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Il principe felice e altre storie
«Notte dopo notte ho cantato di lui, anche se non lo conoscevo; notte dopo notte ho raccontato la sua storia alle stelle, e adesso lo vedo.»rnrn«Le fiabe delle raccolte racchiudono tutte, dal canto loro, un ammaestramento morale che non oscura mai la limpidezza e la raffinatezza dello stile. Le fantasticherie fiabesche non sono destinate soltanto all'infanzia giacché, come dichiarò lo stesso autore, esse sono state inventate ""in parte per i bambini e in parte per coloro che hanno mantenuto la capacità fanciullesca della gioia e dello stupore""""» – Masolino D'AmicornrnQuesto volume riunisce le due raccolte: «Il principe felice e altre fiabe» e «La casa dei melograni». Scritte dall'autore per i figli con intento educativo, fiabe e storie alludono sottilmente alle contraddizioni della morale vittoriana. Troviamo tra gli altri un Principe felice che non è poi così felice e un Gigante egoista che impara ad amare i bambini ma anche un Razzo ragguardevole e un tormentato Figlio delle Stelle. Le illustrazioni di Mauro Evangelista interpretano ed esaltano l'incanto di una scrittura precisa e musicale."" -
Beren e Lúthien
La storia della coppia fantastica a cui si allude in altre opere di Tolkien. Il racconto di un amore contrastato, tra un umano della Terra di Mezzo e un'elfa immortale di stirpe legale.rnrnE allora fu il cuore di Beren a essere invaso dalla pena, poiché egli amava quella vita nei boschi, assieme ai cani (oramai molti altri si erano accompagnati a Huan), ma non se Tinúviel non fosse stata là con lui.rnrnUn amore contrastato, quello tra Beren e Lúthien: lui umano della Terra di Mezzo, lei elfa immortale di stirpe regale. Per coronare il suo sogno d'amore Beren dovrà consegnare al padre di lei uno dei Silmaril della Corona di Morgoth, e avere così la sua benedizione. Una missione che, a dispetto della difficoltà, avrà un lieto fine: Beren, ferito a morte, sarà salvato, e Lúthien rinuncerà all'immortalità per lui. Il racconto ha subìto cambiamenti e si è evoluto man mano che l'orizzonte della Terra di Mezzo si è allargato. Per mostrare la vitalità del nucleo narrativo Christopher Tolkien ha scelto le parole di suo padre arricchite da passaggi di prosa e di poesia appartenenti a testi posteriori che restituiscono tutta l'immediatezza e la freschezza del testo. -
Viaggio nella Grecia antica
Cesare Brandi accompagna il lettore alla scoperta dell'antica Grecia – Creta, l'Acropoli, Delfi, Olimpia, Mistrà: una carrellata di luoghi raccontati con l'attenzione al dettaglio di una colonna, alla cromia particolare di un prato fiorito, senza tralasciare il suo bagaglio culturale di inestimabile grandezza.rnrnMi ricordo che il cielo, proprio davanti ai propilei, era pieno di aquiloni. Qua e là, in Attica o nel Peloponneso, incontrai dei bambini piccolissimi che tentavano di fare salire in cielo quadratini di carta velina, leggera come un sospiro.rnrnProfessore mai professorale, esigente dispensatore di pareri irrevocabili, Cesare Brandi fu sempre in viaggio in luoghi che i suoi incarichi lavorativi lo portarono a conoscere e ad amare: una attività che per lui aveva una dimensione etica prima ancora che estetica. In questo volume accompagna il lettore alla scoperta dell'antica Grecia – Creta, l'Acropoli, Delfi, Olimpia, Mistrà: una carrellata di luoghi raccontati con l'attenzione al dettaglio di una colonna, alla cromia particolare di un prato fiorito, senza tralasciare il suo bagaglio culturale di inestimabile grandezza. È un racconto poetico leggero ed emozionante al tempo stesso, che porta diritto allo scopo stesso del viaggio: la ricerca del senso e della verità oltre i miti e le dottrine, il porsi in sintonia con quello che Christian Norberg Schulz avrebbe definito il ""genius loci"""", lo spirito proprio di ciascun luogo."" -
Terre d'Italia
