Sfoglia il Catalogo ibs000
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 8161-8180 di 10000 Articoli:
-
Financial modelling per il corporate finance. Guida pratica per la costruzione del business plan. Con Contenuto digitale per download
Financial Modelling per il Corporate Finance è la vostra guida per costruire un business plan in Excel partendo da un foglio bianco. Al termine del libro sarete in grado di creare autonomamente un piano economico finanziario e di sviluppare analisi di sensitività utilizzando gli strumenti di Excel. Il valore aggiunto di un esperto di finanza risiede oggi nella sua capacità di leggere l’azienda attraverso i numeri e di sviluppare previsioni accurate, guidando così le decisioni operative, di investimento e di finanziamento degli imprenditori e dei manager. In questo contesto, dopo aver letto il manuale, sarete in possesso di tutte le competenze di finanza e di Excel necessarie per sviluppare il business plan della vostra azienda e impostare il modello di controllo di gestione. La metodologia adottata è frutto di anni di applicazione delle tecniche del Financial Modelling in azienda e in aula, che hanno visto sempre coniugare i concetti del Corporate Finance con le potenzialità dello strumento Excel. Tutti i capitoli alternano parti dedicate all’analisi economico-finanziaria a sezioni pratiche, focalizzate sullo sviluppo di un caso aziendale, il che vi condurrà dalla riclassificazione semi-automatica dei bilanci di verifica fino alla chiusura del piano economico finanziario. Per facilitare l’apprendimento, ogni capitolo possiede un modello Excel di partenza e uno di soluzioni, scaricabili dal sito www.francoangeli.it/Area_multimediale, dove è presente anche il modello di piano economico finanziario finale. Un manuale per i professionisti, i manager dell’area finanza e i giovani studenti che si affacciano al mondo del Corporate Finance e che hanno la necessità di imparare a gestire un modello flessibile. -
L'approccio bioenergetico alla psicoterapia infantile. Corpo, trauma, grounding
L’analisi bioenergetica è un approccio psicoterapeutico orientato sul corpo la cui particolare rilevanza è costituita dal fatto che Alexander Lowen (1910-2008), il suo fondatore, ha dato forma a un modello di notevole ricchezza e rigore intorno a una pratica denominata “grounding”, ampiamente descritta in questo testo. Il libro non solo fornisce le basi teoriche a questo nuovo campo di applicazione e di ricerca, ma propone la prima raccolta di descrizioni di pratica clinica bioenergetica con i bambini, svolta anche in contesti istituzionali come ospedali e servizi pubblici. La pratica del gioco e quella del disegno infantile vengono riprese e collegate: alla lettura del corpo; alle esperienze corporee che lavorano sulle connessioni tra vissuti emotivi, memoria implicita e comportamenti espressivi; alla consapevolezza del controtransfert corporeo del terapeuta. Viene, inoltre, dedicata particolare attenzione al tema della sintonizzazione tra caregiver e bambino attraverso esempi di interazione e la descrizione di percorsi di recupero. In quest’ambito vengono proposti degli interventi che misurano diagnosticamente la qualità della relazione. Scopo della raccolta è anche quello di portare all’attenzione di un vasto pubblico le tecniche di terapia bioenergetica adattate al trattamento di bambini traumatizzati. Psicoterapeuti, psicologi, psichiatri e pediatri potranno scoprire in questa pubblicazione una nuova dimensione della terapia, così come tutti coloro che si occupano di bambini vi potranno trovare una nuova prospettiva e spunti di riflessione. Gli autori intendono, in generale, fornire un arricchimento alla psicoterapia infantile classica, e sperano di trovare dei colleghi che si sentano intrigati dalla prospettiva offerta tanto da voler utilizzare alcune delle tecniche proposte con i loro giovani pazienti. -
Luigi Einaudi tra libertà e autonomia
