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La responsabilità risarcitoria degli Stati per violazione del diritto dell'Unione
Il volume ricostruisce il tema della responsabilità degli Stati per violazione del diritto dell'Unione e del conseguente obbligo di risarcire i danni causati ai singoli, persone fisiche e giuridiche, a partire dai Trattati istitutivi delle Comunità europee fino al Trattato di Lisbona. L'indagine consente di approfondire uno dei temi più controversi e dibattuti del diritto dell'Unione, in relazione al quale si manifestano le peculiarità di questo diritto, oltre che il suo legame genetico e funzionale con il diritto internazionale. Il principio della responsabilità risarcitoria degli Stati membri viene analizzato nel più ampio contesto della tutela offerta dal diritto dell'Unione alle posizioni giuridiche soggettive che da esso traggono origine, seguendo l'evoluzione della giurisprudenza della Corte di giustizia e tenendo conto delle complesse dinamiche emerse negli ultimi anni nel processo di integrazione europea. -
Le nuove relazioni industriali tra legge e autonomia collettiva. Problemi e prospettive
Il libro descrive una sorta di parabola sindacale, che dagli anni Novanta del secolo scorso, caratterizzati dalla concertazione tra istituzioni pubbliche e attori sociali, dopo gli anni della ""conflittualità permanente"""", con un ruolo di sindacato """"soggetto politico"""", sembra condurre alla destrutturazione di un sistema di relazioni industriali, soprattutto dopo gli accordi sindacali """"separati"""" alla Fiat, segnato storicamente dal primato del contratto collettivo nazionale di lavoro e della complessa strumentazione dottrinale e giurisprudenziale sviluppatasi per garantirne l'efficacia, e dallo sciopero come diritto costituzionale."" -
Il diritto europeo nel dialogo delle corti
Il giurista del nuovo secolo deve acquisire la consapevolezza di doversi confrontare con almeno tre sistemi giuridici. Quello costituzionale dello Stato, quello dell'ordinamento dell'Unione Europea e quello della CEDU, ciascuno facente riferimento ad un proprio organo giurisdizionale superiore: la Corte costituzionale, la Corte di giustizia, la Corte EDU. Si assiste, in sostanza, ad una ""metamorfosi dei confini"""" nella misura in cui i confini territoriali perdono la tradizionale funzione di differenziazione e si deterritolarizzano. Per effetto di tale fenomeno si viene a creare un ordinamento """"complesso"""", a rete e non più a piramide che continua a costituire """"una sorta di oggetto misterioso"""". La creazione di un ordinamento in """"rete"""" rende necessario (anzi indispensabile) la creazione di passerelle che colleghino ordini nazionali e sopranazionali attraverso un """"metodo discorsivo"""" che consenta un'evoluzione rapida del c.d. diritto vivente europeo al passo di una società globale in mutamento sempre più vertiginoso. In questo contesto, il dialogo tra le Corti è essenziale. All'esame di tale dialogo è dedicato il volume."" -
La clausola di gradimento
Sommario: Fenomenologia delle clausole negoziali di gradimento. Clausole di gradimento e autonomia privata; La clausola di gradimento: definizione analitica del concetto; La clausola di gradimento: struttura e disciplina; L'atto di gradimento. -
Rule of law. La possibilità del contenuto morale del diritto
Il rule of law si è configurato nella contemporaneità come il sommo ideale giuridico a livello nazionale e internazionale; nel corso di questo volume le complesse problematiche filosofiche e giuridiche ad esso connesse vengono scandagliate in un serrato confronto con l'opera dei pensatori più rilevanti nel dibattito contemporaneo, come Raz, Waldron, Kramer, Marmor, Finnis, McDowell, Brandom, Greenberg, Himma, Coleman, Marmor, Shapiro, Böckenförde, Nino e Alexy, facendo continuo riferimento alle problematiche ermeneutiche suscitate dalla ultima produzione di Dworkin e di Habermas e alle sempre più complesse intersezioni tra la filosofia del diritto, la filosofia politica e la metafisica. Costante è poi nel testo l'attenzione ai teorici italiani dei più diversi orientamenti che si sono dedicati ad analizzare le problematiche connesse con il tema del rule of law come Ferrajoli, Resta, Viola, Preterossi, Schiavello, Pizzorni, Zolo, Guastini, Comanducci, Pozzolo, Pino, Canale e Villa, i cui nomi ricorrono con frequenza nel corso dell'intera trattazione. Il volume è suddiviso in tre parti, contraddistinte da contenuti organizzati secondo una coerente tassonomia investigativa e contrassegnati da note stilistiche differenti. Il tentativo di articolare una concezione coerente del rule of law si configura nel confronto con i temi relativi alla definizione dei diritti fondamentali, al ruolo dei professionisti del diritto, dei funzionari (officials) e delle Corti nazionali e internazionali. -