Le impressioni e le considerazioni di Cesare Brandi sull'arte e sull'ambiente del nostro Paese: viaggi, paesaggi, gente famosa o comune, usi e costumi, visite in luoghi ancora intatti e superbamente restaurati o spazi evocati e scomparsi, violati da cementi infami.rnrn«Brandi viaggiando cerca la bellezza e la trova sempre nel disincanto delle proprie parole – che poi sono incantevoli per freschezza e vigore – nella purezza del gesto, nel nitore delle immagini» – Enzo SicilianornrnCesare Brandi ha viaggiato in ogni luogo d'Italia, forse più di chiunque altro, prima e dopo le autostrade. Dagli anni cinquanta agli anni ottanta ha annotato in occasioni diverse – per quotidiani, riviste, per la radio, per consulenze su restauri – le sue impressioni e considerazioni sull'arte e sull'ambiente del nostro Paese. Viaggi, paesaggi, gente famosa o comune, usi e costumi, visite in luoghi ancora intatti e superbamente restaurati o spazi evocati e scomparsi, violati da cementi infami. Ne è uscito un libro straordinario, che più di ogni altra opera di Brandi ci trasmette un ritratto vivo e mobile del suo autore. Ce n'è per ogni lettore: chi ritroverà in questa eccezionale raccolta il suo paese natale, la contrada, la città, la collina o l'isola dove ancora vive o da dove è stato esiliato. Chi scoprirà l'angolo dove ha rischiato di non fermarsi mai perché non sapeva o non immaginava fosse tanto bello. -
L' amata alla finestra
Narratore notturno, Corrado Alvaro offre con questa raccolta alcune delle sue pagine più belle e significative, capaci di gettare una luce solare sugli incubi del nostro tempo.rnrn«Non leggete Alvaro solo in superficie: è ricco specialmente il sottosuolo di questo scrittore calabrese che negli anni Venti è penetrato con più di un racconto dove arriva solo la maggiore narrativa europea» – Walter PedullàrnrnQuesto è a suo modo un libro molto femminile ed è spesso una donna la protagonista dei trentatré racconti che lo compongono. Sono donne un po' maghe: leggono nella mano il destino e vedono cose su cui per pietà tacciono. Spesso intuiscono un futuro drammatico che sfugge agli uomini. E si ribellano, anche: alcune non accettano di vivere nell'arretratezza culturale e civile in cui si trovano, altre si trincerano dietro un silenzio accusatorio, o ancora si abbandonano al pianto come unico mezzo per denunciare padri e padroni. Sono figure che interpretano la tragedia laddove gli uomini si possono ancora permettere di fare la commedia. In questi racconti trovano spazio tutti i temi cari all'autore: città e campagna, storia e natura, cultura moderna e primitivismo, progressismo ed eterno ritorno, racconto saggistico e lirismo, innovazione linguistica e nostalgia di un passato non massificato. Alvaro, narratore notturno, offre con questa raccolta alcune delle sue pagine più belle e significative, capaci di gettare una luce solare sugli incubi del nostro tempo. -
L' uomo nel labirinto
Primo romanzo di Corrado Alvaro, L'uomo nel labirinto mette in scena lo scontro tra un giovane reduce meridionale e la tumultuosa realtà urbana del primo dopoguerra.rnrnGli sembrava la vita essere un grande giro nel quale egli non fosse riuscito a intromettersi al momento giusto e di essere rimasto spettatore. Ed oggi era tardi, tanto che ogni volta che provava a spingersi aventi ne era rigettato come un sasso scagliato contro una ruota in movimento.rnrnIn un frustrante alternarsi di speranze e delusioni, Sebastiano Babel è spinto a constatare la propria inettitudine all'impegno e alla scelta: inventore incapace di un vero progetto, schiacciato da una folla cittadina con cui non riesce a confrontarsi, uomo senza qualità, cerca invano la salvezza nelle esperienze erotiche e nelle poche amicizie, preferendo rifugiarsi in un mondo di fantasia anziché affrontare la vita. Romanzo sulla disgregazione morale degli anni che prepararono la dittatura, contiene già i motivi fondamentali della produzione di Alvaro: la nostalgia verso un mondo primitivo e sensuale contrapposto a una modernità affascinante e crudele, la tematica dell'emigrazione, una razionalità e una moralità profonde e un'acuta sollecitudine per le sorti dell'umanità. -
Vita di Carlomagno. Un padre della patria europea
