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Per esser pronti. Ripensare la gestione dell'emergenza in città
Cosa significa governare un'emergenza? Come si prepara una città alla catastrofe? Chi dev'esser pronto a intervenire? A più di cinquant'anni dal Vajont, in Italia la gestione della sicurezza locale continua a essere descritta come una questione tecnica, quasi ingegneristica. I piani d'emergenza, strumento chiave per la gestione dei disastri, spesso risultano strumenti burocratici, poco operativi e leggibili solo da addetti ai lavori molto formati. Per esser pronti ripercorre il rapporto tra la città, intesa innanzitutto come spazio di relazione e di complessità, e l'insorgere della catastrofe. Attraverso un procedere ermeneutico il volume si apre sulle definizioni e gli approcci al rischio, dialoga con mondi disciplinari diversi e propone un modello valutativo per descrivere l'efficacia del piano d'emergenza. Il nucleo del volume mette in costellazione i problemi emersi con le questioni del potere e della rappresentazione, nel piano e nel governo degli eventi catastrofici, nel tentativo di riportare l'emergenza da una dimensione tecnica ad una politica. Il lavoro si chiude riportandoci alla città, non più come sistema amministrativo, ma interrogandosi sul ruolo della comunità nella gestione dell'evento, riconsegnando alla cittadinanza responsabilità e competenza di fronte al rischio. -
Architetture militari in terre lontane. Costruzione, progetto e recupero
Il lavoro di ricerca, sintetizzato in questo volume, è iniziato circa 10 anni orsono ed è stato sviluppato attraverso studi analitici mirati alla conoscenza delle fortificazioni edificate in ambiti territoriali profondamente diversi dal nostro e dei loro aspetti costruttivi, per concludersi con il recupero di Forte Apollonia in Ghana, dove - nonostante la semplicità dell'edificio - sono stati toccati moltissimi aspetti, da quelli culturali e sociali, a quelli del progetto funzionali e tecnologici, portando alla luce una molteplicità di valori e di 'patrimoni culturali'. La prima parte ha consentito di focalizzare l'orizzonte tecnologico delle architetture militari e dei loro aspetti costruttivi, allargandolo dall'Africa all'Asia e alle Americhe, nei territori cioè in cui si diffuse il forte quadrilatero bastionato e nei quali le tecniche costruttive europee vennero adattate alle differenti condizioni geografiche. La seconda parte invece raccoglie l'esperienza del recupero di Forte Apollonia e della sua trasformazione in eco-museo, la prima struttura di questo tipo in Ghana. L'elaborazione del progetto di recupero del forte, sia negli aspetti funzionali che in quelli costruttivi è stato portato avanti dall'Università di Pisa e da COSPE, per promuovere la conservazione del patrimonio tangibile legato alla Diaspora Africana, fornendo allo stesso tempo un esempio metodologico per la conservazione del patrimonio costruito e uno strumento operativo per la crescita economica e sociale della regione di Beyin. L'ulteriore approfondimento svolto presso l'Università di Padova è stata l'occasione per focalizzare gli aspetti costruttivi del forte e le linee guida di intervento del progetto di recupero del costruito. Allo stesso tempo le informazioni ottenute dal cantiere stesso del forte hanno consentito di rimodulare le linee guida ipotizzate, intese come uno strumento operativo per corrette prassi progettuali. -
Gli isolanti termici (1920-1940). Tecniche e materiali nella costruzione italiana
