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Pontresina. Ediz. italiana e tedesca
La collana de “Le guide del filo rosso” si arricchisce con un nuovo volume: Pontresina, località storica dell’Engadina e dei Grigioni. Come per tutte le altre guide della collana, anche questa presenta un percorso ben sperimentato dagli autori, che da anni accompagnano gruppi di turisti nei Grigioni e sul Trenino Rosso. Attraverso un reportage fotografico appositamente realizzato e a testi agili, saremo invogliati ad approfondire non solo gli aspetti storici ma anche gli itinerari escursionistici come la Val Roseg, la Valle del Morteratsch o il suggestivo Sentiero degli stambecchi. La guida è bilingue, italiano e tedesco. -
Escursionismo nelle valli bergamasche. 60 itinerari per tutte le gambe e in tutte le stagioni
Le valli bergamasche rappresentano da sempre un territorio privilegiato per l’escursionismo, che sulle sue montagne può essere praticato durante tutto l’anno. A fianco delle gite che toccano i rifugi e le cime più alte e blasonate delle Orobie, ne troviamo altrettanti che vanno alla scoperta di angoli più sconosciuti ma di grande fascino, di valli nascoste, di laghetti, di sentieri quasi dimenticati... 60 itinerari, fra i quali ogni escursionista troverà quelli adatte alle proprie capacità e ispirazioni. Zaino in spalla dunque, e buon cammino! -
Appunti (e ombre). Opere di Michele Canzoneri e Giovanni Pepi
Il catalogo accompagna l'esposizione - in mostra dal 23 giugno al 15 luglio 2012 presso la sede della Fondazione Orestiadi di Gibellina - che riunisce circa quaranta opere tra fotografie, disegni e sculture, dei due autori, sul tema complesso dell'ombra e delle trasparenze. L'uno, Canzoneri, artista della luce ed autore delle vetrate per il Duomo di Cefalù, da sempre impegnato in una ricerca che tra pittura e scultura cerca di catturare le declinazioni della luce; l'altro, Pepi, interessato ad una ricerca fotografica che indaga luoghi e paesaggi, con particolare attenzione agli oggetti e alle situazioni marginali, condizioni in cui dettagli apparentemente insignificanti diventano densi di valore. Un esperimento originale che mette a confronto mezzi espressivi e creativi differenti, in un terreno comune in cui luce e oscurità dialogano necessariamente. Contributi di Franco Rella, di Francesca Corrao e di Davide Lacagnina. Inoltre, un'intensa conversazione tra Michele Canzoneri e Giovanni Pepi, curata da Joselita Ciaravino e Davide Lacagnina, ci conduce negli interstizi e nelle ombre dei loro progetti d'arte e di vita. -
Ma tu che lavoro fai? Storie di editori
In un momento storico di importante ridefinizione dei mestieri della cultura ""Ma tu che lavoro fai?"""" offre il ritratto di un'Italia di cui si dibatte molto ma di cui, di contro, non si conosce abbastanza: l'Italia del libro. Attraverso la testimonianza di piccole e medie case editrici gli autori dipanano una serie di domande sul mestiere dell'editore, cercando di fugare i dubbi che accompagnano una professione affascinante quanto eterea. Cosa è un editore, come nasce un libro, cosa si fa in una casa editrice? Ne emerge un libro corale, intessuto delle voci di scrittori, redattori, grafici, traduttori e quanti collaborano alla progettazione e alla produzione di ciò che appare l'oggetto a un tempo più tangibile e immateriale che la nostra cultura abbia prodotto. Tra racconti, aneddoti e riflessioni sull'attuale mercato editoriale italiano, le testimonianze raccolte ci parlano dei libri da un punto di vista privilegiato, colto dietro le quinte. Non per produrre risposte definitive o soluzioni, bensì per provare a disegnare una mappa di uno dei mestieri più esaltanti ma in crisi del nostro tempo."" -
Arrampicare nella Valle del Sarca. L'esperienza del ritmo nell'arrampicata
60 vie di roccia nella Valle del Sarca, a nord del Lago di Garda, con difficoltà tra il quinto e il settimo grado. Heinz Grill è arrivato in Valle del Sarca a metà degli anni 2000. Forte della sua esperienza nella ripetizione e nell'apertura di vie di alta difficoltà nelle montagne di casa, il Karwendel e il Kaisergebirge, ha portato un'onda di rinnovamento in una valle arrivata ad una saturazione delle idee. Con l'apertura di questi nuovi itinerari ha dato vita a pareti fino ad allora mai osservate dagli arrampicatori, ne ha segnato gli accessi, ha pulito la roccia da vegetazione e terra e ha individuato linee diventate in breve tempo delle vere e proprie perle molto ripetute. In questa guida, non solo i percorsi sono illustrati in modo preciso in ogni particolare, ma viene data ad ognuno di essi una precisa identità. Ogni via ha un nome, ogni nome un significato preciso. La luce, l'aria, la ritmica dei movimenti sono gli elementi ispiratori che hanno portato l'autore ad amarle e crearle. -
