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Fondazioni 3.0. Da banchieri a motori di un nuovo sviluppo
Cosa sono le fondazioni di origine bancaria, oggetto misterioso e spesso poco noto ai non addetti ai lavori? Quale ruolo possono e dovrebbero svolgere nel rilancio del nostro Paese?rnrnA trent'anni dalla legge Amato che le generò, e a venti dalla legge Ciampi che ne chiarì la cornice istituzionale e la missione aprendo il loro secondo ciclo, le Fondazioni di origine bancaria sono al bivio storico ""3.0"""": la prima generazione dei """"fondatori"""" sta lasciando le cariche ai vertici, mentre diventa imperativo darsi una nuova e più moderna missione per amplificare l'impatto sull'economia italiana. Questo libro cerca di spiegare cosa sono le Fondazioni di origine bancaria, oggetto misterioso e spesso poco noto ai non addetti ai lavori, e allo stesso tempo prova a immaginare il ruolo che questi """"corpi intermedi"""" possono e dovrebbero svolgere nel futuro del Paese. In questa prospettiva sono analizzati gli esiti del tortuoso percorso normativo che ha interessato le Fondazioni, cercando le pratiche migliori da adottare in tutto il settore, che ha avanguardie solide e agguerrite a fianco di enti che fanno più fatica a cogliere le sfide del presente."" -
Piccolo libro di entomologia fantastica
Queste pagine sono scritte con la delicatezza e la tenacia di chi conosce i tempi della natura, le sue meraviglie: narrando delle più minuscole creature ci parlano di noi, del nostro bisogno di bellezza fino all’ultimo, della possibilità sempre aperta di farci leggeri e volare.Se segui le farfalle, arrivi sempre dall'altra parte del mondoAlzarsi “dai marciapiedi, dal traffico, dai semafori e da tutte quelle linee dritte, dagli occhi spenti dei palazzoni. Quattro generazioni in volo nell’aria, nei cieli azzurri, guidate da una memoria più grande dei nostri pensieri.” Questo è il sogno di Daisy, che ha in comune con Pippi Calzelunghe le trecce rosse e la forza d’animo per compiere grandi imprese: come il viaggio delle farfalle Monarca, che migrano attraverso un intero continente tramandando da una generazione all’altra il segreto per non perdere la via. Daisy e i suoi amici vivono in un mondo di adulti lontani e indifferenti alle loro piccole vite. Forse per questo gli insetti – creature minime eppure perfette, con i loro esoscheletri e le loro iridescenze fantastiche – li appassionano più di ogni altra cosa. Sarà la ricerca di nuovi esemplari per la loro collezione a portare gli amici verso la villa nella quale si favoleggia che ci sia un grande farfallario. I ragazzi non sanno che la villa, con i suoi orti rigogliosi e la sua bellezza senza tempo, è invece un luogo dove il tempo assume un valore speciale. Ciascuno dei suoi non più giovani abitanti è lì per una ragione precisa e terribile. Fulvio Ervas mette in scena le avventurose conseguenze dell’incontro tra la pazienza della vecchiaia e l’urgenza della gioventù, tra chi non ha più tempo e chi ne ha così tanto da perdercisi dentro. -
I becchini. L'ultimo inverno della Repubblica di Weimar
Un resoconto travolgente delle ultime dieci settimane della Repubblica di Weimar e di come Hitler e i suoi nemici hanno seppellito la prima democrazia tedesca.rnrn«Un periodo che abbiamo studiato solo sui manuali di storia d'improvviso si accende di tinte forti – Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitungrnrn«In Russia sono bastati cinquantamila bolscevichi per fare la rivoluzione; in Germania gli elettori del Partito comunista sono circa sei milioni. In Italia Mussolini ha dato la scalata al potere con l'aiuto di duecentomila fascisti. Il partito nazionalsocialista di Adolf Hitler può contare su una base di circa dodici milioni di elettori. Per quanto tempo ancora si può sperare di mantenere in piedi la repubblica tedesca?» – Hubert Renfro Knickerbocker, 1932rnrnNovembre 1932. La Repubblica di Weimar sta vacillando. L'economia è in rovina, il clima politico si fa sempre più violento e gli scontri tra comunisti e nazionalsocialisti