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Quando l'amore diventa dipendenza. Esercizi per superare relazioni malsane
Attraverso l’analisi degli aspetti dolorosi di una dipendenza affettiva malsana e mediante gli esercizi propostirndall’autore in queste pagine, è possibile riflettere su se stessi e sulla natura della relazione oggetto dirnindagine. Seguendo il percorso di lavoro qui proposto, infatti, si seguirà un iter che ci aiuterà a renderernpositivo tutto ciò che è negativo: è un divenire volto a togliere il “mal” affinché rimanga solo il “sano”rndella relazione.rnSolo così il legame affettivo si libererà dell’attributo “dipendente” per continuare su nuove basi e/o riappropriarsirndella propria libertà. -
Inbound marketing. Strategie per convertire i contatti in clienti
Come si progetta, pianifica e lancia una Campagna di Inbound Marketing per creare strategie che convertano dei perfetti sconosciuti in clienti reali? Questa è la domanda a cui Inbound Marketing intende dare una risposta, in modo molto concreto. In uno scenario in perenne evoluzione, in cui non è più possibile standardizzare le azioni e sperare di ottenere risultati a lungo termine, il volume si propone come un'ancora di salvezza, un manuale dal taglio pratico e ricco di esempi. Passo dopo passo, permetterà di scoprire non solo le basi dell'Inbound Marketing, le sue dinamiche e suoi obiettivi, ma anche i tool da utilizzare per metterlo in pratica, realizzando una vera Campagna, e quelli da usare per effettuare un'analisi per testare e ottimizzare i risultati. Pensato per marketer che operano sia come liberi professionisti sia all'interno di aziende, Inbound Marketing vi consentirà di fare marketing in un modo totalmente nuovo, incrementando le prestazioni delle attività e ottimizzando tempo e denaro. -
Fare innovazione diffusa. Quando le idee dei dipendenti migliorano la competitività dell'azienda
L'innovazione che parte ""dal basso"""", dalle idee di tutti i dipendenti, può davvero migliorare l'azienda? Come funziona un processo di Innovazione Diffusa? E quali strumenti sono i più efficaci per agevolarlo? Soffermandosi sia sugli strumenti più utili per favorire l'applicazione del sistema di Innovazione Diffusa (dal Design Thinking al Business Model Canvas, dal Creative Solution Finding al FourSight), sia sulle esperienze reali di aziende italiane che lo hanno applicato, il testo si propone come strumento e stimolo per consulenti, imprenditori, HR manager. Su questi temi si concentra l'autore di questo volume, da anni impegnato sui temi della creatività, partendo dalla ferma convinzione che l'innovazione non sia appannaggio di qualche specialista o di un reparto dell'azienda, ma che tutta l'organizzazione, a qualsiasi livello, possa essere stimolata nel produrre idee, perché tutti sono creativi e hanno voglia di essere ascoltati quando propongono una buona idea. Naturalmente, per ottenere dei risultati occorre procedere con metodo: sulla scia di tre parole chiave - condividere, comunicare, connettere - il testo presenta il Sistema di Innovazione Diffusa, un processo semplice, strutturato e trasparente attraverso cui le idee dei dipendenti vengono raccolte e condivise, analizzate e valutate con criteri oggettivi, per essere poi selezionate e applicate, riconoscendo il merito agli ideatori, comunicando i risultati ottenuti a tutta l'azienda e premiando le idee migliori. Le connessioni positive che si generano sono significative: l'azienda guadagna, il clima aziendale migliora, i dipendenti sono più motivati e i clienti sono più soddisfatti."" -
Contesti educativi per il sociale. Progettualità, professioni e setting per le età della vita. Vol. 1
