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Reputazione aziendale e crisis management. Una prospettiva accademica e professionale
Il testo affronta il rapporto tra due tematiche, reputazione e crisis management, che nel tempo hanno acquisito un'importanza crescente sia nella letteratura economico aziendale che nella pratica manageriale. Inizialmente, si sono sviluppati due filoni di letteratura autonomi che progressivamente sono stati sempre più integrati in ragione di questioni teoriche e sostanziali. Infatti, se da un lato la reputazione costituisce un asset che le imprese utilizzano per il proprio sviluppo, dall'altro è anche vero che la comunicazione, nella sua declinazione sociale, rende sempre più trasparenti e visibili i processi aziendali. Le eventuali crisi dunque si trasferiscono all'opinione pubblica con crescente facilità, mettendo in discussione gli investimenti effettuati dalle imprese sulla propria reputazione. Il rapporto tra reputazione aziendale e crisis management è sicuramente un tema stimolante nei contesti di mercato odierni, sebbene in continua evoluzione. In generale, ciascuna crisi rappresenta una minaccia reputazionale, più o meno forte, per un'impresa. Secondo questa prospettiva, la reputazione costituisce una variabile di outcome, tuttavia, non mancano i contributi che vanno ad indagare il ruolo della reputazione pregressa, come variabile antecedente l'impatto della crisi. Se sul primo filone, si riscontra un certo accordo tra gli studiosi, sul secondo la letteratura mostra evidenze contrastanti. Il testo cerca di produrre un'analisi delle ""variabili situazionali"""" che influiscono sul rapporto tra reputazione e crisis management in modo tale da aiutare i professionisti ad attuare le strategie di gestione della crisi più adeguate a seconda del contesto. La reputazione è una risorsa intangibile che deriva dalla percezione degli stakeholder sull'essenza e l'operato dell'azienda nel tempo. I professionisti intervistati concordano con la necessità di adottare un approccio proattivo che si fondi sul monitoraggio continuo dei """"rischi reputazionali"""" in modo da prevedere, ed eventualmente prevenire, l'insorgere delle problematiche che la potrebbero danneggiare."" -
Problem-Based Learning. Apprendere per problemi a scuola: guida al PBL per l'insegnante
Il Problem-Based Learning (PBL) - apprendimento basato sui problemi - è un metodo formativo che pone lo studente in una posizione attiva attraverso varie strategie: utilizza la situazione problematica come punto di partenza dell'apprendimento, alterna il lavoro in piccoli gruppi in aula allo studio indipendente a casa. In tal modo esso aumenta la motivazione degli studenti e rende significativi gli apprendimenti, sviluppando capacità di studio autodiretto e competenze di ragionamento critico. Primo libro italiano dedicato al PBL nella scuola, il testo recupera le radici storiche e i modelli teorici di riferimento e propone una facile guida rivolta agli insegnanti che vogliono costruire le proprie situazioni-problema e i corrispondenti strumenti di valutazione. Nell'illustrare come il PBL possa essere utilmente introdotto nelle scuole primarie e secondarie italiane, oltre che nei corsi universitari mirati alla formazione di educatori, esso fornisce numerosi esempi di casi-problema volti a favorire l'acquisizione di conoscenze e competenze in ambiti disciplinari linguistici e scientifici. Un testo completo per conoscere e sperimentare il PBL, un metodo che favorisce il raggiungimento delle competenze. -
La comunicazione visiva per la salute. Wayfinding, pittogrammi e health literacy nello spazio ospedaliero