Il pensiero e l'azione politica di Luigi Einaudi, lungo un arco temporale di oltre mezzo secolo, sono caratterizzati singolarmente da una forte continuità. Tutto sembra ruotare sempre intorno a una certa idea di libertà, che considera la lotta tra gli individui e lo Stato - garante delle regole di questa stessa lotta - i due elementi determinanti del progresso sociale. Individuo e Stato, dunque, sono i due fuochi della sua visione liberale della libertà, che trova inveramento istituzionale attraverso il concetto di autonomia politica. Se «Via il Prefetto!» è la parola d'ordine più efficace e celebre per illustrare questa sintesi teorica, riflettere sull'invito di Luigi Einaudi a un «Self-Government in Italy», espresso durante la seconda guerra mondiale, può chiarire meglio l'ispirazione e la radicalità di una posizione autonomista - perlopiù trascurata dalla storiografia - che integra coerentemente la sua più ampia e più nota prospettiva europeista. -
L'ebreo errante. Gli infiniti percorsi di un mito letterario
"Io mi fermerò e avrò riposo, tu invece dovrai vagare”. Con queste parole, secondo alcune leggende medievali, Cristo aveva condannato l’Ebreo Errante per averlo insultato lungo il Calvario. Da allora il mesto vagabondo ha viaggiato nel patrimonio letterario universale, assumendo di volta in volta il ruolo di pio pellegrino, di savio veggente o di crudele alchimista, fino al Novecento, quando diviene la personificazione dell’Uomo che resiste alle prove della vita, l’Altro o Everyman. Questo volume vuole ricreare il contesto letterario in cui si è sviluppato il mito dell’Ebreo Errante, per mettere in risalto le peculiari caratteristiche della sua costante e inquietante presenza nelle letterature anglofone. Dall’incontro con i pellegrini sulla via di Canterbury nei versi di Chaucer, l’eterno viandante ha vagato col suo sguardo mesmerico fra i testi di Coleridge, Shelley, Lewis, Maturin, Joyce, Wiesel e molti altri fino ad approdare, nel 2007, sulle pagine di Stephen Gallagher." -
Le origini del nazionalismo in Polonia
Il nazionalismo polacco è un tema tornato di attualità negli ultimi anni. L'autore ne ricostruisce le radici, la matrice ideologica e le diverse espressioni contrastanti con la democrazia moderna. Nel volume sono illustrati i rapporti della corrente nazionalista, che darà vita al partito di Democrazia Nazionale (Endecja) alla fine del XIX secolo, con la tradizione della democrazia nobiliare prima della Grande Spartizione di fine Settecento, e con le culture politiche sviluppatesi nel corso dell'Ottocento in Polonia. Il libro contribuisce a colmare una lacuna negli studi in lingua italiana sul pensiero politico dell'Europa centro-orientale, e polacco in particolare, e si rivolge non solo agli studiosi di storia delle istituzioni e delle dottrine politiche, ma anche ad un pubblico più vasto che comprende gli storici dei Paesi dell'Europa centro-orientale. -
Il potere disciplinare. Dalla protezione della comunità alla protezione dell'individuo
Il fenomeno disciplinare intercetta realtà multiformi: dalle associazioni culturali alle organizzazioni delle categorie economiche, dagli ordini professionali alle università, dagli organi giudiziari alle pubbliche amministrazioni dove si presta lavoro subordinato. Vi è però un dato comune: l'esercizio del potere disciplinare, malgrado la sua essenza punitiva, non è regolato per proteggere la posizione del singolo colpito dalla sanzione. È infatti sbilanciato a favore della comunità in cui si esplica. Ne sono riprova l'atipicità delle infrazioni, l'applicazione di norme vaghe e indeterminate, l'ampio margine di discrezionalità nella determinazione delle sanzioni, la peculiare composizione delle autorità disciplinari, i limiti del sindacato giurisdizionale. Si pone così un problema di compatibilità del fenomeno con l'ordine costituzionale e con i principi elaborati a livello europeo in materia di diritti dell'uomo. Un rafforzamento delle garanzie dei soggetti destinatari del potere disciplinare appare però possibile. -
Altervisione. Un metodo di costruzione condivisa del sapere professionale nel servizio sociale
