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Recenti sviluppi in tema di responsabilità degli Internet Services Providers
La atipicità dell'attività di comunicazione telematica, sebbene non interferisca sulla determinazione degli elementi costitutivi del fatto illecito, si ripercuote, oltreché sulla identificazione delle norme applicabili alle singole ipotesi di illecito, sull'individuazione dei soggetti responsabili, comprensiva della possibilità di ricomprendere tra questi anche l'Internet Service Provider per il fatto illecito compiuto dall'utente. L'inquadramento della figura dell'ISP nell'ambito dell'evoluzione della regolamentazione di Internet costituisce una problematica che catalizza con sempre maggiore approfondimento l'attenzione degli studiosi del diritto. Il radicale mutamento delle forme di divulgazione delle informazioni ha creato la necessità di valutare sotto un nuovo angolo prospettico la relazione che intercorre tra gli utenti delle rete e gli intermediari. Il testo si propone così di verificare se la normativa speciale di dettaglio sia ancora adeguata rispetto all'effettivo ruolo assunto nel corso di un pur breve lasso di tempo da parte dei prestatori di servizi, a fronte delle valutazioni svolte dalla dottrina e dalla giurisprudenza, tanto nazionale quanto straniera. -
I privilegi dello Stato debitore
Secondo un'antica e consolidata prassi interpretativa, lo Stato aveva modi propri di usare e disporre dei beni, modi proprio di contrattare e modi propri per pagare. Di conseguenza, godeva di privilegi nell'esecuzione delle proprie obbligazioni ed, in particolare, poteva pagare quando e come credesse. Nonostante il progressivo superamento di tali posizioni, la pubblica amministrazione rimane una cattiva pagatrice ed il legiaslatore continua a creare nuove forme di privilegio. Quali sono le ragioni che giustificano tali privilegi? Quali i limiti? In che misura il principio del contenimento della spesa pubblica li determina o li giustifica? Quali riflessi sugli sviluppi del diritto amministrativo? -
Weimar e il problema politico-costituzionale italiano
Questo volume, originato dal Convegno Weimar e il problema politico-costituzionale italiano (Roma, Camera dei deputati, 19 ottobre 2009), analizza - in particolare - il complesso rapporto che lega, nel corso del tempo, la classe dirigente italiana con l'esperienza tedesca ed in special modo quella weimariana. Esso intende fornire ulteriori possibilità di riflessione per comprendere l'attuale crisi europea, dove il ruolo della Germania viene ad assumere caratteristiche che solo la prospettiva storica riesce a far comprendere appieno. I contributi di Dieter Grimm e di Bernd Sösemann chiariscono non soltanto come la ricostruzione istituzionale tedesca abbia guardato al caso weimariano per evitarne i supposti errori, ma soprattutto come la storiografia abbia articolato nel tempo una serie di letture adeguate con gli ambiti in cui le stesse venivano effettuate. Gli apporti italiani hanno portato avanti l'analisi dell'esperienza weimariana sulla base di fasi temporali significative (Fulco Lanchester, Giorgio Rebuffa, Fernanda Bruno, Paolo Ridola), ma hanno anche riflettuto sul contributo di quel laboratorio al dibattito nazionale (Umberto Romagnoli, Vincenzo Atripaldi, Alessandro Campi, Francesco Brancaccio, Michele Surdi e Tommaso Gazzolo). La Tavola rotonda (cui hanno partecipato Piero Alberto Capotosti, Francesco D'Onofrio, Domenico Fisichella, Luciano Violante) ha messo, infine, in evidenza, la difficoltà italiana a divenire una democrazia normale. -
Danno e responsabilità da informazione al mercato finanziario
Lo studio si propone di verificare se sia individuabile un peculiare modo di atteggiarsi degli elementi costitutivi della fattispecie di responsabilità civile nel momento in cui a questa si ricorra quale strumento di reazione alla diffusione di informazioni inesatte nel contesto del mercato finanziario e se, in ipotesi, esista la possibilità di configurare un regime di responsabilità idoneo a contemperare i vari interessi che in tale contesto si muovono. Altrimenti detto, l'indagine è volta a chiarire se ed in che termini, a proposito dell'informazione al mercato finanziario, si possa parlare di specialità, per un verso, del danno e, per altro verso, della