Sfoglia il Catalogo feltrinelli044
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 6261-6280 di 10000 Articoli:
-
Chi lo sa?
Madalena, trentenne confusa, single da sei mesi, giornalista frustrata, conduce la tipica esistenza della donna in carriera, emancipata e dinamica ma anche fragile e contraddittoria. Di giorno intervista manager di grido che la disgustano, di notte gira per locali che l'annoiano. Almeno fin quando nella sua vita (e nel suo letto) non irrompono i servizi segreti e il terrorismo... ""Chi lo sa?"""" è il racconto spassosamente nevrotico, impietoso e glamour del cambiamento di una giovane donna in bilico, che aspira a stabilità e sicurezza ma è ancora attratta da leggerezza e passione. Fra avventure di una notte e storie che non si dimenticano, fra dialoghi esilaranti e amare confessioni, l'autrice ci conduce alla scoperta di un'altra Lisbona. Una metropoli frenetica e griffata, corrotta e alla moda, nel circuito scintillante dei locali trendy del Bairro Alto e delle Docas, dove alcuni sembrano divertirsi, altri annoiarsi, ma dove tutti immancabilmente a ogni domanda rispondono: chi lo sa?"" -
Le donne dovrebbero nascere con il libretto delle istruzioni
Madureira è un riparatore tutto fare, sempre alle prese con i guasti delle case costruite al risparmio dell'ingegner Noronha. Suo cassiere è l'avvocato Francisco J. de Morais, che ha una relazione con la segretaria, Maria Teresa. Maria Teresa diventa la migliore amica di Madureira, cui confida il suo passato difficile: i genitori che non ha più rivisto, il ragazzo eroinomane, il tentativo di prostituirsi finito con lei ammanettata a un balcone dal suo primo, nonché ultimo, cliente. Maria Teresa, però, non è la sola donna nella vita di Madureira, anche perché Madureria è bigamo. Ha due famiglie: una con la cameriera giapponese conosciuta al ristorante fra involtini primavera e risotto al curry, l'altra con quella che sarebbe la sua legittima consorte, se non fosse che lo tradisce e lui deve a tutti i costi scoprire con chi. -
L' America al bivio della democrazia
Alessandro Carrera delinea in questo volume le grandi alternative che dipendono dall'imminente voto americano: quelle tra fede democratica e populismo reazionario, tra possibilità di straordinarie aperture culturali e fanatismo ammantato di religione. Il volume ricostruisce dal settembre 2005, all'indomani della tragedia di New Orleans, fino alle convention di democratici e repubblicani del settembre 2008, il senso che la competizione elettorale in corso è venuta assumendo. Racconta i suoi protagonisti e il contesto che li condiziona: Obama e McCain, Joe Biden e Sarah Palin, Hillary Clinton e George W. Bush, la crisi economica, la guerra, gli scandali, i media, le lobby, le chiese dell'abbondanza, gli evangelici, la working class, il terrore delle tasse, l'etica della ricchezza, la diffidenza verso lo Stato. Per farlo, muove dal Sud del Paese, dove vive e insegna. L'America lontana, e per noi bizzarra, dei grandi petrolieri, degli ultraconservatori, dei SUV, dei predicatori di una neo-religione della ricchezza. L'America da cui provengono la base e gli elementi ideologici della politica statunitense del dopo 11 settembre. Dall'epoca della Depressione, mai i problemi degli Stati Uniti sono stati così gravi, mai nel mondo si è avuto un simile timore che gli americani non siano più in grado di risolverli. Ora l'America si trova ad un bivio: riprendere la strada della democrazia e del dialogo con il resto del pianeta, oppure avviarsi verso un declino che coinvolgerà solo l'Occidente. -
Paradossopoli. Napoli e l'arte di evadere le regole