La micronesia di Lussino. Cultura, natura ed itinerari nelle isole dell'omonino arcipelago
Dei vari ""mari"""" che formano il grande lago chiamato Mediterraneo nessuno conta tante isole quante ce ne sono nell'Adriatico. In questo mare che ha soltanto due sponde, nessuno specchio d'acqua è disseminato di tante isole quanto il lato orientale che dall'Istria corre fino al Montenegro: la costa detta delle mille isole. La guida propone la cultura e la natura delle isole dell'arcipelago nonché 10 itinerari escursionistici che permettono di visitarne gli angoli più nascosti e affascinanti."" -
Scialpinismo a Cortina d'Ampezzo
È inutile dire quanto bella e affascinante sia la conca ampezzana. Essa è conosciuta in tutto il mondo quale luogo di montagna tra i più apprezzati. Accanto alla molteplice offerta dedicata al turismo di massa, attorno a Cortina, si possono trovare luoghi esclusivi. Questa guida scopre tutti i pendii, le cime e i canali dove è possibile lasciare una traccia sulla neve. Comprende 104 itinerari nelle aree: Croda da Lago - Cernera, Nuvolau, Fanes Lagazuoi, Tofane, Croda Rossa - Vallandro, Cristallo, Pomagagnon, Sorapis. -
Grotte al confine est. Speleologia in Friuli Venezia Giulia
Con questo volume l'autore sposta le attenzioni sulla vicina regione del Friuli Venezia Giulia dove le grotte offrono generalmente molto più appagamento sotto l'aspetto estetico, sia per la presenza di rocce particolari (come ad esempio il flysh) che per l'abbondanza delle concrezioni nel sottosuolo del Carso. Data la varietà degli itinerari proposti è una guida adatta a tutti. -
Prealpi bresciane. 125 cime tra Sebino, Val trompia e Val Sabbia
Una guida completa alle cime della provincia di Brescia che va a completare l'intera regione sviscerandone gli angoli più nascosti. Comprende 125 vie normali a cime montuose nei gruppi di: Guglielmo, Setteventi-Muffetto, Dosso Alto, Palo-Savallo, Sonclino, Doppo-Conche e Maddalena-Cariadeghe. -
Ferrate nelle Pale di San Martino. Ediz. multilingue
E da tutto questo, per chi guarda dal fondo delle valli, che colore risulta? È bianco? giallo? grigio? madreperla? È color cenere? È riflesso d'argento? È il pallore dei morti? È l'incarnato delle rose? Sono pietre o sono nuvole? Sono vere o è un sogno? Queste parole scritte da Dino Buzzati nel 1956 esprimono l'essenza più profonda dell'esperienza che si può provare al cospetto delle Pale di San Martino: la sensazione di trovarsi all'interno di una magnifica illusione, in un ambiente naturale a tratti talmente imprevedibile e spettacolare da non essere più classificabile con le normali categorie estetiche. Un gruppo montuoso che può entusiasmare già al primo contatto, anche solo arrivando in auto al tramonto al Passo Rolle, camminando per pochi minuti lungo le facili sterrate della Val Venegia o della Val Canali e che poi ""rischia"""" di attrarre in maniera irresistibile l'escursionista quando si cominciano a scoprire luoghi come il Vallone delle Lede, la Valle di Focobon, il Cimerlo, il piccolo Ghiacciaio della Fradusta o l'Orrido delle Comelle."" -
Il codice della follia
La vicenda si svolge in una località sul lago di Lucerna, dove imperversa un serial killer che uccide, seziona e getta nel lago le sue vittime dopo averle chiuse in sacchi di plastica insieme a steli di rosa. La polizia sospetta degli ospiti di una lussuosa casa di cura per disturbi mentali diretta dallo psichiatra Herbert Kampitsch. Sulle tracce dell'assassino si muovono, oltre alla polizia, Jorg Kampitsch, ricco e libertino cugino del medico, la bella Karin ed Erik, un sagace studente di filologia classica. Quando tutti ormai pensano di essere arrivati ad un punto morto, il ritrovamento di un codice segreto dirigerà le indagini attraverso i meandri della follia fino alla scoperta di un'orrenda verità. -
Fallimento terapeutico