Che cosa rappresenta Carlomagno per noi? Siamo in qualche modo debitori a questo sovrano il cui impero ha avuto una durata relativamente breve e la cui figura oscilla tra storia e mito?rnrnForse è eccessivo parlare di ""padre della patria""""; eppure nella fondazione dell'Impero romano-germanico, radicato nel Medioevo ma con uno sguardo alla modernità, e nella volontà nostalgica di riportare in vita l'Impero romano considerato come qualcosa di straordinariamente fondante ci sono i prodromi di un comune denominatore storico europeo, pur nella pluralità e nel rispetto delle singole identità. Carlomagno è una figura storica di confine: sovrano medievale, di quel Medioevo dal quale la coscienza europea comincia pian piano a emergere. E accanto alla storia il mito: il cavaliere, il crociato, il cristianizzatore, il rifondatore della cultura, Sovrano semianalfabeta, non si è mai stancato di sottolineare nelle leggi l'importanza degli studi, unico antidoto alla barbarie e solo strumento di emancipazione. Franco Cardini, pagina dopo pagina, ci porta alla scoperta di questo sovrano eclettico, ci fa scoprire l'uomo, il politico, lo stratega, il guerriero. E si sofferma sulla sua intuizione più folgorante, a dispetto della brevità del suo regno; quella di un comune territorio politico e religioso per accogliere etnie diverse nel rispetto delle loro peculiarità. Questo il nostro debito verso di lui."" -
Prima che sia notte
Finalista al Premio Orbil 2021 sezione Narrativa 11-14 - Finalista al Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2021 - Categoria 11+Carlo non sente, Carlo vede solo da un occhio, e adesso quell'occhio è in pericolo. La voce narrante di questa storia in poesia e prosa è sua sorella, una ragazzina battagliera che da sempre trova la sua energia nella complicità con Carlo: spiritoso, allegro, fortissimo nonostante. Ma quando la vista sembra cedere è troppo. Come si fa a misurarsi anche con questo rischio? Semplice: si fa e basta, si cerca di sorridere, qualche volta ci si riesce. E si desidera e si spera insieme. Una famiglia salda, un'instancabile energia vitale, l'ironia, l'affetto sono le fonti inesauribili di una forza che vince tutto, raccontata da una voce sottile quanto intensa. Età di lettura: da 10 anni. -
Corpi di luce
«Stiamo tutti facendo la storia, pensa Ally, il futuro che diventa presente che diventa passato, istante dopo istante, mentre il pianeta gira su se stesso.»«Oltre a ricordarci con pacata intensità i traguardi che le donne hanno raggiunto dal diciannovesimo secolo a oggi, è anche uno studio psicologico, sociologico e storico sulla storia della medicina, sul femminismo e sulla povertà nell'Inghilterra vittoriana» – The Guardian«Un romanzo intelligente e compassionevole. Un'opera pienamente compiuta» – The Financial TimesManchester, fine Ottocento. Alethea Moeberley e sua sorella May sono cresciute in una casa in cui si scontrano la luminosa immaginazione di un padre artista, che ha arricchito ogni stanza di stoffe e carte da parati piene di colori, e il rigore di una madre tutta volta al sacrificio per gli altri e alla mortificazione di sé. Da una parte ninfee che sembrano fluttuare sulle pareti, come appese dentro uno stagno, dall'altra case-rifugio per donne e bambini. Proprio accompagnando la madre nelle sue opere di carità le due ragazze trovano la loro strada: May decide di diventare infermiera, mentre Ally imbocca il cammino più difficile, quello che la porterà a essere una delle prime donne a laurearsi in medicina in Inghilterra. Per farlo si trasferisce a Londra, lontana dalla sua famiglia e dai vincoli, lontana dall'inflessibilità feroce della madre, per abbracciare una vita più serena e più piena in cui arriva anche l'amore: Tom Cavendish, ingegnere di successo che costruisce fari. Ma ogni traguardo non è che un altro inizio: dopo la scuola di preparazione e l'università, infatti, per Ally inizia la pratica in un istituto per donne malate di mente. E a poche settimane dal matrimonio la nuova vita di coppia deve fare i conti con la partenza di Tom per il Giappone, dove resterà per sei mesi. Corpi di luce riunisce i due romanzi dedicati da Sarah Moss (in originale Bodies of Light e Signs for Lost Children) al percorso complicato e splendente di Ally. Il fascino del romanzo storico si intreccia indissolubilmente al presente nel restituire il ritratto di una ragazza prima, e donna poi, che fa delle sue fragilità un'arma di conquista della propria vita, del proprio corpo, e di un mondo tanto temibile quanto desiderato. -
