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Giallo al cabaret
Un rapimento misterioso riporta a galla volti e vicissitudini di un Refettorio in disarmo. Una vera e propria strage, dai contorni misteriosi, sconvolge il Teatro della Memoria. Un delitto amletico porta al culmine una tragedia di odi e amori, in una compagnia al Teatro dell'Elfo. Un cadavere nel cortile conclude come un macabro scherzo una serata alla Salumeria della Musica. Un mucchietto d'ossa riemerge nel sottotetto dello Zelig, a turbare i sonni di una giovane e bella commissaria. Nei luoghi mitici dello spettacolo e del cabaret milanese va in scena il mistero e gli inquirenti - quelli ufficiali e quelli ufficiosi - cercando la verità troveranno molto altro: ambizioni, successi, eccessi, sconfitte, tradimenti. E una storia grande più di loro, più di tutti: la disordinata epopea di un mondo che affrontava un presente traballante e un futuro incerto armato di un'affilatissima risata. Quest'antologia è un caleidoscopico racconto in cinque atti (più uno) firmati da maestri della suspense, dello spettacolo e della musica come Gigio Alberti, Lorenzo Beccati, Elena e Michela Martignoni, Claudio Sanfilippo e Gino Vignali. Con l'attenta regia di Luca Crovi, gli autori e le autrici rendono omaggio a un'epoca d'oro di Milano e dei suoi palcoscenici, tessendo nelle trame avvincenti dei loro gialli il filo d'oro del ricordo. -
Avevo un appuntamento. In viaggio con l'autore di Corto Maltese. Ediz. a colori
Da Rapa Nui alla Nuova Irlanda, il diario di viaggio di Hugo Pratt, che con stupore e meraviglia attraversa i luoghi dei suoi sogni, nati dalle pagine di R.L. Stevenson, Conrad, Melville, Jack London, Somerset Maugham, ma anche dal grande schermo nei volti di Clark Gable, Marlon Brando, indimenticabili ammutinati del Bounty. Ed ecco che le emozioni letterarie e cinematografiche spingono Pratt sulle tracce di quel suo sogno fatto di parole e di immagini: oltre duecento illustrazioni del maestro di Malamocco, infatti, rendono ancora più vivida la sua grande forza narrativa. Con un racconto di Antonio Tabucchi, testi di Omar Calabrese, fotografie di Patrizia Zanotti e di Armin Linke. -
Basta! Il potere delle donne contro la politica del testosterone
Un vero e proprio reportage dal fronte della battaglia per il potere femminile. rn«Un’analisi geopolitica dal punto di vista femminile da cui emerge l’immagine di un pianeta ancora saldamente in mano al genere maschile» – RobinsonrnPace a tutti gli uomini di buona volontà. Ma guerra agli altri. Perché ne abbiamo abbastanza. Aggressioni scioviniste sul web, risse, stupri, omicidi. L’invisibilità delle donne, escluse dai ruoli decisionali. In una parola: il machismo al potere. Da troppo tempo siamo governati dall’internazionale del testosterone: Trump, Putin, Xi Jinping, Bolsonaro, Erdogˇan, Johnson… Risultato: un’emergenza migratoria non gestita, una crisi economica infinita, un pianeta in fiamme. E un clima di arroganza e di odio che favorisce il diffondersi del populismo e mina le istituzioni democratiche. Quindi, risparmiateci altri aspiranti autocrati con più panza che sostanza e dateci più ragazze. Sportive grintose come Milena Bartolini, attiviste determinate come Greta Thunberg, politiche autorevoli come Ursula von der Leyen e Christine Lagarde e, oltreoceano, Nancy Pelosi. Ci riterremo soddisfatte quando avremo raggiunto i giusti obiettivi: equal pay e un 50 per cento nei consigli di amministrazione, nei parlamenti, nei governi.rnÈ il messaggio di Lilli Gruber, che in questo libro fa parlare i fatti: dati, storie e personaggi. Scrive un vero e proprio reportage dal fronte della battaglia per il potere femminile. Filtra racconti e analisi attraverso la propria esperienza professionale. Delinea per le donne una strategia precisa: puntare sulle competenze, farsi valere e studiare, sempre. E chiama a raccolta anche gli uomini: perché solo cambiando insieme le regole ci potremo salvare. -
