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I foggiani. I piloti americani della Prima guerra mondiale addestrati a Foggia con Fiorello La Guardia
Queste pagine riscoprono e consegnano alla storia fatti avvenuti lontano nel tempo, ma quanto mai attuali per chi oggi è animato dagli stessi intramontabili valori... Uno straordinario spaccato di vita vissuta, un importante bagaglio culturale fatto di esperienze, a volte tragiche, di uomini che, in condizioni ben più difficili di quelle odierne, hanno operato talvolta fino all'estremo sacrificio. Uomini come il capitano italoamericano Fiorello La Guardia, figlio di un emigrato italiano nato a Foggia e trasferitosi negli Stati Uniti, sicuramente il più famoso di quei piloti americani che fu poi eletto Sindaco di New York e al quale è dedicato uno dei più importanti aeroporti della città. -
Sali che ti porto a Panni. Mito, storia, arte, musica e tradizioni di un paese dauno
Se si vuole davvero conoscere un paese ""mitico"""", nel senso letterale del termine, come lo è Panni, non ci si può fermare a vedere solo quel che capita per caso sotto i nostri occhi distratti. """"Sfogliare"""" Panni vuol dire innanzitutto ritornare al passato virtuale per andare a respirare le proprie origini, l'animus loci, i propri avi, con le loro lotte religiose, sotto le varie denominazioni susseguitesi, come anche gli atti d'eroismo del suo popolo, o come il dolore dell'emigrazione. Ecco che, il volume si rivela non una semplice guida fra i suoi monumenti, la sua arte e le sue tradizioni, ma un'indagine serrata su di un paese straordinariamente ricco della stessa storia dauna."" -
Zingarelli e gli studi danteschi
Un contributo scientificamente e affettivamente partecipe al ricordo della personalità scientifico-culturale di Nicola Zingarelli, che restituisce altresì alla comunità scientifica e all'attenzione di ogni sensibilità storico-culturale uno sguardo rinnovato e, insieme, inedito, sul grande studioso otto-novecentesco. E l'interesse euristico è rivolto al Dantista, appunto, come al Linguista. -
San Severo 900 anni nell'anagrafe della storia. 23 aprile 1116-23 aprile 2016
...non si può appartenere ad una Comunità se non se ne conoscono le radici, il percorso, le scelte del cammino, gli sviluppi e la sua direzione. Da qui l'invito rivolto a tutti di conoscersi e di sentirsi orgogliosi della genealogia della propria Comunità, degli uomini che ne hanno tracciato il cammino e di quelli che a fianco a noi, nei propri limiti e con sforzi condivisi, sont en route, sono sulla rotta, sono in cammino, sono al nostro fianco. -
Narrare l'esperienza: metodologia pedagogia dei genitori
Una ricerca complessa che porta a risultati semplici, applicabili nella curricularità e nella quotidianità, con un'ampia documentazione di vissuti e percorsi. Genitori di ieri, di oggi, di domani e genitori speciali, insieme agli insegnanti e agli esperti, realizzano il patto educativo costruendo una rete di affetti che abbraccia il soggetto dell'educazione: il figlio-alunno. -
Parole disarmate. Ricerche estetiche, didattiche narrative
Questo libro è destinato a chi lavora con le parole e con esse si affanna e si affama. A quelli che stanno al cospetto delle armate di parole che usano - e da cui contemporaneamente sono usati - e piangono e ridono e poi - talvolta - tacciono: risentiti, estasiati, arrabbiati, incantati, arresi, meticolosi, squadernati. Armati. E disarmati. Questo libro è anche dedicato a tutti gli 'esperti di parole' che, in educazione, nella formazione e nella cura degli adulti, quotidianamente sperimentano il limite estremo e, contemporaneamente, le estreme potenzialità delle proprie armate di parole. E piangono. E ridono. E piangono e ridono di sé, soprattutto. -
