali costruzioni."" -
Sei tu
Le poesie di questo libro sono un'avventura attenta a mettere insieme le ricche e complesse affabulazioni di quei percorsi che rendono desta la vita e che sanno portare al chiaro della luce quel che è celato nel corso ordinario dei giorni: gli affetti, innanzitutto, la solennità delle tenerezze, gli accordi e le affinità che nascono dalle passioni e dall'amore, sulle istanze di un'esistenza che - per quanto generosa in taluni servigi - conserva i luoghi e i racconti della stanchezza, le scalfitture delle quotidiane avversioni e le villanie del broncio e del patimento. Nel fluire delle cose e degli echi, pare tuttavia che la natura voglia partecipare al gioco delle speranze e voglia pure - a suo modo - lenire le afflizioni dell'autrice, disporre ad altre aperture, mantenere uniti gli elementi sotterranei del poetare e della memoria, ma è solo nell'esteso e tremulo repertorio dell'amore che ogni fatto trova la sua certezza e la sua piena giustificazione, umana e poetica; è l'amore, la sua forza e i suoi turbamenti ad immettere energia nei nuclei e nelle pronunce della raccolta e a farne voce rivelatrice e feconda... -
A tempo scaduto
Sullo sfondo di una Milano bombardata e preda del mercato nero, dove fascisti e partigiani stanno preparando la resa dei conti, la moglie di un gerarca di Salò viene uccisa e il suo presunto assassino, l'amante, incriminato e catturato. Ma il commissario di polizia incaricato del caso non crede a questa versione dei fatti e in un mondo in rovina, dove i morti si contano a milioni, cerca di dipanare una vicenda aggrovigliata, inseguendo con ostinazione la verità di quell'unica morte. Alla ricerca del colpevole lo sollecitano non solo e non tanto lo scrupolo investigativo o un astratto senso del dovere, piuttosto, accanto all'urgenza di liberare un innocente, il convincimento, la necessità interiore di assumere appieno la responsabilità di un compito e di un ruolo in un'Italia dove molti, troppi - grandi e piccoli - sembrano averlo smarrito con facilità davvero eccessiva. -
La curvatura del cielo. Taccuini 2007-2013
Terza parte del trittico dei taccuini dell'autore, dopo Festina lente e I paraggi e il mondo - a coprire esattamente vent'anni di vita e di scrittura La curvatura del cielo ha struttura diversa dai volumi precedenti e una sua piena autonomia. Ritroviamo il viaggiatore e il saggista, impegnati a declinare continuamente una curiosità e fame di mondo connaturate e spontanee, ma anche l'uomo che più profondamente e insistentemente, rispetto ai volumi precedenti, si interroga sul senso delle cose e sul mondo attuale (come testimonia anche il saggio posto in appendice a fine volume). La curvatura del cielo è temporanea conclusione - come l'autore stesso adombra in una Nota - di un progetto nato casualmente che si è trasformato, negli anni, in una sfida di scrittura della vita. -
Abitavo la luce
Con Sablone si è di fronte ad un poeta autentico il cui primo impegno è quello di indicare le complesse identità che sottostanno alla comune biografia, i registi che si fanno orizzonti di conoscenza e gli itinerari che si inoltrano nelle sostanze del dubbio, nei territori spesso incogniti e disagevoli dell'io e nelle tracce di quella modernità che - nonostante gli ottimismi e le celebrazioni - si frantuma sovente nei cerchi della ragione, nel bilico fra ciò che è palese e ciò che è occulto e nelle nebbie in cui si sciolgono - o piuttosto si smarriscono - le proprie soggettività, le venture dei luoghi natii e l'oro delle personali esistenze. Fare poesia, quindi, per Benito Sablone, è soprattutto un viaggiare nel dettato dei simboli, un percorrere gli snodi delle metafore, un muoversi nella direzione delle fughe e dei ritorni e anche un investigare, un guardare ""dentro"""" e """"intorno"""" ai segni dei destini umani, un profferire da quell'aura magica e unica che - attraverso la scrittura della poesia - svela il profondo, gli ipogei della coscienza e fornisce occasioni e speranze di saggezza."" -