L' avvocato hacker. Informatica giuridica e uso consapevole (e responsabilie) delle tecnologie
In questo manuale di informatica scritto ""da giuristi per giuristi"""" e ricco di (reali) esperimenti pratici si traccerà un percorso di conoscenza, anche per il lettore non esperto, che porterà, se seguìto con dedizione e passione, al dominio della tecnologia e a un uso molto più consapevole e responsabile degli strumenti informatici. L'essere hacker condurrà a maggior sicurezza nella gestione e protezione dei dati, a un'aumentata consapevolezza delle """"reazioni"""" della macchina e a un uso dell'informatica sempre più creativo e produttivo. Principali temi trattati nel volume sono: cifrare e rendere segreti i propri dati o i dati dello studio (uso della crittografia); la cancellazione sicura delle informazioni (e di interi supporti) per renderle non più recuperabili; il recupero di informazioni cancellate; la navigazione anonima in Internet e la protezione della propria privacy; una policy di sicurezza per l'uso quotidiano, e di studio, di Internet e dei computer; l'uso di macchine virtuali, di sistemi operativi liberi, di portable apps; l'uso delle tecnologie in mobilità o in ambienti non sicuri (hotel, Internet cafè, postazioni di terzi); la """"filosofia"""" del backup e del firewall e la protezione del dato da virus, trojan, spyware; l'intercettazione e lo sniffing delle comunicazioni e il funzionamento dei keyloggers; l'utilizzo corretto della posta elettronica (sia in locale, sia su web)."" -
Diritto delle procedure concorsuali
Nel 2012 il legislatore ha introdotto significative modifiche alla legge fallimentare, smentendo così chi aveva ingenuamente ritenuto conclusa la stagione delle riforme dopo gli ultimi interventi del 2009. Tali interventi hanno reso opportuno rimettere mano al ""Manuale di diritto fallimentare e delle procedure concorsuali"""", pubblicato solo nel 2011 e che ha visto coinvolti buona parte degli allievi della scuola barese. Peraltro nel gennaio 2012 è stata emanata per la prima volta nel nostro ordinamento una regolamentazione dell'insolvenza del debitore civile, strutturata sia pure a seguito delle modifiche di fine 2012 in chiave concorsuale. Siffatta novità, unitamente a quella introdotta dal codice antimafia in tema di rapporti tra le misure di prevenzione patrimoniale e il fallimento, induce ad ampliare l'oggetto dell'indagine ai nuovi istituti."" -
Buon costume e libertà religiosa. Contributo all'interpretazione dell'art. 19 della Costituzione italiana
Come è noto il limite esplicito alla libertà religiosa individuale enunciato dall'art. 19 Cost. riguarda non i principi ed i dogmi su cui si fonda una determinata credenza di religione, ma esclusivamente i riti praticati dai suoi adepti. La valutazione di conformità (o di contrarietà) al buon costume non deve dunque essere attuata con riferimento alle norme, alla tavola di valor al portato teologico su cui si fonda un gruppo confessionale, ma esclusivamente in relazione ad atti concreti, di carattere rituale, posti in essere dai fedeli di quest'ultimo. La trattazione dapprima si occupa della definizione giuridico di ""rito"""", poi del concetto di """"buon costume"""" nell'ordinamento italiano ed infine delle conseguenze giuridiche concrete dell'estrinsecazione di alcune forme di ritualità ritenute non conformi a Costituzione."" -
La tutela del legittimo affidamento nel diritto dell'Unione Europea
Il volume si propone di fornire un contributo allo studio della rilevanza del principio della tutela del legittimo affidamento nel contesto del sistema giuridico dell'Unione europea da tre distinte, ma collegate, prospettive. Quanto al profilo relativo alle fonti del diritto dell'Unione europea, l'attenzione è rivolta principalmente al ruolo dei principi generali e alla loro idoneità a fungere da trait d'union tra il diritto primario e il diritto derivato. Quanto al profilo relativo al principio del legittimo affidamento quale canone interpretativo, il lavoro si propone di analizzare la stretta correlazione esistente tra tale principio ed altri e fondamentali principi generali, quali quello della certezza del diritto e della irretroattività della legge, veri e propri capisaldi di ogni ordinamento giuridico e in un certo senso connaturati all'idea stessa di diritto e al concetto di Stato di diritto. Infine, quanto al profilo relativo all'efficacia nel tempo delle sentenze della Corte di giustizia, l'attenzione è rivolta al ruolo che la tutela del legittimo affidamento può assumere al fine di limitare la regola generale dell'efficacia retroattiva delle pronunce del giudice europeo. -
