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Il bambino che disegnava le anime
Eroe sbagliato, misantropo e appassionato, il professor Zeno Schirripa combatte il male con l’unica arma di un ostinato rifiuto di ogni comoda ambiguità. Perché sa fin troppo bene che uno stesso veleno può inquinare molte cose: la terra, l’acqua, le prove, le menti. E l’amore.Due anni fa si è dimesso dalla polizia per diventare insegnante di italiano: Zeno Schirripa credeva di averle già fatte, le sue scelte difficili. Ma la più difficile deve ancora venire, dato che uno dei suoi studenti rischia di ritrovarsi sospettato di omicidio. E nemmeno un omicidio qualunque, bensì quello di un pezzo grosso della Natural Power, la società di smaltimento rifiuti più importante della regione, sui cui loschi affari Zeno ha indagato invano per anni.rnrnPerché Giovanni, diciottenne ombroso, è sparito subito dopo il delitto? Perché i suoi genitori, che dicono di essere in vacanza in Abruzzo, non sembrano affatto preoccupati? È per rispondere a queste domande, più che per amore della giustizia, che Schirripa decide di aiutare nelle indagini il nuovo commissario, il suo ex sodale Vincenzo Grillo.rnrnPoliziotto rigoroso ma perseguitato da strane visioni, Grillo è l’unico a dar credito alle intuizioni di Zeno, al punto da rischiare la carriera per seguirle. Scoprirà così che la chiave del caso non si trova nell’abitazione della bella Maddalena, attivista ambientalista, ma nella mente di suo figlio Agostino, che da quando il padre se n’è andato si rifiuta di parlare. Ed è solo la prima di molte rivelazioni. -
I quattro angoli del cuore
Henri è un imprenditore che ha fatto fortuna con il commercio del crescione. Vedovo, ha sposato in seconde nozze la nevrastenica Sandra, e non smette di pentirsene. Oltre a molti rimpianti, il primo matrimonio gli ha lasciato un figlio, Ludovic, sopravvissuto contro ogni aspettativa a un terribile incidente ma rimasto, secondo tutti, un po' «suonato»: Marie-Laure, sua moglie, non nasconde il disgusto per questo «mezzo marito», e nemmeno l'interesse per i suoi soldi. Alla Cressonade, la casa di campagna nella Turenna dove i quattro conducono la loro esistenza nel segno della volgarità e dell'ipocrisia, giunge come un vento fresco Fanny, la madre di Marie-Laure. Sensibile e piena di charme, si appassiona alla sorte infelice del genero più di quanto lei stessa sia disposta ad ammettere. I quattro angoli del cuore mette in scena questi indimenticabili personaggi, le vibrazioni reciproche che sguardi, contatti, parole d'improvviso innescano, generando una catena di pulsioni e irrefrenabili desideri in cui i protagonisti smarriscono se stessi e i rispettivi ruoli, pubblici e privati. È una storia di provincia, tra perbenismo e trasgressione, cattivo gusto e decadenza, ma che parla anche di uomini e di donne, istinti e sentimenti sospesi fuori dal luogo e dal tempo. -
La seconda montagna. La conquista di una vita felice
David Brooks, col suo messaggio potente e provocatorio, mette in discussione i fondamenti della nostra società e della nostra cultura delle relazioni, così celebrativa della libertà individuale. Mostra a chi legge la magia che nasce dal porre gli altri al centro della propria vita.rnrnSpesso capita di incontrare persone che irradiano gioia. Che sembrano aver trovato il loro posto nel mondo. Non che siano perfette, o che la vita per loro sia facile. Ma danno l’impressione di ricavare una profonda soddisfazionerndal fare ciò che fanno. Guardandole, viene da pensare che la felicità non sia un sentimento, ma una visione del mondo, conquistata attraverso un percorso di vita che l’autore immagina con la forma di una doppia montagna. Per la prima parte dell’esistenza, hanno inseguito traguardi che corrispondono alle aspettative generali. Hanno ottenuto successo, potere, reputazione e appagamento personale. Ma giunte in vetta, si sono guardate intorno e hanno