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Il trattamento dell'invidia nel paziente narcisista. Un modello di lavoro
Il volume offre strumenti teorici e operativi per riconoscere e trattare l'invidia. Il modello di lavoro proposto è diviso in tre fasi e guida il terapeuta, passo dopo passo, al riconoscimento dell'invidia e all'uso di questo prezioso materiale clinico. L'invidia è un sentimento che trova posto, al pari di tutti gli altri, nella relazione clinica. Non è insolito, infatti, che il paziente, ad un certo punto del trattamento, provi questo sentimento nei confronti del terapeuta, a volte in modo così intenso da determinare uno stallo nell'avanzamento della terapia. L'invidia che il paziente prova proprio per le cose buone che la terapia offre può essere particolarmente marcata nelle personalità narcisistiche al punto che, in questi casi, la cura non può prescindere dal trattamento del processo invidioso in atto. Le autrici del volume, all'interno di una cornice teorica che coniuga i contributi dell'analisi transazionale con la teoria delle relazioni oggettuali e la psicologia del Sé, analizzano l'origine e le manifestazioni dell'invidia. Nello specifico, il volume offre strumenti teorici e operativi per riconoscere e trattare l'invidia. Il modello di lavoro proposto è diviso in tre fasi e guida il terapeuta, passo dopo passo, al riconoscimento dell'invidia e all'uso di questo prezioso materiale clinico. La metodologia proposta si configura come un processo di integrazione dei sentimenti del paziente e come un lavoro sulle difese primitive erette quando questo sentimento si attiva in modo massiccio. Mentre il mancato riconoscimento del processo in atto mina la terapia stessa, il lavoro sull'invidia rappresenta un passaggio di grande rilevanza ai fini del rafforzamento della relazione terapeutica. Il testo non tralascia le difficoltà e le sfide affrontate dal terapeuta e mostra come il controtransfert rappresenti lo strumento di lavoro privilegiato per navigare fra le acque tumultuose e, al contempo, estremamente fruttuose dell'invidia. -
Transfert di vita. Coazione a ripetere, ripetizioni, trasformazione
Da Ricordare, ripetere, rielaborare ad Al di là del principio del piacere Freud continuò ad interrogarsi sulla ""demoniaca"""" coazione a ripetere esperienze spiacevoli che appariva contraddire il principio del piacere. La ricchezza di questo tema ha spinto i curatori a raccogliere e mettere a confronto le diverse interpretazioni sia teoriche che cliniche. Ogni psicoanalista, attraverso la propria specifica prospettiva, si trova a confrontarsi con questa complessa ed incompiuta eredità. La ricchezza di questo tema ha spinto i curatori a raccogliere e a confrontarne le diverse interpretazioni sia teoriche che cliniche. Nello spessore della teoria freudiana un lettore sensibile può riconoscere, accanto all'attenzione per l'attività pulsionale, la permanente consapevolezza dell'importanza dell'oggetto e delle sue qualità eminenti. Come i lavori qui raccolti testimoniano, proprio in coincidenza con l'introduzione della pulsione di morte, Freud ci offrì la mirabile infant observation di un bambino che attraverso la ripetizione del gioco cercava di far fronte alla separazione e poi alla morte della madre. Oltre il principio del piacere c'è dunque un oggetto e, dietro la morte, la vita: l'elemento non compiutamente vissuto, muto o traumatico, i residui di realtà, resti di vita ripetuti e rielaborati nella ritmica attualità dell'incontro paziente analista, possono conquistare quella trasformazione che apre alla capacità comunicativa e rappresentativa. È il potenziale vitale di ogni processo di ripetizione che in analisi, attraverso il lavoro di transfert e controtransfert, ne determina il destino."" -
Atteggiamento scientifico e formazione dei docenti
