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Educare nella città. Percorsi didattici interdisciplinari
Il volume nasce dal lavoro del Centro di Ricerca e Didattica nei Contesti Museali del Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell'Università di Bologna. A partire dai differenti ambiti di indagine delle scienze pedagogiche, il testo presenta riflessioni sul concetto di esperienza didattica in un'ottica interdisciplinare. L'attenzione è infatti posta sulla valorizzazione di esperienze significative che sono state realizzate nei diversi contesti della città in dialogo con la scuola e con il territorio. La prospettiva di indagine adottata dalle diverse autrici e autori è quella di delineare in modo originale gli elementi di qualità per indirizzare percorsi didattici che si collocano in differenti ambiti educativi: educazione alla cittadinanza, educazione alla sicurezza stradale, educazione all'intrapresa nel sociale, educazione alla salute, educazione museale, educazione alle arti (arte visiva pubblica, arte sensoriale, fumetto, musica), educazione alle tecnologie (mappe concettuali, documentazioni filmate). -
Relazione educativa e contesto sonoro. Un approccio epistemologico all'estetica dell'ascolto
Un viaggio tra Italia e Colombia attraverso le difficoltà della relazione educativa: crisi epocale irreversibile o preludio a nuove consapevolezze? Questo libro nasce da una ricerca che ha coinvolto le scuole primarie di due Paesi molto lontani, geograficamente e culturalmente, ma che, pur con caratteristiche proprie, ci raccontano di una progressiva omogeneizzazione delle difficoltà di relazione nei luoghi dell'educare. Rassegnarsi all'inevitabile o ricercare, nella riflessione storica e negli strumenti più evoluti della didattica contemporanea, le ragioni per un ripensamento di ruoli e comportamenti? Non pretendiamo di dare una risposta risolutiva a quella profonda crisi della comunicazione intergenerazionale che pare caratterizzare la nostra epoca: ci siamo sforzati di individuare alcuni dei fattori che possono aiutare a misurare la qualità e le dinamiche della relazione educativa e di evidenziare come il contesto e il ruolo dei soggetti coinvolti possa modificare sensibilmente il senso della comunicazione tra giovani e adulti. Lo strumento proposto consiste in una metodologia di analisi e, insieme, di intervento sistematico sul contesto sonoro. Un percorso specifico, chiamato ""musicalmente insieme"""", è stato appositamente concepito con l'obiettivo di osservare e di misurare i possibili cambiamenti nelle relazioni sonore all'interno di un ambiente dato e di coglierne le sfumature di significato: che cosa significa, all'interno di una certa """"relazione d'ascolto"""", il fatto che uno degli interlocutori alzi la voce o produca artatamente rumori fastidiosi? Oppure la circostanza che, mutate alcune condizioni al contorno, tali fenomeni si attenuino o vengano del tutto meno? Al di là dei rigorosi riferimenti teorici che lo contraddistinguono, questo testo si sforza di fornire alcuni suggerimenti pratici che aiutino l'educatore a riflettere sul proprio ruolo e su quei passaggi chiave che possono migliorare la qualità della relazione educativa nel contesto classe. La speranza è di concorrere ad alleviare, se non a rimuovere, quella che viene oggi definita come la """"solitudine dell'educatore""""."" -
Prevenire la corruzione in Italia. Modelli di risk management
È possibile prevenire la corruzione elaborando strategie basate su dati empirici? Se sì, come? Quali metodi ed indicatori sono stati impiegati per misurare la corruzione e quali potranno essere utilizzati in futuro? Anche da questo punto di vista il problema della corruzione in Italia è stato per lungo tempo sottovalutato. Interventi adeguati per il suo contrasto sono stati più volte rimandati, nonostante il fenomeno avesse raggiunto dimensioni progressivamente sempre più allarmanti. La mancanza di adeguate politiche volte a prevenire la corruzione ha causato la sua cristallizzazione all'interno delle istituzioni pubbliche italiane, in un sistema gelatinoso in cui risulta difficile individuare corrotti