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Memorie dal sottosuolo
"Sottosuolo"""" è la sfera della vita psichica, nella sua intimità libera e irrazionale, necessariamente in urto con le leggi del mondo esterno. È disarmonia radicale tra l'informe privato e l'ordine """"di facciata"""", che alimenta una perpetua e morbosa irritabilità, un costante senso di irrequietezza e di risentimento. È assenza di legge o convenienza imposta dalla società o dal prossimo. L'uomo autentico non è l'uomo esteriore, la maschera esibita per il mondo, ma quello interiore, che si rifugia e si nasconde nel proprio io. """"Memorie dal sottosuolo"""" è un'opera fondamentale nel percorso dell'autore: d'ora in poi tutti i personaggi di Dostoevskij avranno un """"sottosuolo"""" e vi si immergeranno per poi risorgere rigenerati o per affondarvi senza speranza. Introduzione di Fausto Malcovati." -
Simposio. Testo originale a fronte
Capolavoro letterario di Platone, il Simposio è la rievocazione di un banchetto durante il quale gli invitati, fra gli altri, il medico Erissimaco, il commediografo Aristofane, Socrate e i suoi discepoli, sono chiamati a tessere l'elogio di Amore. In un'atmosfera intima, in cui la disputa filosofica si intreccia alla conversazione brillante, la dissertazione erudita a originali invenzioni retoriche come il celeberrimo mito dell'androgino, i convitati si sfidano nella ricerca della più efficace definizione di eros, demone, dio, potenza primigenia, e delineano una ricca fenomenologia del sentimento amoroso: da pulsione fisica e sensuale che pervade i corpi a motore del cammino di ascesa spirituale e filosofica che conduce l'anima alla contemplazione delle idee eterne. Dialogo tra i più celebri di Platone, il Simposio è il testo sull'amore che più ha influenzato la civiltà occidentale. Introduzione di Ezio Savino. -
La brevità della vita. Testo latino a fronte
L'assunto di partenza del ""De brevitate vitae"""" è in aperto contrasto con il sentire comune: non è affatto vero che la vita è troppo breve; anzi, essa è fin troppo lunga se sappiamo utilizzare correttamente il tempo a nostra disposizione. Il torto di chi si lascia trascinare nel vortice delle occupazioni, è pensare che si debba vivere in funzione degli altri, del futuro, di tutta una serie di vane attività, senza tener conto di quel termine improrogabile che è la morte. La vita vera, invece, dovrebbe essere dedicata allo studio e alla pratica della sapienza, alla filosofia. Solo un'esistenza condotta sull'esempio dei grandi pensatori del mondo antico, sorda ai fervori della politica, alle ostentazioni, ai vincoli sociali, può regalare pace e serenità e, a suo modo, l'immortalità."" -
Commedia. Purgatorio
Se l'Inferno è la cantica più drammatica, rutilante e movimentata, nel Purgatorio, l'unico regno oltremondano non eterno, predominano i toni elegiaci, i colori tenui della mestizia e del dolore che redime. Dal coro dolente e sospiroso dei peccatori che sono disposti sulle sette balze di una montagna dominata dal paradiso terrestre, non emergono più i lividi simboli della disperazione perenne, ma rassegnate e come velate creature che il poeta disegna affettuosamente. -
Commedia. Paradiso
Nell'atmosfera immateriale del ""Paradiso"""" si stemperano, tra visioni ineffabili ed estatici rapimenti, i gorghi tumultuosi della natura umana. E la cantica di Beatrice, ormai beatificata, guida amorosa e teneramente sollecita dei misteri di Dio. Ma è anche la cantica del riscatto del poeta: la sorte personale di Dante raggiunge finalmente la catarsi. A lui, vittima dell'ingiustizia e dei disordini degli uomini, spetta il compito di rivelare le verità divine e il futuro avvento di un mondo giusto. Le invettive, le polemiche, le dure condanne di uno spirito forte si placano nell'ardore profetico, nella consapevolezza di una pace meritata, di una missione compiuta, di una pienezza raggiunta."" -
Il mastino dei Baskerville
