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Filosofia, politica e diritto: questioni di confine. Scritti in onore di Teresa Serra
Il volume raccoglie i contributi di studiosi che hanno condiviso, in vario modo, il periodo di ricerca e di insegnamento all'Università di Teramo della professoressa Teresa Serra. Ciascuno nella sua prospettiva ha inteso renderle omaggio, riprendendo o approfondendo sollecitazioni e linee tematiche che hanno caratterizzato gli studi e la ricca e apprezzata produzione scientifica di Teresa Serra. L'omaggio è tanto più convinto in quanto la presenza e il lavoro universitario di Teresa Serra si è sempre contraddistinto per la sua capacità, quasi unica, di valorizzare ed aiutare molto efficacemente studiosi dagli interessi di ricerca e dagli orientamenti anche diversi. Tutti sono stati, in maniere diverse, arricchiti dall'esempio che Teresa ha sempre dato per la serietà del suo lavoro e del suo impegno accademico e tutti si riconoscono debitori, sia sul piano personale che su quello istituzionale, nei suoi confronti. Gli autori dei saggi con questa pubblicazione vogliono esprimere la stima profonda non solo per l'alto profilo accademico e scientifico che ha rappresentato e rappresenta Teresa Serra nel panorama, nazionale e internazionale, degli studi di filosofia politica e del diritto, ma anche e soprattutto per la statura umana e per i valori di onestà intellettuale e dedizione professionale che ha saputo testimoniare e trasmettere ai suoi allievi. -
Community music. Nuovi orientamenti pedagogici
La musica è da sempre parte della communitas umana, ne accompagna l'esistenza sicuramente ancor prima che ne rimanesse traccia concreta e ne identifica, a livello culturale e sociale, l'espressione, l'arte, la conoscenza, le terapie. Il modello denominato Community Music costituisce un nuovo orientamento pedagogico musicale che si caratterizza attraverso una vasta gamma di programmi di studio, di ricerca e di esperienze pratico-musicali partecipate. Questo volume esamina il concetto di Community Music da differenti angolazioni, presentando alcuni esempi di applicazione e di ricerca a livello nazionale ed internazionale. L'autrice propone una definizione multiprospettica di Community Music, sottolineandone la sensibilità ai differenti contesti culturali, la diversità dei programmi nella loro natura e obiettivi, sullo sfondo di una disamina sul concetto stesso di comunità in ambito sociale, pedagogico e musicale. Il saggio si conclude riportando i risultati di una recente ricerca che mappa i Nuclei del programma italiano ispirato ad El Sistema, analizzando gli approcci innovativi e trasformativi nell'educazione musicale e nel sociale attraverso la lente della Community Music. Il volume si rivolge a tutti coloro che a vario titolo si trovano ad operare nell'ambito dell'educazione e della formazione musicale, con particolare attenzione agli indirizzi di studio universitari dedicati alla formazione degli insegnanti. Presentazione di Lee Higgins. -
Edilizia sostenibile nel Mediterraneo: le filiere del legno. Esperienze di rete tra Italia e Francia
