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Eserciziario
"Pagine come sede della memoria, scrigno che possa custodire emozioni, cose, gioie e dolori. Pagine che sono baluardo contro una realtà non sempre accogliente, ma anche testimonianza di un atteggiamento di lotta, nel nome della bellezza e della cultura, oltre che di profondi valori. Versi e prosa che si alternano e richiamano, aprono e chiudono il libro in modo efficace e naturale... personaggi che prendono vita e vigore grazie a una scrittura sapiente, incisiva, evocativa. Tutto ciò e altro, in questo libro: «e non andrà sprecato / nessun gesto di offerta / nessuna briciola d'affetto / che parli la lingua semplice dei significati»""""." -
I disincanti
La realtà ci interroga e non ci appaga, nel suo mutevole manifestarsi denso e variegato. I luoghi e gli incontri si allungano nella profondità di meraviglie ed equivoci. La nostra stessa immagine è un'invenzione sfuggente che affonda nelle ore di una vita breve senza impronte. Possiamo soltanto vivere nel tempo muto, nell'emergenza che ci accompagna. Ciascuno cerca se stesso attraverso un significato, una riflessione sulla dimensione umana. L'occasione è la poesia che nel suo slancio ci offre uno spazio multiforme di libertà. Il nostro riscatto può incontrare solo varchi nell'irrazionalità che segna il limite di facili liquidazioni, miti consolatori. Siamo una cosa sola con la ripetitività del tempo, nel distacco o nella vitalità inconsapevole. Siamo i primi a vivere, gli ultimi a comprendere. -
Il labirinto dei pensieri
"Nessuno, proprio nessuno si accorge degli altri..."""". Un viaggio alla ricerca di se stessi attraverso una forte e coinvolgente esperienza d'amore, tra illusioni e smarrimenti, tentativi di fuga nella dimenticanza e insopprimibile, disperato quasi bisogno di esserci, di sentirsi vivi. Attraverso i misteriosi e imprevedibili percorsi che la sorte ci propone/impone, la protagonista compie un cammino di conoscenza di sé che la conduce alla consapevolezza che occorre lottare, non lasciarsi andare, non compiangersi, non arrendersi. Il cammino dell'esistenza non sarà mai lineare, ma Rebecca, la protagonista, comprenderà che in esso si cela la sostanza stessa della vita." -
Dieci racconti
Con lo stile diretto e poetico di Gianni Totaro si è trasportati nei diversi mondi che ha raccontato, in cui personaggi e luoghi sembrano coesistere, a dispetto del trascorre dei secoli e delle ambientazioni. Ognuno di questi dieci racconti, infatti, porta in dono la dinamica del pensiero, mai banale, che permette a ogni lettore di reinventare e rendere propria la scrittura. L'autore riesce a fondere emozioni e sensazioni che legano parole che, di volta in volta, sono sussurrate oppure urlate con dolcezza ed energia, innalzate alla lettura tra il pianto e la gioia, nello sfondo del mare o della montagna d'Abruzzo. Così i dieci racconti convivono grazie e soprattutto a un amore ancora più nobile, che è quello per la scrittura, per la ricerca del particolare, della parola giusta che la sorregge, della forma mai scontata, dello studio dei personaggi sempre convincenti e mai abbandonati al proprio destino. -
Tenue m'apparve allora la materia
Percorrere le vie delle scienze coincide con un viaggio attraverso la poesia. Chi, leggendo la precedenti parole, ha avuto un sussulto, ha un motivo in più per seguire queste pagine, in cui elettroni, teoremi, leggi fisiche, formule e quant'altro di ""scientifico"""" vengono tutti coniugati con le forme della poesia. Il lettore non troverà qui né voli di gabbiani, né rime tra """"cuore"""" e """"amore"""". Potrà scoprire, invece, quanto poetico possa essere un integrale, un reagente limitante, una legge di riflessione, una formula. L'autore, per sostenere chi ha dimenticato qualcosa dei suoi studi, fornisce - tranne in tre casi - una breve chiosa a corredo di ogni poesia, inerente l'argomento ispiratore, ben sapendo che è buona norma non """"spiegare"""" un testo poetico, ma applicando il concetto di eccezione alla regola, per non svantaggiare chi certi argomenti non li mastica abitualmente. Nella prefazione, Giuseppe Napolitano espone, in modo lineare e con eleganza, una chiave di lettura agevole e profonda, ma tra le sue parole si legge anche un invito a una personale via di interiorizzazione dei versi, che è - in fondo - lo stesso invito che rivolge l'autore. Nella premessa, l'autore mostra al lettore il mondo in cui questi è invitato ad entrare, dove le domande sono obbligo e le certezze roba opinabile, dove l'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo hanno pari dignità, nascondendo entrambi un unico seme. È un libro che indica una lettura particolare della realtà, invitando a una lettura poetica della scienza e dei suoi percorsi."" -