e corruttori. Il recente cambio di prospettiva introdotto dal legislatore con la legge 190/2012 ha spostato il focus del contrasto alla corruzione da un approccio punitivo ad uno di tipo preventivo. In questo senso, la prevenzione si concentra sulla riduzione del cosiddetto ""rischio corruttivo"""", come previsto dal comma 5 della legge 190/2012 che richiede alle pubbliche amministrazioni di dotarsi di """"un piano di prevenzione della corruzione che fornisce una valutazione del diverso livello di esposizione degli uffici al rischio di corruzione e indica gli interventi organizzativi volti a prevenire il medesimo rischio"""". Il percorso preventivo così delineato necessita di una solida base empirica che permetta ai policy maker di elaborare misure efficaci ed efficienti, massimizzando in questo modo l'azione di contrasto. Questo volume intende compiere un primo passo in tale direzione, attraverso lo sviluppo di un modello di analisi del rischio in una prospettiva pluridisciplinare che comprenda fattori giuridici, criminologici, economici e sociali. Tra essi: norme giuridiche e struttura dello Stato; strutture sociali, assetto dell'informazione, religione; benessere, occupazione, regolazione economica; criminalità organizzata."" -
Benessere e intercultura. Nuove prospettive per favorire l'inclusione di malati e disabili migranti
In anni di flussi migratori diversificati, che danno luogo a comunità sempre più marcatamente multiculturali, appare improrogabile prestare attenzione alle esigenze dei migranti, monitorandone cambiamenti ed evoluzioni. Negli ambiti educativi e del prendersi cura, segnatamente, si rileva la sempre maggiore presenza di situazioni problematiche delicate che richiedono urgenti soluzioni. Disabili e malati migranti hanno modo di accedere ai servizi e alle strutture preposte? Enti e associazioni sono preparati a dare risposte concrete? E in tutto questo, dove si colloca l'educazione interculturale e qual è il suo ruolo? Il volume propone un argomento trasversale fra l'educazione interculturale e la pedagogia speciale: la concezione di benessere, di salute e di disabilità nelle diverse culture. Dalla diversità nel pensare e descrivere tali concetti conseguono infatti differenti modi di relazionarsi con le persone disabili, nonché diverse pratiche di riabilitazione e cura nell'ottica di una concezione olistica della persona e di un rapporto integrato tra servizi e tra professionisti, avvalorata dalla ricerca condotta dall'autrice presso esperti e professionisti italiani e stranieri. L'opera si rivolge a educatori, pedagogisti, insegnanti, nonché ai professionisti socio-sanitari che nella loro realtà lavorativa incontrano persone particolarmente vulnerabili a forte rischio di marginalizzazione. -
Nuovi sentieri sociologici. Riflessioni sugli studi di un ricercatore sociale
I saggi contenuti in questo volume ambiscono a ripercorrere, attualizzandolo, il cammino intellettuale di Bernardo Cattarinussi e vogliono essere un omaggio alla sua attività di sociologo. In apertura tre contributi ripercorrono la carriera dello studioso, mettendo anche in luce aspetti del suo carattere. Nella seconda parte vengono presentate le tematiche studiate da Cattarinussi nel corso degli anni. Si ricostruisce il dibattito sulle utopie e vengono richiamati i temi della sociologia dei disastri. A seguire, un'analisi sul sentimento di appartenenza territoriale e sulla religiosità. I successivi due capitoli sono di carattere metodologico: il primo illustra il ruolo delle tipologie nei processi di comprensione dei fenomeni sociali, mentre il secondo propone un'introduzione allo studio on line delle comunità locali. Il saggio che segue opera una riflessione sui concetti di cultura, identità, memorie e significati. Vengono quindi approfonditi gli studi sulle emozioni e sulle generazioni fragili. Infine, si prendono in esame i principali metodi utilizzati nello studio delle dipendenze. Il libro è un tributo alla carriera accademica e alla personalità di un sociologo, che ha saputo distinguersi per creatività e originalità, ricchezza intellettuale e concretezza. -
