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La psicodinamica della relazione nelle procedure di valutazione giuridica. Il ruolo dello psicologo nel procedimento penale
Questo libro è stato pensato per studenti di Psicologia e per psicologi clinici interessati alla valutazione psicodiagnostica in ambito giuridico-peritale, nonché per studenti di Giurisprudenza e avvocati che vogliano acquisire nozioni di base e norme procedurali ai fini della comprensione, e della realizzazione, del complesso iter della valutazione psicologica in ambito penale. Nella prima parte del volume sono delineati i tratti essenziali del procedimento penale, con l'intento di offrire al lettore, giurista o psicologo, le nozioni minime per orientarsi nelle dinamiche processuali, laddove si renda necessaria la nomina di uno psicologo esperto in tale settore, in qualità di ausiliario, consulente tecnico o perito. Nella seconda parte del volume sono delineate invece le competenze tecnico-scientifiche relative alla professionalità psicologico-clinica, fondamentali per poter gestire le dinamiche intrapsichiche e relazionali emergenti nel contesto giuridico e, al contempo, le procedure utili affinché lo psicologo possa giungere ad una valutazione complessa, sulla base dei quesiti posti, tale da permettere la restituzione, al magistrato che ne abbia fatto richiesta, di una visione globale, dinamica e articolata del periziando. -
Il linguaggio delle emozioni. Che cosa sono, cosa cercano di dirci e come imparare a governarle
Che cosa avviene nel nostro cervello quando proviamo un’emozione? Quali circuiti si attivano quando la paura, la rabbia o la tristezza esplodono dentro di noi? Come facciamo a regolarne l’intensità? E ancora, il nostro cervello, una volta sviluppato, ha la possibilità di evolversi permettendoci di cambiare o rimane imprigionato nelle sue strutture? Il linguaggio delle emozioni si rivolge a tutti coloro che si interrogano sul mondo emotivo e presenta le moderne teorie neuroscientifiche sulle emozioni e sulla plasticità del cervello con un linguaggio che ne favorisce un’immediata comprensione. Il testo è arricchito da esercizi pratici che stimolano il confronto con le proprie emozioni e da esempi clinici, frutto di anni di insegnamento e di pratica psicoterapeutica dell’autrice. Il lettore è guidato in un percorso di conoscenza che parte dalla definizione delle emozioni, ne esamina i correlati neurologici, affronta il tema della comprensione degli stati emotivi e giunge alla regolazione emotiva come meta da approfondire. La regolazione delle emozioni è descritta come un percorso di consapevolezza che favorisce la capacità di osservare, pensare, valutare e agire, per raggiungere, talvolta per strade anche tortuose, la propria condizione di benessere e di autenticità. -
La periferia nuova. Disuguaglianza, spazi, città
La periferia oggi suscita inquietudine, viene spesso proposta dai media come violenta e pericolosa, brodo di coltura dei populismi, ma se ne discute per lo più in termini troppo generali, per non dire generici. L'idea che anima il libro è che esista una periferia nuova, ancora in buona parte inesplorata, e non riducibile unicamente a una situazione spaziale. Oggi la periferia non solo cresce, acquisendo dimensioni inedite rispetto al passato, ma assedia il centro, vi sono centralità che divengono socialmente periferiche, infiltrazioni, contaminazioni. Se nel volume precedentemente dedicato al tema, Peripherein: pensare diversamente la periferia, l'evidenza era posta sui limiti delle concezioni consolidate riguardo le periferie, in questo nuovo testo l'autore opera un approfondimento che ha lo scopo di delineare più chiaramente i contorni della nebulosa definita ""periferia nuova"""". A tal fine vengono mobilitati saperi che non sono unicamente quelli della sociologia urbana, ma anche conoscenze di tipo geografico, storico, economico e filosofico. Ne emerge un quadro in cui la disuguaglianza sociale crescente diviene una chiave di lettura delle trasformazioni più complessive che attraversano e travagliano la periferia. Nel patchwork senz'arte che le periferie contemporanee disegnano e nei processi di periferizzazione in atto rischia di smarrirsi il senso della città e dell'urbano come eravamo abituati a concepirlo."" -