sentito dentro il tarlo dell’insoddisfazione: questa non è la mia meta finale, nonrnè quello che desideravo veramente. Oppure, sopraggiunge un fallimento, una delusione, un lutto a buttarle giù da quella vetta che sembrava a tutta prima così seducente.rnE a quel punto, a valle, parte un sentiero che conduce a un secondo obiettivo, quello che vale davvero la pena raggiungere: spostare il fuoco da noi stessi agli altri. Consacrarci alla famiglia, scoprire una vocazione, ispirarsi a una filosofia o a una fede, dedicarci a una comunità: sono queste le quattro ispirazioni, i quattro impegni che ci danno la possibilità di realizzare noi stessi e scoprire la bellezza dell’interdipendenza tra le cose e le persone. Questa è la seconda montagna. David Brooks, col suo messaggio potente e provocatorio, mette in discussione i fondamenti della nostra società e della nostra cultura delle relazioni, così celebrativa della libertà individuale. Mostra a chi legge la magia che nasce dal porre gli altri al centro della propria vita: la felicità può tramutarsi in qualcosa di più puro, rotondo, gratificante. Puòrntrasformarsi in gioia. -
Mangiaterra
Lei può nutrire un’attesa, lei può annunciare una morte. La abita una voce viscerale che nasce dal suolo e dai suoi segreti, dal sangue e dalla violenza, ma ha in sé la determinazione e la selvaggia fierezza di un’eroina tragica.rnrn«L’hanno picchiata. Vedo le botte, anche se non le sento. La furia dei pugni che sprofondano come pozzi nella carne. Vedo papà, le sue mani uguali alle mie, braccia forti per quel pugno che si è agganciato al tuo cuore e alla tua carne con la forza di un amo. E qualcosa, come un fiume, che inizia ad andarsene.»rnrnÈ una ragazzina, Mangiaterra, quando scopre il suo potere misterioso: le basta inghiottire un pugno di terra perché la verità sulle persone disperse e su quelle che, ormai, popolano l’aldilà le si dipinga nella mente e le sconvolga l’anima. Il suo corpo si contrae, nel disgusto e nella repulsione per se stessa, ma il suo sguardo penetra la notte che circonda gli scomparsi, legge i segni nascosti nelle visioni, vibra delle storie terribili che la terra nasconde.rnLe sue apparizioni la condannano al sospetto dei vicini, al disagio con i coetanei, ma la notizia del suo dono si spande per i sobborghi di una Buenos Aires dove le vie non hanno nome e le case muoiono ingoiaterndalla passiflora. Qui donne e bambini spariscono ogni giorno, in un silenzio disperato e inviolabile, mentre il giardino della piccola veggente si popola di bottiglie piene di terra: messaggi di un altro mondo cui solo lei ha accesso. Lei può nutrire un’attesa, lei può annunciare una morte. La abita una voce viscerale che nasce dal suolo e dai suoi segreti, dal sangue e dalla violenza, ma ha in sé la determinazione e la selvaggia fierezza di un’eroina tragica: trovare la strada, misteriosa e allucinata, verso una possibile giustizia. -
Vivere. La mia tragedia sul Nanga Parbat
Il racconto sincero e appassionato di una tragica scalata e di una rinascita. Il 25 gennaio 2018, Elisabeth Revol e Tomek Mackiewicz raggiungono la cima del Nanga Parbat, dopo una salita in stile alpino e senza ossigeno. Ma proprio nel momento della vittoria, Tomek, stremato, accusa sintomi gravissimi di edema polmonare e cerebrale. Elisabeth per 24 ore lo aiuta a scendere, arrivano a 7200 metri, si riparano in un crepaccio. Dal campo base la convincono a scendere, a Tomek penseranno gli elicotteri. Dal K2, quattro alpinisti polacchi tentano un salvataggio che miracolosamente riesce. Ma per Tomek, molto più in alto, non c'è nulla da fare. In questo libro Elisabeth Revol racconta la sua amicizia con lo scalatore, la salita, la tragedia, con tutto quello ne è seguito: il senso di colpa, la depressione e un po' per volta, il ritorno alla montagna. -
Ci sono luoghi al mondo dove più che le regole è importante la gentilezza. Articoli per i giornali. Nuova ediz.