Cos'è Paradossopoli? È un posto in cui è possibile entrare indisturbati nel Palazzo di Giustizia, portandosi una pistola e rubando fascicoli o qualunque altra cosa si desideri. È un posto in cui l'Azienda pubblica dei trasporti acquista automezzi ecologici ma non li usa, facendo circolare quelli vecchi e inquinanti. È un posto in cui il Comune avvia campagne di sensibilizzazione sulle morti bianche e apre cantieri che non osservano le norme di sicurezza. E sapete cosa succede al giornalista di Paradossopoli che denuncia l'illegalità dilagante sotto gli occhi dei tutori dell'ordine? Viene picchiato dal capo dei vigili. Ora, dov'è Paradossopoli? Paradossopoli è in Italia. Paradossopoli è Napoli. È l'assurdo groviglio di contraddizioni, lassismo politico e morale, corruzione e malaffare denunciato nelle inchieste esclusive di Alessandro Migliaccio. Paradossopoli è lo specchio di un intero Paese, che sembra ormai aver rinunciato perfino al decoro di rispondere alle domande poste dalla sua stessa realtà. -
L' ultima carta
In una Roma sconvolta dalla scomparsa del grande papa Wojtyla, l'ennesimo arcano dei Tarocchi viene recapitato a Lampard Stone, vicedirettore della pagina culturale de ""Il Risveglio"""". Sul retro, un verso dantesco che suona come una minaccia: """"A te convien tenere altro viaggio se vuoi campar di esto loco"""". Si rivolge alla Polizia, che però lo ignora. La carta finisce in un cassetto. Chi ha preso di mira il giornalista con quella sequela di inquietanti messaggi? Del resto, Lampard è un uomo riservato e tranquillo. L'unica impresa eccezionale cui si stia dedicando è la realizzazione di un'opera volta a indagare le origini della matematica, i codici ultimi del creato, l'anima mundi che unifica la molteplicità dispersa delle cose; un'impresa titanica tentata già da Giovanni Pico della Mirandola, che aveva racchiuso la sintesi di ogni sapere nelle sue 900 resi, mettendo insieme Aristotele, Platone, la Bibbia, i Caldei e la segreta disciplina della Cabala ebraica. Tuttavia, il misterioso omicidio rituale del professor Hume, impegnato in una ricerca su occultismo e tarocchi, sconvolge l'esistenza e le ricerche di Stone, che viene sospettato del delitto. Ora deve ad ogni costo ritrovare il Bagatto, l'arcano che ha perduto e che è l'unico elemento in grado di scagionarlo. Ma dov'è finito? Quale macchinazione gli sta distruggendo la vita?"" -
Maria. Una storia italiana d'altri tempi
L'arte narrativa di Stefano Zecchi incontra in questo libro il genere della biografia, che qui diventa anche luogo esemplare in cui poter stabilire un confronto rivelatore tra la nostra mediocre attualità politica e un passato epico, militante; vicenda più che individuale, capace di evidenziare le contraddizioni e le ambiguità originarie che hanno lungamente condizionato la nostra Repubblica. La storia è quella, poco nota al grande pubblico, di Maria Pasquinelli, classe 1913, partigiana irredentista, figura femminile tanto irregolare quanto paradigmatica. L'intento di Zecchi non è solo quello di mettere in rilievo il ruolo delle donne nella costruzione del nostro Paese, ma anche di chiarirne la peculiarità, che passa, anzitutto, attraverso il rifiuto del protagonismo e del personalismo tipicamente maschili. Quel sacrificio dell'Io che così spesso ha escluso le donne dai libri di storia viene perfettamente incarnato dalla Pasquinelli, la quale arriva perfino a travestirsi da uomo pur di combattere la guerra in prima linea. L'idealismo femminile vive nel ruolo sociale concreto che ognuna presiede: così Maria concepisce la propria lotta per conservare Pola all'Italia come missione da attuarsi anche tra i banchi delle scuole elementari in cui insegna, anche attraverso la raccolta di una copiosissima documentazione circa gli eccidi commessi in Istria dalle truppe titine. -
La grande beffa
Un avvocato racconta a uno storico la vicenda di Walter Fondacaro, sindaco nella Spoleto dei primi anni del secondo dopoguerra. Di fronte ai suoi concittadini è il più retto degli uomini; alle loro spalle un abile truffatore, interessato più al bene proprio che a quello della comunità. Così, mentre si districa tra la passione non corrisposta per Fiammetta e la presenza ingombrante degli Alleati, mette a punto un piano perfetto: appropriarsi di alcune tele di immenso valore sostituendole con delle copie fatte ad arte da un falsario. Ecco l'inganno, ""la grande beffa"""" che dà il titolo a questo romanzo."" -
Ho visto gli elefanti