La Divina Commedia di Dante. Ediz. a colori. Con Adesivi
Gioca e viaggia con Dante, attraverso l'Inferno, il Purgatorio e il Paradiso. Aiuta Dante a superare i diavoli, a salire lungo la montagna del Purgatorio e a volare in Paradiso, per raggiungere il premio finale: la visione di Dio. Attacca gli sticker. Trova il baloon da incollare, leggi e rispondi a tutte le domande. Rintraccia nei puzzle le parole di Dante e prova a risolvere i cruciverba. Età di lettura: da 7 anni. -
Star Wars. Staccattacca & colora
Un albo attivo con cui i piccoli lettori potranno sbizzarrirsi a colorare i loro personaggi preferiti di Star Wars, completando le pagine e gli scenari con gli adesivi riposizionabili. Età di lettura: da 5 anni. -
Star Wars. Libro acquerello. Ediz. illustrata. Con gadget
Un grande albo attivo, dedicato ai personaggi della saga di Star Wars, per divertirsi a colorare utilizzando il set di 10 acquerelli più il pennellino allegati al libro. Età di lettura: da 3 anni. -
Star Wars. Staccattacca & colora. Con adesivi. Ediz. a colori
Un coloratissimo album per divertirsi insieme ai personaggi del nuovo film Disney Lucas ""The Last Jedi"""". Tante pagine interattive da colorare, giocare e completare con gli adesivi. Età di lettura: da 5 anni."" -
KIDesign. Concept per bambini da 3 a 6 anni
"Ad oggi l'ambito del design per i bambini è poco indagato e i prodotti di qualità in produzione, rivolti a questo particolare pubblico sono ancora pochi. Il libro propone tre ambiti di intervento: il food packaging design, il care design e il living design. I progetti proposti, realizzati dagli studenti dei corsi di laurea in Design, all'interno del mio laboratorio sul design per i bambini, approfondiscono in particolare gli aspetti comunicativi legati all'interazione con i due tipi di utenti finali, gli adulti e i bambini in modo da migliorarla, rendendola più emozionale, empatica, piacevole, friendly e facilmente comprensibile."""" (Laura Giraldi)" -
Ventieventi. Ediz. illustrata
La contemporaneità è una dimensione spazio-temporale complessa, soggetta a un fluire e mutare degli eventi e delle forme in cui siamo immersi, e teorico o artistico è il nostro tentativo di renderne ragione: essa impone infatti di essere spiegata e resa comprensibile al più ampio numero di persone, anche quando sembra difficilmente intellegibile. Walter Vallini si è fatto carico del compito difficile di rendere ragione in modo inedito della propria contemporaneità e delle proprie sensibilità, mettendo in atto una strategia comunicativa finalizzata a rendere operativa la sua triplice natura artistica e intellettuale (designer, architetto e curatore) grazie anche all'incontro con Antonello D'Egidio, creativo manager culturale, con cui concepisce il progetto BEVISIBLE+: realizzare eventi attorno alle creazioni di Vallini, mettendo insieme pubblico e privato: una produzione in pezzi unici capaci di presentarsi come sintesi tra arte e design, che viene presentata in spazi pubblici attraverso mostre finanziate da aziende private, con il contributo di importanti istituzioni culturali. Il libro 20 eventi ne costituisce una fedele e approfondita documentazione. -
Gheghe ha il mal di scuola
Gheghe è un bambino di nove anni che soffre di un terribile ""mal di scuola"""": per lui affrontare un """"normale"""" giorno in classe è un vero tormento! Incapace di leggere ad alta voce, scrivere un dettato o risolvere calcoli matematici alla lavagna, si sente un somaro buono a nulla, come sostiene la terribile maestra Sperandio che non perde occasione per sottolineare le sue difficoltà... I genitori non sanno come aiutarlo, solo il nonno Gustavo sembra capirlo e alleviare le sue sofferenze insegnandogli a intagliare il legno. Ma un giorno succede qualcosa: arriva in classe una nuova alunna, Viola, che stringerà con Gheghe una bellissima amicizia. Essa, però, non sarà sufficiente a cambiare la sorte: occorrerà una nuova maestra, Rebecca, che finalmente aiuterà Gheghe a dare un nome alle sue difficoltà e risolverle. Età di lettura: da 7 anni."" -
