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Zeusi. Linguaggi contemporanei di sempre. Vol. 3
"Abitiamo un mondo che non ci appartiene in partenza ma che da subito pretende di farlo, stabilendo con noi quello che Pier Paolo Pasolini definisce un legame pedagogico, esercitato attraverso segni linguistici, con i quali entriamo in contatto nel momento stesso in cui i nostri sistemi percettivi si attivano. Si viene dotati, insomma, di una sorta di libretto di istruzioni volto a garantire una praticabilità immediata dello spazio: quanto è importante per ciascuno di noi questo orizzonte riconoscibile, questo confine di senso entro il quale la nostra esistenza può dipanarsi con relativa certezza? Senza di esso in molti casi ci ritroviamo confusi e spaesati, ancora ad esso ci appelliamo quando dobbiamo stabilire un vincolo indiscusso della nostra affermazione identitaria"""" (Giuseppe Gaeta)." -
Arti, terapie e sviluppo umano. Pratiche e metodi delle artiterapeutiche. Atti del Convegno (Napoli, 11-12 dicembre 2015)
"L'esperienza del fenomeno artistico come uno dei più potenti strumenti di conoscenza profonda del sé, del proprio mondo interiore e relazionale: un'attenzione alle potenzialità dell'arte e dell'estetica come veicoli di benessere, di cura, di evoluzione personale e sociale. Il convegno, derivato dalla convinzione che esiste un rapporto profondo tra arte e sviluppo umano, che ha a che vedere con il potenziale trasformativo intrinseco nelle arti-naturale e caratteristico riflesso dello stesso essere al mondo dell'uomo-è stato strutturato seguendo un principio inconfutabile dell'arte, ma anche della psicoterapia, e cioè che il pensiero e il fare, la visione e la prassi sono aspetti inseparabili, fondamenta per una piena esperienza estetica, artistica, terapeutica e, più in generale, della vita stessa."""" (Luca Castellano)" -
Confronti. Quaderni di restauro architettonico. Vol. 6-7: restauro delle architetture per lo spettacolo, Il.
I luoghi dello spettacolo, collocati nello spazio e nel tempo senza confini: la problematica complessa degli interventi di completamento e adeguamento funzionale, nella trama identitaria delle comunità locali, tra storicità, estetica, pragmatismi di segno diverso.rnteatri, anfiteatri, circhi, ippodromi... propongono nuova materia viva di riflessione, dopo i primi numeri dedicati al restauro del moderno e alla conservazione delle infrastrutture urbane, in una prospettiva sempre più autorevole e internazionale. -
The withness of the body. Laurie Anderson. Ediz. bilingue
"Un racconto intenso sul mistero della vita, composto di immagini, suoni e luce: nascita, esistenza, morte, rinascita. Ho partecipato alla produzione di questa mostra con fiducia e riconoscenza verso l'arte di Laurie Anderson, un dono di luce alla città di Napoli e al progetto Made in Cloister. Ogni singola parte di questa esperienza si svolge in una luce bianca, intensa: la prima concezione della mostra, la scelta del nome, la selezione dei lavori, la magia dell'installazione nella coscienza dello spazio e del tempo in cui viviamo e la decisione improvvisa di dipingere su una parete... un gesto inaspettato e generoso."""" (Davide de Blasio)" -
Sancta Venera. Arte contemporanea e archeologia a Paestum
"La fabbrica Cirio si impianta in località Santa Venera nel 1907, portando alla luce i primi resti di un luogo sacro dedicato al culto di Afrodite, Venere per i Romani, caratterizzato da una straordinaria continuità nei secoli. Afrodite Urania, in quanto nata dal mare protegge i marinai durante i loro viaggi e presenta alcuni tratti che la accostano alla grande dea orientale Astarte, sotto la cui protezione navigavano i Fenici, e alla Venus Iovia dell'epoca lucana e repubblicano-imperiale. Sul santuario antico, dove sorgeva anche il borgo medievale e forse la chiesa di Santa Venera, si impianta la fabbrica: al toponimo secolare di Venere/Venera si aggiunge così Cirio, che ha probabilmente un'origine neo-greca e deriva da kyrios, signore. Sembra quasi un altro ritorno di Venere se accanto alla dea-santa troviamo adesso questo kyrios, titolo dato da Plutarco proprio all'accompagnatore di Afrodite-Venere. Per quanto può sembrare piccolo e innocuo, riesce a dominare uomini e dei grazie al potere dell'amore. Omnia vincit amor, come dicevano i Romani, l'amore vince su tutto."""" (Gabriel Zuchtriegel)" -