Il possesso di specifiche competenze culturali e professionali da parte degli insegnanti è a ragione considerata condizione necessaria per promuovere nei discenti lo sviluppo di conoscenze in grado di far loro apprendere autonomamente nei contesti più disparati. Tuttavia, a tal fine occorre anche che il processo conoscitivo sia caratterizzato da una diffusa disposizione ad affrontare i problemi impiegando procedure di tipo scientifico e utilizzando in modo critico-valutativo dati e informazioni a differente grado di affidabilità. Il volume, attraverso l'analisi di procedure, strategie e strumenti che la ricerca educativa mette oggi a disposizione, e che sulla base di nuove prospettive teorico-pratiche ipotizza come pertinenti ed efficaci, si interroga su come promuovere un diffuso atteggiamento scientifico nell'operare degli insegnanti, favorendo, soprattutto attraverso la loro formazione iniziale e in servizio, le condizioni per lo sviluppo di un ""abito mentale""""- in senso deweyano - di tipo squisitamente scientifico. L'auspicio è che attraverso la promozione di un """"atteggiamento scientifico"""" capace di tradursi in vero e proprio """"comportamento insegnante"""" dei docenti - figura chiave di ogni riforma scolastica e di ogni processo di innovazione e qualificazione dell'istruzione formale - possa svilupparsi una più alta e diffusa cultura scientifica nei loro allievi e perciò nelle nuove generazioni del nostro Paese."" -
Cartoon educativi e immaginario infantile. Riflessioni pedagogiche sui testi animati per la prima infanzia
I cartoon sono testi di animazione costruiti appositamente per l'infanzia, spesso definiti ""educativi"""". Si tratta però di una definizione spesso attribuita dai produttori e non formulata dagli esperti che sarebbero deputati a valutarli. Masha, Peppa, Gattoboy, Cilindro & C., i personaggi dei cartoon contemporanei, sono ormai presenti in modo sempre più pervasivo nella vita quotidiana delle bambine e dei bambini, colorandone in profondità l'immaginario. Essi popolano il loro tempo libero non solo tramite gli schermi - potenzialmente disponibili sempre e ovunque grazie alla fruizione attraverso dispositivi mobile come tablet e smartphone - ma anche attraverso gadget, giochi, app e marchi di abbigliamento. Come possiamo valutarne dunque la qualità educativa dal punto di vista pedagogico? Le quattro parti in cui si articola il volume analizzano il rapporto tra testi animati e letteratura per l'infanzia, i cartoon rivolti al piccolo schermo, i lungometraggi e i cortometraggi d'animazione e infine la presenza """"ingombrante"""" degli spot in TV: ne risulta un quadro che, mentre consente di metterne a fuoco i rischi, ne esplora le potenzialità, evidenziando ancora una volta come, pur in presenza di contenuti specificamente progettati per l'infanzia e talvolta in grado di offrire contenuti didattici o educativi, l'adulto mantenga comunque un ruolo fondamentale, ovvero quello di accompagnarne la fruizione da parte delle bambine e dei bambini per arricchire le loro esperienze e per promuovere in loro - con gradualità, ma già dall'infanzia - la formazione di uno spirito critico."" -
Da familiare a caregiver. La fatica del prendersi cura. Con espansione online
Il volume tenta di analizzare l'importanza del caregiving, grazie alle voci di medici, psicologi, infermieri che illustrano le difficoltà che incontrano i caregiver che si occupano di sostenere il familiare ammalato e i differenti effetti che le diverse malattie hanno sul benessere familiare. Il testo è quindi rivolto a medici, infermieri, psicologi, educatori che, quotidianamente, lavorano con pazienti che necessitano del sostegno costante di un familiare, la cui ""fatica"""" incide profondamente nella """"cura"""". Questo volume è il risultato finale di una serie di incontri, avvenuti negli ultimi anni, fra diverse figure professionali di Roma e Arezzo che si occupano del benessere dei caregiver dei pazienti con patologie complesse ad alta intensità di cura fisica, affettiva ed emotiva. Lo scopo principale di questi incontri è stato quello di definire possibili strategie di intervento interdisciplinare mirato a migliorare la qualità di vita del caregiver e, di conseguenza, del