L'opera intende fornire un quadro esaustivo di cosa significhi oggi essere e fare l'educatore professionale socio-pedagogico e dei servizi per l'infanzia, così come il pedagogista coordinatore di servizi socio-educativi. Il testo propone un quadro teorico-metodologico fondativo della progettualità-responsabilità-cura educativa e riflette sui curricoli formativi e sul profilo professionale, nonché sulla valenza trasformativa e generativa delle professioni educative per il sociale. Coerentemente, presenta un'articolata rassegna pratica di contesti educativi dedicati alle differenti età della vita, considerati nella concretezza del setting educativo che li contiene e li sostiene e di un lavoro collaborativo e integrato con i soggetti e i servizi del territorio, nella prospettiva di un welfare generativo, basato sulla partecipazione e la reciprocità. In considerazione della molteplicità dei contesti di educazione, formazione, cura, prevenzione e recupero rivolti alle differenti età e condizioni della vita, il volume si avvale del contributo di professionisti esperti negli specifici ambiti. Ciò permette al lettore di ""entrare"""" nei differenti contesti e di conoscerne progettualità educativa, scelte organizzative, """"modi"""" di operare, apprendere, aver cura di quella dimensione - difficilmente quantificabile ma carica di vitalità - che è il capitale umano e sociale, fatto di soggetti, istituzioni, gruppi, relazioni educative e solidali, fiducia e sussidiarietà con cui si costruisce il ben-vivere e il ben-essere individuale e di comunità. Il volume si rivolge a educatori professionali socio-pedagogici e dei servizi per l'infanzia e pedagogisti in servizio, agli studenti che desiderano intraprendere queste professioni, ai dirigenti dei servizi, nonché a insegnanti e professionisti che, a diverso titolo, operano nei contesti educativi per il sociale, dunque anche nei servizi culturali e lavorativi, psicologici e della mediazione rivolti a persone di differenti età e condizioni di vita."" -
Contesti educativi per il sociale. Progettualità, professioni e setting per il benessere individuale e di comunità. Vol. 2
L'opera intende fornire un quadro esaustivo di cosa significhi oggi essere e fare l'educatore professionale socio-pedagogico e dei servizi per l'infanzia, così come il pedagogista coordinatore di servizi socio-educativi. Un testo per educatori professionali socio-pedagogici e dei servizi per l'infanzia, pedagogisti in servizio, studenti, dirigenti dei servizi, insegnanti e professionisti che, a diverso titolo, operano nei contesti educativi per il sociale, dunque anche nei servizi culturali e lavorativi, psicologici e della mediazione rivolti a persone di differenti età e condizioni di vita. Il testo propone un quadro teorico-metodologico fondativo della progettualità-responsabilità-cura educativa e riflette sui curricoli formativi e sul profilo professionale, nonché sulla valenza trasformativa e generativa delle professioni educative per il sociale. Coerentemente, presenta un'articolata rassegna pratica di contesti educativi dedicati al disagio e alle emergenze educative e sociali, considerati nella concretezza del setting educativo che li contiene e li sostiene e di un lavoro collaborativo e integrato con i soggetti e i servizi del territorio, nella prospettiva di un welfare generativo, basato sulla partecipazione e la reciprocità. In considerazione della molteplicità dei contesti di educazione, formazione, cura, prevenzione e recupero rivolti alle differenti età e condizioni della vita, il volume si avvale del contributo di professionisti esperti negli specifici ambiti. Ciò permette al lettore di ""entrare"""" nei differenti contesti e di conoscerne progettualità educativa, scelte organizzative, """"modi"""" di operare, apprendere, aver cura di quella dimensione - difficilmente quantificabile ma carica di vitalità - che è il capitale umano e sociale, fatto di soggetti, istituzioni, gruppi, relazioni educative e solidali, fiducia e sussidiarietà con cui si costruisce il ben-vivere e il ben-essere individuale e di comunità. Il volume si rivolge a educatori professionali socio-pedagogici e pedagogisti in servizio, agli studenti che desiderano intraprendere queste professioni, ai dirigenti dei servizi, nonché a insegnanti e professionisti che, a diverso titolo, operano nei contesti educativi per il sociale, dunque anche nei servizi culturali e lavorativi, psicologici e della mediazione rivolti a soggetti e contesti in situazione di disagio e/o di emergenza."" -