Un approccio sostenibile applicato all'ambito edilizio può essere, almeno in parte, declinato nell'attenzione allo specifico contesto climatico, ambientale e socio-culturale nel quale si opera. A tal proposito, può essere utile adottare una prospettiva ""locale"""" che consenta di formulare strategie flessibili e adattabili al tempo e al luogo, facendo dell'edilizia sostenibile uno strumento di valorizzazione delle risorse del territorio. È quanto emerge anche dall'esperienza di cooperazione transfrontaliera svoltasi attraverso il progetto Me.R - Mediterraneo in rete/Méditerranéen en réseau, coordinato dal Dipartimento Architettura e Design dell'Università di Genova, nell'ambito del Programma Italia-Francia Marittimo. Il testo approfondisce il tema delle filiere legno-edilizia locali, descrivendone le opportunità nell'area di cooperazione transfrontaliera e sottolineandone le specificità rispetto al mercato globale, oltre a riportare alcune esperienze di ricerca, progettazione e didattica svolte tra Italia e Francia. Attraverso questo quadro emerge l'importanza di considerare le specificità locali (materiali, tecnologie, know-how) all'interno del progetto sostenibile, come occasione di rivitalizzazione di territori fragili e in crisi. Inoltre, appare fondamentale un'attività di rete che possa favorire la collaborazione tra diversi attori (istituzioni, università, imprese, comunità locali) e che possa collegare e mettere a sistema le singole esperienze. Il testo è rivolto a ricercatori, professionisti e studenti a contatto con il settore edilizio, ma anche agli operatori delle filiere produttive e agli amministratori del territorio, interessati a indagare le potenziali sinergie tra edilizia e risorsa legno locale."" -
Il mondo nuovo. La fine della globalizzazione e il ritorno della storia
Un libro profetico, brillante e inquietante!rnrn“La globalizzazione non è un destino. Le forzernche l’hanno creata – tecnologia, politica, economia,rndemografia – possono rovesciarla, anzi lornstanno già facendo. ... Stephen King ci guida attraversornla crisi del paradigma economico e geopoliticorncorrente con maestria, originalità e brillantezza.rnQuesto libro è già un classico.” - LuciornCaracciolo, direttore LimesrnrnPerché la globalizzazione, oggi, viene rifiutata? Che aspetto avrà un mondo dominato da Statirnrivali con obiettivi in conflitto? L’attuazione di politiche nazionaliste si trasformerà in una corsarnverso il baratro? Stephen D. King, economista di fama, risponde con un libro provocatorio arnqueste e ad altre domande: per capire che cosa significherà la fine della globalizzazione per ilrnbenessere, la pace e l’ordine economico globale.rnLa globalizzazione, a lungo considerata la via maestra per il benessere economico, non è inevitabile.rnLa strategia eretta sui principi del libero scambio e, a partire dagli anni Ottanta, del liberornmercato dei capitali sta cominciando a mostrare delle crepe. Nel mondo occidentale la crescitarneconomica resta insoddisfacente e diversi Paesi non sono più disposti a sacrificare gli interessirnnazionali alla crescita globale. Né i loro leader sembrano essere capaci, o desiderosi, di convincererni propri cittadini a lavorare a un’agenda per il benessere globale. Riaffiorano narrazioni politichernfatte di “noi” e di “loro” e si assiste allo sgradito ritorno di isolazionismo e protezionismo.rnUnendo l’analisi storica all’osservazione dell’attualità King arriva ad affermare che il rifiutorndella globalizzazione e il ritorno all’“autarchia” aumenteranno il rischio di conflitti economici ernpolitici e usa le lezioni della storia per capire come scongiurare gli esiti più infausti. -
Prussiani in Italia (1701-1866). Viaggiatori o spie?