Dialoghi con la morte. Racconto di un sogno
Nel buio silenzioso, come può essere solo di notte in una casa isolata in campagna, accade che ti trovi a conversare con l'ultima persona che pensi di incontrare nella tua vita. Forse un sogno o forse no, i ""dialoghi"""" ti accompagnano in un viaggio che svela una visione diversa dell'esistenza, della vita e della morte, liberamente ispirata dalle frontiere conoscitive della biologia quantistica, per giungere a un approdo finale che è il punto di partenza di un nuovo imprevedibile corso dell'esistenza."" -
Legio accipitris. La Legione del Falco. Testo latino a fronte
I Romani sono la massima potenza militare ed economica della loro epoca. Si espandono più di qualunque altro popolo, esplorando regioni remote e conquistando territori che i contemporanei hanno a malapena sentito nominare. Forti della disciplina ferrea e sostenuti dalla fedeltà incondizionata alla madre patria, animati da uno spirito guerriero indomito e coraggiosi all'inverosimile, durante le loro campagne affrontano e sconfiggono nemici di ogni genere. In questo caso l'abilità e l'esperienza non bastano per prepararli a ciò che li aspetta. Il loro avversario è diverso da qualsiasi cosa abbiano incontrato prima. Tuttavia non rifiutano mai una sfida e non si tireranno indietro neanche stavolta. -
Caldo da morire
"C'eravamo abituati a convivere con qualche fenomeno atmosferico estremo. Finora sembrava tutto sotto controllo. All'improvviso però la situazione precipita. La natura si ribella e la catastrofe è inevitabile. L'umanità è in pericolo. Un ristretto gruppo di persone, per caso, si ritrova in una baita di montagna di un piccolo villaggio sulle Alpi con il difficile compito di salvare la Terra. Emozioni e colpi di scena s'intrecciano con la vita dell'autore che tira in ballo amici, conoscenti e personaggi pubblici che s'inseriscono nella storia in maniera leggera e divertente, ma con una precisa connotazione. Il finale pone riflessioni e interrogativi.""""" -
Camera a nebbia. Taccuini 2014-2019
Viaggi, libri, musica, film popolano questi taccuini di Sandro Naglia, nuova tappa di quella ""scrittura della vita"""" che l'autore porta avanti da più di venticinque anni. «Più che biografismo, tracciare traiettorie», chiosa in un'annotazione di questo libro il musicista-scrittore: «osservare i percorsi e le improvvise connessioni che si schiudono tra nuove acquisizioni e scoperte». Se i percorsi portano a panorami inediti, sia geografici che culturali, rispetto ai volumi precedenti - l'interesse per la Fisica, ad esempio, donde il titolo del libro -, non manca la continua partecipazione dell'autore all'attualità politica e sociale, vissuta con passione e con sguardo sempre indipendente. «Come una camera a nebbia riesce a rendere visibili le scie disordinate delle particelle subatomiche», questo volume testimonia l'intrecciarsi degli interessi eterogenei dell'autore, da cui tuttavia emerge una coerenza di fondo: la curiositas intellettuale come affermazione di fede nella cultura, unico possibile appiglio nel caos di un mondo sempre più preda di una permeante superficialità."" -
I cimeli ancestrali. Le anime di Leggendra
Protetto da una barriera magica all'interno della foresta di Evergreen, il Villaggio Celato di fatto separa i suoi abitanti dal resto del regno, tenendoli all'oscuro tanto delle brutture, che l'impero non risparmia, che delle bellezze di Leggendra e delle sue caleidoscopiche città. Il desiderio di attraversare quelle terre e di conoscere chi ci vive diventa la massima aspirazione dei giovani villici, in particolare di qualcuno, animato da sentimenti di amor patrio e di vendetta e da una smisurata sete di giustizia. Alhena, la diciassettenne pupilla di mastro Haber Krono, una delle massime autorità del villaggio, insegue e persegue l'ideale di lotta che fu di sua madre, in aperto contrasto con un futuro che sembrerebbe già deciso, se non fosse per quella smania che sente dentro e che a volte si manifesta con delle strane crisi nelle quali rivive situazioni che non le appartengono. Muovendosi fra Nog e Gifter e sempre difendendo a spada tratta i più deboli dalle grinfie dell'impero, ben presto scoprirà che la magia è un dono che cresce, un potere che riempie o svuota, a seconda dell'uso che ne farà chi ne è dotato. -