"Finita la guerra, Sam Richardson torna a casa. Ma è davvero quella la sua casa? Quel piccolo paese nel nord dell'Inghilterra dove ora si sente soffocare? Lunghi anni di guerra nella lontanissima Birmania hanno allargato i suoi orizzonti: gli hanno fatto conoscere orrori indicibili, ma anche cose fantastiche ed esotiche, alternative ad una vita che ormai, dopo """"aver visto gli elefanti"""", non può che apparirgli grigia e scontata. Pure i suoi cari sono cambiati e sembrano non potersi più capire. Joe, il figlio, ha solo sei anni e non ha mai conosciuto il padre, che considera un estraneo. Ellen, la moglie, in assenza del marito, ha iniziato a lavorare e non è più disposta a rinunciare alla propria indipendenza. Per sopravvivere, la famiglia Richardson dovrà ripensare al proprio interno i legami, quasi spezzati, della lealtà e dell'amore. Quando finisce una guerra, è davvero possibile tornare? Cosa è rimasto della propria vita? Cosa si è perso per sempre e cosa si è acquistato di nuovo? Il tema classico del ritorno dalla guerra, affrontato in capolavori come """"La tregua"""" di Primo Levi, trova in questo libro una sua nuova formulazione, in cui Melvyn Bragg """"riconquista un luogo e una società ormai per noi interamente perduti e lo fa in modo impressionante"""" (Guardian)." -
L' occhio di san Francesco (l'origine del male)
Esiste un ordine segreto francescano, fondato per combattere il male sulla terra. David Maller, un piccolo orfano, cresce all'interno di una casa famiglia, dopo aver perso entrambi i genitori in una tragedia familiare. Una volta adulto, il ragazzo studierà per diventare medico psichiatra e, dopo i brillanti studi, seguirà un felice quadretto, con moglie e figlio al seguito. Il tutto verrà distrutto in poco tempo, ribaltando ancora una volta la vita del protagonista. David, sconvolto, verrà aiutato da un amico sacerdote (ex compagno della casa famiglia), che lo introdurrà nella spirale che lo porterà a capire il perché di tanta sofferenza e coinvolgendolo, in un secondo momento, all'interno di qualcosa più grande di lui. Un ordine secolare con cui si troverà a combattere il ""male"""". Il romanzo, diviso fra spezzoni di storia antica ed attuale, ambientato tra la Francia e l'Italia, arriva ai giorni nostri, raccontando con un montaggio quasi cinematografico le peripezie di un uomo che scoprirà realtà inimmaginabili. Un thriller spirituale in cui tutto ciò che appare non è come sembra."" -
Il mio primo camper... sarà anche l'ultimo?!
Un camper non è solamente un mezzo di trasporto, sinonimo di vacanza. È una casa viaggiante, un modo per scoprire nuovi luoghi, incontrare persone diverse, perdersi in culture sconosciute e sentirsi cittadini del mondo. Può diventare una scelta di vita estrema, di cesura delle radici e accoglienza di un perpetuo nomadismo libertario. Questo è avvenuto al nostro autore che, a un certo punto della sua esistenza, ha deciso di fare del camper la propria dimora. Fra infinite difficoltà logistiche e imprevisti del caso, ci invita a salire a bordo con lui, e a lasciarci guidare in uno dei suoi tanti avventurosi viaggi in giro per le strade del mondo. Perché l'importante è partire... -
Un destino cieco
"Il prossimo sarebbe stato lui. Non c'era altra possibilità. Tornati nella stanza l'uomo lo fece sedere sul letto e gli legò un polso solo. Jordan era ammutolito. Era seduto sul bordo del letto. Si girò di scatto, rendendosi conto che su quel letto ci avevano dormito altri prima di lui. Altre vittime di quei pazzi. Le lenzuola erano sporche. E anche lì c'era del sangue. Macchie piccole, di un colore marrone. Sangue vecchio. Ma sempre sangue""""." -
La storia di Flora