Guillaume d'Angleterre
Il ""Guillaume d'Angleterre"""" è un romanzo in versi composto tra la fine del XII e i primi decenni del XIII secolo da un autore piccardo di nome Chrétien, probabilmente originario di Amiens, in passato identificato da una parte della critica con Chrétien de Troyes. La storia del re Guillaume e di sua moglie Gratiene, che in seguito ad un triplice avvertimento divino abbandonano gli agi della condizione regale per intraprendere un percorso costellato di peripezie e sofferenze, ricalca, all'inizio, il modello agiografico della Leggenda di sant'Eustachio. Ben diverso risulta tuttavia l'esito della vicenda, dato che il protagonista assume progressivamente le vesti di un inedito re-mercante, che si riscatta dal peccato di covoitise e riconquista la propria regalità proprio grazie all'abile investimento di quel denaro che costituiva il movente del suo stesso esilio. Percorso di redenzione dunque, ma anche di rivalutazione dell'arte del commercio e del ceto mercantile, non più sviliti dall'opposizione con la stabilità della classe nobiliare, ma rivalutati invece grazie alla parabola sociale del re Guillaume. La nuova edizione critica del romanzo che qui si propone è basata sul sistematico confronto tra le varianti dei due testimoni che lo tramandano - il ms. C, Cambridge, St. John's College, B 9, assunto come base di collazione, e il ms. P, Paris, Bibliothèque Nationale de France, fr. 375 - valutate anche alla luce del prezioso apporto fornito dalla Estoria del rey Guillelme, conservata nel ms. Escorialense H-I-13."" -
Mercati del lavoro e territori. I casi del Sudtirolo e del Trentino
Il volume attraverso l'analisi di due realtà territoriali (Sudtirolo e Trento), entrambe caratterizzate da un'accentuata autonomia, e da domanda di un bene - il lavoro remunerato - il cui scambio sul ""mercato"""" richiede uno dei più alti e sofisticati gradi di regolamentazione, presenta un primo bilancio delle recenti politiche neo-centralistiche in tema di lavoro nell'intento di individuare eventuali spazi per nuove politiche territoriali. Vengono in tal senso poste in risalto soprattutto due tendenze di fondo. Da un lato, viene comprovata la tradizionale capacità delle due realtà di Trento e del Sudtirolo di garantire un'accentuata coesione sociale e, quindi, una particolare attenzione a declinare in senso socialmente responsabile le regole, in gran parte nazionali, in tema di diritto del lavoro. Dall'altro lato, il volume propone una prima riflessione su un progressivo cambio di paradigma in ordine al fattore territoriale che non deve più essere concepito in modo chiuso e difensivo, bensì come opportunità di maggior apertura, ed interazione, con dinamiche economiche che sono sempre più influenzate anche da fattori esogeni. Emerge comunque e complessivamente una certa limitata capacità di entrambe le realtà territoriali di implementazione di politiche pro-attive a fronte però di rinnovate scelte che vanno nella direzione della semplice socializzazione dei costi imprenditoriali. Il volume intende in tal senso richiamare l'attenzione sul fatto che l'andamento positivo dei mercati dei lavori territoriali non deve distogliere l'attenzione dal trend, comune sia al Sudtirolo che a Trento, della lenta, ma progressiva, perdita di competitività rispetto alle realtà regionali più dinamiche del contesto euro-unitario."" -
Laboratorio di guida al tirocinio in servizio sociale. Formazione, conoscenza di sé e competenze professionali
