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Godot è arrivato. Conferenze, interventi e note critiche
Questi testi sono stati redatti per delle specifiche occasioni: seguono un certo filo conduttore e la poesia predomina; che sia una poesia tragica, comica o mistica, il poeta è la figura ricorrente, come se ormai solo un essere poeti possa farci uscire dagli incubi di una società in rovina... In queste pagine l'autore tenta solo l'abbozzo: la sua speranza è che qualche lettore possa ritrovare la forza della poesia non solo nel linguaggio ma in ogni atto di vita. Rilke e Goethe non erano poeti solo sulla carta... Erano soprattutto maestri di saggezza. In questo senso, come scrive l'autore, ""se lasciamo entrare nella nostra esistenza un autentico Maestro, potremo dire, quasi sorridendo: Godot è arrivato...""""."" -
Il pensiero filosofico di Enrico Berti
In questo libro è sintetizzata l'opera filosofica di uno dei maggiori pensatori italiani contemporanei, Enrico Berti. Teorizzatore della metafisica classica, studioso di Aristotele, storico della filosofia, Berti ha proposto, in oltre 50 anni di attività culturale ed accademica, soluzioni di grande originalità e valore non solo su temi filosofici, ma anche su temi etici, politici, educativi. Questa monografia, impreziosita da un saggio finale dello stesso Berti, si pone come una prima introduzione complessiva al suo pensiero. -
Invito allo straniamento. Vol. 1: Costanzo Preve filosofo.
Il volume omaggia la vita ed espone e discute la filosofia di Costanzo Preve (1943-2013), uno dei pensatori più originali, importanti e meno riconosciuti del nostro tempo. Straniamento è il concetto brechtiano adottato da Preve come metafora dell'operazione filosofica per eccellenza e dello scopo della propria opera: mettere in moto un ""riorientamento gestaltico"""", uno """"scuotimento"""" associato a un mutamento radicale di prospettiva, alla trasformazione dello sguardo con cui ci si accosta al mondo, inteso innanzitutto come mondo dei rapporti sociali. Invitare a fare ingresso nel pensiero di Preve significa invitare a familiarizzare con lo straniamento, a prendere confidenza con la problematizzazione del proprio tempo. I contributi del volume mirano a produrre tale risultato, da un lato presentando i principali temi e contenuti filosofici della vasta e originale produzione previana, dall'altro cercando di restituire l'atteggiamento filosofico che Preve ha incarnato e cercato di trasmettere nelle opere come nella quotidianità."" -
Il necessario fondamento umanistico del «comunismo»
Questo libro cerca di mostrare che una buona progettualità teorica del comunismo è necessaria, data la grave condizione di sofferenza materiale e spirituale prodotta dal modo di produzione capitalistico. Tale progettualità, per essere buona, necessita però di un fondamento filosofico, ossia di una buona conoscenza della natura umana. In assenza di questo fondamento, il ""comunismo"""" si trasforma in mera istanza oppositiva, smarrendo le proprie profonde radici culturali (orientali, greche, cristiane, medievali: non solo moderne). Solo invece recuperando una solida fondazione filosofica, nonché la consapevolezza della propria costante presenza nella storia umana, il """"comunismo"""" potrà tornare ad essere pensato nella maniera corretta, ovvero come un modo di produzione sociale ideale in cui vivere, in quanto conforme alla natura comunitaria dell'uomo."" -
L' arte di perdere
"Nella poesia di Elizabeth Bishop le cose oscillano tra essere come sono ed essere diverse da come sono. Quest'ambivalenza si manifesta talora con l'umorismo, talora con la metafora. In entrambi i casi si risolve invariabilmente in un salto paradossale: le cose diventano altre senza cessare di essere ciò che sono. Questo salto ha due nomi: immaginazione e libertà. L'immaginazione descrive l'atto poetico come un gioco gratuito; la libertà lo definisce come una scelta morale. Le poesie di Elizabeth Bishop hanno la levità di un gioco e la gravità di una decisione"""". (Octavio Paz)" -
Il dovere di continuare a pensare. Interventi, saggi e recensioni
"Il dovere di continuare a pensare"""" non è riservato ai filosofi. Al contrario, è proprio da parte di coloro che generalmente la società non indica come i """"detentori del pensiero"""" che ci si aspetta qualcosa in più, uno sforzo nuovo e sincero in questa direzione. È l'intera società che deve imporsi il dovere di esercitare il pensiero critico. Pensare, poetare, sognare, diventano attività marginali e inattuali, inservibili al funzionamento di un enorme macchinario in cui l'uomo svolge la sua docile funzione d'ingranaggio. A questa logica mortifera non si può fare altro che contrapporre una febbrile attività improduttiva come leggere e rileggere il Don Quijote, immedesimandomi a piacere in Sancio o nel Cavaliere della Trista Figura; giocare a fare la parte del tonto e fingersi pazzo, elaborare lutti, sognare, escogitare piani rivoluzionari, piani di fuga, piani di resistenza. Amare i propri amici e pregare affinché i nemici rimangano tali. Girovagare senza meta e senza scopo e infine pensare. Il dovere di continuare a pensare non ha nessun carattere costrittivo. Si tratta di sperimentare la gioia del vivere. Sentirla, coltivarla, diffonderla." -