infuriano per le strade. Nel parlamento e nella cancelleria faccendieri, avventurieri, estremisti e demagoghi sono impegnati in una spietata lotta per il potere, fatta di imposture, menzogne, battaglie e inganni. Di lì a poche settimane cinque uomini decideranno le sorti della Germania. Insieme ai nazionalsocialisti Adolf Hitler e Joseph Goebbels, i cancellieri Franz von Papen e Kurt von Schleicher tessono una rete di intrighi intorno all'anziano presidente Paul von Hindenburg in una drammatica scalata al potere. Rüdiger Barth e Hauke Friederichs hanno attinto a diari, lettere, documenti inediti e appunti personali di un gran numero di attori e osservatori, e ne hanno ricavato un resoconto travolgente delle ultime dieci settimane della Repubblica di Weimar e di come Hitler e i suoi nemici hanno seppellito la prima democrazia tedesca. -
Di' la verità anche se la tua voce trema
Dagli esordi sulla carta stampata all'ultimo post su Running Commentary, una raccolta di articoli della più nota giornalista d'inchiesta maltese, simbolo di tutte le voci libere messe a tacere per aver esercitato il proprio diritto alla parola che resiste.rn«Quando un giornalista viene ucciso ne soffre tutta la società. Perdiamo il nostro diritto a conoscere, a parlare, a imparare. Daphne Caruana Galizia ha avuto il coraggio di tornare a scrivere nonostante le minacce. Perché giustizia sia fatta, è essenziale che un'indagine pubblica determini chi ha ordinato la sua uccisione e, fatto cruciale, se il suo omicidio poteva essere evitato» – Margaret Atwood rn«Che un fatto, un'opinione siano giusti o sbagliati non è qualcosa che si può stabilire in base al numero di persone che credono a quel fatto, che compiono quell'azione o che condividono quell'opinione. È senza dubbio sbagliato votare per mandare al potere dei politici corrotti. La vittoria e la sconfitta non sono fattori in base a cui possiamo stabilire che cosa è giusto e che cosa è sbagliato. Vittoria e sconfitta riguardano il potere di prevenire le cose sbagliate o il potere di perpetrarle.»rnQueste pagine raccolgono gli scritti che hanno condannato a morte Daphne Caruana Galizia, dagli esordi su carta fino all'ultimo post sul suo blog. Le parola di Daphne raccontano il tenace lavoro di denuncia del più grande sistema di riciclaggio che il mondo conosca, le prove della corruzione, la solitudine, il coraggio di una donna minacciata, colpita negli affetti familiari usati come bersaglio, ma capace di tenere testa a un potere che nasconde miliardi di euro. La passione per la verità di Daphne Caruana Galizia la rende simbolo di tutte le voci libere messe a tacere per aver esercitato il diritto alla parola resistente.rnrn«Ci sono corrotti ovunque si guardi, la situazione è disperata.» L'ultimo post di Daphne Caruana Galizia su «Running Commentary» si chiude così, alle 14.35 del 16 ottobre 2017. Pochi minuti dopo la Peugeot 108 su cui Daphne si sta allontanando da casa salta in aria, e quella frase diventa un testamento involontario consegnato ai lettori del suo blog. Daphne ha pagato con la vita trent'anni di giornalismo investigativo in cui ha denunciato i lati più oscuri di Malta, dalla corruzione dei suoi politici al narcotraffico al riciclaggio di denaro sporco, dall'influenza del regime azero sulla politica locale al ruolo di Malta nello scandalo dei Panama Papers al sistema della vendita della cittadinanza maltese che vale il 2,5% del PIL dell'isola. «Quando un giornalista viene ucciso ne soffre tutta la società», ha scritto Margaret Atwood. E questo è tanto più vero se accade nel silenzio assordante della giustizia. Fino a quando anche un solo giornalista perderà la vita per aver raccontato la verità, le ultime parole di Daphne rimarranno un monito doloroso tra i fiori negati del suo memoriale. -
In prima linea. Tutti gli articoli e i reportage