L'attuale scenario di cambiamento socio-economico e delle politiche sociali, nei mutevoli assetti di welfare, pone chi lavora nei servizi nella condizione di agire nell'incertezza. In particolare, sempre più spesso gli assistenti sociali, e più in generale tutte le professioni d'aiuto, si trovano a interpretare il proprio ruolo in contesti di precarietà operativa, senza elementi rassicuranti sugli esiti degli interventi, dovendo assumere responsabilità non lievi, talora in solitudine. Per questo, è necessario consolidare una chiara consapevolezza delle competenze professionali spendibili e delle potenzialità di produzione di sapere, generato nel corso dell'esercizio riflessivo della professione. L'altervisione si offre come un metodo per accrescere la competenza nella presa di decisioni professionali, traendo apprendimento continuo dall'esperienza personale e dal gruppo professionale. Attraverso l'altervisione si facilita l'acquisizione di capacità per riconoscere e condividere un sapere esperto e poliedrico già presente e ulteriormente acquisibile, moltiplicabile attraverso il confronto, non necessariamente legato all'apporto di un ""super""""-visore esterno (un esperto super) o di formatori ritenuti più competenti di chi è impegnato sul campo. Nell'altervisione l'attenzione riflessiva è focalizzata sui pensieri che guidano le scelte e le azioni professionali, attraverso una rivisitazione esplicita dei percorsi cognitivi utilizzati da ciascuno per descrivere e comprendere la realtà trattata (casi problematici, azioni, interventi, progetti, etc.). Il metodo si mostra efficace nel rendere riconoscibile e fruibile la competenza professionale, spesso implicita e raramente condivisa, come patrimonio incrementabile nell'organizzazione dei servizi (know how), trasmissibile anche ai meno esperti, confrontabile tra professionisti omogenei o di altre identità professionali. Il testo, presentando la metodologia sperimentata ormai da un decennio da diversi gruppi di operatori sociali, riporta la testimonianza di alcune esperienze di altervisione ormai consolidate e offre concrete indicazioni operative. Per questo, il manuale può risultare utile sia nei precorsi formativi (universitari e di formazione professionale permanente) sia come supporto operativo per i professionisti che intendano praticare l'altervisione."" -
Gli ordinamenti dell'Euregio. Una comparazione
Il volume offre uno studio comparato e trasversale degli ordinamenti delle tre autonomie territoriali che hanno fondato il gruppo europeo di cooperazione transfrontaliera, attivo dal 2011: il GECT/Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino. L'analisi muove dalla constatazione che il GECT è un contenitore che l'Unione europea mette a disposizione dei territori per promuovere la cooperazione transfrontaliera, lasciando però libere le singole realtà di decidere di quale genere di attività comuni hanno bisogno. La scelta dei settori su cui cooperare presuppone la conoscenza delle politiche delle tre realtà fondative. Per realizzare un ritratto dell'Euroregione e delle sue potenzialità si è così scelto di comparare le istituzioni e le politiche proprie delle singole autonomie che cooperano nell'Euroregione, guardando all'integrazione transfrontaliera come ad un cantiere aperto nel quale le esperienze degli enti fondatori si potranno confrontare, arricchendosi a vicenda. L'esame di ciascuna delle tre autonomie è organizzato in sette capitoli: il sistema politico, la presenza nell'UE e i rapporti internazionali, la giurisdizione come funzione dello Stato, il governo locale, il governo dell'economia, le politiche della conoscenza, le politiche sociali. -
Storia del turismo. Annale 2011
Seguendo un modulo ormai consolidato, anche questo undicesimo numero dell'Annale presenta una serie di saggi che compendiano i grandi temi che attraversano la storia del turismo dall'Ottocento al Novecento: il primo, basato su fonti di polizia, apre uno spaccato sulla frode e sull'illegalità che talora connotano l'offerta di servizi agli stranieri; il secondo affronta un tema di storia economica: le condizioni delle imprese alberghiere nel Sudtirolo all'indomani del primo conflitto e dunque dopo l'annessione all'Italia. Seguono un lavoro sulla costa abruzzese, che rappresenta un approfondimento del turismo balneare e uno sul lago di Garda all'indomani del secondo conflitto mondiale, che apre un fronte di ricerca sulle politiche degli anni Cinquanta. Infine un saggio di analisi di geografia, dedicato alla Toscana e una sintesi aggiornata della vicenda del turismo spagnolo. -
Con metodo. Dalla ricerca in Clinica della Formazione alle pratiche educative