Il libro analizza lo sviluppo e l'evoluzione dei materiali coibenti, con particolar riferimento a quelli impiegati in Italia negli anni '20 e '30, in termini di prodotti, di tecniche costruttive e di posa in opera. La ricerca è stata condotta soprattutto a partire dalla manualistica e dalla pubblicistica tecnica dell'epoca. Questo ha consentito la lettura dell'orizzonte tecnologico della costruzione italiana degli anni tra le due guerre, entro il quale sono stati individuate le tappe principali dello sviluppo dei materiali coibenti e alcuni casi studio particolarmente significativi per il loro impiego. L'approccio 'funzionale' al progetto e l'introduzione di processi industriali hanno determinato profondi cambiamenti nel settore delle costruzioni, caratterizzato dalla scissione della tradizionale continuità muraria in due elementi costruttivamente e funzionalmente separati: il telaio con funzione portante e l'involucro con funzione protettiva dell'ambiente interno. L'attenzione posta a questo secondo aspetto, strettamente legata alle ricerche sull'igiene e sul comfort dell'abitazione condotte a partire dagli anni '20, ha contribuito all'introduzione e alla diffusione dei materiali coibenti termici. In Italia dopo un primo impiego del sughero, la produzione industriale si orientò verso i materiali minerali cellulari, in particolare quelli a base di pietra pomice, e verso i pannelli isolanti a base di fibre vegetali e cemento. L'introduzione anche in ambito italiano di questi prodotti industriali e di nuove tecniche costruttive per la loro posa, che convivono spesso con materiali e soluzioni più tradizionali, testimonia il passaggio da una costruzione muraria ad una parete stratificata che riprende la scomposizione funzionale - concettuale e costruttiva - dell'edificio, che si afferma nel corso degli anni tra le due guerre nella cultura architettonica occidentale e che costituisce uno dei traguardi più significativi all'interno della costruzione moderna. -
Sociologia dello spazio, dell'ambiente e del territorio. Nuova ediz.
Spazio e ambiente sono oggetti d'interesse relativamente recenti per la disciplina sociologica, a dispetto della possibilità di vantare qualche quarto di nobiltà intellettuale e di annoverare illustri precursori (da Montesquieu e Vito Volterra a Georg Simmel). Non è casuale che l'interesse sociologico nei confronti delle problematiche spaziali e di quelle ambientali si sia sviluppato soprattutto negli ultimi decenni, quando una crescente attenzione alla concretezza corporea della socialità e della cultura si è andata accompagnando all'emergente sensibilità nei confronti dell'interdipendenza tra sistemi sociali ed ecosistemi. Spazio e ambiente, a loro volta, s'incontrano e si intrecciano con un altro ambito di ormai più radicato interesse sociologico, cioè il territorio (rete di luoghi e relazioni quotidiane, fortemente coinvolto, d'altro canto, dal degrado ambientale, nonché travolto dal mutato senso dello spazio che si accompagna ai processi di globalizzazione). A dieci anni dalla prima edizione di ""Sociologia dello spazio, dell'ambiente e del territorio"""", vede la luce questa nuova versione ampiamente rivisitata, aggiornata e integrata da tematiche emergenti."" -
I nodi della finanza pubblica: teoria e politica. Scritti in onore di Antonio Pedone
Il volume raccoglie i contributi presentati nella giornata di studio in onore di Antonio Pedone. Il convegno si è svolto il 10 giugno 2016 a Sapienza Università di Roma, con il patrocinio dell'Accademia Nazionale dei Lincei e con il contributo di Assonime. Negli scritti di Antonio Pedone - in un arco di tempo di quasi sessant'anni - si ritrovano i principali ""nodi della finanza pubblica"""" italiana, la cui analisi teorica si associa a una profonda conoscenza dei meccanismi istituzionali, e delle necessità concrete di politica economica. Il convegno ha dedicato particolare attenzione ai """"nodi"""" della politica di bilancio e del sistema tributario. Un primo gruppo di relazioni, quindi, rivolge particolare attenzione al ruolo della politica fiscale come strumento di stabilizzazione del ciclo economico, e alla formazione del debito pubblico, nel contesto delle particolari condizioni economiche che hanno caratterizzato gli anni '80 del Novecento. Un secondo gruppo di relazioni tratta gli aspetti più dibattuti nella politica tributaria, a partire dalle riforme degli anni '70 fino a quelle più recenti - la composizione del prelievo fiscale, la progressività dell'imposta personale sul reddito, la politica tributaria per le imprese e la questione fiscale del Mezzogiorno - richiamando costantemente la dicotomia tra """"evasori e tartassati"""" che tuttora caratterizza il nostro sistema tributario."" -
