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Cronache del bambino anatra
Dario è un figlio. Luisa è sua madre. Dario fa lo studente, finché non ha l'età del lavoro. Luisa, finché è il suo tempo, fa la maestra di altri bambini. Ma chi è il più grande tra i due? E il più piccolo? Chi è diverso? Chi uguale? Chi sa? E cosa sa? Chi immagina storie? Chi impara a memoria? Chi fa bene e chi sbaglia? Chi ha torto? E ragione? Dario e Luisa sono in cucina, in un'aula, nella casa in cui vivono insieme o in quella in cui stanno da soli. Sono dentro, insieme, mentre fuori c'è l'Italia di qualche tempo fa, quella dei 'favolosi' anni Sessanta del Novecento, innanzitutto, un periodo di cambiamenti ma anche una società inconsapevole. E poi gli anni Settanta, gli Ottanta, i Novanta, fino al Duemila e ai nostri giorni, in una scrittura che fa durare il racconto poco meno di sessant'anni e poco più di un'ora. Dalla nostra epoca, in cui comunità scientifica e società civile hanno scoperto e discusso situazioni e disagi a lungo poco indagati eppure comprendere l'altro è ancora difficile, scopriamo le tenerezze e le incomprensioni, le vicinanze e le lontananze tra i protagonisti, finché i loro ruoli non s'invertono e cambia la nostra prospettiva. In una pièce in cui ogni unità di luogo e di tempo sembra stravolta, il luogo è la relazione tra madre e figlio, tra uguale e diverso, tra dentro e fuori, e il tempo lo scandisce l'amore. Età di lettura: da 10 anni. -
La storia della palla rossa. Ediz. a colori
Perdere una palla rossa è davvero paradossale. Desiderarla è più che logico. Trovarla è un affare meno semplice di quel che si pensa. Ma poi insieme alla palla rossa arrivano gli amici per giocare. Età: da 3 anni. -
La storia dell'orso. Ediz. a colori
Sicuramente l'orso ha diritto ad essere il grande protagonista di una storia ma... ne siamo sicuri? Non sarà piuttosto il merlo? Oppure gli scoiattoli? Tutti animali ben più piccoli di lui. E se invece anche lui fosse piccolo? Età: da 3 anni. -
Elettra sulle molle
Elettra e Crisotemi, sorelle adolescenti, vivono a guardia del parco divertimenti di famiglia, ma non si divertono. I giochi giacciono in un campetto decrepito, frequentato solo da due ragazzacci e dagli artisti che a volte montano lì nei pressi un tendone da circo. E loro hanno nostalgia del padre Agamennone, morto in circostanze misteriose. In più, non ricevono affetto dalla madre Clitennestra che ora sta con un tipo losco, Egisto, e fa l’egoista per dimenticare la figlia Ifigenia persa bambina, il figlio Oreste scomparso chissà dove e soprattutto le accuse di Elettra, che la considera un’assassina. Vivono immobili, le due sorelle, finché non arriva qualcuno e qualcosa non si realizza. Elettra sulle molle ha dietro e dentro la storia del teatro greco antico e non solo: l’Orestea di Eschilo, le Elettra di Sofocle e di Euripide e più vicine a noi, tra le tante, quelle di O’Neill e Yourcenar. Ma custodisce pure molte altre storie: dalla Storia, dalla letteratura, dalla cronaca. Il dolore muto, inascoltato, cieco alla verità, è divenuto per Elettra un con itto insanabile con la madre e per Crisotemi una malinconia che cova il desiderio di un amore autentico, capace di pietà e comprensione, impossibile in quest’universo chiuso, volgare, familistico, fatto di lacci, sottomissioni, omertà, violenza domestica, indifferenza e disprezzo. Eppure c’è ancora poesia nei dialoghi serrati attraverso cui, per chi legge o guarda, tutto accade. Il testo di Cavosi è chiaro e comprensibile ma esplosivo e carnale com’è l’adolescenza, specie quando non può capirsi né capire. È un classico che incontra fatti e atmosfere del contemporaneo e ci getta nell’umanissima attualità del tragico. Età di lettura: da 7 anni. -