«Per farla breve: non si può scrivere di guerra e farlo come si deve senza esporsi a degli imprevisti. A interessarmi è l'esperienza delle persone che vivono sulla propria pelle le ricadute più immediate della guerra, le persone che vengono mandate a combattere e quelle che cercano solo di sopravvivere. Andare sul posto di persona per vedere cosa succede è l'unico modo di giungere alla verità.»«Marie era una leonessa – sembrava indistruttibile, nessuno è mai riuscito a piegarla» – Christiane AmanpourCorrispondente di guerra tra le più grandi del suo tempo, Marie Colvin ha coperto per decenni i conflitti più feroci del pianeta: Iran, Iraq, Medio Oriente, Libia, Kosovo, Cecenia, Timor Est, Etiopia, Zimbabwe, Sierra Leone, Sri Lanka, Guantanamo, Egitto, Afghanistan, Siria, testimoniando l'eroismo senza gloria e senza voce delle vittime. Scrivere dal fronte era per lei non solo una professione, era la vita stessa, guidata da una regola necessaria: non avere paura di avere paura. La benda piratesca indossata sull'occhio sinistro, colpito dalla scheggia di una granata, non poté che rinforzare un carisma che aggrediva gli stereotipi. Lei che amava indossare lingerie La Perla sotto il giubbotto antiproiettile, lei che nella stessa settimana poteva trovarsi a Los Angeles con Warren Beatty e in Cecenia a rischiare la vita fra le montagne. Uccisa nel 2012 a Homs dal regime siriano, ha lasciato articoli e reportage straordinari, raccolti qui per la prima volta a comporre un modello per le donne – e gli uomini – che fanno il suo mestiere. -
La linea del colore
Vincitore Premio Napoli 2020, sezione NarrativaIgiaba Scego scrive un romanzo di formazione dalle tonalità ottocentesche nel quale innesta vivide schegge di testimonianza sul presente, e ci racconta di un mondo nel quale almeno sulla carta tutti erano liberi di viaggiare.rnrn""Signorina, l'oceano è gelido d'inverno, si copra bene durante la traversata."""" Lafanu non lo guardò nemmeno. Occhi fissi al molo che lentamente ma inesorabilmente si separava da quella nave grassa di passeggeri. Acqua tutt'intorno. La stessa acqua che aveva visto in ceppi i suoi antenati. E ora lei andava nella direzione opposta a quella degli schiavi. Andava a cercare una specie di libertà.rnrnQuanti di noi scendendo oggi da un treno a Roma Termini ricordano i Cinquecento cui è dedicata la piazza antistante la stazione? È il febbraio del 1887 quando in Italia giunge la notizia: a Dògali, in Eritrea, cinquecento soldati italiani sono stati uccisi dalle truppe etiopi che cercano di contrastarne le mire coloniali. Un'ondata di sdegno invade la città. In quel momento Lafanu Brown sta rientrando dalla sua passeggiata: è una pittrice americana da anni cittadina di Roma e la sua pelle è nera. Su di lei si riversa la rabbia della folla, finché un uomo la porta in salvo. È a lui che Lafanu decide di raccontarsi: la nascita in una tribù indiana Chippewa, lo straniero dalla pelle scurissima che amò sua madre e scomparve, la donna che le permise di studiare ma la considerò un'ingrata, l'abolizionismo e la violenza, l'incontro con la sua mentore Lizzie Manson, fino alla grande scelta di salire su un piroscafo diretta verso l'Europa, in un Grand Tour alla ricerca della bellezza e dell'indipendenza. Nella figura di Lafanu si uniscono le vite di due donne afrodiscendenti realmente esistite: la scultrice Edmonia Lewis e l'ostetrica e attivista Sarah Parker Remond, giunte in Italia dagli Stati Uniti dove fino alla guerra civile i neri non erano nemmeno considerati cittadini. A Lafanu si affianca Leila, ragazza di oggi, che tesse fili tra il passato e il destino suo e delle cugine rimaste in Africa e studia il tòpos dello schiavo nero incatenato presente in tante opere d'arte. Igiaba Scego scrive in queste pagine un romanzo di formazione dalle tonalità ottocentesche nel quale innesta vivide schegge di testimonianza sul presente, e ci racconta di un mondo nel quale almeno sulla carta tutti erano liberi di viaggiare: perché fare memoria della storia è sempre il primo passo verso il futuro che vogliamo costruire."" -
Continente epico. Avventure nelle grandi storie che hanno fatto l'Europa