La circolarità tra teoria sociologica e fondamenti del servizio sociale da sempre ha portato risultati fecondi prima alla metodologia del servizio sociale e poi ai modelli operativi di intervento. La complessificazione crescente della società e i cambiamenti profondi all'interno del welfare hanno richiesto e richiedono un adeguamento sia dell'apparato teorico sia della metodologia del servizio sociale che consenta di attrezzare la formazione universitaria dei futuri assistenti sociali in modo adeguato. Il volume è il frutto della preziosa collaborazione tra il Corso di laurea in Servizio Sociale dell'Università di Bologna, l'Ordine degli assistenti sociali dell'Emilia Romagna e la comunità professionale degli assistenti sociali. La capacità e la volontà, da parte degli attori coinvolti, di saper connettere esperienze, saperi e competenze diverse, offrono allo studente un'esperienza didattica innovativa. L'analisi degli atteggiamenti professionali, degli aspetti e dilemmi etici, deontologici, attraverso la presentazione di alcuni casi e di simulate, che investono differenti ambiti dell'intervento sociale, offrono allo studente l'opportunità di interrogarsi e di sperimentarsi nell'esercizio della professione dell'assistente sociale. Il libro presenta inoltre lo strumento del colloquio professionale a partire da simulate e dall'illustrazione di situazioni tipo. Fondamentale è riprendere il tema del lavoro di comunità e dell'accompagnamento sociale come possibili modalità operative che possono sostenere il tirocinante prima, e il professionista successivamente, in una fase storica in cui i servizi sono chiamati a gestire situazioni multiproblematiche e ognuno deve necessariamente trovare il senso del proprio agire professionale. -
La nuova geografia della crescita. Convergenza e modelli di sviluppo delle regioni europee e delle aree alpine
Il presente volume nasce nell'ambito di un vasto progetto di ricerca sulle regioni alpine, sollecitato dalla Trentino School of Management che, superando le visioni stereotipate della montagna come luogo marginale rispetto allo sviluppo, ha messo in luce le caratteristiche di territori che partecipano appieno alla crescita del paese, come pure le loro difficoltà e contraddizioni. L'affermazione dell'economia della conoscenza ha cambiato in modo sostanziale le logiche della localizzazione offrendo nuove opportunità ma al tempo stesso presentando nuove problematiche per i territori montani per i quali, oltre al venir meno delle condizioni di marginalità, sembra che sia anche leggibile una differente capacità di inserirsi nelle nuove condizioni dello sviluppo. L'idea di fondo del presente volume è di leggere lo sviluppo regionale nel decennio 2003-2012 alla luce dei modelli di convergenza/divergenza dei livelli di benessere (misurati dal PIL pro capite) delle regioni europee. All'interno di questa cornice è possibile dare una nuova lettura del ruolo dei fattori localizzativi sulla crescita, anche attraverso una analisi delle dinamiche settoriali di gruppi di aree con differente densità abitativa, e - al loro interno - delle aree alpine, tenendo anche conto delle reciproche influenze che tendono a stabilirsi tra economie di regioni geograficamente vicine. -
L' uomo e la farfalla. 6 domande su cui riflettere per comprendere i cambiamenti climatici
Il livello del mare si alza inesorabilmente, i ghiacciai e la calotta artica si sciolgono, ondate di calore ed eventi meteorologici catastrofici diventano sempre più frequenti. Tutti questi fenomeni, e molti altri, sono ormai davanti ai nostri occhi e ci pongono domande incalzanti: il clima sta cambiando? Perché? Siamo noi a causare il riscaldamento del pianeta o stiamo assistendo ad un fenomeno naturale? Possiamo fare qualcosa per evitare la ""crisi climatica"""" o abbiamo raggiunto il punto di non ritorno? L'autore affronta queste e molte altre domande sui cambiamenti climatici in maniera semplice, chiara ed esauriente sulla base dei risultati della ricerca scientifica più avanzata. La narrazione ci accompagna in un viaggio che comincia con l'avvento dell'era dell'Antropocene, in cui le attività umane sono ormai in grado di modificare in maniera anche fondamentale il funzionamento del nostro pianeta. Rivisita concetti base sul comportamento del clima terrestre, come l'effetto serra ed il cosiddetto """"effetto farfalla"""" di Lorenz, che rende il clima variabile e spesso imprevedibile. Ci mostra poi, basandosi su molteplici evidenze scientifiche, come il riscaldamento del pianeta sia ormai un fenomeno in atto e per la maggior parte dovuto ad attività umane; analizza infine il futuro del clima terrestre come descritto dai modelli climatici più avanzati. Il lettore si renderà conto di come stiamo rischiando di lasciare in eredità alle prossime generazioni un """"salto climatico nel buio"""" che potrà influenzare il pianeta per centinaia, se non migliaia, di anni. Ma non è troppo tardi. Possiamo """"gestire l'inevitabile ed evitare l'ingestibile"""". E questo richiederà semplicemente un uso più razionale, equo ed efficiente delle risorse del pianeta. Tutti però dobbiamo impegnarci, la spinta deve venire dal basso, dalla società civile e soprattutto dalle nuove generazioni, per far sì che la storia non debba rimpiangere le scelte che faremo nei prossimi anni."" -