La tua mano nella mia
Una lei e un lui si mettono in cerca della memoria di un amore, quello tra lo scrittore e drammaturgo Anton Cechov e l’attrice Olga Knipper. Lo cercano nelle quattrocentoventi lettere che i due si scambiarono durante i sei anni della loro vita di coppia, tra il 1899 e il 1904. E cercandolo assumono le loro sembianze, i loro gesti, le loro voci care, profonde, spiritose, disperate, indissolubili. Anton e Olga si amarono fin dal primo incontro, avvenuto al Teatro d’Arte di Mosca dove lei stava provando Il gabbiano, di cui lui era l’autore, sotto la guida del regista Stanislavskij. Ma il luogo che li avvicinò fu lo stesso che li tenne lontani: se restarono spesso distanti fisicamente fu perché lui voleva continuare a scrivere, cercando posti più clementi per la sua salute troppo fragile, e lei voleva continuare a calcare le scene su cui dava vita ai drammi da lui composti. Prima amici, poi amanti, quindi marito e moglie, dopo la morte precoce di Anton la loro corrispondenza continuò in altre forme: nei decenni successivi, Olga non smise mai di interpretare le sue opere e portò sempre il suo cognome, scegliendo di non risposarsi. La storia di due spiriti vivacissimi. Età di lettura: da 7 anni. -
Due Renoir. Padre e figlio
Padre e figlio, regista e pittore. Il libro di Elisabetta Lodoli racconta l'incessante allegria di un rapporto di amore e libertà. Per parlare del padre, il regista Jean Renoir diceva ""Renoir"""". """"Renoir, mon père"""". Jean diceva """"Renoir"""", come se quello """"vero"""" non fosse lui, ma il padre soltanto, il celebre pittore impressionista Pierre-Auguste Renoir. Là dove i due Renoir sono un caso raro di relazione felice, di identità che, senza sovrapporsi od oscurarsi, ben definite invece fioriscono, diverse. Contigue ma diverse. Un racconto che ci accompagna lungo la strada maestra di Jean verso l'emancipazione, verso un affrancamento autentico dal padre che arriva solo con il lavoro di montaggio. Lì la sua estetica, la sua liberazione, il suo cinema. In una capacità straordinaria di riorganizzare le immagini, di nuovo ispirata alla concretezza del lavoro di impronta paterna. """"Ho passato la vita a cercare di determinare l'influenza di mio padre su di me"""", confessa Jean Renoir in una delle sue ultime interviste. Mentre lo dice ha gli occhi che ridono, lontani da qualsiasi tormento apparente. Lo appassiona capire dove l'arte si nutra di echi, suggestioni. Eppure il problema per lui sembra alle spalle, o addirittura mai posto. """"L'incessante allegria"""" di Renoir quello """"vero"""" è, finalmente, anche la sua. Il secondo titolo della collana 7th Art ci restituisce la vita del grande regista francese Jean Renoir che come il padre ha creato scene in apparenza spontanee, la cui naturalezza maschera in realtà il lavoro di preparazione e un controllo minuzioso delle fasi del processo creativo. Uno sguardo, quello di Jean, che tanto ha assorbito (quadri, libri, film altrui), ora guarda, libero, a oggetti e soggetti scelti con la stessa libertà. Nel suo cinema è se stesso: ed è proprio in quel momento che Jean diventa, lui anche, e per sempre, """"Renoir""""."" -
Il mio amico Mozart
Wolfgang Amadeus Mozart, il compositore austriaco vissuto nella seconda metà del diciottesimo secolo, per molti il più grande musicista di tutti i tempi, è protagonista di diversi testi teatrali, scritti in diverse epoche. Questa movimentatissima commedia sudamericana, musicale e divertente, popolata di personaggi appassionanti come di trovate intelligenti, vien fatto emergere con grande sapienza il potere evocativo del teatro, della sua parola come delle sue facoltà sceniche. L'autrice ci fa incontrare il grande musicista attraversando vari aspetti della sua personalità e alcune delle sue composizioni. -
