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Il venditore di sogni
Una raccolta di racconti originali e magici che restituiscono un'inedita percezione della condizione umana.rnrnQuattordici storie fortemente evocative in cui il realismo di Ben Okri offre una chiave di lettura della complessità della vita in Africa. Le storie si dividono tra mondo urbano e mondo rurale, dove diversi sono i modi di sentire e di vivere. Sotto un sole implacabile o nella stagione delle grandi piogge, la vita a Lagos è frenetica, a volte drammatica, ma ricca di calda umanità, talvolta anche di poesia. La narrazione spesso travalica il reale e sfiora un universo onirico intessuto di mitologie ancestrali. -
Il primo uomo
«Parlerà insomma di quelli che amavo. E di nient'altro.»rnrn«""Il primo uomo"""" prova la maestria di uno scrittore che padroneggia ormai tutti i registri e tutti gli stili; sarebbe stata – e lo è – la grande opera della maturità di Camus» – Agnès Spiquel, Société des Études CamusiennesrnrnTra i rottami dell'automobile sulla quale Albert Camus trovò la morte nel gennaio 1960 fu rinvenuto un manoscritto con correzioni e cancellature: la stesura originaria di «Il primo uomo». La figlia Catherine ha meticolosamente ricostruito il testo qui pubblicato sulla base di quel manoscritto. Una narrazione forte, commovente e autobiografica: una sorta di romanzo di formazione a ritroso. Attraverso le emozioni e le impressioni del protagonista, che torna in Algeria nel desiderio di ritrovare il ricordo del padre scomparso durante la prima guerra mondiale, Camus ripercorre parte della propria vita: l'infanzia algerina, il periodo della povertà, le amicizie, le tradizioni, i sogni dai quali emerge la figura di un uomo ideale, il primo uomo, appunto. A sessant'anni dalla scomparsa di questo grande autore ecco il suo testamento letterario: vi ritroviamo le radici della sua personalità, la genesi del suo pensiero, le ragioni della scelta di dare voce, con la sua scrittura, a chi non l'ha mai avuta. Da questa storia l'omonimo film del 2011 scritto e diretto da Gianni Amelio."" -
Come apprendono i bambini
"I bambini non hanno bisogno che qualcuno li forzi a imparare, che dica loro cosa imparare o come. Se permettiamo loro di avere sufficiente accesso al mondo reale, comprese le nostre stesse vite e i nostri lavori, capiranno benissimo quali cose siano veramente importanti per noi e per gli altri e costruiranno per loro stessi un percorso migliore di quello che noi potremmo realizzare per loro."""" Quando fu pubblicato per la prima volta nel 1967, questo libro, oggi un classico, fece scalpore. Il suo scopo era dimostrare a genitori e insegnanti che imparare è naturale quanto respirare: se ci fidiamo dei bambini e della loro innata capacità di imparare ancora prima che mettano piede in un'aula scolastica, allora potremo creare delle scuole che rendano l'apprendimento facile e naturale. Il compito di genitori e insegnanti è preparare scuole per i bambini e non preparare i bambini per la scuola, perché i bambini imparano da tutto quello che vedono, ovunque si trovino, non solo in speciali luoghi di apprendimento. Introduzione di Deborah Meier." -
I guardiani della memoria e il ritorno delle destre xenofobe
Due fatti sono sotto gli occhi di tutti. Negli ultimi vent'anni la Shoah è stata oggetto di intense e capillari attività commemorative in tutto il mondo occidentale. E nello stesso lasso di tempo il razzismo e l'intolleranza sono aumentati a dismisura proprio nei paesi in cui le politiche della memoria sono state promosse con maggior vigore. Si tratta di due fatti scollegati, due serie storiche indipendenti, oppure un collegamento c'è, ed è compito di una società desiderosa di contrastare l'attuale ondata xenofoba interrogarsi sulle ragioni di questa contraddizione? La constatazione da cui trae avvio questo libro è il fallimento delle politiche della