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Le cose
C'è un momento in cui, per ciascuno di noi, gli oggetti cessano di essere tali e si fanno cose, cioè entità e sostanza di fatti e vicende che raccontano la costruzione della propria vita e che anzi, nell'erigere, nel formare il destino, nel dare significato al mondo, giungono ad essere esse stesse esistenza, eventi tracciabili e riconoscibili del nostro dire, espressioni efficaci della nostra identità e del nostro quotidiano. Quel momento, infatti, si ha (ed è) quando gli «oggetti» invecchiano col tempo e, un po' per volta, si consumano insieme a noi; è anche quando ciascuno torna con la memoria a ricordare le ore delle favole e dei racconti, il giusto o l'ingiusto, la polvere lasciata transitare nel collo della clessidra e il pari o dispari degli amori. Il passaggio verso le «cose», allora, è il momento in cui ogni frazione si ricompone nel suo intero e ogni parte torna a farsi necessaria al suo tutto, perché se gli «oggetti» hanno l'ombra della sosta e della monotonia, le «cose» hanno, per noi, la luce che compie e il chiaro che illumina. -
Alla ricerca del confine
In questa nuova raccolta di Filadelfo Giuliano sono presenti alcuni dei temi che già si trovavano in ""Al di là del mare"""": l'infanzia, le donne, la paura dell'abbandono, il rimpianto e la nostalgia della madre, la Sicilia. Questi motivi adesso raggiungono una maturità stilistica e contenutistica. La presenza di autori amati e frequentati (Kafka, Hrabal, Benn, Tralke, Benjamin, Thomas) conferiscono alla silloge uno sviluppo lineare e cercano di fornire risposte ai grandi interrogativi che spesso la poesia pone: l'assenza di Dio, la morte come presenza quotidiana, le assenze che turbano e angosciano. Il poeta per Giuliano è un viandante che non dà ma cerca risposte."" -
Ci guardano
Questo canzoniere di Antonella Ricciuti ci conduce attraverso le varie sfumature dell'amore, con linguaggio chiaro, incisivo, senza artifici verbali o vuoti sperimentalismi. Le immagini sono semplici, ma proprio per questo ancora più vere: il lettore, pagina dopo pagina, si lascia andare al piacere della lettura, convinto dalla pienezza e verità delle emozioni espresse. Ecco, così, lo sguardo degli altri (da qui il titolo della raccolta), che sembrano increduli di fronte alla felicità dei due innamorati. Di fronte a un sentimento vero e forte non può esserci spazio per la paura, sconfitta dalla calda promessa di un conforto, senza riserve. I sentimenti sono forti, veri, tanto che a tratti la poetessa sembra voler rinunciare a se stessa, chiedendosi che cosa sarebbe di lei senza la persona amata. Ma l'amore dà e l'animo si apre di nuovo alla natura, con un volo più ampio, si innalza al cielo, ""parla con le stelle"""", si adagia, compagna e complice la luna, su cirri e nembi. Ognuno di noi troverà certamente, in questa raccolta, parole che sapranno giungere al cuore, risvegliare l'eco di emozioni universali."" -
Psicologia del quotidiano
Questo libro racconta la vita quotidiana interpretata in chiave psicologica anche nei suoi aspetti apparentemente più insignificanti. Sono per la maggior parte articoli apparsi in regolari rubriche su vari quotidiani e non soltanto con finalità culturali ma con il preciso intento di informare correttamente su determinati comportamenti e su precise dinamiche mentali sfrondando il tutto da inesattezze, errori e soprattutto dogmatismi che da sempre hanno caratterizzato la divulgazione psicologica e sessuologica. Questi scritti affrontano un arco di tempo non indifferente a riprova che gli strumenti psicologici devono in prima istanza affidarsi al buon senso, a fianco ovviamente di un'effettiva competenza. Un libro dunque rivolto più ai lettori interessanti alla materia che agli addetti ai lavori. -
La sfida della felicità per un'Europa federale
Sono passati alcuni secoli dalle idee rivoluzionarie sulla ""pubblica felicità"""" dei precursori del socialismo, e l'umanità è sempre in cammino per raggiungerla, confidando nella bontà di un'etica laica, basata sulla ragione, sulla giustizia sociale e capace di autoregolarsi e di autodefinirsi per una nuova sfida di civiltà. È venuto, quindi, il momento di ripensare la società all'interno della quale ci interessa vivere possibilmente felici, in armonia con la natura e con una bella rete di relazioni umane. È tutto nelle nostre mani: il desiderio di cambiare i nostri destini, la voglia di impegnarsi per un nuovo futuro dell'umanità e per ridisegnare, su basi decisamente federali, una nuova Unione Europea, un nuovo modo di stare insieme, con nuovi trattati e nuovi impegni, in cui trovi collocazione nella sua Carta dei Diritti Fondamentali, oltre alla dignità, libertà, uguaglianza, solidarietà, cittadinanza e giustizia, anche il diritto alla felicità."" -