Stressati o sdraiati? Solo in cerca di lavoro. Consigli per giovani disorientati
Ma davvero oggi, in Italia, i giovani devono scegliere tra un divano su cui stare appollaiati con uno smartphone in mano e la frenesia alienante di un test, un esame, o un colloquio dopo l'altro perché chi si ferma è perduto? Che chance ha un giovane ""normale"""", oggi? Antonella Salvatore scopre qui le carte e, tra critiche ad un sistema formativo obsoleto e a genitori troppo protettivi, snocciola consigli fondamentali per i giovani """"normali"""" in cerca di lavoro. E insegna ad essere davvero competitivi. Spiega, ad esempio, come comportarsi durante un colloquio o quali errori evitare quando si cerca un lavoro. Promuove l'attitudine alla pianificazione e insegna a superare la visione short term, che abbiamo ereditato, per abbracciare la visione long term propria dei principali Paesi industrializzati. Incalza perché vengano superate le illusioni del posto fisso e dello Stato assistenzialista e non si faccia affidamento sul destino invece che sulle proprie reali capacità e sulla volontà. Scritto e pensato per i giovani, studenti, laureati e professionisti alle prime armi, questo libro vuole essere un'esortazione ad abbandonare la cultura dell'""""Italietta"""" per costruire l'Italia professionale del futuro."" -
Cannabis e marijuana. 10 domande su cui riflettere per comprendere effetti ed implicazioni di una sostanza usata sin dall'antichità
I mezzi di comunicazione parlano sempre più spesso della cannabis e del suo prodotto più famoso, la marijuana. I principali argomenti di discussione concernono l'opportunità di rendere il consumo di prodotti della cannabis legale e la possibilità di utilizzarli a scopo terapeutico. Le posizioni su questi argomenti sono alquanto radicalizzate e sembra non esserci spazio per dei distinguo. Nello scrivere questo libro, gli autori - tutti scienziati di livello internazionale - hanno cercato di essere il più obiettivi possibile, separando i fatti dalle opinioni personali, attenendosi rigorosamente al principio della ""medicina basata sulle evidenze"""" e cercando di dare idea della complessità dell'argomento e dei risvolti, positivi e negativi, che ogni intervento legislativo sull'argomento porta con sé. Il risultato è un volume scritto in maniera semplice, chiara ed esauriente che consente al lettore di formarsi una propria opinione personale, questa volta seria e consapevole, riguardo argomenti quali gli utilizzi terapeutici della cannabis, o i pro e i contro di una sua depenalizzazione o legalizzazione. Alcuni capitoli sono poi dedicati al complesso problema della dipendenza da cannabis, problema oggi ampiamente sottovalutato in quanto i mezzi di comunicazione tendono a diffondere l'idea che la cannabis, a differenza di altre droghe considerate """"pesanti"""", non dia dipendenza. Da ultimo, viene affrontato il problema della prevenzione e del trattamento della dipendenza da marijuana, problema non semplice, in quanto non esiste consenso unanime su quale sia il trattamento più efficace."" -
Architettura e jazz