Le avventure di un gentiluomo squattrinato
Il gentiluomo di questo romanzo si avvale di ogni mezzo per ricostituire il patrimonio familiare ridotto a ben poco a causa delle scelte politiche del padre, dichiarato fellone e traditore dal governo e costretto all'esilio. Le avventure del giovane e quelle di altri personaggi della narrazione si svolgono nel territorio più settentrionale dello stato napoletano, all'epoca dell'effimera restaurazione borbonica intercorrente tra la caduta della repubblica partenopea e l'avvento del regno di Giuseppe Bonaparte. In una realtà politica precaria, con lo Stato incapace di garantire la sicurezza della popolazione obbligata a subire i francesi da un lato e soggetta alle prepotenze inglesi dall'altro, la storia si sviluppa tra soldati e contrabbandieri, uomini di chiesa e medici, briganti e guerriglieri, cene luculliane e feste popolari, rissosi litigi e battaglie feroci, vicende processuali ed evasioni clamorose. In questa cornice pittoresca e movimentata, si ripete l'eterno luogo comune dei potenti che vincono sempre, anche se in torto, mentre gli umili sono i soli a pagare. -
Via orientale
Una finestra, una stanza disabitata, una strada, gli occhi assorti e visionari di una bambina: sono i protagonisti di questo racconto su un tempo e un luogo scomparsi. Ricostruiti dalla tenacia del ricordo, costringono la memoria, labile e a volte infedele, ad operare un processo di trasmutazione in cui l'amore per quel piccolo universo si annoda ad un'ostinata, ossessiva ""ricerca del tempo perduto"""". Ecco allora che, dal vuoto dell'oblio, riemerge e viene riscattato un microcosmo dove ogni accadimento, ogni data fatidica, ogni evento comune o straordinario si traveste, riconquistando e riassumendo su di sé le forme splendenti, maliarde, imperiture del mito. L'avvicendarsi delle quattro stagioni, da estate a estate, è lo spazio temporale circoscritto e concluso in cui la realtà fa scorrere davanti alla finestra-schermo e, di conseguenza, davanti allo sguardo avido della bimba, persone e paesaggi che descrivono un mondo e insieme alimentano e arricchiscono, con fertile humus, il bagaglio minuscolo di quelle prime esperienze infantili."" -
La città degli ombrelli. Ediz. illustrata
Una nuvola dispettosa si apposta quotidianamente sopra il cielo di Anghiari. «Che impertinenza!» direte voi. Un po' sì, ma c'è rimedio a tutto. Per rendere le cose più facili a chi viene sorpreso dalla pioggia, infatti, nel borgo sono disseminate decine di ombrelli che appartengono a tutti e a nessuno. Sono lì soltanto per ovviare all'inconveniente atmosferico, ma in questo modo non c'è più bisogno di possedere un ombrello personale! Ed è di un ombrello la storia che questo libro racconta, ma racconta anche di Agostino, di una strega e di un mostro nascosto in fondo a un lago. Parla anche di magia, di magia vera e della magia custodita nei cuori di ognuno, di amore e di perdono. Età di lettura: da 5 anni. -
Lu meracule de santa Margarite. Lu lope de dumeneche
A Villamagna il 13 di luglio di ogni anno viene rappresentata in costume la rievocazione del miracolo che operò Santa Margherita, amata e venerata Patrona della cittadina, ricordato come la ""trave di fuoco"""", che impedì all'orda dei predatori Saraceni di saccheggiare e devastare l'allora piccolo borgo. Il miracolo del lupo, invece, si perde nella memoria del tempo e del luogo. Da fonti certe, comunque, si è appreso che il miracolo avvenne a Cucullo, da dove la tradizione del """"miracolo del lupo"""", si è diffusa anche a Villamagna, dove viene rappresentato ogni anno l'ultima domenica di agosto fin dal 1872. La vicenda si svolge in un bosco, dove una tranquilla famigliola (marito, moglie e il figlioletto neonato trasportato in una culla) si reca a fare legna. Avviene che, mentre i due genitori tornano a casa a portare della legna con l'asino, un lupo ghermisce il figlioletto lasciato dormire al fresco. Ambedue i racconti sono scritti in dialetto abruzzese dell'entroterra chietino e in versi endecasillabi in 19 sonetti (8 sonetti per il miracolo di Santa Margherita e 11 sonetti più una quartina di chiusura per il miracolo di San Domenico)."" -