Antiche feste d'Abruzzo. 44 occasioni per visitare una meravigliosa regione
Il libro raccoglie pagine ingiallite nel tempo, che tornano a rivivere insieme ai documenti d'epoca e a qualche rara testimonianza. Particolare spazio è dedicato all'analisi di fonti immacolate, tratte dall'archivio dell'autore. 44 feste celebrate, patrimonio antropologico e idenditario, di cui alcune di indubbia originalità, altre che ripetono uno schema fisso, altre ancora che raccontano di vetuste dispute, mai sopite, ma tutte ancora intrise di passione e di fede. -
Il trasferimento di Ciriaco Rodolà
«Ciriaco Rodolà giunse a destinazione pressappoco a mezzogiorno. Il posto gli sembrava carino, ordinato. L'aria della campagna era fresca e pulita: si produsse in due profondi respiri e già si sentiva meglio.» Più che altre mirabili cose quali la felicità, il dolore o persino l'amore, che restano e resteranno comunque sue semplici conseguenze, il movente unico che giustifica migliaia di anni di evoluzione umana è senz'altro l'insoddisfazione. Tutto confluisce in essa ed è attraverso la sua incessante azione che tutto si compie. L'insoddisfazione normalizza ogni vetta raggiunta e rende piatta qualsiasi esistenza, spinge alla ricerca ossessiva di ciò che è migliore. Questo romanzo racconta la vicenda di Ciriaco Rodolà che, insoddisfatto della propria vita, decide dopo numerosi ripensamenti di trasferirsi in un posto migliore. Ma cos'è, in fondo, un posto migliore se non la superficie su cui poggerà la novella insoddisfazione? -
La primavera della vita
Antonella solo apparentemente si è arresa alla monotonia della quotidianità. Dentro di sé spera che la sua vita possa cambiare grazie all'amore, che quando arriverà sconvolgerà la sua esistenza e innescherà in lei una sorprendente metamorfosi. Così la crisalide diventa farfalla: ma quanta sofferenza, quanti ostacoli, incomprensioni, delusioni incontrerà sulla difficile strada che conduce alla piena emancipazione personale e alla realizzazione dei più intimi desideri, prima che il processo di formazione possa approdare al suo pieno, gioioso e appagante compimento. -
Da grande farò la cuoca
Farò la cuoca è il racconto di un giorno all'Istituto Alberghiero di Pescara attraverso gli occhi di Gloria, sei anni. ""Ooohhh!"""" La stanza è piena dei vapori di grandi pentole sui fuochi, in cui sughi, carne e verdure borbottano nella bollitura; i piatti bianchi sono già disposti in fila: i piccoli da frutta, i piatti piani e quelli fondi. Più in là gli attrezzi da cucina, molti di più e molto più grandi di quelli delle cucine di casa. I cuochi vestiti di bianco lavorano fra frutta e verdura intorno a un tavolo color argento. Gloria non riesce a contenere la sua meraviglia: il suo naso si perde nei profumi del cibo e nelle diverse fragranze degli ingredienti e gli occhi non sanno dove fissarsi... Età di lettura: da 6 anni."" -
Maya e la stella magica
Maya Chuan ha appena dieci anni, vive nella valle del Ladakh, ai piedi della catena Himalayana, insieme al fratello minore Kimiro e a suo nonno Ben. La sua è un'esistenza semplice, scandita dai ritmi della natura, dalla forte spiritualità che si respira in quei luoghi e dai giochi con Yan, il suo migliore amico. L'unico neo che sembra macchiare la vita dei ragazzi è una strana malattia che da tempo affligge Myriam, la sorellina di Yan; nessun medico è mai riuscito a trovare una cura al misterioso malanno, e la famiglia sembra essersi rassegnata al peggio. Un giorno però, la maga Maluka rivela a Yan l'esistenza di un oggetto magico in grado di guarirla: si tratta di una polvere miracolosa contenuta in un cristallo a forma di stella a otto punte. Così i due amici, affiancati dall'Omino Verde - che ha sempre desiderato varcare i confini della valle per immergersi nel resto del mondo - e dalla grande aquila Rumma - che deve ritrovare i suoi cuccioli - partono per un'avventura unica, un viaggio che cambierà per sempre la loro vita e il loro modo di guardare il mondo. Età di lettura: da 9 anni. -
Più in là che l'orizzonte