Sottobraccio
Se volete sapere a cosa somiglia la felicità, aprite una copia di ""Sottobraccio"""". Remy Charlip ci guida in un viaggio magico ed esclusivo nella mente del bambino. Crea meraviglie, sulle pagine e nelle nostre menti. Riscrive le regole degli indovinelli, degli scioglilingua, dei giochi di parole, anzi butta tutte le regole dalla finestra! Alcune pagine richiedono di girare il libro di 360 gradi. Potrebbe servire anche una lente di ingrandimento. Un libro per bambini di tutte le età. Età di lettura: da 6 anni."" -
Hiro. L'inverno e i marshmallows
Hiro è un orso troppo curioso per dormire tutto l'inverno. Lascia la sua caverna per fare una passeggiata. Tra gli alberi compaiono lanterne e bambini che indossano cappelli a punta. Una festa ! Alla vista di Hiro, i bambini fuggono. Tutti tranne Émile. Si stanno incontrando. E se essere un orso o essere Émile non fosse poi così diverso? Età di lettura: dai 4 anni. -
Chisciotte fenicottero
Un cavaliere errante, un Chisciotte migrante, da brutto anatroccolo è diventato un Fenicottero perché più leggeva e più gli crescevano le gambe. Adesso è lungo lungo, con due gambe stecche stecche, ma proprio per questo sa guardare ognicosa come da un volo, vicina e lontana, nel suo insieme e nel dettaglio, e si aggira in paese perore ai piccoli e ai grandi i suoi servigi contro le minacce dei Militi malvagi. Quei tremendi banditi sono infatti convinti che tutti i libri siano nocivi, negativi, persino lassativi, e cercano e imprigionano chiunque ne tocchi uno, pronti a bruciare i volumi come nella famigerata storia di Fahrenheit 451. Romanzi e racconti di Roald Dahl edi Astrid Lindgren, di Carlo Collodi e di Rudyard Kipling, vengono perseguitati dal Capitano Beatty (pronunciato Bitti) e dal Milite Montag insieme ai piccoli e ai grandi che li abbiano amati e conservati nella memoria. Chi vincerà alla fine, a suon di rap e di rime? E se il duello sarà una gara poetica, i suoi colpi faranno male lo stesso? Il teatro, la libertà e la poesia si ritroveranno più nemici o più amici? E ai piccoli lettori che cosa accadrà, davanti al Chisciotte di Tognolini? Età di lettura: da 7 anni. -
Fiabe giapponesi
Un bambino scrive una lettera a una bambina per raccontarle di un luogo, di un'esperienza percettiva e visiva, di qualcosa d'incredibile e unico che gli è capitato di vivere. Usa parole, solo parole, per far vedere alla sua amica quello che per lei non esiste ancora. Le narra di un teatro, di un palcoscenico, di una platea, di una donna che andrà al mercato a vendere fagioli, di un coro di bambini pronti ad aiutarla e di un'ombra dalla voce indimenticabile. La conduce dentro un mondo in cui il magico e il quotidiano, il lavoro e il riposo, lo stupore e la noia, la ricompensa e la delusione si mescolano senza confondersi. Ricorda e rivede azioni e battute, domande e risposte, e poi una scatola con scritto non aprire, libri colorati, favole in cui compaiono pesci enormi, donne gru, ragazzi con la goccia al naso e tartarughe. Apro o non apro? Voglio o non voglio? Come nel passaggio dal buio alla luce, i conflitti più semplici e più profondi di ogni esistenza si materializzano in questo teatro che è insieme narrato e vissuto, capace di indagare la forma del vuoto, o di restituire alle parole il loro significato, serbando la sua natura. Età di lettura: da 6 anni. -
L'isola di Axel. Ediz. illustrata