Alessia e Gustavo sono una coppia molto unita che conduce una vita tranquilla fino all'irrompere improvviso della malattia di Gustavo. Per una cura omeopatica sbagliata inizia il vero e proprio calvario dentro la malattia e dentro un susseguirsi di luoghi di cura, che di fatto, saranno luoghi di non cura. In questo doloroso calvario si trova catapultata anche Alessia. A medici freddi, indifferenti, fuori luogo sarcastici, si alternano medici arroganti e perfino incompetenti che confondono la relazione di cura con un rapporto di potere. Del resto, non è poi così difficile sentirsi potenti di fronte alla fragilità e alla dipendenza di chi sta male. In pochi si dimostreranno capaci di prendersi cura di Gustavo, ascoltando contemporaneamente i bisogni di Alessia. L'autrice immagina un ospedale dove umanità e rispetto siano la realtà. Dove arroganza e superbia non esistano. Un luogo dove ci sia il sorriso. Per questo ha deciso di raccontare la loro storia. I nomi dei curanti sono tutti di genere maschile e di fantasia. Per una maggiore libertà di lettura, esente da pregiudizi, ha usato nomi di fantasia anche per i protagonisti e di firmare con uno pseudonimo. -
La voce di Arnold-La voix d'Arnold-Die Stimme von Arnold
Un viaggio, da Andermatt nel centro delle Alpi elvetiche, attraversando i Balcani, fino ad un'isola greca delle Piccole Cicladi, Iraklia, dove dimenticare e dimenticarsi. Sull'isola c'è un vagone ferroviario degli anni '60 con la scritta Ferrovie Federali Svizzere, gli abitanti conoscono il nome Andermatt. Da Andermatt, al centro delle Alpi Svizzere, nel 1974, un uomo partì in sella a un trattore Hürlimann D70 con a rimorchio un vagone ferroviario. Il suo nome: Arnold Hunsperger. Nato poco dopo la Seconda Guerra e vissuto in due luoghi. Sulla montagna ed accanto al mare. -
Una finestra nella tua casa. Cure palliative e conforto nella malattia
Il termine ""palliativo"""" deriva da pallium, che nella Roma antica designava il telo di lana che si poggiava su una spalla e si drappeggiava intorno al corpo, per proteggerlo. Nella medicina moderna questo termine ha purtroppo assunto un significato vagamente negativo, di rimedio sostitutivo, inadatto a risolvere del tutto un problema di salute. Il marito di una paziente ci ha detto: """"Non vogliamo cure palliative. Vogliamo medicina, non carità!"""". Si dimentica invece che con esso si designa tutto un complesso di cure, che sarebbe più appropriato definire """"di supporto"""". Le cure palliative non sono rimedi inefficaci, al contrario. Studi clinici testimoniano la loro validità anche in termini di sopravvivenza e di miglioramento della qualità di vita. Nonostante molti medici siano convinti che le cure palliative aiutino molto, essi le prescrivono generalmente troppo tardi. Le cure palliative si prefiggono di mantenere la qualità della vita e il diritto alla vita del paziente sino alla morte, di alleviarne le sofferenze, nel rispetto dei suoi desideri e delle necessità fisiche, psicologiche, morali, sociali, esistenziali e culturali."" -
Calendario verosimile
Traendo spunto dai suoi viaggi e incontri nei panni di alpinista, giornalista e autore di documentari, Mario Casella racconta un calendario verosimile. ""Ma non è possibile..."""" Quante volte facciamo questo pensiero quando sentiamo storie inverosimili spacciate per autentiche? Quelle narrate sono storie che potrebbero essere vere. Dodici storie verosimili per un calendario che sembra incredibile. Un viaggio nel reale con il veicolo della fantasia. Il tasso di corrispondenza con il reale varia da storia a storia. Alcuni episodi sono quasi veri e le carte degli eventi rimescolate. Altre pagine sono frutto della fantasia, ma anche in questi casi è stata la realtà a ispirare il racconto. Non si tratta mai di storie false. Pur se non sono vere, non sono inverosimili. Anche se possono sembrare incredibili, non sono impossibili. I racconti sono legati a fatti di cronaca riportati nella parte finale di ogni racconto, il vero Calendario, che ogni lettore può mettere in relazione con le pagine nate dalla fantasia dell'autore."" -
Cosa resta del bianco