Affrontare un tema come quello della letteratura odeporica oggi significa percorrere una strada già in parte percorsa da altri. Gli studi su questo genere letterario hanno conosciuto, negli ultimi decenni, una intensa fioritura, tanto che è ormai possibile tracciare, in modo proficuo, un bilancio della ricerca. In questo bilancio, positivo per molti versi - tanti i gruppi di lavoro, in continua crescita; tanti i convegni, i momenti di confronto, le pubblicazioni -, manca tuttavia una voce fondamentale: quella che riguarda il viaggio dei prussiani in Italia. Le testimonianze di questi autori, talvolta (ma non sempre) meno profilati rispetto ai 'classici' della letteratura di viaggio, ma viaggiatori non per questo meno attenti, non solo impongono un ri-orientamento teorico della disciplina, ma anche formano la trama di un immenso campo problematico che mette in discussione acquisizioni consolidate nel tempo: attraverso di esse, si scopriranno infatti dinamiche segrete della vita internazionale e sconfinamenti che aprono nuovi, insospettati orizzonti. -
Consulenza pedagogica e clinica della formazione
L'esigenza da parte di insegnanti, educatori e formatori di un supporto nella gestione dell'operatività educativa quotidiana è evidente nella crescente domanda di aiuto e nella correlata e sempre più eterogenea offerta di figure di consulenza. Diverse sono le proposte consulenziali che, sia da diversi orientamenti interni alla pedagogia sia da diverse prospettive disciplinari, cercano di fornire un aiuto ai professionisti impegnati nei contesti educativi. Ma quali sono i tratti peculiari di un intervento di consulenza? Qual è la specificità di un approccio ""pedagogico"""" nella consulenza? In che cosa la consulenza pedagogica si distingue dalle altre proposte di consulenza (psicologica, medica, psicosociale, neuropsichiatrica) che popolano i contesti educativi? E ancora: quali sono caratteri, oggetti, modalità di una consulenza ispirata alla Clinica della formazione? Quali i vantaggi di un percorso consulenziale con questo approccio per un professionista che lavora nei contesti educativi? Il volume si compone di una serie di contributi che rispondono a questi interrogativi. Il testo, diviso in tre parti, affronta nella prima il tema della consulenza, nella seconda propone l'approccio consulenziale della Clinica della formazione e nella terza descrive esperienze consulenziali in diversi contesti ispirate alla Clinica della formazione."" -
Per missione e per interesse. Il discorso coloniale in Francia durante la Terza Repubblica
La costruzione del secondo impero coloniale francese si inseriva nel più ampio contesto della corsa agli imperi, in un'epoca in cui lo spazio diventava sempre più sinonimo di potere. Dopo la sconfitta del 1871 e le perdite territoriali dell'Alsazia e della Lorena, l'espansione oltremare fu presentata dai sostenitori della causa coloniale come una necessità, affinché la Francia riuscisse a mantenere il proprio ruolo di grande potenza. Questo argomento si intersecava con motivazioni di altra natura - dall'interesse economico alla ""missione civilizzatrice"""" più volte evocata all'epoca - con cui l'impero veniva presentato ai francesi allo scopo sia di dimostrarne l'importanza che di celebrarne i vantaggi. Un'esigenza sentita fortemente dai suoi promotori, non solo per garantire la continuità dell'espansione, ma anche per convincere e conquistare un'opinione pubblica generalmente indifferente alla causa. Questo libro si propone di esaminare il discorso coloniale francese elaborato nel periodo della Terza repubblica, analizzando gli attori di questo sforzo di promozione (in particolar modo il cosiddetto parti colonial), i temi evocati e i canali utilizzati: da materiali promozionali, alla preparazione di incontri e conferenze, fino all'organizzazione dell'Esposizione Coloniale Internazionale del 1931 con cui si volle """"portare l'impero a Parigi"""". Un approfondimento è dedicato all'inserimento della realtà imperiale e dell'idea coloniale nei programmi di insegnamento e all'istituzione di corsi di studio volti alla formazione dei futuri amministratori dell'impero."" -