paziente stesso. Occuparsi di una persona affetta da malattia, qualsiasi essa sia, è un'attività che richiede impegno, competenza e grande investimento emotivo. Familiari e amici che si incaricano di prendersi cura del malato cronico, terminale o complesso, possono andare incontro a particolari forme di stress che hanno effetti negativi sul loro stato di salute, sul loro benessere psicologico e sulla loro qualità di vita relazionale e sociale. Il testo, rivolto a medici, infermieri, psicologi ed educatori che lavorano con pazienti che necessitano del sostegno costante di un familiare, analizza il fenomeno del """"prendersi cura"""" attraverso gli interventi di professionisti che illustrano le difficoltà che incontrano i caregiver. Prefazione di Carlo Blundo."" -
Famiglia e disuguaglianza. Matrimonio, fecondità e posizione sociale nell'Italia contemporanea
Le persone meno istruite e provenienti da famiglie svantaggiate si sposano più spesso e prima, e hanno famiglie più numerose. D'altra parte, questi comportamenti nella sfera familiare hanno di frequente conseguenze negative sulle carriere lavorative, in particolare per le donne. Da anni questi due temi sono al centro del dibattito pubblico e scientifico, ma sono tenuti quasi sempre separati, mentre la loro affinità suggerisce di integrarli in un approccio organico. Obiettivo del libro è analizzare il ruolo dei comportamenti familiari nella riproduzione delle disuguaglianze presenti nella società italiana, e in particolare nella relazione tra background socio-economico e istruzione, da un lato, e partecipazione al mercato del lavoro e occupazione, dall'altro. Che effetto hanno la formazione di una coppia e la nascita di un figlio per uomini e donne con diverso titolo di studio e diverse origini sociali? In che modo gli eventi familiari influenzano le loro decisioni di partecipare al mercato del lavoro e, successivamente, le loro carriere occupazionali? Questi eventi possono contribuire a incrementare svantaggi e vantaggi associati alla posizione sociale di partenza? Cosa si può fare per ridurre le disuguaglianze derivanti dalle scelte familiari? -
«Per conservare la fede dei padri». La guida spirituale per l'emigrato italiano nella America del sacerdote scalabriniano Pietro Colbacchini
Nel febbraio del 1887, com'è noto, il vescovo di Piacenza mons. Giovanni Battista Scalabrini fondava un istituto religioso, i Missionari di San Carlo «per l'assistenza spirituale degli italiani emigrati nelle Americhe», il cui scopo precipuo avrebbe dovuto essere quello «di mantenere viva nel cuore dei nostri connazionali emigrati la fede cattolica e di procurare quanto è possibile il loro benessere morale, civile ed economico». Le ricerche e gli studi condotti negli ultimi decenni sulle scelte e l'operato di mons. Scalabrini e sulle istituzioni religiose e laicali da lui promosse in favore dell'emigrazione italiana all'estero hanno reso possibile l'approfondimento di taluni significativi aspetti del contributo offerto dal vescovo di Piacenza e dai suoi religiosi nell'ambito dell'assistenza materiale e religiosa e della cura pastorale degli italiani emigrati in America. È pur vero, tuttavia, che molto resta da fare su questo versante e che, in particolare, si rende necessario affinare la ricerca e focalizzare l'attenzione sulle ancora poco note pratiche religiose e pastorali e sulle altrettanto scarsamente conosciute iniziative di educazione religiosa e civile condotte dai religiosi scalabriniani a favore degli emigrati italiani nel Nuovo Mondo. Il contributo di Roberto Sani si colloca entro tale cornice e intende lumeggiare, attraverso l'analisi di un'importante e assai diffusa operetta religiosa e devozionale a uso popolare - la ""Guida spirituale per l'emigrato italiano nella America"""", data alle stampe a Milano sul finire del 1896 dal religioso veneto padre Pietro Colbacchini -, gli orientamenti di fondo e il peculiare ruolo esercitato dai religiosi scalabriniani nella predisposizione di moderni strumenti di animazione pastorale e di educazione religiosa e civile per gli italiani emigrati all'estero."" -