La tomba del tuffatore. Artigiani e iniziati nella Paestum di età greca
"L'unica tomba con affreschi figurati che conosciamo da una città greca prima del IV secolo a.C., ancor più singolare per il soggetto rappresentato sulla lastra di copertura: un giovane che si tuffa, dall'alto, nell'acqua. La particolarità che rende la tomba del tuffatore un unicum enigmatico è l'assenza di ogni elemento narrativo, di qualsiasi attributo o indicazione che possa rilevare il significato di questa immagine; nessuna traccia di elementi mitologici, anche illeggibili che fossero. La ricerca tende a vedere nel tuffo una rappresentazione metaforica del passaggio dalla vita alla morte; un'interpretazione non priva di problemi: un linguaggio metaforico che non fa parte del repertorio attestato dalle fonti archeologiche in questa fase così remota dell'arte antica. L'immagine come metafora non esisteva - o se esisteva, la tomba del tuffatore ne sarebbe l'unico esempio; come se in un universo musicale dove esiste solo il contrappunto, all'improvviso apparisse un'opera basata su armonie e accordi"""" (Gabriel Zuchtriegel)." -
Pompeii. Ediz. inglese
La vita quotidiana a Pompei attraverso gli occhi di due ragazzi romani... dei nostri tempi: le lezioni a scuola, i giochi in strada, i riti domestici, i preparativi per il matrimonio. Sullo sfondo la vita della città: il foro, animato da contadini, animali, cittadini di rango; le strade cariche di suonatori e venditori ambulanti; gli spettacoli nell'anfiteatro, i bagni pubblici, le palestre... fino alla comparsa di un pennacchio di fumo sul Vesuvio. Per il nostro calendario è il 79 d.C., per i pompeiani era l'anno 832 dalla fondazione di Roma, l'inizio della terribile eruzione del vulcano. Età di lettura: da 7 anni. -
Napoli nobilissima. Rivista di arti, filologia e storia. Settima serie (2015). Vol. 11: Gennaio-aprile 2015.
La rivista fondata da Benedetto Croce nel 1892 - insieme a letterati e storici come Riccardo Carafa d'Andria, Michelangelo Schipa, Giuseppe Ceci, Luigi Conforti, Salvatore di Giacomo, Luigi Spinazzola... - con l'obiettivo di 'scrivere' la storia artistica e topografica di Napoli, perseguendo il rispetto e la conservazione del patrimonio culturale e artistico più antico della città, prosegue la sua missione sotto l'egida dell'istituto universitario Suor Orsola Benincasa; saggi di Pierluigi Leone de Castris, Francesco Lofano, Nicola Cleopazzo, Luigi Abetti, Luigi Coiro, Francesco Liuzzi, Gordon M. Poole, Federica de Rosa, Margherita Parrilli. -
Un' opera per il castello 2015. Ediz. illustrata
"Quinta edizione del concorso nato per sostenere la giovane arte italiana. Un'opera per il castello 2015 ha invitato gli artisti a confrontarsi sul tema 'uno sguardo altrove. relazione e incontri'. L'opera vincitrice, Follow the Shape di Paolo Puddu, si snoda lungo uno spazio tra i più significativi del percorso: la piazza d'armi, punto privilegiato di avvistamento sulla città e sul mare. Esposta al pubblico sotto forma di codice braille e destinata a utenti diversi, si pone come punto di incontro tra antica struttura e fruizione attuale, tra architettura e natura, arte e letteratura, vista e tatto. Un invito al superamento di un limite non solo fisico, ma anche metaforico, in dialogo armonioso con gli spazi di estremo rigore costruttivo e di nuda essenzialità geometrica di Castel Sant'Elmo."""" (Anna Imponente)" -
Pompei per tutti