Questo è un testo che proviene dall'esperienza sul campo e a questa intende poi rimandare, con metodo, preparati. Suo riferimento teorico è in particolare il volume ""Dentro il lavoro educativo. Pensare il metodo, tra scenario professionale e cura dell'esperienza educativa"""", di Cristina Palmieri, di cui rappresenta il versante più pratico, applicativo. Una volta studiate le scienze dell'educazione e compresi i riferimenti pedagogici, ci si ritrova infatti """"in situazione"""" educativa non sapendo che fare. Mancano indicazioni pratiche rispetto a quella particolare condizione e non c'è """"un"""" manuale a prescrivere tutto ciò che si dovrebbe fare, mossi peraltro dall'idea di dover far bene. Solo che se anche un tal manuale esistesse, finirebbe per valere per non poter essere utilizzato! Perché non c'è manuale che possa includere ogni età, ogni problema, ogni tempo e luogo, ogni condizione. I metodi nascono e muoiono, o meglio le loro intuizioni chiedono volta per volta una traduzione e dunque invitano al necessario tradimento. Eppure qualcosa al fondo delle pur diversissime esperienze educative permane. Come """"un'estetica della formazione"""", termine ripreso da Riccardo Massa a cui questo testo rimanda. Intenzionalmente disposto in agili capitoletti, per la maggior parte di due pagine soltanto, il testo si rivolge agli educatori professionali, ma anche a quelli che pur sapendo, desiderano comprendere i motivi per i quali """"facendo"""" si ottengono determinati effetti, alcuni certamente attesi, altri meno. Si offre come tale alla riflessione comune di chiunque sia professionalmente implicato in ruoli educativi e, con un po' di attenzione dovuta al linguaggio specifico, può esser agilmente consultato anche da chi opera nel volontariato educativo."" -
L' invecchiamento delle forze di lavoro quale sfida per gli active welfare regimes europei
L'invecchiamento della popolazione è al centro dell'interesse dell'Unione Europea che, dagli anni Novanta, raccomanda ai Paesi membri di riformare i propri sistemi di welfare nell'ottica dell'active ageing. Il rischio di insostenibilità finanziaria dei sistemi di welfare, insieme al comune riconoscimento che le componenti più mature della popolazione costituiscono una risorsa, hanno favorito una concezione di invecchiamento attivo connessa all'inserimento professionale. In tale contesto, la maggior parte dei Paesi europei ha intrapreso percorsi di riforma ispirati al paradigma dell'attivazione che prevede l'abbandono di una visione passiva e risarcitoria dello stato sociale, in favore di una attiva e promozionale. Si parla quindi di Active welfare state, ossia di uno stato che investe nella capacità dei cittadini di partecipare attivamente alla vita delle loro comunità e, al contempo, li responsabilizza tramite criteri di condizionalità per l'accesso ai servizi del welfare. L'ipotesi del lavoro di ricerca presentato nel volume e testata su cinque Paesi (Finlandia, Francia, Italia, Polonia, Regno Unito) è che l'attivazione dei lavoratori anziani possa fungere da banco di prova per l'Active welfare state e, al tempo stesso, rivelarsi una prospettiva fruttuosa da cui confrontare le specificità delle strategie nazionali, anche nel quadro delle linee guida europee che portano alla convergenza. Lo scopo del lavoro è duplice. Da un lato, indagare le politiche di attivazione riferite ai senior, concentrando l'attenzione sull'integrazione tra politiche attive del lavoro, formative, pensionistiche. Dall'altro, riflettere sulle condizioni alle quali l'Active welfare state può rappresentare una risposta adeguata alle sfide cui sono sottoposti i sistemi di welfare europei. -
Le sfide dell'apprendimento continuo. Istituzioni in cambiamento e nuove istanze identitarie
L'ampliamento del campo di apprendimento nelle società complesse ha creato nuove questioni di valutazione e progettazione del settore educativo. Siamo in una situazione di grande accelerazione dovuta in parte anche all'interconnessione e allo sviluppo delle tecnologie, che non solo trasformano i modi dell'apprendere, ma producono un mutamento profondo in chi apprende, nel suo contesto sociale e nelle molteplici opportunità di apprendimento informale e non formale. Il volume ricostruisce, attraverso la messa a fuoco di una serie di casi, anche distanti tra loro, le principali istanze di cambiamento che caratterizzano la realtà italiana ed europea. L'approfondimento di questo tema è organizzato attraverso la relazione tra tre elementi fondamentali: i percorsi di apprendimento e di maturazione dei giovani, la diffusione a livello globale della comunicazione digitale e la pressione derivante dall'incontro/scontro