Non resta più nulla
Tommaso Gatti ha conquistato un suo stile asciutto, di andamento narrativo, nell'elencare in forma poetica sentimenti e situazioni del suo vissuto. I suoi versi sono accesi da un'aggettivazione efficace (""tenera malinconia"""", """"sogno imberbe"""", """"cuore palpitante"""", """"fibrillanti tempi"""", """"scalpitanti primavere"""", """"donne indomite""""). Anche in questa silloge ricorrono i temi delle precedenti ricordi, emozioni, fascino del paese natio con le feste e le ricorrenze. La sua figura, avvolta dai rimpianti, spesso emerge in una sorta di autobiografia mascherata. Attorno a lui si agita un mondo di personaggi veri o inventati (come l'amato nonno o Geppetto dell'omonima poesia) descritti con accenti di umanità e con partecipazione. Spesso il pessimismo prevale inesorabile, quando si preparano bilanci (come in """"I giorni passano""""); ma il poeta possiede la tempra di un combattente e si ribella all'egoismo dominante, ritrovando la sua abituale misura nell'affrontare la vita (""""Il coraggio""""). Nella raccolta il sentimento dell'amore appare sublimato nel chiarore della memoria, oppure esaltato come incontro santo e felice. Gatti, appagato come uomo e come nonno, deplora che ci siano culle vuote, simbolo di una società in declino."" -
Metafisica e percezione. Una teoria contemporanea
È stato presto chiaro all'essere umano capace di riflessione che i sensi ci possono ingannare. Non solo sono strumenti fisici imprecisi e soggetti a prestazioni altalenanti rispetto a un obbiettivo ideale, ma vi è anche un aspetto concettuale che riguarda quello che effettivamente percepiamo quando, per esempio, guardiamo l'albero che sta di fronte a noi. Che cosa succede esattamente? Da pochi decenni conosciamo piuttosto bene il funzionamento del nostro sistema visivo: come la luce si rifletta sugli oggetti e raggiunga la nostra retina e i segnali elettrico-chimici nel cervello diano luogo all'immagine di un albero davanti a noi e agli stati mentali coscienti connessi. In realtà, i meccanismi della coscienza ci sono ancora oscuri (e fa bene Andrea Bucci, in appendice, a rilevare le lacune attuali del riduzionismo materialistico). Ma, in genere, ciò non tocca l'elaborazione che la filosofia da quasi tremila anni conduce. E di cui abbiamo un assaggio in questo agile libro. Presentazione di Andrea Lavazza. -
Appunti, disappunti e... contrappunti. Periferie scrittorie, rimarginazioni e ritrosie a sovescio in coda al secolo breve 1985-1995
"Appunti, disappunti e... contrappunti"""" (taccuini di note, pro-memoria, osservazioni circa il molteplice fluire e aggrumarsi dell'esistenza sulla lunga coda del secolo breve) porta alla superficie della scrittura quel fertilizzante naturale sovesciato e composito di vissuto personale e vicende fermentate tra gli steccati del quotidiano: microstorie a Vitralia Nugarni, anagramma del nome d'un antico borgo incastonato sugli acclivi della media Valpescara. I due taccuini iniziali e le tracce ossimoriche e antinomiche della reciproca inversione """"predicato/nominalizzazione"""", nei titoli (""""Passando il segno""""/""""Segnando il passo""""), restituiscono per rapidi schizzi gli elementi cruciali del racconto: la trama contraddittoria del disappunto allo svolgersi della realtà, il dettaglio di alcuni temi biografici, l'originalità disadorna della toponomastica. Il terzo, """"Due metafore a sovescio e due racconti"""", tra mito, modelli e mutazioni imposte dal volgere delle stagioni, distende le ciglia disincantate e prudenti sull'inoltre del millennio a venire e sull'altrove. Ma è nella cifra narrativa e stilistica che il contrappunto concertante del canto dato (appunti e disappunti) si dispiega tanto nel discanto delle riconnessioni per centoni mistilinguistici quanto nei canoni vedutisti dell'anima e dei penetrali del silenzio, tuttora abitati dagli adagi speculari della memoria e dagli esiti visionari e polifonici del narrare." -