Il motore del mondo. Come sono cambiati i sentimenti
Desiderio, rimorso, vendetta, odio, paura, amicizia, dolore, amore. Di questi e di tanti altri sentimenti è intessuta da sempre la vita dell'uomo. Eppure, mai come in questi ultimi cinquant'anni il modo di sentire, di gioire e di soffrire è cambiato tanto. La famiglia patriarcale ha lasciato il posto a quella affettiva, la liberazione sessuale ha svincolato l'eros dalla procreazione, l'insostenibile bisogno di apparire e di essere ammirati ha sostituito il Super-io. La colpa di un tempo oggi si chiama vergogna, la paura del castigo è diventata il timore di non essere all'altezza, la noia si nasconde dietro lo schermo dello smartphone. La passione è meno romantica e onirica, l'incertezza dilaga e il futuro non esiste più, divorato da un eterno presente che cancella ogni speranza. Gustavo Pietropolli Charmet, nella sua lunga carriera di psichiatra e di terapeuta, ha assistito a queste grandi trasformazioni da una prospettiva privilegiata, ponendosi sempre al fianco dei giovani in difficoltà e delle famiglie in crisi. Interpellando la memoria frastagliata della sua infanzia e giovinezza, delle storiche battaglie della psichiatria, delle imprese professionali che ha condotto insieme a colleghi e amici, delle infinite storie di dolore che ha accompagnato verso la rinascita, traccia la parabola compiuta dagli affetti dentro e fuori di noi alla ricerca del fuoco che fa girare il mondo. -
Prima che tu venga al mondo
Il nuovo libro di Massimo Gramellini è il racconto di una trasformazione e di un’attesa. Nove capitoli, uno per ogni mese di «gravidanza», che compongono una lunga lettera, emozionante e ironica, destinata a un bambino che non c’è ancora.rn«La vita è un gioco e vince chi ritorna bambino. Ma, per riuscirci, dovevo prima diventare adulto.»rnQuando è stata l’ultima volta che avete fatto qualcosa per la prima volta? Che avete scoperto qualcosa di inaspettato e avete provato un’emozione nuova?rnImmaginate un uomo che, superata la soglia dei cinquant’anni, diventa padre quando ormai, in famiglia e sul lavoro, si era adagiato su una perfetta vita da figlio. Che cosa può rompersi o scatenarsi all’improvviso?rnIl nuovo libro di Massimo Gramellini è il racconto di una trasformazione e di un’attesa. Nove capitoli, uno per ogni mese di «gravidanza», che compongono una lunga lettera, emozionante e ironica, destinata a un bambino che non c’è ancora mentre si fanno i conti con un padre che non c’è più. Una storia d’amore e di rinascita che ci ricorda come attraverso gli altri possiamo ritrovare in noi stessi infinite risorse e comprendere ciò che conta davvero. Se «la vita è un gioco e vince chi ritorna bambino», per riuscirci bisogna prima diventare adulti. -
Il regno di Auschwitz 1940-1945
C'è un evento chiave nella storia di Auschwitz. Il 12 maggio del 1942, un convoglio da Sosnowiec scarica 1500 ebrei che, per la prima volta, non vengono né internati, né selezionati per le squadre di lavoro, né picchiati o freddati con un colpo di pistola. Vengono inviati direttamente alle camere a gas. Così si compie il destino di Auschwitz: non più un campo di concentramento né di lavoro coatto, ma una colossale macchina progettata per l'annientamento sistematico di esseri umani. Attraverso le testimonianze dei sopravvissuti e dei carnefici, ""Il