«I poemi epici mi guidarono lungo il cammino. Tutta la mia vita l'avevo vissuta da europeo. Adesso era giunto il momento di peregrinare nel continente dov'ero nato e scandagliare il senso del legame che ci univa.»rn«Questo viaggio coraggioso rimuove strati dalla nostra comune eredità emotiva e immaginativa. Jubber entra nel profondo del nostro complicato continente e il suo tempismo è maledettamente perfetto» – Kapka Kassabova«Nella grande tradizione letteraria di scrittori come Jan Morris e Patrick Leigh Fermor» – The New EuropeanI grandi poemi epici europei sono stati tutti ispirati da momenti di svolta radicale: l'Odissea narra le vicende che seguono la guerra di Troia, il conflitto da cui trae origine gran parte della civiltà europea; il Nibelungenlied racconta il crollo di un regno germanico nel periodo in cui l'impero romano volgeva ormai al tramonto; sia la Canzone di Orlando che il Ciclo del Kosovo nacquero dallo scontro devastante tra i poteri cristiano e musulmano; Beowulf, l'unico poema epico in antico inglese giunto fino a noi, e l'islandese Saga di Njáll riflettono la transizione dal paganesimo alla religione cristiana. Queste storie costituiscono i miti fondativi del continente europeo: hanno acceso la fantasia di sovrani, incitato eserciti a marciare, innescato la miccia della rivolta nelle menti dei rivoluzionari. Quel mondo antico di dei e imperatori, draghi e ninfe, cavalieri e principesse, fuoco e sangue ha creato il nostro: Nicholas Jubber ci svela come ha forgiato l'identità europea e come riecheggi ancora nei nostri giorni così turbolenti. -
La stanza dei canarini
D'un tratto era dorata. D'un tratto splendeva. D'un tratto l'amavo. Incredibile come un'infanzia tutta promesse possa sfumare in un'adolescenza tormentosa e tormentata, un'afflizione per sé e per gli altri. Ma Giulia è stata una bambina facile e contenta solo in apparenza: la sua identità mutevole era già viva allora, dolorosamente viva. E gli anni di mezzo, quando il corpo sfugge al controllo e la mente lo segue, acuiscono la sua fatica nel farsi posto nel mondo per quello che è. Poi l'incontro con Adele, vicepreside e professoressa al liceo, una donna indipendente, matura, che ""abita gli spazi come la luce del mattino"""". Per Giulia è da subito l'unica, la forma dell'amore atteso e sognato, da far vero ad ogni costo. Ci vorrà tempo, tempo e pazienza, prima che Adele ceda all'assedio irresistibile di Giulia; e bisognerà rispettare le convenienze, essere caute, astute, delicate, per poter diventare se stesse insieme nonostante le famiglie, la scuola, la cornice opprimente di una piccola città. Dopo, a Roma, tutto è un po' più facile. Ma il tempo separa, si fa nemico, incalza."" -
La strategia della clarissa
Un po' di mare non ha mai fatto male a nessuno. Per ora.rnrnrn«Cristiano Governa fa debuttare una nuova, originale coppia di investigatori nell'affollato panorama del giallo italiano. Tra citazioni di canzoni d'epoca, riflessioni esistenziali e rivelazioni sull'oscuro passato di tutti, la trama sobbalza verso lo scioglimento finale» - Il Venerdìrn«Tu la verità la insegui, io la aspetto.»rnCarlo Vento, commissario di polizia a Bologna. Ama la buona cucina e le canzoni che hanno almeno trent'anni. Odia il mare e gli investigatori delle serie tv, che risolvono le indagini riflettendo sotto la doccia e hanno bellissime ex pronte a consolarli. Lui, invece, può contare solo su sua sorella Paola, splendida e irrequieta, che per anni ha tenuto una trasmissione musicale in una radio locale e poi si è fatta suora. Clarissa di clausura, ma decisamente anomala. Paola non disdegna l'improperio, il costume a due pezzi, e ogni settimana esce di nascosto dal convento per andare a cena da lui. Un giorno Paola si accorge che in chiesa, nel «Libro delle Grazie», qualcuno supplica Santa Caterina di far morire delle persone. Nelle stesse ore, a Carlo viene affidato il caso della sparizione di una quindicenne. Come se non bastasse, in uno stabilimento balneare di Cervia viene rinvenuto un cadavere. Vento è costretto a partire per l'odiata riviera romagnola, e Paola non ha intenzione di lasciarlo solo. L'estate si annuncia caldissima. Se il vostro osservatorio sul mondo è un commissariato o un confessionale, presto vi sarà chiaro che non è mai l'assassino il personaggio più inquietante: proprio come al suo commissario, anche a Cristiano Governa le regole del giallo classico stanno strette e tra le pagine di questo noir nasconde un caustico reportage sulla riviera adriatica, una meditazione sugli amori impossibili, l'incessante ricerca di una fede, di una misteriosa ""intimità con il creato"""" che ci tenga vivi anche quando non c'è più nulla in cui sperare."" -