Ricerca e didattica per la scuola dell'infanzia. Contributi per la formazione dei docenti
Nel volume, grazie alle diverse competenze degli autori dei saggi, la scuola dell'infanzia è studiata secondo molteplici punti di vista: la sua storia e le normative che la reggono, la didattica universitaria e le nuove prospettive nella formazione degli insegnanti, la ricerca e la pratica in aula. Il libro è diviso in tre sezioni. Nella prima si tratta delle trasformazioni pedagogiche e istituzionali cui è andata incontro l'istruzione infantile, in particolare nella Torino del XIX secolo, della legislazione relativa alla scuola paritaria e degli interventi per la disabilità (in prospettiva storica). Nella seconda parte, la formazione universitaria dei futuri insegnanti è vista in funzione della qualità dell'insegnamento, specie nelle situazioni difficili con bambini a rischio e in relazione ai cambiamenti emergenti nella contemporaneità, come l'uso degli strumenti digitali. Vengono approfondite anche le questioni dell'identità, dell'incontro con l'altro, della costruzione di atteggiamenti autenticamente democratici fin dall'infanzia. Nell'ultima sezione si propongono attività innovative, secondo diversi campi di esperienza, per mostrare le più aggiornate conquiste della conoscenza, utili alla formazione dei docenti e alla pratica quotidiana, affinché questa sia autenticamente formativa. Al volume hanno contribuito Erminia Ardissino, Cristina Bertolino, Daniela Cacia, Giuseppina Cerrato, Cristina Coggi, Carlo M. Fedeli, Cristiano Giorda, Anna Granata, Matteo Leone, Daniela Maccario, Mario Martinelli, Maria Cristina Morandini, Elena Papa, Anna Perazzone, Isabella Pescarmona, Paola Ricchiardi, Alda Rossebastiano, Marco Davide Tonon, Emanuela M. Torre. Il volume, che si avvale della presentazione di Renato Grimaldi, direttore della collana, contiene anche un saggio di Redi Sante Di Pol, la bibliografia della sua produzione scientifica e un ricordo offerto da Giorgio Chiosso, che ne tratteggia la figura umana e professionale. -
Educazione e terrorismo
Chi e che cosa educa oggi al terrorismo? Quali contesti favoriscono forme di adesione o consenso alle sue manifestazioni? Quali conseguenze ha il terrorismo sulle storie di vita e di formazione di chi ne subisce gli effetti? Quali ricadute produce sui territori della contemporaneità, sulla loro conformazione culturale e politica? E, soprattutto, quali compiti si prospettano per la riflessione pedagogica e la pratica educativa dedicate all'analisi e al contrasto di un fenomeno intrinsecamente e problematicamente educativo? A tali quesiti ha tentato di rispondere il progetto di ricerca ""Educazione e terrorismo"""", condiviso da un gruppo di pedagogiste e pedagogisti del Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione """"Riccardo Massa"""", dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca. Attivando un percorso di riflessione comune intorno a un tema trascurato nell'attuale dibattito pedagogico, il progetto ha raccolto e interrogato una molteplicità di punti di vista che nel testo superano il piano della semplice denuncia e di un generico appello al cambiamento, sviluppando percorsi di analisi critica utili a una più profonda (e scomoda) comprensione pedagogica del fenomeno e all'esplorazione delle sue complesse implicazioni educative."" -
Formatività e lavoro nella società delle macchine intelligenti. Il talento tra robot, I.A. ed ecosistemi digitali del lavoro