Incontrarsi a gerusalemme
Gerusalemme non è solo una città tra le altre, è un simbolo e un punto di riferimento della civiltà orientale e occidentale e quel che capita là in forme sotterranee e complesse riguarda anche noi. Tuttavia, i tipi umani che a Gerusalemme si possono incontrare non sono gli stessi che possiamo trovare in Europa. Innanzi tutto, il sionismo, diffuso in Israele come l'ideologia che fa da collante alla sua storia statuale, distingue profondamente chi possiamo trovare là da chi vive qua, anche se non tutto il sionismo è omogeneo: c'è un sionismo religioso e uno laico; uno di matrice socialista e un altro conservatore; uno epico, mitico pionieristico e un altro, invece, più legato alle piccole cose, alla sola storia individuale e intima. A Gerusalemme non ci sono solo ebrei: sono presenti con diversa caratura tutte e tre le religioni monoteiste, ciascuna con un'articolazione interna assai accentuata. Ad esempio, nel cristianesimo ci sono i cattolici, i greci ortodossi e i protestanti, e questi tre filoni del cristianesimo presentano grandi autonomie reciproche. Sono tutti cristiani, ma diversamente cristiani. Anche tra i palestinesi rinveniamo diversità enormi: una cosa è il professore universitario che insegna chimica a Hebron, altro è invece l'attivista anti israeliano, appartenente a gruppi militarizzati. C'è poi il vasto campo del volontariato internazionale che lavora, silenzioso e fattivo, negli ospedali, nei villaggi, nelle piccole città. Molte lingue, tanta differenziazione sociale, molteplici prospettive umane convivono in questa complessa città, oggetto di infinite diatribe e di mille questioni irrisolte. Gerusalemme, tuttavia, continua la sua vita martoriata, e il libro parla di soggetti umani che in città consumano la loro esistenza, adattandosi, chi più chi meno, alle particolari caratteristiche urbane locali. Con tredici storie, in un'ottica irrituale e curiosa, Giuliano Della Pergola racconta l'elaborazione simbolica che sta avvenendo in una Israele modernizzata. -
Apocalissi fiorentine
"Apocalissi fiorentine"""" è una raccolta di racconti di fantascienza e ucronia italiana ambientata a Firenze. Il nostro pianeta è sempre più a rischio. Tensioni demografiche e sociali, un clima fuori controllo, la perdita della biodiversità, tecnologie dagli effetti imprevedibili, deforestazione, inquinamento dell'aria e dell'acqua, lavori alienanti minano il nostro mondo. L'esistenza di una singola città è ancora più fragile. Apocalissi fiorentine spesso con ironia, a volte in modo surreale, narra delle volte in cui Firenze ha rischiato di cessare di esistere e di quelle in cui, in futuro, potrebbe trovarsi a sparire. In una raccolta che fa riflettere, ma anche far sorridere, Carlo Menzinger lancia il suo piccolo grido d'allarme per salvare il pianeta e questa città in cui vive, Firenze, troppo legata al suo passato per prepararsi adeguatamente al futuro. Perché basta poco per mutare il corso della storia, basta poco per distruggere ciò che è stato creato con grande sforzo e fatica o in un lungo arco di tempo, ma spetta a noi costruire il futuro. Spetta a tutti noi evitare l'apocalisse. Il volume è corredato da 48 illustrazioni realizzate dagli studenti del prof. Marcello Scalzo della Facoltà di Architettura dell'Università di Firenze." -
Filastrocche tutto l'anno
"Filastrocche tutto l'anno"""" nasce dall'idea degli autori di creare un simpatico ponte tra storia e innovazione, offrendo al lettore suggestivi scorci di antiche memorie attraverso il ritmo giocoso della filastrocca ed il brio del fumetto. Gli autori, appassionati di tradizioni e folklore abruzzese, si ispirano alle atmosfere fiabesche di un passato mai dimenticato. Il libro concretizza un paziente percorso di ricerca, che nel 2006 e 2007 ha impegnato gli autori, nella realizzazione di due mostre legate al Capetiémpe, antico capodanno peligno, presentato al pubblico sempre in chiave fumettistica. """"Filastrocche tutto l'anno"""" è una piacevole lettura che strizza l'occhio alla tradizione contadina, per tenere vivo nel cuore dei grandi il ricordo di un tempo perduto e per far conoscere ai più piccini la bellezza del mondo dei nonni fatto di feste, cibi e personaggi sedimentati nella leggenda. Età di lettura: da 6 anni." -
Blu