fattispecie di responsabilità. In questa prospettiva, dopo aver inquadrato i rapporti tra mercato, informazione e fiducia al fine di chiarire gli interessi che vengono in gioco quando sia resa una informazione falsa o inesatta nel contesto in considerazione (Cap. I), una prima parte del discorso viene dedicata a verificare le peculiarità del danno da informazione al mercato finanziario sia rispetto al danno da informazione economica sia rispetto al danno da informazione al mercato tout court, curando di chiarire se si possa ricostruire come fattispecie unitaria ed omogenea e, eventualmente, se ed in che termini sia possibile individuare al suo interno diverse sub-fattispecie (Cap. II). Successivamente viene delineato il profilo di una fattispecie unitaria e speciale di responsabilità da informazione al mercato finanziario. -
Le obbligazioni solidali ad interesse comune. Profili sostanziali e processuali
Gli ordinamenti europei che più o meno direttamente traggono origine dalla tradizione romanistica ammettono tutti la figura delle obbligazioni solidali. Nel panorama italiano, in particolare, l'art. 1292 c.c. offre una definizione unitaria di solidarietà, ma, come noto, la dottrina è sempre stata costretta a tentare di conciliare il dato unitario offerto dalla disposizione con la disomogeneità strutturale e funzionale delle fattispecie che ricadono nel suo ambito applicativo. A fronte di un panorama tanto eterogeneo, l'opinione che sembra preferibile, e che trova riscontro nel pensiero di Autori che pure appartengono a scuole di pensiero opposte, è quella che ritiene potersi parlare non di un concetto di obbligazione solidale, quanto piuttosto di una nozione unitaria di solidarietà, la quale verrebbe a configurarsi come una forma astratta destinata ad operare su assetti strutturali obbligatori di tipo diverso. La presente trattazione converge dunque sulle sole obbligazioni solidali ad interesse comune, esaminandone da un lato i profili sostanziali, e dall'altro quelli processuali. -
I diritti di cittadinanza dei migranti. Il ruolo delle Regioni
La produzione normativa di rilievo per i migranti è sensibilmente cresciuta nell'ultimo decennio, non solo grazie ai numerosi interventi dello Stato, ma anche a molte - nuove - leggi regionali di settore. Il volume costituisce una raccolta di studi su come i diversi ordinamenti regionali hanno disciplinato le loro competenze sia per saggiare il livello di differenziazione sia per valutare l'attitudine più o meno inclusiva delle politiche in materia di integrazione degli immigrati. -
Il legislatore competente. Statica e dinamica della potestà legislativa nel modello regionale italiano
Il lavoro analizza la ripartizione della potestà legislativa tra Stato e Regioni alla luce dell'art. 117 della Costituzione e della giurisprudenza costituzionale consolidatasi nel primo decennio di attuazione della riforma del Titolo V della Parte seconda. In particolare, vengono ricostruite le caratteristiche e i limiti del concetto di materia come criterio di riparto della potestà legislativa. La struttura segue l'impianto dell'art. 117 Cost., analizzando, nell'ordine, le materie di potestà legislativa esclusiva dello Stato, le materie concorrenti, il meccanismo di attrazione in sussidiarietà e le materie residuali delle Regioni, avendo a riferimento le disposizioni della Carta fondamentale nonché il quadro dell'attuazione e gli snodi problematici ricavabili dalla giurisprudenza costituzionale. -
La funzione normativa nell'esperienza della Polonia. Continuità e mutamenti nella trasformazione della forma di Stato e di governo
Questo volume analizza le trasformazioni che hanno portato al mutamento della forma di Stato attraverso un processo costituente, esaminando l'evoluzione del sistema delle fonti normative e la funzione di cui esse sono espressione. Si tratta di un peculiare approccio per indagare una transizione, come quella della Polonia a partire dagli anni Ottanta, che ha visto un ordinamento socialista evolvere per tappe incrementali, e in modo complessivamente riuscito, in uno Stato costituzionale a ispirazione liberaldemocratica, fino ad approdare alla Costituzione del 1997. A condizione di non perdere di vista mutamenti circostanti della forma di governo, del regime e del sistema politico, l'ottica della