"Il mastino dei Baskerville"""", pubblicato su """"The Strand Magazine"""" nel 1901, è il più popolare dei racconti di Conan Doyle con protagonista Sherlock Holmes. A Baskerville Hall, splendida tenuta circondata dalla desolata brughiera di Dartmoor, un'antica maledizione ha reclamato la sua ultima vittima. Sir Charles Baskerville è morto, il volto orrendamente deformato da una smorfia di terrore. Tre secoli prima un cane mostruoso, gli occhi ardenti di fuoco, il muso grondante di sangue, aveva ucciso il capostipite della famiglia, Hugo Baskerville. Il terribile mostro ha forse colpito ancora? Sir Henry Baskerville, il giovane erede della tenuta, si trova in pericolo? Sherlock Holmes è l'unico che può far luce sulla morte di sir Charles e mettere in salvo sir Henry dal tetro destino che incombe sui Baskerville. Ma appena Holmes e Watson cominciano a indagare, un urlo agghiacciante riecheggia sulle colline nebbiose e avverte che il leggendario mastino è pronto a uccidere ancora." -
La novella degli scacchi
Stefan Zweig scrisse ""Novella degli scacchi"""" nel 1941, pochi mesi prima di suicidarsi, insieme con la seconda moglie, nella città brasiliana di Petropolis, il 22 febbraio 1942. La notizia della sua morte fu soffocata da quelle provenienti dai fronti di guerra e così anche la sua ultima, disperata protesta, non fu che un flebile grido, quasi inavvertibile nel frastuono di quegli anni. Nella """"Novella degli scacchi"""" lo stato d'animo di abbandono, di infinita stanchezza, di rinuncia alla lotta, è prefigurato nella sconfitta di colui che rappresenta la sensibilità, l'intelligenza, la cultura per opera di un semianalfabeta, ottuso uomo-robot. E, a rendere ancora più crudele la disfatta dello spirito, Zweig scelse come terreno dello scontro una scacchiera. Dallo sfacelo della sua patria spirituale, l'Europa, Zweig non vuole salvare nemmeno il gioco degli scacchi, ormai appannaggio non più di uomini dotati di talento, estro, passione, ma di «campioni» come Czentovic, un rozzo quanto prodigioso accumulo di facoltà puramente meccaniche. Prefazione di Daniele Del Giudice."" -
Le anime morte
Pavel Ivanovic Cicikov, arrivista senza scrupoli, ma di inoffensiva apparenza, viaggia attraverso la Russia con la sua carrozza, il cocchiere Selifan e il servo Petruska per comprare a poco prezzo ""anime morte"""", i nomi dei contadini morti o fuggiti ma ancora a carico dei proprietari. Il suo diabolico piano è di servirsene per ottenere le assegnazioni di terre concesse a chi dimostra di possedere un certo numero di servi della gleba. In realtà, le vere """"anime morte"""" non sono i contadini di cui Cicikov va a caccia, ma i vivi che egli incontra, i proprietari terrieri, figure grottesche e patetiche che hanno ormai cancellato la loro umanità, trasformandosi in una galleria di vizi sordidi e ripugnanti. Il romanzo è un vasto affresco della Russia rurale, una discesa agli inferi nella provincia vista come inesauribile campionario di grettezze. Tutto, in """"Anime morte"""", è sotto il segno di questa degradante mediocrità e trivialità, una meschinità presuntuosa, animalescamente avida, vanagloriosa e soddisfatta, di cui lo stesso Cicikov è campione ed emblema."" -
Pensieri. A se stesso
Diario intimo e privato, lucido strumento di introspezione e analisi, incisivo breviario filosofico, raccolta di aforismi e massime morali, libro della propria memoria. Non esiste una definizione che possa racchiudere la complessità di quest'opera unica nel suo genere, che l'imperatore Marco Aurelio (121-180 d.C.) scrisse ormai in tarda età, consegnandoci l'immagine più sincera della sua esperienza interiore, illuminata da una straordinaria intensità religiosa e morale. -
I fratelli Karamazov
I tre figli di Fedor Karamazov, un vecchio malvagio e dissoluto, sono molto diversi tra loro. Dmitrij, detto Mitja, odia il padre perché vuole conquistare col suo denaro Grusenka, una bella mantenuta da lui amata. Ivan è un filosofo dell'ateismo e un raffinato intellettuale. Alesa, il più giovane, è novizio in un convento e si trova costretto a tornare a casa per il precipitare degli eventi. Infine un quarto figlio illegittimo è Smerdiakov, epilettico e tenuto in casa come un servo. Il vecchio viene ucciso, è accusato del delitto Mitja, ma Smerdakov confessa a Ivan di essere lui il colpevole, poi si impicca. Mitja viene condannato ai lavori forzati, Ivan è colpito da una febbre cerebrale, Alesa riprende con alcuni giovani la via della spiritualità. Introduzione di Fausto Malcovati. -