Alto con baffi, barba e due cerchietti intorno agli occhi, “si chiamano occhiali”. Un veterinario sì, ma anche tanto altro. Un medico e grande viaggiatore. Un bravo scrittore letto in tutto il mondo. Un “idealista”. L’incredibile vita di Axel Munthe e della sua casa “Villa San Michele” a Capri. Un rifugio, un punto di ristoro per capinere, pettirossi, la sterpazzolina, l’upupa e il culbianco. “L’uomo non era da sempre sull’isola: era un cercatore, o meglio, un migratore. Proprio come gli uccellini vanno al caldo d’inverno e al freddo d’estate, Axel era andato alla ricerca del posto migliore per lui. E, cercando bene, aveva trovato quell’isola bellissima.” Axel Munthe nel 1948 donò Villa San Michele al governo svedese. Oggi la villa è un museo di proprietà di una fondazione e ospita ogni anno migliaia di visitatori. Età di lettura: da 7 anni. -
Il grattacielo
Dino, Andi, Toni e Monika sono gli abitanti più giovani di un grattacielo pieno di appartamenti, persone, spazi da esplorare, ma dal quale è impossibile uscire. Un mondo chiuso, da sempre, eppure è sul suo tetto che i ragazzi s'incontrano, giocano, discutono, flirtano, si mettono alla prova. E dal ciglio di quel tetto vedono oltre, fuori, quello che forse altrove esiste ma che loro non potranno mai raggiungere: mai, a meno di non saltare nel vuoto, attraverso un abisso profondo e ignoto. Sulla scena della loro esistenza limitata e desiderante, i quattro protagonisti evocano emozioni universali e situazioni più grandi di noi, pandemie, guerre, dittature. Dentro le cose della loro vita quotidiana s'insinuano la voce senza volto di un amministratore di condominio e la presenza misteriosa di un silenzioso spazzino. Chi sono quei due? Cosa succederebbe se qualcuno uscisse e poi tornasse dentro? E che significano parole come scelta, libertà, futuro? Età di lettura: da 7 anni. -
Un rospo al cuore
Nino ovvero Antonio, studioso, pensatore, linguista, critico, politico e giornalista la cui voce è stata fondante nell'Italia della prima metà del novecento, riceve la visita di Giovanni chiamato Gianni, il quale è ancora un ragazzo, quasi diplomato maestro di scuola, ma nella seconda metà dello stesso secolo diventerà giornalista a sua volta e poi scrittore, poeta e pedagogista. Nino e Gianni vivono il loro incontro immaginario in un giorno e una data precisi di poco meno di un secolo fa, la fine della vita per l'uno, l'ìnizio dell'età adulta per l'altro. Ma ciò che accade qui e ora viene da prima e arriva fino a noi che leggiamo e ascoltiamo questo dialogo in cui entrano il delirio d'amore e la speculazione filosofica, l'autobiografia e la Storia, le fiabe e i trattati, la cosiddetta letteratura alta e le cosiddette filastrocche per bambini, le leggi scritte e quelle iscritte nel cuore umano. Mancini ha composto una pièce di viscerale semplicità, affettuosa e lucida verso due personaggi ispirati alla vita e all'opera di persone realmente esistite che molti riconosceranno subito, altri magari conosceranno proprio grazie a questo testo. Età di lettura: da 10 anni. -
Piccole pièce
Mamma, papà e bebè ""fantasmi"""" hanno paura dei vivi pur essendo convinti che i vivi non esistano: da bravi morti viventi, considerano una minaccia qualunque cosa o persona si mostri alla luce. E sono strani, stranieri perché inattesi, anche i tanti ospiti piombati in casa dei coniugi Portellone: mentre il piccolo Antonino aspetta Babbo Natale, nelle stanze dei grandi la vigilia è assurda e vorticosa. Si piange e si ride, come quando il signor Ginocchio fa visita ai signori Cacatoa, o quando un Re svela a sua figlia il grande segreto. Ci si diverte, ci si commuove e ci s’indigna, come accade allo zoo di fronte alla crisi del signor Leone che ha il suo lavoro da svolgere, il suo ruolo nel gioco delle parti dell’esistenza, e però non sopporta né il cinismo dei datori di lavoro né l’invadenza e l’ottusità dei visitatori."" -
San Nicola vs Babbo Natale