Incontrare persone LGB. Strumenti concettuali e interventi in ambito clinico, educativo e legale
Le persone lgb, ovvero lesbiche, gay e bisessuali, nonostante siano ancora oggetto di forti discriminazioni e ostilità sociale, fanno sempre più spesso la scelta di essere visibili. Questa aumentata visibilità, inevitabilmente, si manifesta anche nel contatto con i servizi, siano essi pubblici o privati, e con gli operatori e le operatrici. Ogni medico, psicologa, insegnante, consulente, avvocata, assistente sociale o infermiere (l'alternanza nella declinazione di genere è voluta e riproposta all'interno del testo) ha enormi probabilità di incontrare, nel corso della propria attività professionale, persone e famiglie lgb con le loro domande, richieste, necessità. Quali temi portano in consulenza le persone e le famiglie lgb? Quali sono le specificità, le aree di intervento e gli strumenti di lavoro? E ancora: quale linguaggio può essere irrispettoso - e quindi controproducente - e come fare per modificarlo? Quali cambiamenti ha apportato la legge sulle unioni civili? Come si può affrontare il tema dell'orientamento sessuale a scuola? Attraverso un ricco approccio multidisciplinare (psicologico, educativo e legale), questo testo - guida teorica e insieme pratica - risponde a queste e altre domande. Dall'adolescenza, alla coppia, alla genitorialità, le storie, le tematiche e le vulnerabilità specifiche portate in consulenza dalle persone lgb. Storie e bisogni attraverso i quali gli operatori e le operatrici hanno una preziosa occasione, umana e professionale: quella di assistere la propria utenza, a prescindere dall'orientamento sessuale, con rispetto e con la giusta competenza e scoprire, nel contempo, la grande opportunità dell'incontro con l'altra, con l'altro. -
Il fascino della fragilità. Frammenti di esperienze contemporanee tra psicologia, filosofia e sociologia
"Una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta"""". Sono le parole attribuite a Socrate dall'allievo Platone. Questo libro nasce da un originale progetto scientifico-didattico, che ha lo scopo di trasformare alcuni studenti universitari in """"ricercatori"""". Quattordici allievi del Corso di laurea magistrale in Psicologia Clinica dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo si interrogano su alcuni temi attuali e su altri del passato, ma non per questo inattuali, nel tentativo di comprendere le dinamiche profonde del sentire e dell'agire umano, in prospettiva interdisciplinare. Lo sforzo di ermeneutica dell'essere umano, che accompagna il pensiero occidentale fin dalle sue origini, si articola secondo molteplici punti di vista e si declina su varie discipline. In questo caso, i giovani psicologi cercano di oltrepassare i limiti della propria disciplina e di testare le loro conoscenze e il loro approccio negli ambiti della filosofia e della sociologia, con alcuni esperimenti di """"psicosociologia"""" e di """"psicologia filosofica"""". I temi analizzati nel volume sono: internet e le nuove dipendenze collegate alla rivoluzione informatica; la crescente """"medicalizzazione"""" della società; i """"giochi di ruolo"""" con l'identificazione dei giocatori nei propri personaggi; il """"corpo"""" e la costruzione delle differenze di genere; il carcere come istituzione """"totale"""" che può essere riformata; il fenomeno tutto moderno del terrorismo; la ricerca dell'oggetto sé; la psicoanalisi lacaniana e la filosofia platonica; Machiavelli e la """"manipolazione"""" nel vissuto dei pazienti borderline; le filosofie di Bacone e di Hobbes, anche in collegamento alla psicoanalisi." -