funzione normativa non neutralizza quei fenomeni, ma ne mette semmai in evidenza alcuni aspetti sostanziali. Il preesistente Tribunale costituzionale, lungi dal costituirsi in guardiano dell'ordinamento socialista, ha finito in modo inatteso e paradossale per contribuire all'avvio del cambiamento della forma di Stato, e dunque della Costituzione materiale, garantendo quest'ultima rispetto a quella formale (risalente al 1952). Il suo ruolo nella protezione di principi tradizionali quali la riserva di legge e la legalità ha infatti gettato le basi per una rilettura delle fonti già esistenti capace di modificarne il significato, in modo poco ""ortodosso"""" rispetto alle basi ideologiche di cui doveva ergersi a custode, e fornendo un apporto pienamente creativo al nuovo ordinamento."" -
Diritto penale dell'ambiente. Un'ipotesi sistematica
Il lavoro, attraverso l'analisi della normativa codicistica (specie gli artt. 434, 449, 674, 727 bis e 733 bis) ed extracodicistica (in materia di rifiuti, scarichi, inquinamento marino e dell'aria), intende tentare una sistematizzazione della tutela penale dell'ambiente secondo tre direttrici che rispecchiano le caratteristiche della materia: l'essere espressione dell'esigenza di controllo di insidiose devianze (specialmente) economiche, secondo il paradigma dell'anticipazione del rischio e in una dimensione precettiva e sanzionatoria necessariamente non autarchica. L'indagine, senza rinunciare agli apporti multidisciplinari metagiuridici (specie etici) e giuridici ma extrapenali, muove dalla ricerca di una nozione di ambiente funzionale alle esigenze di tutela e prova a focalizzare le questioni circa la scelta, anche de jure condendo, del modello di protezione più adatto, anche alla luce della necessità di conservare l'equilibrio fra il potere della P.A. e quello del giudice penale. La monografia ripercorre il processo di implementazione del settore attraverso il recepimento degli input comunitari, non mancando di evidenziare le tensioni con il principio di riserva di legge che nascono già all'interno dell'ordinamento nazionale. Una parte del libro è dedicata al tema dei soggetti nell'ambito della criminalità d'impresa: delle persone fisiche operanti nell'organizzazione come pure della ""nuova"""" responsabilità corporativa."" -
Riserbo e inganno
Il diritto alla privacy è ormai ampiamente riconosciuto dagli ordinamenti moderni. Sebbene vi sia stata una notevole produzione di studi su tale diritto non sembra ancora emerso completamente il motivo per cui una tale pretesa debba essere riconosciuta. Il diritto alla privacy assume più valenze. Vi è un diritto alla privacy inteso come diritto a fare scelte libere e autonome, ed esso ha avuto un grande sviluppo negli Stati Uniti. Basti pensare che il diritto ad abortire è stato ricondotto, dai giudici della Corte Suprema, al diritto alla privacy. Il diritto alla privacy offre anche una tutela per chi vuole vivere in solitudine, non avere contatti con gli altri e non partecipare ad una vita di comunità. Quest'aspetto del diritto alla privacy, cioè il diritto alla seclusion, è sentito da più alcuni popoli che da altri. Tuttavia la pretesa giuridicamente tutelata della privacy nasconde un desiderio che forse non merita il totale apprezzamento che gli altri aspetti ricevono. Questo desiderio di privacy si traduce in una pretesa a nascondere agli altri le notizie che ci riguardano e che comportano discredito, cioè uno scarso o nullo apprezzamento da parte degli altri. Sono notizie che vogliamo tenere segrete. Sono notizie discrediting. -
Responsabilità civile e attori secondari. Il caso della scheme liability tra esperienza statunitense e dibattito europeo
Il tema delle responsabilità per i danni agli investitori in strumenti finanziari viene qui indagato in una particolare prospettiva. L'approccio tendente a concentrare l'attenzione sul momento dell'informazione finanziaria scorretta lascia spazio ad una più ampia considerazione della responsabilità dei terzi concorrenti nell'illecito nel segno di una rivalutazione delle clausole generali di responsabilità civile, rispetto alle figure speciali di illecito. La possibile valenza ordinante del modello statunitense, basato sulla suddivisione tra due categorie di responsabili, primari e secondari, viene sottoposta ad un riscontro per quel che concerne l'ambito europeo. L'analisi comparativa contribuisce ad avvalorare alcune osservazioni critiche verso tale ipotesi e verso lo stesso modello statunitense. -