Se la notte ha cuore
Una storia d’amicizia e rese dei conti, dura e terribile e vitale come l’adolescenza.rn""Partire mi fa male"""". """"Partire è vivere, Codini.""""""""Però ho nostalgia.""""""""Anche quella è vivere.""""rnCodini Donna è il curioso nome con cui si presenta al mondo il protagonista di questo romanzo: vestito da chierichetto, fugge dal camposcuola estivo durante una grande festa a cui non vuole prendere parte. Sua complice e compagna è Andra, che non parla e porta un costume da majorette. La notte è lunga e popolata di bizzarri incontri: tra balli notturni e inseguimenti nel buio i due andranno alla ricerca di una serie di messia, le persone che sanno mostrare la bontà del domani tanto da far venir voglia di cambiare l’oggi. Le persone che possono salvarci. Ma nella notte non è facile distinguere l’amico dal nemico: Rodento, Mazurka, l’inquietante Barbara Zagaglia, il cane Asmodeo, la delicata Ortenzia... chi sono? Da che parte stanno? È tutto un incubo, un delirio, forse. Ma il risultato è grandioso se alla fine Andra riesce ad affrontare ciò che le ha tolto la voce e i sogni, e Codini a parlare con suo padre. E l’indomani il mondo non sarà per forza migliore, ma diverso sì."" -
Comma 22 (Catch-22)
Pubblicato per la prima volta nel 1961, Catch-22 è stato universalmente riconosciuto come il capolavoro della letteratura antimilitarista di tutti i tempi, per la rappresentazione grottesca della retorica militare e per la chiave di lettura paradossale della guerra. Ora è anche una serie tv, diretta, prodotta e interpretata da George Clooney.rnrn«Abbiamo avuto due grandi romanzi americani negli ultimi cinquant'anni. Catch-22"" è uno di questi» – Stephen Kingrnrn""""Era una guerra sordida e abietta, e Yossarian sarebbe vissuto volentieri facendone a meno – vissuto per sempre, forse. Solo una parte dei suoi compatrioti avrebbe sacrificato la propria vita per vincerla, e non era una sua aspirazione essere tra loro.""""rnrn«Comma 22» («Catch-22») ha rappresentato dal momento della sua pubblicazione una feroce critica alla guerra al punto che l'espressione """"Comma 22"""" è entrata nell'immaginario collettivo come sinonimo dell'assurdità di tutti i conflitti. Ambientato in Italia durante la Seconda guerra mondiale, è la storia di Yossarian, antieroico bombardiere americano, ossessionato dall'idea che migliaia di nemici sconosciuti, ai quali personalmente non ha fatto nulla, vogliano porre fine ai suoi giorni senza un reale motivo. Ma la seccatura più grande non sono i nemici quanto il suo esercito che non fa che intensificare gli sforzi bellici e seguire zelantemente la disciplina marziale. Il numero delle missioni sembra crescere esponenzialmente e Yossarian e gli altri commilitoni si troveranno a fare i conti con l'ambizione e il cinismo dei loro superiori. Pubblicato per la prima volta nel 1961, il romanzo è stato universalmente riconosciuto come il capolavoro della letteratura antimilitarista di tutti i tempi, per la rappresentazione grottesca della retorica militare e per la chiave di lettura paradossale della guerra. Molti dei pacifisti che manifestavano davanti alla Casa Bianca ai tempi della guerra del Vietnam portavano appunto una spilla con lo slogan «Yossarian vive». Dal romanzo è stato tratto l'omonimo film di Mike Nichols del 1970 e nel 2019 la serie TV «Catch-22» diretta, prodotta e interpretata da George Clooney."" -
Storia e cultura della Scandinavia. Uomini e mondi del Nord. Nuova ediz.