Quando ci si muove in ambienti ad alto tasso di criticità di orientamento, quali stazioni, aeroporti o ospedali, entrano in gioco emozioni che possono generare stress cognitivo e compromettere la stessa capacità di orientarsi. In ospedale, ad esempio, ansia, fretta, soggezione verso il personale sanitario, preoccupazione, possono impattare sulla capacità di comprendere l'organizzazione dello spazio e di decodificarne il sistema segnaletico. Un luogo ad alto tasso di criticità emotiva come l'ospedale necessita, pertanto, di un sistema per il wayfinding in grado di rendere lo spazio velocemente interpretabile e ""familiarizzabile"""". Proprio l'esigenza di suscitare un senso di accoglienza, ma anche di comunicare specifiche identità e funzioni, fa sì che ogni sistema per il wayfinding vada declinato in funzione delle caratteristiche di ciascuna istituzione e delle persone che di questa fruiscono. Dai visual studies alla linguistica, al design for all, alla comunicazione interculturale, il volume mostra come studiare, progettare e implementare un sistema di comunicazione visiva in un ospedale significhi interpellare approcci scientifici e competenze eterogenei. Lo studio illustra anche il nuovo set di pittogrammi per la comunicazione sanitaria L'Isola dei pittogrammi (a oggi implementato nell'ambito dell'Ospedale Fatebenefratelli - Isola Tiberina di Roma), rielaborazione del set statunitense Hablamos Juntos e primo insieme open source di figure la cui comprensibilità è stata testata nel contesto culturale (e multiculturale) italiano."" -
La rete pubblico-privato per l'inclusione scolastica dei bambini con bisogni educativi speciali. Teorie, legislazione e buone pratiche di leadership
Dopo un'indagine macro del sistema di inclusione scolastica a livello storico, della normativa e delle politiche dell'istruzione, il testo analizza in dettaglio una serie di buone pratiche per la presa in carico di minori portatori di disabilità. L'obiettivo degli autori è quello di evidenziare i fattori e le condizioni che concorrono a creare contesti locali e servizi educativi soddisfacenti. Si pone l'attenzione principalmente sulle relazioni interistituzionali tra i soggetti pubblici e privati coinvolti nei servizi socio-assistenziali ed educativi. Lo studio longitudinale delle buone pratiche valorizza, in particolare, come una governance pubblico-privata accountable e collaborante sia un elemento garante della formazione degli studenti e della presa in carico dei soggetti più deboli. -
Il trauma psicologico. Nuove frontiere di ricerca
I concetti di trauma e di stress psicologico hanno ottenuto solo negli ultimi decenni un progressivo riconoscimento scientifico. Questo manuale cerca di fare il punto sugli apporti teorici e sui risultati della letteratura scientifica più recenti. La prima parte è suddivisa in tre capitoli. Il primo è dedicato all'evoluzione del concetto di trauma psichico e alla descrizione dei modelli clinici e teorici che si sono avvicendati dal secolo diciannovesimo ad oggi; il secondo analizza le diverse categorie diagnostiche delle risposte post-traumatiche; il terzo sottopone ad analisi critica il concetto di PTSD contrapponendogli, in modo volutamente provocatorio, ma non privo di significato clinico, quello di ""Disturbo Traumatico Post-Stress"""". La seconda parte del volume è dedicata alla teoria e alla clinica del trauma psicologico. Un capitolo evidenzia la relazione tra disturbi psicotici ed esperienze traumatiche infantili, in particolare gli abusi fisici e sessuali. Nella terza parte del libro sono analizzate le problematiche di screening, di valutazione clinica e di trattamento relative alle conseguenze traumatiche di esperienze terribili, purtroppo oggi molto comuni, che pongono problemi sociali, umanitari ed economici. Si parla di rifugiati sopravvissuti a tortura e di altre esperienze estreme di violenza psicologica o fisica e degli effetti traumatici degli eventi sismici, sempre più frequenti anche nel nostro Paese. La quarta e ultima parte del volume è dedicata ai fattori protettivi e al trattamento dei disturbi psicologici post-traumatici. Un manuale, dunque, ricco di approfondimenti e di riferimenti bibliografici, in grado di soddisfare le esigenze di chiunque, per motivi di studio o professionali, si occupi di questi argomenti."" -
Emergenza e progettualità educativa. Da un modello allarmista al modello trasformativo