memoria, fondate sull'equazione semplicistica «Per Non Dimenticare = Mai Più». La domanda più pressante per Valentina Pisanty, attenta studiosa delle logiche del negazionismo, è se tale insuccesso sia accidentale (la xenofobia cresce nonostante le politiche della memoria), o se non sia già insito nelle premesse: per come sono state impostate, quelle politiche non potevano che contribuire agli esiti che hanno prodotto. L'obiettivo di questo approccio critico è predisporsi a combattere la discriminazione in modo efficace e incisivo, che vuol dire anche onesto, consapevole e, quando necessario, autocritico. -
Lo sviluppo della semiotica e altri saggi
Come è nata la ""semiotica"""" e su quali altre basi avrebbe potuto svilupparsi una """"semiologia""""? Questo libro testimonia un dibattito del passato e ne apre uno di interesse non solamente storicodisciplinare. Al centro è il linguista Roman Jakobson, """"l'ultimo dei grandi vecchi"""", come lo ha definito Umberto Eco (in un articolo ora raccolto per la prima volta in questo libro). Pochi anni dopo Eco passò in rassegna i contributi alla semiotica dello stesso Jakobson. In questo dialogo a distanza interviene un saggio scritto per questa occasione da Nunzio La Fauci, che ricostruisce criticamente fasi e modi con cui i protagonisti sono giunti alla semiotica, mostra le relazioni, e quindi le differenze, fra la linguistica e la nuova disciplina, risale verso le origini sino a trovare nella definizione di """"segno"""" la possibile radice di un equivoco ormai secolare. Con un saggio introduttivo di Umberto Eco e un saggio conclusivo di Nunzio La Fauci."" -
Il professore e la cantante. La grande storia d'amore di Alessandro Volta
Con questa storia vera scritta sulla base di una rigorosa documentazione – tra cui gli appassionati epistolari di Alessandro Volta – Mazzarello non solo ci mostra il lato umano e inesplorato di un genio destinato con le sue scoperte a cambiare il mondo, ma ricostruisce lo spirito di un'epoca straordinaria percorsa dai venti dell'Illuminismo, del progresso scientifico e della Rivoluzione francese.rnrn«Questo non è un romanzo, ma la storia vera di un amore di Alessandro Volta, bellissima e raccontata con grande humour» – Giuseppe MontesanornrnNel 1789 Alessandro Volta ha quarantaquattro anni, occupa la cattedra di Fisica sperimentale all'Università di Pavia – allora uno dei principali poli scientifici d'Europa – ed è tra gli scapoli più ambiti della nobiltà lombarda. Figlio cadetto di un'ottima famiglia, non solo è famoso in tutto il mondo per i suoi studi sull'elettricità, ma è bello, spiritoso, elegante nonché un tombeur de femmes senza alcuna propensione ai legami. Tutto cambia quando nella primavera di quell'anno conosce una giovane cantante lirica, Marianna Paris: Alessandro se ne innamora perdutamente e da quel momento lei diventa la sua ragione di vita. È una passione ricambiata ma difficile da regolarizzare: la mentalità bigotta dell'epoca non consente che un professore di un ateneo così prestigioso sposi una donna di un ceto popolare dalla professione così sconveniente. Un'intera società si schiera contro di loro: la famiglia Volta, l'ambiente accademico e il governo di Milano. Alessandro ingaggia una lotta disperata che durerà tre anni, giungendo a supplicare persino l'imperatore Leopoldo II d'Austria. -
Non è un paese per vecchie