Questo volume presenta un ritratto del mondo scandinavo come una grande regione culturale prima che geografica. Opera unica nel suo genere, risultato di lunghi anni di ricerche, il testo attraversa la storia della regione e dei popoli, le loro espressioni sociali e religiose, gli sviluppi politici ed economici seguendo il reale percorso che, al di là di preconcetti e stereotipi, ha accompagnato la formazione dei moderni paesi nordici. I quali, pur presentando le caratteristiche di quella che è solitamente intesa come comunità scandinava, hanno avuto una storia propria, che non solo ne ha definito i tratti distintivi, ma nel corso dei secoli ha dato luogo a guerre, rivalità e rappresaglie. Tuttavia questo lavoro mostra al contempo come si sia giunti all'attuale clima di cooperazione e alla considerazione di cui essi godono come modelli di democrazia, senza dimenticare di sottolineare il contributo che possono portare all'attuale mondo globalizzato. Il volume, arricchito da illustrazioni, affianca alla trattazione storica momenti di approfondimento culturale, così come citazioni di testi originali che offrono un approccio diretto a diversi e significativi stadi nello sviluppo di Paesi che la geografia ha relegato all'estremo Nord, ma che da sempre sono interlocutori e protagonisti di primo piano nello scenario della vecchia Europa. -
Le pazze. Un incontro con le madri di Plaza de Mayo
Dopo il golpe del 24 marzo 1976, le Madri argentine di Plaza de Mayo ebbero il coraggio di sfidare la dittatura, decise a ritrovare i figli scomparsi. Solo in seguito seppero che i militari avevano sequestrato e ucciso trentamila oppositori politici, ragazzi e ragazze torturati nei campi di concentramento clandestini disseminati nell'intero paese, gettati in mare con i ""voli della morte"""". Furono le porte che si videro chiudere in faccia nei tribunali, nelle chiese, nei commissariati, a dar loro la misura del potere che le soverchiava e a spingerle in quella Plaza de Mayo dove avrebbero dato vita alla storica marcia che continua ancora oggi, ogni giovedì. L'insegnamento delle Madri, così duramente appreso, ci mostra come sia possibile, passo dopo passo, l'instaurarsi di un potere criminale mentre la vita quotidiana non smette di avere le forme della normalità, ricordandoci quanto sottile, fragile e preziosa sia la soglia che separa la democrazia dalla dittatura. Ciascuno di noi, ci dicono, ha la responsabilità di non guardare con ottusità a quello che accade, di non trincerarsi nel proprio quieto vivere, perché alla restrizione della libertà e all'intimidazione ci si abitua, fino al precipizio."" -
Vita di Maria Stuarda
Il tragico percorso della vita di Maria Stuarda ha origini e radici nella sua ascesa incredibilmente rapida alla condizione della massima potenza terrena: a sei giorni regina di Scozia, a sei anni fidanzata di uno dei più potenti principi d'Europa, a diciassette anni regina di Francia. Un'ascesa ottenuta senza fatica né merito, come in un sogno, senza il tempo di esserne interiormente consapevole. Ma subito il sogno svanisce e interviene la delusione, la realtà di una condizione che le impedisce di essere semplicemente sé stessa, ma solo e sempre parte e oggetto di un gioco d'interessi. Al ritorno in Scozia è subito esposta alla bufera di una rabbiosa lotta religiosa che sconquassa la sua terra e s'insinua fin nella sua famiglia, coinvolgendo lo sfortunato paese nel sanguinoso gioco delle potenze mondiali; nasce di qui il conflitto personale tra l'astuta Elisabetta e l'impulsiva Maria, tra Inghilterra e Scozia, dietro al quale s'innalza l'ombra dei grandi contrasti del tempo tra Riforma e Controriforma, tra l'epoca moderna alle porte e il mondo medioevale che muore. In questa lotta senza tregua, Stefan Zweig ci conduce a scoprire la dimensione umana delle due protagoniste, donne di statura eccezionale che si fronteggiano con armi subdole e sleali, fino al momento aspro e tagliente della tragedia finale. -
Vita di Erasmo da Rotterdam