Principi e regole della responsabilità civile nella fattispecie del danno da prodotto agricolo difettoso
Sommario: La responsabilità del produttore agricolo tra disciplina speciale e diritto comune; Difettosità del prodotto agricolo e danni risarcibili; Tracciabilità, principio di precauzione e prova del danno; Le fattispecie di esclusione della responsabilità. Forme di tutela collettiva. -
Comparazione delle procedure di soluzione dei conflitti in materia tributaria nei sistemi italiano e statunitense
L'opera, priva di antecedenti in termini, affronta lo studio comparato delle procedure di soluzione dei conflitti tra fisco e contribuente al di fuori dell'ordinaria strada processuale. L'autore esamina i principi costituzionali rilevanti in materia, nei sistemi tributari italiano e statunitense, adottando - con gli adeguamenti necessari - le metodologie dello studio del diritto comparato. Ne deriva una riflessione non solo sugli istituti ma sui sistemi stessi, oltre che sugli strumenti d'indagine e sulla didattica del diritto tributario comparato. Alla luce dell'analisi effettuata, il formante ""erariale"""", neologismo adottato dall'autore, si pone come elemento di assoluta novità e rilevanza, e la scelta del metodo o dei metodi impone agli studiosi di diritto tributario comparato nuovi approfondimenti."" -
Mercato e Stato. Modi d'essere dell'intervento pubblico nell'economia
In un mercato perfettamente concorrenziale l'intervento dello Stato nell'economia non è necessario. Il prezzo, determinato, dalla libera interazione fra domanda ed offerta, eguaglia in equilibrio il costo marginale. Il prezzo di equilibrio è determinato così da internalizzare completamente tutti i costi e i benefici. In un mercato perfetto l'informazione perfetta, completa e simmetrica fa sì che l'informazione non sia un bene privato, bensì un bene pubblico puro. Qualora invece l'informazione fosse un bene privato emergerebbero nel mercato discrepanze di potere contrattuale fra le parti tali da giustificare un intervento pubblico mirato ad ostacolare l'incentivo della parte più informata a sfruttare per fini privati la maggiore informazione. I quattro capitoli del libro sostanzialmente esaminano possibili modi d'essere dell'intervento pubblico in particolare in presenza di condizioni di asimmetria informativa e di esternalità per lo più negative. La regolamentazione pubblica ex ante in quanto vincola il comportamento delle parti mira in particolare a tutelare il benessere del consumatore che disponendo di minori informazioni o fronteggiando limiti cognitivi nella valutazione delle informazioni disponibili potrebbe essere ingannato dal venditore. La regolamentazione pubblica è un intervento limitativo delle libere scelte individuali tuttora alla base di un vivace dibattito. -
Tutela del lavoratore e disciplina delle mansioni. Innovazioni tecnologiche e vincoli normativi
La disciplina delle mansioni costituisce un essenziale strumento di tutela del lavoratore nella gestione del rapporto di lavoro. L'art. 2103 c.c., nel testo modificato dall'art. 13 St. lav., detta regole estremamente rigide e razionalmente predisposte a garanzia della professionalità del dipendente. L'autore svolge un attento esame della ratio della disciplina complessiva nella duplice ottica della flessibilità dei nuovi modelli organizzativi in costante divenire e della più adeguata garanzia della professionalità del lavoratore, espressione della sua personalità costituzionalmente garantita. In questo quadro particolare attenzione viene rivolta al profilo dell'equivalenza ed al ruolo della formazione come strumento di adeguamento della professionalità alla emersione dei nuovi lavori. L'indagine è completata dall'esame analitico delle tecniche di tutela preventiva e successiva contro la illegittima modificazione delle mansioni con il rilievo della residualità dello strumento risarcitorio. -
La diversità nelle leggi