regno di Auschwitz"""" descrive questa tragica parabola, fino all'evacuazione del gennaio 1945. Nessuno sa quanti abbiano perso la vita dietro quel filo spinato. E nessuno lo saprà mai, visto che i nazisti bruciarono tutti i documenti abbandonando Auschwitz, rendendo incalcolabile il numero effettivo delle vittime. Il comandante del campo Rudolf Höss, processato dopo la guerra, si dichiarò responsabile dell'eliminazione di due milioni e mezzo di persone, più «un altro mezzo milione di morti per fame e malattie». Poi però aggiunse: «Non ho mai saputo il numero complessivo e non ho modo nemmeno di stimarlo». Ma, per quanto suoni terribile dirlo, il punto non è quanti ebrei siano stati uccisi. Il punto è che l'obiettivo era ucciderli tutti. È questo che definisce il genocidio. """"Vernichtung"""", annientamento. E Auschwitz ne è il simbolo, il più eloquente di tutti, perché più di tutti gli altri campi dette il suo spaventoso contributo alla Soluzione Finale. È per questo che la storia umana può solo dividersi in un prima e un dopo Auschwitz. Prefazione di Paolo Mieli."" -
I cani buoni non arrivano al Polo Sud
Il Maggiore, un veterano della Seconda guerra mondiale, esala in ospedale il suo ultimo respiro. A vegliarlo, sua moglie e il cane Tassen. La macchia sul naso gli ha impedito di sfilare nelle mostre canine, ma gli ha fatto scoprire in casa Thorkildsen l’affetto di una vera famiglia. Purtroppo, ora, le cose non vanno granché bene: Tassen e la signora Thorkildsen devono ricominciare una nuova vita, loro due soli, e non è semplice, per Tassen, che è un cane da un solo padrone, e per la donna, sempre più evanescente e smarrita. Beve troppa «acqua del drago» e non uscirebbe più di casa, se non ci fosse lui. Ma Tassen non sarebbe un cane speciale se non sapesse cosa fare per risolvere la situazione: a suo modo, naturalmente. La storia della corsa al Polo Sud, la gara che vide protagonisti, nel 1911, l’esploratore norvegese Roald Amundsen e il suo rivale, il capitano inglese Robert Scott, diventa la loro passione. La sorte delle mute di cani, un quesito morale che assorbe tutte le riflessioni sulla vita, sulla morte, sulla gloria, sull’onore. E una grande metafora dell’umanità, a due o quattro zampe che sia. Un romanzo che mette in campo la voce ironica e disarmante di un cane, straordinariamente dolce e intelligente, aprendoci gli occhi su quanto sia strano, distorto, a volte crudele il mondo degli uomini. -
Il giovane samurai
Se una tempesta decide di salvarti, ci sono solo due motivi. Il primo, Tom, è perché al largo delle coste del Giappone la tua lingua e le tue abilità sono del tutto insignificanti. Il secondo, è perché ha riconosciuto nei tuoi capelli rossi il destino di chi scatenerà ben altre tempeste, più grandi di lei. Età di lettura: da 8 anni. -
Il mistero degli Ulda
Il ghiaccio non è mai morto. E vivo, vibrante. Misterioso. Protegge ombre lontane, che si aggirano nei boschi. C'è chi dice di aver parlato con loro e di averne ricevuto doni magici. Ma gli Ulda sono solo leggende per bambini. O no? Tu, comunque, stai per incontrarli. Età di lettura: da 9 anni. -
Lena, acciuga di montagna
C'è il sale sulla tua pelle che corre e si nasconde. Annusi la resina e il profumo dei funghi. I boschi sono casa tua, i sentieri sono ricordi e promesse. Non ti servono mappe, né i sogni altrui, per sapere in che direzione luccica il mare. E che bastano tanto fiato e un bastone di legno per essere la regina del mondo. Età di lettura: da 8 anni. -
Gli smeraldi di Sumatra