Aree marginali. Sostenibilità e saper fare nelle Alpi
Da sempre in continua tensione tra bene e male, tra sacralizzazione e demonizzazione, delle Alpi esiste una pluralità di immagini e di rappresentazioni elaborate nel corso dei secoli e via via costruite su fantasiosi racconti di paura, paesaggi idilliaci e incontaminati in cui ritrovare tradizioni genuine, territori marginali e isolati. Le aree marginali di cui si dà conto sono quelle del versante italiano che dagli anni '60 del secolo scorso, in seguito al rapido sviluppo delle industrie, hanno conosciuto un significativo spopolamento, sono state abbandonate e totalmente private della possibilità di una ripresa economica e sociale. Sono così scomparse non solo figure professionali che possedevano competenze specifiche per l'economia agrosilvopastorale, ma anche un processo di inculturazione che riguardava conoscenze e saperi di natura orale che avevano caratterizzato fino ad allora la società alpina. Negli ultimi anni scienze sociali e discipline affini stanno registrando un'inversione di tendenza: in determinati contesti il rapporto tra abitanti e territorio alpino ha innescato processi virtuosi di sviluppo locale che si pongono come pratiche interessanti per l'impostazione di politiche territoriali per la montagna, effettivamente orientate ai reali bisogni degli abitanti. Si tratta di una ripresa di interesse per la montagna in gran parte caratterizzata da nuovi modi creativi di porsi nei suoi confronti per quanto riguarda l'abitare, il fare impresa, l'utilizzo delle risorse locali e la fruizione ambientale. Il volume intende documentare, analizzare e riflettere sul fenomeno del ""ritorno alla terra"""" nella sua doppia accezione di ri-abitare gli spazi alpini e di dedicarsi a lavori abbandonati, come la coltivazione di determinate specie vegetali o l'allevamento. Questo ritorno oggi assume, in molti casi, un valore ideale: sulla scorta della delusione provata nei confronti della città (vista come l'epicentro della crisi finanziaria), si leva da più parti la speranza - o l'illusione - che la montagna possa costituire un """"nuovo"""" orizzonte per il futuro."" -
Smartness e healthness per la transizione verso la resilienza. Orizzonti di ricerca interdisciplinare sulla città e il territorio
In questi ultimi anni sono state attivate diverse ricerche sulle ricadute teorico-applicative dei paradigmi della smartness e della healthiness negli interventi mirati al miglioramento delle capacità di resilienza delle città e del territorio. Si tratta di ambiti di indagine collocabili in specifici settori scientifici e differenti livelli d'intervento rispetto ai quali è possibile però rintracciare alcuni segnali di convergenza tra varie discipline. Questo volume intende ricostruire un primo quadro delle relazioni interdisciplinari che si stanno instaurando tra nuove posizioni teoriche, sperimentazioni metodologiche ed esperienze di ricerca applicata, e in cui i paradigmi della smartness e della healthiness sono interpretati come principali vettori d'innovazione per avviarsi sulla strada della transizione verso l'habitat resiliente. Dai saggi degli autori che hanno preso parte a questo progetto emergono importanti orizzonti di ricerca che dovranno essere sviluppati nel prossimo futuro. Tra essi: il recupero e la reinterpretazione innovativa delle relazioni ambientali cicliche e di processo tra città e territorio, la revisione di approcci e strumenti di analisi per la conoscenza e la gestione integrata delle risorse, la centralità degli obiettivi di inclusione e partecipazione nelle politiche di sviluppo urbano e territoriale, la necessità di affiancare alle innovazioni tecniche materiali anche un'innovazione tecnologica immateriale e informazionale, l'urgenza di sperimentare e avviare nuove forme di governo e monitoraggio della qualità abitativa nelle trasformazioni dell'habitat antropizzato. Ne emerge uno scenario di ricerca particolarmente stimolante per il futuro della progettazione interdisciplinare e in cui ricercare approcci, strumenti e logiche di intervento per ristabilire armonie infrante tra umanità e natura, in una visione dell'habitat antropico che torna a esprimere capacità reattive ai cambiamenti, a coltivare l'intelligenza collettiva dei suoi abitanti e a caratterizzare lo spazio come sistema capace di migliorare le condizioni di salute fisica e psichica delle persone. -