Il volume analizza come la potenzialità tecnologica impatta oggi sul mondo del lavoro, facendo emergere per la società delle macchine intelligenti la necessità di un nuovo patto sociale tra sviluppo umano e formazione, capace di qualificare il legame tra formatività e lavoro come uno degli elementi portanti dei cambiamenti che caratterizzano la natura multi-referenziale del lavoro, immerso nella sfida della digitalizzazione, e la robotica. La società delle macchine intelligenti si caratterizza per una tecnologia abilitante e disegna un nuovo modello di lavoro in cui l'azione competente emerge dall'interazione con i robot e i sistemi dotati di intelligenza artificiale. Il volume intende analizzare la dimensione pedagogica dell'agire lavorativo, della formazione del talento e della promozione della capacità agentiva e creativa del lavoratore e approfondire le trasformazioni dei modelli e le dimensioni di competenza richiesti dalla quarta e quinta rivoluzione industriale. Il nuovo ecosistema digitale vede uniti agire e logos: muovendosi entro uno spazio connettivo che esprime infinite risorse, il lavoratore ha a disposizione sempre diverse e nuove opportunità e scelte per l'azione, che diventano sintesi generativa tra la razionalità teoretica e pratica. Rivolto a ricercatori, formatori e studiosi della formazione, il libro evidenzia il legame tra l'azione formativa e la capacità del soggetto coinvolto nei nuovi processi produttivi di generare scenari d'innovazione sfidanti e imprenditivi, coniugati con complesse e dinamiche ma ben radicate progettualità personali. Formare le nuove generazioni all'interno del nuovo ecosistema digitale sottolinea la necessità di un inedito patto sociale tra sviluppo umano e formazione, capace di far leva sulla capacità proattiva del soggetto, di comprendere su che cosa acquisire conoscenze, come trovarle, dove intrecciare relazioni fiduciarie per creare per se stesso e per la società nuovi obiettivi di sviluppo umano. -
Il futuro oggi. Storie per orientarsi tra studi e lavori. Con espansione online
Questo libro si occupa di orientamento, di come le persone compiono scelte per affrontare momenti di transizione, delle caratteristiche personali che mettono in campo, dell'influenza dei contesti di vita su tali scelte. L'autrice indaga questo ambito utilizzando l'autobiografia sull'orientamento di persone appartenenti al mondo della politica, dell'arte, dello sport, della cultura, dell'imprenditoria che hanno fatto le prime scelte formative in epoche diverse. Il repertorio di storie che il libro propone nella prima parte - arricchite da quelle riportate nell'allegato online - può rispondere a diverse curiosità, ispirare pensieri circa decisioni da prendere in campo formativo e professionale. Può rappresentare, inoltre, uno strumento da utilizzare nelle attività di accompagnamento dei processi di scelta, in contesti scolastici, università e strutture di orientamento. Il volume - che si avvale anche dei contributi di Laura Nota e Salvatore Soresi - si rivolge ai giovani ma anche a coloro che sono interessati a conoscere che cosa può accadere quando si fanno scelte di vita importanti come quelle di studio e lavoro, e dedica ai genitori, insegnanti, orientatori e orientatrici i capitoli della seconda parte. -
Produttività e redditività delle imprese. L'Umbria nell'Italia di mezzo
Per l'Umbria la bassa produttività è da sempre il principale problema strutturale e la causa prima del divario di PIL per abitante che la separa, in misura via via crescente, dalla media del Paese e soprattutto dalle regioni centro-settentrionali, comprese quelle più prossime per collocazione geografica e per caratteristiche del sistema economico. Lo studio che viene qui presentato affronta il tema cruciale della produttività al livello più utile a comprenderne le implicazioni e per individuare alcune delle politiche necessarie per avviarlo a soluzione, ovvero il livello delle singole imprese dei diversi comparti produttivi. Nella convinzione che solo se le imprese sono in grado di migliorare la loro performance produttiva, anche attraverso il sostegno di politiche pubbliche specificamente orientate allo scopo, potrà crescere la produttività aggregata dell'intero sistema regionale e nazionale. L'obiettivo del lavoro è quello di far emergere i punti critici che deprimono la produttività in Umbria e più in generale nelle regioni dell'Italia di mezzo e condizionano negativamente i tanti aspetti ad essa collegati, dalla redditività delle imprese alla remunerazione del lavoro, al benessere economico della popolazione. Punti critici sui quali è necessario agire attraverso politiche adeguate, richiamate nella parte conclusiva del lavoro, da parte sia delle stesse imprese sia delle agenzie e istituzioni pubbliche di promozione dello sviluppo. -