Il negazionismo come reato
Il negazionismo costituisce reato. Questo il punto di partenza della ricerca. Semplice, ma capace di aprire diverse questioni che semplici non sono affatto. La questione, delineata nel testo, non ha rilevanza puramente teorica né solamente giuridica. Questo è ciò che emerge dalla ricerca che, oltre alla legislazione, analizzerà anche alcuni casi giudiziari concreti, i quali ci sono sembrati mostrare chiaramente le difficoltà e i corto circuiti, possibili con l'uso in via anticipata dello strumento penale: ponendo un limite al diritto essenziale della libertà di espressione, finisce per fissare un passato che non deve passare. -
Internet provider e giustizia penale. Modelli di responsabilità e forme di collaborazione processuale
Evoluzione della tecnologia e adeguamento del diritto: un binomio obbligato ai tempi dell'internet. Nuovi fenomeni, responsabilità, ruoli si inseguono nella rete, imponendo al giurista in generale, e al penalista nello specifico, di mappare una realtà in movimento. In questo moto, uno spazio deve riconoscersi agli internet service provider: figure di centrale importanza nel mondo del web, essi divengono attori, talvolta involontari, anche della scena penale. Il sistema, dunque, è chiamato a definirne il tipo di responsabilità, anche in relazione ai comportamenti penalmente rilevanti degli utenti che usufruiscono dei servizi resi disponibili dal fornitore. Non solo, si deve ricercare una corretta collocazione processuale per il provider che, nel suo costante operare, può risultare talora concorrente nel reato, altrove custode di dati dal rilievo probatorio, in altri casi chiamato a collaborare con l'Autorità giudiziaria, in qualità di obbligato supporter dell'azione investigativa. Seguendo queste direttive, e con l'intento di offrire un approccio integrato tra diritto e processo penale, il volume mira a far luce, anche sulla scorta delle esperienze straniere e del quadro europeo, su alcuni dei nervi più scoperti della complessa problematica, ponendosi come punto di partenza per un dibattito che si profila duraturo quanto inevitabile. -
La tutela penale del segreto industriale
Il volume analizza il tema della tutela del segreto industriale nel contesto contemporaneo. In una prima parte, l'autrice ricostruisce il contesto in cui nasce, è sviluppata e gestita l'innovazione tecnologica, fornendo anche un quadro della tipologia di conoscenze e degli interessi che sottendono una protezione giuridica del segreto industriale e dell'evoluzione del quadro criminologico che interessa la materia. Il volume procede poi con un'analisi delle fonti del segreto industriale e delle forme di tutela esistenti nel nostro ordinamento in una prospettiva interdisciplinare e comparatistica. La seconda parte del lavoro è dedicata nello specifico a una ricostruzione degli elementi essenziali della fattispecie penalistica a tutela del segreto industriale e delle principali problematiche interpretative, dando conto delle nuove tendenze giurisprudenziali. Il lavoro si conclude con un esame, anche in un'ottica de iure condendo, dei rapporti tra tutela penale e tutela civile, evidenziando le criticità dell'attuale assetto normativo. -
Tutela e gestione delle acque. Pluralità di ordinamenti e governance multilivello del mare e delle risorse idriche
Il lavoro approfondisce la disciplina internazionale, europea e nazionale sulle acque dolci e marine, in una logica sistemica, volta a rilevarne i profili pubblicistici e privatistici secondo un metodo interdisciplinare, tenendo conto della dimensione plurale e multilivello della regolazione di riferimento. Sono trattate le regole delle acque interne, in particolare quelle sulla proprietà degli alvei e dei corsi d'acqua e del demanio marittimo, nonché sono approfondite le norme codicistiche sulle acque private (nell'ambito della pubblicizzazione di tutte le acque introdotta in Italia dal 1994). Inoltre, sono analizzate le regole di gestione del mare, evidenziando specificatamente le responsabilità delle imprese nell'inquinamento degli habitat marini e sono approfondite le disposizioni del codice ambientale sugli scarichi delle acque reflue. Infine, l'acqua è esaminata come risorsa, nell'ambito della pianificazione, programmazione e tutela (anche a livello globale) del patrimonio idrico. -