Ci sono momenti in cui l'unica cosa da fare è andarsene. Ne avverte l'esigenza un diciottenne, personaggio preminente nel romanzo, uno fra i tantissimi che nel primo Novecento lasciarono casa, famiglia e memorie per raggiungere l'America. La sua è l'avventura del viaggio e la vita in un mondo la cui collocazione non era nemmeno immaginabile nel vapore delle navi che salpavano. L'America era oltre l'orizzonte. Il dramma celato dietro la partenza, le peripezie del viaggio, le insidie sempre in agguato non appartenevano a un individuo, ma erano le stesse per tutti quelli che avevano lasciato la loro terra. A lettura ultimata, inevitabilmente sorge una domanda: quanto hanno in comune le storie raccontate qui con quelle di chi raggiunge le coste dei nostri mari, mentre il loro orizzonte si sposta sempre più avanti? -
L' intangibile e il mondo adulto. Metodi ed esperienze per educare gli adulti in una società immateriale
Educazione, età adulta, intangibile: queste, le tre aree di esame del saggio. Una risposta alla possibilità di tracciare coordinate di educabilità nei soggetti adulti, che spendono le loro esperienze acquisite all'interno di organizzazioni. A tal proposito, il presente studio ha preso in considerazione due diverse realtà, ciascuna rispondente a contesti economici, organizzativi e umani appropriati. I due progetti hanno dimostrato come sia possibile lavorare sul capitale umano e sull'intangibile, e far corrispondere a tale cura un aumento del capitale economico, attraverso un rinnovato progetto di educazione degli adulti. Questa ipotesi di studio si basa sull'idea, inoltre, che il lavoro inteso come acquisizione continua di nuove competenze possa trascendere la trasformazione della materia. Si sviluppa un senso di appartenenza nei confronti di ciò che si produce all'interno di una realtà d'impresa: il prodotto non corrisponde per forza a un bene tangibile, ma a qualcosa che va ben oltre la materialità. È un bene che, per quanto non si possa toccare, appartiene pienamente a chi lo produce. -
Raccontami l'Abruzzo
"Da quanto tempo ti sto aspettando? Dall'istante in cui l'affabulazione come filigrana dei monili che mi carezzano, mi ha reso irresistibile agli occhi del nostro pittore. Da quanto tempo mi stai aspettando? Da quando la nostalgia e i ricordi, la commozione e gli spilli al cuore, i luoghi e le immagini, i colori e i sapori, i riti e le tradizioni, si fanno abbraccio e restituzione, all'improvviso."""" Oltre quaranta testimonianze raccontano la propria terra con un sotteso invito a conoscerla meglio, per amore solo per amore: scrittori, poeti e giornalisti hanno aderito con entusiasmo all'idea di questo libro diventando così, seppur nell'eterogeneità, un'unica voce narrante l'Abruzzo." -
Vita, opere e buonasorte di Domenico Santacroce. Ascesa quasi ascetica di un imprenditore abruzzese
"Partire da zero"""" oltre ad essere una locuzione acquisita è anche una condizione mitizzata nell'immaginario collettivo. Ovvero la si è pronunciata così spesso riferita alla carriera di tanti imprenditori, che si tende a darla per scontata, come dire: e che ci vuole? Questo libro sulla vita di Domenico Santacroce, imprenditore alberghiero, prova a riassegnare a quella condizione il giusto valore, dettato dagli esempi pratici di vita e lavoro, attraverso una narrazione che si legge come un romanzo. Ma tale non è, perché la vita, anche questo, si sa, sorprende sempre più di un romanzo." -
Il venditore di palloncini
La storia si svolge in Austria. Michelle è una adolescente dolce e sognatrice. Tutti i giorni prende il treno e con Alex, la sua amica del cuore, dal sobborgo dove vive si reca a Falkenberg, dove entrambe frequentano la scuola. In occasione della Herbstmesse, la fiera autunnale che si tiene a Falkenberg, le due ragazze conoscono Andi, il giovane venditore di palloncini. Tra Andi e Michelle scocca una scintilla. Andi è figlio di un immigrato italiano. Con il suo carattere solare conquista presto il cuore della ragazza. Come farà Michelle a gestire quel sentimento per lei così nuovo che sente sorgere nel suo cuore? E, soprattutto, come farà a reggere il colpo che il destino ha in serbo per lei? Sulla felicità di Michelle si sta infatti addensando una tragedia che la cambierà profondamente. Con questo romanzo, Nicoletta Consiglio alza il velo sul mondo degli adolescenti austriaci: il loro modo di vivere, il loro modo di sognare. Scopriamo da queste pagine che alla fine i giovani sono uguali ovunque. Che l'amore è dappertutto l'amore e che, soprattutto, il dolore e l'età adulta sono identici ovunque. -
Alla fine del mondo. Irrequieta miscellanea