Conoscenza e competenza. Una riflessione critica su formazione medica, scuola e società
L'autore, in questo volume, riprende, in una prospettiva volutamente diversa, temi già affrontati nelle sue precedenti pubblicazioni. Esamina quanto è avvenuto e quanto non è avvenuto in seguito ai cambiamenti proposti negli anni Ottanta dalle facoltà mediche per la ormai ben nota Tabella XVIII, base per la formazione dei medici italiani sin dal 1938. Si sofferma sulle prove di valutazione in uso in Italia, le cosiddette prove INVALSI per la scuola, introdotte nel 2007 e le prove TECO per l'università, tuttora in fase sperimentale, logica conseguenza delle innovazioni insite nella nuova tabella. Ragiona sulle strette ed importanti correlazioni esistenti in medicina tra ricerca, assistenza e formazione e sulla situazione attuale della ricerca e dell'assistenza in Italia. Analizza gli importanti cambiamenti realizzati, sulle competenze della vita in contemporanea con il ciclone informatico, nelle nazioni che oggi dispongono dei migliori sistemi formativi e riflette su tre diverse problematiche strettamente collegate con la formazione in medicina: le nuove disuguaglianze, le caratteristiche specifiche delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e loro ruolo di raccordo tra conoscenza ed apprendimento e il rischio della scomparsa di professioni e posti di lavoro. Fare scuola oggi, in questo nuovo contesto, significa aprirsi a nuovi modi di pensare e di operare, coinvolgendo creatività, pensiero critico, capacità di risolvere i problemi e prendere decisioni; significa formare gli studenti per attività lavorative, che incentivano la comunicazione relazionale e il lavoro di gruppo. La strada da percorrere per il rinnovamento della scuola e dell'università italiane è tuttora in salita, come dimostrato dalla sporadicità delle iniziative avviate in tal senso e dal sensazionalismo che le accompagna. Segnali di cambiamento non mancano ma vanno incentivati e valorizzati. -
Congiunture e dinamiche di una regione periferica. L'Abruzzo in età moderna e contemporanea
Territorio di confine, caratterizzato da una viabilità carente e da una portualità poco sviluppata, l'Abruzzo di età moderna versava in un profondo stato di arretratezza: l'assenza di capitali e di iniziative imprenditoriali e le difficoltà di comunicazione di un'area in gran parte montuosa condizionavano la produzione agricola e manifatturiera. Il mercato regionale assumeva così le caratteristiche di una realtà frammentata con scambi rarefatti e disomogeneità dei prezzi, in cui la produzione era destinata in gran parte all'autoconsumo. A partire dall'Unità il miglioramento delle vie di comunicazione, la costruzione della linea ferroviaria adriatica e il conseguente collegamento commerciale con Roma, hanno favorito l'integrazione dell'Abruzzo nel mercato nazionale. L'economia regionale ha mostrato tuttavia uno sviluppo disomogeneo, con la progressiva concentrazione delle attività produttive e della ricchezza nelle aree costiere e lungo le principali vie di comunicazione. Solo sul finire dell'Ottocento, con l'arrivo dei capitali stranieri, si sono sviluppate le prime importanti iniziative industriali e si è dato avvio a quel processo di industrializzazione che si sarebbe poi alimentato con i capitali dei grandi gruppi imprenditoriali e con le capacità della borghesia industriale e commerciale della regione. I saggi contenuti in questo volume si concentrano sull'analisi di questioni legate alla storia dell'Abruzzo tra il XVI e il XIX secolo. Attraverso indagini condotte su fonti d'archivio e bibliografiche sono state studiate tematiche di carattere storico, sociale ed economico che hanno messo in risalto le peculiarità e le dinamiche dello sviluppo dell'economia regionale, nel più ampio contesto del Mezzogiorno in età moderna e contemporanea. -
Kaizen immobiliare. Per non rimanere immobili in un mercato che cambia