Quando scoppia la Grande Guerra, Vrtojba, piccolo paese a quattro chilometri da Gorizia, si trova sotto l'egida austro-ungarica: molte persone sono costrette a fuggire, fra esse Flora, la madre di Paola, protagonista di questa vicenda, che trova rifugio in Austria, vivendo in precarie condizioni fino al 1918. Persa gran parte della sua famiglia nel conflitto, Flora rientra nel paese natio, distrutto dalle bombe. Non ha più nulla, ed è costretta a subire le angherie della forzata italianizzazione di quelle zone. Decide così di andare via, stabilendosi prima a Milano e poi in una Sardegna devastata dalla malaria. Qui si sposa, alla vigilia della Seconda guerra mondiale. Gli eventi della vita di Flora si susseguono sulla pagina, snocciolati dalla voce di una figlia che non ha mai risanato la ferita della perdita di quest'affetto, e da vecchie amiche della donna casualmente rincontrate. Un libro dal valore antropologico e narrativo, che ci aiuta a non dimenticare le pagine cruciali della storia italiana del Novecento. -
La crisi fa 90
Frutto di un'inchiesta autentica, ""La crisi fa 90"""" ci permette di misurarci con una delle caratteristiche più affascinanti e divertenti del popolo partenopeo: l'inventiva. Se la crisi impazza e le grandi industrie italiane si trovano quasi tutte al nord, cosa resta ai Napoletani? Semplice! Le loro idee. Dietro ogni problema, del resto, si nasconde una soluzione, basta trovarla o, nei casi apparentemente irrisolvibili, saperla inventare. Così, quasi per magia, dalla necessità fioccano mestieri di cui l'economia mondiale prima d'ora non aveva mai sentito parlare: la restauratrice di ceramiche, le ragazze dei lacci, l'uomo fila, soltanto per citarne alcuni. Perché in fondo, in tempi di globalizzazione, la comunicazione riveste un ruolo di primo piano e l'antico spirito di adattamento, di cui i napoletani sono maestri nel mondo, è pronto per trasformarsi nel più moderno e indispensabile problem solving."" -
Walkman, rap... e lamponi
Un libro prezioso, sconosciuto a tutti, portatore di nuove idee e di nuovi orizzonti, viene rocambolescamente consegnato ad un ignaro umano. Leggendolo, costui si viene a trovare in una nuova dimensione di vita, con un nuovo punto di vista rispetto all'intera esistenza: ha infatti l'opportunità di vivere il meraviglioso e magico mondo delle mongolfiere e ne viene ispirato. Un viaggio iniziatico, metafora di un percorso da fare all'interno di noi stessi, per ritrovare l'essenza autentica dell'individuo, ormai sepolto da una materialità onnipresente, unico idolo di una società alla deriva spirituale. -
La samaritana. Una storia come tante
"I bambini abitano altre frequenze... ricordano... serbano nel cuore a lungo..."""". Questo romanzo è un'operazione """"periscopio interiore"""". Un percorso spirituale, dove, come in un sogno, scompare il tempo reale. Immersione in uno stato allucinatorio che decifra le Procedure della vita, i mezzi per sopravvivere, per guarire il male dell'essere, del vivere, attraverso una pulsione vitale, quella del desiderio... Il racconto si apre e si delinea con il susseguirsi di mini episodi. L'autrice utilizza """"Penne da scrivere"""" di una sua collezione, raccolte nel tempo. Ogni penna narra una storia, un episodio. Le lascia parlare, ognuna ha un suo tenero, violento, amabile aneddoto, come una simbolica, magica margherita sfogliata nell'Adesso... Ne scaturisce una vicenda che arriva al suo apice fino ad una crisi profonda. Proprio attraverso il disagio, scopre un nuovo percorso, una nuova medicina, nuove procedure e nuovi traguardi spirituali per tornare integri, vitali e desideranti come la bambina felice che si presenta a noi nella prima Penna, all'inizio della storia." -
1145. La scoperta
Argentina. Cameron è una graziosa studentessa pronta a festeggiare il suo quindicesimo compleanno. Nonostante la sua famiglia disponga di moderati mezzi economici, frequenta una prestigiosa scuola. La vita scorre tranquilla per lei e le sue due care compamiche e da poco ha anche iniziato ad uscire con uno dei ragazzi più ambiti da tutte le studentesse. È consapevole di appartenere ad una famiglia, a livello emotivo, un po' scostante e distante, e spesso se ne domanda il motivo. Soprattutto sua sorella Leona, che lei vorrebbe sempre vicina, per motivi sconosciuti ha frustranti gesti di rabbia nei suoi confronti non perdendo mai occasione per trattarla da incapace, urlandole contro frasi sgradevoli e pungenti. Tuttavia, spesso dietro l'apparente quotidianità si cela molto di più e un fine settimana passato al mare dalla zia Cinzia, appartenente ad un ramo facoltoso della famiglia, le farà comprendere quanto radicalmente la sua vita cambierà: lei cambierà. ""1145, La scoperta"""" è un romanzo che ripercorre con grande sensibilità una delle pagine più tristi della storia argentina, poco conosciuta in Europa ma che ha avuto effetti tremendi sulla vita di molti. Un romanzo capace di conservare una lucida obiettività senza dimenticare il lato umano degli eventi storici, con una protagonista capace di conciliare la sua giovane età con le amare conseguenze di una scoperta devastante."" -