Le leggi del nostro tempo hanno la caratteristica della ""diversità"""", perché contengono regole """"diverse"""" per fattispecie identiche o simili. La legge diversa ha come presupposto l'identità e la non contraddizione, ma le antiche regole della generalità e specialità convivono oggi con le regole della gerarchia. In conseguenza, molti concetti, anche se non fanno parte del cimitero giuridico, sono in parte superati, e vi sono nuove regole per l'interpretazione estensiva e restrittiva, e per l'applicazione, anche quella analogica."" -
L' interpretazione del contratto nel diritto privato europeo
Utilizzando la contrapposizione tra contratti negoziati e non negoziati, l'indagine si propone di esaminare l'impatto dell'armonizzazione delle regole dello scambio rispetto alla disciplina dell'interpretazione del contratto. L'indagine muove dalla necessità di chiarire la relazione sistematica esistente tra autonomia contrattuale, forza di legge del contratto e disciplina interpretativa. Impiegando i risultati di tale indagine, le prassi ermeneutiche nazionali sono risultate strutturalmente e funzionalmente inadeguate rispetto alla contrattazione di massa. La necessità di una radicale revisione metodologica ha trovato ulteriore conferma nell'analisi degli indici normativi provenienti dal legislatore comunitario, in particolare la disciplina delle clausole vessatorie e la disciplina sulla garanzia nella vendita dei beni di consumo. Nel più ampio quadro dell'armonizzazione delle regole dello scambio, l'esame di tali regole ha consentito di ristabilire il nesso tra interpretazione del contratto ed autodeterminazione del consumatore in funzione di promozione della concorrenza dinamica tra le imprese. -
Il sovversivismo dell'immanenza. Diritto, morale, politica in Michael Walzer
Il volume propone uno studio d'insieme dell'opera di Michael Walzer che, a partire dall'intreccio tra pluralismo morale, pluralismo culturale, pluralismo giuridico e politico, indaga tutte le principali questioni della sua riflessione: l'obbligo e le forme della disobbedienza e del dissenso, il rapporto tra religione e politica, le 'sfere di giustizia', la cittadinanza e le relazioni tra istituzioni statali e gruppi, i diritti delle minoranze, la tolleranza e la coesistenza delle varie comunità, gli scenari della società internazionale e le controverse giustificazioni della guerra. -
Il riciclaggio come fenomeno transnazionale. Normative a confronto
Il volume si pone come obiettivo quello di analizzare il riciclaggio a livello transnazionale, sia come ""fenomeno"""" - inteso come morbo dei nostri tempi dal quale scaturiscono conseguenze devastanti sull'economia globale e sul vivere comune - sia dal punto di vista della normativa di prevenzione e repressione. Un fenomeno ormai tanto radicato da imporre un approccio multidisciplinare, da richiedere l'emanazione di disposizioni atte a prevenirne e a reprimerne gli effetti, da richiamare l'interesse di tutta la comunità internazionale e indurre all'istituzione di organi sovranazionali atti a incentivarne e supportarne l'attività di contrasto. Molti sono i Paesi menzionati tuttora nelle black list, nessuno di questi dovrà rimanerci per molto ancora. L'analisi dei presidi adottati nei diversi ordinamenti consente un proficuo confronto e l'individuazione delle misure più efficaci per abbattere i rischi di contagio e, quindi, la patologia."" -
Montalcino Medievale. Le regole di una comunità operosa. Lo Statuto del Comune (1415)
Il volume contiene l'edizione del testo dello Statuto generale del Comune di Montalcino, castello in posizione strategica per lo 'Stato' di Siena e comunità vivace ed articolata. La raccolta normativa, conservata presso l'Archivio di Stato di Siena, fu approvata dagli organi di governo centrale del Comune di Siena, della cui giurisdizione Montalcino faceva parte, pur avendo ricevuto dal 1361 la cittadinanza senese, ed entrò in vigore nel 1415. Il testo è diviso in tre Distinzioni, a seconda della materia trattata: I, gli uffici del Comune; II, diritto e procedura civile; III, diritto e procedura penale. Segue, nell'Appendice I, l'edizione integrale delle aggiunte e riforme, copiate nel medesimo registro, composte dal 1418 al 1427 ed approvate da Siena; la curatrice ha, invece, scelto di dar conto, nell'Appendice II, tramite regesto delle successive riforme e aggiunte al testo statutario e delle deliberazioni del Consiglio generale di Montalcino, contenute nello stesso manoscritto, che vanno dal 1451 al 1561.