Un'indagine sulle discriminazioni di genere e di età, sulla vita in un mondo che non accetta l'invecchiamento. Un libro che smonta le barriere mentali e sociali attorno alla condizione esistenziale naturale, inevitabile e importante della vecchiaia.rnrn«Un viaggio perturbante e intrepido nella terza età» – Leonetta Bentivogliornrn«Onora la faccia del vecchio» è scritto nel ""Levitico"""". Mai come oggi questa esortazione sembra fuori moda, anzi: parlare di vecchiaia suscita ripugnanza. La stessa parola è pronunciata di malavoglia. Eppure siamo tra i paesi del mondo con più anziani, dove la gerontocrazia imperversa. Ma quanti sono i """"vecchi"""" che davvero hanno potere, soldi, ricchezza? Quanti, rispetto all'esercito che è sotto la soglia di povertà? Non solo: all'interno di un'emergenza anagrafica ne esiste un'altra, di genere: perché le vecchie sono più povere dei vecchi, meno tollerate, più discriminate, addirittura espulse. La senilità femminile non gode neppure dei canonici attributi di saggezza ed esperienza. Per questo alle donne è proibito invecchiare: devono, finché è possibile, fingere di vedere nello specchio un'immagine diversa da quella reale. Attingendo da un ampio bacino di dati e statistiche e senza tralasciare il web, questo fortunato libro pubblicato per la prima volta nel 2012 indaga e denuncia un dramma della nostra cultura: l'idea malata della vecchiaia come di un tempo inutile che ha nella morte il suo fine. E lo fa con uno sguardo teso a comprendere, mai moraleggiante bensì carico di """"pietas"""" e compartecipazione: perché mostrare la faccia del vecchio è un atto di verità di cui la società ha bisogno."" -
Consigli da amico
Questo testo è basato sui concetti e le storie dei più celebri bestseller di Anthony Robbins, Come ottenere il meglio da sé e dagli altri e Come migliorare il proprio stato mentale, fisico e finanziario. Pubblicato in origine nel 1991 dalla Fondazione Anthony Robbins senza scopo di lucro e distribuito gratuitamente alle famiglie e alle persone bisognose durante i raduni annuali della fondazione, si configura come una guida facile e concisa, progettata per assistere coloro che stanno attraversando delle difficoltà, offrendo ai lettori, sotto forma di pochi semplici passi, la comprensione e il supporto necessari a migliorare immediatamente la qualità della vita. -
La caduta di Gondolin
Uno dei Tre Grandi Racconti dei Tempi Remoti, insieme a Beren e Lúthien e I figli di Húrin. Secondo Tolkien, La caduta di Gondolin è «il primo vero racconto di questo mondo immaginario». rnrn«Questa è una città di sentinella e di guardia, Gondolin su Amon Gwareth, dove tutti quelli che posseggono un cuore sincero possono essere liberi, ma nessuno è libero d'entrarvi se è sconosciuto.»rnrnGondolin è una città meravigliosa, con strade lastricate di pietra, rigogliosi giardini e alte torri di marmo bianco. La sua bellezza però è nascosta, in pochi sanno dove si trova perché la sua esistenza è minacciata da Morgoth, Demone dell'Ombra. A proteggere gli Elfi di Valinor che abitano la città c'è Ulmo, Signore delle Acque, che invia Tuor, eroe suo malgrado, da re Turgon per metterlo in guardia. Purtroppo però le forze del Male sono in agguato e sottoporranno la città elfica a un epico assedio: Morgoth scatena un immane esercito di orchi, draghi e Balrog che non lascia scampo. Tolkien stesso ha definito «La caduta di Gondolin» ""il primo vero racconto di questo mondo immaginario"""", che insieme a «Beren e Lúthien» e a «I figli di Húrin» è considerato uno dei tre Grandi Racconti dei Tempi Remoti."" -
Teorie di genere. Femminismi e semiotica
Femminile e maschile: è la cultura che fa il genere, è la lingua che fa la differenza.rnrnAi tempi del #MeToo, di ""Ni Una Menos"""", dei femminicidi e dei nuovi femminismi, è necessario tornare a riflettere sul genere. Non sulla cosiddetta e inesistente """"gender theory"""", lo spauracchio che è lecito chiamare reazionario, perché reagisce alla messa in questione degli stereotipi. Bensì è necessario riflettere sul modo in cui femminile e maschile sono culturalmente costruiti, nella lingua e dalla lingua, nei e dai diversi sistemi di significazione. Il femminismo, infatti, non è solo il movimento politico e sociale che ha già determinato importanti cambiamenti sia nella nostra vita che nella legislazione del nostro paese (mentre il costume e la politica nazionale sembrano piuttosto proporre regressioni). Il femminismo