Il sistema del real estate in Italia è un mondo vastissimo. Dopo la crisi del 2008, il comparto ha sofferto, complici il calo generalizzato dei prezzi che ha abbassato le propensioni a vendere e le crescenti difficoltà economiche delle famiglie che hanno diminuito la capacità di spesa o di accesso a un mutuo. Ora il mercato sta ripartendo su nuove basi. Esaurito il bacino del primo acquisto, oggi la principale molla di chi compra è il cambio casa. Il cliente tipo è cambiato: più esigente, cauto nell'investimento e in grado di utilizzare il web in autonomia. Ma internet non può sostituire la professionalità di un agente immobiliare: le opportunità ci sono, a patto di saper innovare il proprio modo di lavorare. Un approccio più vicino alla consulenza, nuovi strumenti di vendita, la collaborazione con i colleghi sono alcune delle strategie da mettere in campo. In una parola: alzare l'asticella della qualità. Mino Belcastro, professionista del settore che ha incontrato Kaizen, la ""tecnologia del cambiamento"""" in grado di innescare un processo di miglioramento continuo, ha coniato il metodo SMART: cinque passi concreti per aiutare agenti e consulenti immobiliari a vendere di più e meglio le proprietà a loro affidate. Al suo fianco Bruno Fabiano, founding partner di Kaizen Institute Italia, che approfondisce le tecniche da adottare giorno dopo giorno in ufficio, per migliorare un passo alla volta, eliminando gli sprechi e sistematizzando le best practice. Dalla capacità di analizzare il mercato al rapporto con il cliente, dalle strategie per rendere appetibile un immobile ai consigli per non perdersi nei labirinti della burocrazia, """"Kaizen immobiliare"""" è un manuale semplice e operativo che si rivolge agli agenti immobiliari e ai clienti venditori di immobili."" -
Su Vasco Rossi
Nel panorama del rock e della musica pop italiana, Vasco Rossi rappresenta un unicum autentico, un rabdomante dei sentimenti, capace di riflettere e intercettare nel tempo gli stati d'animo di milioni di italiani e italiane. I testi raccolti in questi volumi lo fanno capire con un acume e una profondità più uniche che rare.rnUn fenomeno quello del ""Komandante"""" tanto importante che non poteva certo sfuggire a un altro illustre e famoso modenese, quell'Edmondo Berselli che è stato un brillantissimo narratore dell'Emilia e un conoscitore impareggiabile della cultura popolare e della musica leggera. In questo volume si trovano raccolti gli articoli e i testi che, in momenti diversi del suo lavoro, Berselli ha dedicato al """"rocker maledetto"""" (e, al tempo stesso, genuino e spontaneo come pochi) di Zocca. Un """"ribelle filosofo"""" che ha parlato a tutto il Paese, ma con le radici ben piantate in Emilia e in una certa fase della storia italiana. Nonché il """"poeta"""" di un momento preciso dell'esistenza di ciascuno, l'adolescenza e la giovinezza, che insegue il desiderio di una vita spericolata (e, quindi, a volte, finisce necessariamente anche frustrata). E che fa sì che il suo pubblico si identifichi con lui con una forza travolgente e fusionale. Un cantante che ha inventato la comunità prima delle community e dei fandom."" -
Questo mostro amore. I rapporti d'amore violenti in adolescenza
Il manuale si propone come strumento educativo e formativo, sia per i docenti che per gli studenti delle scuole secondarie.rnI ragazzi apprendono le competenze necessarie per formare relazioni positive con gli altri durante gli anni della preadolescenza e dell'adolescenza. Aiutarli a trovare modi sani per costruire amicizie e relazioni, anche intime, è vitale per la loro salute e sicurezza. Come molte altre forme di violenza giovanile, anche quella all'interno delle coppie adolescenti è prevenibile. La prevenzione, inoltre, getta le basi per ridurre la violenza domestica in età adulta. rnLa prima parte descrive ed esplora il significato evolutivo dell'innamoramento adolescenziale, con un approfondimento sulla coppia violenta: quali sono le dinamiche che la caratterizzano e l'impatto che ha sulla vittima e sul carnefice. La seconda parte è una guida pratica per insegnanti: vi sono descritte le modalità di presentazione di un progetto di prevenzione e le attività da poter svolgere in classe con gli studenti. Il testo infine include la graphic novel Se mi Ami, corredata dalle indicazioni per utilizzarla come strumento didattico coinvolgente e originale. -