Spesso attribuiamo al termine ""emergenza"""", in situazioni e in contesti quotidiani (scolastici, ambientali, lavorativi...), una valenza educativa, affermando il principio per il quale l'emergenza è, prima di tutto, una possibilità educativa. Il dibattito sull'emergenza in ambito educativo deve però essere ampliato e assumere sguardi più complessi e multiprospettici. A questo dibattito il volume intende contribuire in maniera originale proponendo un cambiamento di paradigma che si disegna attraverso tre fasi: un'analitica e ricca descrizione dei servizi educativi (residenziali, semi-residenziali e diurni) con una specifica attenzione per quelli che accolgono le """"emergenze"""" (a partire da esperienze maturate in Regione Liguria); una ricerca empirica che ha coinvolto coordinatori ed educatori che lavorano in comunità che gestiscono posti """"di emergenza"""", il cui scopo era indagare il rapporto tra la progettazione (dei servizi e nei servizi) e la gestione delle emergenze; la presentazione infine di due modelli di riflessione e intervento in grado di superare una logica allarmista a vantaggio di una logica trasformativa. In virtù di questa impostazione, il volume si presta ad essere sia un utile strumento di lavoro per gli operatori sociali in servizio, sia un approfondimento per gli educatori e le educatrici in formazione."" -
Intellettuali ebrei italiani del XX secolo
Di tutti gli intellettuali ebrei italiani studiati o anche solo citati in questo libro - anche quelli che non si richiamarono culturalmente alla tradizione ebraica - vale che, tanti anni ormai trascorsi, a riguardarli uno ad uno si vede con chiarezza che tra i molti elementi delle loro diverse e complesse individualità, quello ebraico fu, in modi differentissimi, per tutti loro imprescindibile. Tra i saggi raccolti in questo volume, solo due, quelli di Emilia D'Antuono su Enrico, Enzo ed Emilio Sereni e di Geri Cerchiai su Eugenio Colorni, trattano di personalità che con l'ebraismo ebbero un rapporto profondo. Le prospettive culturali dei protagonisti studiati nel contributo di Enrico I. Rambaldi su Antonello Gerbi, e più ancora in quelli di Giovanni Rota su Giorgio Levi Della Vida e di Fulvio Tessitore su Giorgio Falco, non ebbero se non scarsi o nessun rapporto con la tradizione ebraica: essi furono personalità perfettamente assimilate, al limite definibili come ""ebrei loro malgrado"""". Almeno due sono però i motivi, per i quali l'esser stati ebrei ha senso per tutt'e cinque le personalità qui studiate. Innanzi tutto, ha senso parlare di """"intellettuali ebrei"""" perché negli antichi Stati preunitari e nel Regno d'Italia una specifica determinazione culturale, sociale e politica degli """"ebrei italiani"""" esistette. In secondo luogo, a giustificare è l'""""impersonale"""" crudezza biologica dell'antisemitismo nazifascista di Stato, che prescinde del tutto dalla soggettività specifica del singolo individuo. I saggi qui raccolti mostrano come nelle personalità da essi studiate si riflettano i temi e i destini degli ebrei italiani sotto il fascismo. Scritti di: Geri Cerchiai, Emilia D'Antuono, Enrico Isacco Rambaldi, Giovanni Rota, Fulvio Tessitore."" -
Adolescenti nelle relazioni. Generazioni che co-costruiscono la società-mondo
Educare oggi i ragazzi che sono nati in questo inizio di millennio è un compito particolarmente complesso ma altrettanto importante. Proveremo qui a rappresentare questa complessità ma anche l'urgenza di trovare strade credibili per farlo. Proporremo poi qualche idea che tenga conto delle ingenti novità e specificità dello scenario nel quale viviamo. Riorientare la convivenza in assenza di ordinatori forti ma in presenza di forti capacità trasformative in mano agli umani, organizzare le traiettorie di vita non già verso la conquista del mondo ma verso una diversa possibilità di relazionalità ""fraterna"""", far dialogare le differenze tenendo a bada le violenze, trovare ordini nuovi. Tutto questo richiede un'alleanza """"transfigurativa"""" fra le generazioni che condivideranno il futuro: non potranno semplicemente reiterare tradizioni educative, ma dovranno pensarne e sperimentarne di nuove, tenendo conto anche di ciò che i giovani sono in grado di insegnare ai più anziani e non solo viceversa. Questi temi riguardano un pubblico vasto ed eterogeneo giacché le funzioni educative oggi non sono più esclusivo appannaggio di insegnanti, genitori e parenti stretti, che naturalmente mantengono un ruolo centrale, ma di un universo molto più ampio di soggetti che, soprattutto per quanto riguarda gli adolescenti, incidono nel bene e nel male sulla loro traiettoria di sviluppo."" -