La caccia sostenibile. Profili biologici, etici e giuridici
Nato dalle riflessioni condotte nel contesto del Master in ""Amministrazione e gestione della fauna selvatica"""", il volume si interroga sul tema della caccia e del potenziale conflitto tra tutela della fauna e abbattimento consentito al cacciatore, nella convinzione che la caccia deve essere sostenibile per poter essere accettata. Se sia sostenibile e a quali condizioni dipende da una valutazione scientifica interdisciplinare, lontana dallo scontro emotivo e ideologico nel quale il tema della caccia è solitamente trattato. Il libro nasce nel contesto del Master in """"Amministrazione e gestione della fauna selvatica"""" dell'Università Ca' Foscari di Venezia. Il punto di partenza è questo. La biologia pone le basi scientifiche necessarie per ogni scelta relativa alla fauna selvatica. Spesso la scelta pone problemi etici, per esempio, quando si tratta di sacrificare singoli individui a beneficio di una popolazione, intere popolazioni per tutelare la biodiversità, per prevenire danni o per altri motivi di interesse pubblico. Infine la scelta deve avere ingresso nel mondo del diritto: per essere regola, fondare potestà, doveri e così via. Il tema della caccia costituisce punto di osservazione privilegiato per tutti questi aspetti perché tende ad amplificarli e a rendere eclatanti i momenti di eventuale conflitto. È intuitivo il potenziale conflitto tra la tutela della fauna e l'abbattimento consentito al cacciatore. Il titolo del libro significa dunque che la caccia deve essere sostenibile per poter essere accettata. Se sia sostenibile e a quali condizioni dipende da una valutazione scientifica interdisciplinare, lontana dallo scontro emotivo e ideologico nel quale il tema della caccia è solitamente trattato."" -
Il paesaggio agrario: dal vincolo alla gestione negoziata
Il paesaggio agrario è un osservatorio privilegiato delle politiche paesaggistiche attuali, di cui denota limiti e potenzialità. Il regime di tipo vincolistico plasmato dal legislatore vale come presidio per la tutela del territorio, ma può anche ostacolare gli usi agricoli e le trasformazioni per finalità economiche proprie del settore agricolo. Il volume sostiene dunque la necessità di non fermarsi alla logica del vincolo e di cercare strumenti idonei a forgiare l'immagine di un'agricoltura che sia al contempo produttiva di cibo e custode attiva del paesaggio. Il volume si prefigge di indagare queste tematiche attraverso, da un lato, l'analisi delle peculiarità del paesaggio agrario e dell'incidenza del regime del vincolo paesaggistico sull'esercizio delle attività agricole, condotta da Nicoletta Ferrucci; dall'altro, la disamina, affidata a Marco Brocca, dell'assetto delle competenze amministrative e del ruolo dei privati nella gestione del paesaggio, da cui discende la ricerca di approcci e forme di gestione che si prospettano come opzioni complementari o alternative al vincolo, mirate a realizzare un efficace bilanciamento dell'interesse alla conservazione dei valori paesaggistici del territorio con la tutela delle esigenze alimentari e degli interessi economici espressi dall'agricoltura. -
Climate proof planning. L'adattamento in Italia tra sperimentazioni e innovazioni