con persone portatrici di un diverso retroterra culturale. Ognuno di questi fenomeni può risultare di difficile gestione, soprattutto quando viene affrontato con modelli sviluppati in un contesto ormai superato, ma contiene allo stesso tempo la potenzialità di sinergie inedite e ricadute positive. Inoltre, la diffusione dei fenomeni di impatto globale costringe le istituzioni locali a rivedere prassi e approcci, scontrandosi spesso con la naturale tendenza al mantenimento dello status quo da un lato e, dall'altro, con la difficoltà a interpretare le necessità sociali emergenti. L'approccio che accomuna tutti gli interventi ha voluto raccogliere le tendenze più recenti all'interno dei contesti di indagine, passando dal mondo della scuola a quello dell'educazione informale, dalle figure della digital economy ai gruppi a rischio di marginalizzazione e cercando di indicare le vie percorribili per facilitare l'adozione di strategie utili a gestire in modo positivo la realtà attuale. -
Gestione e valutazione dei Non Performing Loans
Le crisi dei mutui subprime avvenuta negli anni 2007-2009 e quella successiva che ha caratterizzato i debiti sovrani dei Paesi Europei negli anni 2010-2011 hanno determinato una profonda contrazione dell'economia reale, generando il deterioramento delle condizioni di solvibilità delle imprese e delle famiglie e, al contempo, l'accumulazione di rilevanti volumi di crediti deteriorati (Non Performing Loans, NPLs) nel sistema bancario. I sempre più stringenti vincoli posti dalla vigilanza bancaria impongono alle banche crescenti livelli di accantonamenti (provisioning), a fronte di margini reddituali in contrazione, anche a seguito - tra l'altro - di una prolungata politica monetaria espansiva. In tale contesto, il sistema bancario italiano è chiamato a ripensare ai propri modelli di business, al fine di contrastare la continua erosione dei margini aziendali complessivi. In questa prospettiva, l'area crediti può offrire il proprio contributo riformulando i propri processi organizzativi e di controllo interno e valorizzando il portafoglio di NPLs, poiché un'adeguata analisi delle posizioni deteriorate e la definizione di una strategia differenziata per cluster possono rappresentare un'opportunità di business per la banca. Un mix ottimale di strategie alternative di gestione dei crediti deteriorati, che spazia dalle internal workout unit, all'utilizzo di servicer in outsourcing, alla cessione sul mercato secondario dei NPLs sino alla implementazione di operazioni di cartolarizzazione con garanzie statali (GACS), può rappresentare una leva gestionale tesa alla massimizzazione del recovery rate per la banca e, in definitiva, alla riduzione del costo del credito. Il volume fornisce un supporto teorico-metodologico al tema della valutazione dei crediti non performing nelle banche, secondo diverse prospettive (regolamentare, contabile e di mercato) fornendo utili spunti per governare le complesse scelte di gestione del portafoglio crediti deteriorati in banca. -
Il Veneto nel Risorgimento. Dall'Impero asburgico al Regno d'Italia
Nel XIX secolo il Veneto vive l'esperienza della guerra napoleonica e asburgica, il cambiamento repentino di regimi e governi, l'alternarsi di rivoluzioni e restaurazioni, che inquietano i ceti politici e immiseriscono le popolazioni. In questo clima di ""tanta descontetezza e poca speranza"""" la terza guerra d'indipendenza, il distacco da Vienna e l'annessione della regione al Regno d'Italia segnano una cesura risolutiva nel processo storico, tra fattori interni e internazionali che si intrecciano in modo convulso. Nel volume vengono esaminati questi e numerosi altri temi, fra i quali: l'eredità della Repubblica di San Marco, il plebiscito dell'ottobre 1866, il dibattito parlamentare, le elezioni politiche e amministrative, le varie espressioni dell'opinione pubblica. Altre indagini riguardano le forme istituzionali del credito e del risparmio, la finanza pubblica, il ruolo dell'Adriatico intorno al 1866, la politica estera dopo l'unificazione e le relazioni austro-italiane. Il periodo storico esaminato, attraverso l'utilizzo di fonti archivistiche, è sufficientemente lungo per cogliere - accanto a permanenze profonde - cambiamenti incisivi che investono la società locale."" -
#Visual Journalist. L'immagine è la notizia