Fare e pensare le relazioni. Prospettive educative con i Laboratori di counseling
Oggi siamo di fronte a una sorta di rivoluzione data dalle innovazioni sociali: cambiamenti radicali di codici di comunicazione, culture, modalità di stabilire relazioni che ci fanno sentire spesso impreparati e confusi nelle interazioni quotidiane. Come rigenerare i nostri rapporti insteriliti? Tentando un contributo, questo volume propone elementi di orientamento, presi dalle scienze psicologiche e dalla pratica professionale del counseling di gruppo per imparare a costruire relazioni positive, produttive di comportamenti empatici e sensibilità etica. Negli ambienti di lavoro, nella scuola e più in generale nelle organizzazioni sociali, sempre più digitalizzati e automatizzati, si manifesta il bisogno di una logica individuale, non fredda e astratta, ma in grado di favorire competenze interdisciplinari e processi educativi. Il ""fare esperienza di relazione"""" in modo intenzionale si rivela, a tal proposito, un espediente sociale di grande portata per i nostri tempi, complicati dalle trasformazioni di comunità globale. Con la proposta di un metodo d'intervento educativo, il Laboratorio di counseling, si vuole tentare di meglio comprendere e facilitare i rapporti tra le persone nei vari contesti. Quello che unisce o separa gli individui, è condizionato dal confronto delle rispettive personalità e differenze: il modo con il quale questo confronto viene gestito nella relazione, genera conflitto o nutrimento per il legame affettivo. Il volume non si limita a interrogare gli aspetti spersonalizzanti dei rapporti tra individui ma tratta del lavoro di relazione, di quanto rende possibile il superamento di barriere che ci separano gli uni dagli altri, con sfiducia, paura o disattenzione. Una riflessione, quella affrontata, che porta a cercare oltre ogni cultura del vuoto e della precarietà, la confluenza di desideri e risposte ai bisogni irrinunciabili di affettività."" -
#IoT designer. Progettare oggetti e servizi relazionali
Nel mondo dell'Internet of Things (IoT) ogni oggetto vive di relazioni, di empatia e dell'intelligenza generata dai dati. Gli IoT designer utilizzano sì la tecnologia, ma sono soprattutto costruttori di identità, di relazioni, di motivazione e di fiducia. Gli oggetti connessi generano infatti nuovi servizi, fanno emergere nuove abitudini, riducono le distanze tra brand e persone e mettono queste ultime al centro di ogni business. Questo libro parla a chi vuole diventare un IoT designer, ma anche agli Innovation Officer che li assumeranno, agli amministratori delegati che finanzieranno i loro progetti, ai marketing manager che si impegneranno per trasformare le loro innovazioni in valore. Perché essere connessi è un requisito fondamentale non solo per le persone, ma anche per ogni oggetto, prodotto e servizio che vogliamo sia parte del nostro futuro; e la via per il successo passa dalla totale dedizione verso l'umanizzazione delle tecnologie. -
Il mercato del latte. Rapporto 2017
Il rapporto sul mercato del latte, curato dall'Osservatorio sul Mercato dei Prodotti Zootecnici, che giunge alla sua ventitreesima edizione, si propone come strumento di conoscenza del comparto lattiero-caseario a supporto di coloro che, a diverso titolo - si tratti di istituzioni pubbliche, organizzazioni professionali, strutture associative, operatori d'impresa e studiosi - sono chiamati a contribuire al funzionamento di tale comparto. Lo sforzo principale è stato, quindi, quello di coniugare completezza, tempestività e rilevanza delle informazioni fornite e delle analisi effettuate, con la sintesi necessaria a farne uno strumento efficace. La pluriennale e qualificata tradizione che