Trame. Il teatro sociale e la formazione degli operatori socio-sanitari
Attraverso un vasto repertorio di esercizi e tecniche normalmente utilizzate per la formazione attoriale, ""Trame offre un'esperienza di formazione centrata sull'allenamento del corpo e della sua dimensione emozionale ed affettiva, e intende rivolgersi a medici, infermieri, assistenti sociali e psicologi che fanno del corpo il loro primo strumento di lavoro. È il corpo infatti il primo strumento di lavoro di chi cura. È a partire da mani che toccano e occhi che guardano che è possibile stabilire un contatto più o meno efficace con un paziente o un utente. Nonostante ciò, non sempre, o comunque non abbastanza, i professionisti della cura sono consapevoli delle potenzialità espressive e comunicative del proprio corpo. Intercettando pertanto una lacuna tuttora esistente nei tradizionali percorsi formativi, questo libro propone un metodo che mira ad allenare il sapere del corpo per sviluppare autoconsapevolezza e riflessività sul proprio agire professionale. Nato dall'incontro di una sociologa e di un attore e regista teatrale, Trame è oggi un metodo formativo replicabile in contesti organizzativi diversi. Il libro si rivolge perciò al mondo della formazione socio-sanitaria, ma propone anche un caso studio che consente di riflettere su quanto possa essere proficua la collaborazione tra saperi e pratiche professionali diversi."""""" -
Interdisciplinarietà e tutela dei minorenni. Riflessioni teoriche ed esperienze pratiche
Il libro costituisce idealmente il prosieguo a distanza di sei anni di ""Bambini a rischio di ingiustizia"""". Da allora il gruppo di lavoro interdisciplinare, nel frattempo ampliatosi, ha sviluppato ulteriormente la sua ricerca sempre ispirandosi al metodo Tavistock della Work Discussion in cui la ricerca e l'intervento sono fra loro strettamente interconnesse, così come la teoria con la pratica. Il lavoro condiviso ha portato a constatare quanto diffuse siano le esigenze di confronto professionale e formativo nell'area degli interventi dedicati alle famiglie e ai minori. L'approccio interdisciplinare diventa imprescindibile per tutti gli operatori - assistenti sociali, psicologi, psicoterapeuti, avvocati, insegnanti, poliziotti, medici e per finire i giudici - che si occupano di bambini e famiglie. Spesso le azioni predisposte risultano fra loro scollegate e le tradizionali compartimentazioni disciplinari contribuiscono a rendere ulteriormente complessa la gestione dei casi. Il gruppo interdisciplinare, che comprende al suo interno diverse professionalità, costituisce un'opportunità dove può instaurarsi un rapporto di interazione fra le diverse componenti professionali ed istituzionali che porta a un arricchimento reciproco. Il confronto tra esperienze e punti di vista differenti, insieme a una particolare attenzione alle dinamiche nel qui e ora del gruppo, permette un nuovo vertice di osservazione per ricomporre la frammentazione delle competenze, dei saperi e delle azioni. Il libro si articola in due parti: la prima di impronta più teorica si propone di esemplificare alcuni degli aspetti salienti dell'interdisciplinarità sia da un vertice psicoanalitico, sia da un vertice giuridico. La seconda parte, finalizzata a una riflessione sulla pratica, affronta tematiche quali le separazioni conflittuali, gli adolescenti oggetto di misure amministrative e l'applicazione di questo approccio al contesto ospedaliero."" -
Il fattore umano nella cyber security. Valori e strategie da costruire insieme