Gotico americano
Nel ventre della grande balena, New York, la rabbia, l'orgoglio, l'amore di Yunus e Bruna brillano come la lanterna di un profeta dimenticato.rnrnChi sono? Chi è come me? Chi è diverso da me? Appartengo al luogo in cui sono nato o a quello dove ho scelto di vivere? Non ci sono veri amici senza veri nemici. Il nemico crea identità.rnrnÈ la notte delle elezioni. Bruna – che insegna Scienze politiche in un college di New York – è stata in tv per commentarne i risultati, ma l'angoscia che prova rientrando a casa non è dovuta alla vittoria del candidato repubblicano bensì al segreto che sa di dover confessare a suo marito Tom. Da tempo intorno al loro matrimonio si affollano lunghe ombre: quella dei genitori di Tom, italoamericani perbenisti, radicalmente conservatori come tanti immigrati delle generazioni venute dopo la prima; l'ombra del tormento del figlio Mario, che manifesta un precoce disagio verso il suo corpo maschile; quella dell'alien number attribuito a Bruna dalla burocrazia statunitense. Questo libro è la storia di una famiglia, dei suoi segreti, delle sfide a cui è chiamata, ma è anche un appello rivolto a tutti noi. Yunus, il giovane studente afroamericano con il quale Bruna ha intrecciato una relazione, le lascia infatti un memoriale che è al tempo stesso una requisitoria contro l'ipocrisia delle nostre democrazie occidentali, un romanzo nel romanzo – la storia di un ragazzo per il quale l'estremismo religioso è la sola via per sentirsi fedele a qualcosa di grande – e una lettera d'amore. Ciascuno dei protagonisti cammina solo, dentro un buio più forte delle luci di Manhattan, alla ostinata ricerca della propria identità. Arianna Farinelli fa della diversità – etnica, culturale, religiosa, di genere – la lente attraverso cui misurare il mondo in cui viviamo. Ci accoglie tra le ovattate moquette dell'élite occidentale, poi spalanca sotto i nostri piedi la voragine delle ipocrisie che la mettono in pericolo. E attraverso la voce di Yunus ci addita come specchio il quadro di Grant Wood, «American Gothic»: «Facce bianche di vecchi impauriti che pensano di proteggere il mondo con un forcone, ma il loro mondo già non esiste più». È la voce di chi ha perduto tutto, tranne la speranza che le parole possano costruire ponti verso un futuro di uguaglianza e libertà. -
La dama di Rue de Vaugirard
Il ritratto di una misteriosa signora attira in un appartamento di Parigi curiosi personaggi, evoca ricordi, suscita enigmi, che servono da pretesto per una scanzonata trama gialla.Gli amori e i matrimoni di un'elegante e furba signora s'intrecciano in un vortice narrativo, incurante degli sbalzi temporali, con gli anni francesi di Gioachino Rossini e la scoperta di una sua lettera a un'amante molesta. Tutto accade o viene evocato a Parigi, a un passo dai Giardini del Lussemburgo, dove l'autorevole proprietaria di una crêperie è depositaria dei pettegolezzi e delle memorie storiche del quartiere, un tempo dominio dei Tre Moschettieri, oggi frequentato da un aspirante scrittore, un portinaio impiccione, una deliziosa storica dell'arte dai capelli ramati e un perdigiorno convinto che le anime dei defunti finiscano di morire dentro i vivi. Prende così forma un'ironica trama gialla, alla quale contribuiscono il furto di una spada che pare sia quella di Athos, un tappeto che nei disegni forse nasconde la mappa di un tesoro, il ritratto di una misteriosa viaggiatrice al quale chissà perché è stata tagliata la firma e un paio di delitti risolti da un invisibile commissario fumatore di pipa. Ogni elemento, ogni personaggio trova la sua ragion d'essere nel piacere di raccontare a ruota libera, di seminare ammiccamenti al solo scopo d'invitare al sorriso sulla commedia umana. -
Il Piccolo Principe. Ediz. speciale