La raccolta dei sogni e delle passioni intellettuali di un fisico alla ricerca di idee nuove e di una prospettiva ampia e coerente, in cui la scienza si intrecci e si integri con l'intera cultura, una sorta di diario delle avventure intellettuali di uno scienziato che crede nell'impegno civile e nella necessità di una seria divulgazione, e sogna un mondo in cui, «più delle regole, conti la gentilezza».«Siamo esserini che vivono sulla crosta di una palla di roccia lanciata nello spazio, come una piccola astronave. Fuori, c'è uno straordinario mondo ancora inesplorato. Come un bambino che si affacci per la prima volta a una finestra sul mare, l'umanità intera guarda dall'oblò dei suoi telescopi, curiosa, incantata.»Questo libro raccoglie articoli di giornale scritti da Carlo Rovelli tra il 2010 e il 2020 per il «Corriere della Sera», il supplemento domenicale del «Sole 24 Ore» e altri quotidiani italiani e stranieri. Parla di viaggi (anche psichedelici); di poeti, Lucrezio, Dante e Leopardi, perché «la grande scienza e la grande poesia sono entrambe visionarie, e talvolta possono arrivare alle stesse intuizioni»; di filosofi, da Aristotele a David Lewis che sostiene esistano asini che volano; di buchi neri e telescopi, onde gravitazionali e gravità quantistica. Parla del Big Bang e della nascita del tempo, di scienziati come Stephen Hawking, Roger Penrose, Kip Thorne e del sacerdote Georges Lemaître. Parla di una generazione, quella dell'autore, troppo giovane per il Sessantotto ma non per il Settantasette, di università, di politica, di ateismo, della natura della mente e della coscienza (anche di quella dei polpi). È la raccolta dei sogni e delle passioni intellettuali di un fisico alla ricerca di idee nuove e di una prospettiva ampia e coerente, in cui la scienza si intrecci e si integri con l'intera cultura, una sorta di diario delle avventure intellettuali di uno scienziato che crede nell'impegno civile e nella necessità di una seria divulgazione, e sogna un mondo in cui, «più delle regole, conti la gentilezza». -
Ho scommesso sulla libertà
"Non posso dimenticare le ascese giovanili in Grigna passando dalla cresta Segantini... Credo che la via della Chiesa di oggi sia una via stretta: la chiamerei la via del crinale."""" È lucido e consapevole, ma pieno di speranza, lo sguardo con cui il cardinale Angelo Scola racconta la sua vita, la Chiesa e l’Italia, nella profonda e sorprendente conversazione con Luigi Geninazzi: dalla riscoperta della scelta cristiana nell'adolescenza alla militanza in Comunione e Liberazione in fecondo dialogo con il """"genio educativo"""" di don Giussani, e dalle incomprensioni con qualche autorità ecclesiastica milanese all'amicizia con Giovanni Paolo II che lo nomina vescovo a soli quarantanove anni. Non mancano ricordi personali e collettivi, dal travaglio della lunga malattia e dall'esperienza della psicoanalisi al passaggio tra il papato di Ratzinger, a cui fin dall'avventura di """"Communio"""" lo lega una intensa amicizia intellettuale, e quello di Bergoglio, definito """"un salutare colpo allo stomaco per le Chiese d’Europa"""". Al centro di questo ricco affresco di aneddoti e riflessioni si staglia una domanda cruciale: a che punto è la Chiesa di oggi? Tra chi riduce il cristianesimo a semplice religione civile e chi propone un puro ritorno al Vangelo, il cardinale indica una """"terza via"""" che è quella delle implicazioni dei misteri della fede. E dell’impegno fattivo dei credenti per contribuire, ripartendo dalla fede, alla """"nascita di una nuova Europa, inevitabilmente meticcia ma non per questo senza più identità""""." -
Paura. Trump alla Casa Bianca