Quell'uomo è arrivato da Singapore. Non sa che immergendosi in certi libri si va così a fondo da non tornare più a galla. È un segreto tra te e tuo padre. Un segreto solido, robusto, bene oliato, come la tuta di un palombaro. Come un tuffo in mare aperto. Come quello che stai per fare, per andarlo a cercare. Età di lettura: da 8 anni. -
Una certa età. Per una nuova idea della vecchiaia
In un mondo dove l'uomo crede di avere in mano il suo destino, corriamo un grande rischio: non ammettere che il filo rosso dell'esistenza si possa indebolire e spezzare e non comprendere gli aspetti positivi di ogni trasformazione a partire dalla bellezza di invecchiare. Vittorino Andreoli ci racconta la vecchiaia come capitolo originale dell'esistenza e non come un'età «malata». Chi ha «danzato a lungo col tempo» ha maggiore capacità di sperimentare la gioia e considerare il piacere. Talvolta è sufficiente un sorriso, un nipote che si mostra interessato ad ascoltare, l'affiorare di un sentimento puro. Il piacere si lega alla tenerezza, a una nuova intimità, alla lentezza di un gioco che impegna tutto il corpo e che si fa sempre più creativo, slegato com'è dai modelli prestazionali della cosiddetta «vita attiva». Siamo passati dalle generazioni biologiche a quelle psicologiche e, infine, a quelle digitali, che hanno ribaltato i rapporti tra giovani e vecchi, mettendo in crisi l'idea di saggezza e di autorevolezza. Ma è solo recuperando il ruolo cruciale dell'ultima età che possiamo iniziare a riparare la società in cui viviamo, sostituendo ai concetti meccanici di salute e malattia una nuova dimensione del «bendessere». -
Kant
Kant è l'autore di una ""rivoluzione copernicana"""" nella storia del pensiero occidentale, avendolo fatto transitare dall'età moderna - ancora erede del Medioevo - a quella contemporanea. Ha spazzato via il convincimento che esista un ordine fisso d'origine divina. E ha insegnato che il fondamento dell'universalità e della necessità delle nostre conoscenze ha sede nella ragione, vista non più come una facoltà di pensiero guidata dall'esperienza e legata a essa, ma come quel riferimento che prescrive norme e condizioni per valutare i dati dell'esperienza stessa. Introduzione di Armando Torno."" -
Socrate
Socrate ha cambiato le coordinate della filosofia, spostando l’indagine dall’universo fisico a quello che si agita nell’animo umano. Non ha formulato nessun sistema filosofico, ma attraverso i suoi dialoghi ha distrutto le illusioni e i falsi concetti sulla conoscenza e sul sapere; ha spinto gli uomini a pensare per proprio conto, abbandonare i pregiudizi e cercare in se stessi l’essenza delle cose. Fondando il suo metodo sulla critica spietata delle opinioni comuni e più diffuse fra gli uomini, ha creato di fatto il segno distintivo della società occidentale, che l’avrebbe differenziata da tutte le altre. -
Notre Dame. Il cuore di luce dell'Europa
Notre-Dame, una chiesa, ma anche il cuore di Parigi e un'icona che supera i confini della Francia. A un anno dal rogo che ha distrutto la Cattedrale e commosso il mondo, Franco Cardini ne fa la protagonista del suo nuovo libro: un'interprete solo apparentemente senza voce della storia d'Europa che ha assistito a molti grandi eventi nel corso dei secoli e può quindi raccontarci il Vecchio continente dal Medioevo a oggi. In una cavalcata affascinante l'autore parte dalle sponde della Senna per portarci a esplorare un miracolo della tecnica, un monumento polimorfo distrutto e ricostruito più volte, un'enciclopedia di simboli alchemici, un orologio solare, riscoprendo il romanzo omonimo di Victor Hugo, i grandi passaggi e protagonisti della storia (dalla Rivoluzione Francese a Napoleone e Hitler) ma anche noi stessi. Perché, benché più volte riprodotta e falsificata, Notre-Dame resta un simbolo unico capace di agire ancora nella storia europea. -