non si esaurisce nemmeno nella pur necessaria critica filosofica al cosiddetto patriarcato. Il femminismo è anche un pensiero teorico profondo e variegato sui processi attraverso cui il soggetto si costituisce in quanto sessuato. Si tratta di processi innanzitutto testuali, che interpellano perciò lo specifico sguardo della semiotica. Di tali processi questo volume offre una panoramica: riconosce ai testi (di letteratura, di cinema e tv, ma anche del web e dei social network) la rilevanza e l'attenzione di cui sono degni, per individuare e affinare gli strumenti teorici e analitici più utili per indagare le rappresentazioni di genere. Una nuova introduzione, alcuni capitoli aggiuntivi e un'accurata revisione e riscrittura integrano alla prima edizione di questo testo i necessari aggiornamenti teorici, tematici e bibliografici."" -
La somma di due
Pubblicato per la prima volta negli anni Novanta col titolo Sorelline, rielaborato per il palcoscenico da Marina Massironi e Nicoletta Fabbri per la regia di Elisabetta Ratti, questo dialogo a distanza torna in libreria condividendo con la versione teatrale il titolo, La somma di due: che non è una cifra, ma è la bolla entro cui Angelica e Carlotta galleggiano, giocano, piangono, ridono, restano se stesse, si salvano. Ancora per un po'.rnrnMi piacerebbe una morte rapida, e piuttosto signorile, se hai dei consigli tecnici, non esitare a mandarmeli. Angelica Blixen-Brontë.rnrnAngelica e Carlotta sono due sorelle ragazzine di famiglia borghese: solo che la famiglia si sta sciogliendo, e a farne le spese sono loro. Una con la madre, una con il padre, destinate a vivere in due città diverse, ricorrono alla scrittura (non è ancora tempo di telefonini) per restare vicine, tenere viva l'intimità, raccontarsi senza filtri gli adulti disordinati ed egoisti che dispongono di loro senza troppi scrupoli. E poiché a tutto si sopravvive, ne usciranno temprate, ironiche, amare, più crudeli, soprattutto forti di se stesse e di ciò che hanno in comune, ciò che le salva: uno sguardo spietato sul mondo e sugli adulti, che non sono lì per proteggere nessuno ma per cercare in qualche modo di cavarsela. Essere sorelle allora è il solo baluardo, la sola difesa dalle risse sentimentali dei grandi. -
Beowulf. Con «Racconto meraviglioso»
«In ogni dove egli, per le sue imprese, fu il più famoso eroe, tra tutti i popoli dell'umanità.»rnrnLa traduzione in prosa di «Beowulf», poema epico tra i più noti della tradizione anglosassone, è stata una delle prime fatiche di Tolkien e una delle fonti della sua produzione letteraria. Egli ci presenta un giovane eroe dalla forza sovraumana che affronta mostri spaventosi, un drago che custodisce un antico tesoro e intrighi di potere degni di Shakespeare. «Beowulf», rimasto a lungo inedito e presentato ai lettori da Christopher, il figlio dell'autore, è corredato di un ricco apparato di note e accompagnato dal Racconto meraviglioso, in cui le vicende dell'eroe seguono lo stile di un racconto folclorico. In questa edizione troviamo anche i commenti dello stesso Tolkien estrapolati dalle sue conferenze sul tema a Oxford. Beowulf non è soltanto una “storia di draghi” o il racconto di una caccia al tesoro: è la porta che immette in un tempo antico, un'età dove elementi mitici, favolistici, leggende eroiche e fatti storici documentabili e datati si intersecano. -
La mia Australia
La storia di famiglia di Sally Morgan è il racconto di un popolo senza epica, un classico della letteratura aborigena: commovente, a tratti divertente e maestoso come gli spazi sconfinati del continente australiano. Sally dà avvio a un percorso di ricerca doloroso sulla sua discendenza lottando per superare i segreti a lungo taciuti dalla madre e dalla nonna fino alla scoperta della sua provenienza da una tribù di nativi aborigeni. Riprendendo la tradizione del racconto orale, l’autrice riesce a dar voce a un popolo brutalmente calpestato dall’uomo bianco nel silenzio e nell’indifferenza generale. Ma ""La mia Australia"""" (pubblicato nel 1987) è molto più di una testimonianza sulle radici famigliari e la storia dell’Australia. È “un libro scritto con il cuore” come l’ha definito Alice Walker, un messaggio d’amore per le radici spirituali e per un modo di vivere autentico e profondamente intenso."" -