Creazione e misurazione del valore. Il sistema integrato economic value added e activity based costing
L'obiettivo del lavoro è valutare la possibilità di realizzare un sistema di management accounting che integri uno dei metodi più diffusi di misurazione della performance in termini di generazione di valore economico (Economic Value Added), con un modello di analisi e gestione dei costi basato sulle attività (Activity Based Costing). Nella prima parte è stata svolta una attenta analisi del concetto di creazione di valore economico e delle ripercussioni che tale obiettivo origina sulla gestione aziendale, sia strategica sia operativa. Nella seconda parte è stato osservato e descritto il modello dell'EVA, per comprenderne in modo specifico le sue potenzialità e i suoi limiti. A tal fine, si è cercato di analizzare i presupposti logici su cui esso è fondato, ossia il concetto di profitto economico. Il metodo EVA, nella specie, pone a confronto una particolare configurazione di reddito operativo con il relativo costo del capitale: se il reddito prodotto risulta superiore al costo del capitale investito, allora l'azienda sta creando valore. Tale sistema offre, quindi, la possibilità di inserire il costo del capitale al livello delle valutazioni strategiche, ma presenta alcune difficoltà per quanto riguarda la sua contemplazione ai livelli operativi. Nella terza parte, invece, si è focalizzata l'attenzione sul sistema ABC, approfondendone i meccanismi di funzionamento e le potenzialità applicative a fini gestionali. -
La crisi dell'euro. Limiti e rimedi dell'Unione economica e monetaria
L'opera nell'indagare le ragioni che stanno alla base della crisi economico e finanziaria attuale evidenzia come gli effetti da essa prodotta siano potenzialmente in grado di incidere su un caposaldo del diritto internazionale: il principio di sovranità degli Stati, tradizionali artefici della vita di relazione internazionale anche dal punto di vista economico e commerciale. È, infatti, palese come si stia modificando l'agire economico degli Stati nazionali a vantaggio di altri enti a rilevanza internazionale e sovranazionale come il Fondo Monetario Internazionale e l'Unione europea. Tuttavia, quanto sta accadendo non favorisce il processo di integrazione europea, anzi la crisi economica ha messo ancora più in luce le contraddizioni che sono alla base della costruzione dell'euro e dell'Unione monetaria che ne è seguita, giungendo a mettere in forte sofferenza i debiti sovrani di alcuni Stati europei e così in serio pericolo non solo la sopravvivenza della stessa Eurozona, ma dell'intero progetto politico su cui si fonda l'Unione europea. Tesi del libro, attraverso l'analisi delle diverse forme di cooperazione monetaria introdotte nel tempo a livello europeo sino all'introduzione della Moneta unica, è che le difficoltà dell'euro e la crisi dei debiti sovrani ad esso collegato discendano dai limiti della costruzione giuridica che si è data alla Moneta unica e all'UEM e a cui i diversi e recenti interventi giuridico economici non sembrano in grado di superarli del tutto. -
Il finanziamento pubblico dei partiti politici. Profili costituzionali
Il volume si propone di analizzare il sistema di finanziamento pubblico dei partiti italiani in una prospettiva giuridico-costituzionale. Dopo aver individuato l'origine e l'evoluzione del finanziamento pubblico dei partiti, ponendole in relazione con le diverse concezioni della rappresentanza politica, l'attenzione è volta al sistema vigente nell'ordinamento italiano, attraverso un'analisi che cerca di mettere in luce l'evoluzione della legislazione in materia (soprattutto in relazione al tema dell'attuazione dell'art. 49 cost.) e, successivamente, di ragionare sulle implicazioni costituzionali dei singoli istituti. Parte della trattazione è, infine, dedicata ai meccanismo di controllo sull'uso del denaro pubblico. -
Il giuramento de veritate degli imputati fra isonomia processuale e inquisizione istituzionale
Il volume è dedicato all'istituto del giuramento de veritate dicenda deferito agli imputati all'inizio del proprio esame di fronte al giudice, una delle spie del passaggio, nel basso Medioevo, da un ordine processuale ""isonomico"""" ad uno """"asimmetrico"""". Dopo aver indagato i motivi e ripercorsole tappe attraverso cui il giuramento de veritate affiorò e si affermò all'interno del processo criminale in Europa, ci si concentra specialmente sul dibattito che attorno ad esso si accese in età moderna tra moralisti e giuristi e che condusse infine alla sua cancellazione, avvenuta quasi ovunque ben prima del crollo dell'Antico Regime. Una parentesi è dedicata all'esperienza giuridica di common law."" -