Spazi moderni nella città contemporanea. Trasformazioni di quartieri di edilizia pubblica
Il tema dell'abitare nella città contemporanea è spesso associato al tema delle trasformazioni e delle rigenerazioni di quartieri di edilizia residenziale pubblica in crisi, realizzati in Italia nel secondo dopoguerra. Questi quartieri, ascritti a patrimonio del Moderno, costituiscono tuttora uno straordinario campo di osservazione per comprendere le trasformazioni dell'abitare in atto nella città contemporanea, in un periodo di profonda crisi e di cambiamento sociale. Il volume prende in considerazione tre quartieri INA-Casa, interrogandosi circa le trasformazioni che li hanno segnati nel corso del tempo. Questi quartieri, nati da un progetto politico e sociale entro una visione unitaria, manifestano la ricerca di una nuova riconoscibilità spaziale e sociale, che meglio li adatti ai nuovi usi e alle nuove popolazioni ivi insediate. Dall'analisi dei casi emergono traiettorie differenti di evoluzione dei quartieri stessi. Come la “città pubblica” sopravvive a queste traiettorie di trasformazione? E cosa resta di essa nella realtà contemporanea? -
L' Abruzzo e il turismo. Dinamiche e sviluppo in età contemporanea
La maestosità dei monti che dolcemente digradano verso il mare, l'alternarsi di lunghi tratti di spiaggia finissima dorata o ciottolosa con rive rocciose e frastagliate immerse in pinete verdeggianti, hanno contribuito in modo straordinario a far conoscere e uscire da un lungo letargo interi territori della regione abruzzese. Attraverso la valorizzazione delle aree costiere e montane, così come delle località termali e di culto, l'Abruzzo partecipa a pieno titolo all'offerta del turismo nazionale. Imprenditori, amministrazioni locali ed enti preposti alla promozione del settore nel corso degli anni effettuano ingenti investimenti diretti a sviluppare il comparto turistico, consentendo alla regione di affrontare una progressiva trasformazione: ambienti legati a una economia agropastorale ne acquisiscono una diversa orientata verso l'industria del forestiero. Il volume traccia un quadro dell'evoluzione storico-economica del turismo in Abruzzo, ripercorrendo i passaggi fondamentali dello sviluppo del settore attraverso una chiave di lettura che consente di cogliere contemporaneamente sia le peculiarità dell'offerta che quelle della domanda turistica, in un arco temporale che va dall'unità d'Italia fino all'inizio del terzo millennio. -
Sociologia del cibo e dell'alimentazione. Un'introduzione. Nuova ediz.
La nuova edizione qui presentata tiene conto di alcuni indispensabili aggiornamenti che hanno investito l'ambito della sociologia dell'alimentazione negli ultimi anni. I principali cambiamenti riguardano l'introduzione di sei nuovi paragrafi, dovuti ad un allargamento delle rappresentazioni sociali legate al mondo del cibo, che affrontano temi attuali quali il rapporto alimentazione/mass media; Expo 2015 e le nuove diete vegetariane. L'impianto generale del testo, invece, è rimasto: si considera l'alimentazione come qualcosa di più inglobante rispetto alle visioni classiche, caratterizzata al suo interno da un insieme di rappresentazioni sociali che rendono il cibo un vero e proprio “fatto sociale” estremamente ricco e corrispondente ad una forma plastica di rappresentazione collettiva. È su queste premesse che all'interno del volume, dopo aver presentato le maggiori teorie che si sono occupate del binomio alimentazione/società, si costruisce un suggestivo itinerario che esplora il mondo della tavola nei suoi aspetti sociali e culturali, mettendone in risalto da un lato le sue complesse relazioni con le emozioni individuali e simboliche e dall'altro le caratteristiche di bene di consumo e di elemento economico e identitario. È sullo studio organico e sistemico delle rappresentazioni sociali legate al cibo che nasce e si fonda l'area disciplinare della sociologia dell'alimentazione. -