Satyricon. Testo latino a fronte
Il «Satyricon» di Petronio, considerato con le «Metamorfosi» di Apuleio l'unico ""romanzo"""" della letteratura latina, si svolge tra i fasti e le miserie della Roma della prima età imperiale. Questa satira menippea, ovvero prosimetro narrativo ricco di digressioni di ogni tipo, contamina generi differenti (dall'erotico al picaresco al satirico) per narrare le avventure di Encolpio, giovane intellettuale vagabondo, del suo bellissimo efebo Gitone e di un variopinto stuolo di personaggi, tra cui spiccano l'arrogante Ascilto, il vizioso Eumolpo e l'arricchito Trimalchione, protagonista dell'episodio della celeberrima cena, che occupa la maggior parte dei frammenti pervenutici. L'opera ci è infatti giunta incompleta, ma riesce ugualmente a conservare la fantasia, la vivacità e l'intelligenza narrativa che ne fanno uno dei libri più belli e singolari della letteratura classica."" -
Tango Masai. L'ultimo sultano
Tabora, nel cuore del Tanganica, è una città di grande fascino, porta dei grandi laghi dell'Africa orientale e crocevia del commercio di spezie, oro e schiavi. Qui all'inizio del Novecento arriva Tango Ferrer, un inglese la cui famiglia si è trasferita in Africa alla ricerca della tanzanite, una pietra preziosa quanto rara. La vita di Tango lo porterà a vendere la miniera paterna e a sposare la causa delle popolazioni autoctone contro le potenze coloniali. Cessando di essere per sempre Tango Ferrer e diventando per tutti Tango Masai, si unirà ai ribelli locali e deporrà, con un'azione fulminea e senza spargimenti di sangue, il dispotico e crudele sultano di Tabora. Ma quando il sultano bianco tenterà di instaurare un regime di libertà e democrazia riunendo un consiglio di anziani, le rivalità tribali e l'intervento delle truppe britanniche lo costringeranno a fare i conti con la realtà, e a inventarsi una fuga rocambolesca. -
Billard Blues
Un libro in tre atti con un comune denominatore: la colonna sonora e l’ambientazione in tre città iconiche. rnrn""Nei libri di Fermine di magia di tratta, e come una magia sono scritti"""". - Beniamino PlacidornrnChicago, anni trenta: in un fumoso locale dove suona un musicista nero di blues, Al Capone sfida il più grande giocatore di biliardo in circolazione e viene sconfitto. Tra gli spettatori un giovanissimo John Lee Hooker che trarrà un importante insegnamento di vita. New York, anni sessanta: al Jazz Bianco Max Coleman incanta con il suo sax tenore, spesso sotto l’effetto dell’alcol; tra la lite con un boss del contrabbando e il fugace incontro con la donna dei sogni deciderà di chiudere con la vita di prima. Las Vegas, anni ottanta: due giocatori professionisti di poker, Willcox e Davis Dam, giocheranno la partita della vita con un produttore cinematografico. Vinceranno in modo rocambolesco ma uno dei due dirà addio al poker."" -
Poesia dal futuro. Manifesto per un movimento di liberazione planetario
Un manifesto appassionato, un testo necessario nell'epoca dei populismi e del ripiegamento su se stessi.«Un radicale appello all'azione. La medicina perfetta per la malinconia di sinistra» – Alfonso Cuarón«Una visione trascinante, una necessità urgente, e alla nostra portata» – Noam ChomskyDov'è finita la democrazia? Come (ri)trovarla? Le grandi mobilitazioni del XX secolo non corrispondono più alla realtà del nostro mondo, e dall'inizio degli anni duemila nessuna ha avuto presa sulla marcia del mondo. È tempo di reinventare l'azione popolare e lo testimoniano le manifestazioni a cui oggi assistiamo in tutto il mondo, dal Cile a Hong Kong, dal movimento di Greta Thunberg alle Sardine nelle piazze italiane: ma per produrre un vero cambiamento dobbiamo prima andare oltre il nostro modo di pensare, oltre le frontiere, le identità nazionali e le narrazioni del passato per creare un nuovo modo di vivere insieme. Horvat ha scritto un manifesto appassionato, un testo necessario nell'epoca dei populismi e del ripiegamento su se stessi. -