"Potrebbe sembrare l'ultima avventura di un'anima, questo inconsueto e singolare lavoro di Donato Altomare. Attraverso gli occhi profondi della memoria, la sua intera esistenza scorre sempre più lucida e rapida verso un presente inspiegabilmente assente"""". Così comincia la prefazione di Loredana Pietrafesa che sottolinea come l'esistenza dell'autore viaggi verso la fine del mondo. Anzi, le molteplici infinite fini del mondo. Non è questo un lavoro consueto, tutt'altro, ha molte poesie, ma non è una silloge, ha racconti, ma non è una antologia, ha ricordi, ma non è una autobiografia, è qualcosa di assolutamente fuori da ogni convenzione, fuori da ogni inquadratura, da ogni gabbia. L'autore non ha posto un limite alla sua versatilità parlando alla gente che ama, ma anche a quella che non conosce, descrivendo quella fine del mondo di fronte alla quale ciascuno di noi si è ritrovato almeno una volta nella sua vita. Ma poi """"ogni volta il mondo rinasce, più feroce che mai, e ci si ritrova a percorrere con passi da bambini, nuove strade magari già calpestate.""""" -
Vacanze col fantasma
Il cadetto di una famiglia nobile deve intraprendere la carriera ecclesiastica, una tradizione alla quale non può sottrarsi. In monastero conosce però una giovane contadina, figlia del fattore, ed è subito amore, inopportuno e travolgente, contro cui nulla può la tradizione. Un'oscura storia di fine Cinquecento, non è del tutto dimenticata se l'impiegata alla reception di un antico convento ristrutturato ad albergo ne conosce dettagli così intimi da credersi la reincarnazione della protagonista. Due turisti, catturati dal racconto, trascorrono alcuni giorni di vacanza tra passato e presente, tra suggestioni e realtà, nei luoghi e sulle tracce di quell'antico amore, in compagnia di personaggi che sembrano vivere in una doppia dimensione. -
Con il mio canto fermo. Poesie inedite dal 2003 al 2004
Il lettore di questo libro proverà ""un piacere riflessivo"""" tutto speciale nel leggere e rileggere le decine di testi poetici raccolti sotto il titolo originale e un po' enigmatico di """"Con il mio canto fermo"""". Ciò che intriga, che incuriosisce e apre immediatamente alla domanda di senso non sono tanto i termini """"il mio canto"""", quanto la preposizione """"con"""" e l'aggettivo """"fermo"""". La preposizione """"con"""" induce subito alla naturale doppia riflessione che la poesia sia stata per una vita la compagna fedele ed inseparabile di Renato Greco o, anche, che con questo testo poetico, l'autore voglia aver fatto un bilancio del suo messaggio in poesia e condividerlo """"amichevolmente"""" alla maniera di Montale di Ossi di seppia, con i propri lettori. L'aggettivo """"fermo"""" aggiunto dopo il sostantivo """"canto"""", la vera """"cosa poetica"""", funge semplicemente da rafforzativo di una intenzione comunicativa che è anche una inesauribile """"tensione poetica""""."" -
Gli anni venuti
In questo libro Vito Moretti ripercorre la sua vicenda umana e culturale, a partire dagli anni della sua infanzia vissuta in paese - a ridosso del suo mare e del suo cielo - e fino ai grandi incontri della maturità, con personaggi che hanno marcato la fisionomia e la storia dell'ultimo mezzo secolo. Si tratta di un viaggio nel tempo e nei fatti, nei luoghi e nelle realtà, in compagnia di nomi e di intelligenze che si sono trasformati via via in occasioni di pensiero e in circostanze di giudizio e di crescita. Il racconto ha il linguaggio consueto e personalissimo della narrativa di Moretti, con dettati affabulanti e tensioni liriche che ne fanno una piacevole lettura e che danno al libro una consistenza notevole, in risposta al bisogno dell'autore di non dimenticare mai la propria natura di poeta né di venire meno alle sollecitudini profonde della sua sensibilità. Si tratta, dunque, di un'opera che giunge alla scrittura attraverso i fruttuosi riannodi della memoria e con la lucida consapevolezza di aver messo in salvo - pagina dopo pagina - un patrimonio che non è solo della voce narrante. -
La danza delle gru della Manciuria
È alla dimensione della schiettezza che occorre pensare quando ci si collochi dinanzi alla pagina di Franco Ciarelli, al suo impasto di fatti e di emozioni e al suo eloquio, ai suoi modi linguistici che tentano di interloquire con energia e di trasformare la scrittura in consistenze palpitanti, in rincorse nel seno del presente e in strutture simboliche ed allusive dell'essere, del vissuto e degli anni; tutto questo, peraltro, entro un inseguimento di mistero che è anche la cifra archetipica più rilevante del suo pensiero sul destino e sulla vita. Franco Ciarelli, dunque, apre tutte le porte allo sguardo e ritaglia i suoi frammenti di esistenza per farne motivo di introspezione, temi di un canto schietto e circolare e partiture che vengono dal teatro del mondo e che tornano poi a marcarvi gli echi delle più emozionanti e partecipate tenerezze.