Primo rapporto dell'Osservatorio sui consumi delle famiglie. Una nuova normalità
Questo volume inaugura la serie dei rapporti di ricerca dell'Osservatorio sui consumi delle famiglie, un centro dedicato agli studi sui consumi e sulla cultura materiale attivo all'interno del Dipartimento di Scienze Umane dell'Università degli Studi di Verona. Da tempo l'Osservatorio diffonde, sia attraverso newsletter sia attraverso volumi ed articoli scientifici ad hoc, i risultati delle proprie ricerche, di carattere quantitativo e qualitativo. Con questo testo comincia la pubblicazione di report espressamente legati alle indagini nazionali effettuate dall'Osservatorio. Lo scopo è quello di offrire una panoramica dei consumi e delle strategie familiari di acquisto ed uso di tipo generale. Simbolicamente, questo primo report vede la luce proprio in una sorta di ""anno zero"""" della percezione del consumatore e dei suoi comportamenti. Se sinora il confronto con il periodo antecedente la """"Grande recessione"""" aveva sempre dominato la visione del mondo del consumatore, evidenziando una percezione costantemente negativa della situazione attuale a fronte di quella passata, ora questo confronto sta scomparendo: il consumatore si è adattato alla nuova realtà ormai quasi, per lui, una nuova normalità, da vivere in sé e senza raffronti con un passato che è divenuto remoto. Questo stato di cose, come rilevato da diversi indicatori di atteggiamento e di comportamento, sta portando ad una ripresa e ad un'evoluzione, comportamentale ed economica, delle strategie di acquisto e della percezione della situazione sia propria che generale, da parte del consumatore, anche se tale positività non si è ancora del tutto consolidata e proiettata sul futuro in modo sufficiente a far veramente ripartire gli acquisti delle famiglie. Tra i vari argomenti affrontati nel volume ve ne è uno di particolare interesse, si tratta della applicazione della social network analysis allo studio dei consumi e, in modo particolare, a quello dei personal network di sostegno e consumo, capaci di entrare in relazione con il gusto del consumatore e con le sue strategie di azione."" -
Dare vita alla scuola. Desideri, parole e azioni
Cosa spinge ancora oggi a voler fare gli insegnanti? Come è cambiato questo ruolo? Partendo da queste domande ci si è interrogati sul desiderio e sulla motivazione di insegnare e soprattutto su quale formazione possa rispondere al meglio a ciò che questo lavoro richiede. Questo libro nasce da un'esperienza didattica all'interno del Tirocinio Formativo Attivo (TFA) dell'Università degli Studi di Verona, in cui gli aspiranti docenti si sono raccontati e hanno fatto emergere il loro sapere, i loro vissuti professionali e il loro desiderio riguardo al mestiere dell'insegnare. Attraverso le narrazioni dei corsisti, il testo ci porta dentro la scuola nel processo d'insegnamento-apprendimento, ci conduce nelle aule dove ogni giorno si intrecciano le storie di chi le abita e dove agisce una didattica fatta di azioni concrete e quotidianità. Passando dalla teoria alla pratica e dalla pratica alla teoria, si compie un viaggio di ricerca e di scoperta dentro le parole, i gesti, i pensieri e le emozioni di coloro che ""fanno e vivono"""" la scuola. Il libro si rivolge sia agli insegnanti, che potranno ritrovare spunti utili per il proprio lavoro e per la propria formazione, sia a coloro che si occupano di pedagogia e didattica, i quali avranno modo di approfondire nuove tematiche e metodologie."" -
Il Giubileo della misericordia in Lombardia