Tempo, soggetto e società
Il tema di questo lavoro è il tempo. La sua dimensione soggettiva, il suo rapporto con i significati dell'esperienza dell'attore. Sono stati inoltre evidenziati i primi passi che conducono verso la costruzione della dimensione oggettiva del tempo. La scelta di privilegiare il punto di vista fenomenologico (in particolare il pensiero di Alfred Schutz e alcuni suoi sviluppi relativi alle tematiche temporali dovuti a Thomas Luckmann) è stata determinata dalla rilevanza delle sue acquisizioni. La fenomenologia ha fornito un'analisi ricca e articolata dei fenomeni temporali, penetrando nella coscienza la cui struttura è insieme la struttura del tempo. Infatti, come è stato sostenuto, il tempo è la sostanza di cui è fatto il soggetto. Il tempo è strettamente correlato alla coscienza, ai due strati di essa nei quali autori come Husserl e Bergson l'hanno articolata. In uno di questi il tempo scorre come un fiume eracliteo; nell'altro, caratterizzato dalla riflessività, il tempo è spazializzato. È il tempo degli orologi, dell'intersoggettività, dei significati. Accanto alla teoria egologica, che definisce in maniera capillare i nessi tra attribuzione di senso e tempo dell'esperienza, la fenomenologia dell'azione propone un modello di attore che costituisce la base, insieme critica e propositiva, adeguata ad affrontare i problemi fondamentali della metodologia delle scienze sociali. Infine, seguendo la teoria delle province finite di significato di Alfred Schutz, si compie un'analisi preliminare del rapporto tra tempo della scienza e tempo del mondo della vita quotidiana inteso come mondo della realtà fondamentale. Dalla grande rivoluzione scientifica, iniziata ai primi del '900 nella fisica, è emersa una visione del tempo che si allontana in modo radicale da quella del senso comune. Una tale distanza è inedita. E non sembra che questa frattura abbia finito di produrre tutte le sue conseguenze nel mondo della vita quotidiana. -
Una nuova transizione al socialismo. Il ruolo chiave di Cuba e del Centro America
In tutti i Paesi socialisti la pianificazione centralizzata si è scontrata con una contraddizione cruciale: la non corrispondenza tra modo formale e modo reale di appropriazione dei mezzi di produzione, a causa di un insufficiente grado di interdipendenze e integrazioni delle loro strutture produttive. Si era ritenuto che tale non corrispondenza fosse solo di ordine cronologico, cioè che potesse essere superata puntando ad una crescita accelerata dell'economia. Ma, con la fine del fordismo e l'esigenza di un'offerta sempre più differenziata, a fianco della storica tendenza alla concentrazione e alla centralizzazione è emersa una seconda tendenza esattamente opposta, la deconcentrazione e la decentralizzazione. Di conseguenza, si è ritenuto che fosse inevitabile ammettere un'organizzazione in cui il mercato prendesse sempre più rilevanza rispetto al piano, con un evidente rischio: il ritorno al capitalismo. Al contrario, in questo saggio, grazie a un coordinamento strategico e paritario, si sostiene la possibilità di una nuova organizzazione produttiva e, con essa, di una nuova transizione al socialismo. Cuba e il Centro America potrebbero esserne un avamposto. -
L' Adriatico conteso. Commerci, politica e affari tra Italia e Austria-Ungheria (1882-1914)