Cosa significa progettare città e territori climate proof? Quali sono le barriere per una pianificazione efficace per tale sviluppo? Quali sono le implicazioni per la governance a livello locale? E qual è il rapporto tra i diversi livelli di governo del territorio oggi presenti a livello italiano? Da alcuni anni ormai si discute di un nuovo ruolo sia degli attori, come pianificatori e policy makers, sia degli strumenti, come piani e politiche urbane, in relazione alle sfide poste dai cambiamenti climatici. Sostenibilità, mitigazione, adattamento, energie rinnovabili, low-carbon transition e infine post-disaster planning, sono solo alcune delle nuove parole d'ordine che affollano il dibattito in seno alla disciplina urbanistica. Il presente volume, che nasce dall'urgenza e dalla necessità di affrontare tali questioni, aggiunge un ulteriore tassello a questi studi. Numerose realtà territoriali stanno sperimentando come e con quali conseguenze la questione climatica può essere assunta all'interno delle politiche e degli strumenti di governo del territorio. Regioni come Lombardia, Sardegna ed Emilia Romagna, o città come Trento, Torino, Milano, Mantova, Reggio Emilia, Bologna, Padova, Venezia, Ancona, Cagliari, sono solo alcuni tra gli enti che con più coerenza hanno indirizzato le proprie politiche verso l'innovazione climatica, integrando gli obiettivi di mitigazione con quelli di adattamento e aumentando il livello di relazione tra percorsi volontari e pianificazione ordinaria. La necessità di passare da una dimensione retorica verso una più progettuale richiede la formulazione di un nuovo approccio di governance della città e del territorio, in grado di coinvolgere i diversi ambiti delle pubbliche amministrazioni, attivare processi di innovazione degli strumenti, delle priorità, degli attori e delle strutture organizzative. Tale approccio rappresenta un nuovo modello per affrontare e gestire le sfide del cambiamento climatico verso una dimensione urbanistica climate proof. -
Sedicesimo rapporto sulla comunicazione. I media e la costruzione dell'identità
Come stampa, radio, tv, internet e social network modificano la percezione del mondo e di se stessi? Come i device digitali contribuiscono alla costruzione dell'identità individuale e dei diversi gruppi sociali? Come si aggregano nuovi interessi intorno alle piattaforme web e ai social network? A queste e altre domande prova a rispondere la sedicesima edizione del Rapporto sulla comunicazione, che tenta di ricostruire i processi di formazione dell'identità attraverso un sistema di media profondamente mutato nell'ultima decina di anni. Mentre le diete mediatiche degli italiani si ricompongono in modo radicale e le grandi narrazioni del passato vanno in pezzi, si è aperto il problema della costruzione dell'identità e delle appartenenze dentro nuove cornici di senso collettivo. Che ruolo giocano i media in questo scenario in rapida trasformazione, tra crisi della globalizzazione, messa in discussione della società multiculturale, rinserramento territoriale, percezione di vulnerabilità e risentimento? La sedicesima edizione del Rapporto sulla comunicazione esplora questi cambiamenti, che si intrecciano con i processi di personalizzazione dell'impiego dei media, disintermediazione, polarizzazione dell'informazione e con le nuove frontiere del mercato digitale nell'era biomediatica. -
Essere anziani oggi. Riflessioni su invecchiamento e morte
Il libro unisce informazioni riguardo ai problemi socio-sanitari degli anziani e alle risposte sociali presenti in Italia e riflessioni personali e ""vissute"""" di due donne anziane che guardano a occhi aperti la loro condizione di persone progressivamente bisognose di aiuto. È un testo che apre prospettive di saggezza e di speranza per le persone che stanno per entrare o sono entrate nella cosiddetta terza età e cercano di conoscere le risorse sociali a disposizione e di prepararsi serenamente alla fase finale della loro vita. Essere anziani oggi è un libro particolare perché presenta il problema degli anziani attraverso due punti di vista: quello degli operatori e quello dei protagonisti. Unisce informazioni relative ai problemi socio-sanitari degli anziani e alle risposte sociali, residenziali e non, presenti in Italia e riflessioni personali e """"vissute"""" di due donne anziane che guardano ad occhi aperti la loro condizione di persone progressivamente bisognose di aiuto. Toccante è la coscienza del proprio declino e dell'avvicinarsi della morte da parte delle autrici ma, insieme, il loro proposito di mantenersi, per quanto possibile, vigili e attive. Secondo le autrici uno dei compiti della vecchiaia è l'apprendimento della capacità di chiedere e di accettare l'aiuto degli altri, tollerando la mortificazione della propria debolezza, ma conservando dignità e compostezza. Nella vecchiaia accade cioè di sperimentare situazioni relazionali nuove e necessariamente asimmetriche ma potenzialmente ricche di spessore umano e di reciprocità. È un libro dunque che apre prospettive di saggezza e di speranza per le persone che stanno per entrare o sono entrate nella cosiddetta terza età e che cercano di conoscere le risorse sociali a disposizione e di prepararsi serenamente alla fase finale della loro vita."" -