Con l'autorevolezza del giornalista che ha attraversato e narrato otto presidenze americane, da Nixon a Obama, Bob Woodward rivela, con dettagli inediti, i retroscena della presidenza di Donald Trump, e i processi decisionali sulle maggiori questioni di politica interna ed estera. ""Paura"""" è un reportage in presa diretta dalla Casa Bianca che mette sotto esame i dibattiti più scottanti e le risoluzioni più importanti decise all'interno dello Studio Ovale, della Situation Room, dell'Air Force One e della residenza privata del presidente. Woodward attinge a centinaia di ore di interviste, a verbali di incontri, appunti/diari, documenti privati e indaga su temi decisivi della politica estera americana - Corea del Nord, Afghanistan, Iran, Medio Oriente, NATO, Cina, Russia - riportando minuziosamente dialoghi e corrispondenze segrete. Spiega e documenta come sono state affrontate questioni politiche cruciali, dalle controversie commerciali all'immigrazione, dall'Accordo sul Clima di Parigi fino alle questioni sollevate dalla violenza razziale esplosa a Charlottesville nel 2017. Riporta le negoziazioni fra i consiglieri di Trump e Robert Mueller, il procuratore speciale nell'inchiesta del Russiagate, svelando, meeting dopo meeting, discussioni e strategie. Rivela come dirigenti e funzionari della Casa Bianca abbiano cospirato per far sparire dalla scrivania del presidente ordini esecutivi non ancora firmati, salvaguardando così il buon esito di delicate operazioni di intelligence. """"Si è verificato niente di meno che un colpo di Stato amministrativo"""" scrive l'autore. """"Un collasso nervoso dei vertici esecutivi della nazione più potente al mondo""""."" -
Zidane
Una cosa è certa: Zinédine Zidane è il francese più famoso al mondo. Ma chi è veramente? Una star del calcio internazionale ma anche un uomo eccezionalmente discreto, quasi segreto, dalla vita privata protetta da un muro di garbato riserbo. Una persona dal destino fuori dalla norma che vive una vita normale. L’infanzia marsigliese, il percorso che lo ha reso uno dei più grandi calciatori della storia, l’incredibile tripletta in Champions League alla testa del Real Madrid, la relazione di profonda fusione e intimità con i quattro figli e Véronique, compagna di una vita. In queste pagine si raccontano tutti i passaggi fondamentali della vita di Zizou, uomo, padre e campione. Ne esce un ritratto a tutto tondo, dove trovano posto le luci e le ombre: i successi, come la conquista del Pallone d’oro (1998) e per 3 volte il titolo di FIFA World Player of the Year (1998, 2000, 2003), le intemperanze, come la famigerata «testata» contro Materazzi durante la partita con l’Italia nel Mondiale 2006, la sua ultima di calcio giocato. Il dialogo che dura ormai da diciotto anni con Frédéric Hermel, giornalista, amico e biografo, fatto di confessioni esclusive del campione e delle testimonianze di chi gli sta più vicino, ci consegna il profilo di un personaggio complesso, del tutto fuori dal comune. Per dirla con Walter Veltroni, ci regala una magnifica storia in questo tempo perfido. -
Dominicana
Ana ha quindici anni, e non ha mai desiderato l'America. Vive a Santo Domingo, in campagna, con la sua famiglia, povera, rumorosa e dall'incerto futuro. La proposta di matrimonio di Juan Ruiz, che le promette una nuova vita a New York, è un'opportunità che non può perdere. È questa l'idea di sua madre, che vede in questa unione una via d'uscita non solo per Ana, ma per tutti i Canción. Non importa che il promesso sposo abbia il doppio dei suoi anni, non importa che non si sia mai parlato d'amore, fra loro due. Ana Ruiz, con un passaporto che le attribuisce diciannove anni, atterra a New York. Qui l'accolgono il gelo della città e quello di un appartamento al sesto piano di uno squallido condominio, una prigione domestica dove per Ana è impossibile sentirsi a casa. Lontana dai suoi affetti, schiacciata da un paesaggio urbano inospitale e