Sullo sfondo di un'epoca inquieta e tumultuosa, emerge la figura di Erasmo, il filosofo e umanista olandese nato a Rotterdam nel 1466, autore del celebre Elogio della follia e fra i massimi ispiratori del pensiero moderno. Stefan Zweig lo mostra debole nel fisico e nei nervi, ma soprattutto di statura gigantesca nel lavoro intellettuale: ingegno preciso e brillante, viaggiatore infaticabile (soprattutto in Italia e Inghilterra), spirito libero e senza partito. Mente di vasto sapere, ma anche cuore leale e benevolo, Erasmo è stato filologo, teologo e pedagogo. Ha amato intensamente la poesia e la filosofia, i libri e le opere d'arte, i linguaggi e i popoli, confidando nel progresso dell'umanità in virtù della ragione e della cultura. Uomo del silenzio e dello studio indefesso, non ha veramente odiato in terra che una sola cosa, come offesa e antitesi della ragione: il fanatismo, ""spirito maligno"""" distruttore della concordia, """"bastardo fra spirito e forza bruta"""". E per questo motivo ha avuto come antagonista naturale il rivoluzionario Martin Lutero, uomo d'azione la cui colpa maggiore è di avere distrutto l'unità della cultura europea. Irriducibile a qualsiasi professione di fede religiosa o politica, Erasmo finì con l'essere avversato da tutti, cattolici e protestanti, prefigurando così le guerre dell'età contemporanea, in cui l'antica atrocità della violenza si unisce all'odio per la libertà di pensiero."" -
Un giorno di felicità
Il Premio Nobel del 1978 racconta la sua infanzia nel ghetto.rnrn«Io ero curioso per natura: osservavo i ""grandi"""", i loro comportamenti, ascoltavo le loro conversazioni: a volte capivo il significato di quello che dicevano, a volte no.»rnrn«Un giorno di felicità» è il libro dell’infanzia di Isaac Bashevis Singer nel ghetto di Varsavia, dove la sua famiglia si era trasferita nel 1908, quando lui aveva tre anni. Furono anni di gravi ristrettezze per la famiglia Singer e tuttavia ricchissimi per la fantasia del piccolo Isaac, che non si appagò della propria voce, e cominciò a raccontare per iscritto. Tutto quel mondo è scomparso tra gli orrori della Seconda guerra mondiale, ma sopravvive, tenace, patetico, fantastico nei libri di Singer come «Un giorno di felicità»."" -
La forza della natura
Gente di città. Smarriti senza i cellulari (che comunque non funzionano), incartati in attrezzature nuovissime, confusi davanti alle mappe. Sono dei colletti bianchi, colleghi in una società finanziaria, arrivati sulle Giralang Ranges per un trekking che affinando le tecniche di sopravvivenza dovrebbe cementare lo spirito di gruppo. Dopo qualche giorno, faccia a faccia con la natura rientrano tutti al campo base. Tutti tranne Alice Russell. Le ricerche partono all'istante: una donna sola e inesperta, seppur dinamica e brillante come Alice, ha poche speranze di sopravvivere nella foresta. Ad affiancare la polizia locale entrano in campo l'agente federale Aaron Falk, reduce dalla dolorosa indagine di Chi è senza peccato, e la sua collega Carmen Cooper, perché Alice non è un'impiegata come gli altri: è l'informatrice-chiave in un'indagine contro la criminalità organizzata e il riciclaggio di denaro sporco che vede coinvolta la sua società. Dunque, con ogni probabilità anche chi era con lei sulle Giralang, distese di bellezza selvaggia e ostile rese ancora più inquietanti dal fatto che sono state territorio d'azione del serial killer Martin Kovac. -
Il selvaggio
«Alcuni bambini crescono con amici invisibili, io sono cresciuto con un fratello invisibile.»rnrn«Un'ode alla speranza e alla fraternità, un viaggio omerico attraversato da una quantità incommensurabile d'amore. Arriaga è il massimo scrittore messicano di oggi e una figura indiscutibile della letteratura universale» – Gabri Rodenasrnrn""Selvaggio. Sarò il selvaggio. Non mi fermeranno. Se deve vendicarmi, mi vendicherò. Se devo perdonare, perdonerò. Se devo amare, amerò. Se devo cedere, cederò. Se devo combattere, combatterò. Mi è chiaro che sarà la vita – non la morte – a guidare le mie decisioni. Darò la vita per la vita, sempre per la vita.""""rnrnMessico profondo, fine degli anni Sessanta. Fin dalla primissima infanzia, Juan Guillermo sa cosa è accaduto prima che nascesse: il suo fratellino gemello è morto durante la gravidanza, e solo un cesareo d'urgenza e molte trasfusioni hanno permesso a lui di sopravvivere. Con l'ombra della morte sulle spalle e litri di sangue altrui nelle vene, Juan Guillermo cresce giocando con il fratello maggiore Carlos tra i tetti della città. Fino a che Carlos viene ucciso e anche i genitori muoiono: e a lui non resta che cercare una vendetta per tutto questo dolore. Ma i giovani estremisti religiosi responsabili della morte di Carlos