Andalù
"Pedalava verso la gloria, verso l'eternità. La storia stava bussando alla sua porta; con un'intuizione avrebbe portato la sua cittadina al centro dell'universo. Non si sarebbe parlato d'altro, grazie a lui."""" Che fine ha fatto il giovane Ramiro Bettini? E soprattutto perché ha deciso di passare una notte nella pineta di Andalù, dove prostituzione e messe nere sono solo alcune delle misteriose attività che vi si svolgono? Noir ambientato nella provincia italiana, """"Andalù"""", tiene il lettore con il fiato sospeso e, insieme, lo accompagna nella profonda provincia italiana, dove pregiudizi e superstizioni condizionano ancora oggi la vita di molti."""" """"Andalù"""" è un romanzo che racchiude in sé la metafora della vita, della gioventù soffocata, repressa, stanca e annoiata tra un orizzonte sempre presente e una pineta mai verde, anzi oscura come la notte e traboccante di mille tentazioni che si contrappongono, in cui si entra solamente attraverso il carontiano cancello. Cosa è la """"provincia"""" descritta così bene in """"Andalù"""" e con leggerezza kunderiana, se non quello spaccato di vita invernale in continua attesa di un qualche cosa che non avviene mai?"""" (dalla Postfazione di Paolo Ferruzzi)" -
Altra gente di Pisa
Erano necessari l'occhio del pittore e il cuore del poeta per gettare lo sguardo verso luoghi e persone che preferiamo non vedere nella nostra vita veloce, ignara dei tempi di pausa. ""Altra gente di Pisa"""" raccoglie 40 opere pittoriche - sguardi fatti pittura - di Enrico Fornaini e altrettante poesie di Alessandro Scarpellini. Se accettiamo l'aiuto dei due autori, allora """"Altra gente di Pisa"""" ci aiuta a considerare come prossimi a noi anche coloro la cui vita ci è ignota. Le poesie di Scarpellini non sono un commento in versi alle opere, ma un altro sguardo che, come quello del pittore, cerca di illuminare quanto, con colpevole distrazione, lasciamo passare inosservato. Così l'occhio del pittore e il cuore del poeta ci restituiscono una città, Pisa, che sa essere anche accogliente e generosa."" -
Il giorno in cui non tornarono i conti
Emanuele Pellegrino, un professore universitario di filosofia, ha un appuntamento a Bologna con un collega. Decide di andarci in bicicletta, da Arese: oltre duecento chilometri di strada in meno di due giorni, una sfida stimolante. Presto però la fatica comincia a farsi sentire, insieme con un dolore sempre più intenso al ginocchio destro. Decide allora di fermarsi a Fidenza dove, stanco e zoppicante, prende una camera d'albergo e cerca conforto nel sonno. Un rumore improvviso lo sveglia di soprassalto: i carabinieri bussano alla sua porta e lo invitano a seguirli. È in arresto. Da qui la storia, o meglio il ricordo che ne ha il protagonista, si frammenta, fino a restituire una visione caleidoscopica della realtà o di quello che s'intende per essa. Che cosa accadrebbe se dovessimo scoprire che la vicenda non è stata vissuta, ma soltanto sognata? Ecco che l'autore ci guida, passo dopo passo, dalle acque sicure della vicenda narrata verso il mare aperto del dubbio, dell'illusione, mettendo in discussione e scardinando una per una le certezze del protagonista, e dell'uomo stesso. -
Da grande non voglio fare la principessa