"Un progetto di accessibilità, ma anche una riflessione complessiva sulla fruizione del sito archeologico. Un altro tassello nel Grande Progetto Pompei, avviato nel 2012 e concepito per dare una nuova immagine alla città vesuviana, per volgersi al pubblico, in continua inarrestabile crescita, con un piano di fruizione e comunicazione adeguato alle esigenze del contemporaneo. Un piano di interventi strutturali, per riportare alla luce la bellezza e soprattutto quella dimensione urbana a lungo negata, condotto da un team interdisciplinare, creato per affrontare i problemi della città in maniera consapevole e adeguata. Una vera e propria task force che ha operato in sintonia per raggiungere un unico obiettivo: trasformare Pompei in luogo di eccellenza, dove coniugare conoscenza, conservazione, formazione e sperimentazione per le tecnologie di documentazione e restauro."""" (Massimo Osanna)" -
Il gioco dell'oca. Al tempo dei Borbone
Una versione inedita del gioco dell'oca al tempo di Carlo di Borbone, con testi e illustrazioni originali per imparare, divertendosi, la storia del Regno di Napoli. In scena la consacrazione di Napoli a capitale europea: i palazzi regali, con le residenze di corte; le fabbriche del pensiero: l'Accademia di Belle Arti, il teatro di San Carlo, i grandi cantieri delle antichità pompeiane e ercolanensi; le manifatture: dalle porcellane di Capodimonte, alla stamperia e alla fabbrica degli arazzi reali. Un progetto innovativo per coinvolgere anche il pubblico più giovane e restituire l'attualità di una stagione che invita a rinnovare con coraggio il genius loci di una capitale dell'europa moderna. Età di lettura: da 6 anni. -
La fattoria degli anistrani
Sedici cubi, quarantotto figure e la possibilità di creare oltre duemila combinazioni di animali fantastici, inverosimili, strani. Il cane e il gatto, la tartaruga, il cavallo e l'asino, ma anche la volpe, la donnola e la faina: nella fattoria di nonno Serafino tutti gli animali possono essere composti e scomposti senza limiti alla fantasia. ""Possiamo mettere insieme la testa del maiale e il corpo dell'oca, creando così il maia-ca, la rana con il toro, creando un animale alquanto strano, ra-ro, e così via... ."""" Età di lettura: da 4 anni."" -
Micco Spadaro a San Martino. Una nuova acquisizione. Ediz. illustrata
"Congiuntura felice quando le acquisizioni sono talmente legate al contesto in cui si collocano da apparire il ritorno in un luogo famigliare e un ricongiungimento con le collezioni preesistenti. Difficile immaginarsi una ubicazione più appropriata per un quadro come l'Eruzione del Vesuvio del 1631 di Domenico Gargiulo, più noto come Micco Spadaro, dipinto tra il 1655 e 1660, che la sede del Complesso monumentale di San Martino. Un reportage emotivo del luttuoso evento in cui l'artista documenta tutta la terribilità del vulcano e della natura, ma soprattutto la forza e la grandiosità della fede nella processione delle reliquie affinché San Gennaro interceda, e che unisce la folla brulicante dei maggiori rappresentati del potere religioso e civile."""" (Anna Imponente)" -
Napoli nobilissima. Rivista di arti, filologia e storia. Settima serie (2015). Vol. 1: Maggio-dicembre 2015.
La rivista fondata da Benedetto Croce nel 1892 - insieme a letterati e storici come Riccardo Carafa d'Andria, Michelangelo Schipa, Giuseppe Ceci, Luigi Conforti, Salvatore di Giacomo, Luigi Spinazzola... - con l'obiettivo di 'scrivere' la storia artistica e topografica di Napoli, perseguendo il rispetto e la conservazione del patrimonio culturale e artistico più antico della città, prosegue la sua missione sotto l'egida dell'istituto universitario Suor Orsola Benincasa; saggi di Pierluigi Leone de Castris, Lucio d'Alessandro, Ortensio Zecchino, Paola Villani, Nunzio Ruggiero, Silvia Zoppi Garampi, Paolo Isotta, Francesco Bissoli, Francesca de Ruvo, Luisa Bocciero. -
Zeusi. Linguaggi contemporanei di sempre. Vol. 4: Soul.