Le confessioni
"Ecco il solo ritratto d'uomo, dipinto esattamente al naturale e assolutamente fedele al vero, che esiste e che mai probabilmente esisterà"""". Così Rousseau inizia la sua ricca autobiografia, che ripercorre attraverso un lucido esame di coscienza gli anni della formazione, l'amicizia con gli altri illuministi, la riflessione filosofica e letteraria, le fughe e i contrasti che sempre caratterizzarono la sua vita. Preziosa testimonianza di un periodo storico fra i più significativi, le """"Confessioni"""" sono anche l'appassionata analisi di uno spirito critico che riflette su se stesso, alternando l'impietoso esercizio della ragione con un intenso intimismo, che si profonde nel vivo senso della natura, negli intenerimenti della memoria e nel commosso rimpianto per le illusioni perdute." -
Effi Briest
Effi Briest, più ancora di Emma Bovary, tradisce non per passione, ma per noia, per rompere la monotonia della vita coniugale. La sua vicenda è narrata con grande penetrazione psicologica da Fontane ed è stata anche ripresa in un bellissimo film del regista tedesco Rainer Fassbinder. -
Fiabe teatrali: L'amore delle tre melarance-Il re cervo-Turandot-La donna serpente-L'augellino belverde
Nella Venezia settecentesca dominata dal realismo goldoniano, Carlo Gozzi si affida alla ""fiaba di magia"""", della quale intuisce la potenzialità drammaturgica. Invece di insistere sul nesso maschere-parodia, l'autore scommette per intero sull'effetto spettacolo, sulla rappresentabilità del meraviglioso fiabesco, sulle ambientazioni esotiche, sul fascino che esse possono produrre, senza trascurare una satira piccante dei suoi contemporanei. Particolarmente amato dai romantici, che delle Fiabe apprezzavano in particolare gli elementi magici e fantastici, Gozzi ha ridato nuova e originale vita alla commedia dell'arte. Introduzione e note di Alberto Beniscelli."" -
Le poesie
I due volumi raccolgono il corpus poetico di Mario Luzi, figura cardine del Novecento italiano, dagli esordi diLa barca (1935) fino al Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini (1994). Le prime raccolte (La barca; Avvento notturno , 1940) sono l'opera già matura di un poeta giovanissimo che nel solco dell'ermetismo fiorentino predilige rapide illuminazioni, trasalimenti, immagini oscure e assolute. Con l'esperienza della seconda guerra mondiale irrompe nel verso di Luzi la vocazione a misurarsi con la realtà, fin nelle sue dimensioni più quotidiane ed elementari (Nel magma, 1963; Dal fondo delle campagne, 1965). Il suo tratto malinconico e drammatico, nella scrittura ampia e discorsiva della stagione matura, assume le forme di un pensiero poetante su istanze essenziali della natura e sugli interrogativi dell'umano (Su fondamenti invisibili, 1971; Per il battesimo dei nostri frammenti, 1985; Frasi e incisi di un canto salutare, 1990). Il primo volume raccoglie la produzione luziana da La barca fino alla raccolta Per il battesimo dei nostri frammenti. Nel secondo si trovano le raccolte da Frasi e incisi di un canto salutare a Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini. -
Ventiquattr'ore nella vita di una donna
Primi anni Venti. Uno scandalo sconvolge la sonnolenta vita di un lussuoso hotel della Costa Azzurra: Madame Henriette, moglie e madre irreprensibile, fugge nottetempo con un giovane bellimbusto francese appena conosciuto. Subito, la tresca infiamma il pettegolezzo tra i villeggianti: unico a prendere le difese della donna è il narratore-protagonista. Colpita dall'accaduto, Mrs. C, una distinta gentildonna inglese, decide di confessare proprio a lui il suo più intimo e scandaloso segreto: il racconto delle ventiquattr'ore che trent'anni prima cambiarono per sempre la sua vita. Alternando con maestria tensione narrativa e sottile indagine psicologica, Zweig ci regala un racconto moderno e appassionato sull'imprevedibilità del destino e la forza incontrollabile dei sentimenti. -
Jezabel
Un processo a Parigi, per omicidio. Una rea confessa troppo bella e troppo ricca, che vive il dramma dell'invecchiamento. La bellezza femminile come strumento di potere, da esercitare in uno spietato corpo a corpo con il tempo che passa. Come il personaggio biblico di Jezabel, regina lussuriosa e crudele, nell'Europa tra la Belle Époque e gli anni '30 Gladys Eysenach nasconde sotto le sue molte maschere un'esistenza di angoscia e rancore, seduzione e sconfitta. -