soffocante, sperimenta nella più pesante solitudine la violenza di Juan. Logorata dalla nostalgia e dall'umiliazione, pensa soltanto alla fuga. Ma con César, suo cognato, diverso da Juan come lo sono il giorno e la notte, Ana scopre un'altra America. La sabbia di Coney Island, la Audubon Ballroom. La nuova vita dei suoi gustosi pastelitos, che diventano una fonte di reddito. L'inglese, per capire e farsi capire. La passione, finalmente. Ma questi momenti di felicità, così provvisori e indimenticabili, saranno il preludio alla più difficile delle scelte. Una storia in cui finzione e autobiografia si mescolano, mostrando con crudezza e ironia le ambiguità del Sogno Americano. -
Grand National
Carlo Weiss è un giardiniere paesaggista. Ana, sua moglie, l’ha lasciato, ma i suoi capelli biondo tiziano e il suo corpo muscoloso punteggiato di lentiggini sono ancora al centro di un vuoto che non riesce a riempire. Passa le sue giornate con Agon, un professore di francese emigrato dal Kosovo che si guadagna da vivere alle sue dipendenze rendendo belli i giardini dei ricchi. Agon ha un passato oscuro e un presente che può vantare diverse zone grigie, ma la sua innocenza di bambino, così incongrua rispetto al corpo da colosso, ne fanno una presenza rassicurante, animata da un’elementare ma profonda saggezza. Mentre Carlo si dibatte nella sua solitudine e nelle sue incertezze, gli giunge la notizia che sua madre, novantenne, è sparita dalla casa di riposo. La ritroverà al Grand National, lussuoso hotel délabré al confine con la Svizzera, dove da ragazza durante la guerra portava il pane per conto di suo padre. È qui, nel suo paese natale, che la donna ha deciso di trascorrere i suoi ultimi giorni. È qui che il figlio verrà a sapere quali persone, sogni, paure hanno abitato la mente della madre, in quegli anni. Scoprendo infine, che le persone a noi più vicine sono quelle che non conosciamo mai fino in fondo. -
I miei ricordi
Grigna e Monte Bianco, Grand Capucin e Lavaredo, e poi K2, Dru, Cerro Torre, G4, Grandes Jorasses, Cervino: bastano pochi nomi per capire che il protagonista di queste pagine è Walter Bonatti, il grande alpinista che qui racconta le proprie imprese più entusiasmanti ma anche quelle più tragiche, come l’odissea tra le nevi del Pilone Centrale, o amare, come quella legata alla spedizione del 1954. Scalate ed emozioni estreme, dunque, e non solo: a questa appassionante antologia Bonatti volle aggiungere, oltre al racconto dei suoi ultimi viaggi in Patagonia, le sue riflessioni sulla montagna come fonte di incanto e di saggezza, di etica e di bellezza, sul potere della solitudine, sull’alpinismo come strumento di ricerca interiore. E sulla necessità di inseguire, consapevolmente e per tutta la vita, i propri sogni. -
Racconto dell'arte occidentale dai greci alla pop art
Da Giotto a Monet, passando per Raffaello, Michelangelo, Modigliani, Bernini, Van Eyck e molti altri. Tremila anni di storia e di storie sull'arte raccontati da un maestro della divulgazione con l'ausilio di un ricco apparato di immagini.«Questo libro è un viaggio attraverso i secoli che intende fornire al lettore una serie di riflessioni su un vasto patrimonio comune, nato dalle ceneri del mondo antico e plasmato dalle nostre fortune come dai nostri conflitti.»Philippe Daverio conferma il suo estro interpretativo e la sua abilità narrativa dando vita a un grande racconto della nostra cultura. Dall'antica Grecia alla Pop art di Andy Warhol, il suo occhio critico ci accompagna in un affascinante percorso attraverso scultura, pittura e architettura in Italia e nel mondo alla riscoperta dei grandi maestri e dei loro segreti. Una vera e propria cavalcata d'autore a grandi tappe e ricca di aneddoti gustosi, confronti originali e sintesi illuminanti, nella grande storia della creatività dell'uomo. -