In occasione dei 90 anni dalla nascita, Bompiani rende omaggio a uno dei suoi maggiori successi, un classico della letteratura per l'infanzia, pubblicato in Italia da Valentino Bompiani per la prima volta nel 1949. Questo libro riproduce fedelmente la prima edizione.rnrnUna ""panne"""" di motore — un aviatore scende dal cielo in pieno deserto: sabbia, solitudine, e, sopra il suo capo, le stelle... Ma, a un tratto, una voce: «Mi disegni, per favore, una pecora?» Di dove viene? Chi parla? Cosa significa quella strana domanda? È un minuscolo ragazzo, il Piccolo Principe, che vaga per gli spazi; è il più meraviglioso, impensato e umano compagno; la più deliziosa creatura che spirito di poeta abbia inventato. E chi narra la sua storia è il pilota poeta, il cantore delle nuove gesta dell’uomo nel cielo, che, con inimitabile grazia di poesia, ha, tra una guerra e l’altra, dato nei suoi libri alla Francia una serie di opere indimenticabili. «Il Piccolo Principe» è un capolavoro della letteratura infantile, che, come i suoi grandi predecessori, da «Peter Pan» a «Pinocchio», dai «Racconti delle Fate» di Perrault, dalle «Fiabe» di Andersen ai «Racconti Popolari» dei fratelli Grimm e ad «Alice nel Paese delle Meraviglie» di Lewis Carroll, si rivolge a piccoli e a grandi, e sa trovare un linguaggio immortale. Volume di 128 pagine, illustrato con 10 tavole f.t. a colori. Età di lettura: da 8 anni."" -
Collezione di spine. Vita di un giardino
La storia di un giardino è anche sempre una storia di conoscenze condivise, di ibridazioni tra noi e gli altri.«Una quadro una volta finito è lì davanti a te, e se è riuscito, guardarlo ti appaga. Un giardino invece non finisce mai, è una tela mobile.»Gamera è una tartaruga d'acqua, la più prepotente e sfacciata tra quelle che abitano il laghetto giapponese che Agostino Muratori accudisce nel suo giardino ad Anzio. È lei che veglia sulle piante esotiche come una brutale divinità, avida e battagliera come dice il suo epico nome derivato da un manga. Ma questo è un libro di piante più che di animali: palme, agavi, dracene, cycas ricevute in regalo o in eredità, a lungo cercate nei vivai, accudite con passione, viste attecchire o spegnersi, desiderate, sperate, salutate. Ed è anche un libro di uomini, incontrati in tanti punti del mondo, che in comune con l'autore hanno questa passione. La storia di un giardino è anche sempre una storia di conoscenze condivise, di ibridazioni tra noi e gli altri. E Muratori, pittore e maestro bonsaista, racconta la storia del suo giardino attraverso i singolari personaggi che l'hanno influenzato e aiutato nell'impresa, siano essi uomini o piante. -
Calligrafia dei sogni
«Per la prima volta il ragazzo intuisce, in modo impreciso e fugace, che le cose inventate possono avere più peso e solidità di quelle reali, più vita propria e senso, e più possibilità di sopravvivenza all'oblio.»«Un romanzo splendido, ricco di immagini e di frammenti di sogni che brillano come pietre scintillanti» – Le Monde«Un narratore magistrale» – El PaísRingo cresce nella Barcellona del secondo dopoguerra: il regime franchista è ovunque e scruta vigile ogni città, ogni via, ogni vita. Per sfuggire a una realtà difficile da capire e da accettare Ringo si rifugia nelle storie: le legge avido nei giornaletti prima e nei libri poi, le guarda rapito al cinema e le racconta agli amici che di volta in volta diventano Wild Bill Hickok o Winnetow. Come molti altri ragazzi della sua età inizia presto a lavorare e i giorni sembrano destinati a susseguirsi identici per sempre finché due eventi inaspettati mescolano le carte. Mentre sta lavorando a una laminatrice Ringo perde un dito ed è costretto a passare lunghi giorni senza far nulla. Li trascorre nell'osteria della signora Paquita, da dove osserva vicini e passanti alle prese con le loro faccende quotidiane, almeno fino a quando la via di fronte al locale viene monopolizzata dalla Signora Mir, chinesiologa e chiromassaggiatrice, che minaccia di uccidersi su un binario morto del tram. Che cosa l'ha condotta fin lì? Forse l'amore? Quando i sogni e la realtà collidono e Ringo da semplice spettatore diventa attore in una vicenda più grande di lui, il ragazzo che raccontava le storie comincia a scriverle ed è con la sua scrittura che illumina la triste calligrafia di un'intera generazione che con i suoi sogni ha riempito i cinema di periferia e le strade grigie di una città dove il futuro sembrava irraggiungibile. -