Maurice
"Maurice"""" è forse il capolavoro di Forster e certamente il suo romanzo più intimo e commovente, uno squisito esercizio privato di scrittura della verità. Sullo sfondo di una società vittoriana rigida ed esclusiva, scoppia tra Maurice e Clive, compagni di college, una passione complice e innominabile. Se per Clive la storia d'amore è destinata a seppellirsi nella «normalità», per Maurice è il calvario che conduce a una nuova vita. La tormentosa affermazione della diversità ha fatto di """"Maurice"""" il libro più autentico e sofferto di Forster: scritto nel 1914, ma tenuto segreto per tutta la vita, autobiografico e ossessivamente rimaneggiato nel corso degli anni, è la commovente testimonianza cui lo scrittore ha affidato la rivelazione della propria omosessualità. Postfazione di Marisa Bulgheroni." -
Poesie ultime e ritrovate
Il volume raccoglie tutta la produzione poetica di Mario Luzi nel suo ultimo, vitalissimo, decennio (1994-2005). Attraverso ""Sotto specie umana"""" (1999), """"Dottrina dell'estremo principiante"""" (2004) e le poesie ultime edite postume (Lasciami, non trattenermi, 2009) si snoda un percorso vasto e complesso che mette in gioco occasione politica, istanze meditative, tensione religiosa, senso del paesaggio e dell'uomo, in una mirabile sintesi espressiva, dall'andamento spesso travolgente. Alle pagine più note e celebrate si affiancano alcune preziose rarità, che testimoniano i luoghi più intimi e nascosti del laboratorio del poeta e della sua """"creazione incessante"""": dagli esordi giovanili ai versi d'occasione, attraverso dodici inediti assoluti e le due antologie """"Parole pellegrine"""" (2001) e """"Poesie ritrovate"""" (2003), la raccolta permette di scoprire in continuità l'ultimo straordinario tratto dell'opera luziana, alla ricerca di nuove prospettive e tragitti di lettura."" -
Il Piccolo Principe
Un aviatore in volo sopra il deserto del Sahara è costretto da un'avaria ad atterrare nel mezzo del nulla. Pensa di essere solo sotto il cielo trapunto di stelle, lontano mille miglia dalla civiltà. Quando all'improvviso, una voce lo sorprende: ""Disegnami una pecora!"""". A parlare è un bambino, il principe del lontano asteroide B 612, su cui viveva in compagnia di tre vulcani e una rosa, piccola e vanitosa. Di lì è partito per un lungo viaggio attraverso il cosmo, durante il quale ha incontrato tanti bizzarri personaggi - un re solitario, un vanitoso che loda solo sé stesso, un arido businessman, un ubriacone che beve per dimenticare, uno zelante lampionaio e un geografo imparando da ciascuno le piccole grandi verità che compongono il mosaico della saggezza umana. Approdato infine sulla terra viene avvicinato da una volpe che gli chiede di essere addomesticata e gli rivela il segreto più prezioso: quello dell'amicizia. Ma al termine del racconto è tempo per l'uomo e per il bambino di separarsi: il piccolo principe deve far ritorno alla sua rosa. Non prima di aver fatto dono al pilota del suo sorriso e di un confortante messaggio: ogni volta che alzerà lo sguardo verso le stelle saprà che lassù c'è un piccolo principe che veglia la sua rosa. Età di lettura: da 8 anni."" -
Sovvertimento dei sensi
Nella Berlino di inizio Novecento, il giovane Roland de D. vive perso in un turbine di dissoluzione e oblio. Fino a quando suo padre decide di iscriverlo alla piccola università di una sonnolenta città di provincia. Qui Roland si appassiona alle lezioni di un rispettabile e affascinante professore di letteratura. Il professore accoglie benevolmente il giovane e tra i due si sviluppa un rapporto intimo e amichevole, ma anche profondamente contraddittorio, sconvolto dagli improvvisi cambi d'umore del professore che sempre più spesso ripudia il giovane protetto. Roland è disorientato, non comprende il motivo di questa ""confusione dei sentimenti"""" che, presto, diventa un doloroso tormento interiore. Ne capirà il motivo solo all'indomani di una sconcertante rivelazione del suo mentore.""