O vinci o impari. Come lo sport aiuta a diventare persone migliori
Una partita che non finisce mai, il confronto con la propria bestia nera, l’allenatore che rema contro e quello che scommette su di te. Il secondo prima della vittoria, quello dopo la sconfitta, l’entusiasmo della rimonta o la gioia della rivincita. Sono tanti i momenti della vita di uno sportivo che si prestano a diventare simboli di un’esistenza e di tutto ciò che contiene: difficoltà, sfiducia, quella sensazione di non esserci quasi più e poi improvvisamente di esserci ancora, e dunque la capacità di resistere al di là delle proprie forze, l’abilità di trovare soluzioni fino a un attimo prima inimmaginabili, la felicità del contatto con la primordiale essenza della vita. In queste pagine Stefano Massari dà voce ad atleti di ieri, di oggi e di domani, da Pietro Mennea a Flavia Pennetta, da Dino Zoff a Matteo Berrettini e a molti altri piccoli e grandi campioni, cogliendo la spinta che li porta sempre a superare sé stessi. Una spinta che può ispirare chiunque ami e segua lo sport – da professionista, da appassionato, da semplice spettatore. Che siano sul campo di calcio o al di là della rete, sotto canestro o su un pendio innevato, ad allenarsi in palestra o in viaggio verso il podio, le loro storie parlano a ognuno di noi della fatica di crescere, del coraggio di perdere, dell’ebbrezza di superarsi per ritrovarsi più forti, più grandi, più leggeri. -
C'era una volta Andreotti. Ritratto di un uomo, di un'epoca e di un Paese. Nuova ediz.
È sopravvissuto a due guerre mondiali, sette papi, la monarchia, il fascismo, la Prima Repubblica e la Seconda. E a sei processi per mafia e omicidio. Giulio Andreotti è stato un esemplare unico del potere in Italia per longevità, sopravvivenza agli scandali, dimestichezza con gli apparati dello Stato e del Vaticano, consuetudine con le classi dirigenti mondiali del passato. Ancora oggi emergono particolari sulla sua vita pubblica e privata che aiutano a ricostruirne la figura e l’influenza. Nell’Archivio Apostolico Vaticano, ex Archivio Segreto, Massimo Franco ha trovato nuovi documenti che confermano il suo ruolo tra le due sponde del Tevere: nel dopoguerra i Savoia si raccomandavano ad Andreotti tramite la Santa Sede, e il Vaticano era consultato da lui anche per la nomina di un giudice costituzionale. Tra gli scritti privati, inoltre, si ritrovano le lettere in cui si confida con la moglie «Liviuccia», finora inedite. E attraverso i diari si ricostruiscono i retroscena di eventi con molti protagonisti di rilievo. In questo libro, ampliato per la nuova edizione, l’autore racconta e analizza Andreotti e il suo mondo: gli alleati, i nemici, l’alone intatto di mistero, ma anche la famiglia invisibile per decenni, e sorprendente nella sua strana normalità. A poco più di cento anni dalla nascita, ripercorrere la vita del «Divo Giulio» e la sua epoca significa fare i conti con la distanza siderale tra la sua Italia e quella di oggi. È stato incombente per mezzo secolo come uomo di governo e come enigma dell’Italia democristiana. Ma ora non esistono più la sua politica, la sua cultura, il suo Vaticano. Rimane solo l’eco lontana e controversa del «processo del secolo», che doveva chiarire le sue responsabilità e che invece si è concluso nel modo più andreottiano: con una verità sfuggente. Emblema e garante dello status quo nell’era della guerra fredda, Andreotti ha rappresentato l’«uomo del Purgatorio» per antonomasia, in una nazione in bilico tra Paradiso occidentale e Inferno comunista. Ha permesso a una parte dell’Italia di specchiarsi per mezzo secolo in lui, di sentirsi migliore, o forse solo di autoassolversi. Le ha fornito la bussola: un pessimismo di fondo sulla natura umana, alleviato dall’ironia. Nuova edizione Con documenti inediti dagli archivi. -