Il manuale, costruito con linguaggio semplice e diretto, affronta in maniera agile il grande tema della sicurezza e della protezione delle reti digitali facendo focus sulle metodologie e gli strumenti più efficaci che andranno adottati dalle aziende per attuare una sensibilizzazione (awareness) all'uso consapevole e responsabile del web e dei nuovi sofisticati strumenti di comunicazione. Molteplici i target di riferimento: dai team che operano nell'ambito della tutela aziendale, ai professionisti delle Risorse Umane, alle aree della comunicazione e della formazione, al variegato fronte dei professionisti impegnati a far crescere e a diffondere un'adeguata cultura della prevenzione del rischio. Gli autori, esperti di cyber security, offrono una lettura ragionata delle esperienze e delle best practices più innovative. Nel corso della trattazione, che si caratterizza per il suo approccio pragmatico, vengono, in particolare, illustrati i contenuti da veicolare, le tecniche, i linguaggi e i requisiti principali che possono determinare il successo delle campagne awareness. Molto importante nella dinamica del cambiamento in atto, si rivela il ruolo dell'individuo, che deve essere collocato al centro di qualsiasi policy finalizzata a regolare le iniziative di awareness e di tutela aziendale. La mancanza di conoscenze e competenze può rendere, infatti, ancora più difficile la definizione di strategie efficaci di contrasto degli illeciti e delle intrusioni non autorizzate che si verificano a diversi livelli nelle reti telematiche. Le nuove frontiere della prevenzione, come viene ricordato nel testo, passeranno tutte attraverso attività strutturate di formazione dirette sia ai clienti sia ai dipendenti. La sicurezza, oltre ad essere un fattore strategico per il business, si configura nella contemporaneità come un asset valoriale fondante che va difeso nell'orizzonte in espansione della digital society in cui tutti viviamo, ormai, fatalmente immersi. -
Nuove frontiere per i DSA. Indicazioni per la diagnosi funzionale
Un utile strumento per i clinici che stilano diagnosi e descrizioni dei profili funzionali, per chi lavora nel mondo della scuola e deve avere una visione aggiornata delle normative che tutelano gli studenti con DSA, e per le famiglie affinché possano vigilare sul rispetto dei diritti dei minori con DSA anche in ambito scolastico. I DSA sono disturbi del neurosviluppo, determinati biologicamente e soggetti a influenze genetiche ed epigenetiche, che si manifestano attraverso disfunzioni della lettura, della scrittura e/o della matematica e che sono classificati nei più recenti manuali diagnostici internazionali. Le procedure diagnostiche sono esplicate nelle Consensus Conference sul tema e nelle linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità. In tutti questi documenti viene sottolineata l’importanza di una diagnosi di tipo funzionale per evitare un inquadramento esclusivamente nosografico. Purtroppo nella realtà queste indicazioni vengono spesso disattese, mettendo in difficoltà i clinici che si occupano di riabilitazione e gli insegnanti che devono stilare un piano didattico personalizzato (PDP) come previsto dalla normativa scolastica. Partendo da queste premesse, il volume illustra le caratteristiche dei disturbi dell’apprendimento e degli altri disturbi del neurosviluppo più frequentemente associati (ADHD, DSL) nell’ottica di una diagnosi funzionale che, oltre a mettere in luce come un determinato disturbo si manifesta in un determinato soggetto, si esprima anche in termini di gravità e compromissione delle autonomie, in linea con il sistema di classificazione internazionale ICF. Saranno, inoltre, presentati i diritti dei minori, con una particolare attenzione ai diritti previdenziali (quali l’indennità di frequenza): verrà indicato come procedere in caso di risposta negativa riguardo alla loro concessione, si spiegherà come si svolge un ricorso e verranno descritte le fasi della consulenza tecnica d’ufficio. -
Aziende terribili e come migliorarle. Strumenti per dar vita ad aziende più umane, ad uso di manager, collaboratori e consulenti