In tempi di pervasività della cultura visiva il visual journalist non è più colui che semplicemente completa una notizia, ma la crea visivamente. Questo libro esplora i principi base su cui si fonda il visual journalism, definendone la grammatica, spaziando dagli immaginari alle immagini figurative, narrate e in movimento, dalle immagini parassita alle immaginarie, fino a giungere alle fake images e all'etica che ogni figurazione deve possedere. Il tutto per apprendere, attraverso risposte tecnico-operative, come scrivere visivamente un articolo in epoca post-web, nonché come funziona e si realizza un'immagine che è la notizia stessa. Un testo utile non solo ai giornalisti, ma a tutti i comunicatori, in quanto ognuno di noi diffonde informazioni e lo fa attraverso delle raffigurazioni, le stesse che pubblichiamo in quella rete che ci raggiunge ovunque. -
Il potere di curare. La costruzione del setting terapeutico
In ambito sanitario l'incontro tra chi cerca aiuto e chi accetta di fornirlo permette al curante (medico, psicologo, infermiere, riabilitatore, caregiver) di esercitare il potere di curare. Per utilizzare al meglio questo potere nell'interesse del paziente bisogna costruire un setting terapeutico. Il libro prova a definire i tre elementi relazionali essenziali che permettono di costruire un setting con potenti caratteristiche terapeutiche, valido in quasi tutti gli ambiti specialistici e nei diversi luoghi di cura, quali l'ambulatorio, la degenza, il domicilio. Esso è costituito da una asimmetria di competenze accompagnata dalla profonda disponibilità alla condivisione e da una promessa di comportamento etico. È anche la base necessaria per lo sviluppo di una buona relazione terapeutica. Gli autori si avvalgono di esempi tratti dalla loro lunga esperienza clinica per mostrare come un setting ben costruito possa avere un'azione di per sé terapeutica e ne ipotizzano i correlati neurobiologici. Il volume è indirizzato ai medici e ai professionisti della salute mentale, ma la sua lettura da parte di chi, invece, si trovi a vivere un'esperienza di cura come paziente potrà essere utile per fornire informazioni circa le condizioni che possono migliorare le capacità autoriparative dell'organismo. -
Verso una università inclusiva. La voce degli studenti con disabilità
Il volume indaga, nel panorama internazionale, nazionale e locale, le opportunità degli studenti con disabilità di conseguire il successo formativo e di partecipare attivamente alla vita accademica. La riflessione mette in luce la sfida che la diversità ha posto alla dimensione organizzativa, pedagogico-didattica e valutativa delle università, evidenziando i traguardi raggiunti ma anche i processi che devono essere ancora implementati per diffondere maggiormente i principi inclusivi e rendere sempre più adeguati i servizi e i contesti. L'opera tratteggia, attraverso più vertici di osservazione - scientifico-culturale, normativo, statistico, politico -, gli snodi strategici del percorso che ha reso i sistemi accademici progressivamente più qualificati e funzionali ai bisogni differenziati della popolazione studentesca. Vengono individuate, inoltre, le questioni ancora aperte caratterizzanti le esperienze dei giovani con difficoltà nella formazione universitaria, dall'orientamento in ingresso alla transizione verso il mondo del lavoro. Il focus, in particolare, è posto su un'indagine empirica che ha interpellato direttamente la voce degli studenti disabili e permette di evidenziare più da vicino i progressi e gli ostacoli incontrati nelle diverse articolazioni della vita accademica, nonché di identificare alcune buone prassi, eventualmente replicabili, orientate a favorire la realizzazione delle loro aspirazioni personali, formative e professionali e, più ampiamente, l'esercizio della cittadinanza attiva nella società. -
La «crisi dei rifugiati» e il diritto alla salute. Esperienze di collaborazione tra pubblico e privato no profit in Italia