Perché, nelle aule universitarie di filosofia, non si fa (quasi) più filosofia
Le riflessioni sintetizzate nelle tesi di questa pubblicazione non hanno alcun intento polemico. Non sono rivolte contro i docenti delle facoltà di filosofia, ma sono loro offerte, così che possano sollecitare la riflessione critica sul modo migliore di insegnare e di studiare la filosofia, che è quanto dovrebbe stare maggiormente a cuore a chi ha scelto di dedicare la propria vita a questa attività. -
Poesie e prose liriche
Integrate dalle prose liriche giovanili - ora offerte al lettore italiano in questa prima versione collettanea cronologicamente ordinata, a cura di Maura Del Serra - le poesie di Katherine Mansfield (1888-1923) formano l'intenso, intimo discanto, l'officina autobiografica della grande opera innovativa da lei orchestrata con rara perfezione nei racconti brevi, capisaldi del modernismo inglese ed europeo. Il multiforme ventaglio tematico, psicologico e formale di queste liriche - dall'elegia sensuale, ironica ed autoironica, all'onirismo fiabesco, dal bozzetto sociale e parodico al simbolismo erotico-funebre, dalle gioiose epifanie naturali fino ai dolorosi abissi conoscitivi dello sradicamento e della malattia - ci restituisce con vivacità ancor più nitida e complessa la presenza di una scrittrice che possiamo definire - come lei chiamava gli autori amati - ""una della nostra gente"""", sulla quale """"c'è una luce""""."" -
La musa metafisica. Lettere su filosofia e università
Questo scambio di lettere parte da un ampio commento di Giovanni Stelli al libro di Luca Grecchi ""Perché, nelle aule universitarie di filosofia, non si fa (quasi) più filosofia"""" (Petite Plaisance, Pistoia, 2013). Poiché i temi trattati da Stelli assumevano, sin dal suo primo commento, una rilevanza ed una ampiezza tale da non poter essere trascurati, Grecchi ha risposto con una lunga lettera, e poi ancora lo scambio si è protratto, abbracciando temi insieme storici, filosofici e politici. I due autori hanno pertanto convenuto che potesse essere di qualche interesse rendere pubblica questa loro conversazione."" -
Marx dalla totalità alla moltitudine (1841-1843)
1841-1843: Marx è impegnato in una titanica battaglia filosofica con se stesso per liberarsi del misticismo olistico tipico dell'idealismo tedesco e nella tensione verso un approccio scientifico e realista ai problemi della rivoluzione. Nella battaglia pone le basi metodologiche del a sua conversione al comunismo e due anni più tardi lo portano all'elaborazione della concezione materialistica della storia. Qui si narra dei principali episodi della battaglia, mostrando che essa non si risolve in una vittoria schiacciante della luce sulle tenebre. Esistono propensioni metafisiche di Hegel di cui Marx non riuscirà a liberarsi in gioventù e di cui anzi non si libererà mai completamente. Mettere a nudo queste propensioni è oggi necessario. Lo è in vista di una rifondazione del pensiero comunista, poiché seppur non è del tutto vero che l'hegelismo è la malattia giovanile di Marx è invece accertato che resta la malattia infantile del marxismo. È necessario portare alla luce le innovazioni teoretiche e metodologiche emerse dal tentativo di fare i conti con l'idealismo, perché è solo in quanto scienza che il marxismo può rivendicare la sua attualità come strumento di liberazione. -
Animali quasi umani. Short plays
Djuna Barnes è raramente associata al teatro, nonostante la sua ricca produzione sia critica che drammaturgica. Sono raccolti in questo volume i sedici atti unici per la scena, scritti tra il 1916 e il 1923, in collaborazione con quell'importante centro di sperimentazione teatrale che era il Provincetown Theatre di New York. Questa edizione italiana dei testi teatrali della Barnes è accompagnata dalle opere dell'artista Cristina Gardumi e da un'analisi critica di Silvia Masotti. In fuga dalle formule del teatro convenzionale, Djuna Barnes in questi testi porta avanti una ricerca sul linguaggio, sul rapporto tra parola e identità, sul conflitto tra coscienza e inconscio, sui temi dell'individuazione femminile. Djuna ci trasporta in un mondo di confine popolato da donne inquiete e inconsapevolmente sospese tra la natura umana e quella bestiale, animali quasi umani incastrati nei salotti borghesi. Al viaggiatore che sta per addentrarsi in questa galleria di ritratti si consiglia l'andatura del sonnambulo, un passo sospeso tra oggetti conosciuti in una densità spiazzante. -