Zara
Zara. Un nome che vale più di mille parole per Oliviero Bianchi. O almeno un nome che le racchiude tutte, tanto da battezzare con queste quattro lettere la sua intera opera. E questa è una silloge che ha un incedere rapsodico, si libra sulla pagina come pensieri liquidi che trovano una unità nella coesione della loro frammentarietà, nell'agilità con la quale l'autore scivola tra temi e registri linguistici differenti, pur mantenendo fede ad una coerenza di fondo che vede il prevalere della parola pura, essenziale, come mezzo di esternazione di un'anima inquieta. Attorno a questi poli, Oliviero Bianchi affianca però molti spunti, lascia cadere molteplici suggestioni. -
Occhio di bue. Faro sulle minuzie della vita
Quando un cacciatore uccide un martin pescatore, non si rende conto di aver graffiato anche la sua stessa vita. Il suo mondo sarà meno bello, ma lui non lo sa. Quel cacciatore è soltanto uno dei personaggi che compaiono (o non compaiono) in questa raccolta di racconti. La penna di Rosanna Cracco traccia dei confini netti, ma i colori che riempiono le campiture sono impalpabili, fluttuanti ed eterei. In questa atmosfera per metà onirica e per metà concreta come il cemento, uno stile narrativo che spesso si avvicina al confine con la poesia, per scavare nella quotidianità delle nostre esistenze. -
Storia minima
La Storia, come un ordito magico, è imbastita con le trame e i fili delle tante piccole grandi storie che hanno segnato la vita di intere famiglie come quella dei personaggi protagonisti di queste pagine. Una realtà contadina e un mondo segnato dalla semplicità e dalla povertà, ma allo stesso tempo contraddistinto da un grande senso di appartenenza e di identità. Ognuno, nel proprio piccolo mondo, come scrisse Tomasi di Lampedusa, è ""il sale della terra"""", perché i grandi eventi sono poi il risultato dei fatti che accadono ogni giorno nella vita di ciascuno. Parola dopo parola, l'autore ci guida alla scoperta della Sicilia del secolo scorso, attraversata anch'essa dall'eco dei grandi eventi come la Grande Guerra, il dopoguerra, la mafia e la vita che scorre con tutto il suo impeto nelle storie avvincenti di persone comuni come la sposa Teresa rimasta vedova in giovane età a il soldato Valentino in viaggio per l'Africa... Piccoli ritratti che ci raccontano sensazioni, emozioni, speranze che nel corso del tempo si rinnovano e ritornano nel ciclo continuo della vita."" -
Il bianco e il nero
Che cosa ha a che vedere la morte di un grandissimo scrittore dei primi del Novecento con la quotidianità di due giovani uomini nella Milano dei giorni nostri? E cosa può legare la splendida Andrea, indossatrice di origine Ceca, alla catena di violenze ed omicidi perpetrati in Praga, sua amata e lontana città natale? Antonello e Fabrizio, dopo essersi persi di vista per qualche tempo, impegnati nei loro affetti e attività di studio e lavoro, si ritrovano, poco più che venticinquenni, a rinsaldare la loro annosa e profonda amicizia. Incontreranno vecchie conoscenze e nelle loro serate, dal variegato hinterland meneghino all'esclusività dei prestigiosi locali del centro, ne allacceranno di nuove: conosceranno anche Andrea e la loro esistenza, inevitabilmente intrecciata a quella di lei, ne risulterà drammaticamente sconvolta... Una spirale di misteri ed inganni dove azione, interiorità e colpi di scena, uniti a luoghi ed elementi reali, quali i manoscritti di Franz Kafka, si susseguono come in un gioco di specchi, tenendo il lettore col fiato sospeso fino alla rivelazione finale.