Negli ultimi decenni dell'Ottocento, la travolgente crescita del commercio internazionale sembrò portare con sé benessere e stabilità, all'interno del clima ottimistico che sempre più spesso viene definito come ""prima globalizzazione"""". Quel vasto movimento era stato reso possibile dalla disponibilità di collegamenti più rapidi, economici ed efficienti rispetto al passato, garantiti dalla interconnessione tra ferrovie sulla terraferma, piroscafi di linea sui mari ed una rete telegrafica ormai estesa a tutti i continenti. L'apparente libertà che contraddistingueva la circolazione di merci, persone ed informazioni veniva però contraddetta da un sempre più esteso controllo esercitato dai diversi Stati sui mezzi che consentivano quelle interconnessioni. La rete dei collegamenti commerciali globali divenne teatro di una crescente competizione tra gli stati più forti, in grado di imporre la superiorità dei propri sistemi marittimi per intercettare quote sempre più ampie degli scambi globali. Nell'arena geograficamente ristretta del mare Adriatico, Italia ed Austria-Ungheria adottarono strategie marittime diverse nella forma, ma convergenti negli obiettivi, al fine di controllare i flussi commerciali in primo luogo, ma anche gli spazi di potere che ne erano l'esito politico. Due nazioni formalmente alleate dal 1882 accumularono così sempre più numerosi motivi di attrito, fino a schierarsi su fronti opposti durante la prima guerra mondiale."" -
Le trasformazioni del lavoro e della formazione continua. Dalla seconda alla quarta rivoluzione industriale
«Essendo il lavoro giunto al limite estremo di semplificazione, la macchina prende il posto dell'uomo, e l'uomo riprende un altro lavoro più complesso, che in seguito si sforza di dividere, di semplificare, per farlo ancora divenire lavoro a macchina e così via. Di modo che la macchina invada sempre più il dominio del manovale e che, spingendo il sistema fin quasi ai limiti estremi, la funzione del lavoratore diventerebbe sempre più intellettuale» (Claude-Anthime Corbon, De l'enseignement professionnel, 1859). È dalla metà dell'Ottocento che l'innovazione tecnologica ha iniziato ad incidere profondamente sull'organizzazione del lavoro e della produzione. Il volume - frutto di una ricerca sostenuta da FondItalia - ripercorre le trasformazioni che si sono susseguite dalla seconda rivoluzione industriale all'alba di quella che è stata definita ""industria 4.0"""", con il fine di trarne dei suggerimenti per potenziare la formazione professionale continua dei lavoratori."" -
Il ritorno del giglio. L'esilio dei Borbone tra diplomazia e guerra civile 1861-1870
Attraverso l'intreccio di una vasta documentazione archivistica, il volume ricostruisce le strategie operative messe in atto dal governo borbonico in esilio, una compagine ministeriale presieduta dal re Francesco II, che ha sede a Roma e che si avvale di un'estesa rete diplomatica ancora fedele alla dinastia e di numerosi contatti con i comitati antiunitari creati all'indomani del 1860 sia in Italia (soprattutto nel Mezzogiorno continentale e in Sicilia) sia in Europa (tra i più importanti quelli di Malta, Marsiglia, Parigi, Londra, Vienna, Barcellona). A lungo trascurate – o comunque sottovalutate – dalla storiografia “risorgimentista”, le trame cospirative dei Borbone dopo l'Unità rappresentano una prospettiva eloquente attraverso cui leggere il difficile processo di State e Nation building italiano e il controverso incontro tra il Nord e il Sud della penisola: al di là degli esiti fallimentari dei tentativi di revanche della dinastia decaduta, gli strumenti di cui essa si avvale riescono a toccare i punti deboli dell'unificazione, facendo leva sulle istanze frustrate che promanano dal Mezzogiorno e contribuendo a creare un “discorso pubblico” di opposizione alla Destra storica, che di lì a qualche anno, sfrondato delle sue connotazione eversive, darà corpo alla spinosa Questione Meridionale. -
Vezio Crisafulli. Politica e Costituzione. Scritti «militanti» (1944-1955)