Il quadrifoglio di Medea
I racconti del ""Quadrifoglio"""" di Umberto Fava somigliano a una vecchia pergamena dalla quale l'autore ha cancellato le primitive parole per sostituirle con nuove. Fava dice d'essere un amanuense, e se c'è qualcuno che non gli crede, gli mostra la penna d'oca e le dita sporche d'inchiostro. Da vecchio amanuense ha parole raminghe e perdute qua e là - sogno, attesa, Luna, amore... - superstiti parole lasciate come pro memoria sulle bianche tovaglie delle trattorie, sui rustici tavolacci delle osterie, perfino sui delicati palmi delle mani delle donne. Gli crediamo? Certo che Fava ha molti grilli e fantasie per la testa. È un """"fantastico"""" che dice di aver visto Antigone con la pala in mano seppellire i morti delle rappresaglie durante l'invasione italiana in Grecia; di aver sentito Priamo dire """"Sono tutti figli miei"""" rivolto ai caduti della guerra bianca sull'Adamello; di aver scorto la nave degli Argonauti scendere il Po davanti alla sua città in Ausonia; di aver incontrato per le vie della sua città una straniera, la Luna-Selene scesa sulla Terra per amore del bel Endimione; d'aver trovato le perdute ali di Icaro, d'averle provate e scoperto che sono ancora funzionanti..."" -
Discorsi sul bene
Questo testo raccoglie la parte monografica del corso di Storia della filosofia tenuta dall'autore nell'a.a. 2014-2015, grazie al Prof. Vittorio Morfino, presso l'Università degli studi di Milano Bicocca. Si tratta di quattro lezioni sul Bene, che ripercorrono, in maniera sintetica, le principali figure di questo concetto presenti nella storia del pensiero filosofico. Dato che il corso era rivolto ai laureandi in Psicologia, dunque a studenti che solitamente non possiedono nozioni filosofiche approfondite, il linguaggio delle lezioni è stato mantenuto piano e scorrevole, evitando il più possibile rimandi e complicazioni. Quanto interessava era soprattutto appassionare gli studenti al problema: una volta nato l'interesse, l'approfondimento verrà poi da sé (mentre non verrà mai in caso contrario). Completano il volume tre testi. Il primo è un saggio di risposta a tre domande sul senso e sul valore della filosofia. Il secondo ed il terzo sono le trascrizioni di due conferenze tenute nel 2015, rispettivamente su Aristotele e sulla questione morale. Vi risulta centrale la tematica onto-assiologica. -
Per una solidarietà globale. Insostenibilità e antispecismo: sarà l'etica a darci un futuro?
In questo breve, denso e documentato articolo, già pubblicato in rivista cinque anni fa ed ora riproposto con alcune integrazioni e con l'aggiunta di una sintetica bibliografia, sono indicate alcune delle riflessioni che negli ultimi decenni hanno contribuito al dibattito sulla insostenibilità del modello socio-economico occidentale e sulle macroscopiche sperequazioni che caratterizzano la società globalizzata. A fronte dei dati scientifici che accreditano alcuni degli scenari apocalittici da più parti paventati, si citano qui alcune proposte di analisti da tempo impegnati ad individuare possibili scelte virtuose che, facendo appello ad una accresciuta coscienza individuale, siano capaci di imprimere un nuovo segno alle scelte di ciascuno per preservare e custodire la vita di ogni essere senziente e di tutto il pianeta. -
Discorsi di filosofia antica
Questo libro costituisce una raccolta di relazioni e lezioni, tenute dall'autore in vari luoghi fra il 2011 ed il 2013, tutte inerenti la filosofia antica e rivolte a non specialisti. Il primo di questi testi è costituito dalla trascrizione di una relazione del marzo 2013 al Liceo classico Gioberti di Torino, dal titolo ""L'umanesimo di Omero"""". Vi sono poi quattro lezioni, che sintetizzano la intera cultura greca (da Omero ad Epicuro), e che riproducono fedelmente parte del corso di Storia della Filosofia tenuto alla Facoltà di Psicologia della Università Statale degli studi di Milano Bicocca nell'ottobre 2013. Ancora, sono riportate due relazioni svolte presso la Libera Università Popolare di Milano nel novembre 2011 (""""Spazio e tempo negli antichi"""") e nel febbraio 2012 (""""Soggetto e sostanza in Aristotele""""). Chiude il libro un breve saggio inedito sul tema della """"alienazione"""" nella antica Grecia. Si ritrovano qui riassunti i principali risultati della interpretazione della filosofia greca che l'autore ha elaborato in questi anni. Oltre alla chiarezza, potrà giovare lo specifico approccio di queste relazioni, di tipo insieme """"divulgativo"""" ed """"attualizzante""""."" -