sono feroci, armati fino ai denti e godono di protezioni illustri... Solo un amore immenso e struggente potrà salvare Juan Guillermo dalla spirale di morte in cui la vita sembra trascinarlo. In parallelo corre la vicenda di Amaruq, un ragazzo il cui destino si lega in modo indissolubile a quello di un lupo nei boschi ghiacciati dello Yukon. Le due linee narrative di questo romanzo sfolgorante di storie, di pathos, di violenza e tenerezza, di avventure e del febbrile entusiasmo di raccontarle, si uniscono nel nome di Colmillo, l'animale fiero e indomito, lo spirito che vibra dentro di noi quando non ci lasciamo assoggettare: il Selvaggio. Pagine potenti in cui risuonano echi di Herman Melville e Jack London, ma anche di Shakespeare, Faulkner, Rulfo, Nietzsche e Jimi Hendrix. Arriaga si conferma uno degli scrittori più intensi e originali della letteratura contemporanea."" -
Acque morte
Mescolando abilmente atmosfere claustrofobiche, momenti di tensione e profonda conoscenza delle procedure forensi, Beckett non tradisce i suoi lettori con l'atteso ritorno di un personaggio che da subito si è distinto per umanità e ironia, anche nei casi che mettono in luce gli aspetti più torbidi dell'essere umano.rnrnComposto da acqua per oltre il 60 per cento della sua massa, un corpo umano non galleggia naturalmente. Resterà a galla fino a quando ci sarà aria nei polmoni, prima di inabissarsi pian piano verso il fondo. Se l'acqua è molto fredda o profonda, rimarrà laggiù, sottoposto a una lenta e oscura dissoluzione che può impiegare anni a completarsi. Ma se l'acqua è abbastanza calda da permettere ai batteri di nutrirsi e riprodursi, allora il processo di decomposizione avrà altri tempi e modalità. Nell'intestino si formeranno gas che aumenteranno la capacità di galleggiamento del corpo, finché non riaffiorerà di nuovo. E il morto risorgerà, letteralmente.rnrnLa telefonata arriva un venerdì sera. Sulla costa dell'Essex, poco oltre Marsea Island, vicino a un luogo chiamato Blackwaters, è stato ritrovato un corpo in avanzato stato di decomposizione e la polizia locale chiede la consulenza dell'antropologo forense David Hunter per il recupero e l'identificazione dei resti. L'ipotesi – o la speranza? – è che si tratti di Leo Villiers, trentun anni, figlio di una delle famiglie più in vista della comunità: è sparito da settimane e la pressione per risolvere il caso è molta. Le indagini hanno infatti portato alla luce la sua relazione con Emma Derby, una donna sposata e a sua volta scomparsa. Forse lui l'ha uccisa per poi togliersi la vita. Forse. Perché niente è mai così semplice. Hunter infatti dubita della vera identità dei resti: mani e piedi non ci sono, il volto è irriconoscibile, nessuna certezza. Poi dalle acque iniziano a emergere orribili segreti e Hunter sprofonda sempre più in una palude di risentimenti famigliari, bugie e inganni da cui non riesce a uscire. -
Il padre infedele
Con Il padre infedele, Antonio Scurati scrive il suo libro più personale, infiammato dal tono accorato della confessione e, al tempo stesso, il romanzo dell'educazione sentimentale di una generazione.rnrn«Dietro la storia realistica e intensa di un matrimonio in lotta col disamore, Scurati scommette sulla forza della paternità e della pedagogia, indicando senza illusioni una via di resistenza nel coraggio» – Walter Sitirnrn«Forse non mi piacciono gli uomini.» Queste parole apparentemente semplici pronunciate in lacrime dalla moglie sono l'epifania del terremoto affettivo che sconvolgerà la vita di Glauco Revelli, e rappresentano la consapevolezza di una rottura e, al contempo, l'inizio della ricerca del senso più vero della sua esistenza. E così Revelli, chef di un ristorante sulla scia di una Stella Michelin, maschio di quarant'anni, padre di una figlia di tre, va alla ricerca della propria identità. Dall'ingresso nell'età adulta, l'innamoramento, la costruzione di una famiglia, la nascita e l'accudimento della figlia, fino al disamore della moglie, che gli si nega dal momento del parto, e al ritorno feroce delle ossessioni del sesso: tutto è passato in rassegna dal suo sguardo implacabile che indulge talvolta alla commozione. Con «Il padre infedele», Antonio Scurati scrive il suo libro più intimo, infiammato dal tono accorato della confessione e, al tempo stesso, il romanzo dell'educazione sentimentale di una generazione.