Che tu sia collaboratore, manager o consulente, probabilmente ritroverai la tua storia in questo libro. O almeno parte di essa, perché la tua, come la mia, somiglia alle decine di altre che potrebbero essere raccontate su come mediamente si vive il lavoro oggi nelle grandi organizzazioni e nelle multinazionali. E su come gli strumenti del coaching possano contribuire non solo a gestire meglio se stessi, ma anche (soprattutto?) a navigare meglio in quel mare spesso burrascoso che sono le relazioni umane in azienda. Questo libro vuole sollevare un interrogativo: come mai, nonostante il raffinarsi dei mezzi culturali, dell'intelligenza emotiva, della vastissima letteratura sulle ""buone pratiche di leadership"""", la qualità della vita nelle aziende sembra essere sempre peggiore? Tra risorse stressate, donne e uomini alle prese con sostanziali demotivazioni, capitale umano """"devitalizzato"""", queste pagine vogliono essere una presa di coscienza, lucida e ragionata, che prende le mosse dall'aria stagnante di troppi uffici, dalle relazioni """"pericolose"""" che rendono ancor più complessa una situazione già al limite. Questo è un libro che parla di relazioni e sulle relazioni; su cosa non funziona e su come creare antidoti; su cosa inasprisce gli animi e rende complicato l'apparentemente """"semplice"""" atto di andare d'accordo con un collega, un collaboratore, un manager, un consulente. È un libro per tutti, perché si prende la briga di riconoscere che per un problema complesso c'è sempre una soluzione che possiamo costruire tutti insieme, ciascuno partendo dal proprio punto di vista, offrendo il proprio contributo. Un'ottima soluzione, peraltro, nascosta in piena vista quel tanto che basta per spingere a cercarla, prenderla e portarla via con sé. Il tutto con lo scopo finale di trasformare, finalmente, aziende terribili in organizzazioni fantastiche."" -
Psicologia buddhista e psicoterapia della Gestalt integrate. Una via per la cura nel nuovo millennio
Lo spirito di questo libro, la sua saggezza e la sua prospettiva profondamente olistica e relazionale, possono fornire agli psicoterapeuti di ogni orientamento una più ampia comprensione clinica e il ""know how"""" per metterla in pratica. Gli autori definiscono i punti fondamentali che la psicologia buddhista e la mindfulness condividono con la teoria e il metodo della psicoterapia della Gestalt, ed esplorano in modo creativo le implicazioni cliniche e gli aspetti rilevanti per il lavoro di psicoterapia. Queste convergenze, assieme ai diversi focus e scopi dei due sistemi, rappresentano il fondamento dell'approccio Buddhist Psychology informed Gestalt Therapy (BPGT), una psicoterapia della Gestalt ispirata dalla psicologia buddhista. Si tratta di una integrazione originale, che tuttavia mantiene l'integrità olistica di ciascuno dei due sistemi. Il libro illustra come la prospettiva universale della psicologia buddhista e il focus della psicoterapia della Gestalt sull'individuo e sulla relazione possano lavorare in sinergia nell'affrontare il tema fondamentale della sofferenza umana. In tutto il libro, le vignette cliniche offrono esempi chiari di come i concetti e i metodi possano essere messi in pratica. Lo spirito di questo libro, la sua saggezza e la sua prospettiva profondamente olistica e relazionale, possono fornire agli psicoterapeuti di ogni orientamento una più ampia comprensione clinica e il """"know how"""" per metterla in pratica. Prefazione di Erving Polster."" -
L' autostima si impara. Esercizi per aumentare la fiducia in se stessi
Questo libro offre uno specifico percorso di cambiamento:rncon esercizi pratici psicologici, suggerimentirne diverse chiavi di lettura della realtà.rnAiuta modificare le idee scoraggianti e i punti dirnvista perdenti e ad aumentare la fiducia in sernstessi.rnrnChi si stima poco assume spesso atteggiamenti di resa, conrnla triste convinzione che non sarà possibile acquisire maggiore sicurezza, quando invece l’autostima si puòrnallenare.rnIl lettore imparerà a guardarsi in uno specchio differente dal consueto per rompere gli schemi mentali chernl’hanno portato a considerarsi “poco” o “meno” e al termine del percorso proposto avrà acquisito maggiorernstima di se stesso e si sentirà migliore. -
La politica dell'immigrazione in Italia e in Europa