Verso una pedagogia degli effetti. Esperienza formativa e riflessione clinica
È possibile pensare una pedagogia non fondata sulle intenzioni, su un quadro di valori già istituito o su fini a priori evidenti? I testi raccolti in questo volume tentano di costruire una trama di relazioni, di riflessioni, d'interpretazioni dell'esperienza formativa che consentano al lettore di affrontare questa domanda esplorando alcune ipotesi e tenendo conto di alcuni strumenti propri del discorso culturale che investe oggi la pedagogia. Se si segue questa trama apparirà evidente che quel che conta è provare a comprendere meglio quali logiche segnano le pratiche formative, minime e allo stesso tempo specifiche, che trasformano la nostra esperienza. Il volume propone un percorso che parte dalla varietà delle esperienze formative, dal valore che tali esperienze assumono nella vita diffusa, dai loro rapporti con la temporalità, con il desiderio di educare, con gli scenari che educatori, formatori e insegnanti devono affrontare quotidianamente per non rimanere alienati e offesi dai mutamenti più rilevanti dei sistemi sociali e culturali attuali. Interpretare l'esperienza formativa vuol dire descrivere le pratiche singolari che permettano di far emergere dalle maglie della propria storia di formazione un profilo di senso che non scompaia come un volto di sabbia sull'orlo del mare. È questo l'intento di una riflessione clinica sulla formazione, posizione teorica che inaugura una possibile pedagogia degli effetti. -
Teoria della pratica formativa. Apprendimento dall'esperienza e clinica della formazione
Da ""quel che conta è la prassi non la teoria"""" consegue forse che """"la prassi deve fare a meno della teoria""""? È possibile parlare e narrare di educazione, di formazione indipendentemente dalle forme linguistiche e narrative attraverso cui si esprimono? E infine, quanto incide sul nostro modo di fare formazione e educazione il modo in cui siamo stati educati e formati? Assunto di base della Clinica della formazione è che gli eventi e i processi formativi non sono esterni, indipendenti da chi li studia, li agisce e dal modo in cui ne parla, bensì connessi con la rappresentazione che si ha della propria oltre che dell'altrui formazione. Se ogni storia è la storia di qualcuno, se ogni libro è anche la storia del suo autore, se ogni ricerca è la storia che inchioda il ricercatore all'oggetto della sua ricerca, nella trama dei testi qui raccolti, che annodano il valore della retorica e della metafora in pedagogia, l'apprendimento dall'esperienza nell'educazione degli adulti e la Clinica della formazione, il lettore attento potrà rinvenire l'originalità e la forza di un'autentica teoria della pratica formativa."" -
La salute negata. Le sfide dell'equità in prospettiva sociologica
La salute è importante per ognuno di noi, perché sappiamo quanto conti godere di una buona efficienza fisica e mentale per realizzare i nostri progetti. Sappiamo anche che quando la nostra salute è compromessa diventa fondamentale poter accedere alle migliori cure disponibili. Ciò che invece spesso ignoriamo è quanto la conoscenza, il potere, il prestigio, il denaro siano risorse che hanno un effetto rilevante sulle nostre condizioni di salute e possano favorire o ostacolare l'accesso e l'utilizzo dei servizi di cura. Da una prospettiva sociologica, il volume si confronta, sia sul piano teorico che empirico, sulle persistenti iniquità di salute e del sistema sanitario che caratterizzano ancora in modo profondo la nostra società. Il testo offre, inoltre, una cornice concettuale e analitica per immaginare soluzioni in grado di intervenire sulle ingiuste condizioni di salute in cui si trova oggi a vivere una parte significativa della popolazione. -
Arte e innovazione tecnologica per una didattica immersiva