La presunzione. Storia d'amore all'ombra del Cremlino
Il professor Aleksej Oblovic, direttore del Dipartimento di Oncologia dell'Ospedale Na Kashirka di Mosca e uomo di eccezionale levatura, si innamora di una sua specializzanda, la dottoressa Ljudmila Sokòlova. Un amore solo in apparenza nato per caso, che lo obbliga a mettere in discussione tutto il suo mondo. A lungo combattuto, e consapevole dei rischi che può correre nell'instaurare una relazione con una studentessa, decide, sfidando ogni regola, di assecondare quell'attrazione, e di averla come compagna. Un bellissimo romanzo d'esordio, che attraverso le difficoltà e la competizione dell'ambiente universitario - che rappresenteranno un ostacolo per la relazione dei due protagonisti - conquista il lettore in un crescendo di emozioni, che lo accompagnano per l'intera storia. -
La devozione
Stefano, Arnoldo, Arturo, Tommaso, Berto. Nati a Milano, abitanti nello stesso quartiere, amici fin da ragazzi, frequentanti le stesse scuole fino alle soglie dell'università, si sono persi di vista mentre costruivano le loro vite fra lavoro e famiglia. Giunti alla pensione si sono infine ritrovati, e ora si frequentano nel tempo libero insieme a mogli, fidanzate, amici. Lembi di vite che sovrappongono e si dipanano, caratteri e vicende diverse, successi e fallimenti, ma anche un comune orizzonte di sentimenti e convinzioni che discretamente affiora attraverso ciò che fanno e che dicono. Di questo sfondo comune sono ben consci anche se per una qualche forma di pudore difficilmente ne parlano, e il fatto che esso diventi sempre più inattuale a causa del mondo che cambia li immalinconisce ma non li deprime oltre misura. Cornice delle personali vicende, Milano che trascorre dagli anni del boom a quelli della contestazione, del post moderno e infine del melting pot. -
Destinazione accademia
Otto studiosi vengono riuniti in una non meglio precisata Accademia, prima ""residenziale"""" e poi trasferita in un monastero, con il compito di compilare un dizionario enciclopedico, che sembrerebbe abbracciare diverse discipline. Quello che sembra un ambiente quasi alberghiero si trasforma a poco a poco in una sorta di oscura prigione segnata da curiosi particolari in apparenza insignificanti e obblighi di cui non si conosce la ragione: non farsi visite in camera, tenere un diario giornaliero ecc. In questa atmosfera claustrale il non detto diventa gradualmente protagonista assoluto. Nella vicenda s'insinua la possibilità di un colossale inganno e prende corpo il sospetto di una """"destinazione"""" che l'impresa non sembra giustificare. Al lettore non resta che lasciarsi coinvolgere dalla suspance della storia, scandita in tre parti, e seguire il protagonista fino all'inquietante e """"kafkiano"""" finale."" -
Il miracolo di Cana. I talenti di Giuliano
Giuliano, segnato fin da piccolo dall'omicidio del padre, affronta il dolore mentre cresce e diventa un uomo. Da figlio orgoglioso e amato che è stato si trasforma in un padre fiero e amorevole, nei momenti più difficili sostenuto proprio dalla presenza angelica di quello stesso genitore scomparso. In particolare, Giuliano non vacilla mai nella ricerca di ciò che è giusto, e si mantiene coerente ai suoi ideali cristiani contro tutte le minacce e i pericoli, il più reale dei quali è rappresentato dagli assassini del padre. Sebbene la corruzione dilagante e la mafia soffochino il piccolo paese sul mare, dove il protagonista vive e decide di iniziare a lavorare, la sua forza d'animo incrollabile e una fede salda vengono ricompensate. La morale è chiara: accettando le avversità e rimettendo tutto nelle mani di Dio alla fine si possono ottenere giustizia e felicità.