Il casco è vita. La vera storia dell'Osservatorio per l'educazione stradale e la sicurezza della Regione Emilia-Romagna
Il volume tenta di rispondere a una serie di domande sul ruolo dell'Osservatorio per la sicurezza stradale dell'Emilia-Romagna e sull'efficacia delle buone pratiche messe in atto da questo ente in tema di educazione stradale, nonché sulla possibilità di misurare concretamente eventuali cambiamenti nei comportamenti delle istituzioni e degli utenti della strada. L'utilizzo del casco obbligatorio per conducenti e passeggeri su ciclomotori e motocicli è ormai scontato nel nostro Paese, ma non è sempre stato così. Il volume racconta la storia dell'Osservatorio per l'educazione stradale e la sicurezza della Regione Emilia-Romagna proprio a partire dalla determinazione della sua fondatrice, Emanuela Bergamini Vezzali, che si è impegnata perché la legge sul casco diventasse realtà. L'intreccio tra la drammatica storia personale dell'autrice, il lungo lavoro svolto, la volontà e la passione evidenzia l'importanza dell'Osservatorio nella storia delle politiche per l'educazione stradale e la sicurezza a livello nazionale. L'Osservatorio ha infatti contribuito fortemente a cambiare la cultura e l'immaginario italiano su questi temi grazie alle ricerche svolte, al coinvolgimento di istituzioni e personaggi famosi, all'utilizzo di pratiche didattiche e comunicative innovative, qui sistematizzate e documentate. Il testo si pone dunque sia come raccolta di buone pratiche nel campo dell'educazione alla cittadinanza per insegnanti, educatori, rappresentanti delle istituzioni, sia come memoria personale di una battaglia per l'educazione alla sicurezza e al rispetto della vita che deve necessariamente riguardare tutti coloro che si occupano di formazione. -
La non intelligenza artificiale. Come i computer non capiscono il mondo
Una guida per comprendere il funzionamento interno e i limiti esterni della tecnologia,rnlasciandoci un importante insegnamento: non dovremmo mai presumere che i computer siano inrngrado di ottenere sempre le risposte giuste ai nostri problemi.rnrn""Broussard illustra chiaramente e con nettezza quantornsiamo stati ingannati dal mito della febbre tecnologica,rnche si diffonde quando i tecnologi e persinorninteri settori della ricerca dimostrano di avere pocarno addirittura nessuna responsabilità sociale."""" - American Scientistrnrn""""Merita di diventare un classico, ma, soprattutto,rnmerita di essere letto e discusso"""" - Times Higher EducationrnrnIn Artificial Unintelligence, Meredith Broussard sostiene che il nostro diffuso entusiasmo perrnl’applicazione delle tecnologie digitali ad ogni aspetto della vita abbia condotto a un’enorme quantità dirnsistemi mal progettati. Siamo così ansiosi di fare tutto in modo digitale – prenotare le vacanze, guidare,rnpagare le bollette, persino scegliere il partner – che abbiamo smesso di esigere che la nostra tecnologiarnfunzioni davvero. Broussard, di professione sviluppatrice di software e giornalista, ci ricorda che ci sonornlimiti fondamentali a ciò che possiamo (e dovremmo) fare con la tecnologia.rnCon questo libro, ci offre una guida per comprendere il funzionamento interno e i limiti esterni della tecnologia,rnlasciandoci un importante insegnamento: non dovremmo mai presumere che i computer siano inrngrado di ottenere sempre le risposte giuste ai nostri problemi."" -
Vivere con l'emicrania. Dalla sottovalutazione al condizionamento esistenziale