In linea con le recenti indicazioni ministeriali, le tecnologie digitali occupano un posto sempre più rilevante nei contesti scolastici e museali sia sul piano cognitivo, in termini di trasmissione e rielaborazione delle conoscenze, che nella ridefinizione della dimensione socio-relazionale. In questo senso, insegnanti ed educatori museali sono chiamati a definire quali strumenti e linguaggi utilizzare, in quale modo e verso quale scopo per costruire percorsi didattici innovativi. A partire da queste riflessioni, il volume presenta un'analisi delle potenzialità delle tecnologie digitali tanto nella lettura, comprensione e apprezzamento dell'arte, quanto nello sviluppo del processo creativo dei giovani. L'arte mediata dalle nuove tecnologie può infatti diventare parte integrante dello sviluppo dell'identità e della partecipazione sociale, attraverso un fare che vede operare congiuntamente insegnanti di ogni ordine e grado, educatori culturali e museali, artisti e atelieristi. -
Politologia del linguaggio italiano e tedesco. Metafore concettuali e strategie retorico-narrative al Parlamento Europeo
Il volume presenta un'analisi politologica e linguistica dei discorsi degli europarlamentari italiani e tedeschi ripercorrendo quattro anni di storia politica europea, dal 2008 al 2011, con l'intento principale di definire le tipologie di metafore concettuali in riferimento a determinati fenomeni politici, sociali ed economici, quali la crisi economica, la stabilità e il futuro dell'UE e l'arrivo dei migranti sulle coste europee. Sulla base delle teorie dell'analisi critica del discorso e degli studi sulla metafora concettuale si tenta di dimostrare come le rappresentazioni metaforiche costituiscano il principale strumento di persuasione nel testo. Oltre alle metafore concettuali sono oggetto di studio anche altri elementi retorici, come i riferimenti intertestuali (proverbi, modi di dire e citazioni); si evince che il linguaggio politico attuale è caratterizzato da un'espressività sempre più informale, quasi vicina al colloquialismo, intenta a coinvolgere il più possibile l'interlocutore, politico e non. Le strategie retoriche e i concetti chiave utilizzati dai parlamentari offrono inoltre una panoramica sui frames argomentativi del linguaggio politico italiano e tedesco, riassumendo sia comportamenti linguistici comuni sia divergenze retoriche e culturali. Le sezioni argomentative sono sempre accompagnate da esempi testuali tratti da EUROPARL, il corpus parallelo comprendente la totalità dei dibattiti del Parlamento Europeo. -
Web Advertising. Campagne pubblicitarie che corrono online
Dalla Rivoluzione industriale in poi siamo arrivati in un attimo ai giorni nostri, alla svolta epocale dettata dal web. In fondo ci sono voluti solo due secoli, o poco più, per ribaltare ancora una volta abitudini e modi di vivere, di lavorare e di rapportarci con i nostri simili. Un cambiamento a cui anche la pubblicità non poteva sottrarsi. Dalle prime timide e un po' goffe comunicazioni commerciali, che prendevano in prestito quanto apparso sui media tradizionali, gli strumenti si sono evoluti, sviluppando una creatività dedicata, sottolineata da contenuti rispettosi dei confini che il web sollecita, in quanto a linguaggio e sinteticità. Un progresso comunicativo che ha saputo cogliere quanto di meglio apparso online, soprattutto sui social più frequentati. I casi presentati nel libro spaziano dai prodotti di largo consumo a quelli industriali, compresa la comunicazione di pubblica utilità e quella più propriamente sociale. In alcuni il web è l'unico mezzo utilizzato, in altri è una combinazione tra media tradizionali e nuovi, una ripartizione destinata a scomparire dal lessico comune, quando si parlerà solo di media. L'importante, come sempre in termini di pianificazione, è trovare un concetto, una big idea, flessibile al punto giusto per essere declinata efficacemente su ogni singolo medium. Contributi di: Carmelo Cadili, Alessandra Cocchi, Luigi Cornaglia, Martina Cuman, Filippo Ferraro, Gaetano De Marco, Serena Fortunato, Riccardo Grannonio, Emanuela Lovotti, Matteo Meneghetti, Carlo Muttoni, Mary Sara Offermann, Michele Papaleo, Pietro Somaini, Giuseppe Stigliano, Ornella Vittorioso. -
Engagement e disengagement dei collaboratori. Comunicazione interna e valorizzazione delle risorse umane per un contesto di voce