Prova d'esordio di un giovane alla ricerca del proprio posto nel mondo, ""Blu"""" è una raccolta che invita il lettore a unirsi all'autore in un delicato viaggio tra i sentimenti. Nei momenti di gioia, come in quelli nei quali tutto appare grigio e fosco, il poeta ci offre con disarmante sincerità le tracce, i segni, i momenti del proprio cammino di crescita. Il lettore è così chiamato a unirsi a lui nel cammino che lo scrittore compie verso una meta ignota, verso il futuro che ognuno cerca di costruire con i piccoli passi di ogni giorno, con la volontà di esplorare ciò che la vita offre, ogni giorno rinnovata, ogni giorno in attesa del nostro contributo. Il poeta evita il rischio sempre presente del sentimentalismo e ci dona con sincerità e slancio, una parte di sé, quel bisogno d'amore che è in fondo l'essenza stessa della vita."" -
Carboncini. Sguardi e parole
Questi ""Carboncini"""", nella varietà di temi trattati, presentano una caratteristica comune: sono percorsi dal sacro fuoco dell'ispirazione e dell'esigenza di riversare su pagina - all'istante, senza filtri - il pensiero, la riflessione, il ricordo, il momento di commozione. Ars longa vita brevis, potrebbe essere l'esergo dei carboni che si fanno braci al suo tocco. Il carboncino è un piccolo cilindro di carbone, usato per disegnare velocemente, sfumare disegni, schizzi, ritratti, paesaggi: ognuno ha un suo tono cromatico singolo, ma è proprio l'arcobaleno collettivo che ne nasce - il rammendo che si crea tra l' uno e l'altro - ad affascinare, a stupire. Un piccolo zibaldone, a cuore aperto. I 99 """"Carboncini"""" sono stati pubblicati per più anni, e con cadenza settimanale, sul quotidiano abruzzese """"Il Centro"""" con cui la scrittrice collabora."" -
La luna sui tetti
Questo romanzo, ""La luna sui tetti"""", completa la trilogia iniziata con """"Le ombre adorne"""" e proseguita con La misura dei passi: tre libri sulle dinamiche e sugli svelamenti dell'identità in un mondo - il nostro - che cambia rapidamente e che impone confronti e nuove congetture, chiarezze ideali e necessità di presagire e - talvolta - di respingere e censurare; un'identità, che si mostra - e che anche si consolida - sulla intuizione della bellezza e sulla misura del tempo, sul coraggio della felicità e sull'avventura del pensiero, sulla trepida tenerezza dei sentimenti e sul respiro lungo degli affetti. Sono personaggi sempre presenti al loro mondo e sempre disponibili a manifestare le proprie passioni, le idee per le quali ciascuno si sente poi nel giusto, vivo nei tormenti del secolo, nelle esperienze delle virtù e dei dolori, nelle scene mutevoli delle lente primavere e in quelle dei già freddi e piovosi autunni. Uomini e donne, dunque, creature che sanno dire """"io"""" e """"noi"""" e che, ogni giorno, semplicemente vivono, fanno spazio ai vocaboli della volontà e dell'esistenza, e che trovano sempre la forza di restituire quel che hanno ottenuto dalle parole delle promesse e dell'amore."" -
Giuseppe Teodoro. Il soldato
Questa è una pubblicazione fatta con scrupolosa attenzione, mettendo insieme tutti i tasselli dell'esperienza militare di Giuseppe Teodoro. Un libro in cui vengono riportati tantissimi documenti, frutto di una ricerca certosina, e poi i ricordi dell'Autore, arricchiti da una attenta analisi e da riflessioni che hanno il sapore della macrostoria. Il racconto di Maurizio Teodoro va inserito nel contesto della microstoria, ma parliamo di un'epoca e di un contesto che va al di là dei confini locali e che trae origine dalle visioni ancestrali e dalle sensibilità acquisite da una vita ricca di impegni e di contatti. Ricordi e memorie: i ricordi appartengono alla persona, magari a volte con una caratterizzazione metastorica, mentre le memorie sono quelle espressioni del passato che riportate all'attenzione possono trovare momenti di contestualizzazione, momenti cioè tesi alla lettura dei luoghi e dei documenti per una contemporaneità consapevole. Quindi un volume per ridestare amore e passione verso il proprio genitore che Maurizio Teodoro nell'introduzione scrive: ""La sua storia di soldato semplice ... è comune a quella di molti altri"""". Può essere. Ma l'eccezionalità della vicenda, dove non c'è la minima banalità o il condizionamento filiale, ci dà la sensazione di vivere una storia di un uomo esempio per le future generazioni.""