Pur non essendo stato eletto alla Costituente, Vezio Crisafulli, che aveva partecipato ai lavori preparatori, ne seguì i lavori commentandoli su giornali e riviste non giuridiche, e poi continuò stigmatizzando la mancata attuazione della Costituzione, ormai entrata in vigore, e le conseguenze istituzionali della restaurazione conservatrice che dominò la politica italiana. In quegli anni (1944-1955) Crisafulli fu il ""costituzionalista di riferimento"""" del Partito comunista. Il suo impegno politico, che fu anche diretto, si espresse attraverso numerosi articoli pubblicati sul quotidiano e sui periodici del partito, ma anche in alcuni pareri resi direttamente a Palmiro Togliatti, che sono stati trascritti nell'Appendice documentaria all'interno del volume. Tutti gli originali degli scritti e dei pareri inediti di questo periodo, di grande spessore e talvolta di sorprendente attualità, sono resi disponibili per la prima volta in un Archivio digitale accessibile dalla Bibliografia."" -
Risorgimento cosmopolita. Esuli in Spagna tra rivoluzione e controrivoluzione 1833-1839
Quando si parla di guerra civile spagnola e di brigate internazionali, il pensiero corre al periodo tra il 1936 e il 1939. Ma già un secolo prima, dal 1833 al 1839, rivoluzionari e controrivoluzionari da tutta Europa si erano mobilitati per accorrere nella penisola iberica a sostegno della successione al trono della regina Isabella o del pretendente Carlo. Erano gli anni della prima guerra carlista, un conflitto dinastico che presto si era trasformato in uno scontro ideologico su scala continentale tra liberalismo e legittimismo. Nel solco dei più recenti studi sulla storia del Mediterraneo e attraverso la comparazione di fonti conservate presso diversi archivi europei, il volume racconta la vicenda della guerra de los Siete Años da una prospettiva transnazionale, mettendo in luce i suoi effetti sulla circolazione delle pratiche e dei linguaggi della nuova politica nel Mare Nostrum e sul processo di definizione delle identità europee nella prima metà del XIX secolo. -
Le Corbusier and Costantino Nivola. New York 1946-1965
Album Nivola I e II: i più avvertiti intendenti d'architettura contemporanea conoscevano Costantino Nivola per la denominazione data da Le Corbusier a due dei suoi carnets, gli album Nivola, unici a sfuggire insieme all'album La Roche alla titolazione alfanumerica timbrata nei caratteri da spedizioniere sulla copertina dei blocchi tascabili che lo hanno accompagnato nel suo continuo viaggiare. Il dono ospitale di Nivola è la traccia di una piccola vicenda inedita e cruciale nell'evoluzione della plastica lecorbuseriana e in quella del giovane artista sardo, l'evoluzione che condurrà Le Corbusier alla definizione del Modulor e della sua proiezione architettonica nell'espace indicible di Marsiglia, Chandigarh, Ronchamp e Costantino Nivola alla maturità della collaborazione architettonica con i BBPR per la show-room Olivetti sulla Quinta Strada. Lo studio al Greenwich Village e la casa di East Hampton frequentata da Pollock, Steinberg e Cartier Bresson sulla ""Costa Azzurra newyorkese"""" sono il luogo fisico e intellettuale - per le lezioni di armonia che Le Corbusier impartisce a Titino e le lezioni di sand-casting con cui questi ricambia - in cui il Maestro dell'architettura moderna vive il suo momento più ambizioso: il progetto per il palazzo di vetro dell'ONU e la proposta di un piano dei CIAM per la ricostruzione post-bellica e la pianificazione urbanistica mondiale, nella realizzazione dell'utopia che il governo delle Nazioni Unite sembra rendere possibile. Testimoniata dall'ultima intervista rilasciata da Ruth Guggenheim, moglie di Nivola, da quella di Peter Chermayeff, architetto allievo di Nivola, insieme al carteggio di una vita, la vicenda della famiglia newyorkese e cosmopolita di Le Corbusier è qui ricostruita nel quadro della naturalizzazione americana della diaspora architettonica europea e della stagione nella piena fioritura informale della Scuola di New York.""