l'Osservatorio può vantare nell'ambito delle analisi di settore costituisce la garanzia di un marcato rigore scientifico associato a concretezza ed aderenza ai problemi di un comparto tra i più complessi ed articolati del settore agro-alimentare nazionale. L'impostazione dello studio prevede che esso non si limiti ad una semplice elencazione dei fatti di mercato; esso rappresenta, piuttosto, un'analisi dell'intera filiera produttiva, in grado di fornire delle chiavi di interpretazione che, a partire dal comportamento dei singoli operatori e gli strumenti contrattuali di determinazione del prezzo del latte, considerano gli effetti dello scenario internazionale e delle politiche comunitarie di settore. -
La dieta per combattere l'Alzheimer. Una guida dei cibi e degli integratori che ci possono proteggere dagli effetti dell'Alzheimer. Con Contenuto digitale per download
Sempre più spesso, la ricerca ha dimostrato che la dieta è una delle più grandi armi che abbiamo per proteggere e difendere il nostro cervello dalla malattia di Alzheimer. Basato su recenti studi e sull'esperienza diretta di lavoro con migliaia di pazienti - sia quelli con un normale stato cognitivo sia quelli nelle fasi iniziali dell'Alzheimer - ""La dieta per combattere l'Alzheimer"""" fornisce un programma nutrizionale all'avanguardia che può aiutare a ridurre il rischio di sviluppare l'Alzheimer e potrebbe rallentarne il progresso quando la malattia si è già manifestata. Sul sito della FrancoAngeli (www.francoangeli.it), nella Biblioteca Multimediale, i lettori potranno scaricare delle schede su cui registrare di giorno in giorno i cibi consumati, la quantità di carboidrati in essi contenuti, le attività praticate per stimolare il cervello o diminuire lo stress, le sessioni di allenamento o attività fisica, i piatti preferiti... e monitorare così i progressi ottenuti seguendo la dieta e lo stile di vita proposti nel testo."" -
La sociologia di Émile Durkheim
Il volume propone, per la prima volta in lingua italiana, La doctrine d'Emile Durkheim (1918), il contributo che Maurice Halbwachs (1877-1945) dedicò alla memoria di Emile Durkheim (1858-1917) dopo la sua morte. Dietro l'appassionato commiato dal maestro da poco scomparso, Halbwachs ripercorre le tappe essenziali del pensiero di Durkheim, ne sintetizza i più importanti guadagni teorici e ne dischiude le principali linee attorno a cui si dispiegherà il suo lascito intellettuale. Le sue parole di allora suonano oggi quasi profetiche: «on peut dire dès maintenant qu'il y a réussi, et qu'il n'est point d'étude se rapportant à la nature humaine qui ne doive bientôt sentir l'influence organisatrice et vivifiante de sa doctrine». Il volume è arricchito da alcuni contributi che aiutano a contestualizzare e situare il testo di Halbwachs rispetto alla sua figura e alla sua produzione scientifica, così come alla sociologia durkheimiana e alla cerchia degli allievi del maestro di Epinal. -
Gli Alleati a Brescia tra guerra e ricostruzione. Fonti, ricerche, interpretazioni
La presenza alleata a Brescia nel 1945 è una pagina ancora poco nota. Non molti sono i dettagli emersi sugli uomini, gli avvenimenti, le dinamiche che hanno caratterizzato gli otto mesi di governo alleato della città e della provincia. Questo volume vuole essere un contributo a più voci finalizzato a colmare almeno in parte questa lacuna, collocando Brescia all'interno di uno scenario più vasto, nazionale e internazionale, in una complessa fase di transizione che condurrà l'Europa e il mondo fuori dal più grande conflitto mai avvenuto nella storia dell'uomo. Gli autori si propongono anche di guardare avanti e di aprire nuove piste di ricerca, poiché molto resta da sapere su quel 1945 diviso a metà, con una prima fase ancora dominata dalla tragica e cupa ombra della guerra e una seconda piena di novità e speranza, con molti aspetti da ricostruire. -
Autenticità e imprenditorialità. Il tempo come risorsa