Questo volume presenta i principali risultati di una originale ricerca sociologica sul Giubileo straordinario della Misericordia, l'Anno Santo annunciato da papa Francesco nella primavera del 2015. Il Giubileo si è significativamente distinto da quelli che l'hanno preceduto fin dai tempi del Medioevo in virtù di due aspetti rilevanti: la dislocazione geografica come dimensione non solo fisica ma anche simbolica, con l'attenzione alle periferie anche esistenziali della contemporaneità e, in secondo luogo, per la sua natura spiccatamente sociale, essendo dedicato al tema della misericordia. Per studiare questo evento era quindi necessario un approccio innovativo, maggiormente attento a come la Chiesa ma anche i fedeli hanno vissuto il Giubileo: da una parte, una Chiesa locale che in tutti i suoi angoli più remoti, anche nella profonda provincia lombarda, è stata costretta ad assumere su di sé l'onere organizzativo e ideativo dell'evento; dall'altro, la necessità di esprimere in maniera molto concreta la vocazione solidale del Giubileo. La ricerca, condotta da studiosi dell'Università di Bologna e della Cattolica di Milano, ha utilizzato diversi strumenti della ricerca quali-quantitativa per esplorare in maniera profonda l'esperienza del Giubileo da parte dei suoi protagonisti. -
A scuola di competenze interculturali. Metodi e pratiche pedagogiche per l'inclusione scolastica
Scopo precipuo del sistema educativo e formativo è, specialmente oggigiorno, in una realtà sempre più complessa ed eterogenea, promuovere lo sviluppo di competenze interculturali, il cui possesso è da ritenersi irrinunciabile per l'esercizio consapevole di una cittadinanza mondiale e per una piena inclusione. Affinché tali obiettivi siano raggiunti, è necessario porre particolare attenzione al miglioramento del clima scolastico in termini di qualità delle relazioni ma altresì rispetto a elementi di carattere più propriamente organizzativo e gestionale della classe. Il presente volume vuole essere una riflessione critica sul costrutto di competenza interculturale e, soprattutto, su alcuni nodi critici ad esso legati, che richiedono di essere affrontati facendo ricorso a strumenti, strategie didattiche e proposte operative con relativi adeguamento contestuale, concertazione e confronto di idee tra molteplici attori, in primis i docenti. Il testo è rivolto agli studiosi di problematiche pedagogico-didattiche, ma anche a studenti, insegnanti ed educatori, con l'intento di offrire stimoli per incrementare la qualità della scuola. -
In hoc tempore. Un approccio politico al «De regimine christiano» di Giacomo da Viterbo
Giacomo da Viterbo (1255-1307/1308) si occupò, nel ""De Regimine christiano"""", del potere temporale esercitato all'epoca dagli esponenti della gerarchia sacra: fino a che punto quello che doveva essere un ministero era da ritenere compatibile con le altre forme di governo politico? Il pensatore tardo-medievale affronta in modo originale la questione non soltanto dal punto di vista giuridico-canonico, ma tratteggia le linee di un regimen christianum. Giacomo dà al potere temporale una base naturale che l'intervento della Chiesa non crea ma perfeziona. La novità del suo pensiero consiste nell'indirizzare in senso ecclesiologico la tradizione teologico-giuridica, riformulandone la dottrina. Una riflessione """"situata"""", quella di Giacomo. È in hoc tempore che nascono valide ragioni per le quali bisogna occuparsi della gloria del regno della Chiesa e del senso di quel potere che Cristo-re ha comunicato al proprio Vicario terrestre. Questo volume formula, in ottica simbolico-politica, una possibile interpretazione del rilevante scritto medievale. Tramite l'utilizzazione di una ragione liminale e lo studio di particolari metafore, messe in evidenza dalla scuola italiana di simbolica politica, il lettore potrà utilmente approfondire le metafore politiche ricorrenti e la teorizzazione di fondo."" -
Paesaggio e trasformazione. Metodi e strumenti per la valutazione di nuovi modelli organizzativi del territorio