Cooperazione e raccordi intergovernativi. Le esperienze italiana e spagnola tra dimensione nazionale e Unione europea
Negli ordinamenti policentrici contemporanei si rafforza la tendenza a promuovere il principio di ""leale collaborazione"""" e il raccordo tra i diversi livelli di governo per partecipare ai moderni processi di governance, sia a livello nazionale che sovranazionale. Un incremento delle relazioni intergovernative si registra, in particolare, in alcuni Stati membri dell'Unione europea caratterizzati da un deficit di rappresentanza territoriale dovuto all'inesistenza o alla debolezza della Camera delle autonomie. Ne costituiscono esempio le realtà costituzionali italiana e spagnola, nelle quali i canali della cooperazione intergovernativa si sono convertiti in uno strumento indispensabile di coinvolgimento degli enti substatali nei principali circuiti decisionali nazionali ed europei. Il presente volume si focalizza, pertanto, su queste esperienze costituzionali e mira a ricostruire il sistema dei raccordi intergovernativi in connessione con i problemi derivanti dalla carente rappresentanza territoriale. L'analisi compiuta evidenzia come risulti essenziale l'individuazione di nuove forme di bilanciamento e di equilibrio tra i circuiti cooperativi di natura governativa e parlamentare."" -
Diritto delle imprese in crisi e tutela cautelare
Il volume, frutto di diverse esperienze, scientifiche ed operative, interdisciplinari, si propone il compito di ricostruire il quadro sistematico complessivo dei rapporti tra diritto delle imprese in crisi e tutela cautelare e di delineare le possibili soluzioni per armonizzare materie concorrenti. Peraltro assistiamo all'emersione di una nuova categoria di ""crisi dell'impresa"""", che è la crisi di legalità e con essa alla emersione di nuovi problemi e nuovi istituti, che pongono l'antica questione del contemperamento degli interessi in gioco. Se da un lato l'impresa ha una responsabilità sociale, dall'altro lo Stato ha una responsabilità verso l'impresa in ossequio al valore costituzionale dell'economia. E le recenti, clamorose vicende dei delicati rapporti tra diritto penale, diritto commerciale, diritto pubblico, tutela cautelare, interesse dell'impresa e dei suoi stakeholders, evidenziano quanto sia decisivo sviluppare una sensibilità comune a questi problemi. Spesso, infatti, ciascun operatore od interprete guarda asetticamente al proprio ruolo, alla propria funzione, alla propria competenza per materia (inevitabilmente influenzata da deformazioni professionali) e ciò produce di per sé guasti irreversibili per l'ordinamento."" -
Accordi ed attività consensuale della pubblica amministrazione
La pubblica amministrazione può svolgere i compiti a Lei attribuiti dalle leggi secondo due modalità: ponendosi in posizione di supremazia rispetto ai privati, assistita da privilegi particolari, utilizzando gli strumenti proprio del diritto amministrativo; ovvero agendo iure privatorum, ponendosi tendenzialmente, sia pur con particolari cautele giuridiche, su un piano di parità con il cittadino. Negli ultimi decenni, per quanto concerne l'Europa, l'affermazione di cui sopra deve essere contemperata con il processo di integrazione europea che ha determinato, oltre al nascere di una nozione comunitaria di pubblica amministrazione, il progressivo - anche se lentissimo - venir meno della separazione degli anzidetti blocchi. Anche in Italia, a partire dagli anni '90 del secolo scorso, il tradizionale metodo autoritativo ed unilaterale di esplicazione delle pubbliche funzioni è entrato in crisi, ed è nato un nuovo modello di esercizio della potestà amministrativa, che trova applicazione con la denominazione di amministrazione c.d. ""consensuale"""" nei rapporti tra pubbliche amministrazioni, e con quella di amministrazione """"contrattata"""" tra amministrazione e privati. Il volume analizza nella specie gli accordi tra privati e pubblica amministrazione in chiave storico-evolutiva, proponendosi di ricostruirne in maniera dettagliata la disciplina giuridica, l'inquadramento sistematico alla luce dei diversi orientamenti dottrinali, le patologie e gli aspetti della giurisdizione.""