"Soul, una ricerca attorno all'anima, alla mente, alle varie e mutevoli emanazioni dell'interiorità. Una musica contemporanea, un'antica danza, uno spazio puro, un cuore nero, un'architettura in attesa, uno schermo inquieto, un intreccio di linee, la mano di un angelo, una porta che invita a entrare, una montagna da non violare, una luminaria, un paesaggio senza l'uomo, l'emozionante riapparizione del prossimo, una figura maggiore di noi e in riposo, una sparizione sulla sabbia... La dinamica parole/immagini è ancora più pura, più netta, quasi come per una sorta di libro-mostra - con i testi di studiosi, intellettuali, illustri storici dell'arte, di un poeta e di un critico/scrittore indimenticabile; e con le opere e le idee di bravissimi pittori, incisori, fotografi, scultori italiani accanto a quelle di importanti protagonisti della scena artistica internazionale."""" (Marco Di Capua)" -
Le carte di Domenico Spinosa. Tempere, disegni e stampe. Ediz. illustrata
"Un omaggio, nel centesimo anniversario della nascita, a un artista di rilievo internazionale, complesso e coraggioso, che visse senza soluzione di continuità formazione, insegnamento e ricerca, dando un contributo, in parte ancora tutto da esplorare e diffondere, alla crescita civile e culturale della propria città. Se, come ci ricorda Bruno Latour, 'con l'aggettivo moderno si designa un nuovo regime, un'accelerazione, una rottura, una rivoluzione del tempo', allora sicuramente quello di Spinosa fu un linguaggio moderno, capace anche di significative fratture artistiche e civili, un linguaggio che ci onora e che continua a farci riflettere, soprattutto pensando al suo legame con l'Accademia di Napoli."""" (Paolo Ricci)" -
I Grandi Magazzini Mele. A department store in Naples during la Belle époque. Ediz. illustrata
La storia e le icone dei Grandi Magazzini Mele di Napoli, una delle imprese più impresse nell'immaginario collettivo del meridione d'Italia. Negli anni a cavallo tra Ottocento e Novecento era celebre per lo stile elegante e raffinato ma al 'massimo buon mercato'. Espressione del gusto liberty della Belle époque in una Napoli operosa, creativa, geniale anticipatrice di tendenze, i Magazzini Mele entrano in competizione con la concorrenza parigina, aprendo la strada ad una autentica via italiana all'eleganza. I fratelli Emiddio e Alfonso Mele, capitani d'azienda totalmente immersi nella cultura napoletana di fine secolo, individuano nell'arte dei manifesti d'autore un mezzo d'espressione e comunicazione pubblicitaria essenziale: una cronaca pittorica raffinata del tempo in cui l'eleganza è il vestito d'obbligo del bon ton di un'epoca. -
San Domenico Maggiore. Guida (breve). Ediz. illustrata
Il complesso di San Domenico maggiore, con la chiesa monumentale, è il risultato di una stratificazione secolare avviata nel 1227. Nel 1289 vengono avviati i lavori di ristrutturazione del convento che, nel corso dei secoli, assume progressivamentele dimensioni di un'insula imponente nelle maglie della città antica greca e romana, una vera e propria città nella città. Dalla fondazione al culmine della sua fortuna politico-culturale, il complesso di San Domenico rappresenta un autentico crocevia dell'Europa medioevale e moderna, accogliendo l'opera dei maestri scultori, pittori, ebanisti, miniatori delle scuole più raffinate delle corti di Italia e di oltralpe, le cappelle gentilizie dei re e dei gentiluomini più influenti del regno, il genio ribelle dei riformatori più generosi e visionari, da Pietro Cavallini e la scuola di Giotto, a Giordano Bruno e Tommaso Campanella, a Caravaggio... -
Bartolomè Ordoñez e Diego de Siloe. Due Scultori Spagnoli a Napoli agli Inizi del Cinquecento. Ediz. illustrata
"Raccolgo in questo libro le idee, le riflessioni, le analisi, ma soprattutto le passioni che, nell'ambito di una ricerca ormai ventennale sulla scultura napoletana del cinquecento, ho maturato intorno all'attività condotta a Napoli da bartolomè ordoñez e da Diego de si lo e..."""" suddiviso in otto capitoli - con un ricco apparato fotografico eseguito ex novo per l'occasione - Il lavoro si inserisce in una visione più complessiva della scultura a Napoli nella prima metà del cinquecento, quasi una sorta di 'trilogia del marmo', tra il volume dedicato all'attività napoletana di Andrea Ferrucci (2002) e la monografia su Girolamo Santa croce (1997). """"ambizioso è rivolgersi ad un pubblico più ampio di quello dei - pochissimi - specialisti della materia"""" [Riccardo Naldi], nel quadro di insieme della collana custodi della memoria, avviata nel 2007 dal Dipartimento di Scienze umane e sociali dell'Università degli Studi di Napoli """"orientale"""" con l'obiettivo di tener viva la memoria per conservare il patrimonio artistico." -
Ricerche sull'arte a Napoli in età moderna. Saggi e documenti 2016
Il quarto numero della rivista 'storica' dedicata all'arte del seicento a Napoli, il primo interamente realizzato dopo la scomparsa di Giuseppe De Vito, si arricchisce di una nuova rubrica con suoi interventi critici apparsi sui primi numeri delle Ricerche sul '600 napoletano, corredati da una documentazione fotografica più ampia e aggiornata. Ricerche sull'arte a Napoli in Età moderna rappresenta uno strumento prezioso per la ricostruzione di aspetti e momenti cruciali della civiltà artistica di una capitale dell'arte europea. In questo numero, saggi di Mauro Vincenzo Fontana, Eduardo Nappi, Stefano Pierguidi, Roberto Carmine Leardi, Giuseppe Porzio, Luigi Abetti, Giuseppina Medugno, Ugo Di Furia, Nadia Bastogi.