Matricola 76613. Il Mauthausen dimenticato di Aldo Valcarenghi
Nonostante la rilevanza della sua attività politica e resistenziale, dall'antifascismo liberalsocialista di ""Giustizia e Libertà"""" alla fondazione, con Lelio Basso, del Movimento di unità proletaria e del PSIUP; nonostante la breve e intensa testimonianza sul Lager di Mauthausen, apparsa nel 1946 su un periodico socialista e mai più ripubblicata, Aldo Valcarenghi non è stato sinora oggetto di attenzione storiografica o critico letteraria. L'oblio di quelle sue pagine è la cifra di come spesso non ci sia nulla di più inedito dell'edito. Questo piccolo libro, ricostruendo le principali tappe della sua militanza, arresto e prigionia, restituisce la drammatica autenticità dei nove appunti valcarenghiani sul campo di concentramento e vuole porsi, auspicabilmente, come materiale preparatorio per ulteriori studi sulla sua figura."" -
Relativismo e universalismo astratto. Le due facce speculari del nichilismo
La cultura dominante dell'odierno Occidente si manifesta come un'unità inscindibile e complementare di relativismo ed universalismo astratto. Fuori da questo paradigma angusto, l'uomo ha, per sua natura, bisogno di un universalismo sostanziale che partendo dall'esistenza di una Verità ontologica sulla propria condizione, metta in comunicazione il particolare e l'universale senza salti nel vuoto o astrazioni e respingendo completamente, allo stesso tempo, ogni tentazione relativistica. Un simile universalismo, che, oltre ogni forma, scavi nella sostanza dei bisogni e dei comportamenti umani, affonda le proprie radici nell'affermazione dell'esistenza di una natura umana conoscibile oltre il dato meramente biologico. Da questo presupposto muove la ricerca di un criterio di Bene universalizzabile preminente sui valori procedurali e pseudo-universali di libertà assoluta e di progresso tecnico-scientifico che rivestono come una patina consolatoria il nichilismo delle relazioni sociali dell'Occidente capitalistico. Se il Bene è conoscibile come verità generale sulla condizione e i bisogni dell'Uomo, da esso può sorgere la possibilità di un universalismo sostanziale. -
Le sfide del futuro
Il volume intitolato ""Le sfide del futuro"""", è la sesta pubblicazione dell'autrice e fa il punto su anni di lavoro e di ricerca, condotti in ambito giornalistico e filosofico."" -
Teatro
Il teatro di Maura Del Serra, qui riunito nella molteplice complessità del suo arco cronologico trentennale, abbraccia una pluralità di forme sceniche, ora corali ora dialogiche ora monologanti, che spaziano con incisiva e vivace profondità dall'""affresco"""" epocale alla fulminea microcellula drammatica e a forme singolari di teatro-danza sempre sorrette da un inventivo simbolismo di luci, colori, voci fuoriscena e suggestioni scenografiche. L'organon di questa scrittura - in versi e in prosa - fonde il nitore visionario con un senso vivace e concreto del phatos quotidiano, spesso nutrito da uno humour tipicamente affidato a personaggi """"terrestri"""" fino al farsesco, secondo la tradizione della commedia antica. Il teatro decisamente anti-minimalista della Del Serra mostra infatti il suo grato debito creativo verso i classici della tradizione drammaturgica e poetico-letteraria europea, dai tragici e lirici greci al barocco inglese e ispanico, al decandentismo e alle avanguardie artistiche del Novecento. In questa straordinaria galleria evocativa di presenze le voci interiori dell'autrice si incarnano di volta in volta, come la poesia ed ogni arte, per """"sognare la verità del mondo""""."" -
Solitudine ed esistenza. Kierkegaard, Nietzsche, Unamuno, Heidegger, Jaspers, Sartre, Camus, Marcel, Berdjaev, Abbagnano
Che cos'è la solitudine? Perché la solitudine è così inscindibilmente legata con l'esistenza umana? Quali e quante solitudini vive l'uomo di questo tempo? In che termini si può parlare di solitudine per l'autenticità e di isolamento dell'inautenticità? Come definire la solitudine in quanto isolamento positivo e l'isolamento in quanto solitudine negativa? Attraverso l'analisi delle opere fondamentali dei maggiori precursori e rappresentanti della filosofia contemporanea dell'esistenza, e con un linguaggio semplice e chiaro, questo libro offre la possibilità di riflettere sul problema e sull'esperienza della solitudine, profondamente connessi con le questioni del fondamento e del senso dell'esistenza umana, con la sua dimensione autentica e con quella inautentica, con il modo di essere individuale, personale, sociale e religioso dell'uomo, con la realtà della sua morte e con la verità del suo destino ultimo.