La misura del potere. Pio XII e i totalitarismi tra il 1932 e il 1948
I decenni più neri dell'Europa: tra gli anni Trenta e l'inizio della guerra fredda. Un tempo in cui tutto cambia e anche la Chiesa deve confrontarsi con i nuovi poteri via via emergenti: prima i totalitarismi europei, poi le due superpotenze del mondo bipolare. In questo quadro, risulta centrale la questione del rapporto tra mondo cattolico ed ebraismo, non solo negli anni della persecuzione e dello sterminio ma anche dopo, con un «ritorno a casa» dei sopravvissuti segnato da ostilità e da pogrom, e con la partita aperta della questione mediorientale. Quale fu, rispetto a questi temi, la posizione della Chiesa e in particolare di papa Pio XII, che era stato nunzio apostolico a Berlino durante l'ascesa di Hitler? Come mutò in quegli anni la visione di politica internazionale della Santa Sede? Chi era il nemico irriducibile: il nazismo pagano, il fascismo con i suoi richiami alla religione di Stato, o il comunismo tenacemente ateo? Quando, e in quali modi, la Chiesa si avvicinò alle posizioni dell'alleato americano, non sempre in sintonia con le priorità strategiche del Vaticano? Interrogando i documenti, molti inediti, alcuni recentemente desecretati, questo saggio indaga il periodo tra il 1932 e il 1948. Tre lustri durante i quali il mondo cambiò aspetto, ma pregiudizi e timori profondamente radicati rimasero vivi nelle menti e nelle prassi di popoli e istituzioni. Indagarne la persistenza, capire come influenzarono azioni, inazioni, silenzi e decisioni della Chiesa come degli altri protagonisti di quegli eventi, è oggi più necessario che mai. -
L' invenzione della felicità
Adottare una nonna: la propria. È la singolare scelta di Benedetta, sceneggiatrice napoletana dalla quotidianità serena e dai quieti rimpianti, quando l'adorata nonna Elisa, novantasettenne, rischia di finire in casa di riposo. Anche se non si tratta solo di ospitare un'anziana in un bilocale già ingombro, ma di cambiare ritmi e abitudini, a partire dal problema più spinoso: suo marito Paolo è juventino mentre Elisa tifa da una vita - e che vita - per il Napoli. Soluzione? Visto che un altro televisore non saprebbero dove metterlo, alla nonna viene assegnato l'iPad, da lei subito ribattezzato Daipan. Grazie al quale, però, approda sui social: ed è subito influencer. Generosa, vanitosa, oltraggiosa, gaudente: regina della casa e regina della Rete, Elisa diventa inarrestabile e trascina anche la nipote fuori dalla sua comfort zone, con risultati imprevedibili. Benedetta, infatti, scopre che la felicità si può anche inventare: servono fantasia e coraggio, per esempio quelli necessari per improvvisarsi maestra di cucina, dapprima online e poi in televisione. Una nuova avventura che le porta in dono l'incontro con un uomo inatteso e la pone di fronte alla domanda: una volta che cominci a cambiare, poi, dove ti fermi? Questa è una storia d'amore, tra una nonna e una nipote che rifiutano di farsi separare: dalle convenienze, dalle difficoltà della convivenza, perfino dalla morte. È una storia di formazione, quella di una donna che comprenderà come essere contenta non significhi accontentarsi. È una storia di cucina in cui l'ingrediente segreto esiste: è la generosità, la volontà di godere e di donare, in ogni attimo di ogni giorno. Senza dimenticare, aggiungerebbe Elisa, due dita di whisky. -
L' ombra di Caterina