Il volume raccoglie alcuni saggi sulla politica dell'immigrazione in Italia e in Europa. I temi principali della ricerca riguardano il côté demografico, i risultati attesi dalle politiche di sviluppo nei paesi di origine dei flussi migratori, gli effetti economici netti dell'immigrazione nei paesi di destinazione, con particolare riguardo all'Italia, le politiche attuate finora in Italia e in Europa. Conclude la ricerca una riflessione sul ruolo della cultura nelle politiche di integrazione degli immigrati. -
Sotto l'offesa nemica. La protezione antiaerea a Palermo durante la seconda guerra mondiale
La genesi e lo sviluppo delle misure di protezione antiaerea in Italia, dall'avvento del regime fascista sino alla fine della seconda guerra mondiale, rappresentano degli elementi cruciali nello studio e nella comprensione delle dinamiche più generali del conflitto. La tutela e la salvaguardia della popolazione e delle infrastrutture all'interno delle città italiane furono infatti degli elementi essenziali non soltanto per la pianificazione delle strategie militari ma anche per la gestione del fronte interno e per l'organizzazione della macchina propagandistica, messa in atto dalla dittatura mussoliniana allo scopo di sostenere lo sforzo bellico. Attraverso un'approfondita indagine archivistica e documentaria, il volume si sofferma sull'analisi di un caso particolare, ovvero quello della città di Palermo, che assume a livello nazionale un'importanza ineludibile, in quanto il capoluogo siciliano fu il primo grande centro urbano della penisola in cui le truppe angloamericane sperimentarono la tecnica del bombardamento a tappeto. La descrizione delle fasi che caratterizzarono la mobilitazione bellica e l'edificazione degli apprestamenti antiaerei usati a Palermo per la difesa dei suoi abitanti è accompagnata dallo studio della dimensione sociologica e psicologica legata alla tragica quotidianità della guerra, della vita vissuta all'interno dei ricoveri nei lunghi anni del conflitto (temi purtroppo ancora oggi di stringente attualità). Nondimeno, l'inedita ricostruzione dello scenario bellico palermitano consente alla storiografia di riflettere sullo scarto esistente, nel totalitarismo fascista, tra l'emanazione dei provvedimenti legislativi da parte dell'autorità centrale e l'effettiva attuazione di tali misure su base locale. Il mito della potenza fascista si sgretolava dinanzi all'impossibilità di fornire adeguata protezione ai cittadini italiani, minando in maniera decisiva il consenso costruito negli anni precedenti alla guerra. -
Diritti umani, tecnologie e responsabilità sociale. Fondamenti per la reputazione aziendale
In un mondo interconnesso, dove la rete e i social media sono una vetrina sul mondo, la violazione di diritti umani può diventare oggetto di campagne mediatiche volte a colpire pesantemente l'immagine e la reputazione delle organizzazioni coinvolte. Il volume affronta il tema con una visione giuridica, psicologica e sociale, con l'obiettivo di offrire spunti di riflessione per le imprese e, più in generale, per la collettività. Le profonde trasformazioni di questi ultimi decenni, dalla globalizzazione all'impiego sempre più esteso delle tecnologie digitali, hanno favorito un rinnovato interesse per la tutela dei diritti umani. Le imprese, grazie a regole e principi riconosciuti in ambito internazionale, sono chiamate a sviluppare azioni di responsabilità sociale, occupandosi degli effetti derivanti dalle loro attività. In questo ambito si inserisce la gestione dei diritti umani nelle sue varie sfaccettature: dalle politiche del lavoro atte a favorire il benessere organizzativo e prevenire comportamenti discriminatori, alla promozione dell'equità di genere, alla crescita di investimenti responsabili, fino a considerare la rilevanza degli aspetti sociali generati dall'impiego di sistemi di Intelligenza Artificiale. Conseguentemente al facilitato accesso alle informazioni, è cresciuto anche l'interesse della società civile per le azioni di responsabilità sociale delle imprese, il cui obiettivo non può essere più solo il profitto, ma anche l'espressione di una visione etica. In un mondo interconnesso, dove la rete e i social media sono una vetrina sul mondo, la violazione dei diritti umani può diventare oggetto di campagne mediatiche in grado di colpire pesantemente l'immagine e la reputazione delle organizzazioni coinvolte. Affrontare il tema da ambiti disciplinari diversi ha l'obiettivo di offrire spunti di riflessione per le imprese e, più in generale, per la collettività. -