Il libro dei gatti tuttofare
Eliot sostiene che ogni gatto deve avere tre nomi: un nome sensato, “a scopo familiare”, un nome più dignitoso che gli permetta di “mettere in mostra i baffi” e “mantenere la coda perpendicolare”, e infine “il Nome”, che solo il gatto può conoscere. Tra Pelastinco Rotella de’ Binario e Brunero, tra un Gattatràc e un Gattafascio, vedremo così sfilare gatti dai caratteri più disparati, ma nessuno arriva all'""evidenza luminosa di quel primo gatto accoccolato sulla soglia del libro” a contemplare il proprio Nome. Il libro che ha ispirato Cats, uno dei musical più amati di tutti i tempi."" -
L' uomo che amava i cani
«Sono lo stesso e sono un altro in ogni momento. Sono tutti e non sono nessuno, perché sono uno dei tanti, piccolissimo, nella lotta per un sogno.»«Padura è uno degli scrittori cubani di spicco e questo corposo romanzo può essere considerato il suo capolavoro; è un'acuta indagine a più livelli della storia del ventesimo secolo» – The Times«Costruito, seguendo la lezione di Vargas Llosa, con una complessa architettura quasi da cattedrale [...] il romanzo riesce a trasformare anche le figure secondarie in personaggi dalla psicologia complessa, con inquietudini, passioni e debolezze» – Bruno ArpaiaNei primi anni duemila Iván, aspirante scrittore e veterinario per necessità all'Avana, ricorda l'amicizia nata trent'anni prima con un uomo misterioso incontrato sulla spiaggia in compagnia di due levrieri russi. L'uomo che amava i cani gli rivela nel tempo segreti e dettagli sulla morte del politico e rivoluzionario russo Lev Trockij e sulla vita di Ramón Mercader, l'uomo che ha messo fine alla sua esistenza. Padura ci porta per mano alla scoperta di due uomini diversissimi accomunati dalla fede in un ideale e dalla determinazione a non rinunciarvi. Pagina dopo pagina si delinea la parabola umana e politica di Lev Trockij: da protagonista della Rivoluzione d'ottobre a comandante dell'Armata rossa fino all'espulsione dal Partito comunista sovietico e, in piena rotta di collisione con Stalin, al lungo e doloroso esilio prima dell'approdo in Messico nel 1937. Poi la morte per mano di Mercader, repubblicano in prima linea nella lotta al franchismo, che dopo la sconfitta rivoluzionaria diventerà un agente sovietico in attesa della missione in grado di riscattarlo. Un romanzo potente, scritto con stile asciutto e grande precisione storica, che ci riporta a eventi del nostro passato prossimo e con grande finezza psicologica getta luce sul fatto che spesso nel grande flusso della Storia si è al contempo vincitori e vinti, vittime e carnefici. -
Storie dell'anno Mille
Millemosche, cavaliere senza cavalcatura, è un mercenario disertore che gira alla ventura con due compagni dal nome eloquente, Pannocchia e Carestia, in un Medioevo in cui l’alternativa è morire di guerra o morire di fame. Animati da uno spirito epico e al tempo stesso comico questi tre cavalieri ne passano di tutti i colori: battaglie, digiuni interminabili, falsi miracoli, incontri con soldatagli e truffatori. In attesa di tempi migliori Millemosche, Pannocchia e Carestia cercano di sopravvivere con la saggezza di chi è abituato a difendersi dalle prevaricazioni dei più forti. Un capolavoro di umorismo e di antiretorica, un gioco narrativo nato dalla fervida immaginazione di due grandi scrittori. In occasione dei cent’anni dalla nascita di Tonino Guerra, un modo per ricordare la sua potenza inventiva.