Il crescente flusso di migranti verso i Paesi dell'Unione Europea e dell'Italia in particolare pone il tema della loro accoglienza e gestione tra le principali priorità istituzionali. In questo scenario l'arena di policy della salute per i richiedenti asilo e rifugiati è un campo di analisi interessante per osservare il rapporto tra amministrazioni pubbliche e privato sociale e per approfondirne le possibili configurazioni e strategie in un contesto caratterizzato da deboli certezze normative e procedurali, fragili e frammentati percorsi istituzionali. Le diverse fasi del sistema di accoglienza italiano, dall'arrivo - sbarco o via terra - fino alla sistemazione in una delle tante strutture, rende il percorso assai disomogeneo. Si assiste a un pluralismo di iniziative, attivate da welfare regionali e/o sistemi pubblico-privato differenti e localmente riconducibili. All'interno di questo pluralismo e in presenza di bisogni di un'utenza migrante che cambia, il volume si concentra sulle pratiche, condotte in quattro Regioni italiane (Toscana, Lazio, Sicilia e Friuli Venezia Giulia), riguardanti l'assistenza sanitaria verso i migranti richiedenti asilo, verso i titolari di una forma di protezione, ma anche verso coloro che decidono di non presentare domanda di asilo. Le pratiche esemplificative raccolte contribuiscono a rilanciare il tema delle disuguaglianze di salute degli immigrati, specialmente in riferimento a persone di nuove provenienze geo-culturali, a cui il nostro Paese non era abituato. -
L' educazione antica e il confronto con l'altro. Supplici, esuli, ospiti, nemici in alcuni testi della cultura greca antica
Questo testo si propone di indagare la relazione con lo xenos (ospite, straniero, nemico, esule), nella cultura greca antica, attraverso l'analisi dei testi omerici e di alcune tragedie di epoca classica. Dopo aver illustrato il precetto del rispetto dell'ospite quale valore fondamentale, insieme all'areté guerriera, dell'educazione arcaica, il testo analizza la costruzione dello stereotipo dello straniero come ""barbaro"""", termine che da una connotazione inizialmente neutra - colui che occupa uno spazio differente dal punto di vista geografico, politico e sociale - ne assume in seguito una marcatamente dispregiativa, mostrando quanto tale costruzione abbia innervato l'educazione dei cittadini in epoca classica e abbia contribuito al consolidamento dell'ideale formativo del cittadino e a una vera e propria retorica della democrazia, attraverso i messaggi complessi delle tragedie di Eschilo. Infine, la riflessione su alcune tragedie di Euripide ricostruisce invece come la disgregazione della polarità greco/barbaro abbia comportato interrogativi molto profondi sulla cittadinanza, sull'educazione, sull'efficacia del percorso formativo stesso, fino a sfociare in una proposta radicale di revisione delle categorie sulle quali fondare la relazione noi/altri. Affrontare questi nuclei tematici, comprendere i procedimenti retorici con cui essi emergono, rendersi conto dei messaggi educativi implicitamente o esplicitamente veicolati, è compito arduo ma affascinante della storia dell'educazione antica, che, in epoca di drammatiche migrazioni e di conflitti laceranti, dimostra la sua bruciante attualità guidandoci tutti a una maggiore consapevolezza di questa eredità nel confrontarci con le altre culture e delle astuzie della comunicazione nel produrre slittamenti semantici pericolosi. In questo senso il volume si rivolge non solo agli studiosi dell'antichità classica, ma anche a educatori e insegnanti che si potranno giovare di quest'opera di decostruzione."" -
Ri-mediare i luoghi. Comunità e cambiamento sociale
La rivoluzione di paradigma generata dai nuovi media e dalle moderne tecnologie trasforma continuamente il nostro modo fisico e virtuale di stare al mondo. È possibile ripensare l'architettura della vita sociale dei luoghi attraverso la loro rimediazione? Le strategie generative di comunicazione digitale pensate non solo per il front, ma anche per il back office, possono innervarsi nel mondo che abitiamo, trasformandolo? Questo testo intende esplorare se e in che modo lo spazio digitale, e in particolare il web 2.0 visto come metafora, possa aiutarci a ridefinire e riposizionare i luoghi. Allo stesso tempo, viene indagato il concetto di comunità, con l'intento di verificare in che modo essa sia stata trasformata dai new media. Luoghi e comunità sono i due concetti chiave attraverso i quali si analizzano nuovi processi di comunicazione che non si limitano ad amplificare il raggio di diffusione delle informazioni, ma le creano nella piazza digitale, per renderle disponibili nel mondo reale, dove sono utili per costruire strategie e politiche d'intervento.