Curare i bambini è la mia medicina
Per la prima volta «la dottora» si racconta in queste pagine intime e sincere che intrecciano vita familiare e professionale: una storia di vittorie e delusioni, di sofferenze e di gioia e rinascita di bambini e genitori a cui spesso è rimasta legata nei ricordi e nella vita.rnrn«Il lavoro mi ha dato il privilegio di entrare nelle vite degli altri e di apprezzare il significato, la bellezza di relazioni umane speciali che mi accompagneranno per sempre.»rn Franca Fossati-Bellani è stata una vera pioniera dell’oncologia pediatrica, contribuendo a scriverne la storia in un’epoca medica in cui la passione e la tenacia contavano forse più dei farmaci: è stata tra le prime in Europa a occuparsi dei pazienti più giovani e lo ha fatto con la competenza del medico e le doti di una madre, gentile ma determinata, umile ma mai rassegnata, pronta a mettersi in discussione ma mai remissiva.rnAll’Istituto dei Tumori di Milano ha curato più di cinquemila ragazzi in anni di fatica ed entusiasmo che hanno consentito di raggiungere nel tempo grandi risultati terapeutici. Per la prima volta «la dottora» si racconta in queste pagine intime e sincere che intrecciano vita familiare e professionale: una storia di vittorie e delusioni, di sofferenze e di gioia e rinascita di bambini e genitori a cui spesso è rimasta legata nei ricordi e nella vita. Ma anche una testimonianza unica dell’affermazione di una donna in un mondo medico-scientifico un tempo quasi esclusivamente maschile. -
Fra terra e cielo. La vera storia della cupola di Brunelleschi
Un capolavoro architettonico ammirato in tutto il mondo. Una città, Firenze, al culmine della sua fortuna storica e artistica sotto i Medici. E un genio tormentato, Filippo Brunelleschi, destinato a lasciare un’impronta indelebile nella storia.rnrn Sergio Givone tesse in queste pagine la trama affascinante che portò alla nascita della cupola del Duomo di Santa Maria del Fiore, simbolo indiscusso del Rinascimento, ripercorrendo i giorni di una città colpita dalla peste, il magico incrocio degli artisti dell’epoca, da Masaccio a Donatello, da Arnolfo di Cambio a Lorenzo Ghiberti, le rivalità, le delusioni e i drammi di un’impresa temeraria.rnA seicento anni dall’inizio dei lavori di costruzione, riviviamo le voci, i gesti, i personaggi e i retroscena di una saga drammatica ed eroica, scopriamo il sogno di un artista visionario che sfidò le leggi della fisica e lo scetticismo dei contemporanei, ma anche il suo rapporto col figlio tanto profondo quanto contrastato. Nel grande romanzo della cupola s’intrecciano ricostruzione degli eventi e filosofia, scienza e biografia, svelando arcano e realtà di un’opera tra le più rilevanti della nostra civiltà. -
La malaluna
Un’affascinante saga di «vinti» in lotta per i propri diritti, la storia di un frammento di popolo pronto a schierarsi o a mimetizzarsi nel male minore, ma mai ad arrendersi. Un libro emozionante sull’inutilità della guerra, sulla tragedia dei profughi e sulla follia del fascismo.rnrnUna famiglia friulana di lingua slovena stretta nelle maglie del confine orientale. Un padre soldato e una donna minuta, forte come mille uomini, che la Prima guerra mondiale strappa, assieme ai tre figli, dalla propria terra nel nome di un destino collettivo e familiare segnato dalla rotta di Caporetto e dall’ascesa di quel fascismo di confine che evoca misteri e vendette mai sopite.rnMaurizio Mattiuzza, nel suo potente esordio narrativo, svela un’appassionante storia corale, ispirata a quella dei suoi avi, che intreccia le vite, gli amori, gli scontri e le morti di una battaglia per l’esistenza che comincia vicino a Udine nei primi anni del secolo scorso, continua nel Ventennio con l’accanimento etnico del Regime di confine e finisce a Gela nella notte dello sbarco alleato del ’43 dove è chiamato a combattere Giovanni Sbaiz, protagonista del libro. -