Il paesaggio può essere considerato oggi non più un semplice oggetto della conoscenza scientifica o della percezione estetica ma una chiave interpretativa della realtà, una categoria attraverso cui è possibile riconoscere e rappresentare gli elementi materiali e immateriali impressi dalle azioni naturali e antropiche sul territorio. Tale interpretazione, che trova le sue origini negli studi delle discipline geografiche del XIX secolo, rende possibile una serie significativa di considerazioni. Da un lato, la compresenza di processi di trasformazione molto diversi, cui i paesaggi contemporanei sono sottoposti, ha generato una crisi dei modelli di sviluppo fino ad ora conosciuti ed evidenzia una situazione sensibilmente compromessa, soprattutto del contesto italiano; dall'altro, i tradizionali strumenti di pianificazione non appaiono più adeguati alla comprensione e alla gestione della complessità di tali processi. Il libro si inquadra in questo scenario, alla ricerca di un metodo di indagine che possa divenire un valido supporto alle politiche di monitoraggio e gestione delle dinamiche evolutive del paesaggio. Attraverso la presentazione di metodologie analitiche e valutative elaborate in seguito alla sottoscrizione della Convenzione Europea del Paesaggio e l'illustrazione di una selezione di buone pratiche attivate nel nostro Paese, il lavoro esplora dunque le potenzialità di un diverso ruolo del paesaggio quale possibile strumento trasformativo e motore delle politiche territoriali, a partire dall'individuazione di fattori e parametri per l'implementazione di nuovi modelli organizzativi del territorio. -
Mariano Rumor. Discorsi sull'Europa
In veste di parlamentare europeo, presidente del Consiglio, ministro degli Esteri, Mariano Rumor visse passaggi cruciali del processo di integrazione politica ed economica dell'Europa, nei quali non mancò mai di manifestare il carattere che lo contraddistinse, e che egli sempre tenne a sottolineare, di «europeista convinto». Se tracce della riflessione rumoriana su questo tema possono essere individuate in molti dei documenti oggi custoditi presso l'Archivio storico del Senato, essa assume una fisionomia chiara particolarmente in quelli raccolti nel presente volume: venti discorsi, per la maggior parte inediti, pronunciati da Rumor, tra il 1966 e il 1973, come presidente dell'Unione Europea dei Democratici cristiani. La loro riproposizione ai lettori, unita ad un'introduzione di inquadramento tematico, offre spunti attuali e fecondi di discussione, soprattutto in un momento in cui l'Unione europea si trova ad affrontare nuove sfide, e si configura come «piattaforma» per ulteriori indagini e approfondimenti storiografici, stimolo e premessa al prosieguo di eventuali ricerche inerenti il profilo politico e culturale dello statista vicentino. -
Se come quando. Percorsi biografici nella maternità contemporanea
Negli ultimi decenni, le donne hanno visto crescere i propri gradi di libertà, autonomia e indipendenza e, conseguentemente, hanno svincolato le loro biografie di vita da traiettorie che le vedevano legate a percorsi tradizionali, caratterizzati da un forte impegno entro le mura domestiche e nei compiti di cura, attivando percorsi nuovi e a volte inattesi. L'agire procreativo emerge come uno degli aspetti centrali di questo cambiamento. Si è passati da una maternità vissuta come destino ineluttabile e naturale, ad una maternità scelta, che impone alle donne una riflessione sul se, come e quando fare un figlio. Se, perché ci si aspetta che le donne accedano alla maternità solo attraverso il desiderio e qualora siano in grado di farsene carico dal punto di vista emotivo ed economico, senza pesare sulla società. Come, perché la maternità biologica rappresenta una delle opportunità per avere un figlio; il cronico ritardo nell'accesso alla scelta procreativa, insieme all'aumento dei tassi di sterilità e infertilità, porta con sé la necessità di percorrere altre strade per diventare genitori. Quando, perché le donne sono chiamate a individuare il momento in cui sia maggiore la loro possibilità di prendersi cura dei nuovi nati senza che questo incida negativamente sugli aspetti di vita personale, di coppia e professionale. Il presente volume si occupa delle scelte procreative delle donne, a partire da un inquadramento del fenomeno sul piano teorico vengono presentati i risultati di uno studio empirico di tipo qualitativo. Madri biologiche, adottive o che hanno fatto ricorso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita e donne senza figli, raccontano come hanno costruito la trama della loro vita, permettendo al lettore di comprendere i diversi fattori che determinano le scelte di maternità.