L'autore affronta il tema dell'autenticità che si presenta complesso e multidimensionale. Lo indaga nella sua dimensione oggettiva quale prospettiva che nella letteratura di marketing si esplica nell'individuazione delle proprietà che rendono una marca o un bene autentici. Si tratta di una dimensione a cui si è andata affiancando una dimensione relazionale secondo cui è autentico ciò che è percepito come un tramite per scoprire il proprio true-self. Ne consegue che tutto può essere ricondotto a qualche forma di autenticità tramite processi di negoziazione riflessiva. Tali processi non sussistono nel caso di una volontaria esplorazione di sé tramite esperienze di contesti naturali e culturali volte a fare acquisire una propria autenticità. Nel lavoro l'ottica si sposta poi sull'essere autentico che l'autore indaga tramite lo studio dell'imprenditore autentico che diventa centrale nel lavoro. Ne vengono identificati i connotati, i comportamenti, gli effetti che ne conseguono sulla gestione e sull'organizzazione dell'impresa. Tutto questo esplorando le peculiarità dei leader autentici dalla letteratura di management e facendo un'analisi empirica su imprenditori di nicchia del settore viti-vinicolo. Il dato più significativo che emerge è il ruolo del tempo autentico quale variabile-ponte tra il bene ed il comportamento imprenditoriale. Chi vive il tempo autentico trasforma gli attributi del bene autentico in valori. Più questo meccanismo si concretizza più il bene risultante è intriso di impersonalità e di una incontaminata autenticità. È su tale meccanismo che l'autore si sofferma esplorandone componenti ed effetti. -
Conoscere gli anziani per sostenerne i bisogni e costruire il futuro
Il positivo allungamento dell'età media, una dinamica comune a molti Paesi industrializzati, pone - e porrà in modo sempre più intenso - il problema delle sue ripercussioni demografiche, economiche e sociali. Il volume, partendo da tali questioni, si concentra sulla Campania e su alcuni dei suoi territori con l'intento di offrire una lettura più accurata dei bisogni concreti della popolazione anziana. -
Ferrovia e cammino della Magna Grecia, patrimonio dell'umanità. Beni culturali e opportunità economico-turistiche
Il volume propone i contributi di un insieme di studiosi che hanno partecipato, nell'ottobre 2017, ad un convegno articolato in tre sessioni distinte, corrispondenti ad altrettante speci?che località della costa ionica calabrese (Reggio Calabria, Locri e Crotone) che le hanno ospitate. Il tema del convegno ruota attorno ad una speci?ca idea progetto, ovvero la valorizzazione della Ferrovia Ionica e del Cammino della Magna Grecia, in un'ottica di sviluppo integrato trasporti-turismo, in cui si esplora anche la percorribilità di un riconoscimento quale patrimonio dell'umanità da parte dell'Unesco. Il testo si articola in due parti. Nella prima sono proposte due relazioni introduttive, assunte a base del confronto tra i convegnisti. La seconda parte raccoglie 16 interventi, articolati su tre grandi capitoli corrispondenti alle tre sessioni locali. L'iniziativa è stata patrocinata dall'Università Mediterranea di Reggio Calabria, dal Dipartimento DIIES, dai Comuni di Reggio Calabria, Locri, Crotone, dalla Regione Calabria, dall'UNPLI (Unione delle pro loco Calabria), dal Segretariato Regionale per la Calabria del MIBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo). Numerose associazioni culturali hanno offerto l'adesione ed apporti organizzativi e partecipativi diversi. -
Infanzie movimentate. Ricerca pedagogica e progettazione nei contesti di emergenza per minori stranieri non accompagnati
Troppo spesso il lavoro educativo con i minori stranieri non accompagnati si traduce nel tentativo di definire e comprendere una categoria sociale o giuridica, quando invece è necessario che si apra, con vocazione autenticamente pedagogica e didattica, a una riflessione più ampia sull'infanzia nel contesto di una società interculturale. Prima di rappresentare un tema dell'agenda politica e sociale, quello dei minori stranieri non accompagnati è una realtà di cui occorre comprendere le istanze e il bisogno di comunità, di storie di vita che devono incontrarsi in una prospettiva inclusiva. La ricerca educativa e la progettazione