Gioia e Mariasole Fortuna. La fiaba e il discorso della psicologia nell'arte
In un suo precedente lavoro, ""Psiche nella città dell'arte"""" (FrancoAngeli, 2009), l'Autore ha definito i margini della psicologia nell'arte, distinguendola dalla psicologia dell'arte e dall'arteterapia. Oggi, in questo libro, la relazione tra la psicologia e l'arte si raffigura mediante il dialogo tra uno """"Sposo"""" e una """"Sposa"""" le cui dinamiche ambivalenti, come in ogni rapporto, sono elaborate attraverso il racconto di una fiaba, quella di Gioia e Mariasole Fortuna. Più che un saggio, si tratta del """"manifesto"""" per una """"psicologia nell'arte"""". Qui, in particolar modo, della pittura come registro dei processi di trasformazione dell'anima e nell'anima. La """"Psiche è Eros"""" con la giovane artista Ámart, la """"Psiche è Bellezza"""" nell'incessante riflessione e ricerca artistica di Antonio Passa, la """"Psiche è Armonia"""" per lo stesso Autore che rende indistinguibili il """"segno"""" dal """"suono"""" e viceversa. Come scriveva Aldo Carotenuto: """"L'""""occhio"""" di Pansini... ci illumina sullo stretto legame che esiste tra l'arte e la psicologia dal momento che solo la capacità di scendere nella propria Ombra permette poi di risalire per dar luce a quanto appariva prima incomprensibile""""."" -
Professione art consultant
Una guida per orientarsi nel mondo dell'arte e, nello specifico, nel mondo dell'art consultant: figura, nuova in Italia, che opera tra creazione e fruizione artistica. Un testo che si rivolge agli studenti, a coloro che stanno costruendo un percorso lavorativo, ma anche a professionisti affermati nel mercato dell'arte, a collezionisti, o semplicemente ad appassionati. L'arte oggi offre molte opportunità di sviluppo professionale. Trovare la propria strada è possibile, se si acquisiscono delle competenze mirate e si mettono a fuoco i propri obiettivi. Analizzare e valutare opere d'arte, fornire consulenza per l'acquisto e la vendita, progettare interventi artistici site-specific, sono alcune delle sue attività più tipiche che vengono qui illustrate in maniera chiara e analitica. Questo volume non si rivolge soltanto agli studenti o a coloro che stanno costruendo un percorso lavorativo, ma anche a professionisti affermati nel mercato dell'arte, a collezionisti, o semplicemente ad appassionati. -
Imprese transnazionali e vincoli costituzionali. Tra pluralismo e responsabilità
Il costituzionalismo moderno si è affermato all'ombra di movimenti ideologico-politici che intendevano confinare i poteri privati nel mondo del mero fatto. Quando la globalizzazione ha permesso a tali poteri, soprattutto quelli economici, di aggirare i vincoli posti dagli Stati, gli strumenti del diritto costituzionale si sono mostrati inadeguati a inquadrarli e a consentirne un efficace governo. Prendendo l'impresa transnazionale come oggetto di indagine privilegiato, e rifacendosi a correnti del pluralismo giuridico, questo libro mira a un'analisi comprensiva delle più generali strutture costituzionali emerse dalla globalizzazione, e si propone quindi di ampliare le possibilità di inquadramento teorico della scienza costituzionalistica. In secondo luogo, lo studio offre spunti preliminari per le applicazioni dei modelli proposti. Contro-limiti, effetto orizzontale dei diritti fondamentali, diritto di resistenza e altri istituti sono i ""luoghi"""" dove le analisi teoriche sono messe alla prova, al fine di riannodare le fila tra potere e responsabilità.""