L'idea di associare la costruzione controllata dello spazio alla composizione musicale attraverso regole armoniche e proporzioni comuni non è mai definitivamente tramontata e la suggestiva definizione goethiana dell'architettura, intesa come musica congelata, intercetta ancora oggi la sensibilità di molti. Tuttavia la gestione della complessità e la capacità previsionale sembrano attualmente convivere con difficoltà all'interno del progetto contemporaneo. Assorbire o proporre rapidamente un cambiamento significa per l'architetto fare affidamento sulle proprie capacità di reazione e adattamento, coltivando il senso del possibile e mostrando, in sostanza, l'abilità di improvvisare. Se in passato la musica era in grado di fornire analogie significative con il progetto di architettura, cambiato quest'ultimo, è ancora in grado oggi di contribuire all'indagine sul progetto dello spazio, magari attraverso altri modelli rispetto a quelli della classicità? Tra le diverse forme musicali, il jazz assorbe e realizza un metodo che pone l'improvvisazione al centro delle proprie ragioni costitutive. Il testo indaga il rapporto tra l'architettura e la musica jazz soffermandosi su come quest'ultima sia in grado di proporsi come un modello per il controllo dei processi di trasformazione dello spazio. -
Strutture generative e nuclei di urbanità
Il volume sviluppa una riflessione sul progetto dello spazio urbano esplorando approcci interdisciplinari e multidimensionali attraverso l'intersezione di azioni di ricerca e didattica sul campo, che fanno emergere il progetto da specifiche modalità di interazione con le società locali. Le esperienze illustrate nel volume esplorano un repertorio di possibilità a partire da un ancoraggio alle strutture generative della città riconoscibili nel suo sistema ambientale. La ricerca fa emergere alcuni nuclei di urbanità, spazi e ambiti significativi della città che più di altri ne richiamano una dimensione territoriale. L'individuazione di queste tracce latenti di un sistema denso di significati e ricco di potenzialità per la vita urbana può aprire prospettive fertili per pensare nuovi spazi di relazione per una partecipazione attiva al progetto della città. Segnando la distanza da una posizione orientata all'oggetto a favore di un'ontologia delle relazioni urbane e territoriali, il progetto è continuamente mirato a rivelare nuove forme di distribuzione spaziale che mettono in relazione differenti nuclei di urbanità interpretandone il ruolo specifico nel sistema generale delle strutture generative della città. -
Ritratti di signore. I galatei femminili nell'Italia «Belle Époque» e il caso Serao
Una inattesa Serao da salotto vien fuori da queste pagine; una spregiudicata dama di società, che ha praticato, ma anche codificato le regole di buone maniere nell'Italia belle époque. Questa maestra di bon ton, regista di una sapiente strategia dell'apparire, si rivela con chiarezza in un testo di servizio, del tutto trascurato dagli studi seraiani che pure in questi anni festeggiano una fortunata stagione: Saper vivere. Norme di buona creanza. Apparso ad apertura di secolo (1900), questo galateo viene letto qui nella viva circolarità dialogica con la scrittura giornalistica e naturalmente con la narrativa, dal Romanzo della fanciulla al Paese di cuccagna, fino ai ""romanzi di consumo"""" dell'ultima stagione. Grazie alla consultazione di testi rari, il Saper vivere della Serao si restituisce anche al più vasto quadro """"nazionale"""" delle scritture dei galatei, che in quei decenni si moltiplicavano con grande successo di pubblico: una costellazione di titoli e autori, ma soprattutto di autrici (Marchesa Colombi, Jolanda, Neera, Ida Baccini...) rimaste ai margini della storiografia letteraria, che offrono un contributo tutt'altro che secondario alla costruzione di un carattere italiano, articolato lungo le frontiere simboliche della distinzione, sociale ma anche di genere. Studiati per lo più in una prospettiva storica o sociologica, capitolo marginale ma non secondario della Kulturgeschichte dell'Italia fra i due secoli, questi prodotti editoriali/letterari costruiscono un grande repertorio di immagini del femminile, a restituire incerti ma spesso avanzati - quando non eversivi - ritratti di signore."" -
Territori inediti della città. Progetti tra architettura e urbanistica