Un trasloco, un incontro, una notte osservata con occhi guardinghi, un giardino tropicale, la fermata di un bus, un villaggio che assiste al ritorno di stranieri misteriosi, un amore irrisolto in bilico tra sensualità, rancore e nostalgia, la pazzia di un polacco dalla vita inspiegabile, un viaggio senza destinazione. Queste prose brevi raccolgono i frammenti di un quotidiano filtrato attraverso una lingua sempre in bilico tra la prosa e la poesia, tra la descrizione minuziosa dei dettagli e la potenza allusiva di ciò che non si vede ma fa capolino dietro la realtà concreta. I testi cercano di far venire a galla le cose nascoste dietro la realtà visibile, ma senza negarsi all'esperienza quotidiana con i suoi enigmi e dubbi. Cosa resta del bianco ci lascia, alla fine della lettura, la sensazione di aver accumulato delle domande in più, dei dubbi in più, ma forse anche uno sguardo più attento alle piccole illuminazioni che rendono poetica e vivibile anche la più ostile realtà. -
Un cielo blu genziana
Il racconto prende spunto dalla figura di un grande intellettuale del nostro paese, l'architetto Tita Carloni. Prima della sua scomparsa andava ripetendo una frase che ha segnato profondamente l'autore: ""sotto la nebbia sarà tutto cemento, sopra vivranno gli animali e coloro che vi si adegueranno"""". Interrogandosi sulla frase di Carloni l'autore ha scritto il racconto ambientandolo in uno dei luoghi preferiti dall'architetto, il Monte Generoso. Un viaggio introspettivo ma non solo, un percorso in cui le riflessioni di Tita Carloni a difesa del territorio e della fauna contro la speculazione edilizia e la caccia vengono portate alla loro estrema conseguenza."" -
Marcel Dupond e i gemelli criminali
Anni Settanta. Una coppia di contadini è in attesa del primo figlio. Il marito vorrebbe tenerlo nascosto a causa del suo ""disprezzo"""" nei confronti dello Stato. Nasceranno due gemelli. Uno solo verrà """"ufficializzato"""", l'altro sarà """"libero"""". Dall'infanzia alla scuola, dalla vita privata al servizio militare, i confusionari e intelligenti gemelli ne combineranno di tutti i colori."" -
Rigor mortis per Lupe
«David, domattina mi aiuti a riportare in vita il parco di miss Vélez. Joel ha chiesto giornata libera. Non ci sei che tu». Con questa richiesta del padre - giardiniere nelle ville di Hollywood negli anni Quaranta - inizia l'adolescenza di David, o meglio il suo primo amore, per Lupe Vélez, la sfortunata Mexican Spitfire di tanti film di successo e moglie di Johnny Weissmuller. È legata, per un certo periodo, a Gary Cooper, Arturo de Córdova e altri. Dai giorni dello sbarco in Normandia al 13 dicembre 1944, data del suicidio dell'attrice forse dai troppi amanti (sensuale come può esserlo una creatura di San Luis Potosí, Messico, ritrovatasi in cima allo star system, un'autentica Nanà che avrebbe inorgoglito Zola), David non farà che pensare a lei, all'unico mattino in cui l'ha incontrata e a una carezza indimenticabile. Metterà in atto ogni tattica per rivederla. Intorno a David, il taciturno padre, ebreo laico, vedovo, gran lavoratore; zia Dorothy, dal dente avvelenato verso quel «lupanare di Beverly Hills»; la vicina Marion; i compagni di classe con cui «prendere in prestito» un sidecar o litigare a proposito di quegli scrittori tedeschi emigrati sotto le palme della California. -
La conta degli ostinati
Diciotto racconti per costituire un quadro di variegata umanità, con l'ostinazione come comune denominatore. I personaggi sono come asini: animali testardi, empatici, divertenti, folli, intelligenti, indipendenti, irregolari. L'opera si volge a un passato indefinito, senza nessuna nostalgia. Anzi, sembra che quel passato sia vivo e lotti insieme a noi con il suo corredo di umane debolezze e forze. Si parla d'amore e di morte, con tutte le declinazioni che la vita rappresenta, dal calcio alla diversità, passando per campagne strampalate, piazze innevate, viaggi impossibili, progetti picareschi. L'amore è quasi sempre contrastato e incompreso, la morte tragica o ridicola, i lavori saltuari, la fiducia del mondo incrinata ma mai vinta. I nomi sono desueti, come certi comportamenti dei protagonisti. Alcuni esprimono emozioni e progetti con entusiasmo, altri sono meno estroversi. Comunque, tutti si pongono in quella zona d'ombra che la moda non riesce a raggiungere. Amicizie perdute, ritrovate, dichiarazioni avventate, azioni scombinate, follia latente. Gli ostinati della conta sono soprattutto libertari, questo li accomuna e fa dei racconti stessi un romanzo corale.