L'engagement è all'origine dei comportamenti dei collaboratori a sostegno delle aziende: diffondere la reputazione, difendere da critiche, condividere conoscenze, suggerire nuove idee. Al contempo però sono sempre più evidenti situazioni di disengagement sotto forma di distacco, disimpegno o ancora peggio avversione e contrapposizione verso la propria azienda. Da questo derivano comportamenti a detrimento delle aziende: critiche ai manager, aggressività verso i colleghi, ostruzionismo. Il libro offre un robusto quadro concettuale su temi poco trattati finora in Italia: engagement, disengagement, comportamenti di comunicazione di voce e di silenzio dei collaboratori procompany e anticompany. Offre inoltre un ampio bagaglio di evidenza empirica raccolto tramite: focus group con manager, interviste a esperti, una survey su un campione di aziende, una survey su un campione di convenienza di collaboratori, tredici casi aziendali. La ricerca qui presentata è stata realizzata dal Working Group Employee Communication dell'Università IULM. Il libro si rivolge a studiosi, manager, consulenti e studenti. Offre spunti di riflessione e di intervento a tutti coloro che operano nelle aree professionali della comunicazione interna e della valorizzazione delle risorse umane. -
I meccanismi dell'umorismo. Dalla teoria pirandelliana all'opera di Sergej Dovlatov
Questo volume, pubblicato in russo nel 2008, è uno strumento utile per chi si occupa del rapporto tra letteratura, comicità e paradosso. Si tratta di uno dei rari tentativi di affrontare l'umorismo verbale e letterario in chiave interdisciplinare e di giungere a una sintesi il più possibile attualizzata e ""formale"""" delle fondamentali teorie novecentesche (quelle di Bergson, Freud, Pirandello, Raskin). La cruciale opposizione tra """"comicità"""" e """"umorismo"""" su cui si fonda la teoria pirandelliana è qui argomentata attraverso l'opera di Sergej Dovlatov, esemplare rappresentante dell'umorismo letterario novecentesco. Alla riflessione epistemologica sul rapporto tra letteratura e """"scienza della letteratura"""", segue una sintesi tipologica delle principali posizioni teoriche sullo humor e un """"riordino terminologico"""" basato sul nesso tra tipologia del testo e funzione estetico-cognitiva. La dettagliata analisi dell'opera di Dovlatov evidenzia i tratti che accomunano l'umorismo paradossale alla tradizione ebraico-orientale e all'aforistica dei ko- an Zen. Chiude il saggio un capitolo dedicato alla traduzione dell'opera di Dovlatov in italiano, che offre un primo tentativo di approccio tipologico-formale alla riformulazione interlinguistica dei testi umoristici."" -
L' Unione Europea e il Mediterraneo. Interdipendenza politica e rappresentazioni mediatiche (1947-2017)
Gli studi più recenti hanno indagato le dinamiche culturali transnazionali, con attenzione alle immagini e alle percezioni veicolate da linguaggi audiovisivi e circuiti mediatici. Le ricerche sulla guerra fredda hanno rimarcato le connessioni con l'integrazione europea e la decolonizzazione, tra interdipendenza politica e rappresentazioni mediatiche. La guerra fredda ha investito la sfera dei mass-media, fino a diventare nell'immaginario di milioni di cittadini la «massima fiction dell'epoca», con espressioni nella fotografia e nel cinema, nella radio e nella televisione. Ne è derivata un'ampia produzione culturale, non ancora incentrata con la necessaria sensibilità sull'integrazione europea e sullo spazio mediterraneo. Occorre allora fare interagire «potenza e cultura, geopolitica ed ideologia», fino a «cogliere l'evoluzione degli aspetti intangibili, eppure così importanti, costituiti dall'immaginario di cui la guerra fredda si nutrì, e che essa a sua volta alimentò in abbondanza» (F. Romero). Allargando l'orizzonte oltre la guerra fredda, nel volume si prospetta un fecondo terreno di confronto metodologico e interdisciplinare tra storici e studiosi dei media, tra UE e Mediterraneo. -
Smarting up! La smart organization: una nuova relazione tra persona e organizzazione