Bravo, Sebastian. Dieci episodi nella vita di Bach
Un romanzo che finisce per intrigare il lettore, svelandogli la nuova immagine di Bach e i prodigi della sua musica, in un territorio ai confini tra storia reale e fantasia creativa.rnrn«Andrea Frova ci dà un ritratto a tutto tondo dell'uomo Bach. Ci dà però anche qualcosa di più. Qualcosa che può dare solo uno scienziato che scrive di musica con amore e competenza» – Roman VladrnrnUn fisico abituato a indagare nelle profondità della materia è innamorato di Bach. Nelle carte polverose degli archivi scopre, dietro il grande musicista, un grande uomo fatto di carne e di sangue, di passioni e umori. Ricostruisce la sua vita privata e racconta il suo amore per Barbara, le parentesi erotiche con le dame di corte, la regolatezza del genio, il rapporto suggestivo con gli allievi. Ma sono autentiche le lettere di Sebastian a Frau Bach? E davvero ci fu un carteggio tra Bach e Newton sui principi fisico-matematici dell'armonia? Il libro di Frova è un romanzo che finisce per intrigare il lettore, svelandogli la nuova immagine di Bach e i prodigi della sua musica, in un territorio ai confini tra storia reale e fantasia creativa. -
Atlante dei luoghi misteriosi dell'antichità
Un nuovo Atlante sulle più affascinanti storie misteriose dei tempi antichi.«Per amanti del mistero e dell'archeologia» - la LetturarnProviamo solo a immaginare quali devono essere state l'emozione c la gioia. Il giovanissimo orientalista Johann Ludwig Burckbardt, travestito da arabo, accompagnato da beduini diffidenti che lo ritengono un mago infedele, si avventura nel deserto giordano finché, si imbatte in una gola angusta, quasi buia. Il silenzio è palpabile, il rischio assoluto. Ma all'improvviso dalle rocce e dall'oblio dei secoli riemerge la ricca e raffinata città dei Nabatei, la Favolosa Petra, che ormai si pensava essere solo un luogo della fantasia. Ecco, in questo volume che raccoglie le più belle storie intorno ai misteri dei tempi antichi di tutti i continenti, Francesco Bongiorni e Massimo Polidoro restituiscono l'irripetibile emozione della scoperta e la gioia incontenibile di una scommessa vinta quasi sempre contro ogni buon senso. Scoprendo così che a inseguire miraggi e leggende apparentemente inconsistenti si finisce spesso per trovare testimonianze e tesori concretissimi, ma soprattutto la risposta a quelle domande che ciascuno di noi porta dentro di sé e che costituiscono il nostro mistero più antico e insondabile. -
Tre nuovi enigmi per l'insuperabile Wickson Alieni
Tre casi per l’investigatore Wickson Alieni, il primo libro che vede protagonista Wickson Alieni, ha vinto il Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2019 nella categoria 6-10 anni.rnNella notte di Londra, nel mese di novembre, lungo una strada di periferia male illuminata si sentono dei passi nella nebbia... toc.. toc... toc... ma non si vede nessuno. Chi è? Wickson Alieni!Che cosa succede se Milton Bobbitt e i ladri più intelligenti di Londra decidono di tentare il colpo più grande del mondo, che qui non vi diciamo perché altrimenti lo sapete già? Mentre il commissario Frank Fellikke come al solito si dispera per Filippo, il suo unico capello, e una nostra vecchia conoscenza si aggira per la città uncinando vestiti, il compito di risolvere la faccenda, anzi, le faccende tocca come sempre a Wickson Alieni. In questo secondo libro dedicato alle sue avventure troviamo tra le altre cose una scuola di topolini bianchi, il mostro di Loch Ness, un fabbricante di nasi artificiali e un matrimonio. E lui, l’investigatore che non si vede ma c’è. Meno male. Età di lettura: da 8 anni. -
Il primo bambino del mondo