L'archivio del diavolo
Quando don Stefano Nascetti viene trasferito alla parrocchia di Lio Piccolo, abbandonando sul nascere una bella carriera nella curia veneziana, la sua non è una scelta: è una fuga dalla vendetta del questore Carlo Saintjust, a cui lo legano un tradimento e un'offesa mai dimenticati. Ma il tranquillo paesino nel Polesine non è il rifugio che si aspettava. È troppo pericoloso e ambiguo il fascino della giovane maestra Silvana ed è troppo orribile la storia che assieme a lei gli accade, letteralmente, di dissotterrare: quella del funzionario ministeriale Furio Momentè, scomparso mentre indagava sull'omicidio commesso da un ragazzino, lasciando dietro di sé una compromettente valigia di documenti. Con il ritrovamento di ben due cadaveri di incerta attribuzione, il sostituto procuratore Malchionda è costretto a riaprire un caso che aveva chiuso con eccessiva fretta. Ma sulle ricerche degli inquirenti, sia a Venezia sia a Roma, si stende l'ombra velenosa di un Male molto più antico e inspiegabile di quello commesso da qualunque omicida. In questo romanzo gotico, che mescola thriller e horror, suggestioni letterarie e superstizione popolare, Pupi Avati ci riporta nei luoghi e nelle atmosfere del Nordest contadino degli anni Cinquanta. Mentre le vite dei personaggi corrono verso il loro destino, la mano del narratore ci trascina in un intreccio senza scampo, in un mondo antico fatto di terra, acqua e mistero, intriso di verità troppo terribili per poter mai essere davvero rivelate. -
Io sono la strega
Finalista al Premio Bancarella 2021Milano, 5 marzo 1617. Qual è il confine tra giustizia e delitto?Caterina da Broni, governante, prostituta, avventuriera e strega. Caterina è una bambina strana per il suo tempo, sa addirittura leggere grazie al padre maestro. Rimasta incinta a tredici anni in seguito a una violenza, va in sposa a un uomo che non è chi dice di essere. Ma invece di rassegnarsi a un destino di schiavitù, sceglie di fuggire. La sua intera vita diventa così una picaresca ricerca del proprio posto nel mondo, attraverso un territorio lombardo intriso di acque e brume, dove la vita è scandita dallo scorrere del Po. La sua strada la porta da una locanda assai equivoca a una raffinata bottega di tipografi e poi alla «corte» di un capitano di ventura, fino ad arrivare a Milano, la grande città dominata dagli spagnoli, teatro di intrighi e lotte per il potere. Qui, l'accusa di aver «affatturato» l'anziano gentiluomo da cui è a servizio la conduce in prigione. La pena è il rogo: così muore una strega e Caterina è convinta di esserlo, di aver venduto l'anima al diavolo per poter sopravvivere. A eseguire la sentenza è chiamato Salem, celebre boia, un uomo bellissimo e tormentato: su quella pira lui rischia di perdere qualcosa di molto importante, che non sapeva di possedere. Sensuale, inquieta, spietata, tenera e decisa, Caterina da Broni è la protagonista autentica di uno dei più famosi processi alle streghe che la storia abbia tramandato. In questo romanzo prende vita come eroina modernissima, in una narrazione di ricerca storica, ricostruzione d'epoca, racconto di eventi che si susseguono con ritmo incalzante. Mentre attraversa, ribelle, il suo tempo, sul suo cammino aleggia una domanda: qual è il confine tra giustizia e delitto?