«Oggi è festa. Nella chiesetta del borgo battezzano il mio bambino. Io non ci potrò essere, ufficialmente: devo stare nascosta.» Comincia così il racconto di una donna che la Storia ha a lungo dimenticato: Caterina, la madre di Leonardo da Vinci. Giovane popolana, sedotta dal notaio ser Pietro da Vinci, Caterina rimane incinta di un figlio che non potrà allevare: lo allatta, ma le viene tolto dalle braccia per essere cresciuto nella casa paterna. Il suo bellissimo bambino potrà godere di molti più agi, certo, ma rimarrà sempre un bastardo: non erediterà né titoli né proprietà e dovrà vivere solo del suo ingegno. Anche la vita di Caterina non sarà facile: l'accusa di stregoneria, il matrimonio con un ex soldato di ventura, cinque figli da crescere, e sempre il rimpianto per quel primogenito perduto che può vedere solo da lontano. Leonardo si trasferisce a Firenze, entra nella bottega del Verrocchio, manifesta ingegno e talento al di là di ogni previsione, ma si trova macchiato da un'accusa di sodomia. Meglio partire per una città più grande, più libera, piena di opportunità, la Milano degli Sforza. Madre e figlio sono destinati a non rivedersi mai più? O Caterina potrà riunirsi a Leonardo, coronando il sogno di stargli vicino, che ha dato luce e senso alla sua intera vita? -
Cuori rossoblù. La leggenda di Gigi Riva e lo scudetto impossibile del Cagliari
I ragazzi che incontriamo in queste pagine sono figli della guerra e della fame. Arrivano dalle valli, dall'Italia contadina e operaia, dalla provincia, dalla nebbia: molti dal profondo Nord. Hanno famiglie numerose e biografie radicate in un Paese oggi perduto: padri inflessibili e madri provvidenziali, collegi, orfanotrofi, seminari, lavori precoci in fabbrica o in fonderia. Uno di questi ragazzi viene dal Brasile, crede alla magia, ed è stato riserva del giocatore più forte del mondo. Il più famoso di loro diventerà una leggenda in vita: l'uomo che ha segnato più goal con la maglia della Nazionale. Il suo nome è Gigi Riva e questa è la storia del Cagliari che nel 1970 vinse lo scudetto portando, come scrisse Gianni Brera, al «vero ingresso della Sardegna in Italia». Sedici campioni, guidati da un guru-filosofo ironico e geniale, capaci di cogliere una vittoria contro ogni pronostico: in barba ai vincoli economici, ai rapporti di potere, alle gerarchie e addirittura alla geografia. In questo libro che è insieme racconto mozzafiato e serrata inchiesta, Luca Telese fa parlare i protagonisti in interviste esclusive, ripercorre i momenti più emozionanti, le figure chiave, il passaggio di un'epoca. E tratteggia una storia non solo sportiva, ma di riscatto umano e sociale. Quella di un gruppo di amici divenuti eroi nel volgere di una stagione. Di un'isola «ai confini dell'impero» che si ritrovò al centro del Paese. Di un popolo fiero che scese in strada a ballare. -
Cambiamo! Riflessioni spirituali
C'è un'ansia di cambiamento nel mondo. Papa Francesco la raccoglie nei suoi gesti e nelle sue parole, specialmente in un tempo di crisi quale quello che stiamo vivendo. È chiaro che abbiamo tutti bisogno di capire che cosa ci sta accadendo, di dare una lettura umana e spirituale di quel che viviamo. Francesco, come si comprende in questo volume, assimila la visione di sant'Ignazio di Loyola così come emerge negli Esercizi Spirituali. E afferma che i «desideri allargano il cuore»: è in essi che «si può discernere la voce di Dio» nella storia di oggi.Immergendoci in queste pagine ritroviamo le chiavi per comprendere l'esperienza religiosa e i criteri di azione del primo Papa gesuita della storia della Chiesa, e oggi unico leader mondiale dall'impatto veramente globale. Quello di Francesco è un invito alla ricerca, al cammino, al vivere un'inquietudine che ci libera dalle «reti e catene» dell'ipocrisia e del peccato, così come dalle «false e superflue sicurezze con cui abbiamo costruito le nostre agende, i nostri progetti». Questo volume ci aiuta a capire il Pontefice e la sua convinzione di quanto sia importante l'utopia intesa non come astrazione, ma come forza vitale e apertura al futuro a partire dal reale, da ciò che si è. Prefazione di Antonio Spadaro.