Lo smartworking è il programma di trasformazione su cui le organizzazioni hanno repentinamente volto lo sguardo oggi. Fino ad ora l'attenzione è stata posta quasi esclusivamente su aspetti di ordine normativo e tecnologico. In realtà queste innovazioni stanno insidiando in modo diretto le fondamenta stesse della relazione persona - organizzazione: il tempo e lo spazio. In passato la persona entrata in azienda aveva chiaro come il corrispettivo alla retribuzione fosse il suo lavoro esplicato in uno spazio (fabbrica o ufficio) e in un tempo di lavoro definiti e preordinati. Proprio qui sta il punto: la smart organization riporta questi due pilastri in carico alle persone, anziché alle organizzazioni, cambiando nelle fondamenta la geometria della relazione. La trasformazione impatta su elementi di base del fenomeno organizzativo che deve ora definitivamente valorizzare il risultato piuttosto che il task, l'auto-gestione piuttosto che il coordinamento, la responsabilizzazione di ognuno, la delega ed l'autonomia. La definizione stessa di leadership viene rivoluzionata (smart leadership): pur continuando a valorizzare e governare si muove in contesti senza la presenza della persona e con nuovi strumenti di comunicazione ed engagement. Nessun ponte resta in piedi se semplicemente si tolgono i pilastri che finora lo hanno sostenuto; è necessario sostituirli con altri più adatti e altrettanto capaci. La Persona Aumentata dalle tecnologie, le platform, che divengono il collante di un'organizzazione che si fa liquida ed una nuova e diffusa leadership sono i pilastri su cui le smart organization staranno in piedi. Nel testo è proposta una corposa riflessione sulla natura di questi pilastri, vecchi e nuovi, per evidenziare come molte componenti e risorse siano già presenti nelle aziende, ed un modello sistemico, punteggiato da casi aziendali concreti, che può fare da riferimento per i change agent impegnati in questa trasformazione. -
Non succede per caso. Percorsi omogenitoriali tra desideri e realtà
Il fenomeno dell'omogenitorialità è ormai diffuso e in costante crescita: per questo si trova spesso al centro di un acceso dibattito etico, politico, sociale e culturale, che assume talora i toni di un duro scontro tra ""favorevoli"""" e """"contrari"""". Attraverso quali percorsi si giunge alla scelta genitoriale? Come viene vissuto il percorso dell'attesa e della nascita? Quali sono i tratti caratterizzanti dell'esercizio dell'omogenitorialità? In cosa questi genitori condividono le stesse paure, fatiche e difficoltà di tutti gli altri, e in che cosa, invece, il loro vissuto presenta aspetti specifici? Quali fattori di rischio o possibile sofferenza, e quali risorse per affrontarli? Quali le specifiche esigenze nell'eventuale incontro con i servizi di supporto alla genitorialità? Il testo vuole dare risposte a queste e altre domande per offrire una descrizione dell'esperienza affettiva degli omogenitori a quanti sono interessati a conoscere e comprendere dal punto di vista psicologico, e non solo, questa forma di relazione familiare."" -
Il bilancio di esercizio. Formazione, lettura, interpretazione
Questo libro si rivolge a tutti coloro che, per qualsiasi ragione, siano interessati alla formazione, alla lettura o all'interpretazione del bilancio di esercizio delle aziende che redigono tale documento secondo le regole del codice civile. Nella realtà italiana la maggior parte delle imprese - in quanto non quotate o non operanti in settori finanziari -, rimane ancorata alla scelta del modello civilistico del bilancio di esercizio sia per ragioni di tradizione sia in quanto, essendo a ristretta base societaria, i loro soci sono interessati prevalentemente alla conoscenza dei risultati economici dell'esercizio quale base per la remunerazione del capitale investito e quale presupposto della continuità aziendale nel lungo periodo. Da ciò l'interesse a conoscere come si forma e come si legge un bilancio di una società di piccole e medie dimensioni, redatto secondo il modello civilistico. -
La società del noi. Comunità responsabili nell'era della globalizzazione