Cosa succede quando Babbo Natale e San Nicola si incontrano? È la notte del 6 dicembre. Arrivati uno dopo l'altro in una casa dove tutti dormono, i due barbuti si cimentano in un'esilarante giostra verbale, una sfida nata per gelosia e malafede. Un libro umoristico che farà ridere i bambini e i loro genitori! Mistero garantito al 100%. Età di lettura: da 5 anni. -
Il pappagallo di Monsieur Hulot
Torna in Italia, dopo tanti anni, l'ormai leggendario Monsieur Hulot, il personaggio nato dall'immaginazione di Jacques Tati. Solitario e quasi disadattato, Hulot è completamente muto: il suo silenzio è l'infinita distanza dal mondo in cui abita. Un mondo che però non lo lascia indifferenze, anzi a bordo della sua bici lo gira e rigira. Uno splendido albo illustrato e ""muto"""" in omaggio al personaggio di Tati. Illustrato da David Merveille, Il pappagallo di Monsieur Hulot è una splendida promenade per le strade e i ponti di Parigi che vedrà finire Hulot tra le braccia di una bella ragazza grazie all'intervento di un pappagallo appena acquistato e subito scappato. Un libro dove cinema e racconto si uniscono, con pagine che si aprono due volte e svelano la raffinata fantasia di Merveille, immagini, """"fotografie"""" dal taglio cinematografico. Per i futuri registi e per bambini molto attenti ai particolari. Età di lettura: da 8 anni."" -
Anne e Zef
Ispirato alla vicenda storica di Anna Frank, ma anche a molte altre cronache e storie di infanzia e adolescenza negate e violate, Anna e Zef mette in scena due quindicenni che gli adulti hanno estirpato dal mondo, l'una per la follia ideologica di una guerra mondiale, l'altro per la crudeltà di una faida terribile. Provenienti da culture e universi differenti, accomunati dalle disumanità e violenza del loro destino, Anna e Zef si trovano insieme in un aldilà sospeso dal quale rievocano con la giusta distanza il dolore e le sofferenze patiti mentre s'interrogano su una nuova condizione, possibie ma ancora misteriosa. Raccontandosi come farebbero due giovani amici in cortile, ripercorrendo la loro storia terrena fino alla fine prematura che in qualche modo li ha uniti, Anna e Zef prendono coscienza e a poco a poco, incredibilmente, ricominciano a immaginare un futuro migliore non solo e non tanto per se stessi, quanto per l'umanità tutta. Età di lettura: da 11 anni. -
I separabili
Roman ha nove anni, Sabah ne ha nove e mezzo, e della vita negli ultimi sei mesi ha capito parecchio. Roman e Sabah abitano nello stesso lotto di condomini al confine tra una metropoli e un bosco, la finestra dell'uno di fronte a quella dell'altra. E Roman sa di non piacere a Sabah perché se lo incontra lei non sorride e non piega la testa di lato. E Sabah è d'accordo con sua madre che i genitori di Roman siano orrendi perché pensano e dicono cose orrende degli arabi. Conducendoci scena dopo scena nella loro realtà come attraverso i capitoli di un romanzo, narrandoci la solitudine di un'infanzia che solo incontrando un'altra infanzia può dare voce alla propria capacità di vedere e di andare oltre, Melquiot racconta ai piccoli una grande storia d'amore abitata da vaghe ombre di shakespeariana memoria. Riusciranno i pregiudizi e la brutalità degli adulti a separare due bambini che si amano senza condizioni? Età di lettura: da 8 anni. -
Cip. Storia di una voce
Il viaggio di un piccolo uccello alla scoperta del proprio cinguettio in un mondo caotico e talvolta molto, troppo rumoroso. Volando da un ramo all'altro, tra piume nere e chiome tondeggianti, non sembra esserci spazio per tutti... ma sarà davvero così? L'albo scaturisce da una personale riflessione sulla potenza dell'ascolto di sé e degli altri. Racconta le variazioni emotive che comporta un viaggio dentro sé, uno spazio indefinito. Cip è un viaggio alla ricerca di sé e del proprio posto nel mondo. Età di lettura: da 6 anni.