Il CENSIS ha realizzato un'indagine sulla condizione delle persone che soffrono di emicrania e cefalea a grappolo, con particolare riferimento all'impatto che la malattia esercita sulla loro condizione esistenziale. Al centro di questo studio si colloca il punto di vista del paziente, e il racconto che emerge è quello di malattie che tendono a essere sottovalutate spesso anche da coloro che ne soffrono, come dimostra il ritardo nel ricorso al medico e nell'ottenimento della diagnosi, alla quale talvolta neppure si arriva. Questo vale soprattutto per l'emicrania, una malattia al femminile molto diffusa che risulta fortemente invalidante, con un impatto su tutti gli aspetti della quotidianità, il lavoro, i compiti familiari, la vita di relazione. Anche il ricorso ai Centri specializzati appare ridotto e diversificato sul territorio nazionale e le risposte terapeutiche sono spesso a carico totale o parziale dei pazienti. Ma quello che risulta più penalizzante nella loro esperienza non è solo il dolore fisico, ma anche e soprattutto la sottovalutazione sociale, l'aspetto più denunciato dai pazienti che si sentono per questo troppo spesso soli e incompresi di fronte alla minaccia costante di attacchi imprevedibili e così fortemente condizionanti. -
Change management: opportunità o minaccia? La gestione del cambiamento personale e nelle aziende
Il cambiamento è uno stato permanente connaturato in modo profondo all'individuo, attraversa tutto il sistema della storia dell'uomo e si manifesta nella sfera individuale come in quella sociale e delle imprese. Questo libro vuole essere un contributo utile a progettare e realizzare il cambiamento assumendo un ruolo attivo e costruttivo. Ogni capitolo è diviso in due sezioni. La prima dedicata alle singole persone che, sia individualmente che all'interno delle aziende, decidono di cambiare le proprie convinzioni e i propri comportamenti. Centro del libro è l'individuo che può acquisire la capacità di gestione delle proprie decisioni e di governo delle risposte per determinare il corso della propria vita. La sfida su cui l'uomo è ingaggiato è sulla flessibilità, sulla rapidità di adattamento al flusso della vita. La seconda sezione è rivolta alle aziende e ai manager per sostenerli ad avviare un processo di antropologia culturale e di nuovo umanesimo verso una visione con al centro le persone. La rivoluzione tecnologica impone un rovesciamento di prospettiva che comporta un nuovo modo di essere e di pensare e anche di integrare le opportunità tecnologiche con le capacità manageriali e col ruolo centrale delle persone. Una nuova leadership, diversa da quella autoritaria e direttiva, richiede di acquisire capacità organizzative e di ascolto per guidare il proprio team verso il raggiungimento degli obiettivi con soddisfazione aziendale e personale. Questa parte, dunque, è diretta ai manager perché conoscano quali sono le motivazioni che muovono le persone per mobilitarle intorno a un progetto comune e ottimizzarle verso un destino aziendale non distinto da quello individuale. I manager potranno leggere anche casi di successo e di insuccesso dai quali trarre spunti di riflessione e documentarsi su una molteplicità di supporti per predisporsi all'azione. -
Transmedia experience. Dallo storytelling alla narrazione totale
Un testo nuovo e originale per i professionisti delrnmarketing e della comunicazione e per gli espertirndel mondo digitale.rnrnArricchito da “contenuti extra”, scritti da esperti che ragionano su implicazioni e scenari possibili, il testornè pensato per i professionisti del marketing e della comunicazione e per gli esperti del mondo digitale, marnanche per studenti e studiosi: per imparare a progettare quelle storie che, nella loro essenza, saranno esperienzernimmersive, narrazioni totali per chi le ascolta, da fruire su più piattaforme e in tempi diversi.rnTanto nella fiction quanto nella dimensione di marca, quando a raccontare sono le aziende: perché i modellirnche questo volume presenta possono aiutare a costruire customer experience davvero indimenticabili.