Come si fa a sentirsi a proprio agio negli abiti di una principessa quando si è cicciottelli come Ilaria? E se alle gonne di tulle si preferisce un costume da pirata come Valentina? O se ancora, come Margherita, si sognano le stelle piuttosto che un bel principe azzurro? Un pomeriggio estivo tre piccole amiche - Ilaria, Valentina e Margherita - arrivano a un castello che proprio castello non è... incontrano una Regina che vive da sola, dipinge quadri e si ritrova in un pasticcio da risolvere! Come potranno tre bambine ""sbagliate e diverse"""" sistemare le cose e farle andare nel verso giusto? Riusciranno finalmente a sentirsi adeguate? Un'avventura che le legherà per sempre, aiutando al tempo stesso ogni bambina a crescere secondo la propria personalità. Una storia dedicata a tutte le piccole donne """"diversamente sognatrici"""" che si sentono strette nei panni delle principesse, preferendo indossarne di propri, tessuti con creatività. Età di lettura: da 7 anni."" -
Testelische
Con lo pseudonimo di Ezio di Nisitte, e attraverso l'uso del vernacolo che conferisce una maggiore autenticità alla narrazione, l'anonimo autore Vecchianese, mette in scena la commedia umana della piccola comunità di Vecchiano, il paese di Antonio Tabucchi. I racconti brevi ritraggono le persone nei loro atteggiamenti quotidiani non privi di ipocrisia e meschinità ma anche capaci di onestà, e grandi slanci di generosità. Con Ezio si ride amaro ci si diverte, ma anche si riflette accompagnati da uno sguardo disincantato, ma al tempo stesso indulgente. Il libro è una sorta di Spoon River dei vivi, che sul filo dell'ironia ci parla non solo del piccolo paese in provincia di Pisa, ma di come è fatto l'uomo. -
Disconnessioni
"Perché scrivere un racconto?"""" questa raccolta inizia con una domanda che l'autore, Guido Genovesi, pone a se stesso e al lettore. Trenta racconti (più uno) che fanno della """"disconnesione"""" il filo rosso che li unisce e li caratterizza, laddove disconnettersi non significa più solo scollegarsi dalla Rete, ma anche dissociarsi dalla realtà - e da se stessi -, evidenziarne certe disfunzioni in modo grottesco e surreale, dissacrarla attraverso una lente tragicomica e paradossale. """"Il racconto è una fotografia alla quale basta un solo particolare"""", ecco che questa raccolta si configura come un album di immagini: una può essere realistica, un'altra fantastica, una più umoristica, un'altra surreale e grottesca, e il tutto può amalgamarsi in un insieme. I testi sono stati """"dissezionati"""" in quattro filoni principali: disconnessioni appunto, disfunzioni, dissacrazioni, dissociazioni. Trenta racconti per quattro sottoinsiemi che, se da un lato estendono il campo semantico delle storie e dei personaggi che li animano, dall'altro li compattano attraverso una fitta serie d'intersecazioni e interconnessioni tra di loro." -
Abramo. Tragedia in Tre Atti
Tre pellegrini portano ad Abramo la notizia che, per volere di Dio, è necessario il sacrificio di Isacco, il figlio prediletto ottenuto in tarda età; Abramo si appresta senza esitazione a ucciderlo. In questa tragedia in tre atti l'autore, con un linguaggio denso e potente, riscrive il noto racconto della Genesi non per cercare soluzioni ma per sollevare problemi. Che cos'è la fede, come si manifesta Dio? Perché Abramo crede ciecamente a viandanti sconosciuti? Che cosa ha visto davvero il servitore che, precedendo il ritorno di Abramo a casa, annuncia la morte di Isacco? Dobbiamo cogliere la realtà nel sogno premonitore di Sara? Ma lo snodo cruciale è forse nell'intenzione di fondare un'etica laica. Può Dio chiedere al credente di compiere atti irragionevoli, può la fede essere superiore a ogni valore? Da dove nasce la follia di Sara, che ordina a Isacco di commettere nuove e inaudite violenze? Può essere Dio chiamato in causa per giustificare atti di assoluta barbarie, oppure l'uomo è incapace di intendere i segni del divino?