dei servizi sono strumenti professionali con i quali è possibile sostenere il processo di cambiamento e trasformazione all'interno delle comunità stesse. Il testo riporta moltissime esperienze nazionali di ricerca e progettazione realizzate da gruppi di lavoro universitari e da enti del Terzo Settore e contiene anche uno studio comparato con l'attuale modello di accoglienza/intervento svedese che impreziosisce il volume di uno sguardo europeo. Il vasto apparato bibliografico, infine, è un utile strumento di lavoro per tutti coloro che affronteranno, a partire da oggi, il tema. Le diverse prospettive degli autori dei contributi hanno consentito di costruire e offrire una bibliografia approfondita e interdisciplinare, con una chiara prospettiva internazionale. -
Design open air. L'approccio human centred design per l'innovazione del sistema Camper
Questo volume presenta i risultati di due programmi di ricerca, nati dalla collaborazione tra Università e Impresa, sviluppati sul tema dell'innovazione progettuale nel settore della camperistica, e finalizzati a innalzare il livello di qualità e innovatività del sistema Camper. Una linea di lavoro di particolare efficacia, sviluppata nell'arco di circa sei anni, realizzata dall'Università di Firenze, in collaborazione con l'Università di Siena e con un gruppo di Aziende attive nel comparto della camperistica con capofila Trigano S.p.A., alla quale hanno partecipato e contribuito numerose e differenti competenze accademiche e professionali. Centrale il ruolo del Design sui fronti di innovazione individuati come essenziali al rilancio del comparto del Camper: l'innovazione di prodotto, l'incremento di versatilità del Camper e del suo allestimento interno, la capacità di rispondere ai nuovi profili di potenziali utenti/acquirenti, l'introduzione di elementi di adattabilità e versatilità interna, la sostenibilità ambientale dell'intero ciclo di vita del prodotto e la riduzione dei consumi di utilizzo e, infine, l'innovazione dei servizi offerti al camperista, sia dall'azienda in termini di assistenza al cliente, che dall'offerta turistica territoriale. I risultati raggiunti, presentati in questo volume, nascono dalla integrazione tra approccio Human Centred Design e Design per la sostenibilità, oggi sempre più frequentemente vicini e reciprocamente indispensabili alla realizzazione di soluzioni capaci di innalzare la qualità complessiva del sistema prodotto. -
I destini dei bambini zingari. Educati in modo estraneo alla loro razza
Il testo presenta per la prima volta in lingua italiana la tesi di laurea di Eva Justin, giovane antropologa che si dedicò agli studi razziali sulla categoria ""zingari"""" nella Germania nazista e che fu assunta nel Centro di ricerca per l'igiene razziale e la biologia criminale dell'Ufficio d'Igiene del Reich. La sua tesi voleva dimostrare che includere i bambini rom e sinti nella società tedesca attraverso lo strumento della pedagogia e dell'educazione rappresentava un dispendio di risorse da parte dello Stato, perché essi erano da considerare una razza inferiore, un gruppo di persone su cui era necessario agire soltanto attraverso la sterilizzazione forzata e lo sterminio fisico. La tesi fu discussa alla fine del 1943 e nel maggio del 1944 le bambine ed i bambini sinti e rom dell'orfanotrofio di Mulfingen - le cavie su cui aveva lavorato Eva Justin - furono prelevati da un pullman e portati ad Auschwitz-Birkenau, dove furono eliminati nelle camere a gas. Una pedagogia, asservita al potere, aveva offerto i criteri e si era trasformata in strumento utile allo sterminio. La storia dell'inclusione di rom e sinti in Europa si è sempre giocata sul piano pedagogico, pertanto il recupero di questo testo in lingua italiana permette di rintracciare i segni storici della permanenza dello stereotipo dello """"zingaro"""". Il volume offre per la prima volta un percorso lineare delle teorizzazioni sugli """"zingari"""" tra passato e presente: gli stereotipi non sono stati distrutti e in molti casi hanno influenzato le politiche d'inclusione che oggi sono attuate in Italia e in Europa.""