Il progetto urbano e di architettura si inserisce in un processo dinamico del territorio per essere parte attiva di una evoluzione. Le ""modificazioni"""" prodotte partecipano a un movimento di trasformazione che ha implicazioni molto più vaste rispetto a quelle del contesto di prossimità in cui operano. Gli autori riflettono sul rapporto tra architettura, città e territorio attraverso il concetto di territorio-struttura, uno schema d'azione, un dispositivo che può aprire prospettive promettenti per lo spazio urbano. Prendendo le distanze rispetto alla deriva oggettuale dell'architettura e a quella analitica dell'urbanistica, i progetti sperimentano inedite forme di organizzazione della città, indagate proprio a partire dagli elementi che determinano frammentarietà, dispersione e perdita di qualità in particolari ambiti apparentemente sganciati dalle dinamiche della contemporaneità."" -
Il potere dell'evoluzione. Il dibattito sulla variabilità delle specie nella Torino dell'Ottocento
Nel corso del XIX secolo Torino fu la principale sede di elaborazione e discussione delle teorie evoluzionistiche in Italia, proprio negli stessi decenni in cui la città fu il fulcro di eventi decisivi per la storia del nostro paese. A partire da tale duplice centralità, questo studio ricostruisce le vicende dell'evoluzionismo torinese mettendo in evidenza le interferenze tra gli indirizzi di ricerca dei naturalisti e le fasi della trasformazione politico-sociale. Nel quadro di una lunga continuità di studi, dapprima orientati dal trasformismo di Lamarck e poi approdati al paradigma darwiniano, si distinguono le figure di Franco Andrea Bonelli, Filippo De Filippi e Michele Lessona. I tre zoologi, autorevoli sostenitori dell'evoluzionismo, furono protagonisti dei momenti chiave della sua affermazione e lo promossero anche al di fuori della cerchia accademica. Attraverso l'analisi di fonti manoscritte e a stampa, l'Autore esplora la produzione e l'uso delle tesi sulla variabilità delle specie alla luce dei contemporanei orientamenti politici e religiosi. La tradizione di pensiero torinese si rivela così un significativo esempio degli scontri e delle alleanze tra ricerca scientifica e potere, che furono determinanti nella storia delle dottrine evoluzionistiche. -
L' Italia senza casa. Bisogni emergenti e politiche per l'abitare
Il ""fabbisogno di abitazione"""" in Italia assume oggi contorni diversi rispetto al passato. A seguito di una traiettoria che ha visto accedere all'abitazione in proprietà oltre il 70% della popolazione residente in Italia, con indici di proprietà di seconde e terze case tra i più alti in Europa, oggi la questione si pone non tanto nei termini di """"quante case per quanti abitanti"""", ma """"quali case per quali abitanti"""". Il volume, che restituisce il lavoro di ricerca condotto all'interno del Dipartimento di Progettazione e pianificazione in ambienti complessi dell'Università Iuav di Venezia in collaborazione con il Sindacato unitario nazionali inquilini ed assegnatari (SUNIA), è articolato in due parti: la prima racconta le trasformazioni della domanda attraverso un'accurata indagine quantitativa condotta a scala nazionale, ma anche il persistere, e l'acuirsi, di problemi nella sfera dell'abitare che vanno dalle forme più estreme di disagio fino a quelle meno visibili o eclatanti che espongono le persone al rischio di scivolare in condizioni peggiori; la seconda raccoglie alcuni saggi di approfondimento sui temi già trattati nell'indagine e relativi ad alcuni contesti nazionali specifici."" -
Gli esperimenti nelle scienze sociali
Con un lavoro durato anni, l'autrice confronta le caratteristiche di una cinquantina di lavori riconosciuti come esperimenti in tre scienze umane (psicologia, sociologia, scienza politica) con i requisiti del metodo sperimentale secondo il modello classico ideata da Galileo e codificato da Torricelli. Descrivendo uno per uno questi esperimenti, riscontra che anche i più celebrati violano molti di questi requisiti, per cui a rigore possono essere definiti delle eccellenti ricerche, alcune delle quali (per es. Milgram, Asch, Zimbardo) hanno lasciato tracce nelle rispettive discipline e nell'opinione pubblica, ma non degli esperimenti. In molti dei saggi che riportano i risultati, inoltre, gli autori non si sono nemmeno preoccupati di precisare come hanno impostato alcuni aspetti fondamentali, rendendo impossibile valutare tali aspetti ma nel contempo denunciando una scarsa sensibilità metodologica. -
Involucro lapideo. Innovazione, sfide e valorizzazione del materiale per il risparmio di energia e risorse