Il volume si colloca all'interno del dibattito da tempo avviato nelle scienze sociali a proposito dell'individualismo e del suo supposto superamento nelle società occidentali contemporanee: una riflessione sul ""noi"""" e su come tale categoria possa essere utile per la comprensione e la previsione del futuro della società, mostrando di converso la fragilità di una applicazione della categoria dell'""""io"""" in termini esclusivistici. Se nel pensiero sociologico classico si è affermata la dicotomia comunità/società, laddove l'inesorabile affermazione della società ha caratterizzato l'avvento della modernità, è oggi di particolare interesse chiedersi se ci sono espressioni della comunità che resistono, riemergono o assumono nuove forme in epoca postmoderna, un'epoca che alla globalizzazione pervasiva accosta una persistente """"voglia di comunità"""" (Z. Bauman). Tra gli autori che oggi riflettono sulla società globale, da una parte c'è chi parla di iper-individualismo, dall'altra chi parla di derive comunitariste: ma c'è ancora uno spazio per le comunità dei rapporti primari, della fiducia e della reciprocità, per comunità responsabili? Ed eventualmente, in quali forme esse si manifestano, a fronte di una società sempre più complessa? Quali sono oggi le condizioni in cui le relazioni sociali producono comunità, ponendosi come ponte tra il soggetto e la società globale? Ed è possibile estendere l'idea di comunità a tutti gli esseri umani intesi come """"comunità di destino"""" (E. Morin)? In questa prospettiva, l'autrice analizza alcuni ambiti del sociale nei quali il desiderio di reciprocità e riconoscimento simbolico si rende sempre più evidente, come espressione di coesione e integrazione sociali. Dal welfare comunitario alla società civile che chiede trasparenza attraverso lo strumento del FOIA, dall'amministrazione condivisa dei beni comuni urbani alle forme di sharing in rete: sono ormai sempre più numerose le comunità responsabili nell'era della globalizzazione."" -
Guerrilla Marketing Immobiliare. 127 tattiche di marketing non convenzionale per agenti immobiliari creativi
Oggi la sfida degli agenti immobiliari è quella di riuscire a fare un grande marketing con piccoli budget. Chi non ci riesce rischia di uscire dal mercato. Il guerrilla marketing è la soluzione per realizzare campagne di marketing efficaci a basso costo. E questo è l'unico libro, pubblicato in Italia, sul guerrilla marketing applicato al settore immobiliare. In questa edizione troverai 127 segreti, strategie, tattiche e idee raccolte nel corso del tempo dagli agenti immobiliari sul campo. Sono tecniche che possono veramente far crescere la tua quota di mercato e incrementare le vendite. Tra l'arsenale di armi per il successo delle piccole e medie agenzie immobiliari qui proposto, troverai: strategie di marketing a livello locale, tattiche di web marketing, metodi per far crescere e sviluppare il tuo business. Vuoi fare in modo che la tua agenzia ottenga un maggior numero di lead, in meno tempo? Inizia con la lettura di questo libro, applica i concetti in esso contenuti ogni giorno, con costanza, e vedrai crescere i tuoi risultati rapidamente. -
Istituzioni, disuguaglianze, economia in Italia. Una visione diacronica
Cosa succede nella società quando una economia cresce o entra in recessione e subisce trasformazioni nelle sue strutture portanti, nelle sue istituzioni e nei comportamenti prevalenti? Come cambia il tessuto sociale, come si adatta, come resiste ai cambiamenti? I lavori raccolti in questo volume non forniscono una risposta certa a queste domande, ma hanno l'ambizione di costituirne un tassello. Il filo rosso di questi saggi, apparentemente così diversi tra loro per ambiti e metodologie, saranno le crisi economico-finanziarie nazionali ed internazionali che hanno contribuito a cambiare la struttura economico-sociale del Paese, l'utilizzo di nuovi dataset e delle serie statistiche rilevate dall'Istat nel corso degli anni. Tale impostazione offrirà un panorama vasto al fine di dare una chiave di lettura non solo dell'attuale situazione politica economica ma anche utile per capire i risvolti futuri. La storia economica sta dimostrando di essere un terreno fertile per i confronti, i modelli e le generalizzazioni, che tuttavia convivono con episodi specifici, al fine di contribuire a costruire una prospettiva unidirezionale e astorica al di là dei paradigmi.