Una riscrittura avvincente dell'origine dell'essere umani che pone in primo piano il peso immenso della responsabilità.Se dovessi dare un nome al mio destino potrei chiamarlo soltanto in un modo: Abele. Mio fratello Abele.È la voce di Caino che ci racconta questa versione dell'inizio del mondo, una delle tante possibili. Caino nasce col volto che emana luce, come quello di un angelo, e la sua bellezza straordinaria consola almeno in parte Adamo ed Eva dalla rinuncia al giardino del Paradiso che è stata imposta loro per l'errore che hanno commesso. Per lui i primi sette anni di vita sono Paradiso: gli sguardi dei genitori sono tutti per lui. Poi arriva Abele, il fratello, e tutto cambia. Abele che invece di agire contempla, che non sa odiare, che ringrazia per ciò che riceve dalla terra. Tutto questo diventa insopportabile per Caino, roso dalla gelosia: il primo uomo del mondo diventa anche il primo assassino. Dopo una lunga fuga, Caino incontra una donna, Azura, e scopre con stupore che lo stava aspettando, sì, proprio lui. Con lei prima c'era anche Awan, sua sorella, la sposa destinata ad Abele; ma ora non c'è più. E qui Caino, che già ha mentito e ucciso, continua a mentire, e racconta ad Azura una versione molto riveduta della morte di Abele. La prima coppia dentro il mondo si forma così all'ombra di una bugia. E quando questa viene svelata Caino riprende la fuga, ma è la verità a inseguirlo, ovunque vada, mentre il mondo si popola, e comincia a essere devastato dalla guerra e dal dolore. -
In principio erano le mutande
In un linguaggio sboccato, felice, ironico, Rossana Campo con questo romanzo picaresco ha scritto un esordio che ha fatto scuola: per l'originalità di uno stile che fa i conti con la forza e l'energia del parlato e per l'acume con cui vengono scandagliate l'identità femminile, le sue gioie e le sue malinconie.rnrn«Ricordo ancora l'impressione potente che mi fece questo libro, fu un'illuminazione. È stato allora che afferrai la possibilità di diventare scrittrice» – Valeria ParrellarnrnL'eroina di questo romanzo vive una vita di peripezie e di grandi passioni tragiche, o almeno questo è ciò che dice. Sempre al verde e in fuga dai creditori, abita con il gatto Ulisse in un appartamento scalcinato dei vicoli di Genova, si mantiene con qualche lavoretto ma più volentieri mangiando a sbafo alle feste. Ammira oltremodo la scrittrice Gertrude Stein e il suo ideale maschile è Luciano Pavarotti. Nonostante si dedichi «alla ricerca dei piaceri edonistici sfrenati di vera lussuria», la sua vita sentimentale è disseminata di ""infami"""": panettieri un po' porci e ginecologi donnaioli, psicologi mammoni e archeologi depressi. La sua unica consolazione sono gli amici, soprattutto Giovanna, che ha la passione per i maschi neri e ama raccontare i dettagli delle sue avventure. Ma quando nella sua esistenza compare """"l'infame numero tre"""" le cose prenderanno una piega imprevista, in un susseguirsi di evoluzioni tragicomiche dall'Italia fino alla Spagna e ritorno."" -
La grande Eulalia-Il nocchiero
«Viveva per quelle poche ore sulla scena, quando alla luce delle fiaccole rimaneva irretita dal miraggio che lei stessa creava, e si smarriva nel labirinto delle sue finzioni, come in una patria sconosciuta.»rnrnI protagonisti dei quattro racconti che compongono «La grande Eulalia» sono accomunati dalla totale dedizione per l'arte e proprio a causa di qeusta passione vanno incontro a sofferenza, disillusione, sconfitta. Eulalia che entra nel teatro itinerante diventa una celebratissima attrice e s'innamora del riflesso di un uomo nello specchio; un maestro scultore e il suo apprendista, che tenta di riprodurre con la pietra la donna di cui si è invaghito; la pianista e il violinista delle ultime due storie, ambientate in prigione, che danno vita a uno strano duetto. Nel romanzo breve «Il nocchiero» il protagonista Walter è attratto in modo irresistibile da un braccio di donna con un ornamento a forma di serpente, un'entità intravista e immaginata. Trame minute e infinitamente vaste per una galleria di storie memorabili che, pubblicate per la prima volta alla fine degli anni Ottanta, hanno segnato l'acclamato esordio letterario di Paola Capriolo.