Ridurre sempre di più i consumi energetici e le risorse utilizzate è un imperativo per la nostra società, nel panorama mondiale attuale. Per questo, gli edifici e i materiali da costruzione devono essere considerati in un'ottica complessa, che includa tali aspetti fondamentali senza trascurare quelli tecnici, culturali ed estetici. In questo testo, alcuni elementi costruttivi lapidei innovativi vengono analizzati alla luce delle considerazioni appena esposte. La pietra infatti ha caratteristiche intrinseche che possono essere sfruttate attraverso l'applicazione nell'ambiente costruito: ad esempio, è in grado di riflettere la radiazione solare, che non penetra nell'edificio, diminuendo la richiesta di energia in estate. O ancora, l'estrazione e la lavorazione del materiale lapideo crea una quantità enorme di scarto, fino all'80% del totale di materiale estratto: lo scarto è costituito da pietre di diverse forme e dimensioni e può essere parzialmente riutilizzato per costituire elementi costruttivi per l'involucro edilizio. Questa monografia parte da tali presupposti per compiere una analisi approfondita riguardo agli elementi lapidei per l'involucro, concentrandosi sull'ottimizzazione della prestazione energetica e sulla durabilità - sia estetica che della prestazione - poiché l'interazione con l'esterno provoca, con il passare degli anni, una modifica delle prestazioni. Il testo si rivolge a progettisti, produttori, ricercatori e studenti che vogliono approfondire l'involucro lapideo, nell'ambito delle innovazioni possibili - di studio, progettazione e applicazione - e delle potenzialità che questo materiale naturale fornisce, oltre che delineare un metodo di studio ""a tutto tondo"""" sull'involucro."" -
Il diritto nella società digitale
Sopravvivrà il diritto alla rivoluzione digitale? E quale sarà l'impatto tra l'affermazione inesorabile dell'intelligenza artificiale e la cultura giuridica? Riuscirà l'algoritmo a sostituire il ragionamento giuridico umano? Nel rapporto, apparentemente conflittuale, e nel confronto continuo tra diritto e Informatica regole giuridiche e regole tecniche nascono, si affermano, convivono e si contrappongono nella società ""digitale"""", al cui interno ruoli e funzioni sembrano attenuare e ridimensionare sempre di più, e persino confondere, le tradizionali categorie e responsabilità di ordine giuridico. Le difficoltà proprie di una regolamentazione tendenzialmente universale si sommano alle difficoltà di concepire un quadro condiviso di valori e principi comprensibile ed efficace. Partendo dalla nozione unificante del diritto come strumento """"ergonomico"""" essenziale di risoluzione dei conflitti e di confronto sociale e analizzando la proiezione filosofica propria di ogni strumento giuridico nel suo evolversi verso l'innovazione, il volume offre una prospettiva nuova di ricostruzione sistematica sulle comuni radici per due discipline, quella giuridica e quella Informatica, solo apparentemente distanti, che invece potrebbero essere considerate molto più vicine e in continua e reciproca interazione, in un ambito sempre più globale."" -
Curare, guardare. Epistemologia ed estetica dello sguardo in medicina
Un libro curioso per medici curiosi. Un libro inquieto per medici la cui inquietudine è la spinta alla ricerca continua, medici la cui ""umanità"""" è tutt'uno con la propria scienza: perché il paziente non cerca romantici sorrisi ma sguardi complessi e compositi, sguardi curiosi, incuriositi, curiosanti come quelli di chi è al cospetto di un'opera d'arte e di una sciarada e si sente interpellato anche a mettersi in gioco, non solo a mettere a nudo. Medici come esperti di estetica: questa la curiosa proposta d'autoformazione in medicina che il libro propone, tessendo un discorso breve ma intenso tra narrazioni scientifiche, biografiche, artistiche. Dentro un ritmo che coniuga questioni di cura e questioni di formazione, il volume è destinato a tutti coloro che, impegnati professionalmente nelle relazioni di cura e d'aiuto, seguendone i contrappunti potranno ripercorrerne passione e curiosità, mossi della """"grande"""" domanda: """"l'umanità"""" è dote innata o si può imparare?""